Sull'onda della residua autorità morale del papato che, almeno in apparenza, sembra aver sortito effetto dalla telefonata previa di Bergoglio in una delle sceneggiate sul palcoscenico mondialista, il discorso di Zelensky al parlamento italiano è stato sorprendentemente diverso da tutti i precedenti. Per accortezza, senso della misura e senz'alcun tono incendiario. Di riflesso molti commentatori più prudenti hanno potuto invocare la diplomazia come soluzione del conflitto.
Più che a questo Parlamento - che di fatto non ci rappresenta per via delle scelte sinistrorse in chiave atlantista (una volta un ossimoro ora non più) -, il leader ucraino sembra aver parlato agli italiani, come se fossero ancora in prevalenza cattolici Dio Patria e Famiglia. E ha persino invocato la pace, senza alcun richiamo a no-fly-zone et similia, filo conduttore di tutte le sue esibizioni a ripetizione.
Forse i suoi sceneggiatori sanno bene che questa è la vera anima del nostro popolo, quella autentica anche se non più maggioritaria, quella che non ha voce e non è rappresentata nell'impero del dollaro e della ideologia liberal, perché non siamo altro che una colonia USA, nell'agire e subire concreto nel corrispondente agone socio-politico egemone in Europa, che le radici greco-romane e cristiane le ha rinnegate da tempo. Per cui prevalgono i plutocrati mercanti dissolutori dell'umano. Basti pensare a quali siano, oggi, i "valori" di quel che resta dell'Occidente sia Atlantico che Europeo.
Ma ci ha pensato poi Draghi a colmare il deficit di atlantismo, col richiamo alle armi e alle sanzioni, suicide per noi già al tappeto a causa della nefasta dittatura sanitaria, mentre la Russia già da tempo è corsa ai ripari sul fronte asiatico, dal quale corriamo il rischio di essere schiacciati se non soccombiamo prima a quello atlantico. Di fatto le sue dichiarazioni sembrano andare oltre il negoziato...
Vorrei ricordare ai nostri deputati e senatori di destra e centrodestra, se vorranno, un giorno, governare ancora, con un minimo di rispetto in Occidente nella lunga guerra speriamo solo fredda che ci attende, di porsi il problema che l’interesse nazionale va affermato e difeso in Parlamento e non altrove. Ai proclami sui social e davanti alle telecamere ormai non crede più nessuno...
33 commenti:
Mr.Z= a clown. There are rescue corridors towards Russia which were blocked by his Azov battaglione, non partialky open. Plenty of videos about.
And what about neutrality?
Maaa... l'interesse nazionale italiano o l'interesse nazionale ucraino? Draghi ha fatto di tutto per accomunare due destini e due prospettive che in realtà sono lontanissimi. Non caschiamoci.
Cito Massimo Micaletti
UN GIORNO QUALUNQUE
Che brutta giornata, ieri. Non solo sul campo di battaglia. Gli Stati Uniti ormai parlano solo il linguaggio della guerra, Putin la continua, muovendo all’assalto della costa. L’Ucraina esclude ogni compromesso sull’integrità territoriale. La Russia conta diecimila soldati morti (in Afghanistan erano stati quindicimila, ma in dieci anni), l’ONU registra 925 civili uccisi. I russi scavano trincee e minano le loro posizioni attorno a Kiev, durerà a lungo. A Boris Johnson scappa detto quello che a Washington pensano: “è di enorme importanza strategica, politica, economica e morale che Putin fallisca e che Zelensky vinca». Ingolositi dall’opportunità di sconfiggere non solo l’invasione, ma il regime russo, di sbarazzarsi di Putin. Nessuno che si chieda qualcosa sul dopo, e la Russia non è una Libia qualunque. Nessuno che si interroghi su quanto tempo possa durare, e quante vite costare, e quali contagi provocare. L’Unione Europea sembra una Nato in borghese, i leader sembrano generali, e trattano la questione come se fosse una campagna elettorale. Gli unici a mostrare prudenza sono i generali veri, che conoscono i rischi. Mariupol sembra il trailer dell’Ucraina intera, e nessuno parla di pace.
Toni Capuozzo
Ai perfidi albionici interessa Odessa e i terminal, a Biden passare come eroe della democrazia, a tutti gli altri vendere ogni tipo di armi, al popolo pensa nessuno, anzi frega niente a nessuno, i poveri disgraziati profughi del Donbass raccontano che gli ucraini saccheggiano negozi, sparano dai tetti su di loro, mangiavano o meglio bevevano neve sciolta, nei rifugi, al buio e al freddo e adesso dove andranno? A chi interessano? Forse i bambini senza accompagnamento e sapete tutti il perché, WP non è il male assoluto, casomai il male minore, tolto di mezzo lui avremmo la III GM non a pezzi, ma in unico blocco, la Libia era un fazzoletto di terra a confronto, e abbiamo visto che casino è scoppiato, fatte le debite proporzioni........
art 93 di "Praedicate Evangelium" è stato corretto, niente più forma straordinaria
"Il Dicastero si occupa della regolamentazione e della disciplina della sacra liturgia per quanto riguarda l’uso – concesso secondo le norme stabilite – dei libri liturgici precedenti alla riforma del Concilio Vaticano II".
Gente che per una vita ha additato con sdegno l'idea della "esportazione della democrazia" come fonte di tutti i mali del mondo e maschera del perfido imperialismo yankee oggi pretende di imporre con le armi, allineata a Stati Uniti e Nato, "le libertà occidentali" alla seconda potenza nucleare del pianeta, e demonizza come traditore e amico dei tiranni chiunque osi sollevare dubbi in proposito.
Gente che per una vita ha predicato che bisogna "costruire ponti e non muri" e bisogna "dialogare" con tutti, inclusi dittatori sanguinari e tagliagole jihadisti, oggi invoca la deposizione o addirittura l'assassinio di un capo di stato con cui fino a ieri si facevano vertici mondiali e si siglavano trattati.
Gente che per una vita ha giustificato ogni intervento militare statunitense per abbattere regimi considerati nemici dell'Occidente oggi condanna inflessibilmente l'invasione dell'Ucraina da parte dei russi perché viola i confini di uno Stato sovrano ...
Viviamo in un grande manicomio popolato da esseri smemorati?
No. Questo è semplicemente il livello di credibilità a cui è ridotta gran parte delle "élites" intellettuali occidentali (chiamiamole ancora così per comodità). Pedine totalmente manipolabili da un regime transnazionale della sorveglianza che impone di volta in volta le sue "regole della comunità".
(Eugenio Capozzi)
Ai mondialisti non importa niente della durata del conflitto, dei morti e dei contagi (quali?). Sanno benissimo che vinceranno la guerra, che riusciranno a sbarazzarsi di Putin.
Quali rischi dovrebbero paventare i generali? La Russia purtroppo è già in agonia.
Sì, ma è inutile perdere tempo a sbirciare che cosa hanno scritto nei documenti della setta conciliare a proposito delà S. Messa di sempre. La setta conciliare se ne frega della S. Messa di sempre. E voi fregatevene delle loro concessioni al riguardo! Che se le tengano!
Quello a destra è italiano ?
https://www.youtube.com/watch?v=2-UiadUOrfk
USA: UNA GUERRA CHE PRESCINDE L'UCRAINA
Fonti ufficiali americane hanno papalepapale detto che questa guerra prescinde la Russia e l'Ucraina stessa, che tocca "principi universali" (i loro) cari alla "comunità internazionale" (USA+UE, un quarto dei quali, sono musulmani provenienti da altri continenti ma l'algebra non è prevista nei loro calcoli).
Quindi se ne torna sempre l'analisi di fondo che fin dal primo giorno ho fatto: il progetto anticristico di una nuova Babilonia e di un solo trono da riedificare sulla terra: praticamene l'Anticristo "uomo di pace che regnerà su tutta la terra" scalcia già. E che l'Ucraina è il punto di partenza di una lunga serie di provocazioni - che nel frattempo avranno saldato la Russia al resto d'Oriente, e l'UE schiacciata sotto gli USA. Onde in previsione del grande scontro, gli americani vogliono prima premunirsi di sufficiente carne da cannone: militarizzare gli europei e mandarli allo sbaraglio contro la Russia, per questo stanno pensano, e lo faranno, di munire di armi nucleari nientemeno che la Germania.
Una volta che il continente sarà massacrato e i russi e compagni stremati ecco che arrivano loro belli freschi a raccogliere i frutti.
Ma questo è un copione da Hollywood.
(Antonio Margheriti)
Il copione hollywoodiano è il seguente:
-il potere globale (anticristico) è finanziario, tecnologico, mediatico.
-il suo punto debole è il debito: una bolla sul punto di esplodere.
-per non esplodere deve espropriare il mondo e appropriarsi di tutto.
-il suo strumento principale sono gli USA (come potenza) e il dollaro.
-la UE è un carrozzone utile al dollaro (l'Euro c'è per questo).
-il potere finanziario atlantico (dollaro + euro + NATO) si espandeva.
-l'Ucraina è l'ultima di una serie di provocazioni alla Russia.
-ora la Russia, sentiti i cinesi e altri, si è messa di traverso.
-l'élite globalista pensa che non ce la farà a fermare i piani.
-la Russia pensa (ha materie prime e c'è inflazione) possa farcela.
-non perchè ha più forza militare, ma perchè farà scoppiare la bolla.
-alla Cina e altri la dedollarizzazione non spiacerebbe.
-a molti la fine dell'Euro farebbe comodo (l'Italia ci guadagnerebbe).
-anche negli USA c'è chi preferirebbe tornare a dimensioni proprie.
Che cosa dirà la storia? Chi vince la scommessa?
L'elite che pensa la Russia incapace di fermare l'agenda 2030?
O la Russia (non da sola) che può far crollare la finanza globalista?
L'Italia che fine farà?
Gli italiani finiranno spolpati dalle belle idee del forum di Davos?
Dovremo continuare ad essere governati dai referenti del Deep State?
Saremo il rimborso pagato dagli USA a tedeschi, inglesi e francesi?
Ci ritroveremo comperati da russi, arabi e cinesi?
O torneremo ad essere una nazione libera di vivere, senza il cappio?
L'Ucraina è la vittima utile al potere globale per sfidare la Russia.
La provocazione sarà portata al massimo livello.
Putin può perdere, vincere con le bombe o può far esplodere la bolla.
La terza ipotesi è il terrore dell'elite globale.
Il copione di Hollywood è stato scritto con un altro finale.
Probabilmente in Cielo stanno pensando ad altro.
In Italia non si sa chi stia pensando cosa. In Parlamento applaudono.
anonimo 22 marzo 17:17
mi consenta di fare una correzione (non a lei ma al testo di A. Margheriti)
penso che sarebbe più opportuno usare il verbo "trascende"
- sia per motivi grammaticali (il verbo prescindere è intransitivo e vuole il "da" , preposizione unita al complemento seguente )
- sia per motivi logici, leggendo il contenuto successivo, laddove l'autore scrive:
"questa guerra prescinde la Russia e l'Ucraina stessa, che tocca "principi universali"
ecc...."
quindi mi pare più corretto così:
questa guerra TRASCENDE la Russia e l'Ucraina stessa, che tocca "principi universali" ecc.
trascende = VA OLTRE, (verbo transitivo)
... più adatto anche per il resto del discorso, con i riferimenti ad Ap. e al manifestarsi dell'anticristo in questi scenari attuali.
Presidenti e cronisti
L’avevano annunciato come un discorso storico, quello di ieri di Zelensky al Parlamento in seduta congiunta. L’ho ascoltato, e ho pensato che quei quattro assenti, pur sbagliando perché si ascolta e si rispetta il rappresentante di un popolo che soffre, non si erano persi niente, quanto a storia. E anzi mi son chiesto se fosse autentico o perfettamente recitato il tono dimesso di Zelesky. Niente rimproveri come davanti ai tedeschi, niente paragoni impropri come davanti agli israeliani, niente arrivano i nostri come davanti al congresso americano. No, il discorso a tratti orgoglioso, ma più spesso dolente, di qualcuno che ti racconta la guerra dal basso, con i suo orrori, quelli inevitabili e quelli che nessuno fa nulla per evitare. Non ha chiesto armi, non ha chiesto la liberazione dei cieli, ha detto solo che la sua battaglia è quella di tutta l’Europa, che lo fa anche per noi. Ci si era chiesti quale sarebbe stato il “taglio” italiano, per un oratore che ci ha abituati a confezionare il suo discorso su misura per pubblici diversi. Si è limitato a citare Genova, perché si affaccia al mare, come Mariupol (ma tanto è bastato per provocare un orgoglioso tweet del governatore Toti ) e Roma, come simbolo delle capitali che appartengono un po’ a tutto il mondo. Citazioni un po’ stranianti perché le distruzioni di Genova sono quelle, nel 1942, fatte dagli alleati. E Roma a Kiev hanno poco in comune: una ha strade che ovunque convergono su di essa, l’altra ha bisogno di corridoi umanitari che salvino i civili, portandoli fuori. Mi è sembrato che il taglio “italiano” fosse nel tono del discorso, nel peso dato agli aiuti umanitari, all’accoglienza. E che ci fosse la cautela di non incolpare la Russia intera, e dunque un popolo (che agli italiani è caro per storia, musica, letteratura, cinema, e perfino per come i civili trattarono i nostri alpini mandati a invadere) ma un uomo, un uomo solo, innominato, dell’aggressione. Ha parlato agli italiani brava gente, o che si credono tali, o sono visti come tali. Ho ascoltato Draghi, e si capiva che le guerre non sono la sua materia. Ha quasi rischiato di sottrarre la scena al presidente assediato, si vedeva che è abituato a parlare di tagli e sacrifici, non di eroismi. E’ tornato se stesso solo quando ha detto che l’Ucraina deve entrare in Europa, ma in tempi lunghi, rispettando l’iter, non si salta la fila.
Poi sono andato a sedermi in un giardinetto di un tardo mattino romano di sole. Era come un presentimento, perchè lì mi ha raggiunto la telefonata di un amico, che mi ha detto di essere stato a un funerale, e io non sapevo neanche della morte. Sergio Canciani, che ricorderete corrispondente RAI da Mosca (posso sbagliarmi, ma dev’essere stato uno dei primi a parlare di Putin come di un nuovo zar). La conoscenza del mondo slavo, in lui, non era solo studio e letture, ma una trama di vita vissuta, a Trieste. L’avevo visto in forma imperfetta, l’ultima volta, al castello di San Giusto. Ma era solo una lentezza fisica. Ad ascoltarlo era sempre lo stesso. Colto senza esibizione, ironico senza cattiveria, lucido sino alla spietatezza nelle analisi, fatte con l’empatia di uno che ha visto appassire molte speranze nella vita. Ho condiviso con lui giorni difficili in Bosnia e in Albania, e la sua presenza mi metteva un’allegria quasi disperata, nei giorni peggiori: era la dimostrazione che l’intelligenza è un’arma che ti mette a disagio, ma aiuta a sopravvivere. Adesso non c’è più, e abbiamo perso qualcosa tutti, noi che vogliamo capire quello che succede in Russia e nei dintorni. Ciao Sergio, un giorno berremo una buona bottiglia, nei purgatori dei vecchi cronisti. L’inferno e il paradiso, quello è per gli altri, i buoni e i cattivi.
(Toni Capuozzo)
"Guarda, Signore Dio degli eserciti! I capitani mobilitano intere compagnie, i sovrani arruolano armate numerose, i navigatori formano flotte complete, i mercanti si affollano nei mercati e nelle fiere. Quanti ladri, empi, ubriaconi e dissoluti si raggruppano in gran numero ogni giorno con tanta facilità e prontezza contro di te! Basta dare un fischio, battere un tamburo, mostrare la punta smussata di una spada, promettere un ramo secco di alloro, offrire un pezzo di terra gialla o bianca! Basta insomma prospettare una voluta di fumo d'onore, un interesse da nulla e un misero piacere animalesco... e in un istante si riuniscono i ladri, si ammassano i soldati, si congiungono i battaglioni, si assembrano i mercanti, si riempiono, le case e le fiere, e si coprono la terra e il mare di una innumerevole moltitudine di perversi! Benché divisi fra loro a causa della distanza di luogo o della differenza di carattere o della diversità d'interesse, si uniscono tutti insieme fino alla morte per muoverti guerra sotto la bandiera e la guida del demonio."
(San Luigi Maria Grignion de Montfort, Preghiera infuocata, cap. 27)
TG Verità - 22 Marzo 2022 - L'Italia sospende i medici Italiani ma assume gli Ucraini
https://gloria.tv/post/rqnWaafSbpt71GTKFFoS2MidK
Chiara Cavalieri (giornalista):
"Zelensky ha tentato, davanti al parlamento israeliano, di riscrivere la storia paragonando l'Olocausto alla guerra in corso, e delirando di "ebrei salvati in Ucraina". Ed ad Israele, giustamente, non è affatto piaciuto: il Ministro delle Comunicazioni l'ha definito "scandaloso". D'altronde anche il meno informato sulla II Guerra Mondiale sa che l'Olocausto si è consumato molto efficacemente in Ucraina anche e soprattutto grazie ai collaborazionisti locali. Un milione e mezzo di ebrei uccisi grazie a centiniaia di migliaia di volontari ucraini. Secondo il Simon Wiesenthal Center, "l'Ucraina, per quanto a nostra conoscenza, non ha mai condotto una singola indagine su un criminale di guerra nazista locale, e tanto meno ha perseguito un perpetratore dell'Olocausto". In compenso questi criminali venivano apertamente glorificati da gente che il comico aveva coinvolto nel governo ed inquadrato nell'esercito."
Verso la disfatta
Un governo imposto da un Presidente che gioca a fare De Amicis per superare una presunta "emergenza sanitaria" e per portare a casa un recovery found già bruciato, un governo composto da incapaci nei principali ministeri la cui strana maggioranza parlamentare non può oggettivamente rappresentare il paese reale, sta portando l'Italia in guerra e verso la disfatta economica ed esistenziale delle famiglie e degli individui. Standing ovation in Parlamento.
Andrea Sandri
IL paragone tra Genova e Mariupol
Genova nel primo anno di guerra subì due bombardamenti dal mare. Il primo fu dei francesi, nei primi giorni del conflitto. Fu molto breve. Rispose un treno armato della marina e si lanciò all'attacco la vecchia torpediniera Calatafimi, presente in porto. La base della flotta italiana era a La Spezia. I danni non furono molti.
Il secondo bombardamento fu inglese, un azzardo andatogli bene. Anche questo bombardamento fu abbastanza breve anche se più grave del precedente, fatto con più navi. I danni non furono gravissimi. I due bombardamenti si diressero soprattuto verso le zone industriali di Genova. Nella sua lunga storia Genova fu bombardata più volte dal mare.
L'effetto propagandistico fu tuttavia grande, in entrambi i casi. Nel secondo, il tempo era cattivo. La flotta italiana uscì tuttavia al completo da La Spezia per tagliare la strada a quella inglese sulla via del ritorno a tutto vapore, inferiore di numero com'era, ma la mancò di poco.
Genova fu in seguito bombardata più volte dall'aria, come il resto d'Italia.
Il paragone di Z. non regge. Non è comunque credibile che Mariupol sia tutta bruciata. Sono bruciati alcuni edifici dove si combatte o colpiti da missili russi perché trasformati dagli ucraini in obbiettivo militare, nascondendovi missili, p.e. Un articolo de Il Giornale fa vedere un filmato di ceceni che combattono casa per casa alla periferia di Mariupol, facendo evacuare i civili nascosti nello scantinato. Filmato di parte ma attendibile. Se dopo un mese di guerra i morti civili accertati sono circa mille, si tratta di una cifra sempre dolorosa ma bassa, essa dimostra che i russi non tirano sui civili in quanto tali.
Mariupol, dice l'articolo, è in pratica in mano ai russi che stanno "ripulendo" le sacche di resistenza del c.d. battaglione Azof, suddividendole metodicamente in settori sempre più piccoli. Un lavoro lungo. Il battaglione Azof rifiuta di arrendersi, forse non ha fiducia nelle promesse di clemenza dei russi, di libero passaggio.
Il governo italiano sbaglia, dovrebbe attivarsi per una soluzione politica del conflitto, senza più mandare aiuti militari. Gli ucraini non hanno bisogno di armi, gli americani li hanno armati sino ai denti e li aiutano enormemente con l'assistenza elettronica, per così dire, che consente di intercettare le comunicazioni russe, individuare i generali poi da colpire con i droni etc.
POl.
“Volodymyr Zelensky sa perfettamente che il nostro Paese è quello che ci rimette maggiormente con le sanzioni inflitte alla Russia e che quindi è quello più interessato alla pace in tempi rapidi”. Massimo Cacciari, che ultimamente canta spesso fuori dal coro (soprattutto dal coro dei sinistri nostrani), ha commentato in un’intervista ad Affaritaliani il discorso che il presidente ucraino ha tenuto davanti ai parlamentari italiani nella giornata (da alcuni definita addirittura “storica”) del 22 marzo. Cacciari, in particolare, ha spiegato perché Zelensky ha parlato di pace e non di guerra: “Probabilmente è indice del fatto, e dobbiamo tutti augurarcelo, che dietro le quinte proseguono in qualche modo e su qualche tavolo trattative segrete”.
Diverso, invece, il discorso del presidente ucraino nel Paese di Boris Johnson. A tal proposito Cacciari ha detto: “La Gran Bretagna non ha alcun interesse a che si arrivi rapidamente alla pace perché non subisce alcuna conseguenza dalle sanzioni economiche e infatti durante il suo intervento al Parlamento britannico Zelensky ha parlato di guerra e della necessità di sconfiggere la Russia”. Insomma, a seconda del Paese in cui si ritrova a parlare da star in videocollegamento, il presidente dice una cosa diversa. Secondo il filosofo inoltre potrebbe esserci dei negoziati in corso, che però non sono noti a tutti.
Il problema vero – sostiene Cacciari – è capire se gli interventi degli attori, da Biden in giù, coprono l’intero sviluppo delle trattative o se c’è altro in ballo. In uno scontro come questo le dichiarazioni pubbliche sono una cosa, poi, solitamente e possiamo augurarcelo dopo le parole di Zelensky alla Camera, ci sono anche trattative che non conosciamo per arrivare alla fine del conflitto”. Cacciari, poi, ha aggiunto: “Come in tutte le guerre in pubblico si recita la commedia e dietro le quinte ci sono i tavoli per le vere trattative. Ci sono anche in questo caso? Speriamo. I russi non usciranno mai sconfitti, nemmeno l’anima bella più candida e ingenua può immaginare un ritiro unilaterale delle truppe di Mosca”.
Quanto, infine, ai distinguo politici in Parlamento con alcuni gruppi e alcuni singoli deputati e senatori che hanno disertato l’intervento di Zelensky, Cacciari spiega: “E’ positivo che ci siano posizioni differenziate, vuole dire che non c’è ancora il pensiero unico per tutti e che non tutti hanno il cervello all’ammasso”.
https://www.ilparagone.it/attualita/cacciari-zelensky-trattative-segrete/
Rosa Valente
Non nel mio nome, Draghi.
Non puoi dire impunemente che "tutti gli italiani" accolgono quel ricatto mafioso che hai consentito di rivolgerci nelle sedi istituzionali.
La conferenza è stata organizzata dalle varie confessioni cattoliche in Siria, dalla Congregazione delle Chiese orientali e dal nunzio apostolico cardinale Mario Zenari.
In un messaggio al congresso, Assad ha detto che la Siria deve combattere contro coloro che - sostenuti da Israele e dai regimi occidentali - "vogliono una nazione con un solo colore [islamista]".
Durante l'incontro del 19 marzo, ha aggiunto che "i cittadini cristiani sono una componente originale della società siriana" e ha dichiarato che l'identità pluralista delle società mediorientali deve essere difesa contro i progetti di omogeneizzazione settaria [dell'Occidente].
Dal 2011, i regimi della NATO e i dittatori del Golfo stanno conducendo una guerra contro la Siria in cui almeno 500.000 persone sono state uccise e 10 milioni sfollate. Le sanzioni occidentali contro la Siria hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione, soprattutto sui bambini.
I media attivisti degli oligarchi e la gente in Occidente non versano neanche una lacrima per questo.
https://gloria.tv/post/rEoXmmQyBFah37aiya9caZuXu
Copioincollo:
N.S.dellaGuardia
Qualcuno ha mai consacrato la Siria al Cuore Immacolato di Maria negli ultimi 9 anni?
Il Parlamento, occupato da gente che finge di commuoversi per Zelenski, è lo stesso che voterebbe a larghissima maggioranza qualsiasi aggressione della Nato decisa dai padroni yankee. Come fece nel 1999, 2001, 2003 e 2011.
E lo stesso farebbe, ovviamente il banchiere americanista senza scrupoli che ci governa. La cui calma, gelida e servile ferocia è già scritta nel suo ghigno beffardo.
Siamo un Paese di servi.
Martino Mora
CHE SPETTACOLO, TUTTI IN PIEDI PER ZELENSKY!
Ieri Draghi ha indossato l’uniforme. L’uomo del Destino, l’uomo della Provvidenza ha usato toni duri e battaglieri, mostrando uno che Di Maio non esprime se stesso (al di là della sua inconsistente leggerezza dell’essere), due che il nostro governo è tutt’uno con i desiderata a stelle e strisce. Proprio noi che dovremmo avere una posizione se non altro più accorta, vista la nostra quasi totale dipendenza energetica, ma tant’è. Il banchiere usadipendente ha inneggiato al fantoccio Zelensky e alla “resistenza” ucraina in un parlamento pullulante di coccarde, abiti e spillette giallo-blu, tra una decina di applausi e standing ovation. Ma si fosse limitato a questa retorica! È andato ben oltre: a) ha sottolineato che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea; b) ha ricordato con orgoglio che l’Italia ha congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli “oligarghi” russi; c) ha ribadito che bisogna rispondere non solo con gli aiuti umanitari ma anche con quelli militari. Tutti in piedi per Zelensky, tutti in piedi per Draghi. Alé oh oh, alé oh oh…
L’euforia zelenskiana mostrata ieri in parlamento ritrae l’immagine di un’Italia che più serva di così è difficile immaginarla, a riprova del fatto che i servi son fatti così: insopportabilmente bigotti, untuosi, arlecchini. E stomachevoli. Agli americani serve un’Italia così, la usano come grimaldello contro i partner europei meno propensi a facili entusiasmi. In quest’ultimo periodo dalle “nostre” basi Usa/Nato di Sigonella, Camp Derby e Pratica di Mare… è tutto un fibrillare di partenze e arrivi.
Ed eccoci spiegato il “mistero” dell’informazione blindata che ormai non tollera neanche più fisicamente che vi sia qualcuno che osi solo pensare di introdurre un elemento di ragionamento non previsto dalla narrazione ufficiale confezionata nei think tank americani. Motivo per cui le tv sono presenziate h/24 da propagandisti rabbiosi e ringhianti come cani da guardia di razza parenziana. Addestrati a questo compito, inutile perdere tempo con loro, son pagati per questo. Polpette e basta.
Ieri mancavano nell’emiciclo circa 300 parlamentari tra deputati e senatori. Non abbiamo l’elenco preciso degli assenti perché non vi è stata registrazione ufficiale delle presenze. Sappiamo comunque che quelle motivate politicamente riguardano Alternativa (15 usciti dal M5s), il piccolo drappello di Italexit (Paragone) più l’unico del partito comunista di Rizzo. Poi abbiamo assenze del gruppo misto (ex 5stelle) non accompagnate da prese di posizioni.
I partiti si sono precipitati a giustificare le ragioni dei propri assenti: Salvini per la Lega ci dice che Pillon era impegnato altrove; Tajani per Forza Italia ricorda che alcuni dei suoi erano in missione; Federico D’Incà dei 5 stelle liquida le defezioni in casa pentastellata parlando di posizioni personali. Francesco Lollobrigida, per Fratelli d’Italia, dichiara orgoglioso che il suo gruppo è compatto per l’intervento di Zelensky (viva il sovranismo!); Emma Bonino (e chi l’avrebbe mai dubitato, insieme a Pannella è sempre stata l’apripista delle missioni “umanitarie”) ammonisce che gli assenti dovranno rispondere agli elettori. Ma chi poteva esprimere la più convinta partecipazione al rito zelenskyano se non il segretario del partito-regime per eccellenza, quell’Enrico Letta che ha infatti dichiarato di ritenere indecoroso il balletto “vengo, non vengo ad ascoltare Zelensky”, con la balda ed elmettata Debora Serracchiani a ribadire che nel PD non ci sono defezioni?
Antonio Catalano
A guardare la bottiglia mezza piena, c'è una buona notizia: che un terzo dei moribondi di palazzo Montecitorio sono filorussi e non si sono presentati all'adorazione dell'idolo imperiale Nazinsky. Diamo per scontato che l'altro terzo è composto solo di vigliacchi comunque filorussi, e dunque se 2+1 fa 3 di naziskyn cupidi di servilismo in parlamento ce n'è solo un terzo.
Ci voleva giusto un attore per recitare piu' parti in commedia e tutti quelli che sulla C.I. hanno scritto come professione "politico"ad applaudire..
https://gloria.tv/post/HsWdGa8XmAoC1He21diFNo7ac
Si puo' affermare della nostra Nazione (diventata colonia)che si e' camaleontizzata in un ibrido, una popolazione di apostati?
La gran parte e' battezzata, ha fatto delle promesse anche se sono state formulate dai padrini ; nei fatti i comportamenti e le leggi sono da apostati.
La Chiesa Cattolica ne ha preso atto?
A prescindere dalle ragioni e dai torti della guerra, c'è chi rischia la vita: perse la casa e l'attività lascia la propria città. I milioni di ucraini in fuga sono tutti vittime dello scontro e bisognosi.
L'Italia si è dichiarata Paese ospitale. Sempre a prescindere dalle varie opinioni di schieramento e di opportunità, anche questo è normale.
Chi fugge è un uomo e una donna con una dignità e delle convinzioni.
Chi accoglie non ospita un simbolo o un criterio, ma ospita persone.
Chi accoglie si vanta vicino a un popolo vessato da un dittatore.
Il popolo ucraino sul vaccino la pensa diversamente dal salvatore.
Che fa il salvatore: vincola la solidarietà alla tridosata a raffica?
Che fa lo scampato alla raffica russa: si fa bucare all'hub vaccinale?
Ma no, siamo liberi, non dittatura: chiudiamo un occhio, poverini...
E gli italiani invece, che cosa sono? Dei criceti? Dei gattini?
Anche quelli senza stipendio perché senza certificato razziale?
Com'è difficile essere un Paese solidale...
Il Parlamento applaude a comando mentre porta il Paese allo sbando.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2979287345695121&set=p.2979287345695121&type=3
Ammazza come sono veloci i valori dell'occidente!
Uno strepitoso Mario Giordano, tra i pochi giornalisti fuori dal coro di una informazione tutta omologata ai diktat americani, ha mandato in onda una telefonata tra Victoria Nuland, massimo responsabile americano per le relazioni con l'Ue e attualmente sottosegretario di Stato di Biden, e l'ambasciatore americano a Kiev. Siamo nel 2014 la signora Nuland parla del governo ucraino e di chi deve essere messo al posto del presidente che di li a poco, con un colpo di Stato, sarebbe stato destituito. L'ambasciatore che interloquiva fa notare alla signora che bisognerebbe informare i partner europei, ma il diplomatico viene freddato e zittito dalla frase perentoria:"Fuck the Eu”, che letteralmente significa:
" l'Unione europea si faccia fottere". Questo grave episodio dimostra come Putin abbia pienamente ragione nel ritenere il Governo ucraino attuale pericoloso per la Russia e soprattutto per l'Europa, pronta invece a sacrificare i suoi cittadini solo per i vantaggi economici degli Usa e delle sue lobby di potere.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1322110468295838&set=gm.4616194245151531
«Voce dal sen fuggita. Poi richiamar non vale; Non si trattien lo strale. Quando dall'arco uscì». Metastasio (E non e'/era amerikano)
Continua lo sporco lavoro dei media nel tentativo di scatenare un conflitto su larga scala in grado di servire gli interessi dei venditori di armi, spesso proprietari anche di note testate giornalistiche. L'obiettivo è uno solo: demonizzare Putin e magnificare le virtù dell'Ucraina di Zelenski. Riusciranno questi pericolosi personaggi a gettare il mondo nel panico? Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Giorgio Bianchi e Franco Cardini
https://gloria.tv/post/WQeUbKBFJETD1F6gQQBKeAWBT
A volte capita che l'attore si suicidi. 'Perché?' mi chiesi. L'unica risposta trovata è il grave rischio che l'attore corre di curar troppo il personaggio e trascurare l'interprete, che viene anzi depotenziato, giorno dopo giorno, a favore del personaggio. Quando il personaggio poi viene a noia l'attore chiede aiuto all'interprete...ormai svuotato. Davanti al vuoto è facile cadere nella disperazione e dalla disperazione passare al suicidio.
qui si va verso anni di guerra, o peggio, altro che storie.
I russi sono stati sorpresi dalla resistenza ucraina, è inutile negarlo.
Le loro perdite sono gonfiate da Zelenski ma tuttavia sono abbastanza pesanti, se si aggirano sui diecimila caduti dopo un mese. Più 15.000 feriti. Non hanno calcolato l'aiuto "elettronico", di intelligence e fornitura di coordinate sui bersagli, che americani e inglesi sarebbero riusciti a dare. O comunque, non sono riusciti ad impedirlo. Inoltre, l'esercito ucraino si è rivelato armatissimo e con i suoi droni e missili deve aver martoriato le colonne di rifornimento russe, mettendo in crisi la prima linea. Gli ucraini si sono arroccati nelle città, in mezzo ai civili, colpendo le colonne russe dall'aria e con puntate di forze mobili, in piccoli gruppi.
La campagna comunque non si vince a nord, occupando Kiev e Karchov, compito praticamente impossibile, salvo che con un blitz a freddo, che non è riuscito, sempre che i russi lo abbiano effettivamente pensato. Le grandi città del nord, basta tenerle sotto pressione, distogliendo forze del nemico. La campagna si vince a Est e a Sud, lungo le coste, isolando l'Ucraina. Si è capito subito che la conquista di Mariupol era un punto chiave. Ma richiede tempo, anche se dovrebbe essere abbastanza vicina. La conquista farebbe del Mare d'AZof un lago russo e metterebbe in sicurezza la Crimea con Sebastopoli.
Più complicata quella di Odessa, presumibilmente da terra. I russi non hanno un corpo di marines paragonabile a quello americano (del resto, nessun esercito ce l'ha). Né una flotta come quella USA.
La campagna si fa però difficile per i russi se la Nato, ossia americani e inglesi continuano ad aiutare in modo massiccio gli ucraini con materiale ultramoderno e di letale efficacia (vedi, missili antinave). La sensazione è che ancora una volta, come nella prima guerra del Golfo, la tecnologia americana sia superiore a quella russa. Tuttavia, la conseguenza grave del sempre più pesante coinvolgimento nato e Usa, sarebbe quella di spingere i russi ad attaccare direttamente strutture nato per impedire questi rifornimenti, strutture nello spazio aereo nato o addirittura in territorio nato.
In termini bellici, l'attacco sarebbe pienamente giustificato. Ma le
conseguenze politiche, quali sarebbero?
Le uscite di Biden sulle armi chimiche che i russi starebbero per usare (non ci sono prove in proposito) sembrano fatte apposta per preparare la strada ad un intervento nato, reclamato sempre a gran voce da Zelenski, personaggio che sembra scivolare sempre più in una forma grave di megalomania. Forse anche perché in video conferenze sta in pratica dettando il da farsi all'intera Europa, appecoronita e vile come non mai.
Si dice che Putin abbia migliaia di c.d. atomiche tattiche, bombe nettamente inferiori a quella tirata ad Hiroshima, ma sempre letali. Ad Hiroshima, nel primo miliardesimo di secondo si ebbero 60 milioni di C, dieci volte più calore della superficie solare. L'onda d'urto fu di 3000 m/s con forza iniziale di 7 tonn. al mq. Rase tutto al suolo nel raggio di 800 m dal punto dello scoppio. Decine di migliaia di persone scomparvero nel nulla + gli effetti collaterali, le contaminazioni (anche se oggi Hiroshima è una città normale, popolosa). Anche una bomba che fosse, poniamo, solo un terzo o un decimo di quella di H., non sarebbe sempre tremenda?
Nessun politico o religioso che invochi una soluzione politica, negoziata a questa guerra, in Occidente!
L'unico che ha tentato un approccio pubblico realistico è stato il prof. Orsini e difatti (viva la libertà d'opinione) l'hanno subito cacciato dall'Università e dalla televisione.
Politicus
Vertice NATO e Consiglio Europeo a Bruxelles hanno evidenziato una forte unità di vedute circa l'aggressione all'Ucraina e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incassa con la sua visita sul Vecchio Continente un grande successo ponendosi alla testa dell’Occidente contro la Russia
https://lanuovabq.it/it/vertice-nato-gli-usa-commissariano-leuropa
Tutti per uno e uno per tutti..
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