Una nuova manifestazione per la difesa della Messa tridentina avrà luogo questo sabato, 1 ottobre, davanti alla nunziatura apostolica, 14 bis avenue du president Wilson a Parigi (metro Iéna o Alma-Marceau, linea 9). Di fronte agli scandali costituiti dalle benedizioni delle coppie omosessuali – come quella fatta da un sacerdote della diocesi di Nîmes – o dai simulacri di messe celebrate dagli animatori pastorali ( in Svizzera ) o su un materasso gonfiabile in acqua ( Italia ), per alcuni vescovi non c'è altra urgenza che sradicare la Messa tridentina.
Gli organizzatori comunicano:“Parlavamo la scorsa settimana della macchina in fuga della nuova liturgia. Un altro esempio di scandalo, svelato dal Paix Liturgique nella Lettera 886, del 26 settembre, con dettagli aggiunti da un articolo di Riposte Catholique: una cerimonia liturgica (coro diocesano, croce, sacerdote in camice e stola) è stata celebrata da un sacerdote della diocesi di Nîmes in occasione del matrimonio di due uomini (Paix Liturgique Francia e Nîmes: dopo la benedizione omosessuale, quale reazione? – Riposte-catholique). Qualcuno si chiede addirittura se gli “sposati” non fossero membri della corale dell'accoglienza diocesana che li celebrava. E nello spesso tempo, il nunzio apostolico e un certo numero di vescovi ritengono che l'urgenza sia quella di estirpare ogni celebrazione della liturgia tridentina delle parrocchie!Quindi continuiamo a esprimergli la nostra indignazione. Ci incontreremo sabato 1 ottobre, 14bis avenue du Président-Wilson, da mezzogiorno alle 12:30 e, come di consueto, informeremo il nunzio della nostra presenza con una lettera personale.La determinazione dei tradizionalisti è totale. Questa la conclusione che si può trarre dal simposio sul futuro della messa tradizionale [vedi] che sabato scorso ha riunito quasi 600 persone presso la Maison de la Chimie, 28 bis rue Saint-Dominique, organizzato da Renaissance Catholique e sostenuto da Una Voce, Paix Liturgique/Oremus, Lex Orandi, Notre-Dame de Chrétienté (Paix Liturgique France e Grande successo del colloquio: “Quale futuro per la messa tradizionale?” – Rinascimento cattolico )... Il simposio si è concluso con un discorso inequivocabile di Jean de Tauriers, presidente di Notre-Dame de Chrétienté: sono argomenti di fede che motivano il nostro attaccamento alla Messa tradizionale. È chiaro che i partecipanti sono pronti a realizzare le azioni che potrebbero essere necessarie in vista dell'evolversi della situazione.
Siamo in comunione di preghiera e di azione con il collettivo Paris Tradition 14, che ogni domenica organizza coraggiosamente un rosario davanti a Notre-Dame du Travail, con il rosario davanti agli uffici dell'arcidiocesi 10 rue du Cloître Notre-Dame les Martedì e giovedì alle 13 e con il rosario nella chiesa di St-Georges de La Villette il mercoledì alle 17. - Fonte
8 commenti:
I Cattolici rimasti tali nei paesi protestanti, comunisti, liberisti estremi o diventati tali tra islamici e varie altre religioni/filosofie hanno un altro spessore. Hanno dovuto combattere, conquistare, conservare per ogni singola parola della loro Fede cattolica.
Che bell'esempio di fede questa quieta pubblica perseverante preghiera all'Eterna SS.Trinita'.
Il n'y a pas de messe tridentine, il n'y a que la messe de toujours, seule messe de l'Église catholique, les bricolages récents postérieurs au concile Vatican II n'étant qu'un ersatz protestantoïde, dont l'invention n'a d'autre objet (inavoué, bien sûr, mais réel) que de stériliser la vie chrétienne (plus de vocations sacerdotales et religieuses, plus de pratique sacramentelle) et d'accélérer l'expansion mondiale du satanisme. Comme le rappelait Poutine l'autre jour, citant l'Évangile, « on juge un arbre à ses fruits»…
Oui, je concorde avec Vous.
Dire "Messa Tridentina", pur essendo un uso invalso, è in effetti sbagliato.
Come ha dimostrato mons. Gamber, insigne liturgista del secolo scorso, il Concilio di Trento non ha fatto nascere alcun nuovo rito. Ha semplicemente ordinato che si codificasse il rito esistente nella gran parte della cattolicità per difenderlo dagli errori dilaganti dopo lo Scisma protestante.
E quel rito (rito romano antico o tradizionale) era il rito in vigore da secoli presso la Curia e diffuso dai Francescani in tutto l'Occidente. Il canone di questo rito, hanno sempre sostenuto i Papi, risaliva addirittura all'Apostolo Pietro.
Questo canone è stato modificato dalla riforma di Paolo VI, e in un senso che mette in dubbio il carattere prevalentemente propiziatorio ed espiatorio della vera Messa cattolica, al fine di indirizzarne il significato verso la Risurrezione - variazione che fa prevalere il Banchetto comunitario di Lode tipico dei Protestanti eretici e di fatto altera il senso dell'intera Messa.
San Pio V rese obbligatoria questa antichissima Messa, lasciando in vita i riti che dimostrassero almeno 200 anni di vetustà (pochi, per le abitudini della Chiesa). Così furono preservati il Rito Ambrosiano, quello Mozarabico, i riti cattolici bizantini etc.
Gli attuali neomodernisti dicono scorrettamente: come Pio Vi ha fatto una nuova Messa con quella Tridentina, così Paolo VI l'ha fatto con la sua riforma. Che male c'è? La Chiesa, come vuol far credere Bergoglio, periodicamente si riforma nei suoi riti, per adeguarsi ai tempi.
Tutto falso. Si nota storicamente una lenta evoluzione spontanea di certe forme del rito, evoluzione sulle quali i Papi raramente sono intervenuti, il c.d. "progresso organico", ma non un costante adattamento ai tempi in forme sempre nuove, come pretendono i Papi conciliari e postconciliari, praticanti un concetto del tutto errato di tradizione, quasi fosse quello di Maurice Blondel, per il quale la Tradizione della Chiesa era da intendersi come una continua "rigenerazione", naturalmente all'insegna del concetto relativistico di verità tipico di Blondel, non simbolicamente come continua rigenerazione morale, per esser sempre meglio adeguati alla missione della Chiesa.
T.
Chapeau, mon cher ami, chapeau ! tout se tient, ce ci c' est la verite', il va sens dire. Une priere a' Notre Dame de la Victoire.
"Divenne evidente il motivo per cui i cattolici avevano costruito cattedrali e chiese così belle in tutto il mondo. Non come luoghi di ritrovo o di incontro per i cristiani. Ma come casa per Gesù stesso nel Santissimo Sacramento. Le cattedrali ospitano Gesù. I cristiani, a stento, si limitano a visitarLo.
Le cattedrali e le chiese preparano architettonicamente le nostre anime alla bellezza dell'Eucaristia".
Allen R. Hunt
E nemmeno l'uso corrente di "Missa antiquior" per indicare il rito antico sembra giusto.
Infatti presuppone l'esistenza di una Messa meno antica, comunque valida, che sarebbe appunto il Novus Ordo.
Ma tale Messa è un "ritus modernus" che va contrapposto al "ritus antiquus" per verificarne la correttezza liturgica e dogmatica, che in questo rito moderno non può darsi per scontata, per i noti motivi.
La contrapposizione è quindi tra antico e moderno.
Contrapposizione è il termine giusto mentre "rito più antico" suggerisce l'idea di una evoluzione dall'antico al moderno, che non c'è stata né ci poteva essere, essendo il rito moderno una frattura con l'antico.
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