Che il sensus communis cominci a funzionare? Riprendo titolo e conclusione dal blog di Sandro Magister:
In occasione della centesima udienza generale del pontificato di papa Francesco, mercoledì 26 agosto, la prefettura della casa pontificia ha comunicato che a questi cento appuntamenti hanno preso parte in totale 3.147.600 persone, così distribuite [...] Quindi ogni nuovo anno con la metà di presenze dell’anno precedente.
[...] Né le vacche magre sembrano scongiurate, visto che alla centesima udienza di mercoledì scorso è stato comunicato che sono accorsi solo “in più di diecimila”.La foto sopra è stata scattata durante l’udienza generale di mercoledì 11 febbraio 2015, che era anche la festa della Madonna di Lourdes e la giornata del malato, con l’afflusso di delegazioni dell’Unitalsi.
3 commenti:
L'olio,viene sempre a galla. Su Libero di oggi c'è anche un impietoso confronto fra gli uditori di mons. Bergoglio e di Benedetto e di Giovanni Paolo. Jorge ne esce a pezzi.
Era ora che questa pagliacciata finisse, la devono piantare di raccontare frottole, anche gli Angelus sono deserti perché alla fine il vdr colle sue mosse stufa, non avendo molto da dire in catechesi e discorsi fondanti e intestardendosi a parlare in un italiano approssimativo e basta, senza spiegazioni e traduzioni, la gente poi si stufa e se ne va, come se ne sta andando dalle chiese, altro che boom di confessioni e scemate varie, sotto le apparenze di cura de villas miserias, non ha niente da insegnare, e non infierisco oltre.....
L'ubriacatura del buon giorno, del buona sera, del buon pranzo e dell'italiano stentato (più stentato rispetto al polacco e al tedesco), nonostante che i suoi genitori fossero italiani, sta tramontando. La sbornia sta passando e come sempre all'ubriaco, dopo la sbornia, viene il mal di testa causato da sentire pronunciare dal soglio più alto certe amenità.
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