Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 1 novembre 2017

Bergoglio e Lutero - Quanto è protestante il Papa? intervista a teologo evangelico

Sempre più inquietante la figura di Bergoglio che emerge da un’intervista, rilasciata da Thomas Schirrmacher, noto teologo tedesco, segretario dell’Alleanza Evangelica Mondiale, apparsa il 27 ottobre scorso su Die Zeit, che riprendiamo da Stilum curiae.


“Quando il telefono del teologo evangelico Thomas Schirrmacher suona, in linea c’è Papa Francesco. Perché il Papa crede di essere il vero erede di Lutero.
Thomas Schirrmacher (57) viaggia ancora più frequentemente del Papa. Il teologo e sociologo delle religioni originario di Bonn insegna in Romania e in India. È vice segretario generale e presidente della commissione teologica dell’Alleanza Evangelica Mondiale (Weltweiten Evangelischen Allianz, WEA), un organismo che rappresenta 600 milioni di persone ed ha la propria sede a New York. La WEA è una corrente evangelica interna al protestantesimo, alla quale, secondo dati forniti dalla medesima organizzazione, appartengono solo in Germania due milioni di persone. Nel suo ruolo di teologo al vertice di una rete mondiale, Schirrmacher frequenta da tempo il Vaticano dove, da molto tempo, Papa Francesco è il suo interlocutore più stretto.

Come presidente della commissione teologica dell’Alleanza Evangelica Mondiale, lei ha un filo diretto con il Vaticano. Quale rapporto ha con Papa Francesco?

Thomas Schirrmacher: Siamo amici. A dicembre, poco prima del suo 81 compleanno, sono tornato da lui per una visita privata. Noi ci diamo del tu. Questo può forse apparire strano, ma a essere sinceri non è una cosa tanto straordinaria.

In che senso?

Schirrmacher: La gran parte dei leader delle chiese mondiali hanno da tempo instaurato rapporti di reciproca fiducia. Con il Papa questo non era mai stato possibile. Per parlare con il loro capo persino i Cardinali dovevano annunciarsi seguendo delle regole. Francesco ha, per così dire, instaurato una normalità. Oggi i più importanti leader religiosi hanno una linea diretta con il Papa.

Nel concreto, come funziona?

Schirrmacher: Quando squilla il telefono alle otto del mattino e il numero del chiamante è privato, ci sono buone probabilità che sia il Papa. È lui a chiamare di sua iniziativa, dopo la Messa del mattino. Ma noi ci vediamo ancora più spesso di persona. Lui mi chiede “ci sono novità”?”

Quindi di cosa parlate?

Schirrmacher: Sono stato da lui con un collega, la nostra borsa era piena di documenti preparati per l’occasione. Francesco ha detto: per favore date le carte al mio collaboratore e ditemi di cosa vorreste parlarmi. Francesco ama mettere da parte l’ordine del giorno e discutere di ciò che al momento appare più importante. Non è una chiacchierata, al contrario, è un confronto molto intenso.

Francesco è un dono per i protestanti?

Schirrmacher: Io credo di sì. Questa è una chance unica. Nel dialogo ecumenico non è più necessario operare rivolti dal basso verso l’alto, come se si fosse al cospetto di una corte principesca; al contrario, esiste un accesso diretto. Francesco al suo interno non fa altro che questo. Quando vuole capire qualcosa sul buddismo, chiama chi in Vaticano ha competenza in materia, mentre il Cardinale preposto a quell’area ne resta fuori. Questo modo di rapportarsi diretto è una chiave per il dialogo ecumenico e per il reciproco relazionarsi tra le religioni.

Lo è perché è un dialogo faccia a faccia?

Schirrmacher: Esatto. Inoltre il Papa ha di fatto smorzato la componente legata al potere che era molto presente nel passato. Per esempio, Francesco si è inchinato davanti al Patriarca Ortodosso Bartolomeo I, creando con questo semplice gesto una situazione di equivalenza. Questo è da ammirare.

Può un protestante ammirare il capo dei Cattolici?

Schirrmacher: Io ammiro Francesco, perché cerca di fare qualcosa che però non potrà realmente funzionare. Egli ha definito la curia (romana) come uno dei più corrotti e peccaminosi luoghi del mondo e per farlo ha quasi scelto di utilizzare le stesse parole usate da Martin Lutero 500 anni prima. Francesco ha lanciato alla Curia il guanto della sfida: è questo il coraggio che io ammiro. Ma sono anche capace di distinguere tra la sua personalità, il suo ruolo magisteriale in seno alla Chiesa Cattolica e le sue posizioni.

Dov’è che si scontrano il punto di vista del Papa e le posizioni ufficiali della sua Chiesa?

Schirrmacher: Penso alla questione di come noi protestanti si venga giudicati da parte Cattolica: come vera chiesa o come semplice comunità ecclesiale. Nei documenti ufficiali (della Chiesa Cattolica, n.d.t.) siamo descritti come comunità ecclesiale. Francesco invece vede questo punto il modo molto disteso, e naturalmente ci tratta in tutto come Chiesa. Nella quotidianità queste sono questioni già risolte. Ma se dovessero essere riversate in un documento ufficiale della Chiesa, è probabile che apparirebbero ancora sotto un altro aspetto.

Il Papa ha dei problemi con la sua stessa Chiesa ma va splendidamente d’accordo con i protestanti? Forse Francesco si trova nella chiesa sbagliata?

Schirrmacher: in Vaticano si è fatto nemici potenti e sta correndo un grosso rischio. Già si alzano nella sua Chiesa forti voci le quali negano che egli sia Papa. Anche in politica accade che si rimproveri qualcosa di simile: quando qualcuno introduce molti cambiamenti lo si accusa di trovarsi nel partito sbagliato. Io chiamo volentieri Francesco il Michail Gorbachov della Chiesa Cattolica. E ai miei amici cattolici non piace molto sentirlo dire …

… perché alla fine ha dissolto l’Unione Sovietica. La Chiesa Cattolica sotto Francesco è minacciata dal medesimo destino?

Schirrmacher: So per voce dello stesso Papa che egli ha la stessa preoccupazione. Al sinodo sulla famiglia di due anni fa, al quale ero stato invitato come ospite, talvolta si è arrivati ai limiti di uno scisma. Tuttavia, egli ha operato in tutti i modi possibili con il suo intervento affinché questo non avvenisse.

Si riferisce alla lettera dei dodici Cardinali conservatori [qui] al Sinodo?

Schirrmacher: Si, la lettera era diventata pubblica prima ancora che il Papa l’avesse letta. Così facendo, queste personalità di rilievo minacciavano Francesco (sostenendo) che la chiesa Cattolica non sarebbe stata più la Chiesa Cattolica se il Papa non avesse rallentato nella sua corsa al cambiamento. Lo scorso anno quattro Cardinali, tra i quali il defunto Joachim Meisner, hanno reso pubblici dei dubbi (Dubia) sul magistero di Francesco [qui]. Oggi si dibatte apertamente sulle quali possibilità vi siano per opporsi al Papa. Per un protestante tutto questo non sembra propriamente Cattolico. Il Vaticano si comporta ancora come se questa fosse una piccola minoranza che cerca lo scontro. Ma ormai questa non è più una minoranza.

Francesco lascia l’impressione di essere fallibile. Le sue numerose interviste e i sui giudizi su questioni mondane rafforzano questa impressione. Questa inclinazione alla fallibilità può essere un motore per il dialogo ecumenico?

Schirrmacher: Naturalmente si. Ho parlato con Francesco delle differenti velocità che il processo di unità della Chiesa conosce. Lui è apertamente a favore dell’idea di fare un passo indietro nei confronti della Chiesa Ortodossa, e in unione con loro essere semplicemente il Vescovo di Roma, una sorta di mediatore tra pari. Questa è la linea che si è di fatto stabilita tra Papa Francesco e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I. La Chiesa russo-ortodossa, in concorrenza con Bartolomeo I, ha silurato questo possibile sviluppo, quindi nulla cambierà. In ogni caso è visibile come Francesco non abbia problemi a mettere da parte la pretesa dell’infallibilità.

In questo modo vacillano i pilastri del Cattolicesimo …

Schirrmacher: Papa Francesco, durante una discussione, una volta ha detto: anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo II non furono infallibili e per quanto sia noto non avrebbero mai esercitato la loro prerogativa (dell’infallibilità). Con il dogma dell’infallibilità Bergoglio non può dare inizio a nulla. Lui è realmente pronto a raggiungere i limiti dell’impossibile nella sua Chiesa. Al giubileo per i 500 anni della riforma a Lund, in Svezia, il Papa ha tenuto l’omelia, secondo un suo desiderio esplicito. Dal mio punto di vista, in quell’occasione Francesco ha interpretato il pensiero di Lutero meglio della maggior parte dei vescovi Luterani.

Il Papa autentico interprete dell’eredità di Lutero?

Schirrmacher: Quando intraprese il suo mandato (fu eletto al soglio, n.d.t.), Francesco non aveva alcuna conoscenza della riforma (luterana). Già in Argentina aveva avuto molti contatti personali con protestanti, evangelici e rappresentanti di altre religioni. Ma Francesco è soprattutto un uomo della Bibbia. Lui la apre e legge l’Annuncio direttamente dal testo. La critica biblica, per come la conosciamo noi, non è qualcosa che gli appartiene. Lui ha un accesso (al testo biblico n.d.t.) davvero immediato. Questo fa di lui un vero erede di Lutero. È quindi naturale che entri in conflitto con le posizioni tradizionali. Un tanto lo si vede riguardo al tema del matrimonio, separazione e accesso ai Sacramenti, tema centrale del sinodo sulla famiglia e del suo scritto post sinodale Amoris Laetitia.

I cambiamenti nella Chiesa Cattolica prenderanno corpo e scompariranno con Francesco o ci sarà continuità oltre il suo pontificato?

Schirrmacher: Il papa ha introdotto più cambiamenti sostanziali nel collegio cardinalizio di quanto abbia realizzato in Vaticano. Le persone da lui nominate e che nel prossimo conclave avranno diritto di voto sono tutti semplici Pastori, che hanno davvero a cuore le loro comunità e la dimensione ecumenica, oppure che sono molto attivi nel dialogo inter-religioso. Molti di loro da noi sono sconosciuti, perché provengono da paesi lontani. Io conosco quasi tutti i Cardinali di nuova nomina; e non perché io abbia chissà quali conoscenze nell’ambiente ecclesiastico, ma perché queste persone sono già in dialogo con noi. Si deve aggiungere che Benedetto XVI ha avvantaggiato indirettamente Francesco, nominando molti Cardinali anziani che nel frattempo hanno oltrepassato la soglia degli ottant’anni, limite massimo per avere diritto di partecipare al conclave.

In questo modo Papa Francesco potrebbe nominare già il 40% dei Cardinali con diritto i voto.

Schirrmacher: All’ultimo concistoro di giugno i cardinali furono solo sei. Una serie di nomine così limitata è certamente inconsueta. Io pensai: oddio, domani si dimette! Francesco è consapevole che non ricoprirà la carica in eterno, quindi vive ben cosciente di aver ricevuto da Dio un tempo determinato, che lui dovrà utilizzare come meglio potrà. Lui costruisce in vista del giorno in cui questo tempo finirà. Per un uomo della sua età è un impegno quotidiano enorme. Qualche volta è stremato.

Ha qualche ipotesi sul suo successore?

Schirrmacher: All’ultimo conclave, il numero di candidati che mi sarebbero piaciuti era sinceramente molto limitato. In cima alla lista dei desideri c’era l’Arcivescovo di Buenos Aires, che già al conclave del 2005 si era piazzato dietro Joseph Ratzinger e che alla fine, nel 2013, fu eletto. I rapporti eccellenti di Bergoglio con le altre chiese erano noti. Intanto mi sento di dire: un quarto degli aventi diritto di voto sono, secondo il nostro punto di vista, buone persone che hanno un reale interesse a collaborare. La mia speranza è che il corso all’insegna della franchezza ecumenica continui”.

19 commenti:

mic ha detto...

Mons. Athanasius Schneider

"Noi abbiamo già avuto una risposta infallibile sugli errori di Martin Lutero: il Concilio di Trento. Gli insegnamenti del Concilio di Trento sugli errori di Lutero - lo ripeto - sono infallibili, ex cathedra. Mentre i commenti del Papa sull'aereo non sono ex cathedra"

Ciò non toglie che la situazione degeneri sempre ulteriormente grazie alla prassi scissa dalla dottrina di cui continuiamo a deprecare gli effetti senza riconoscerne le cause...

Anonimo ha detto...

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/10/31/0753/01633.html

Anonimo ha detto...

Soltanto aggiungo le fonti sicure:
Leone X, bulla Exsurge Domine,
Pio XI, enciclica Mortalium animos.

mic ha detto...

Ieri c'è stato un comunicato congiunto tra la cosiddetta Santa Sede e la Federazione luterana, in cui si prospetta quanto segue:
"Con l’aiuto di Dio e in uno spirito di preghiera, intendiamo discernere la nostra interpretazione di Chiesa, Eucaristia e Ministero, sforzandoci di giungere ad un consenso sostanziale al fine di superare le differenze che sono tuttora fonte di divisione tra di noi"
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/10/31/0753/01633.html

Ma com'è possibile che cattolici e luterani possano giungere ad un consenso sostanziale su Chiesa, Eucaristia e Ministero?
Solo annacquando la dottrina cattolica, perché i luterani rimarranno sempre luterani (di fatto non schiodano) ed i cattolici diventeranno sostanzialmente luterani. Diversamente, è evidente che non si giungerà mai ad un consenso sostanziale. Solo un consenso al ribasso sarà possibile. E senza che nessuno autorevolmente intervenga, soprattutto sulle nefande celebrazioni ecumeniche che si stanno diffondendo sempre più!
Se già ora la lex orandi è annacquata con quel che si riflette inesorabilmente sulla lex credendi, figuriamoci nelle prossime generazioni...

mic ha detto...

"Se qualcuno prega con gli eretici è eretico" ( Benedetto XV)

" Il protestantesimo o religione riformata, come la chiamarono orgogliosamente i suoi fondatori, è la somma di tutte le eresie, che furono prima di esso, che sono state dopo, e che potranno nascere ancora a fare strage delle anime" (Pio X)

Anonimo ha detto...

"Una persona giustificata non ha la forza con la grazia di Dio di adempiere i comandamenti oggettivi della legge divina, come se alcuni dei comandamenti fossero impossibili da osservare per colui che è giustificato; o come se la grazia di Dio, producendo la giustificazione in un individuo, non producesse invariabilmente e di sua natura la conversione da ogni peccato grave, o che non fosse sufficiente alla conversione da ogni peccato grave".
"Una persona, mentre obbedisce alla legge divina, può peccare contro Dio in virtù di quella stessa obbedienza".
"I principi morali e le verità morali contenute nella Divina Rivelazione e nella legge naturale non includono proibizioni negative che vietano assolutamente particolari generi di azioni che per il loro oggetto sono sempre gravemente illecite."
"Nostro Signore Gesù Cristo vuole che la Chiesa abbandoni la sua perenne disciplina di rifiutare l’Eucaristia ai divorziati risposati e di rifiutare l’assoluzione ai divorziati risposati che non manifestano la contrizione per il loro stato di vita e un fermo proposito di emendarsi".

Certe affermazioni esprimono un dato di fatto:

-se è papa (il Signore gli affida di confermare il gregge nella retta fede) è eretico.

-se è eretico e non si corregge, non è più papa.

Resta il fatto che è stato scelto da un largo numero di cardinali.
Una persona oggettivamente grossolana e che ama moltissimo apparire, attribuendo a Dio persino felicità e approvazione per le mancanze (si addormenta pregando e Dio è contento).
Sembra l'Aronne del vitello d'oro, mentre Mosè si intratteneva con Dio.
Il popolo voleva un "dio" bonaccione, con l'anello al naso, che bruca pacifico mentre lo tiri dove ti pare... E Aronne non va nemmeno a cercare Mosè. Vitello e feste per tutti!

Luisa ha detto...

Vergogna vaticana , leggo su Vat.Ins.:

"ieri il 31 ottobre l’Ufficio filatelico e numismatico dello Stato della Città del Vaticano manda alle stampe un francobollo commemorativo della Riforma , che ritrae in primo piano Gesù crocifisso sullo sfondo dorato e atemporale della città di Wittenberg. In atteggiamento di penitenza, inginocchiati rispettivamente a sinistra e destra della Croce, Martin Lutero sostiene la Bibbia, fonte e meta della sua dottrina, mentre Filippo Melantone, teologo e amico di Martin Lutero, uno dei maggiori protagonisti della riforma tiene in mano la Confessione di Augusta, Confessio Augustuana, la prima esposizione ufficiale dei principi del protestantesimo da lui redatta.  

Quel che non vien detto è che il crocefisso è quello che si trova sopra il portale della chiesa di Wittemberg dove Lutero ha affisso il 31 ottobre 1517 le sue 95 tesi

http://yvesdaoudal.hautetfort.com/

Luisa ha detto...


http://yvesdaoudal.hautetfort.com/archive/2017/10/31/honte-vaticane-5994703.html

Luisa ha detto...

Abbiamo letto di tutto, che la Riforma è stato un dono, una benedizione, una medicina, la statua di Lutero è entrata in Vaticano, arriva il francobollo commemorativo, e siccome il troppo per taluni non storpia mai, viene detto al popolo beota che anche la commemorazione della Riforma è stata una benedizione:

http://www.lastampa.it/2017/10/31/vaticaninsider/ita/vaticano/vaticano-e-luterani-una-benedizione-la-commemorazione-ecumenica-della-riforma-IVEf7LIjiQXArHkJYPPUYP/pagina.html

"«Oggi, 31 ottobre 2017, ultimo giorno dell’anno della Commemorazione comune della Riforma, siamo molto grati per i doni spirituali e teologici ricevuti tramite la Riforma»,

E dovremmo berci il mantra menzognero che "ciò che ci accomuna è ben superiore a ciò che ci divide» , Chiesa, Eucaristia, Ministero, ridotti ad elementi secondari, a pietre d`inciampo sulla via dell`"unità" voluta da Cristo solo che i soli a togliere quelle "pietre" sono i cattolici, i protestanti non si muovono, i cattolici calpestano la Parola del Signore, la Dottrina è rimossa tramite una pastorale che dice di non cambiare la Dottrina pur facendo quel che la dottrina non vuole, ed il tutto nel silenzio sempre più grave e vergognoso dei Pastori, di quelli che sono ancora cattolici.

Angheran70 ha detto...

Solito leit motiv dell'inossidabile anonimo sedevacantista "se ha detto questo non è papa"
con aperture stile "Torre di guardia" sui 144.000 salvati..

Quello a cui assistiamo è solo l'esecuzione sgrammaticata in salsa argentina del programma di Martini (si veda "La chiesa è indietro di 200 anni" suo testamento spirituale).
Programma che è sempre stato minoritario e sostanzialmente accantonato sotto GPII e soprattutto con Benedetto XVI e che ora si vuole imporre con la grazia dell'elefante nella
cristalleria.

Per il lettore di Napoli che domanda di Muller:

Premesso che per me si tratta solo di un espediente editoriale per dare un minimo
di risalto all'interpretazione di Buttiglione già smentita da altri filosofi (Pierantoni).

Se si legge con attenzione l'estratto della prefazione si vede come ricorra
il termine "vincolante". Ciò che dice Muller in sostanza è che se si vuole imporre AL come
rottura col magistero precedente (e questo almeno in alcuni punti sembra possibile) allora
il suo contenuto non può essere considerato vincolante.

Anonimo ha detto...

Si tratta del Trionfo del Cuore Immacolato preannunciato dalla Vergine Benedetta nelle sue celesti apparizioni che i suoi consacrati devono attendere e preparare attivamente. Come? Con una vita tutta consacrata a Maria!!
https://gloria.tv/article/4aMsuUJEpWZG1v1KSr471ACYD

Le predette riflessioni si trovano sul sul sito tempidimaria.com

https://tempidimaria.com/category/consacrazione/la-consacrazione-ed-i-tempi-di-maria-una-lettura-profetica/

Anonimo ha detto...

https://www.standard.co.uk/comment/comment/should-the-world-s-christians-celebrate-the-reformation-a3672591.html

Anonimo ha detto...

Il Tempo dei Tempi e' arrivato, e con esso la Grande Tribolazione. Facciamo forza ed affidiamoci al Cuore Sacro di Cristo e a Quello Immacolato di Maria, Sua e nostra Madre. Ci sarà da soffrire...questo e' niente...saremo ferro da temprare col fuoco, cari fratelli. Che San Michele ci aiuti e ci protegga!

Anonimo ha detto...

A Lund ci fu il comunicato congiunto.
Era il 31 ottobre di un anno fa. Per Halloween, momento opportuno per un simile incontro.

Dal Comunicato congiunto:
"...Molti membri delle nostre comunità aspirano a ricevere l’Eucaristia ad un’unica mensa, come concreta espressione della piena unità. Facciamo esperienza del dolore di quanti condividono tutta la loro vita, ma non possono condividere la presenza redentrice di Dio alla mensa eucaristica. Riconosciamo la nostra comune responsabilità pastorale di rispondere alla sete e alla fame spirituali del nostro popolo di essere uno in Cristo. Desideriamo ardentemente che questa ferita nel Corpo di Cristo sia sanata. Questo è l’obiettivo dei nostri sforzi ecumenici, che vogliamo far progredire, anche rinnovando il nostro impegno per il dialogo teologico..."

https://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2016/documents/papa-francesco_20161031_omelia-svezia-lund.html

L'obiettivo dei loro sforzi ecumenici è condividere la presenza redentrice di Dio alla mensa eucaristica.
Dopo un anno i processi che mette in atto il Papa raggiungono il loro obiettivo.
La "nuova messa"!

Cambia il finale. Prima si diceva "Ite Missa est".
Ora diranno "Ite diabolus intus". Il diavolo è davvero dentro, ormai!

Aloisius ha detto...

Gesù ci ha insegnato a non seguire i faldi profeti e la Sua unica Chiesa ha la smania frenetica unirsi a loro, come se la vera missione della Chiesa fosse riunire gli eretici.
Naturalmente cedendo su tutto.
Quello che dice il pastore protestante di cui sopra è a dir poco scandaloso, prova provata di eresia da parte del papa e frattura totale e insanabile con il magistero di sempre.

Anonimo ha detto...

Gentile Angheran 70,
Io non domandavo affatto di Miller,giacché so molto bene cosa ha detto ( contraddittoriamente) nel corso del tempo. Tutto ciò è stato abbondantemente dimostrato su questo sito,anche da Mic. Per quanto riguarda sua laicità Omissis I non posso dire se sia o non sia papa,non tocca a me stabilirlo, ma che dalla sua bocca escono eresie a go go mi sembra indiscutibile. Pertanto il ragionamento dell'anonimo non mi sembra,poi, così peregrino.
Di antipapi ce ne sono stati molti nel corso della storia, ma sono stati riconosciuti tali sempre a posteriori.
Antonio

Annarè ha detto...

Questo papa è tutto o èpuò essere tutto, fuorchè cattolico.

Anonimo ha detto...

RICONCILIARSI PER ANNUNCIARE IL VANGELO
Dichiarazione comune della Conferenza Episcopale Italiana e della Chiesa Evangelica Luterana in Italia
per il 500° anniversario dell’inizio della Riforma
+ Ambrogio Spreafico, Presidente della Commissione Episcopale
per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana
Pastore Heiner Bludau, Decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia
Roma, 31 ottobre 2017,

http://www.nev.it/nev/wp-content/uploads/2017/10/171031_DichiarazioneCongiuntaCEIELKI_2017.pdf

Gederson Falcometa ha detto...

Il Beato Bartolomeo Holzhauser nel suo "Commento all'apocalisse" parla di uno Antipapa che lacererà la Chiesa Occidentale, e farà adorare la prima bestia*. Bergoglio sta facendo tutto questo e il suo potere è noto che non viene da Dio. Manca solo l'appazzione dell'Anticristo per l'interpretazione del Holzhauser essere esatta!

*Il turpissimo e scelleratissimo idolo, Antipapa, che lacererà la Chiesa Occidentale, e farà
adorare la prima bestia. http://pascendidominicigregis.blogspot.com.br/2013/08/lantipapa-che-lacerera-la-chiesa.html