L'articolo di Danilo Quinto che pubblichiamo questa settimana, nell'incipit, tira in ballo D'Alema. In fondo non è proprio lui tra coloro che hanno sostenuto Mario Monti, seguendo le direttive dell’eurocrazia oligarchica dei soliti noti: Draghi, Goldman Sachs, Merkel e compagnia? D'altronde egli ha avuto il potere, è stato al governo; ma quale progettualità ha mai promosso insieme alla sua consorteria? Può permettersi, ora, di lanciare proposte condite da frecciate caustiche? Tutto il resto non è che un'altra faccia della stessa medaglia. Lobbies e consorterie non affliggono solo la Chiesa; ma credo sia consequenziale...
«Non dico che bisogna sempre ispirarsi al passato ma nemmeno sputarci sopra per far finta di essere grandi», dice un piccato Massimo D'Alema, rispondendo a Matteo Renzi, che nei giorni scorsi aveva criticato il ventennio di «berlusconismo e antiberlusconismo», attribuendo alla «rissa permanente ideologica» i ritardi dell'Italia. D’Alema aggiunge che il Partito Democratico dovrà presto decidere se «allearsi con la destra o ricostruire il centrosinistra»: «Sono due alternative e ci troveremo di fronte a questa scelta: andremo alle elezioni con Alfano, Cicchitto e Verdini o cercheremo di ricostruire il centrosinistra?».
L’ex Presidente del Consiglio è fin troppo ferrato in politica, per non comprendere che a Renzi di questo problema non importa un bel nulla. L’«asso pigliatutto» per eccellenza, il «rottamatore» che nulla ha rottamato, lo scopritore di giovani fanciulle che dovrebbero occuparsi di riforma della pubblica amministrazione o di quella costituzionale, il dispensatore di promesse mai mantenute, non fa alleanze tenendo presenti progetti o visioni per la società che deve governare. Fa alleanze di potere. Se gli serve Berlusconi, firma con lui il «Patto del Nazareno» e in base a questo fa fuori il suo predecessore, rivolgendogli un momento prima l’hashtag «enricostaisereno».
Quando capisce che Berlusconi non gli serve più, rompe l’alleanza e fa eleggere Mattarella. Intanto, tiene stretto Alfano, salva gli esponenti del Nuovo Centro Destra dalle richieste di autorizzazione a procedere – com’è accaduto per il senatore Azzolini – induce il suo amico Verdini a fare un gruppo parlamentare autonomo, va al Meeting di Comunione e Liberazione e riceve applausi a scena aperta. È bravo e si «vende» bene. Molto bene. Tiene solo al «suo» partito, che ha le medesime caratteristiche dell’Italietta di oggi (e forse di sempre). Un Paese dove non si scontrano le idee, che non ha e non coltiva una sua identità, né politica né culturale. Un Paese che si arrangia, si barcamena e insegue il «meno peggio». Abbraccia il potere e viene da questo sedotto, perché gli conviene.
Prendiamo il caso di Comunione e Liberazione, il nuovo sponsor politico di Renzi. Coloro che hanno accolto il Presidente del Consiglio, almeno per eredità storica, hanno tutti gli strumenti culturali e politici per comprendere la vacuità dei suoi discorsi. Eppure, l’hanno osannato. Anche quando sull’immigrazione ha detto, con una retorica degna di miglior causa: «Noi salviamo vite umane, anche a costo di perdere voti. È una questione di civiltà», confermando una strategia pietistica che nulla ha a che vedere con la politica – nella sua accezione di «servizio per il bene comune» - e perfino con il buon senso. Lasciamo perdere la civiltà. Merce rarissima di questi tempi. Che si ammantano di buonismo d’accatto e miserevole per nascondere l’incapacità di governare nella sicurezza un fenomeno planetario gestito dalle organizzazioni criminali, che agiscono indisturbate e si arricchiscono insieme alle mafie – politiche e para-politiche – dei Paesi di destinazione. Le vite si salvano prima che vengano consegnate ai «mercanti di morte». Se questo non si riesce a garantire, si partecipa ad un fallimento. Osannare e applaudire, in questo caso, significa non solo «non far funzionare il cervello», ma quel che più conta essere correi di questo fallimento.
Il Presidente del Consiglio si è poi accorto della «gigantesca questione educativa e culturale» in cui si trova l’Italia, che è «di fronte a un bivio: se l'Italia torna a fare l'Italia - ha spiegato - c'è spazio per l'Italia in Europa, c'è spazio per l'Italia nel mondo, c'è spazio per l'Italia per uscire dalla crisi, se invece l'Italia non investe su se stessa e continua a essere negativa è il mondo che perde qualcosa». Un’uscita che non vuole dire nulla, se la si mette a paragone con le politiche inesistenti di questo Governo nei confronti della famiglia, alla quale non viene concesso alcun sostegno di carattere economico per favorire la nascita di bambini – unico modo per risollevare dalla miseria culturale, sociale e civile il Paese - viene sottratta l’educazione dei figli e consegnata ad una scuola che dovrebbe insegnare loro la «normalità» della teoria del «gender», che costituisce il grimaldello per la sua distruzione. La famiglia viene equiparata ad improbabili unioni matrimoniali tra persone dello stesso sesso, ritenute idonee anche ad adottare bambini, usufruendo della pratica aberrante dell’«utero in affitto».
Nonostante tutto questo, si sono sprecati i consensi del Meeting, in attesa che alla ripresa dell’attività parlamentare – e comunque entro l’autunno, com’è stato dichiarato - si approvi il «ddl Cirinnà», dopo l’approvazione del «divorzio breve», fortemente voluta da questo Governo, che ha prodotto nell’arco di tre mesi, in base alla stima dell’Associazione matrimonialisti italiani, diffusa da «Italia Oggi» – 50mila pratiche. Si valuta che entro Natale se ne potrebbero produrre altrettante. È questa politica che il Meeting di Comunione e Liberazione ha applaudito la definitiva scristianizzazione dell’Italia. Ammantata dalle riforme, che sarebbero «un corso accelerato per rimettere l'Italia in pari». Renzi si è paragonato a Michelangelo, che avrebbe risposto a chi gli chiedeva come aveva fatto il capolavoro del David: «ho solo tolto tutta la roba che c'era in più. Ed è quello che dobbiamo fare noi oggi... », ha detto. Non è che si comprenda bene cosa voglia dire, ma evidentemente anche questa «uscita» ha colto nel segno, perché l’uditorio di CL ha molto apprezzato lo sforzo di proclamare il nulla. È stupefacente il fatto che si elenchino riforme, che hanno tutte disatteso le promesse e gli annunci, senza delineare un progetto e una visione della società. Questo è il «metodo Renzi», che tanto affascina e seduce. Si elegge il «nulla» a sistema e quel «nulla» fagocita tutto e tutti. Anche chi dovrebbe – in base ai propri proclami d’impegno in politica - discernere in modo coerente a chi affidare la propria fiducia.
Nonostante tutto questo, si sono sprecati i consensi del Meeting, in attesa che alla ripresa dell’attività parlamentare – e comunque entro l’autunno, com’è stato dichiarato - si approvi il «ddl Cirinnà», dopo l’approvazione del «divorzio breve», fortemente voluta da questo Governo, che ha prodotto nell’arco di tre mesi, in base alla stima dell’Associazione matrimonialisti italiani, diffusa da «Italia Oggi» – 50mila pratiche. Si valuta che entro Natale se ne potrebbero produrre altrettante. È questa politica che il Meeting di Comunione e Liberazione ha applaudito la definitiva scristianizzazione dell’Italia. Ammantata dalle riforme, che sarebbero «un corso accelerato per rimettere l'Italia in pari». Renzi si è paragonato a Michelangelo, che avrebbe risposto a chi gli chiedeva come aveva fatto il capolavoro del David: «ho solo tolto tutta la roba che c'era in più. Ed è quello che dobbiamo fare noi oggi... », ha detto. Non è che si comprenda bene cosa voglia dire, ma evidentemente anche questa «uscita» ha colto nel segno, perché l’uditorio di CL ha molto apprezzato lo sforzo di proclamare il nulla. È stupefacente il fatto che si elenchino riforme, che hanno tutte disatteso le promesse e gli annunci, senza delineare un progetto e una visione della società. Questo è il «metodo Renzi», che tanto affascina e seduce. Si elegge il «nulla» a sistema e quel «nulla» fagocita tutto e tutti. Anche chi dovrebbe – in base ai propri proclami d’impegno in politica - discernere in modo coerente a chi affidare la propria fiducia.
Ha ragione, quindi D’Alema? No, perché le sue ragioni sono sepolte dalla sua responsabilità. Un leader politico con la sua storia avrebbe dovuto far crescere una classe politica meno ambigua e pericolosa di quella che detiene il potere. Questa è la sua più grande responsabilità e rispetto ad essa ora dovrebbe avere almeno il pudore di tacere.
5 commenti:
Anche se la politica, e le querelles politiche, non mi sembra siano il trend di questo blog, so anche che "tout se tient" e che, uscendo dall`Italia e allargando lo sguardo sull`Europa, siamo tutti, senza eccezione, immersi in una crisi etica e morale di cui non si vede il fine, siamo tutti immersi se non sul punto di essere sommersi da un`invasione che tetanizza chi ci governa, compresa la chiesa, capaci solo di ipocrisia, codardia, talvolta ancora di angelismo, tremano alla sola idea di dover chiamare con il suo nome l`arrivo sempre più massiccio di "migranti" che pretendono diritti, evitano di parlare delle conseguenze e per via di conseguenza non prendono le decisioni che dovrebbero imporsi ad ogni governante degno di questo nome, sono tetanizzati, deboli, totalmente "dépassés" da una situazione che non hanno saputo o voluto gestire quando era ancora possibile farlo.
Oggi abbiamo governi che autorizzano l`eutanasia e il suicidio assistito, normale per chi sta aiutando l`Europa a suicidarsi.
Segnalo due articoli:
http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/08/30/terrorismo-e-immigrazione-quanto-e-ipocrita-leuropa/
http://www.ilgiornale.it/news/politica/loccidente-non-ha-pi-n-guide-n-difensori-1164614.html
Scrive Quinto che "È questa politica che il Meeting di Comunione e Liberazione ha applaudito la definitiva scristianizzazione dell’Italia."
Duole invece sottolineare che la scristianizzazione delì'Italia "definitiva" è tale dalla legge e referendum sul divorzio e dalla riforma del diritto di famiglia, sempre di quegli anni. Questi furono i primi formidabili e finalmente concreti attacchi preparati dalla "rivoluzione del 68" a sua volta preparata dalle scuole filosofiche moderne e guidate da falsi maestri, ed avvallati da sedicenti cristiani (i demo-cristiani, che è una sorta di ossimoro) a ciò che il Signore vuole come unità fondamentale di comunione di vita e di amore, perché la vita e l'amore che ne consegue si perpetuino secondo il Suo disegno, la famiglia formata da uomo e donna uniti in primis per procreare, fine principale al quale il libero atto di unione dei due corpi deve essere subordinato, individuando in ciò anche l'unico modo lecito decretato dal Signore per procreare.
La volontà del Signore è però infallibile e quindi a nulla valgono gli sforzi di questi senza Dio alleati di colui che ha già perso.
La Sua vittoria è certa e duratura, già ora per coloro che sono nella Patria celeste, ed alla fine dei tempi quando tutto sarà posto sotto il dominio di Nostro Signore e tale vittoria sarà manifesta anche agli occhi della carne per tutti, beati e dannati.
Nel frattempo però scorre il sangue di coloro che sono vittime di questi e di altri crimini (aborto, fecondazione artificiale di ogni tipo, eutanasia, espianto d'organi a cuore battente etc) e questo sangue grida vendetta al Cielo, perché è sangue innocente; e allora chi li ha avallati questi crimini, a seconda di quanto e come per essi ha pervertito la propria libertà (promotore di queste false leggi, o firmatario delle stesse o aderente a campagne a loro sostegno o a campagne contro la loro abrogazione, o falsificatore del vero nel loro nome vendendole come conquiste di civiltà e di liberazione per l'umanità - su tutte: emancipazione della donna- etc) e peggio quando nel far ciò si è coperto come un impostore del nome glorioso di cristiano, allora costui, costoro, ha ed hanno una responsabilità tremenda e terribile davanti al supremo, unico ed inappellabile giusto Giudice, al Quale solo l'Avvocata Nostra Madre Celeste può appellarsi per ottenerNe Misericordia affinché Egli consenta che questi cuori induriti non permangano nella loro ostinazione ma si convertano alla Verità e vivano poiché questa è la Sua Volontà alla quale si può o meno aderire.
Quindi questi ultimi - in ordine di tempo - vomiti di veleno infernale quale le unioni civili, preludio di altri che sicuramente verranno (perché su un piano inclinato non si può che andar verso il basso e sempre più velocemente) non sono la definitiva scristianizzazione di una società che ha già da tempo voltato le spalle al suo Dio, ma sono le sferzate implacabili lanciate con violenza sempre più cieca da coloro (le lobbies, le consorterie ed il potere terreno e mondano) in mano ai quali i farisei, gli anziani ed i sommi sacerdoti hanno consegnato il Mistico Corpo dopo avere scelto Barabba.
Si può solo pregare e meditare chiedendo lume, se il Signore lo vuole, su come e dove ciascuno singolarmente è chiamato a stare in questo massacro, perseverando se la risposta non arriva subito e ringraziando per le grazie che Egli sicuramente non fa mancare a chi gli è fedele e lo ama sopra ogni cosa.
apprezzo sempre l'impegno di Danilo Quinto e la sua capacità d'analisi,
ma non riesco proprio ad aspettarmi nulla, nè umanamente (che sarebbe già molto), men che mai politicamente, nè dal comunista pentito (d'Ulemah) dai modi insopportabili, e dal falso comunista (il bimbominchia R.) proveniente dagli scout.
La sinistra sta distruggendo moralmente e politicamente il paese fin dal dopoguerra, sempre d'accordo o in un modo o in un altro, con i nemici dell'Italia.
Il fatto che sia passata dal finto-soviet al liberismo economico selvaggio in odore di massonerie, mondialismo, filoislamismo, collegata col club Rothschild e Goldman Sachs e soci, non cambia il suo perenne nulla travestito da fintopensiero.
Oswald Spengler: “La sinistra fa sempre il gioco del grande capitale. A volte perfino senza saperlo. A volte invece lo sa benissimo."
In entrambe le fasi il sinistrume italiano ha mostrato seppur in 2 diverse e opposte direzioni di esser interessato sempre e solo al capitale, l'esaltazione di una certa attività economica era per lei il solito unico fine materialista.
Oggi poi più che mai (ma è così fin dal dopoguerra) siamo agli ultimi più brucianti capitoli dell'Italia SERVA.
@Luisa....
"Anche se la politica, e le querelles politiche, non mi sembra siano il trend di questo blog, so anche che "tout se tient" ...."
Infatti, è proprio così.
Mi ricollego a questo tuo passaggio con una frase di Nicolàs Gòmez Dàvila
"Progressisti atei e progressisti cattolici hanno rinunciato, gli uni alla blasfemia, gli altri alla preghiera: per comunicarsi, gli uni con gli altri, nel medesimo culto delle fogne suburbane."
@Danilo
lascio il link a un mio post di qualche anno fa, che pubblicai sul blog di un amico
ecco le "nuove" generazioni della sinistra e non solo, tutti presenti a una odiosa conferenza di Martha Nussbaum cui presi parte, che bacchettava il patriottismo (tutto un giro di perversione mentale per far venire qui altre milionate di immigrati)
http://svulazen.blogspot.it/2013/12/saccomanni-prodi-visco-nussbaum-e-le.html
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