Apprendiamo oggi dagli Amici della Tradizione cattolica Forlì. [Ben altre notizie davamo qui]
Sfratto per Fraternità Familia Christi?
Ci giunge notizia da Ferrara che, sui giornali locali di oggi, è apparso che sarebbe stato comunicato, alla comunità guidata da don Riccardo Petroni, il trasferimento dalla Basilica di Santa Maria in Vado e dall'annesso Convento, di Via Borgovado a Ferrara, al piccolissimo Santuario del Santissimo Crocefisso, quasi fuori Ferrara, vicino al Seminario Arcivescovile dell'Annuciazione, da parte del Dr. Gianfranco Perego, Kommissario Bergoglioso di Ferrara-Comacchio. Sarebbe l'ulteriore conferma che Tradizione e Rivoluzione non possono coesistere e la prima, in casa conciliare, è destinata invariabilmente a soccombere. Possa Maria Santissima, l'Immacolata ed Addolorata Corredentrice del Sabato Santo, donarci la Sua Fede e la Sua certa Speranza nella Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, Nostro Redentore e darci la stessa Fede e l'Amore al patire, per la Salvezza delle Anime, dei Tre Pastorelli di Fatima, per abbreviare quest'ora delle tenebre, che sta vivendo la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ormai governata da Eretici e Modernisti.
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Movimento Liturgico Benedettiano di Ferrara
Ἅγιος ὁ Θεός, Ἅγιος ἰσχυρός, Ἅγιος ἀθάνατος, ἐλέησον ἡμᾶς
Deus Sanctus Sanctus Fortis Sanctus Immortalis, Miserere nobis
Dio Santo, Santo Forte, Santo Immortale, Abbiate pietà di noi
la seguente comunicazione:
mentre vi ricordiamo l’appuntamento con la Veglia Pasquale in Rito Romano Antico di stasera alle 22 in S. Maria in Vado, alleghiamo gli articoli del “Carlino Ferrara” e de “La Nuova Ferrara”, nei quali si annuncia lo spostamento della Fraternità Sacerdotale della Familia Christi dalla Basilica di S. Maria in Vado al Santuario del Crocifisso di S. Luca.
Naturalmente, alla Familia Christi viene tolta la gestione della parrocchia. La comunicazione è giunta stamattina, da queste pagine dei giornali.
Non aggiungiamo nessun commento. Preghiamo per tutti coloro che ne hanno veramente bisogno, per un motivo o per un altro, a cominciare da noi stessi. Senza dimenticare i persecutori, chiunque essi siano.
Vi giunga l’augurio fraterno di una Santa Pasqua di Resurrezione. Tempus Christi veniat!
9 commenti:
Anima Christi, sanctifica me.
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me.
Aqua lateris Christi, lava me.
Passio Christi, conforta me.
O bone Jesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me.
Ne permittas me separari a Te.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meae voca me,
Et jube me venire ad Te,
Ut cum Sanctis tuis laudem Te
In saecula saeculorum.
È possibile saperne di più?
http://www.aldomariavalli.it/2018/03/31/sinodo-dei-giovani-quelle-voci-ignorate/
Ciò che più sconcerta è sentire come siano state artatemente messe in giro voci denigratorie sulla congregazione, la quale esercita un sano discernimento su coloro che chiedono di entrare a farne parte. Non stupisce quindi che alcuni lascino: non tutti dimostrano di avere le caratteristiche per diventare sacerdoti, alcuni si accorgono di nn avere la vocazione, altri di non amare la vita comunitaria, altri di avere vocazione monastica (che non è quella di una fraternità di sacerdoti che vivono nel mondo), altri non passano le verifiche che la congregazione giustamente esegue.
Lo spargere voci calunniose sulla congregazione stessa è la più diabolica delle operazioni del demonio.
E poi ci sono tutti quelli infastiditi dalla dignità della talare, dalla incrollabile fede mariana, dalla devozione ai Santi ed a tutto quello che è rimando alla Tradizione. Vogliamo poi parlare dell'avversione alla Messa di Sempre? Il più avverso è lui, Satana.
E poi c'è la schiera di coloro che interprta il concilio VII come rottura con la Tradizione. Ecco la genia che odia la Famila Christi.
Ma nessuno dice quanti si sono riavvicinati alla Fede proprio in virtù della predicazione e dell'esempio di questi sacerdoti. Ma non c'è da preoccuparsi, Dio, che un Padre Buono, lo sa ...
"E poi c'è la schiera di coloro che interpretare il concilio VII come rottura con la Tradizione" : scusi tanto, caro amico, ma secondo lei come dovremmo interpretare il CV II ? con l'ermeneutica della continuità di papa Ratzinger? Ma se furono proprio i protagonisti del Concilio a definirlo il 1789 della Chiesa ! (Suenens, ratzinger, Chenu, Congar, Danielou, Schillebeck ecc.). Lo consideravano una vera e propria rivoluzione : Ratzinger, tra l'altro, disse che con il CV II la Chiesa si era riconciliata con lo spirito dell'Illuminismo, dell'89, aggiungendo che Gaudium et Spes era l'anti-Sillabo. Apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi, altrimenti ci lessano tutti con il sistema della rana bollita, cari amici.
Per lo meno e` una splendida chiesa, anche se non e` Santa Maria in Vado.
http://www.santuariodelcrocifissodisanluca-ferrara.it/galleria-fotografica.html
Buona Pasqua
Santa Maria in vado è una comunità cattocomunista che va pappa e ciccia con il nuovo vescovo.... È comandata da una famiglia molto potente di Ferrara che ha fatto la guerra all'ordine dei Francescani
Speriamo non sia vero, perchè Santa Maria in Vado si è trasformata da quando ci sono loro. Sarebbe un gran dolore vederla di nuovo in mano a gente che non ama il bello, il vero e il santo. Un dolore vederla tornare al buio e nella desolazione di prima.
Ricordo quando sono arrivati i sacerdoti di Familia Christi, la chiesa era ridotta all'incuria, c'erano ancora i calcinacci del terremoto del 2012, e si sono rimboccati le maniche, riportando alla bellezza questo importante santuario. Dov'è l'umiltà, dove la carità e la gratitudine?
Purtroppo il mondo pullula di preti e suore mancate che hanno tempo da perdere.
Comunque sia non cade foglia che Dio non voglia, vorrà dire che anche la Chiesa del Crocifisso finalmente inizierà a risplendere. Speriamo solo che con l'aria che tira sugl'irti colli, Santa Maria in Vado non diventi un centro profughi.
Anche le famiglie molto potenti Licia, un giorno dovranno rendere conto a Chi è il più potente di tutti. Povera gente, magari piena di soldi, ma sempre povera gente, se per sentirsi importante ha bisogno di salire su pulpito. Molto meglio se invece di scrivere lettere avessero preso in mano la ramazza a suo tempo e avessero pulito dai calcinacci la casa del buon Dio, perchè anche nei lavori umili si da gloria a Dio. Se ognuno guardasse a ciò che deve rimettere in sesto dentro casa sua, nel suo lavoro e dentro se stesso, non troverebbe il tempo di cercare le pagliuzze negli occhi degli altri. Con certe teste si finisce per far diventare le chiese non più i luoghi dove trovar Gesù, per adorarlo, consolarlo, chiedere grazie, ma ristoranti dove distribuire lasagne come si fa a San Petronio a Bologna. Peccato però che come tutti i buonisti che si rispettino, queste belle trovate non le facciano mai a casa loro, ma nelle chiese. Bei tempi quando i maestri facevano i maestri, i medici i medici, i sacerdoti i sacerdoti, i vescovi i vescovi, i fedeli i fedeli, le mamme le mamme, i padri i padri, i figli i figli. Insomma quando ognuno stava al suo posto in silenzioso lavorio e meditazione.
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