Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 21 novembre 2017

Bergoglio sull’eutanasia: equivoco voluto? - Antonio Primaldo

Non so se i lettori hanno letto la lettera di Bergoglio a monsignor Paglia e alla World Medical Association per via del convegno in Vaticano sul fine vita (qui)

Ebbene, per mesi ormai i media e la maggioranza di governo dicono che questo DDL sul testamento biologico è importantissimo perchè permette il rifiuto delle cure (che e’ gia’ nella Costituzione all’art.32) e proibisce l’accanimento terapeutico (altra bugia, l’accanimento terapeutico è già nel codice deontologico medico ed e’ vietato da Santa Madre Chiesa). La maggioranza parlamentare afferma anche che il DDL 2801 (sulle DAT o testamento biologico) non è un DDL eutanasico e anche Paglia lo ha affermato. Altra bugia: vi è nel DDL eutanasia omissiva, cioè lasciar morire di fame e di sete un paziente, e eutanasia non consensuale di minori e incapaci.

I media da mesi continuano a confondere suicidio assistito (DJ Fabo) con le DAT mentre le due cose sono diverse. Le DAT sono un assegno in bianco, un pezzo di carta firmato decenni prima, che vincola gli operatori sanitari a lasciar morire anche di fame e di sete un paziente che non può esprimersi. Con le DAT si richiede alle persone di esprimere una volontà che diventerà vincolante nel momento stesso in cui la loro volontà attuale non potrà più manifestarsi: il paziente arriva in coma in ospedale e, senza nessuna considerazione sul suo stato clinico e sulle sue possibilità di guarire, viene abbandonato a morire di fame e di sete.


Bergoglio, che non ha mai aperto bocca su questo DDL (mentre lo ha fatto più volte a favore dello ius soli e delle proposte di legge di Emma Bonino), con le sue frasi “supplemento di saggezza”, “attento discernimento” e “insidiosa tentazione” proprio adesso ripete solo quello che è già pratica comune oggi e riafferma che l’accanimento terapeutico non è eutanasia, ma noi questo lo sappiamo. Invece il problema è che il DDl è eutanasico perchè include eutanasia omissiva, cioè lasciar morire di fame e di sete un paziente, e eutanasia non consensuale di minori e incapaci. Ma il Papa, lo stesso che, va ripetuto, interviene spesso nel dibattito politico (elezioni americane, ius soli, elogio di personaggi politici…) non lo dice.

Ma perchè il Papa non critica questo DDL come non ha criticato le unioni civili?

Quello che sconcerta è che al momento giusto per il PD, poichè vi era veramente possibilita’ che il DDL 2801 saltasse, il Papa sembra portare il suo aiuto alla maggioranza di governo e dà occasione di ripetere le disinformazioni dei media sullo scopo principale di questo DDL (rifiuto di accanimento terapeutico), esattamente come dicono i radicali.  Infatti, Cappato ha subito detto “segno importante, ma in Senato più papisti del Papa!”.

Si dirà: ma sono i giornali! Ma sono i radicali! Sarà pure, ma come non notare che Bergoglio i giornali li conosce bene e li frequenta volentieri, vista la sua amicizia, per esempio, con Scalfari e  Tornielli e le sue continue dichiarazioni a  mezzo stampa. E se fossero loro ad equivocare, non basterebbe, ogni tanto, una smentita? Bergoglio sa tacere di fronte alle domande scomode, e scrivere al cardinal Sarah, quando vuole correggere il tiro: perchè non scrivere a Repubblica del suo amico Scalfari, se veramente Repubblica mente?

Quanto ai radicali, l’amicizia verso di loro è stata dichiarata più volte, e da Bergoglio, e da prelati a lui vicini, come Galantino e lo stesso Paglia. Se Bonino e Pannella oggi sono quasi sull’altare, dobbiamo dire che è anche questa colpa dei giornalisti che equivocano?

Umilmente ricordo ai lettori che Gesù darà a tutti, secondo i propri meriti la pena o il premio eterno e Matteo avverte che i peccati di omissione, possono avere  maggior rilievo nel giudizio finale di quello che possiamo pensare.
E’ ora nostro dovere alzarci in piedi in difesa del Magistero! [Fonte]

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che in questo caso la polemica sia pretestuosa.
Il papa a mio avviso ha scritto un intervento ineccepibile.

irina ha detto...

Una volta abbandonato il Cristianesimo Cattolico e la sua autentica carità cristiana, ci si è impegolati in leggi, regolamenti, commi e azzeccagarbugliando nei quali chi vuol fare gli affari suoi, li fa anche ammazzando il prossimo e restando impunito per tutto il suo soggiorno sulla terra. Forse lodato e perfino osannato e riconosciuto degno di cittadinanze e lauree onorifiche. Direi di non fare più nessun affidamento su nessuno, neanche sul papa che ha strategie altre da quelle che mirano alla santità dell'uomo e della società, avendo egli un taglio politico di sinistra, evidente. E' un arruffapopoli a parer mio. Plagiario. Questo e non altro mi aspetto da lui. Con dolore. Grande.

Catholicus ha detto...

Mi è appena arrivata una mail da Paolo Rodari (forse perché anni fa seguivo il suo blog Sacri Palazzi), dal titolo "Prima della dottrina, l'uomo". Confesso che mi ha lasciato molto perplesso, data l'evidente fonte bergogliana, tesa alla distruzione della dottrina. Non vi era alcun contenuto nella mail, così sono andato sul sito di Rodari e ho visto che il titolo rimandava al discorso di Bergoglio sull'interruzione delle terapie nel fine vita, con citazioni di Paglia e di Maggi. Mi ha colpito, però, un'altra affermazione molto "bergogliana" (o montiniana, se vogliamo), cioè "non è sacra la vita, ma l'uomo"; come non riandare con la mente alle parole di Paolo VI "anche Noi abbiamo il culto dell'uomo"; eh sì, perché se l'uomo è sacro, bisogna farlo oggetto di culto, e questo varrà certamente anche per Lutero, non vi pare? Siamo in pieno spirito montiniano, vaticansecondista, antropocentrico, il culto di Dio cacciato per far posto al culto dell'uomo. Libera nos a malo, Domine ! S. Michele Arcangelo proteggici tu !

Anonimo ha detto...

"vincola gli operatori sanitari a lasciar morire anche di fame e di sete un paziente che non può esprimersi. "
Portarli direttamente al cimitero così costano meno .

Anonimo ha detto...

Il Santo Padre è un uomo semplice, ingenuo, tutto amore, che è ingannato e manipolato dalla Curia corrotta. Poverello.

Alfonso ha detto...

"Mi sembra che in questo caso la polemica sia pretestuosa.
Il papa a mio avviso ha scritto un intervento ineccepibile."

Nessuna polemica, caro anonimo! Dico solo che per fare un'affermazione simile, è di necessità pensare che, come al solito, il Bergoglio, lei e tanti altri, sulla questione "accanimento terapeutico" vi pronunciate in ritardo, molto in ritardo (!), in modo incompleto e in assenza di proposte chiare ed attuabili. Fissati sulla questione "eutanasia", di cui il caso Englaro fu emblema, non ricordo di aver mai ascoltato qualcuno, compreso il D'Agostino, che parlasse del problema "accanimento terapeutico" e di conseguenza della "medicina difensiva"! Riporto il mio commento scritto di primo acchito alla notizia della lettera del Bergoglio: "Modestamente mi permetto di dire che del problema "accanimento terapeutico" ne parlavo già qualche decennio fa! È stata una mia litania, in ogni luogo e con chiunque discutessi di Medicina. La concatenazione cronologica e logica delle cause, in sintesi, è questa: presunzione terapeutica dei medici, quelli rianimatori in primis, aspettiva di successo terapeutico da parte dei pazienti e dei loro familiari, accanimento terapeutico con conseguente prodursi di casi tragici, disperati, ai limiti della naturale sopravvivenza, richiesta di eutanasia per questi casi!!! Da tutto ciò, ne è derivata poi la richiesta ideologica di eutanasia generalizzata! Nella realtà, posso assicurare che nessun paziente cosciente e nessun familiare ha mai chiesto di sospendere le cure, dico le terapie (!) e non l'idratazione o l'alimentazione, del proprio caro incosciente, anche quando la morte era imminente! L'accanimento nelle cure anzi è sempre stato richiesto, e con quale determinazione (!) dai familiari fino all'ultimo respiro, e mai i medici si sono opposti a questa richiesta, ovviamente ed esclusivamente per loro tutela legale (medicina difensiva)! Si è instaurato un circolo vizioso, e non vedo chi e come potrà interromperlo! Forse, un prima cosa da fare, sarebbe depenalizzare la colpa medica, la qualcosa permetterebbe poi di ricreare il rapporto medico-paziente-familiari su una sincera, giusta e profonda coscienza, sia etica che scientifica!"
PS: ne avevamo discusso anche qui: http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/03/cosa-pensare-della-medicina.html#more

boldie ha detto...

Suppongo l'intento ironico - che condivido - dell'ultimo post.

Anonimo ha detto...

https://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/ultime-news/2017/11/19/riflessioni-sul-fine-vita

Anonimo ha detto...

Prendete in mano i protocolli della maggior parte degli Hospice per malati terminali e non troverete mai idratazione o alimentazione forzate.

Rr ha detto...

Che poi l’abbia scritta lui...

Anonimo ha detto...

FAVOR VITAE

Parlare di accanimento terapeutico in epoca in cui il favor vitae era criterio di condotta ordinario della medicina era una cosa, parlarne oggi, quando tutte le normative vanno nel senso di favorire l'interruzione delle cure e l'eutanasia, si presta ad un'interpretazione opposta, cioè lasciar libera la persona di determinare la sua fine.
La Chiesa non ha cambiato posizione, la difesa della vita dalla sua origine fino alla morte rimane il punto di riferimento, ma è cambiato il contesto, per cui c'è il rischio che i suoi messaggi vengano interpretati in maniera strumentale.
In tempo di Dat, testamento biologico, eutanasia serve riaffermare che il favor vitae è il criterio supremo. Quando il favor vitae è messo allo stesso livello del favor mortis, vuol dire che si vive in una civiltà in cui scegliere di vivere è uguale a scegliere di morire. Ma la vita non è uguale alla morte. Affermiamolo con forza.
(In movimento)

Anonimo ha detto...

Risposta destinata a tutti, specialmente però a Catholicus

La fine del Messaggio dimostra che non esiste più nessun riferimento alla morale naturale, sostituita dall'etica della discussione, secondo la regola di Habermas. Così non viene abbandonata soltanto la Legge di Cristo ma anche la ragione comune ossia la Legge naturale. Questo aspetto certo non è una novità, ma vediamolo oggi applicato a situazioni essenziali e drammatiche come il rispetto della vita del neonato com anche del morente. Significa che la fonte dell'etica è la volontà generale. Almeno è chiaro.

Marisa ha detto...

Gente che arruffa sapendo di arruffare e volendo arruffare a più non posso.

irina ha detto...

In molte foto il vdR ride.
Ride bene chi, ride ultimo.

Anonimo ha detto...

Stavo per dire che farebbero prima a proporre di eliminare chi è scomodo quando è da piccolo, ma mi è venuto in mente che lo fanno già da un pezzo...

Marisa ha detto...

https://www.radiospada.org/2017/11/noi-ridiamo-e-scherziamo-ma-in-vaticano-si-e-fatta-la-grande-ammucchiata-pro-morte/

Marisa ha detto...

https://www.riscossacristiana.it/la-direttrice-di-planned-parenthood-genitorialita-pianificata-invitata-a-parlare-in-vaticano-di-julio-llorente/