Buona e santa Pasqua
Surrexit Dominus vere. Alleluia
Surrexit Dominus de sepulcro. Alleluia
Qui pro nobis pependit in ligno. Alleluia
Et apparuit Simoni. Alleluia
Gavisi sunt discipuli. Alleluia
Gaude et laetare Virgo Maria. Alleluia
Quia quem meruisti portare. Alleluia
Haec dies, quam fecit Dominus. Alleluia
Exultemus et laetemur in ea. Alleluia
Surrexit Dominus de sepulcro. Alleluia
Qui pro nobis pependit in ligno. Alleluia
Et apparuit Simoni. Alleluia
Gavisi sunt discipuli. Alleluia
Gaude et laetare Virgo Maria. Alleluia
Quia quem meruisti portare. Alleluia
Haec dies, quam fecit Dominus. Alleluia
Exultemus et laetemur in ea. Alleluia
15 commenti:
Auguri per la Pasqua di resurrezione. Non perdiamoci d'animo!
Christus resurrexit! Resurrexit vere!
Χριστὸς ἀνέστη! Ἀληθῶς ἀνέστη!
Cristo è risorto! E' veramente risorto!
Víctimæ pascháli laudes ímmolent Christiáni.
Agnus rédemit oves: Christus ínnocens Patri reconciliávit peccatóres.
Surréxit Christus, spes mea: præcédet vos in Galilaeam.
Scimus Christum surrexísse a mórtuis vere: tu nobis, victor Rex, miserére. Amen. Allelúia.
Buona Pasqua
Domenica di Pasqua. Stazione a Santa Maria Maggiore
Deus, qui hodiérna die per Unigénitum tuum æternitátis nobis áditum, devícta morte, reserásti : vota nostra, quæ præveniéndo aspíras, étiam adjuvándo proséquere. Per eúndem Dóminum.
O Signore, che in questo giorno, per mezzo del tuo unigenito Figlio hai sconfitto la morte e ci hai aperte le porte della beata eternità; adempi colla tua grazia i voti che tu per primo ti segni di ispirarci. Per lo stesso Signore.
http://ow.ly/lbdB30j3iKC
Exultet
https://m.youtube.com/watch?v=cCNyjsA84fU
« Exsúltet iam angélica turba caelórum:
exsúltent divína mystéria:
et pro tanti Regis victória tuba ínsonet salutáris.
Gáudeat et tellus tantis irradiáta fulgóribus:
et, aetérni Regis splendóre illustráta,
totíus orbis se séntiat amisísse calíginem.
Laetétur et mater Ecclésia,
tanti lúminis adornáta fulgóribus:
et magnis populórum vócibus haec aula resúltet.
(Quaprópter astántes vos, fratres caríssimi,
ad tam miram huius sancti lúminis claritátem,
una mecum, quaeso,
Dei omnipoténtis misericórdiam invocáte.
Ut, qui me non meis méritis intra
Levitárum númerum dignátus est aggregáre,
lúminis sui claritátem infúndens,
cérei huius laudem implére perfíciat).
(V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.)
V. Sursum corda.
R. Habémus ad Dóminum.
V. Grátias agámus Dómino Deo nostro.
R. Dignum et iustum est.
Vere dignum et iustum est,
invisíbilem Deum Patrem omnipoténtem
Filiúmque eius Unigénitum,
Dóminum nostrum Iesum Christum,
toto cordis ac mentis afféctu et vocis ministério personáre.
Qui pro nobis aetérno Patri Adae débitum solvit,
et véteris piáculi cautiónem
pio cruóre detérsit.
Haec sunt enim festa paschália,
in quibus verus ille Agnus occíditur,
cuius sánguine postes fidélium consecrántur.
Haec nox est, in qua primum patres nostros,
fílios Israel edúctos de aegypto,
Mare Rubrum sicco vestígio transíre fecísti.
Haec ígitur nox est,
quae peccatórum ténebras colúmnae illuminatióne purgávit.
Haec nox est, quae hódie per univérsum mundum
in Christo credéntes, a vítiis saeculi
et calígine peccatórum segregátos, reddit grátiae,
sóciat sanctitáti.
Haec nox est, in qua, destrúctis vínculis mortis,
Christus ab ínferis victor ascéndit.
Nihil enim nobis nasci prófuit, nisi rédimi profuísset.
O mira circa nos tuae pietátis dignátio!
O inaestimábilis diléctio caritátis:
ut servum redímeres, Fílium tradidísti!
O certe necessárium Adae peccátum,
quod Christi morte delétum est! O felix culpa,
quae talem ac tantum méruit habére Redemptórem!
O vere beáta nox, quae sola méruit scire tempus et horam,
in qua Christus ab ínferis resurréxit!
Haec nox est, de qua scriptum est:
Et nox sicut dies illuminábitur: et nox illuminátio mea in delíciis meis.
Huius ígitur sanctificátio noctis fugat scélera,
culpas lavat: et reddit innocéntiam lapsis
et maestis laetítiam.
Fugat ódia, concórdiam parat
et curvat impéria.
In huius ígitur noctis grátia,
súscipe, sancte Pater, laudis huius sacrifícium vespertínum,
quod tibi in hac cérei oblatióne sollémni,
per ministrórum manus de opéribus apum,
sacrosáncta reddit Ecclésia.
Sed iam colúmnae huius praecónia nóvimus,
quam in honórem Dei rútilans
ignis accéndit.
Qui, licet sit divísus in partes,
mutuáti tamen lúminis detriménta non novit.
Alitur enim liquántibus ceris,
quas in substántiam pretiósae huius lámpadis apis mater edúxit.
O vere beáta nox,
in qua terrénis caeléstia, humánis divína iungúntur!
Orámus ergo te, Dómine,
ut céreus iste in honórem tui nóminis consecrátus,
ad noctis huius calíginem destruéndam,
indefíciens persevéret.
Et in odórem suavitátis accéptus,
supérnis lumináribus misceátur.
Flammas eius lúcifer matutínus invéniat:
Ille, inquam, lúcifer, qui nescit occásum:
Christus Fílius tuus, qui, regréssus ab ínferis,
humáno géneri serénus illúxit,
et vivit et regnat in saecula saeculórum. Amen. »
« Esulti il coro degli angeli,
esulti l'assemblea celeste:
un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto.
Gioisca la terra inondata da così grande splendore;
la luce del Re eterno
ha vinto le tenebre del mondo.
Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore,
e questo tempio tutto risuoni
per le acclamazioni del popolo in festa.
(E voi, fratelli carissimi,
qui radunati nella solare chiarezza di questa nuova luce,
invocate con me
la misericordia di Dio onnipotente.
Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito,
nel numero dei suoi ministri,
irradi il suo mirabile fulgore,
perché sia piena e perfetta la lode di questo cero.)
(Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
R. È cosa buona e giusta.)
È veramente cosa buona e giusta
esprimere con il canto l'esultanza dello spirito,
e inneggiare al Dio invisibile, Padre onnipotente,
e al suo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli ha pagato per noi all'eterno Padre il debito di Adamo,
e con il sangue sparso per la nostra salvezza
ha cancellato la condanna della colpa antica.
Questa è la vera Pasqua,
in cui è ucciso il vero Agnello,
che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri,
dalla schiavitù dell'Egitto,
e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso.
Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato
con lo splendore della colonna di fuoco.
Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
dall'oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo,
li consacra all'amore del Padre
e li unisce nella comunione dei santi.
Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte,
risorge vincitore dal sepolcro.
(Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti.)
O immensità del tuo amore per noi!
O inestimabile segno di bontà:
per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!
Davvero era necessario il peccato di Adamo,
che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!
(O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere
il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.
Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno,
e sarà fonte di luce per la mia delizia.)
Il santo mistero di questa notte sconfigge il male,
lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori,
la gioia agli afflitti.
(Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti,
promuove la concordia e la pace.)
O notte veramente gloriosa,
che ricongiunge la terra al cielo e l'uomo al suo Creatore!
In questa notte di grazia
accogli, Padre santo, il sacrificio di lode,
che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri,
nella solenne liturgia del cero,
frutto del lavoro delle api, simbolo della nuova luce.
(Riconosciamo nella colonna dell'Esodo
gli antichi presagi di questo lume pasquale
che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio.
Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore,
ma si accresce nel consumarsi della cera
che l'ape madre ha prodotto
per alimentare questa preziosa lampada.)
Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero,
offerto in onore del tuo nome
per illuminare l'oscurità di questa notte,
risplenda di luce che mai si spegne.
Salga a te come profumo soave,
si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino,
questa stella che non conosce tramonto:
Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena
e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. »
DUX VITAE MORTUUS, REGNAT VIVUS!
Buona Pasqua a tutti voi.
Resurrexit sicut dixit,Alleluja. Auguri a tutti. Lupus et Agnus.
Христось воскресе! Воистину воскресе!
"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto". (Mc 16,6)
Una santa Pasqua di Risurrezione a tutti!
La solenne liturgia del cero, frutto del lavoro delle api è simbolo della nuova luce.
Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore, ma si accresce nel consumarsi della cera che l'ape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa lampada.
... Salga a te come profumo soave, si confonda con le stelle del cielo.
Lo trovi acceso la stella del mattino, questa stella che non conosce tramonto.
Buona Pasqua a chiunque si senta un'ape che opera per dare la cera per la Luce del mondo.
Miracolo sublime: la cera delle api umili operaie si consuma e diventa fuoco inestinguibile!
L'ape madre, Maria Santissima, ha dato alla luce la Luce vera. E ognuno di noi sia cera, consumata come Lei, corredentrice sotto la croce, per essere nella Luce che vince ogni notte.
Saliamo al Cielo come profumo soave e guardiamo le stelle, alzando lo sguardo dalle nostre mortali miserie: la nostra Patria è là, dove la non c'è tramonto e la morte è stata vinta!
Buona Pasqua, api tutte di questa Chiesa, anime vive operanti la cera della volontà di Dio.
Solennità della Santa Pasqua –Domenica (01 aprile) e
Lunedì dell’Angelo- (02 aprile)
Ripercorriamo con la Vergine Addolorata la Via del Calvario .
Appuntamento alle ore 23.00 per la pia pratica della Via Lucis.
Insieme alle Suore Francescane dell'Immacolata .
http://www.radiobuonconsiglio.it/palinsesto-settimana-santa/
Preghiera a Gesu' Risorto del S.Padre Pio XII
O Gesù risorto, gloriosamente vivo nella Tua umanità, Ti rendiamo grazie per il dono di vita che con la Tua risurrezione hai comunicato alle nostre anime e alla tua Chiesa. Fa’ che i Tuoi figli, con instancabile perseveranza l’alimentino in sè, rimanendo a Te uniti, praticando i Tuoi precetti. Concedi che la luce pasquale della Tua grazia rischiari la via che deve ricondurre gli animi smarriti e randagi alla casa del Padre Tuo. Risolleva a virtù coloro che portano il Tuo nome, ma sono immemori di ciò che esso esige; apri alla Tua luce e al Tuo amore le menti e i cuori di quanti prestano orecchio alle voci del dubbio, della negazione, della opposizione al Tuo messaggio salvifico, o che si lasciano sedurre dai vani e ingannevoli allettamenti terreni. Rinnova la letizia della Tua Chiesa, e asciuga le lacrime dei suoi membri sofferenti, addolorati, angustiati, perseguitati per la verità e la giustizia. E trovi eco sincera in tutti gli uomini il saluto che Tu, risorto, rivolgevi ai discepoli: «Pax vobis! La pace sia con voi». Così sia.
http://www.papapioxii.it/preghiera-a-gesu-risorto/
Meditazione del giorno
San Gregorio Nazianzeno (330-390), vescovo, dottore della Chiesa
Discorsi, 45, 2; e 1, 3-5; PG 36, 623; 35, 395
"Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù" (Col 3,1)
Cristo è risorto dai morti: alzatevi anche voi... giorno di resurrezione, felice inizio di un mondo nuovo! Celebriamo nella gioia questa festa: diamoci il bacio della pace! Ieri si immolava l'agnello..., l'Egitto piangeva i suoi primogeniti. Ma un sangue prezioso ci proteggeva; oggi siamo usciti definitivamente dall'Egitto del faraone, tiranno crudele... Siamo stati liberati dalla schiavitù e nessuno può impedirci di celebrare in onore di Dio la festa del nostro Esodo e di celebrare la pasqua "non con un lievito vecchio..., ma con pani senza lievito: con azzimi di sincerità e di verità"...
Ieri ero crocifisso con Cristo; oggi, sono glorificato con lui. Ieri ero morto con lui; oggi rivivo con lui. Ieri ero sepolto con Cristo; oggi risorgo con lui... Portiamo dunque le nostre offerte a colui che ha sofferto ed è risorto per noi...; offriamoci noi stessi: sono questi i beni più cari a Dio e più vicini a lui. Secondo l'immagine di Dio che è in noi, diamo splendore a questa immagine, riconosciamo la nostra dignità, facciamo onore al nostro modello. Capiamo la potenza di questo mistero e perché Cristo è morto. Rendiamoci simili a Cristo, poiché Lui si è fatto simile a noi; diventiamo Dio per lui, poiché si è fatto uomo per noi.
Ha preso il peggio per darci il meglio; si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà; ha assunto la condizione di schiavo per procurarci la libertà; si è abbassato per innalzarci; ha voluto conoscere la prova per darci la possibilità di vincere; è stato disprezzato per glorificarci; è morto per salvarci; è salito al cielo per attirare a lui coloro che giacevano nel peccato. Diamo tutto, offriamo tutto ciò che siamo a colui che si è dato in riscatto per noi. Consapevoli del mistero della Pasqua, non possiamo fare altro di meglio che offrirci noi stessi diventando per Cristo tutto quanto egli è divenuto per noi.
(Riferimenti biblici: Es 12 ; Es 5,2 ; 1Cor 5,8 ; Gen 1,26 ; 2Cor 8,9 ; Fil 2,7)
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