Non c’è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi, perché la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma è dal Cielo che viene l’aiuto
(1 Mac 3, 18-19).
(1 Mac 3, 18-19).
Tu che, riparando ogni cosa con i tuoi meriti, sei divenuta Madre e Signora di tutto,
Tu che, per il singolare concorso prestato alla nostra redenzione, sei vera Regina del mondo,
Tu che, intimamente associata all’opera dell’umana salvezza,
frutto del Tuo olocausto d’amore fuso all’immolazione espiatoria di Cristo, ci doni con Lui e da Lui la vita divina,
accogli nel Tuo Cuore immacolato la supplica dei figli in balìa della tempesta
e trasmettila ben più perfetta e potente al Sacro Cuore del Figlio Tuo.
Tu conosci i disegni degli empi penetrati nel Santuario di Dio
per trasformarlo, se possibile, in tempio del diavolo.
Tu ci hai messi in guardia dalle insidie in cui saremmo caduti
se non avessimo ascoltato i Tuoi ripetuti richiami.
Oggi veniamo a prostrarci ai Tuoi piedi
implorando perdono per tanta inerzia e tiepidezza,
ma confidando al contempo nella paziente bontà del Tuo Cuore di Madre,
per il quale non è mai troppo tardi.
Impedisci d’ora in poi ogni sacrilego incontro
tra chi dovrebbe rappresentare Tuo Figlio
e quelli che in vaste regioni del mondo ne hanno sedotto i fedeli,
separando dal Suo mistico Corpo tante membra, redente dal Suo Sangue,
con dottrine perverse che falsificano la Sua Parola di verità.
Disperdi con il Tuo scettro regale
tutti i demòni che nella notte di una vigilia santa(1)
saranno stoltamente evocati da chi rifiuta la luce divina,
non più trattenuti da chi, pur avendo missione di istruire e difendere,
preferisce tacere e nascondersi, abbandonando le pecore ai lupi.
Schiaccia sotto il Tuo calcagno la superbia di Satana e dei suoi cultori,
che si tratti di eretici, traditori o ignari gaudenti.
Manda i Tuoi santi Angeli a nostra difesa e protezione,
suscita ardenti e coraggiosi araldi del Vangelo,
rianima i cuori dei Tuoi figli devoti:
che quel giorno non sia ricordato
se non per la Consacrazione del mondo al Tuo Cuore immacolato,
in attesa che Gli sia apertamente consacrato il popolo
che hai scelto in vista del Tuo trionfo, Maria!
(da recitare al termine del santo Rosario)
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Tu che, intimamente associata all’opera dell’umana salvezza,
frutto del Tuo olocausto d’amore fuso all’immolazione espiatoria di Cristo, ci doni con Lui e da Lui la vita divina,
accogli nel Tuo Cuore immacolato la supplica dei figli in balìa della tempesta
e trasmettila ben più perfetta e potente al Sacro Cuore del Figlio Tuo.
Tu conosci i disegni degli empi penetrati nel Santuario di Dio
per trasformarlo, se possibile, in tempio del diavolo.
Tu ci hai messi in guardia dalle insidie in cui saremmo caduti
se non avessimo ascoltato i Tuoi ripetuti richiami.
Oggi veniamo a prostrarci ai Tuoi piedi
implorando perdono per tanta inerzia e tiepidezza,
ma confidando al contempo nella paziente bontà del Tuo Cuore di Madre,
per il quale non è mai troppo tardi.
Impedisci d’ora in poi ogni sacrilego incontro
tra chi dovrebbe rappresentare Tuo Figlio
e quelli che in vaste regioni del mondo ne hanno sedotto i fedeli,
separando dal Suo mistico Corpo tante membra, redente dal Suo Sangue,
con dottrine perverse che falsificano la Sua Parola di verità.
Disperdi con il Tuo scettro regale
tutti i demòni che nella notte di una vigilia santa(1)
saranno stoltamente evocati da chi rifiuta la luce divina,
non più trattenuti da chi, pur avendo missione di istruire e difendere,
preferisce tacere e nascondersi, abbandonando le pecore ai lupi.
Schiaccia sotto il Tuo calcagno la superbia di Satana e dei suoi cultori,
che si tratti di eretici, traditori o ignari gaudenti.
Manda i Tuoi santi Angeli a nostra difesa e protezione,
suscita ardenti e coraggiosi araldi del Vangelo,
rianima i cuori dei Tuoi figli devoti:
che quel giorno non sia ricordato
se non per la Consacrazione del mondo al Tuo Cuore immacolato,
in attesa che Gli sia apertamente consacrato il popolo
che hai scelto in vista del Tuo trionfo, Maria!
(da recitare al termine del santo Rosario)
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1. Non dimentichiamo che oggi è la vigilia della Festa di Ognissanti, purtroppo sostituita dall'ormai più nota Halloween, che costituisce uno dei tanti processi di ‘de-cattolicizzazione’, in cui viene rimossa la spiritualità cristiana innestata su un antica tradizione celtica di Samhain, contemplazione gioiosa che manifestava il desiderio che la morte non fosse l’ultima parola sulla vita umana e testimoniava, a suo modo, la speranza nell’immortalità delle anime. Il cristianesimo infatti vi innestò la propria convinzione della costante presenza ed intercessione della chiesa celeste, della comunione dei santi che già vivono in Dio, rinnovando dall’interno l’attesa ed il desiderio che l'antica tradizione celebrava. La resurrezione di Cristo era l’annuncio che la presenza benedicente dei propri defunti non era pura illusione, ma certezza dal momento che noi, i viventi di questa terra, viviamo accompagnati da Cristo e da tutti i suoi santi. Samhain divenne così Halloween, che deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Sera della festa dei Santi’, ‘Vigilia della festa dei santi’.
Tuttavia, nella corrente letteratura esoterica ed occultistica si danno delle fantasiose e infondate versioni della festa celtica di Samhain, che sono poi quelle che fanno da riferimento alle moderne celebrazioni stregonesche e neo-paganeggianti e che hanno creato agli occhi di molte persone l'immagine inquietante di Halloween, ma che nella maggior parte dei casi ormai acquista un aspetto satanico [vedi]. Ciò avviene attribuendo a Samhain il nome di una oscura divinità, ‘Il Signore della morte’, ‘Il Principe delle Tenebre’, che in occasione della sua celebrazione chiamava a sé gli spiriti dei morti, facendo sì che tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese per una notte, permettendo agli spiriti dei morti e anche ai mortali di passare liberamente da un mondo all'altro. Per questo Samhain viene considerato dai moderni e fantasiosi esoteristi come un momento dedicato alla divinazione, in cui cioè si può facilmente prevedere il futuro e predire la fortuna. E così la ‘festa dei morti’ di ancestrale tradizione celtica, perduta la sua giustificazione cristiana, si è trasformata in una specie di celebrazione dell'oscurità, della magia, con contorno di streghe e demoni. La solidarietà tra le generazioni, tra i morti e i vivi, ha lasciato posto ad un terrore cupo e gotico della morte. Ed è così che la luce della Comunione dei Santi viene spazzata via dalla nuova visione orrifica, estremamente moderna nel suo essere allo stesso tempo scientista, positivista e affascinata dall'elemento magico-occultistico.
9 commenti:
L'antico Oíche Shamhna [iche hauna] o "notte di novembre", nel senso di "vigilia di novembre" non era una festa tanto innocente. Col primo di novembre si riteneva cominciasse l'inverno, il periodo buio dell'anno, diviso dagli antichi Celti in due parti.
Forse era anche un'arcaica festa del raccolto, con il consueto contorno (presso i popoli primitivi) di fuochi, sacrifici, banchetti e orge campestri. Si riteneva che l'al di là si aprisse ed entrasse in comunicazione con l'al di qua. Si lasciavano allora le porte delle case aperte e cibo per le anime dei defunti che si suppone rientrassero nelle case e ci si visitava l'un l'altro con contorno di cibarie, fuochi etc.
Ma si riteneva che anche gli spiriti maligni uscissero dal profondo e sciamassero all'intorno. Profusione di divinazione e magia, culto del fuoco. La componente esoterica e magica c'era sin dall'inizio anche se oggi viene accentuata per i noti motivi e dai soliti noti, ma innanzitutto per motivi commerciali.
Era una festa tenebrosa, che la Chiesa giustamente ha cercato di cancellare cristianizzandola con Halloween ossia con la Vigilia di Ognissanti e le susseguenti Ognissanti e Ricordanze dei Defunti.
Su internet si trova ampio materiale.
G.
Girando oggi pomeriggio con un amico prete per le strade del suo paesino, ad un certo punto, la piazzetta antistante la chiesa si è riempita di bimbi schiamazzanti nelle varie fogge di fantasmini (i più innocenti), vampiri, streghe e zombie vari, ma soprattutto mamme vestite e truccate per “la festa del lato oscuro” (Google). Addirittura una di queste sembrava “Maleficent” con tanto di tacchi vertiginosi, vistose e piumate ali nere, corna contorte e lenti a contatto con effetto occhio di serpente…
(Di seguito un brano tratto da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 28/10/2022 intitolato “Detestare Halloween si può”, di Mauro Francesco Minervino, antropologo)
“Una volta c’era il Giorno dei Morti, e non era un giorno allegro; si andava nei cimiteri a portare fiori sulle tombe dei defunti, non in discoteca né ai party in maschera. In tempi di confusione valoriale globalizzata e di dissociazione spinta, la celebrazione dei giorno dei morti è diventata una non meglio identificata “festa tradizionale di tutte le cose ultraterrene” alla moda new age […]. In questi giorni si scatena di tutto, con crescente predilezione per il cattivo gusto, l’orrifico e l’apologetica per il macabro, la violenza e la crudeltà. Non è un segreto che la morte e il dolore siano da tempo oggetto della grande rimozione dell’Occidente. Perciò “Day of the Death”: dal giorno dei morti al giorno della Morte. Ovvero feste e business, che gareggiano sempre più spavaldamente con le tradizioni della compassione, del silenzio, della fede popolare e delle preghiere, dei fiori e delle visite ai defunti. Una gara per il primato della sponda tenebrosa, del lato dark della vita, in nome di un laicismo banale e di un economicismo ormai privo di finalità umanizzatrici”.
Hymnus
Placáre, Christe, sérvulis,
Quibus Patris cleméntiam
Tuæ ad tribúnal grátiæ
Patróna Virgo póstulat.
Et vos beáta, per novem
Distíncta gyros ágmina,
Antíqua cum præséntibus,
Futúra damna péllite.
Apóstoli cum Vátibus,
Apud sevérum Iúdicem,
Veris reórum flétibus
Expóscite indulgéntiam.
Vos, purpuráti mártyres,
Vos candidáti prǽmio
Confessiónis, éxsules
Vocáte nos in pátriam.
Choréa casta vírginum,
Et quos erémus íncolas
Transmísit astris, cǽlitum
Locáte nos in sédibus.
Auférte gentem pérfidam
Credéntium de fínibus,
Ut unus omnes únicum
Ovíle nos Pastor regat.
Deo Patri sit glória,
Natóque Patris único,
Sancto simul Paráclito,
In sempitérna sǽcula.
Amen.
V. Exsultábunt sancti in glória.
R. Lætabúntur in cubílibus suis.
Inno
Ti placa, o Cristo, coi servi,
per i quali la clemenza del Padre implora,
presso il tribunale della tua grazia,
la Vergine patrona.
E voi, schiere beate
in nove cori distinte,
gli antichi, presenti
e futuri mali da noi allontanate.
Apostoli e Profeti,
presso il severo Giudice
al sincero pianto dei rei,
implorate clemenza.
Voi, porporati Martiri,
voi, candidi e gloriosi Confessori, da questo esilio
chiamateci alla patria.
Casto stuolo delle Vergini,
e quanti dall'eremo migraste
a popolare il cielo,
nelle sedi locateci dei celesti.
Sperdete la gente perfida
di mezzo ai credenti,
onde tutti in unico ovile
ci governi un sol Pastore.
Sia gloria a Dio, Padre,
e al Figlio suo unigenito,
insieme collo Spirito Paraclito,
per i secoli eterni.
Amen.
V. Esulteranno i Santi nella gloria.
R. Gioiranno nel loro riposo.
O Regina di tutti i Santi, la più potente mediatrice fra Dio e gli uomini, e l’arbitra Sovrana di tutte le grazie, volgete sopra di noi gli sguardi della vostra misericordia, e fate che, camminando dietro le orme da voi segnate nella strada della virtù, meritiamo il favore del vostro potentissimo patrocinio, e ci assicuriamo la partecipazione alla vostra gloria nel paradiso.
Mi collego all'anonimo delle 19:02. La scena che avete visto è oramai comune ovunque. Anche ieri nel mio paese ho visto la stessa cosa, così come negli anni precedenti: orde di mamme truccate che portano a spasso i bambini anch'essi truccati. Orde di streghe che portano a spasso piccoli goblin. Purtroppo, noto una cosa - e spero che mic non se la prenda - sia da quello che vedo nel mio paese sia secondo quello che percepivo una decina di anni fa quando, da ventenne rimbambito, il 31 si andava in discoteca: Halloween è femminile. Attrae in modo veramente morboso più le donne che i maschi. Sono le donne che di solito si truccano, il maschio no. Altro che la Donna che schiaccia il serpente, qui il serpente piace assai come quello della canzone della Rettore.
Ps: sempre un pò di anni fa, quando ero ancora un giovanotto pirla, partecipai al Celtica, festival estivo in Valle d'Aosta. C'erano un paio di momenti molto..."spiritici": un grande falò da accendere e una canzone suonata da tutte le band della serata insieme, che era, in soldoni, un motivo ripetuto ossessivamente, bello, ma ripetuto un pò troppo a lungo. Tutte le donne, giovani e meno giovani andarono in estasi con tanto lacrime, balli strani etc...chiesi a un mio amico che ci era già stato se era normale: la risposta fu un perentorio "Si".
Capisco la Madonna che schiaccia il serpente e le Sante che, molto probabilmente, posso fare altrimenti, ma siamo proprio sicuri che sia una regola universale? In soldoni, e che paia pure una provocazione, le streghe, Circe, le Sirene, le baccanti, le sacerdotesse di Cibele, le società matriarcali celtiche e germaniche, etc...le civiltà sono state basate sull'autorità che è maschile. (banalmente, il capoufficio donna e più crudele di uno uomo).
La donna mi pare tendente all'estremo: o sante, come la Regina, o streghe come le mamme di cui sopra. Nessuna via di mezzo. Ovviamente ci vorrebbe un discorso molto più ampio di quello che ho fatto io qui.
L'anonimo delle 7:20
Nella donna come nell'uomo c'è un elemento ribelle e distruttivo, che si manifesta alla sua maniera in ognuno dei due sessi. Un elemento che deve esser fortemente disciplinato, altrimenti crolla tutto.
Fu Eva la prima a disobbedire e Adamo si lasciò sedurre. Disobbedì, come sembra, per vanità, perché quel frutto le pareva bello.
Per vanità e forse per narcisismo improvvisamente apparso con la prima tentazione. E Adamo la seguì,stoltamente, invece di mollarle una sberla e farle sputare il frutto proibito.
Nella crisi delle civiltà concorre sempre la ribellione del feminino, il suo consegnarsi agli istinti, in primis a quello di fornicazione, del resto come il mascolino anche se in forme diverse, per quanto simili.
Restando il discorso sul contributo negativo delle donne alla presente crisi, è evidente come il loro contributo sia particolarmente deleterio perché intacca in profondità la famiglia con i suoi valori, cioè il fondamento naturale ed anche etnico, fisico della società.
Il riferimento ai festival celtici della Lega d'antan conferma che, oltre ad essere farlocchi e farseschi (vi ricordate il ridicolo culto bossiano "del dio Po"? - sic), erano anche moralmente pericolosi, visto che vi si introducevano componenti esoteriche, tramite la musica celtica.
Anche se la maggioranza delle donne di oggi a quanto sembra amano atteggiarsi a "streghe" ("tremate, le streghe son tornate", noto slogan femminista, accompagnato dal simbolo della vulva ostentato con le dite intrecciate a triangolo sulla testa e grida inneggianti alla libertà sessuale e all'aborto libero) dobbiamo continuare a batterci per il vero modello femminile, che poi è anche il vero modello maschile, quello della Sacra Famiglia. Questo modello deve esser riproposto e per quanto possibile imposto alla società con le leggi.
Contro i neomarxisti woke e paracomunisti pseudo-cattolici: al contrario di quello che diceva Marx - essere la Sacra Famiglia solo una proiezine della famiglia terrena, borghese - è la famiglia terrena che deve diventare una proiezione della Sacra Famiglia, se vogliamo salvare noi tutti e la civiltà. Deve diventarlo perché quello della Sacra Famiglia è il vero modello, l'archetipo.
Z.
Purtroppo mi pare vera questa propensione femminile.io stessa ne sento il fascino ( forse per retaggio ancestrale, il dna mitocondriale passa inalterato da madre in figlia, in questo senso mi ricollego alle origini celtiche). Come sento il fascino del suono del flauto in un bosco ombroso. Tutto ciò va dominato con la ragione, lo studio della Religione, la preghiera. E il disgusto per la cattiveria e stolta aggressività femminista. Ma in questi tempi così cperniciosi, in educazione, facilmente riemergono istinti sbrigliatichi non ha avuto
Il senso della conclusione tronca: "chi non ha avuto chi gli abbia fatto conoscere il Signore e la Sua grazia...
�� Diretta S. Messa cantata con Esequie Commemorazione di tutti i fedeli defunti - Vocogno 2/11/2022 ore 20:30
https://www.youtube.com/watch?v=OnNFjVytuds
Al termine del giorno volgiamo il cuore a Te, Sommo Creatore..
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