Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 9 marzo 2018

Motivi della scomparsa dei cattolici dalle elezioni politiche - Stefano Fontana

I cattolici in politica non ci sono più per il semplice fatto che da molto tempo hanno cessato di esserci nella società e nella cultura. In politica vince chi semina idee e forma le menti, e la Chiesa non semina più da tempo. Si deve re-iniziare un cammino di formazione.
Cosa dire di cattolico sui cattolici in politica dopo che di cattolici in politica non ce ne sono più? Con queste elezioni sembrano finite molte cose: finita la seconda repubblica, finita la sinistra, finito il bipolarismo, finito il berlusconismo... finiti i cattolici in politica.

Prima delle elezioni avevamo scritto (vedi qui) che i cattolici sarebbero andati a votare più sfarinati del solito, nudi e al buio. Purtroppo è andata veramente così. La loro insignificanza politica è ormai un dato acquisito e ha sostanzialmente vinto chi, dentro la Chiesa, la teorizza da tempo: la scomparsa dei cattolici dalla scena politica come esito della (provvidenziale, a loro dire) fine del regime costantiniano.

Oltre ad aver previsto lo sfarinamento della presenza cattolica, avevamo anche scritto che bisognava vivere il momento elettorale in modo disincantato, senza chiedere troppo, e pensare a ricominciare da lontano, prendendosi gli spazi dei tempi lunghi. Il momento politico in generale e quello elettorale in particolare sono il frutto di idee seminate, di culture sedimentate, di educazione dei cittadini e non solo di interessi.

I cattolici in politica non ci sono più per il semplice fatto che da molto tempo hanno cessato di esserci nella società e nella cultura. L'editoria cattolica è morente. La stampa cattolica è priva di identità. Di insegnanti cattolici nella scuola non se ne vedono. Gli intellettuali cattolici si beccano tra loro come i polli di Renzo, e chi dice che la legge sulle DAT è giusta e chi dice che è ingiusta. I movimenti cattolici non formano i loro aderenti ad una mentalità cattolica comprendente anche l'impegno politico e quando lo fanno sarebbe meglio che non lo facessero. Ben venga che Gianluigi Gigli, dopo aver sostenuto il governo Renzi nella passata legislatura, scopra che alle regionali del Lazio Parisi è meglio di Zingaretti, ma contemporaneamente Andrea Riccardi registra un video in appoggio ad un candidato della stessa giunta Zingaretti, quella che aveva bandito un concorso riservato a medici abortisti. E stiamo parlando nientemeno che di Movimento per la Vita e Comunità di Sant'Egidio.

Stante questa situazione ci si chiede perché mai i cattolici dovrebbero avere dei risultati in politica.

VINCE CHI SEMINA IDEE

Queste elezioni hanno dimostrato che in politica vince chi semina idee e forma le menti. Vince chi prima delle elezioni ha educato, anche diseducando. Possono cambiare i candidati e i simboli dei partiti, ma le correnti culturali e ideologiche rimangono e si travestono in forme politicamente nuove.

La sinistra esce largamente sconfitta dalle elezioni politiche, ma quanti elementi della cultura della sinistra, e addirittura della cultura comunista, sono transitati nell'ideologia del Movimento 5 stelle, un partito statalista, centralista e collettivista? Vogliono requisire la terza casa, non vogliono più dare i soldi alla scuole cattoliche, vogliono il gender obbligatorio in tutte le scuole, hanno promesso il reddito di cittadinanza garantito senza lavorare... si potrebbe parlare di un comunismo pentastellato. Se gli uomini e perfino i partiti passano, le idee rimangono, si adattano alla nuova situazione e transitano sotto altre bandiere. L'importante è "informare" la società e la mentalità, poi verranno anche i risultati politici. Ed è ciò che i cattolici non fanno più ormai da molto tempo.

Anche Emma Bonino, pur essendo eletta ugualmente grazie alla coalizione, si può dire che abbia perduto in questa occasione elettorale: il suo partito non ha superato nemmeno la soglia del tre per cento. Eppure molte delle sue idee sono presenti ampiamente in tanti partiti usciti più o meno bene dalle elezioni: Forza Italia è piena di personaggi che la pensano come la Bonino e i Cinque Stelle pure, con perfino qualche posizione ancora più spinta. Se domani ci fosse una maggioranza 5 Stelle-Partito Democratico, la Bonino avrebbe vinto, anche se il 4 marzo ha perso, perché a vincere sarebbero state le sue idee. Solo chi semina raccoglie, in proprio o tramite altri.

CHI NON LAVORA NON MANGI

La stessa Lega ha ottenuto il suo successo dopo aver seminato a lungo. Seminato a suo modo, ma comunque seminato. I cattolici cosa hanno seminato? E perché ora dovrebbero raccogliere? Chi non lavora non mangi. Se non ci sono più in politica è perché non ci sono più in tanti altri settori della vita sociale e culturale e talvolta non ci sono nemmeno nelle proprie istituzioni, quelle che magari contengono ancora nella denominazione l'aggettivo cattolico.

La scomparsa dei cattolici dal parlamento è segno della fine del cattolicesimo sociale e culturale con presa sulla comunità. Quando la Chiesa non educa più - e proprio questo sta avvenendo in campo politico - succede che i laici cattolici spariscano dai parlamenti e che siano allora i vescovi a trattare direttamente con i partiti e i governi. È il nuovo clericalismo, che si limita ad ottenere risultati per patteggiamento, senza avere investito. È il contrario di quanto sta facendo la rete di Scuole di Dottrina sociale della Chiesa che anche la NBQ appoggia e sostiene. Se cinque anni fa si fosse iniziato un chiaro cammino in questo senso si poteva sperare qualcosa di meglio. Se a formare le teste sono solo gli altri non si possono pretendere risultati.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

OT.
Jésus était adepte du "body building". Vous ne le croyez pas ? Eh bien, regardez le dernier timbre (francobollo) du Vatican : http://reinformation.tv/jesus-muscle-timbre-paques-vatican-vite-81433-2/

irina ha detto...

"...Se cinque anni fa si fosse iniziato un chiaro cammino in questo senso si poteva sperare qualcosa di meglio..."

Non credo. Le buche sono troppe per essere riempite in cinque anni. Il vero nocciolo è:il cattolico non crede più in NSGC che, come hanno insegnato, è uguale a Buddha, Maometto ed atri. Quindi, se pari sono, meglio l'induismo, lo shintoismo, il confucianesimo o ancor di più lo sciamanesimo più naturale, più eco-solidale. No?

Marisa ha detto...


Il francobollo vaticano per la Pasqua 2018 - col corpo di Gesù Cristo risorto e PALESTRATO - piacerà immensamente alla platea gay.
Che poi nulla abbia a che fare col reale corpo di Nostro Signore risorto, per questa platea è evidentemente un dettaglio (quisquilie e pinzillacchere...).


https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://gloria.tv/article/aVDipRrecPre2MTSFwYrRBQUB&ved=2ahUKEwii4_ug-t7ZAhVLVhQKHfetACoQFjAMegQIAxAB&usg=AOvVaw1KpAWJvnaUamI_EkTNRiDr
https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://gloria.tv/article/aVDipRrecPre2MTSFwYrRBQUB&ved=2ahUKEwii4_ug-t7ZAhVLVhQKHfetACoQFjAMegQIAxAB&usg=AOvVaw1KpAWJvnaUamI_EkTNRiDr

Marisa ha detto...

Questa gerarchia ecclesiastica dovrebbe produrre un francobollo ritraente tutti i suoi maggiorenti (si fa per dire) col PICCONE IN MANO, perché come stan picconando loro non piccona nessuno, neanche i sette nani di Biancaneve (che, stando alla fiaba, almeno in miniera cercano diamanti. Questi della neochiesa, invece, più che macerie non sanno produrre...)

mic ha detto...

Cito Piero Mainardi:
"La nuova frontiera del materialismo dialettico neomarxista è rappresentato dall'innesco del conflitto tra immigrati/bianchi, gay/etero, donne=uomini. Al posto della vecchia promessa ideologica della società senza classi si sostituisce il "sogno" della società dei "diritti per tutti" senza differenze di cultura, di religione, di genere, di valori, tutti elementi potenziali portatori di fascismo."

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/fate-linciucio-ve-lo-chiede-leuropa-dei-ricchi/
...
Interessante vedere che la Chiesa “di Francesco”; la presunta Chiesa dei “poveri” e delle “periferie”,  ha le stesse posizioni dei marpioni  di Montenapoleone.  “Il Vaticano ora guarda più a Luigi Di Maio che a Matteo Salvini. Il cardinale Parolin: “Educare contro la paura dei migranti”, ha titolato Huffington Post: “Distanze inconciliabili tra la Chiesa e la Lega sull’immigrazione”. Il segrretario Parolin dice: “Importante è riuscire a educare la popolazione a passare da un atteggiamento negativo a un atteggiamento più positivo nei confronti dei migranti”.
Come i ogni totalitarismo di sinistra, la neo-chiesa si propone di “rieducare” il popolo egoista, che vota male.  Nelle periferie, guarda caso.
In tutta la campagna elettorale abbiamo visto “vescovi che si scagliavano contro sovranismi e populismi,   le Boldrini e Bonino erano ospitate a parlare  nelle chiese; vescovi che hanno urlato di sdegno quando Salvini ha tirato fuori il Rosario”.  Eppure l’arcivescovo di Chieti Bruno Forte, “de sinistra” papale, ha lamentato il “silenzio assordante della Chiesa”; la CEI  a suo dire non si è schierata abbastanza per Più Europa e più PD.   Risposta dal blog cattolico Stylum Curiae: “Il silenzio assordante c’è stato durante la legislatura, quando si è parlato di divorzio breve, unioni civili, e DAT. E il collateralismo di cui parla Forte c’è stato nei fatti, ma nei confronti del partito di governo, il PD”.
In tutta la campagna elettorale abbiamo visto “vescovi che si scagliavano contro sovranismi e populismi,   le Boldrini e Bonino erano ospitate a parlare  nelle chiese; vescovi che hanno urlato di sdegno quando Salvini ha tirato fuori il Rosario”.  Eppure l’arcivescovo di Chieti Bruno Forte, “de sinistra” papale, ha lamentato il “silenzio assordante della Chiesa”; la CEI  a suo dire non si è schierata abbastanza per Più Europa e più PD.   Risposta dal blog cattolico Stylum Curiae: “Il silenzio assordante c’è stato durante la legislatura, quando si è parlato di divorzio breve, unioni civili, e DAT. E il collateralismo di cui parla Forte c’è stato nei fatti, ma nei confronti del partito di governo, il PD”.
Anche la Chiesa di Francesco, come i ricchi dei Parioli e Montenapo, ha scoperto che le periferie sono egoiste e vanno rieducate:  con più Europa.  Ed ecco la prima iniziativa della Santa Sede: “Vhacks è il primo hackaton che si terrà in Vaticano dall’8 all’11 marzo. Oggi inizierà una lunga sessione di sviluppo che coinvolgerà 120 studenti per 36 ore su temi che sono cari alla Chiesa: inclusione sociale, dialogo interreligioso e assistenza ai migranti e rifugiati”. 
E’ il nuovo Vangelo, quello che Cristo non conosce ,  ma che è il verbo dell’ONU e di Soros.  Di Mario Monti e della Boldrini, della Bonino e di “Francesco” – la pura e semplice adesione alla globalizzazione più estrema che è l’ideologia dei miliardari nomadi, della società “liberata” sessualmente e cosmopolita perché se lo può permettere.
....
Pende sull’Italia l’inciucio che trasformerà la tigre di Carta M5S nel  nuovo patito della Sinistra globale. Ce lo chiede l’Europa, ce lo chiede il Washington Post. Ce lo chiede El Papa.El Papa più Pop che abbiamo mai avuto, però non populista. In un altro senso. “I’altra sera in pizzeria sul menù ho trovato la “pizza Papa Francesco”, mi scrive l’amico Borgognone: “Il Papa è diventato un “brand”,  come ha fortemente voluto.  Al prossimo giro magari si candiderà alle elezioni con la Bonino”.

mic ha detto...

Ricito Piero Mainardi:

La parabola del comunismo italiano (che poi è più o meno quello di tutta la sinistra mondiale) dovrebbe far riflettere.
Il comunismo ha attratto le classi popolari più umili perché si è sempre proclamato suo strumento di difesa e di riscatto di contro ai ricchi e ai prepotenti.
Occorre chiedersi perché il partito della classe operaia, dei poveri, dei proletari si sia ridotto oggi nel suo contrario, nelle sue varianti un tempo unite nel PCI, che vanno dal Pd, passano per LeU, per arrivare a Potere al Popolo, aldilà in alcuni casi delle riaffermazioni retoriche, di fatto si occupano di ben altro.
La ragione credo consista in un equivoco fondamentale sul marxismo e il comunismo. E cioè quanto l'interesse per i ceti deboli sia sostanzialmente accidentale e strumentale rispetto a una vera e propria visione del mondo.
Vale a dire il fondo ideologico del comunismo è di natura Rivoluzionaria, tipicamente gnostica: la gnosi detesta il mondo e l'uomo uscito dalle mani di Dio che lo trasforma in cattivo demiurgo. Non riconoscendo il peccato originale in senso cristiano addossa al Dio cristiano il male e le imperfezioni presenti e quindi intende distruggere tutto ciò che esiste perché tutto ciò che esiste "merita di morire" in quanto espressione di questo male originario generato dal Dio biblico per rifondare tutto da capo e con le proprie idee. Tutto di Lui va distrutto e rovesciato: la legge naturale in primis e sostituita con la libertà degli "illuminati" e dei "liberi"; le differenze sociali perché sempre espressione di questa ingiustizia.
Il Marxismo è un ateismo particolare perché odia Dio e lo sostituisce con l'Uomo, cioè il prodotto collettivo della somma degli individui organizzati nella società socialista, elevato in un Dio.
Mentre l'uomo comune, il semplice militante è attratto dalle parole d'ordine comunista e cioè: giustizia sociale, mai più sfruttamento e alienazione della dignità umana, dignità del lavoro, eguaglianza (talvolta favorite dalla presenza di reali ingiustizie sociali e politiche oggettive) e si concentra su queste promesse e queste astratte idee guida, il Comunista consapevole si concentra invece sula pars destruens del marxismo che è micidiale perché tesa a distruggere tutto ciò che trova e a creare l'uomo nuovo in vista della nuova società.
Ed è qui l'equivoco sociologico ed ideologico: per la Rivoluzione, cioè il fenomeno metastorico e preternaturale che si prefigge la costruzione di una società apertamente avversa a Dio, rispetto alla quale comunismo e marxismo sono strumenti potentissimi (così come lo è su altri e talvolta coincidenti piani la Massoneria) classe operaia, proletariato e poveri sono solamente una leva attraverso la quale rivoluzionare la società, raggiungere i propri obiettivi. Raggiunta la meta o cambiate le condizioni storiche e culturali di una società, di questi strumenti ci si può pure sbarazzare.

mic ha detto...

Segue

Ed ecco che oggi nel cammino di distruzione della società e di quel che resta della civiltà, del tipo umano che affonda le sue radici nella cultura greco-romana assunta e soprelevata dal cristianesimo, cioè l'uomo per eccellenza, l'uomo universale, queste categorie sociologiche non servono più.
Infatti la struttura complessa e organica della società, anche sul piano socioeconomico è andata frantumandosi e lo stesso Capitale anonimo che l'ha frantumata in collaborazione proprio con la distruzione morale e culturale operata in Occidente dalle forze neomarxiste e adesso la distruzione dalla società nelle sue strutture religiose, politiche e socioeconomiche adesso passa a toccare il vertice della creazione e cioè l'uomo stesso e la sua natura: ecco perché l'attenzione verso le minoranze amorali o devastatrici di identità cui garantire "eguali diritti". Esse, nel procedimento dialettico, costituiscono i nuovi motori che servono a scardinare le ultime trincee del buon senso e a trasformare il senso comune nell'incredibile epopea del rovesciamento della considerazione del male come bene e del bene come male.
Poco importa, anche ai neo o vetero marxisti e comunisti se, ad operare in questa trasformazione "culturale" ci si trova a fianco delle forze che la dignità umana e l'ingiustizia sociale la propagano oggi ancor più di ieri.

Franco ha detto...

Sì è parlato di eclissi della cultura cattolica: che ne è dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, creata per essere una fucina intellettuale? E' come se non esistesse... o no?

Franco ha detto...

Sì è parlato di eclissi della cultura cattolica: che ne è dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, creata per essere una fucina intellettuale? E' come se non esistesse... o no?

irina ha detto...

Ancora, continuando la lettura di 'Stat Veritas' di Romano Amerio, incrocio la sottolineatura della desistenza della Chiesa davanti all'errore, che non viene più corretto, con gli strumenti che la Chiesa pur possiede ma, segnalato a parole che, nei fatti, lasciano il tempo che trovano. Questo fenomeno, secondo Amerio, ha la sua radice nel discorso inaugurale di Giovanni XXIII, dove:' La Sposa di Cristo tuttavia oggi preferisce far uso della medicina della misericordia, piuttosto che della severità...'(p.95). Da qui mi è tornato in mente il 'vietato vietare', fatta una breve ricerchina su internet, questo slogan nasce nel maggio 1968 in Francia. La Chiesa insegna anche quando sbaglia (Radaelli), mi son detta. Non solo, se è vero, che anche Angelo Roncalli fu iniziato alla massoneria, anche il '68 ha buone probabilità di essere una creatura della dissoluzione organizzata dalla massoneria, magari ha preparato le menti e poi dato fuoco alle polveri, lasciando che accadesse quello che si era diligentemente impostato anche in ambito culturale. Quindi il percorso è stato lungo, noi siamo ad una puntata forse tra le finali. Anche Bergoglio cominciò con la scatoletta della misericodina, vi ricordate? Un canone semplice, cantato con diligenza da tutti i papi, mentre il mondo politico accompagnava con gli ottoni, distruggendo ogni ordine, in ogni continente e drogando e corrompendo le moltitudini affinchè il genere umano regredisse e potesse essere sottomesso senza tante storie. Ora una 'riscossa cristiana' per dirla con il Direttore Deotto, deve avere ben chiara una visione d'insieme, magari non sarà stata solo la massoneria ma, anche la massoneria , insieme ad altre entità finanziarie unite tra loro. A questa unione delle menti dissolutrici, deve corrispondere una unione di coloro che intendono ricompattare la loro religione, la loro gente, la loro cultura, la loro economia,il loro territorio. Quindi, deponendo ogni velleità da primi della classe, bisogna far corpo unico e non permettere a nessuno di intromettersi in modo subdolo in affari che non sono di sua pertinenza, alterandoli e/o corrompendoli, vuoi in ambito religioso, vuoi in ambito politico. Ed è anche il momento di dimostrare che non è vero che i popoli dell'Europa, lasciati a se stessi, finiranno per litigare. Se nessuno si intromette tra noi, aizzandoci gli uni contro gli altri per trarre beneficio dalla nostra discordia, noi abbiamo tutte le tradizioni cristiane comuni che ci cementano gli uni con gli altri da secoli e secoli.

Anonimo ha detto...

Papa Francesco nomina oppositori del celibato per preparare il Sinodo per l'Amazzonia
https://gloria.tv/article/746C9T2pd9F7AD29DkBM1ciLq

Anonimo ha detto...

Alfie Evans. Per monsignor Paglia potrebbe trattarsi di «sospendere una situazione di accanimento terapeutico»
https://www.tempi.it/alfie-evans-per-monsignor-paglia-si-tratta-di-sospendere-una-situazione-di-accanimento-terapeutico#.WqL1oS_2aUn

Ma perchè dobbiamo continuare a sopportare certi pseudo-pastori?

Anonimo ha detto...

Dialogo e misericordia. La Santa Sede cerca di strangolare il sito “INFOVATICANA”.
...
la Segreteria di Stato, “pensando forse di fare una Chiesa povera e per i poveri”, non si rivolge a un modesto ufficio legale, o a un ufficio specializzato in questioni di Chiesa, ma all’ufficio legale più potente del mondo, il gigante multinazionale Baker & McKenzie che lo scorso agosto ha chiesto a Infovaticana di trasferire il suo dominio (www.infovaticana.com) nel giro di una settimana alla Segreteria di Stato vaticana, minacciando un processo costosissimo in caso di inadempienza....

http://www.marcotosatti.com/2018/03/08/dialogo-e-misericordia-la-santa-sede-cerca-di-strangolare-il-sito-infovaticana/

Anonimo ha detto...

Trasmissione "Dalla vostra parte "Venerdì 2 Marzo -
Dal minuto 27 circa

Belpietro : Pero' lei non ha giurato sul Vangelo come Salvini .

Meloni : Secondo me la politica e la religione sono due cose che devono camminare separatamente ..

Attricegiornalista : Questo e' uno dei punti fondamentali perche' lei ha fatto un video a Natale , io ho posizioni diverse dalle sue , ma se uno rivendica la laicita' dello stato parlando di pericoli di altri paesi , .(?).... religiosi che possono diventare invadenti lo stesso discorso dovrebbe valere per la religione cristiana quindi quando poi uno tira fuori il Rosario , il video del Presepe , uno parla della rivendicazione delle radici cristiane dell'Italia si rischia dopo tanta fatica per separare la Chiesa dallo stato si rischia di andare a rimischiare tutto .

Meloni : No ,la laicita' dello stato non significa rifiutare le nostre radici cristiane ,io credo che sia giusto che nelle nostre scuole ci siano i Presepi e i Crocefissi indipendentemente dal culto . Non si tratta di imporre a qualcuno il nostro Dio , io credo nel principio del rispetto , nella sacralita' della vita , nella laicita' dello stato , nella solidarieta' perche' me l'ha insegnato quel simbolo , io non accetto che mi si dica che quel simbolo offende chi e' di un'altra cultura perche' se ti offende quel simbolo , ti offendo io, ti offende la mia civilta',ti offende mio nonno , mio padre , e se tutto questo ti offende devi andare a vivere da un'altra parte ./.

Anonimo ha detto...

./. invece quello che noi abbiamo fatto e' negare la nostra cultura per consentire agli altri di raccontare la loro .Lasciamo stare Salvini .
Attricegiornalista : Ma nel momento in cui Salvini giura con il Vangelo o col Rosario in mano il messaggio che mi sta passando e' quello che una persona che si candida a fare il politico , il premier utilizza quello su cui giurare e non la Costituzione e questo non va bene .
Meloni : Non sta a ne difendere Salvini , io non l'avrei fatto..pero' non e' che e' grave se Salvini giura col Rosario e dice voglio difendere quei valori e invece e' normale se la Bonino va a fare i comizi in Chiesa . Questa e' la campagna elettorale dove Bonino,Boldrini e Renzi sono andati a fare i comizi in Chiesa .

http://www.video.mediaset.it/video/dallavostraparte/full/venerdi-2-marzo_813909.html

Anonimo ha detto...

http://m.huffingtonpost.it/2018/03/09/i-pensieri-di-francesco-tra-il-rosario-e-san-gennaro_a_23381686/

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni a La Stampa
.....
È infuriata Giorgia Meloni, parlamentare e leader di Fratelli d’Italia, quando a tarda sera commenta la disposizione del Tribunale di Firenze.

Onorevole Meloni, la magistratura supera la politica e colma il vuoto legislativo in materia di adozioni. «Basta. I magistrati non devono più intervenire su questa materia. Se questi magistrati vogliono legiferare sulle adozioni si facciano eleggere alla Camera o al Senato».

Adesso come dovrà comportarsi la politica? «La politica deve stare con il più debole, con chi non può rivendicare il suo diritto. Dunque io starò sempre dalla parte dei bambini. Qui il debole non è chi si va a comprare l’utero di una donna. Se questa è modernità io voglio rimanere nell’antichità. So che è elettoralmente svantaggioso dire queste cose ma preferisco perdere i voti ed essere in pace con la coscienza».

Il primo passo sarà la riapertura della discussioni sulle adozioni. «Per me il capitolo è chiuso. Una parte delle lobby gay si è servita delle unioni civili per arrivare alle adozioni. Da par mio chiederò alla presidente Boldrini e al presidente Grasso di sollevare il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato di fronte alla Corte Costituzionale».

http://www.giorgiameloni.it/2017/03/10/meloni-la-stampa-magistrati-pretendono-legiferare-si-facciano-eleggere/

Anonimo ha detto...

Ecco gli effetti della Chiesa in uscita!! In uscita dalla politica, dalla educazione, dalle menti e dalle azioni!! Bonino e compagnia ringraziano vivamente!!

Andrea Carradori ha detto...

Beh... non è proprio vero che i voti dei cattolici non ci sono stati: c'è stato un passaparola e nonostante le chimere , abilmente create da alcuni pastori... del P d F, i cattolici hanno espresso chiaramente in talune località il loro voto http://traditiocatholica.blogspot.it/2018/03/il-vescovo-marconi-commenta-la-vittoria.html

Anonimo ha detto...



La perdita dell'identità cattolica - il comunismo principio di corruzione

I cattolici l'hanno persa, l'identità, ossia la loro specifica natura di cattolici, e sono come "spariti" dalla politica e dalla cultura (ma anche dalla religione) dopo che tale "identità" l'ha voluta perdere il clero, seguendo le direttive del Vaticano II. Esse miravano proprio a cancellare la differenza insopprimibile tra il cattolico e il mondo, con "l'aggiornare" il cattolico al mondo, in tanti modi, cominciando dalla "accomodata renovatio" della vita religiosa, dalle riforme strutturali della Chiesa e così via. Per l'appunto, un cambiamento radicale di paradigma, una rivoluzione nella mentalità e nella prassi che ha iniziato il processo di autoannientamento della cattolicità che stiamo subendo sulla nostra pelle. Simbolicamente, questo processo è cominciato con l'abolizione della tonaca, sostituita dal clergyman, e il mutamento esteriore delle suore, che oggi, quando non sono in abiti civili, sembrano al massimo delle crocerossine. La Chiesa si è voluta confondere con il mondo e ha voluto imparare da esso, tradendo la missione assegnatale da Cristo NS, convertire il mondo a Lui, per salvarlo dalla dannazione eterna: ecco allora i risultati. Per recuperare "visibilità" i cattolici dovrebbero agire oggi c o n t r o la nuova dottrina e la nuova prassi impostesi nella Chiesa stessa ad opera dei neomodernisti in essa Chiesa visibile dominanti. Ma sembra che manchi loro il coraggio o comunque la necessaria preparazione per un compito così arduo.

Nel neomarxismo, venuto meno lo slancio rivoluzionario, la fede nell'attuazione del mondo nuovo,la società senza classi, sono riemerse le componenti libertino-libertarie, che nel pensiero di Marx e Engels stavano dietro il loro rifiuto della morale "borghese" e del matrimonio, inteso solo come istituzione "borghese" da eliminare. Tali componenti, nelle quali appare indubbiamente un elemento gnostico, fanno capire perché i postcomunisti siano tra i principali corifei oggi della Rivoluzione Sessuale, usata come grimaldello per scardinare ciò che resta della società "borghese" e della religione, accanto all'individualismo borghese decadente e corrotto in senso proprio, quello dei vari Pannella et similia, per intenderci.
Certo, Stalin avrebbe fatto fucilare tutti i gruppetti LGBT ed affini. Sul mantenimento di una pubblica moralità "socialista" il "Padre dei Popoli" non scherzava. Si concedeva il diritto all'aborto, per ragioni ideologiche, ma nello stesso tempo si incoraggiavano le prolifiche "madri proletarie". Contro l'Occidente "borghese" e quindi "corrotto" per definizione, invece, i comunisti incoraggiavano ogni forma di decadenza, portando in prevalenza l'attacco contro l'istituto della famiglia. E quell'attacco dura ancor oggi, ad opera dei c.d. Postcomunisti. La mala pianta è sempre la stessa. La cosa nuova è rappresentata dalla complicità della Chiesa in quest'attacco, ossia della sua Gerarchia, attualmente guidata da pastori deviati.
PP

Silente ha detto...

La vigilia delle elezioni, il parroco della Parrocchia dell'Immacolata Concezione, in piazza Frattini a Milano, ha tuonato dal pulpito contro "il razzismo" e contro "chi non vuole "accogliere"". Di solito vado alla S. Messa in latino in piazza Cairoli, ma sabato 3 marzo sono stato costretto alla messa il pomeriggio in una parrocchia vicino a casa. Falsità, negazione della Dottrina e della storia cristiana (San Leone Magno "accolse" Attila? E a Lepanto, San Pio V predicò l'accoglienza? E a Vienna, il Beato Marco d'Alviano incitò al "dialogo"?)
Ciò che ho ricavato è una solenne incazzatura, considerato anche che il giorno successivo si votava. Disgustosa, anticristiana propaganda elettorale per la sinistra. Ma inutile reagire. Cosa faccio, scrivo in Curia, che a Milano è dominata dall'ultrasinistra? Diciamocelo chiaramente: grazie a "parroci" di tal fatta, alla propaganda bergogliana, moltissimi cattolici hanno votato a sinistra. D'altronde, l'inadeguatezza culturale e politica dei cattolici è palese. Ignari della Dottrina cattolica, della storiar dell'Europa cristiana, rimbecilliti dalla propaganda buonista, antifascista, antirazzista, omosessualista, immigrazionista, rovinati dalla svolta sinistrorsa di Caritas, dalle velenose ideologie della Sant'Egidio, dalle prediche ultra-progressiste di preti cresciuti in seminari post-conciliari, e soprattutto delle fumisterie sinistrorse e semi-eretiche (o forse eretiche tout court) di Bergoglio, molti "cattolici delle parrocchie" hanno votato a sinistra. Non importa se il loro voto è a favore del divorzio, dell'aborto, dell'eutanasia, del matrimonio omosessuale, dell'ideologia omosessualista e genderista, di tutte le aberrazioni e perversioni di quel "partito radicale di massa" che è oggi la sinistra.
In quanto a noi, le parole d'ordine non possono che essere: "testimoniare, resistere, predicare la verità naturale". Il male si combatte. E alla fine, ci è stato promesso, vinceremo noi.

Piero Mainardi su Fb ha detto...

Ma perché fare analisi sul voto cattolico rammaricandosi di dove sia andato a finire il voto di coloro che si dichiarano cattolici (specie sul M5S) quando invece si tratta di prendere atto di alcuni dati?
A mio avviso invece occorrebbe piuttosto riflettere con estrema onestà e realismo almeno su questi quattro punti (tra i numerosi altri che si potrebbero sollecitare)
1) il "mondo cattolico" non esiste più già da un pezzo e quello ufficiale di cattolico ha spesso solo il nome o, nella migliore delle ipotesi, la residualità; 2) questa scomparsa è il risultato determinato da forme di presenza sociali e politiche inadeguate che vengono da lontano (almeno da 150 anni) andate sempre più peggiorando negli ultimi 50; 3) l'attuale cattolicesimo, sia sotto l'aspetto spirituale, sia sotto quello culturale e associativo è settoriale/monotematico (sensibile quasi esclusivamente agli morali) o liquido e non può che produrre cattolici a compartimenti stagno o liquidi, quindi inadeguati sia ad orientarsi che ad orientare in un contesto politico, sociale e culturale così complesso;
4) la fede come è trasmessa oggi tende a sostituire i contenuti con gli atteggiamenti; il ragionamento con i sentimenti per cui essere cattolici, paradossalmente, significa rinunciare ad assumere una forma culturale e politica specificamente cattolica, intendo con ciò non una visione di parte, confessionale, ma la capacità di avere una lettura e una visione globale su tutta la realtà che la luce cattolica offre, a partire dal modo con cui si è giunti in questa situazione di caos sociale e di autodemolizione interna per arrivare a tentare una via d'uscita.
Via d'uscita che citando Blondet che a sua volta cita Mario Palmaro non può prescindere da questo punto di partenza: "Come aveva ben visto Mario, l’apostasia dalla ragione precede e determina quella delle fede, il che non è strano dal momento che Gesù è il Logos".

mic ha detto...

Come aveva ben visto Mario, l’apostasia dalla ragione precede e determina quella delle fede, il che non è strano dal momento che Gesù è il Logos".

L'agire che precede l'intelligere, il sentire che precede il conoscere: "la dislocazione della divina monotriade così ben prefigurata da Romano Amerio.

irina ha detto...

Scusate, credo proprio sia l'inverso, quando la Fede si corrompe è la ragione che comincia a sragionare e/o a mandare avanti altre facoltà umane: la volontà o il sentire, l'agire e/o il sentimento(alismo).
La ragione migliora sempre, quando la Fede si rinsalda. Lo vediamo tutti i giorni, no!? Dietro questo caos c'è una Fede lassa o non c'è affatto ormai. Infatti si vive,come si vive tra i matti.