Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 7 aprile 2021

Erdogan riceve Michel e von der Leyen, ma per lei non c'è la sedia

Che pena l'Europa sottomessa alla Turchia! Visita ufficiale del presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen e del presidente del consiglio europeo Michel per sganciare miliardi alla Turchia ed elemosinarne l'aiuto. Erdogan arriva persino a togliere la sedia alla Von Der Leyen in quanto donna... Io sarei uscita dalla stanza. Non è solo una questione personale, c'è anche un ruolo da far rispettare !
Nonostante sia ben noto il ruolo subordinato (ed è un eufemismo) della donna - et alia - nell'Islam e nonostante ora la Von der Layen ne abbia fatto esperienza diretta tenendo poi conto delle gesta da aspirante sultano di Erdogan, ancora la sinistra parla dell'ingresso della Turchia in Europa!
(Agenzia Vista) Ankara, 07 aprile 2021 Erdogan riceve Michel e von der Leyen, ma per lei non c'è la sedia. All'incontro con il presidente turco Erdogan la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è rimasta senza sedia. Nella sala dell'incontro tra Michel il presidente del Consiglio europeo, Erdogan e, appunto, la von der Leyen c'erano solo due sedie. Alla fine le è stato offerto un posto su un divano beige, di fronte al ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
Ho ripreso la scena che documenta  l'accaduto dal video di cui alla fonte - Cliccare per ingrandirla
In effetti l'immagine, che si è imposta facendo scalpore in tutto il mondo, è decisamente storica e immediatamente eloquente, come tutte le immagini, del resto...
Vi si riconosce, anche in relazione alle precedenti sequenze del video:
1) Una figura femminile a disagio sia come donna che nell'alta funzione ricoperta.
2) Un uomo (il suo collega) non abbastanza uomo da assumere un comportamento adeguato: cedere il posto, non tanto per cavalleria, quanto per rispetto alla Von der Layen e come lezione al sultano interlocutore nel pieno della sua alterigia.
3) Invece di mostrare la puntuale raffigurazione di un Occidente in dissoluzione e troppo blando con l'Islam. 
Kilometri di frasi ben calibrate non avrebbero reso l'idea con la stessa icastica efficacia!
In questo senso non ogni male viene per nuocere!

45 commenti:

Anonimo ha detto...

Già si sono infrante le leggi coraniche, mai le donne devono essere presenti quando gli uomini si riuniscono, normalmente a pranzo loro preparano, poi restano in cucina ,e solo dopo che gli uomini sono usciti mangiano gli avanzi del pasto, poi le hanno fatto l'onore (?) di non mettersi il velo nero in testa, è già un altro atto di disobbedienza al Corano........e questi sono Europa? Qualcuno lo dica al MD della ong vaticana......Islam è questo, non ce ne sono altri neppure per i beoti beoni dei fautori del dialogo alla pari.

Anonimo ha detto...

https://t.me/c/1247579690/4233

Napoli, clandestini africani attaccano agenti della Polizia Locale. Non vediamo l'uso del manganello. Quest'ultimo lo usano solo contro lavoratori italiani, ridotti alla fame dai politici, che osano protestare per la libertà

Anonimo ha detto...

Erdogan è un islamico integralista. Non può che coltivare odio e pregiudizi... Michel è un buzzurro, Gli costava molto cedere la sua poltrona a Ursula? Von der Leyen una sprovveduta. Perché non se ne è andata?

Anonimo ha detto...

Ursula Von Der Leyen, chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Anonimo ha detto...

Per la legge coranica han fatto fin troppo.

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Da anni denunciamo la deriva islamista della Turchia di Erdogan che riduce sempre più i diritti delle donne. Fratelli d’Italia si batte per questo, per non consentire l’ingresso della Turchia nell’Unione europea. Posizione spesso criticata dai soliti salotti buoni e dall’intellighenzia nostrana che ci hanno accusato di ogni nefandezza.
Oggi, a seguito dell’inaccettabile smacco nei confronti della von der Leyen, umiliata come donna e come Presidente della Commissione europea, finalmente la sinistra italiana apre gli occhi su Erdogan. Che dire… alla buon’ora!

Anonimo ha detto...

Ditelo ancora che “ci vuole più Europa” per difendere principi e libertà!
Erdogan NON prevede sedia per la von der Leyen e a Michel sembra andare benissimo così...
Si attendono giustificazioni da eurolirici e euromistici

Anonimo ha detto...

l'immagine di Lorena, 62 anni, titolare di un bar a Bologna, che ieri alla manifestazione di protesta dei piccoli imprenditori in Piazza Montecitorio a Roma di fronte al Parlamento si è messa in ginocchio in lacrime davanti al cordone della Polizia, resterà un simbolo del fallimento di questo Stato che sta perpetrando il crimine epocale di trasformare l'Italia ricca di creatività, ingegno e capacità imprenditoriali in una massa di falliti.
In ginocchio con le lacrime agli occhi Lorena ha detto ai poliziotti: «Sono qui per me e per i miei figli. Noi siamo come voi. Non siamo negazionisti. Vogliamo solo lavorare e poter riaprire. Ormai lavoro per un euro all'ora. Gli investimenti di una vita erano nel mio bar. Ho investito tutti i miei soldi nel mio bar a Bologna aperto 15 anni fa. Ero qui per una protesta che non perdesse il rispetto delle istituzioni, io ci credo ancora ma dovete ascoltarci».
I micro, piccoli e medi imprenditori, che in Italia rappresentano oltre il 90% del sistema dello sviluppo, sostanziano l'economia reale che produce beni e servizi, così come sono la principale fonte di sostentamento dello Stato attraverso le fin troppo cospicue tasse che gravano sui loro introiti. Ebbene è veramente paradossale che chi tiene in piedi la nostra economia reale e chi nutre uno Stato voracissimo, oggi sia costretto a inginocchiarsi per supplicare in lacrime lo Stato di essere lasciato libero di lavorare.

Anonimo ha detto...

TURCHIA. BENE CHE PD APRA GLI OCCHI DOPO SEDIA NEGATA ALLA VON DER LEYEN. MA ERDOGAN DA ANNI CALPESTA I DIRITTI UMANI E MASSACRA CURDI E ARMENI.
IL PD NON LO SAPEVA?
Lieto di vedere che un brutto gesto, una poltrona negata alla Von der Leyen, abbia finalmente fatto capire al PD e alle sinistre europee che Erdogan non è degno di poter dialogare con l’Europa.
La Lega lo ripete inascoltata da vent’anni.
Gesto ignobile e meschino quello fatto alla Von der Leyen, ma chi si scandalizza oggi per un gesto maschilista dove era nei mesi o anni scorsi quando Erdogan massacrava i Curdi in Kurdistan e gli Armeni nel Nagorno Karaback, dove era quando invadeva le acque di Cipro, dove era quando migliaia di oppositori al suo regime venivano incarcerati o esiliati o peggio ancora? Dove erano le sinistre quando Erdogan lanciava strali contro la Francia e casualmente qualche giorno dopo un jihadista causava una strage a Nizza?
Brutto gesto la sedia negata alla Von de Leyen, ma qui parliamo di un regime che nega i diritti umani e provoca genocidi..
https://www.repubblica.it/esteri/2021/04/07/news/sofa-gate_ad_ankara_niente_sedia_d_onore_per_von_der_leyen_machismo_protocollare_da_erdogan-295362922/

Persino il Tg3 ha detto...

In un altro luogo potrebbe passare come un grave errore del protocollo. Ma nella Turchia di Erdogan, dove i diritti delle donne sono sotto minaccia costante, lo sgarbo diventa un fatto politico.

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo:
Ci sono tante possibili letture dell’assenza di una sedia per la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che è stata ricevuta ad Ankara, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, non proprio come una colf ma certo senza gli onori del caso, confinata a metri di distanza su un divano.

La mia impressione è simili situazioni costituiscano un promemoria per quanti, da mattina a sera, sparano a zero sui presunti sessismo e degrado di un Occidente che, spesso a sua insaputa - e quasi sempre senza meriti -, ha le sue radici in quella tradizione cristiana senza la quale la dignità femminile non si sarebbe, socialmente, mai affermata.

Anonimo ha detto...

ORIANA FALLACI SI TOLSE IL VELO DAVANTI A KHOMEINI
Oriana Fallaci (Scrittore - come ha fatto scolpire sulla lapide della sua tomba, alla faccia delle femministe imbecilli) era di una pasta ben diversa da Ursula Von der Layen e di fronte all'Ayatollah Khomeini non mancò di far capire cosa fosse una donna libera.
Erdogan non è una figura della dimensione di Khomeini, vale al massimo come un Gheddafi o un Arafat (tutti intervistati da Fallaci), ed è sicuramente un gran cafone maleducato per come ha trattato il Presidente Von der Layen solo perché è donna, ma questa ha dimostrato di valere come una cameriera perché da tale si è lasciata trattare.
In tutto questo, il peggiore è il ministro belga che accompagnava il Presidente della Commissione Von der Layen, rimasto seduto anziché alzarsi e dare il posto al suo superiore.
Detto questo: quelli del PD vogliono che la Turchia entri nell'UE, a conferma che quando volete capire cosa scegliere in politica dovete guardare cosa vuole il PD e fare il giusto contrario. Perché solo il contrario è giusto.

Marcello ha detto...

Premetto che non sono d'accordo con l'ingresso della Turchia nella UE ed ho il mal di stomaco alle pretese di moschee e diritti vari nei paesi occidentali, ma l'evento potrebbe essere interpretato come segue: i presidenti di Stato dovevano sedersi sulle sedie, i ministri e presidenti di altre commissioni sulle poltrone. Tanto è che anche il ministro (maschio) degli esteri turco sedeva in poltrona di fronte alla Von Der Leyen. E, se fate caso, all' ingresso dei personaggi, si notano già i microfoni presenti nelle posizioni che saranno poi occupate da loro. La Von Der Leyen non lo aveva notato? Credo ci sia stato un protocollo poi da rispettare.
Dunque, per quale motivo hanno scatenato le polemiche? Non lo so, ma temo che oramai vedano il diavolo, cioè il sessismo e l'omofobia, dappertutto.

Viator ha detto...

...
Nelle ultime ore stanno emergendo delle foto scattate nel 2015 durante una riunione del G20 ad Adalia, in Turchia, in cui l’allora presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, e il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, erano seduti ai lati di Erdoğan, su poltrone identiche.
Per molti osservatori l’incidente diplomatico è stato un sintomo del sessismo che le leader donne subiscono da sempre a tutti i livelli della politica, anche ai più alti.

Del resto Erdoğan aveva spesso fatto già in passato commenti discriminatori e offensivi nei confronti delle donne, come quando nel 2016 disse che le considerava «prima di tutto delle madri». Di recente il suo governo ha annunciato il ritiro dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, mentre diverse inchieste hanno mostrato come negli ultimi anni la libertà delle donne turche sia progressivamente peggiorata.

Alcuni politici e commentatori europei hanno sostenuto però che anche Michel avrebbe potuto prendere una posizione più netta, e rifiutarsi di partecipare all’incontro oppure cedere la sua sedia a Von der Leyen. «Perché è rimasto zitto?», si è chiesta su Twitter la parlamentare europea Sophie in ‘t Veld, olandese e appartenente al gruppo dei Liberali. «Da Erdoğan non ci aspetta niente di diverso, ma fa amarezza il fatto che il presidente del Consiglio Europeo sia sceso al suo livello», ha commentato l’ex cancelliere austriaco Christian Kern.

A Bruxelles esiste da tempo un movimento piuttosto sotterraneo che segnala episodi di sessismo all’interno delle istituzioni: uno dei più attivi è MeTOOEP, che lavora al Parlamento Europeo e oltre a fare pressione per ottenere una piena parità di genere nelle istituzioni raccoglie testimonianze di molestie e violenze subite dalle donne.

Altri hanno segnalato che non è la prima volta che rappresentanti delle istituzioni europee fanno figure del genere durante delicate visite diplomatiche. «È la seconda volta in due mesi che avvengono imbarazzanti incidenti diplomatici con vicini problematici», ha fatto notare la giornalista di affari europei Beatriz Ríos, citando la recente e fallimentare visita dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrell, in Russia.

Secondo alcuni, quello che è successo è la dimostrazione che l’Unione Europea non abbia l’autorevolezza e la credibilità necessarie per condurre una politica estera indipendente. «Il passo falso del divano è una perfetta allegoria della politica estera europea», ha scritto Roman Pable, esperto di relazioni internazionali e consulente politico del gruppo dei Liberali al Parlamento Europeo: «sul piano internazionale veniamo trattati senza alcun rispetto, ma invece che discutere del perché succede ci mostriamo indignati senza cambiare niente di sostanziale, ma restando in pace con noi stessi».

https://www.ilpost.it/2021/04/07/sedia-von-der-leyen-erdogan/

mic ha detto...

«Il passo falso del divano è una perfetta allegoria della politica estera europea», ha scritto Roman Pable, esperto di relazioni internazionali e consulente politico del gruppo dei Liberali al Parlamento Europeo: «sul piano internazionale veniamo trattati senza alcun rispetto, 

Un commento del genere distrae dal segnale inequivocabile di Ergogan che dimostra la posizione della donna dell'Islam....

Anonimo ha detto...

Per Marcello 7:29

"fate caso, all' ingresso dei personaggi, si notano già i microfoni presenti nelle posizioni che saranno poi occupate da loro. La Von Der Leyen non lo aveva notato? Credo ci sia stato un protocollo poi da rispettare.
Dunque, per quale motivo hanno scatenato le polemiche? Non lo so, ma temo che oramai vedano il diavolo, cioè il sessismo e l'omofobia, dappertutto."

Sembra un altro tentativo di minimizzare o sviare.
Il ruolo della Van ser Leyen è superiore a quello del ministro degli esteri turco. E, come in precedenti casi analoghi, i tre partecipanti principali dovevano sedersi alla pari... Evidente, nel filmato, la sorpresa e l'imbarazzo della Von der Layen.

Anonimo ha detto...

In pochi attimi, la povera Ursula è diventata la paladina delle donne di casa bistrattate. Direi che alla viltà del gesto che l'ospite le ha riservato non varrebbe in risposta alcuna protesta di donne politiche in ginocchio. La sedia mancante funge da detonatore di una vendetta atavica; nell'assenza di un comodo sostegno domestico, seppure provvisorio, si manifesta tutta la potenza dello spirito che anima da che mondo è mondo le battaglie silenti, quelle tra suocere e nuore.

Anonimo ha detto...

Un tempo mi fu riferita una profezia che il compito dell'Islam era quello di farci salvare la nostra anima cristiana. Siccome l'Islam è la religione delle spada,noi non possiamo andare loro incontro con l'ipocrita arma molle 'buonista'. Non è che noi si debba diventare guerrafondai, ma la spada del giudizio, quella sì, è da usare con destrezza sempre. E qui casca l'asino!

Per quello che riguarda la Ursula, che profetizza epoche di pandemie, ed è parte di questa infame ue, non mi rappresenta e per quel che mi riguarda anche in cucina, che poi è luogo religioso, di salute e di arte, sarebbe stata benissimo e dignitosamente, se solo lo avesse compreso anche solo nella sua sua stessa vita.

bernardino guerrini ha detto...

Islam ed Erdogan (o Turchia in Europa) è come dire Hitler e Stalin unitamente a Mao messi insieme.... distruzione totale della vera Europa.. l'esempio lampante è la fotografia dell'islam pericoloso e di uno dei suoi capistipite lo abbiamo visto in questi giorni con quello che sono riusciti a fare alla presidente della commissione Europea.. e tutte le sinistre komuniste non fanno altro da anni di chiedere la Turchia in Europa.. e non facciamo altro che sborsare miliardi mettendoci in ginocchio davanti ad Erdogan che ci ricatta in questo modo.. unitamente al ricatto dell'islam. anche se qualcuno va a farci accordi e ad abbracciare i suoi capi.. è come mettere l'agnello nelle fauci del lupo.. ormai nessuno ricorda più la storia... ma basta ricordarsi del komunismo di Stalin e di Mao dei lagher, o dei lagher tedeschi di hitler per capire poi chi è l'islam.. abbiamo dimenticato tutte le invasioni islamiche della storia.. o i flagelli del komunismo.. e questa è la cosa peggiore.. ma Fatima ce lo ricorda in continuazione... solo che siamo sordi e ciechi... e abbiamo messo sui troni i peggiori nostri nemici per ucciderci tutti.. ma soprattutto per uccidere quell'occidente Cristiano che è stato il baluardo delle libertà.

mic ha detto...

Non è che noi si debba diventare guerrafondai, ma la spada del giudizio, quella sì, è da usare con destrezza sempre. E qui casca l'asino!

Noi abbiamo anche la spada della Parola (emblema di san Paolo); ma dov'è più l'annuncio e l'evangelizzazione in una chiesa che li confonde col proselitismo, peraltro inteso in senso deteriore?
Non dovremmo né rimanere in silenzio o fare patti nefandi (vedi Abu Dhabi e tutto il seguito), come chiesa, né permettere che non rispettino le nostre leggi e la nostra cultura, come stato... E, soprattutto, dovremmo bloccare responsabilmente la massiccia invasione spacciata come 'migrazione'...

Anonimo ha detto...

Che Erdogan fosse Erdogan, lo si sapeva. Adesso sappiamo che anche Michel è Michel. Il despota turco riceve a palazzo i due presidenti d’Europa, Ursula von der Leyen (Commissione) e Charles Michel (Consiglio), ma di sedie per gli ospiti ce n’è una sola. A rigor di cerimoniale spetterebbe a von der Leyen, e non in quanto donna, ma per la maggiore rilevanza politica del suo ruolo. Mentre Erdogan è proprio in quanto donna che intende umiliarla e così invita Michel a occupare la seggiola dorata con i braccioli. Ci sono momenti che definiscono un carattere e un continente. Se Michel cedesse il posto alla collega, Erdogan verrebbe retrocesso di colpo a quello che è: un autocrate misogino, convinto che il potere di ricatto che esercita sull’Europa riguardo ai migranti lo autorizzi a infliggerci qualsiasi insolenza. Come europei ne usciremmo ingigantiti nell’autostima. Invece Michel si siede senza fare una piega, con un mix deprimente di inconsapevolezza e paura di sbagliare, lo stesso che ha guidato le istituzioni di Bruxelles nella fallimentare partita dei vaccini. Per un attimo spero che von der Leyen schiaffeggi quei due maschi inutilmente alfa, ma è una signora di buone maniere e contiene il suo imbarazzo nei limiti di un suono onomatopeico: «Ehm». Poi, per non peggiorare le cose, accetta di accomodarsi su un sofà laterale. Che rabbia. Ecco, se proprio devo trovare un aspetto positivo in questa vicenda, è la prima volta che mi arrabbio non come italiano, ma come europeo (Ansa: "Il Caffè" di Massimo Gramellini oggi sul Corriere)

Anonimo ha detto...

Che dire?Erdogan è questo :padrone a casa sua ed uno che si fa il bullo anche in casa d'altri ,vero signora Merkel?La Von dL è stata eletta risicatamente da un minestrone di sigle,partiti e partitini ,ha poca autorità e si vede. Partita da posizioni di centro-destra in tutti i principali dossier si barcamena fra verdi ,socialisti e popolari.Una figura scialba arrivata a presiedere un unione europea che purtroppo non decolla.Il Michel è il giusto rappresentante di un paese come il Belgio dove ormai ci sono più musulmani che cristiani, si costruiscono moschee e si trasformano le chiese in biblioteche o centri commerciali. Con questo non giustifico Erdogan ma quello che ha fatto dovrebbe aprire gli occhi a tanti italioti. Meglio che si capisca con chi abbiamo a che fare ,e benchè sgradevolissimo meglio lui (pagando) che Boko Haram....

Non certo alla pari..tra le parti politiche ha detto...

"Evidente, nel filmato, la sorpresa e l'imbarazzo della Von der Layen."

Porla sul divano forse l'avra' presa come una galanterìa , un trattamento da 'principessa da mille e una notte '. D'altronde il ceppo tedesco e' lo stesso di Laurence d'Arabia .

Mentre da noi si coprono le sculture rappresentanti grazie femminili per non 'offendere'l'ospite , a casa dell'ospite si fa quel che dice l'ospite .

Troppo bene le e' andata , non le hanno velato i capelli considerati quanto di piu' erotico . Bocca e naso gia' li portava coperti da casa quindi in parte era gia' sottomessa .

Ne' piu' ne' meno . ha detto...

"potere di ricatto che esercita sull’Europa riguardo ai migranti "
Beh, tolto di mezzo un satrapo (Gheddafi) a Erdogan non resta che prendere il posto rimasto vacante . Come si vede l'intento ( il modo di ragionare) del sultano Erdogan il magnifico e' lo stesso del sultano Solimano a Vienna .

Anonimo ha detto...

«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada (sed gladium/alla machairan). Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.( Mt 10,34-35)

Che poi è il sì sì, no no.

Si può essere buoni solo con la chiarezza di un giudizio veritiero, altrimenti è buonismo, conformismo, piaggeria, doppio/giochismo, ipocrisia, falsità, tradimento di Dio, di noi stessi, del prossimo.

Un bambino di tre anni è in grado di capire cosa è un gioco e cosa una cosa seria.
Gli adulti, mai cresciuti, ritengono che il prossimo sia come loro rimasto infantile e non capisca, ma quelli che non capiscono sono solo i superbi mai cresciuti che vivono per finta e mai sul serio.

Anonimo ha detto...

Ragazzi qui ci si attacca all'etichetta e si calpesta e si è calpestata l'etica da mo'. Un mondo fatuo. Settecentesco. E sappiamo come è finita!

Marco Toti ha detto...

Per quello che riguarda la Ursula, che profetizza epoche di pandemie, ed è parte di questa infame ue, non mi rappresenta e per quel che mi riguarda anche in cucina, che poi è luogo religioso, di salute e di arte, sarebbe stata benissimo e dignitosamente, se solo lo avesse compreso anche solo nella sua sua stessa vita.

Concordo. Ridicolo che ci si adiri per una che contribuisce al nostro sfascio, con argomentazioni laicistico-massoniche, su un blog cattolico.
PS La Fallaci era una isterica piena di sè: questo il motivo per cui si tolse il velo di fronte a Khomeini, cui non sarebbe stata degna di allacciare le scarpe.

Marco Toti ha detto...

Ma non vi viene qualche dubbio (pudore?) a citare Gramellini?

Anonimo ha detto...

I dem si accorgono solo ora di come l'islam tratta le donne.
E' per questo che li hanno fatti entrare illegalmente a milioni.

mic ha detto...

Ridicolo che ci si adiri per una che contribuisce al nostro sfascio, con argomentazioni laicistico-massoniche, su un blog cattolico.

Le argomentazioni sono da laici perché in questo caso si tratta di un evento politico. Peraltro con un'ampia citazione di link dei riferimento al contesto e annessi e connessi. Il tipo di argomentazioni non mi sembra etichettabile in alcun modo

PS La Fallaci era una isterica piena di sè: questo il motivo per cui si tolse il velo di fronte a Khomeini, cui non sarebbe stata degna di allacciare le scarpe.

Questa è una tua opinione peraltro espressa in termini provocatori. Ed è l'ovvio motivo per cui spesso non pubblico.

Ma non vi viene qualche dubbio (pudore?) a citare Gramellini?

Dovresti sapere che personalmente (e dunque vale anche per le segnalazioni dei lettori) non guardo a chi lo dice ma a quel che dice.

Anonimo ha detto...

Eppoi Dio ha sempre punito il Suo popolo infedele per mano dello straniero.

Direi di scindere i due, l'Ursula e il Recep Tayyip: a) alla Ursula il divano le è calzato come una camicia di seta, per i noti motivi; b) il Recep Tayyip è stato la mano di Dio occulta per abbassare la fronte della Ursula, c) facendo implicitamente la figura del cafone urbi ed orbi, anche questa è una punizione di Dio, Uno e Trino per mostrare al moscio mondo, europeo in particolare, di che pasta sia fatto il superbo vicino.

Concludendo questa è stata un'azione di Dio, Uno e Trino, che con la sola seduta sul divano ha ottenuto una tripla punizione in mondo/visione. Magnifico!

mic ha detto...

In effetti l'immagine che si è imposta in tutto il mondo è assolutamente storica e sommamente immediatamente eloquente, come tutte le immagini, del resto...
Vi si riconosce:
1) Una figura femminile a disagio sia come donna che nell'alta funzione ricoperta
2) Un uomo (il suo collega) non abbastanza uomo da assumere un comportamento adeguato: cedere il posto, non tanto per cavalleria, quanto per rispetto alla Von der Layen e come lezione al sultano interlocutore nel pieno della sua alterigia.
3) Invece di mostrare la puntuale raffigurazione di un Occidente in dissoluzione e troppo blando con l'Islam.
Kilometri di frasi ben calibrate non avrebbero reso l'idea con la stessa icastica efficacia!
In questo senso non ogni male viene per nuocere!

Anonimo ha detto...


Draghi, in un'intervista in cui parlava di diverse cose, ha condannato senza mezzi termini il comportamento maleducato e offensivo di Erdogan.

E ha fatto bene. Salvini lo ha seguito a ruota. Vedi Corr d Sera di oggi.
A me l'Ursula è assai poco simpatica, per quello che rappresenta e per il tipo di politica che fa. Tuttavia, bisogna qui separare, come spesso accade in politica, la persona dall'istituzione. Come donna, l'umiliazione è più altro sul piano della educazione, e il gesto si ritorce contro chi l'ha fatto: la brutta figura la fa chi si comporta male non chi ne è la vittima incolpevole. Accanto all'offesa sul piano del galateo, che certo ha sempre un suo valore, c'è poi l'offesa sul piano politico, all'intera Europa, dato che l'Ursula si trovava lì in veste ufficiale non privata, come presidente dell'esecutivo europeo.
Pur essendomi antipatica per via della sua politica e della sua ideologia femminista, io comunque l'avrei fatta accomodare in una bella poltrona, accanto a me, se fossi stato al posto di Erdogan.
Dice il Corriere che ai Turchi non sono piaciute le dichiarazioni di Draghi (molto schiette, in verità, in stile assai poco gesuitico). Il loro ministro degli esteri ha convocato il nostro ambasciatore ad Ankara. I Turchi non ne lasciano scappare una, a quanto pare.
Speriamo adesso che Draghi mantenga la posizione, che non assista al consueto, umiliante balletto del "sono stato frainteso", come troppe volte accaduto in passato.
Z.

Anonimo ha detto...

Draghi sta inciampando.

Quando uno si reca ad una cerimonia si informa degli usi, parimenti se va in un paese straniero, ancor più quando del paese straniero è notoria la diversità degli usi e costumi.

Quindi Madame avrebbe dovuto prepararsi alla diversità. Ora che si sollevi un polverone per una sedia che non c'era, quando ingoiamo sgozzamenti come acqua ed altri usi 'diversi' dai nostri che sono caratteristici del luogo e della cultura che lo anima, lo trovo eccessivo. Tutti a fare i cavalier serventi di Madama, a chiacchiere. Ora voglio vedere i nostri eroi alla reazione del mister. Auguri.

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli:
Ursula-Merkel ( essere donne non rende automaticamente migliori, caro Letta) trattano con la Turchia ( che appoggiava Isis eccetera) e le forniscono i miliardi, per fermare afflusso di profughi. In questo caso dei cosiddetti diritti veri, conculcati ogni giorno, frega nulla. Se invece sul tema ( emigrazione e diritti) si esprimono due paesi europei come Ungheria e Polonia ( che non sono dittature, non ammazzano nessuno ma non vogliono privare i figli di padre o madre...), succede il finimondo, si fa guerra all' ultimo sangue e si cerca di imporre l' etica crucca anche contro la natura della UE.
E pensare che l' Unione Europea dei padri fondatori, prima di finire in mano ad una tedesca dell'est, era nata per: 1 difendersi dal comunismo Urss e Germania Est; 2 arginare nuovi tentativi di supremazia tedeschi.
Ps la dura dichiarazione di Draghi, ben diversa dall' atteggiamento di Ursula, che significato ha?

Anonimo ha detto...

"... essere donne non rende automaticamente migliori, caro Letta)...

Esatto! Come non viene tolto il peccato originale e gli altri peccati, cercati, voluti, ambiti, a tutti i gruppi 'protetti' per legge con le deboscia/leggi appartenenti al diritto infernale.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
Bravo Draghi su Erdogan

È alta tensione tra Italia e Turchia, dopo che il premier Mario Draghi ha condannato il trattamento riservato alla presidente della Commissione europea che nel sontuoso palazzo presidenziale di Ankara è stata lasciata senza sedia: “Non condivido assolutamente Erdogan, credo che non sia stato un comportamento appropriato e mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che Ursula von der Leyen ha dovuto subire” ha detto Draghi. “Con questi dittatori, chiamiamoli per quello che sono…”.

Niente male, se paragoniamo le parole di Draghi a quelle di altri capi di stato europei. Silenzio da parte di Angela Merkel. Nulla da parte delle femministe svedesi al governo, come il ministro dell’Uguaglianza Märta Stenevi. O se pensiamo alla reazione di quel codardo del belga Charles Michel, che era presente in sala: “Deplorevole, ma ho scelto di non peggiorare la situazione”.

La gravità e il simbolismo di quanto avvenuto ad Ankara è racchiuso nelle parole su Le Figaro di Henri Guaino, saggista ed ex primo consigliere di Nicolas Sarkozy all’Eliseo: “Sembra uno di quei dipinti in cui i pittori di corte mettono ogni personaggio in un posto specifico per enfatizzare le gerarchie e le relazioni di potere. Se questa immagine fosse un dipinto, il titolo che le si addice meglio sarebbe ‘Sottomissione’, perché è esattamente ciò che esprime. Con la donna relegata in lontananza sul divano con il pretesto che la forma sarebbe meno importante della sostanza. Ma la forma rivela la sostanza. Accettando questa forma, attraverso i suoi due massimi rappresentanti, l'Unione europea firma l'atto di sottomissione della civiltà europea a uno dei leader più inclini alla sua distruzione”.

L’Unione Europea, continua Guaino, “è diventato il ricettacolo di ciò che resta dello spirito di Monaco. La diplomazia prima di tutto, questo è ciò che ha detto von der Leyen. Questo è ciò che hanno detto i diplomatici francesi e britannici nel periodo tra le due guerre su Hitler. Quando uno stato è minacciato nei suoi interessi vitali da un dittatore che conosce solo gli equilibri di potere, non dobbiamo cedere, altrimenti siamo condannati a cedere sempre di più fino a quando il peggio diventa inevitabile”.

Ma sembra che per l’Europa al peggio non ci sia davvero mai fine… La sottomissione è il suo letto caldo.

Anonimo ha detto...

Bonino afferma candidamente che non deve stupire l'atto di Michel, con Von der Leyen è in atto una furiosa guerra di potere, lui mira al posto occupato da lei e questo spiega come in UE si interessino dei problemi dell'Europa, mirano solo a poltrone e incarichi prestigiosi, del resto se ne fregano altamente.

mic ha detto...

Dunque ben venga l'uscita di Draghi! E speriamo che non se la rimangi...

Anonimo ha detto...

L'Ursula è compagna di merende ue del Mario, che è intervenuto più in favore delle merende ue che dell'Ursula. Se venissero a mancare le merende ue il Mario si troverebbe davanti a una ben altra uscita.

Anonimo ha detto...


Un'altra uscita positiva di Draghi

Nel divano di fronte a quello sul quale era stata fatta sedere l'Ursula, era piazzato il ministro degli esteri turco. Come se l'Ursula fosse semplicemente il ministro degli esteri dell'Unione Europea e non invece il capo del suo esecutivo e quindi l'equivalente di Erdogan. Un evidente sgarbo cerimoniale, lasciando perdere la faccenda dell'offesa alla donna. Se l'Ursula si fosse presentata come ministro degli esteri della UE allora non ci sarebbe stata nessuna offesa a metterla di fronte al suo parigrado turco, sul divano.

Ma qual'è l'altra uscita positiva di Draghi, pur restando le doverose riserve su molte altre cose del suo programma politico?
Ha bloccato l'acquisto cinese di una nostra azienda di valore "strategico". Ottimo. Mi sbaglio, o è la prima volta che succede? In questo campo, l'Italia verrebbe finalmente tutelata.
I Cinesi hanno finora goduto nel nostro Paese (e non solo) di complicità legate alla ideologia comunista condivisa dai loro complici (certo, postcomunista o in salsa "grillina", ma al dunque sempre lì si andava a parare, all'antiItalia come forma di governo).
Draghi "sovranista", al dunque? Piano. Limitiamoci a prendere atto di questi due interventi positivi che denotano una sicura preoccupazione per l'interesse nazionale.

Ma che dire delle "uscite" di Zaia, presidente della regione Veneto? Quelle a favore dello iniquo ddl Zan? Ma Zaia non viene anche lui dal mondo delle discoteche? Ma no, quello è DiMaio, "Giggino" per gli amici....
Z.

Chiariamoci . ha detto...

Dagli Atti degli Apostoli 4,13-21
"Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in Quel Nome». Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel Nome di Gesù."

Conclusione dell'omelìa proposta dai Padri Silvestrini
E’ al Signore che appartiene la storia. E’ lui il garante della salvezza dell’umanità. Noi siamo, per grazia, i suoi collaboratori. Dove? Fino ai confini del mondo, abitazione dell’uomo. Di più. La nostra fede cresce nella misura in cui la facciamo oggetto serio del nostro coinvolgimento in Cristo. Siamo tanto più cristiani quanto più diventiamo missionari, mandati. “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”.
https://www.laparola.it/romano/liturgia-della-parola/

Sì può ridere di tutto! ha detto...

Questa è carina:
E comunque, che i turchi non ti fanno sedere si capiva già dal cesso... 😏

Anonimo ha detto...

Nell'intervista per "Il Giornale", ho parlato di diverse tematiche: la necessità di aggregare le forze Identitarie per contrastare l'agenda globalista, il ruolo dei "serbatoi di pensiero" per contrastare il politicamente corretto, il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo.
Buona lettura!

https://www.ilgiornale.it/news/politica/lorenzo-fontana-mediterraneo-casa-nostra-cosa-faremo-turchia-1938156.html

Anonimo ha detto...

L’Unione Europea ha preso le distanze e implicitamente condannato l’affermazione del Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi in cui ha qualificato il Presidente turco Erdogan “un dittatore”.
Un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato: “La Turchia è un Paese che ha un Parlamento eletto e un presidente eletto, verso il quale nutriamo una serie di preoccupazioni e con il quale cooperiamo in molti settori. Si tratta di un quadro complesso, ma non spetta all’Ue qualificare un sistema o una persona“.