«Un’ora grave suona per la grande famiglia umana. Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare» (Papa Pio XII, 24.8.1939).
Tra tante valide riflessioni, la cosa più importante:
[Pax Christi in Regno Christi] «Davanti a queste apocalittiche previsioni di sventure imminenti e future, consideriamo Nostro dovere elevare con crescente insistenza gli occhi e i cuori di coloro, in cui resta ancora un sentimento di buona volontà verso l’Unico da cui deriva la salvezza del mondo, verso l’Unico, la cui mano onnipotente e misericordiosa può imporre fine a questa tempesta, verso l’Unico, la cui verità e il cui amore possono illuminare le intelligenze e accendere gli animi di tanta parte dell’umanità, immersa nell’errore nell’egoismo, nei contrasti e nella lotta, per riordinarla nello spirito della regalità di Cristo» (Pio XII, Summi Pontificatus)
«Il desiderio di pace è certamente un sentimento comune a tutti, e non vi è alcuno che non la invochi ardentemente. La pace, tuttavia, una volta che si rinneghi la Divinità è assurdamente invocata: dove è assente Dio, la giustizia è esiliata; e tolta di mezzo la giustizia, invano si nutre la speranza della pace» (San Pio X)
[Pax Christi in Regno Christi] «È dunque evidente che la vera pace di Cristo non può essere che nel regno di Cristo: «La pace di Cristo nel regno di Cristo»; ed è del pari evidente che, procurando la restaurazione del regno di Cristo, faremo il lavoro più necessario insieme e più efficace per una stabile pacificazione» (Pio XI, Ubi arcano)
7 commenti:
No per favore! Per la prima volta nella storia l’Unione Europea manda armi a Kiev e getta benzina sul fuoco. Incapace di una seria ed efficace azione diplomatica non contribuisce certo alla soluzione del conflitto ma lo alimenta. L’Italia si unisce e vuole mandare armi e missili. In questo modo si rischia veramente d’innescare un conflitto mondiale. Come sempre resta inascoltata la voce del Papa mentre sui social si moltiplicano i “Je suis Kiev” che dovrebbero gridare: le armi non producono pace ma sangue e morte. Preghiamo e facciamo digiuno perché il momento sta diventando drammatico e solo Dio può cambiare menti e cuori.
Don Giovanni D'Ercole
Il Patriarca Kirill si schiera contro le "forze del male" dell'Occidente
Il capo della Chiesa ortodossa russa ha definito "forze del male" gli oppositori di Mosca in Ucraina, parlando dell'invasione del Cremlino del suo vicino filo-occidentale.
"Dio non voglia che l'attuale situazione politica nella fraterna Ucraina, miri a far prevalere le forze del male che hanno sempre combattuto contro l'unità della Russia e della Chiesa russa", ha detto il patriarca Kirill in un discorso ai parrocchiani.
Fonte: AFP
Qualche giorno fa, dopo un'assordante silenzio, sottolineato anche dai vescovi presenti a Firenze per il convegno "Mediterraneo frontiera di pace", il Patriarca di Mosca Kirill aveva fatto sentire la sua voce. Nel suo messaggio di pace, però, riecheggiavano anche, in alcuni punti, le parole con cui Putin ha giustificato l'invasione dal punto di vista storico e culturale.
Non è più l’Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione. E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna alle sue radici. A cosa? Cristiano, greco-romano, mediterraneo… – Europeo… Cioè, alle radici comuni al vero Occidente. Queste radici – le loro! – l’Occidente moderno le ha tagliati fuori. E sono rimaste in Russia.
Paolo Nori afferma che il suo corso su Dostoevskij è stato cancellato dall'Università Milano Bicocca "per evitare polemiche in questo momento di forte tensione".
Io non so se sia vero, ma qui si sta perdendo il lume della ragione.
Dostoevskij poi... esiliato e condannato dallo Zar. Ma leggetevi le "Memorie dalla casa dei morti" poi ne riparliamo.
Ah, se vi fanno schifo i quadri di Kandinskij o di Malevic dateli pure a me.
Anche se non è un direttore d'orchestra o un soprano la caccia al russo in quanto russo è un'emerita cretinata. Uno deve essere responsabile delle proprie azioni non di quelle del proprio popolo o etnia altrimenti vi devo spiegare io dove si va a finire?
La tolleranza arriverà ad un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli.
- Lo dice proprio Dostoevskij
Putin ha torto, ma ha dalla sua le ragioni, o la maggior parte delle ragioni: non vuole i missili nucleari NATO (cioè USA) a soli 300 km da Mosca.
Come nel 1962: gli americani avevano ragione a non volere i missili comunisti a Cuba, ma se avessero iniziato una guerra imprevedibile, avrebbero avuto torto.
In certi casi occorre fidarsi della potenza della preghiera.
Non bsogna temere coloro che ucciono i corpi, ma Dio che può uccidere i corpi e mandare alla geenna.
Gesù dice che Dio Dio può uccidere, ma per un atto d'amore e di giustizia e, poiché è lui il Signore della storia, può permettere che degli uomini uccidano, ma può anche non permetterlo. La preghiera è l'unica arma (e se la legittima difesa rientra nell'ordine morale, la guerra preventiva con morti civili, no).
Putin ha torto, ma ha gran parte delle ragioni.
Come una ragazza sedotta e abbandonata che si ritrova incinta e che è rifiutata perfino dalla propria famiglia e, in stato di povertà e abbandono, decide di abortire: ha comunque torto a farlo, ma le sue ragioni verso chi ha molto più torto di lei, gridano vendetta a Dio.
[PAX CHRISTI IN REGNO CHRISTI] "Davanti a queste apocalittiche previsioni di sventure imminenti e future, consideriamo Nostro dovere elevare con crescente insistenza gli occhi e i cuori di coloro, in cui resta ancora un sentimento di buona volontà verso l’Unico da cui deriva la salvezza del mondo, verso l’Unico, la cui mano onnipotente e misericordiosa può imporre fine a questa tempesta, verso l’Unico, la cui verità e il cui amore possono illuminare le intelligenze e accendere gli animi di tanta parte dell’umanità, immersa nell’errore nell’egoismo, nei contrasti e nella lotta, per riordinarla nello spirito della regalità di Cristo".
PIO XII, Summi Pontificatus
https://bit.ly/3C30cGe
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