AGI, 13 mar. - Papa Francesco definisce la Curia Romana "l'ultima corte d'Europa" in un'intervista a "Televisa", nella quale ribadisce che la Riforma in preparazione vuole favorire "una conversione che coinvolge la stessa figura del Pontefice". [Sulla "conversione del papato" (EG) vedi qui].
Trasmessa in Messico in'occasione del secondo anniversario dell'elezione, l'intervista affronta anche il tema delle possibili dimissioni del Pontefice: Francesco ammette di avere la sensazione che il suo sarà un Pontificato breve, ma aggiunge di potersi sbagliare. All'intervistatrice che accenna all'eventualità di un ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi, il Papa risponde di non condividere una simile evenienza per la figura del Pontefice in quanto il Papato rappresenta "una grazia speciale". In merito alla figura del Papa Emerito, Francesco conferma però di apprezzare "la strada aperta da Benedetto XVI" con "una scelta coraggiosa", e va ricordato che parlando con i giornalisti il Pontefice aveva già spiegato che seguirebbe l'esempio di Ratzinger se come accaduto al predecessore gli venissero meno le forze, e tuttavia prega perché questo non accada. [...]
44 commenti:
la rovina di civiltà arriva tramite la inconstanza dei buoni e la ostinazione dei cattivi...
Romano
siamo solo nelle mani di Dio
Qui il link all`intervista...in spagnolo:
http://noticieros.televisa.com/mexico/1503/papa-francisco-mexico-todo-paz/
E qui ne parla Tornielli:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francisco-francis-39722/
Non ho il libro qui con me, ma mi sembra che Bergoglio contraddica quello che dice Ivereigh sul team Bergoglio.
leggendo l'intervista in spagnolo il papa afferma che non ci deve essere un'età precisa per dimettersi, ma le dimissioni devono essere lasciate alla volontà del papa. Vede in questo senso le dimissioni come normali.
Angelo
Il papa decisamente ama farsi intervistare però per i suoi due anni di pontificato trascura Scalfari e l`Italia e sceglie una radio periferica argentina e una rivista messicana, veniamo così a sapere che è un fifone che ha paura del dolore fisico, che ha diverse nevrosi ma che siccome bisogna prendere cura delle proprie nevrosi lui prende cura della sua nevrosi di non amare stare solo, di essere attaccato al suo abitato, anche per questo detesta viaggiare e il dover farlo è la cosa più difficile per lui, che amerebbe poter andare a mangiare una pizza anonimamente, che ha la percezione che il suo pontificato sarà breve ma che può anche sbagliarsi( leggere Tornielli) .
Beh, sorridendo mi son detta, se Bergoglio è così attaccato al suo abitato e non ama viaggiare, invece di di farne una caricatura offensiva, invece di bastonarli, dovrebbe essere il primo a capire quei cattolici che sono attaccati a quel che la Chiesa da sempre e ovunque insegna, che hanno bisogno della sicurezza che quella certezza dottrinale porta, che non amano lanciarsi in viaggi spericolati e a rischio, che li allontanerebbero dalle fondamenta della loro fede.
Restare attaccati a quelle fondamenta, costruire la propria vita su di esse, sentirsi in sicurezza, NON significa affatto, murarsi vivi, incartapecorirsi, diventare sterili statue da museo, prigionieri del Logos, insensibili alle sofferenze e ai bisogni altrui, quella è la visione in bianco e nero di papa Bergoglio.
quella è la visione in bianco e nero di papa Bergoglio.
Sarà perchè i Bergoglio, in Argentina sono una delle colonne portanti della tifoseria juventina?
Scherzi a parte, se si dimettesse questa sera, di guai ne avrebbe combinati già troppi.
Un gesuita che prega è come un cerchio quadrato...
Dimettersi? Ma non lo farebbe neanche sotto tortura.Questi bagni di folla,gli elogi dei giornalisti ed il servilismo di tanti ecclesiastici lo rendono troppo felice.Finalmente può fare come gli pare, senza alcun controllo e ne è tanto contento che in due anni sarà aumentato di almeno 20 chili .Bobo
In tutta l'intervista, Bergoglio non parla mai della Croce, della Bibbia, dell'Eucaristia, della carità, della castità, della dottrina, del dogma e anche della misericordia.
Ma la parola yo è pronunciata 114 volte.
Dice lui che gli argentini si suicidano gettandosi dall'alto del loro ego. Nel caso di Bergoglio, la caduta sarebbe infinita.
Non vorrei citarlo perché ormai si sa quanto i suoi scritti siano ispirati dai suoi sentimenti personali per il papa, sempre con lo stesso tono enfatico del peana permanente, di volta in volta, e a secondo delle circostanze, pompiere, addetto stampa che indica la volontà del papa, fra le righe o direttamente, agiografo, accusatore, non vorrei citarlo ma come si fa a restare indifferente davanti al lirismo quasi toccante del suo ultimo articolo ?
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/giubileo-jubilee-jubileo-francesco-francisco-francis-39730/
Leggendolo si direbbe che Bergoglio ha scoperto la Misericordia, che prima di lui la Misericordia fosse un`illustre sconosciuta nella Chiesa, che i suoi predecessori non la conoscessero e non la applicassero.
È una menzogna, questo è chiaro, ma come si fa, quando si è un professionista di "cose di Chiesa", passare quel messaggio?
Non bisognerebbe forse piuttosto interrogarsi sul senso dato a quella parola.
Che dosa è la Misericordia ? Chi è misericordioso?
Non il papa quando sconquassa un Ordine religioso fiorente e ricco in vocazioni, quando allontana vescovi senza dar loro la possibiltà di essere ascoltati, o quando bastona chi non corrisponde ai suoi criteri e alle sue simpatie, non certo Tornielli che non perde un`occasione per graffiare i bersagli preferiti del papa, di lanciare le sue solite e stantie picche avvelenate, decisamente non tollera che ci sia chi non condivide i suoi stessi sentimenti, il suo stesso entusiasmo acritico, che ci sia chi non si è lasciato sedurre dalla papamania che appunto diventa sempre meno imperante.
C`è chi resiste, c`è chi parla e sono anche cardinali, questa resistenza provoca reazioni stizzite, ma copiare il papa e caricaturare chi non canta con il coro non è una soluzione.
Dunque la Chiesa , secondo Bergoglio ripreso da Tornielli, per essere misericordiosa:
-non deve comportarsi come una dogana ma come un ospedale di campo,
-non deve "sottoporre il moribondo a troppi testi specialistici per misurare quanto i suoi valori siano in regola con le norme della dottrina morale",
-deve ricordare che l`amore di Gesù è" un «amore che va oltre la giustizia», va "oltre quell’atteggiamento così diffuso tra i dottori della legge, tra certi uomini di religione. Quelli di duemila anni fa e quelli di oggi."…..
Certi uomini di religione...a chi si riferisce secondo voi?
Osservo che si parla dell`amore di Gesù e si occulta la sua giustizia,.
Ma la conclusione è troppo bella, lascio la parola al suo autore:
".... Una misericordia così grande da provocare il risentimento dell’altro figlio della parabola, quello bravo, rimasto a casa a lavorare. Proprio come oggi fa irritare i fautori di una religione tutta Law & Order, abituati a usare la dottrina come una clava, indispettiti per l’insistenza con cui Francesco parla di «misericordia» e di «poveri» seguendo le orme di quel falegname di Nazaret."
Anch`io quando parlo di Benedetto XVI sono "influenzata"dal mio affetto per lui, anch`io non mi privavo di criticare chi lo ostacolava, ma Benedetto XVI era attaccato perchè difendeva la Dottrina, la famiglia, i valori non negoziabili, perchè aveva dato alla Chiesa il Summorum Pontificum, il problema è che oggi per difendere il Papa si offende, si scredita, si caricatura, chi difende la Dottrina, la Tradizione, la Parola del Signore.
Non è una piccola differenza, è al contrario molto sintomatica.
"l`amore di Gesù è" un «amore che va oltre la giustizia», va "oltre quell’atteggiamento così diffuso tra i dottori della legge, tra certi uomini di religione. Quelli di duemila anni fa e quelli di oggi."…..
l'amore di Gesù va oltre la giustizia, come assunto è vero.
Perchè mentre eravamo peccatori, è morto per noi, per salvarci.
cfr Romani 5,6 "Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. 7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. 8 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi."
Ma dopo averLo incontrato, accettato in noi la Sua opera di Redenzione,
siamo chiamati a camminare nella Giustizia (secondo le dottrine divine).
Non sono opposte Misericordia e Giustizia.
Romani 6,13
"non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio."
C'è dunque un prima e un dopo nella vita del credente.
Ma non esiste che Dio non chiederà conto sia ora sia al Giudizio finale del nostro operato.
Infatti lo Stesso che oggi è Salvatore, affinchè ci ravvediamo, domani, dopo averci concesso un tempo per ravvederci, crescere nella fede, santificarci e portare frutto, sarà Giudice.
Che avremo sempre bisogno del Suo Amore e della Sua Misericordia senza aver presunzione di salvarsi per chissà quali meriti propri, questo rimane vero;
ma dobbiamo pur far di tutto con laiuto di Grazia, Sacramenti e opera di SS nei cuori per uscire dalla vita vecchia di peccato, e mettere a frutto la misericordia ricevuta con una vita santificata.
ricordo anche 2 passi....che non negano la Misericordia di Dio, ma fanno luce sulla parte più ingannevole del cuore umano che suppone sempre di ricevere Misericordia comunque all'infinito,
anche se calpesta il Sacrificio più grande e se si rende colpevole di tradimenti reiterati con leggerezza, e senza impetrare l'assistenza della grazia per esserne preservato.
Siracide 5,5
Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
Isaia 30,1
Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirate
così da aggiungere peccato a peccato.
pare che la Misericordia, insomma, non sia sempre e comunque, specie se non c'è vero ravvedimento.
2Pietro 2, 4
4 Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio; 5 non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi; 6 condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. 7 Liberò invece il giusto Lot.......(...)
>>>9 Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio,
(...)
20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. 21 Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. 22 Si è verificato per essi il proverbio:
Il cane è tornato al suo vomito
e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel
brago.
2 Pietro 3, 8-17
8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. 9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.
11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
14 Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. 15 La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 16 così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
17 Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; 18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!
---la Misericordia ricevuta è allora in funzione della propria santificazione, non è liceità a far come ci pare in eterno, convinti che Dio ci perdona all'infinito.
Mi auguro che prima o poi nell'età attuale qualcuno ancora abbia gli attributi per farlo presente, ne va della rovina di milioni di anime.
Ma si rendono conto che uno dei drammi del nostro tempo ed in particolare del nostro paese è proprio la MANCANZA DI GIUSTIZIA?
E che se Dio perdona sempre tutto e tutti, noi di loro e dei sacramenti che loro amministrano, NON CE NE FACCIAMO PIÙ NIENTE ? Che di quel che lui e gli altri gerarchi, giù giù fino al vice del vice parroco, NON CE NE FACCIAMO PIÙ NIENTE? e che lui può abdicare anche stasera, tornarsene a Baires a curarsi(beh, che fosse quanto meno nevrotico l' avevamo capito) e che la cosa non ci toccherà più di tanto?
Ma chi è il primario medico che dice ai pazienti che non c'è bisogno del medico e delle medicine, tanto si salvano comunque ?
Abbiamo visto gli effetti della medicina della Misericordia, oh, se li abbiamo visti in questi 50 anni...
Chiese vuote, frequenza ai sacramenti crollata, seminari vuoti, religiosi che si spretano e si sposano, pederasti fin nelle alte sfere, milioni buttati per le relative cause, cristiani perseguitati e uccisi, famiglie allo sfascio, niente più figli, giovani europei che si convertono all' Islam e vanno a farsi ammazzare per un Dio falso e bugiardo, bambini sessualità ti fin dal' asilo nido...
Si stava meglio, quando si stava peggio, han proprio ragione i miei pazienti più vecchi.
Rr
"la Misericordia ricevuta è allora in funzione della propria santificazione, non è liceità a far come ci pare in eterno, convinti che Dio ci perdona all'infinito.
Mi auguro che prima o poi nell'età attuale qualcuno ancora abbia gli attributi per farlo presente, ne va della rovina di milioni di anime."
Grazie Josh!
Un anno della Misericordia? si perchè gli altri cos'erano.....
'La misericordia senza verità si chiama complicità'. Joseph card.Ratzinger.
Il Papa non condivide una simile evenienza per la figura del Pontefice (vale a dire l'eventualità di un ritiro per limiti di età come per i vescovi) in quanto il Papato rappresenta "una grazia speciale", però conferma di apprezzare "la strada aperta da Benedetto XVI" con "una scelta coraggiosa", e seguirebbe l'esempio di Ratzinger se come accaduto al predecessore gli venissero meno le forze, e tuttavia prega perché questo non accada.
C'è qualcuno che riesce a stare dietro a questo papa?
Le sue parole sono spesso contraddittorie, si contraddice in continuazione. Dice tutto e il contrario di tutto. In due anni di pontificato il suo parlare è sempre stato così, altro che sì sì no no.
Accattoli sull`Anno Santo:
"La sorpresa di un Anno Santo che lega pietà popolare e Concilio"
"In questo richiamo intrecciato al Vaticano II e alla pietà popolare si può vedere un’astuzia del Papa argentino: egli ha grande presa presso il popolo dei fedeli ma subisce qualche resistenza da parte di ambienti intellettuali di orientamento tradizionale. Indicendo un Anno Santo in ricordo del Concilio sorprende gli oppositori, in quanto fa appello al popolo chiamandolo ad atti tradizionali (pellegrinaggio a Roma, indulgenze) e insieme gli ripropone la novità del Concilio.
Chi accusa il Papa di trascurare la tradizione e di porre troppi atti di discontinuità rispetto ai predecessori dovrà ora ammettere che l’iniziativa di maggiore impegno organizzativo e celebrativo, tra quante questo Papa ne ha prese fino a oggi, è del tutto tradizionale. Nello stesso tempo sarà chiaro a tutti che un anno di rievocazione del Vaticano II configurerà una valorizzazione diffusa e capillare di quel patrimonio quale fino a oggi non era stata tentata da nessuno dei predecessori."
http://www.luigiboschi.it/content/la-sorpresa-di-un-anno-santo-che-lega-piet%C3%A0-popolare-e-concilio
Sarebbe stato meglio un Anno di penitenza e pentimento...
Rr
Si è perso un mio commento ?
Rr
intervista di papa Francesco alla vaticanista Valentina Alazraki, per la rete messicana Televisa
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/03/14/un-pontificato-breve-con-aspettative-smisurate/
L'Anno Santo intesò in senso cattolico implica, oltre che l'invito alla conversione, il riferimento alla Comunione dei Santi e alla remissione delle pene da scontarsi in Purgatorio. Nulla di più tradizionale. Ovviamente sarà richiesta al governo e concessa un'amnistia a favore dei carcerati, come pure a livello internazionale si invocherà qualche alleggerimento di debito per i paesi poveri; però è da vedere come i teologi papali riusciranno a saldare il condono terrestre con il condono celeste. I due elementi si presenteranno in equilibrio, oppure il condono celeste, implicando il tema dei "Novissimi", rimarrà sullo sfondo ?
Ai tradizionalisti, sacerdoti e laici, si impone il compito di riflettere sul tema del nesso fra peccato e penitenza e di riproporlo in modo mediaticamente efficace. Questo perchè i preti progressisti, come il noto don Giorgio De Capitani, non credono alle indulgenze ( "Dio non si lascia prendere in giro!" )
Amici de "Il Timone", al lavoro! Occorre riproporre la dottrina tradizionale e i testi dei mistici e delle mistiche che hanno avuto l'esperienza del Purgatorio, come Caterina da Genova, Natuzza Evolo, Maria Simma.
Si tratta di tirare nel senso della dottrina tradizionale tutte le iniziative ufficiali. Si potrà censurare come "specialista del Logos" chi parla e scrive del Purgatorio?
Rosa,
Torno adesso da Albano, dove ho passato una giornata indimenticabile.
Domani ne farò un commento in attesa di disporre dei testi.
Bravo Josh,hai fatto proprio bene a ricordare quel passo del Siracide, lo amo molto anch'io
Mic, il mio post è apparso.
Mi fa piacere che sei stata ad Albano e ti invidio un po'. Ma sei sei stata li, allora è vero che sei una cripto lefebvriano:))))
Attenta, che la GPU è in agguato, e la Lubianka non è lontana.
Buona domenica
Rr
Interviste a media latinoamericani...forse quelli europei ed USA non se lo filano più ? E ma ora con il Giubileo - a proposito visto come giubilava Marino, che così gli arrivano tanti soldi ed aiuti dal governo, che lui da solo non è capace di pensare a Roma?
Rr
Condivido i commenti precedenti, ma credo che il grave di questo posto sia là dove riporta "uan conversione che coinvolge la stessa figura del Pontefice". Evidentemente oltre alla liturgia e alla dottrina ora vuole appiattire, se non annullare, l'istituzione del Pontefice. Tutto questo demolire, rivoluzionare, commissariare, mandare continuamente messaggi più o meno eretici che confondono il fedele cattolico porterà immancabilmente ad uno scisma ... che a questo punto mi auguro avvenga al più presto ...! Imperiese
Blogger mic ha detto...
Rosa,
Torno adesso da Albano, dove ho passato una giornata indimenticabile.
Domani ne farò un commento in attesa di disporre dei testi.
C'era anche mia figlia.
C'era anche mia figlia.
Era una dei 140 bellissimi giovani ragazzi e ragazze ;)
E' stata una gioia vederne così tanti sereni e attenti ad ascoltare una conferenza di grande spessore e a fare domande che hanno permesso approfondimenti ancora più belli. E anche poter interagire con loro. E conversare e ridere di cuore nei momenti conviviali comunitari nel grande refettorio.
E non c'erano solo giovani...
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/03/14/un-pontificato-breve-con-aspettative-smisurate/
Qui l'intervista intera
http://www.osservatoreromano.va/it/news/due-anni-di-pontificato
a proposito di contraddizioni:
_qui esorta i preti a "imparare qualcosa dai pastori evangelici, perché questi ultimi riescono ad arrivare dritto al cuore delle persone». Ci sono «delle omelie», dice il Papa riferendosi ai cattolici «che sono un disastro. Non sono la maggioranza ma non raggiungono il cuore. Sono lezioni di teologia, cose astratte o lunghe».
«i pastori evangelici in genere toccano il cuore, e preparano bene l’omelia. Penso che dobbiamo cambiare».
http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_13/papa-francesco-sento-mio-pontificato-breve-15c43080-c984-11e4-84dd-480351105d62.shtml
_qui invece altre "novità"
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/letters/2015/documents/papa-francesco_20150303_lettera-universita-cattolica-argentina.html
estraggo:
_il vaticano II è un aggiornamento, una rilettura del Vangelo nella prospettiva della cultura contemporanea. Ha prodotto un irreversibile movimento di rinnovamento che viene dal Vangelo. E adesso, bisogna andare avanti.
_Insegnare e studiare teologia significa vivere su una frontiera,
_Anche i buoni teologi, come i buoni pastori, odorano di popolo e di strada e, con la loro riflessione, versano olio e vino sulle ferite degli uomini.
_La teologia sia espressione di una Chiesa che è “ospedale da campo”,
_Senza la misericordia la nostra teologia, il nostro diritto, la nostra pastorale corrono il rischio di franare nella meschinità burocratica o nell’ideologia, che di natura sua vuole addomesticare il mistero.
_Certamente non un teologo “da museo” che accumula dati e informazioni sulla Rivelazione senza però sapere davvero che cosa farsene. Né tantomeno un “balconero” della storia.
_Il teologo formato alla U.C.A. sia una persona capace di costruire attorno a sé umanità, di trasmettere la divina verità cristiana in dimensione veramente umana, e non un intellettuale senza talento, un eticista senza bontà o un burocrate del sacro.
Glorificazione del CVII come evento di grazia, fondativo di una nuova (stagione della) Chiesa e sdoganamento della comunione ai divorziati risposati. ecco i due scopi di questo strano giubileo. Veramente geniale. Bravo il team Bergoglio. Chapeau
Ogni tal volta, quando la testa va pazza, la mano deve darla un schiaffo...per salvare il corpo intero.
Ecco, mi pare che quello è questo:
https://fromrome.wordpress.com/2015/03/14/let-the-year-of-mercy-be-a-year-to-call-for-an-end-to-vatican-ii-madness/
Timor Dei non hominum
Non sò se la domanda è interessante, comunque io me la sono posta e spero meriti qualche risposta sia essa positiva che negativa; e la domanda è sul giubileo straordinario della misericordia.
Visto che questo giubileo si apre l'8 dicembre (stesso giorno di apertura del concilio vat.II) e dopo la chiusura del sinodo ordinario - cose che trattano tutte e due importanti questioni di enorme rilevanza per la Chiesa e per la Fede, non vi dà l'impressione che questo giubileo voglia mettere un'imprimatur sia sul quel vat.II ""non si torna indietro"" e sulle novità del sinodo ed anche quì metterci un imprimatur?
Cioè: tutto questo non si tocca e basta.
E poi, perchè il giubileo di Bergoglio e non della Chiesa come sempre?
Come mai tutti i giornali, televisioni mettono così in risalto questo giubileo della misericordia e non di Cristo?
Una volta quasi tutti i giornali di sinistra, i cosidetti laici offuscavano le cose di Chiesa, ed oggi portano alle stelle anche se bergoglio o i suoi accoliti starnutiscono? cosa c'è dietro?
Tutto questo mi dà molto da pensare dopo il vat.II ed i due anni di Bergoglio.
Josh,
grazie per la tua riflessione,
ci sarebbero da scrivere volumi su quel che segnali con giusta apprensione.
Appena possibile faremo un punto delle ultime 'distorsioni' - che continuano a martellarci - e continueremo a martellare anche noi secondo quel che abbiamo ricevuto dalla Roma perenne.
Ma nessuno, soprattutto nessun sacerdote, dice nulla. Viceversa i corifei imperversano... I problemi di mettere a rischio il proprio apostolato li conosciamo. Ma noi, saremmo veramente lasciati a noi stessi se non confidassimo nel Signore!
Quando arrivo sulla scena Obama, TUTTI i giornali americani e molti non americani (poiché la gran parte dei media appartengono alle stesse persone o loro parenti o amici) esultarono: era arrivato il nuovo "Messia", laico, di sinistra e nero!!!
Poi è arrivato Bergoglio. Meglio ancora. Non nero, ma sudamericano, terzomondista e dissacrante quanto basta. Una presa in giro (uso un eufemismo) della vera Cattolicità.
Ecco perché si dice: la Chiesa di Bergoglio, il giubileo di Bergoglio, ecc., perché così il Signore sparisce, viene nascosto, gettato, come vorrebbero loro, nel
" memory hole".
Prima si sono formati Obama come burattino, poi Bergoglio. Per usarli per i loro scopi.
Sed non prevalebunt...
Rr
Il curioso è che un'anno prima di lasciare il pontificato qualcuno aveva detto che Benedetto XVI era troppo male di salute e che non aveva più che un'anno di vità.
È straneo che gli pontifici ci sono diventati profetti della propria morte. Francesco può morrire prima che Ratzinger.
Il Giubileo di Francesco, l`Anno Santo di Francesco, la Misericordia di Francesco, la Chiesa di Francesco ...
La "francescomania", l`adulazione delirante di cui è oggetto questo papa e nelle quali è palesamente a suo agio, hanno di nuovo colpito con l`annuncio a sorpresa.
Però è veramente astuto questo papa, indice un Anno Santo per i 50 anni dalla chiusura del CVII, sceglie di farlo subito dopo il Sinodo (potrebbe essere una manovra tattica per distogliere l`attenzione da eventuali decisioni e zittire i "disenzienti"), dunque un altro anno a lode e gloria di quel Concilio, di tutte le sue novità e aperture, e poco importa i disastri che hanno provocato, astuzia di glorificare il CVII e le sue novità e nel contempo di invitare i fedeli a atti tradizionali.
Ne parla anche Accattoli in un suo articolo, già riportato in un altro psot:
"In questo richiamo intrecciato al Vaticano II e alla pietà popolare si può vedere un’astuzia del Papa argentino: egli ha grande presa presso il popolo dei fedeli ma subisce qualche resistenza da parte di ambienti intellettuali di orientamento tradizionale. Indicendo un Anno Santo in ricordo del Concilio sorprende gli oppositori, in quanto fa appello al popolo chiamandolo ad atti tradizionali (pellegrinaggio a Roma, indulgenze) e insieme gli ripropone la novità del Concilio.
Chi accusa il Papa di trascurare la tradizione e di porre troppi atti di discontinuità rispetto ai predecessori dovrà ora ammettere che l’iniziativa di maggiore impegno organizzativo e celebrativo, tra quante questo Papa ne ha prese fino a oggi, è del tutto tradizionale. Nello stesso tempo sarà chiaro a tutti che un anno di rievocazione del Vaticano II configurerà una valorizzazione diffusa e capillare di quel patrimonio quale fino a oggi non era stata tentata da nessuno dei predecessori."
http://www.luigiboschi.it/content/la-sorpresa-di-un-anno-santo-che-lega-piet%C3%A0-popolare-e-concilio
Grazie a Rr e Luisa che in modo diretto o indiretto hanno dato una risposta alla mia domanda/sospetto delle 12,43.
Credo di aver capito che in linea di massima la pensate come me.
Grazie, Bernardino.
Diceva un grande politico italiano "pensar male si peccato, ma a volte ci si azzecca".
i dubbi di Bernardino e di Luisa sono simili a quelli che mi hanno spinto venerdi' a manifestare in un altro post le mie preoccupazioni x questo Giubileo post sinodale. Un Sinodo non puo' non essere "misericordioso" alla vigilia di un Giubileo sulla misericordia.....
Esatto Ric!
Ma se una coppia, diciamo, irregolare, si reintegra nella Chiesa- attenzione: si integra, non si converte- chi siamo noi per non essere misericordiosi?
Cfr intervista alla giornalista messicana( con cognome poco messicano).
Rr
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