Oggi la Chiesa celebra la festa di "Maria Regina" e, nel rito Antiquior, la festa del "Cuore Immacolato di Maria".
L’esegesi moderna spiega che il soggetto di questa frase non è la Donna, ma la sua discendenza. Poco importa: la Chiesa non si è fermata al senso letterale nella sua lettura dell’Antico Testamento, fin dall’epoca dei Padri apostolici. In ogni caso, la discendenza allora promessa e attesa dalle genti, il Figlio di Dio fatto uomo, ha schiacciato la testa del serpente in indissolubile unione con la Madre, che non solo ha reso possibile l’Incarnazione con il libero fiat a cui il Padre ha voluto sospendere il Suo piano di salvezza, ma ha pure condiviso totalmente le sofferenze redentrici del Verbo, da Lei generato nella natura umana passibile, e ha attirato lo Spirito Santo con la propria efficacissima preghiera nel cuore della Chiesa nascente. Anch’Ella dunque, con il Deus homo, ha schiacciato la testa del biblico rettile, ma lo ha fatto come semplice creatura, sia pure perfettamente trasformata dalla grazia, dando così anche a noi la possibilità di farlo con la grazia di Suo Figlio, che ci raggiunge attraverso di Lei.
Vittoriosa sul serpente antico fin dal Suo concepimento in virtù dei meriti di Colui che da Lei sarebbe nato, vergine incontaminata nell’anima e nel corpo per l’assenza della minima ombra di peccato e per la perpetua consacrazione a Dio, Genitrice dell’Incontenibile nella carne che L’ha rivestito per essere mezzo del Sacrificio redentore nell’effusione del sangue da Lei stessa donato, la Regina è assunta accanto a Lui per partecipare alla Sua vittoria sulla morte – subito, senza attendere la Parusia come noi, peccatori convertiti – e riversare sui credenti torrenti di grazie, sino alla fine dei tempi. Potrebbe essere diversamente, d’altronde? Potrebbe la Madre non occuparsi dei figli, già contenuti nel Capo da Lei portato in grembo, fino al pieno compimento della loro salvezza? Potrebbe la Corredentrice dimenticare coloro per i quali ha tanto sofferto, facendosi un tutt’uno con il crocifisso frutto del Suo seno? Potrebbe l’inizio e modello della Chiesa trascurarne la crescita in quella santità che in Lei è già perfetta?
Potrebbe la distruttrice di tutte le eresie non esserci particolarmente vicina in questi tempi di prova apocalittica, come l’ha definita l’alto Prelato amico, che in questi giorni abbiamo potuto di nuovo incontrare per chiedergli appoggio in vista dell’opera nuova che, Deo volente, sta per nascere? Sotto il manto di Maria ci rifugiamo con incondizionata fiducia: tocca a Lei aprire porte umanamente invalicabili; tocca a Lei ottenere per noi prudenza, consiglio, fortezza, audacia e perseveranza. Tocca a Lei brandire lo stendardo del Regno di Dio e raccogliere sotto di esso i cristiani fedeli che non sopportano più il diabolico inganno del gran seduttore, sotto lo stendardo di quella Croce che svetta sovrana senza lasciarsi piegare alle mortifere ideologie del mondo, quella Croce che ha già vinto l’Inferno e rende vittoriosi gli oscuri martiri dimenticati, le innumerevoli vittime mietute da quattordici secoli da quella falsa religione che sarebbe equivalente alla nostra…
In questo giorno di trionfo della vera fede, in questa festa che ci fa contemplare in anticipo ciò che saremo, se l’avremo meritato, chiediamo con insistenza alla Vergine santa che il piccolo gregge dei Suoi figli legittimi abbia presto dei Pastori che lo guidino e trovi luoghi accoglienti dove radunarsi. Ripetiamo con particolare fervore la preghiera del Montfort per chiedere apostoli pronti a volare come colombe dovunque lo Spirito Santo li sospinga: liberos [vedi qui la Preghiera infuocata], figli spirituali di Lei che siano liberi dell’autentica libertà evangelica, portatori delle ricchezze celesti abbandonati alla Provvidenza e mossi da puro amore per la salvezza delle anime, quelle anime costate un prezzo così alto a Gesù e Maria, quelle anime che anche il sangue dei martiri odierni contribuisce a strappare agli artigli del diavolo e alle sue imposture. Siamo un unico Corpo: la Chiesa trionfante con i suoi meriti e le sue preghiere, la Chiesa purgante con la sua intercessione, la Chiesa militante con le sue lotte e sofferenze.
Che sia il martirio del corpo o quello del cuore, tutto concorre al trionfo del Regno di Dio. Pertanto non scoraggiamoci affatto, ma, pur gemendo nella prova, fissiamo lo sguardo sulla Vittoriosa, come l’anziano fondatore perseguitato i cui occhi spenti dal dolore, al pensiero di Lei, tornano in un attimo a brillare di luce soprannaturale, dirigendosi in alto e dilatandosi in un sorriso di beatitudine celeste come se La vedessero… La Regina è con noi, bella e terribile come schiere a vessilli spiegati (Ct 6, 4). Come promesso, ci sta guidando passo passo nella realizzazione di un’opera che è Sua. Pochi mesi fa non avremmo neanche immaginato quale strada si sarebbe potuta aprire; tra qualche mese stupiremo del cammino che vi avremo percorso.
Consacrandoci a Lei, diventiamo nelle Sue mani strumenti della divina misericordia, come Ella lo è stata nelle mani di Dio. Lasciamoci dunque guidare da Lei, lasciamoci condurre per mano, tranquilli e sicuri sotto la Sua guida. Maria penserà a tutto per noi, provvederà a tutto e, allontanando ogni angustia e difficoltà, verrà prontamente in soccorso alle nostre necessità corporali e spirituali (san Massimiliano Maria Kolbe).
27 commenti:
Don Elia condensa in queste righe molte verità sublimi
e inoltre condivide con noi una grande Speranza che affidiamo al Cuore della Madre del Signore e nostra.
Ieri mattina alle 07.00 il vdr ha assistito alla Messa celebrata in San Pietro nel giorno dedicato a San Pio X. Chiedo: era una Messa nella forma extraordinaria? Di seguito il link
http://www.repubblica.it/vaticano/2015/08/22/news/il_papa_va_a_messa_a_san_pietro_mescolato_ai_fedeli-121397530/?ref=HREC1-3
RIC, no, non era una Messa VO. Era una Messa NO.
Ne parla anche il Giornale.
Rr
Rai 1 tg 13.30 un servizio dedicato all'umiltà del vdr seduto in mezzo ai fedeli, poi in fila a ricevere la comunione, non so se in mano o in bocca, ma transumanza per il segno di pace, che gesto popolare e minimalista porteno - piemontese.....
https://www.youtube.com/watch?v=QvEQ8pw84mg
A Te Regina del Cielo e della Terra
A Te Madre Immacolata
Rivolgo il mio appello accorato
La mia richiesta di aiuto
Madre Immacolata
Sicuro Rifugio dell'anima mia
Salvaci !
Noi collaboreremo
OT segnalo un articolo su Rainews : "Galantino e il dogma del conservatorismo sociale dei cattolici" intervista a Massimo Faggioli. Una domanda a Mic, lei sapeva che la chiesa in cui si sono svolti i funerali del papadrino è la stessa in cui si sarebbero dovute tenere le esequie di Welby? Coincidenza? Fatto sta che tutti ci sguazzano, Saviano fra tutti, che è l'unico a dover tacere, visto che ha ottenuto il successo, 'rubando' appunti di denuncia sulla camorra di un servizio di giornalista napoletana di tv privata. Anonymous.
No, Anonymous, non lo sapevo. Ci mancava un polverone del genere...
Domanda.
Ma quando don Elia parla dell'alto prelato amico a cui chiede "appoggio in vista dell’opera nuova che, Deo volente, sta per nascere", di cosa sta parlando?
humilitas
@ Anonimo 15:12
Capisco la difficoltà nel commentare ... dopo queste notizie "destabilizzanti" ...
È un'opera nel cuore della Chiesa che affidiamo alla Madre del Signore e nostra. Nel parleremo diffusamente quando sarà il momento. Intanto la affidiamo anche alla vostra preghiera.
Maria Regina Mundi, Maria Mater Ecclesiae, Tibi Assumus, Tui Memores, Vigilamus
https://www.youtube.com/watch?v=yNs-PJIXvV8
Saviano e` il testimonial di "Exit" azienda che si occupa di "eutanasizzare" ,
di dare la dolce morte alla gente, e poi, dopo Gomorra, scrisse quel flop idi libro in cui parla della vicenda Welby.
Quindi parla per soldi.
http://www.lavitadelpopolo.it/Chiesa/Il-Papa-mescolato-tra-i-fedeli-alla-messa-per-la-festa-di-san-Pio-X-celebrata-da-mons.-Bonora-in-Vaticano
"Alla fine il celebrante ha invitato i presenti che erano intanto accorsi in gran numero alla cappella, ad affidare a San Pio X tutte le necessità delle proprie famiglie e della Chiesa, e in particolare la persona del suo successore, papa Francesco. Una bella sorpresa, e un dono speciale per i celebranti e per i fedeli presenti. Lo stesso Papa, al termine della celebrazione ha confidato a mons. Bonora di aver pregato in modo particolare per i catechisti. In Argentina san Pio X, il "papa del catechismo" è il patrono dei catechisti, e quando il Papa era Arcivescovo di Buenos Aires, proprio nella festa di san Pio X, ci teneva ad incontrare i catechisti della diocesi."
Genuinità del gesto, sorprendente, imprevedibile!
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/08/vaticano-francesco-in-basilica.html
Eloquente la foto pubblicata: messa concelebrata da Mons. Bonora con due sacerdoti colleghi della segreteria di stato e da ministranti maltesi
"La presenza di Papa Francesco alla messa, come semplice fedele, è stata per monsignor Bonora un grande insegnamento: «La devozione personale del Pontefice per Pio x — sottolinea — ci dice di uno stile pastorale che era quello di Papa Sarto, cioè uno stile di Chiesa dove tutti, pastori e fedeli, sono fratelli. Sono lo stile e la sensibilità di un uomo che è stato posto dal Signore al servizio di tutta la Chiesa, ma che vuole camminare con tutti i fedeli, con semplicità, con modestia, sull’esempio dei santi». Quei santi, conclude il sacerdote, che «ci sono stati dati come piccole luci per il nostro cammino. E san Pio x è stato una luce autentica per il suo tempo, affinché la Chiesa si riformasse e intraprendesse il suo rinnovamento nel solco della sacra Scrittura, della vita pastorale dei fedeli e, soprattutto, dell’eucaristia, data anche ai bambini»."
OK, Mic, ricevuto. Metterò anche questa intenzione, per l'opera nella Chiesa che avete in mente, nelle mie preghiere.
Se è per la gloria di Dio, trionferà certamente, Maria Santissima non negherà il suo prezioso aiuto. Come diceva san Massimiliano Kolbe, affidiamo tutto a lei.
Grazie.
humilitas
Hr,
Un papa che si mescola con gli altri fedeli in San Pietro, vuole sottolineare, attraverso la "rappresentazione" del fatto in sé, di essere "uno come gli altri" e, così facendo, umilia e sminuisce il suo ruolo e Colui che lo ha istituito.
Qualunque cosa edificante possa aver detto nell'occasione, nell'immaginario collettivo, certi gesti, insieme a tutte le altre occasioni di desacralizzazione diffusa, lasciano il segno...
In ogni caso l'immagine di papa-democratico che ne scaturisce genera una definizione che è un ossimoro. Perché il papa è un monarca, anche se la sua sovranità non è assoluta e oggi è intaccata dalla "collegialità", termine inesistente nel vangelo e di conio recente...
Strana contraddizione: il papa-democratico in immagine che, nel concreto agisce come un desposta. E nemmeno il despota è un monarca nel senso di servus servorum Dei...
E continuo a chiedermi: uno che ha gettato e getta alle ortiche prima i simboli del suo alto ruolo e poi l'autorità, annegandola in una immagine populista, a che titolo la esercita?
Se si afferma l'egualitarismo, cade il pricipio di obbedienza alla legge che può derivare solo dall'esistenza di un'autorità super partes, che ha titolo ad emanarla e ad imporla.
Alla fine cade la stessa Legge. Ed ecco l'anomia e l'arbitrio attuali.
Ma non non siamo dei senza Legge...
Bergoglio sa perfettamente l`impatto che ogni suo gesto ha, sa perfettamente che il suo mettersi fra i fedeli in San Pietro sarà ripreso e contribuirà all` immagine di papa semplice e modesto(!?), il papa dei poveri che cammina in mezzo al gregge, immagine che gli è stata cucita addosso dalla sua corte , ma se fosse veramente umile, visto il suo nuovo statuto, quello di un uomo i cui gesti e le cui parole sono oggetto di esaltazione enfatica e fanno il giro del mondo, Bergoglio eviterebbe di alimentare l`idolatria demenziale e calcolata di cui è oggetto.
Anche se sa esercitare il suo potere da buon gesuita, da uomo furbo-astuto, e illuderne più d`uno, sono ormai molti gli osservatori che ammettono che Bergoglio non ama la collegialità, non ama dividere il potere, un potere che tiene ben stretto nelle sue mani, egli è più simile ad un dittatore despotico che non sopporta opposizioni e resistenze, che distribuisce i suoi favori e fa cadere la scure secondo le sue simpatie e antipatie, in mezzo al gregge carezzando gli uni e bastonando gli altri.
Avete letto le sue parole all`Angelus del 15 agosto?
"La fede è il cuore di tutta la storia di Maria; lei è la credente, la grande credente; lei sa – e lo dice – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l’orgoglio dei ricchi, la tracotanza dei superbi. Tuttavia, Maria crede e proclama che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordia, con premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore. Questa è la fede della nostra Madre, questa è la fede di Maria!
https://bergoglionate.wordpress.com/2015/08/20/una-vaticanata-allassunta/#more-2126
E' indubbio che quello che Ella afferma abbia valido fondamento e sia logicamente coerente con quanto viene qui quotidianamente condiviso. Forse ingenuamente, mi domando però se la chiave di lettura, con la quale misuriamo e interpretiamo i comportamenti del papa -"irrituali" fuori da ogni schema ed etichetta, nella forma, sfasati nei tempi, "contraddittori ed ambigui nei contenuti- sia sempre quella corretta o se ne esista un'altra diversa, più tortuosa, ma comunque sempre riconducibile al progetto di Dio.
E' palese che il confronto tra i due papi risulti improponibile, sul modo di vivere il Vangelo e predicare il Catechismo, sul ruolo stesso del Papa e la sacralità della figura, forse irrimediabilmente persa..
Non può essere semplicemente che invece la filiale devozione sia sincera e ne voglia trarre esemplare inspirazione ed insegnamento... Misteriose sono le vie del Signore.
Quello che ho affermato non mi pare semplicisticamente "coerente con quanto qui viene quotidianamente condiviso", ma ha una sua oggettività logica e filosofica, sia pure rapidamente e sommariamente espressa e quindi non sviluppata ma fondata su principi riconoscibili da chi non resta in superficie. Pnesiamo alla correlazione tra Legge-verità-autorità, ad esempio...
Questo non lo dico per giustificare le mie affermazioni, ma convinta che anche l'eventuale buona fede non impedisce né elimina i danni apocalittici.
@ Il cosiddetto "papa dei poveri" per coerenza con questa sua immagine non dovrebbe
avere un fisico ascetico, come di uno che mangia poco e digiuna spesso, alla S. Francesco insomma?
Non si e' voluto chiamare Francesco e basta?
Invece Bergoglio mostra una stazza notevole, come di chi mangia abbondantemente e spesso. Gia' questa non e' una contraddizione? Gia' questa discordanza comunque fa una cattiva impressione per cio' che riguarda la personalita' del papa. Pero' a ben vedere una logica c'e'. Infatti, Bergoglio non esalta la poverta' in senso evangelico, conferendo dignita' alla poverta' materiale ed invocando quella dello spirito (dei "poveri in ispirito" si e' persa traccia dopo il Concilio), esalta la liberazione dalla poverta', poveri contro ricchi, secondo i canoni populistici della tdl. E questa sua "predicazione", che attribuisce alla S.ma Vergine discorsi rivoluzionari da lei mai pronunciati, non e' quella tipica del falso profeta? Egli appare si' "francescano" ma nel senso dei "fraticelli", della componente eretica e rivoluzionaria del francescanesimo storico, quella che tramonto' nelle depravazioni e nelle stragi del movimento capeggiato dai Fra' Dolcino. A. R.
"E questa sua "predicazione", che attribuisce alla S.ma Vergine discorsi rivoluzionari da lei mai pronunciati, non e' quella tipica del falso profeta?
È una delle tante cose che da subito mi han colpito di questo papa, la sua lettura personalissima e dicotomica del Vangelo, una lettura in bianco e nero, i buoni , quelli che gli stan simpatici, da una parte e tutti gli altri ridotti a caricature grottesche e sprezzanti.
Il 15 agosto anche Maria è stata "arruolata" in quella lettura, Bergoglio le ha attribuito pensieri, sentimenti e proclami che mai, mi sembra, Maria Santissima ha espresso.
Hr,
a parte la melassa debordante dalle parole da lei citate, l' umilta' sarebbe stata a)celebrare da solo in S.Marta,b)approfittare dell' occasione per ricordare, magari all' Angelus, tutto quello che ha detto e fatto S.Pio X., che non è solo il Catechismo. Ricordare in particolare la Pascendi e l' Instaurare Omnia in Christo. Si poi, certo, parlare del Catechismo, anzi, per esempio esortando i catechisti di tutto il mondo ad usarlo, perché semplice, chiaro, e soprattutto assolutamente ortodosso.
In realtà, poiché a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca, penso che il VdR s'e' visto senza gente intorno a S.Marta --e' agosto per tutti -e siccome per sua stessa ammissione, non ama star da solo, se n'è andato in S.Pietro, ottenendo così il suo minibagno di folla.
Io ho sempre pensato che i pontefici dovrebbero travestirsi da semplici sacerdoti,e frequentare da soli le parrocchie, cosi da rendersi conto degli errori ed orrori. Ma appunto in incognito.
Il suo successore dovrà avere un carattere d' accaio per ripristinate un po' d' autorita' papale. Autorità, non autoritarismo, e tanto meno dittatura da junta sudamericana.
Rr
@ Bergoglio ha interpretato a modo suo il Magnificat
Andando a controllare le fonti, si vede che quel "lo dice" riferito a Maria si riferisce al Magnificat, riportato da Lc 1, 46-55, spec.vers. 51-53: Dio ha disperso gli orgogliosi, rovesciato i potenti dai loro troni, saziato gli affamati. Ma,se non erro, qui Maria magnifica il Signore per aver scelto "la sua serva" quale Madre di Dio e ricorda "le grandi cose" che ha fatto il Signore, secondo immagini tradizionali della potenza e della bonta' di Dio, presenti in parte nei Salmi. Si sente nel Magnificat la grande gioia ed anche lo stupore di Maria, per esser stata proprio lei prescelta per una cosa tanto grande. Com'e' possibile che il Dio di Israele, che rovescia i troni, punisce i superbi, esalta gli umili, sazia gli affamati e rimanda a mani vuote i ricchi, abbia scelto proprio me? La risposta e' implicita: proprio perche', essendo il Dio di tutti, e' anche il Dio degli umili, degli affamati, il Dio "che si ricorda della sua misericordia in eterno", come aveva detto "ai nostri padri, ad Abramo e alla sua stirpe".
In realta', qui, piu' che il senso della storia (come vista dalla prospettiva della lotta tra poveri e ricchi che piace a Bergoglio) il Magnificat esalta il realizzarsi della Promessa di Salvezza fatta da Dio ad Abramo. La Promessa si attua ora attraverso l'umilissima persona della Vergine, scelta dall'Altissimo per essere la Madre del Messia. E' il significato escatologico dell'azione di Dio, che viene messo in primo piano, attuantesi in modo imprevedibile per l'orgoglio umano (dei ricchi, dei superbi etc.). Questo penso si dovrebbe dire, se si vuole vedere nel Magnificat una "filosofia della storia". Gli "affamati" e gli "umili" sembrano intesi qui in senso soprattutto morale. E difatti, il Nestle-Aland, per il versetto 53 ("esurientes implevit bonis"- "ha saziato di beni gli affamati" - peinontas eneplesen agathon) rimanda al salmo 34, 11: "Penuria e fame incorrono anche i grandi - niun bene manca a chi cerca il Signore" e al salmo 107, 9 : "che l'anima digiuna ei fe' satolla, e l'anima affamata empie' di bene". jA. R.
Giustamente, AR, lei legge la storia alla luce delle Sacre Scritture. Ma il VdR e soci leggono le S.Scritture ed in particolare il Vangelo alla luce della storia, marxisticamente intesa, cfr TdL.
La spiegazione che lei da del Magnificat è quella che ho sempre sentito dai miei parroci, almeno quelli formatisi pre CVIi.
Rr
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