Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 25 marzo 2018

Don Curzio Nitoglia - Avvisi

Velletri (v. Madonna degli Angeli 78,
c/o Suore Discepole del Cenacolo).

Domenica 8 aprile: 
Giornata di Spiritualità con Don Curzio Nitoglia
Confessioni alle 7h.30;
Messa alle 8h.00;
Prima Colazione alle 9h.00 circa;
1a conferenza alle 10h.00;
pranzo al sacco alle 13h.00;
2a conferenza alle 16h.00;
Benedizione Eucaristica
e Rosario alle 18h.00.
Predica d. Curzio Nitoglia.
Cercheremo di ripeterle possibilmente ogni prima domenica del mese.
Daremo ulteriori informazioni per le prossime “Giornate di Spiritualità”.

Sabato 14 aprile: 
Conferenza:Il 50° anniversario del 1968
Relatore d. Curzio Nitoglia,
presenta il prof. Renato Criscuolo.
Perugia, via dei Priori, Hotel Priori, ore 18.00.

Martedì 1 maggio:
Spiegazione XXIV Tesi del Tomismo
Relatore d. Curzio Nitoglia
ore 16-18
Le lezioni saranno videoregistrate e messe in rete. Daremo conferma per ogni lezione a venire.

4 commenti:

Gianni B. ha detto...

Dominica IV in Quadragesima “Lætare” sive “de Rosa”

«Codesto fiore, significa quel Fiore che di sé dice nei Cantici: “Io sono il fiore del campo e il giglio delle convalli” (Cant. II, 1). [...] Triplice è in questo fiore la materia: vale a dire l’oro, il muschio, il balsamo. Mediante il balsamo poi il muschio si congiunge all’oro. Questo perché in Cristo triplice è la sostanza: la divinità, il corpo e l’anima. Mediante l’anima il corpo si unisce alla divinità [...]. Il portatore di questo fiore è Vicario del Salvatore, ossia è il Romano Pontefice, Successore di Pietro, Vicario di Gesù Cristo. Gesù infatti disse a Pietro: “Tu mi seguirai” (Io. XIV, 36). Il che si deve intendere non tanto come prefigurazione del martirio, ma quanto nel’ordine del magistero. “Ti chiamerai Cefa” (Io. I, 42) disse, il che esprime il suo essere capo. [...] E “il capo della donna è l’uomo, il capo dell’uomo è Cristo, il capo di Cristo è Dio” (1Cor. XI, 3). Come infatti la pienezza dei sensi abbonda nel capo e nelle altre membra vi è una parte di questa pienezza; così ugualmente Pietro è stato assunto nella pienezza della potestà, onde sia evidente che è il Vicario di Colui che di sé dice nel Vangelo: “Mi è stata data ogni potestà in cielo ed in terra” (Matth. XXVIII, 18). Onde Gesù disse a Pietro: “Ogni cosa che legherai sulla terra, sarà legata pure in cielo e ogni cosa che scioglierai sulla terra sarà sciolta pure in cielo” (Matth. XVI, 19). Pertanto questo fiore rappresenta il Romano Pontefice».

(Innocenzo III, Sermone 18 nella Domenica “Lætare”, PL CCXVII, coll 394-395)

irina ha detto...

"... Pertanto questo fiore rappresenta il Romano Pontefice."

Il Pontefice felicemente regnante da quale fiore è rappresentato?

Anonimo ha detto...

A proposito di Romano Pontefice, segnalo questo (soprattutto a Cesare Baronio, che sta particolarmente seguendo il filone):

http://www.osservatoreromano.va/it/news/il-primato-diaconale

Io non ci ho capito niente. Però sento puzza di bruciato.

Anonimo ha detto...

Sono ansioso di leggere le spiegazioni che don Curzio ci darà, colla consueta chiarezza, delle ventiquattro tèsi.

Saluti tomisti.

Maso