Bergoglio si mobilita contro il futuro governo italiano
La discutibile (anche esteticamente) opera di cui davamo notizia qui |
Durante la campagna elettorale, Giorgia Meloni ha promesso di accelerare il ritorno a casa loro degli immigrati illegali e criminali, e di inasprire le norme in materia d’asilo. Ha anche auspicato un blocco navale verso l’Africa del Nord, per impedire l’immigrazione illegale attraverso il Mediterraneo.
Papa Francesco si oppone
Papa Francesco si è opposto con veemenza a questo programma: sabato 9 ottobre 2022, nella sua omelia in piazza San Pietro, secondo l’agenzia Reuters, ha «difeso con passione» il diritto all’immigrazione. Lo ha fatto difendendo vigorosamente i migranti. L’esclusione dei migranti è «scandalosa, odiosa e peccaminosa», ha dichiarato Francesco.
L’agenzia ha immediatamente ritrasmesso questo atto d’accusa nel mondo e si è assicurata che le connessioni fossero comprese «correttamente». Reuters ha stabilito esplicitamente un contatto con Giorgia Meloni e il suo futuro governo.
Francesco si è leggermente scostato dal suo testo e ha detto: «L’esclusione dei migranti è scandalosa. È criminale. La conseguenza è che muoiono sotto i nostri occhi. Per questo il Mediterraneo oggi è diventato il più grande cimitero del mondo. L’esclusione dei migranti è odiosa, è un peccato. È criminale non aprire le porte a coloro che sono nel bisogno».
Il Papa ha posto al centro del suo pontificato il sostegno ad alcuni capisaldi dell’agenda globalista. Il sostegno al «diritto alla migrazione» illimitata va di pari passo con la battaglia ecologica... e l’attuazione del relativismo religioso (Cfr. il Documento sulla Fraternità umana [qui] e il suo recente viaggio in Kazakistan per il Congresso dei capi religiosi mondiali [qui]).
Questo relativismo avvelena sempre più la vita della Chiesa e rischia di essere portato al parossismo dal sinodo mondiale, largamente contaminato dal cammino sinodale tedesco, le cui deviazioni dottrinali sono sotto gli occhi di tutti.
Quanto alla convivenza fra il Vaticano e il Quirinale, rischia fortemente di essere agitata nei prossimi giorni.
Fonte
44 commenti:
La chiamano immigrazione, ma si tratta di una vera e propria invasione, non solo nel Mediterraneo ma anche dall'America latina verso gli Stati Uniti.
Più grave nel caso dei mussulmani,che vengono per conquistare e dominare, come comanda la loro religione, che Papa Francesco non conosce o finge di non conoscere.
Non sarà facile per Meloni e il suo governo resistere a pressioni su scala mondiale di questo tipo.
Carissima Mic , nei giorni scorsi si è ricordato l'omicidio del professore francese Samuel Paty. Titolone in prima pagina su Le Figaro, silenzio di tomba nei nostri telegiornali.
Molti paesini in zone disagiate si stanno svuotando. Sangue nuovo sarebbe auspicabile, ma come evitare i nuovi schiavi delle baraccopoli nel sud italia e nel contempo evitare nuovi casi analoghi a ciò che è stato fatto a Samuel Paty ?
Il Papa dovrebbe preoccuparsi dell'anticattolicesimo dilagante in varie parti del mondo, Cina in primis, dove le persecuzioni sono terrificanti.
Dovrebbe pure preoccuparsi della deriva comunista e anticattolica nel SudAmerica.
Ma è proprio lì che il dente duole: vi è una parte importante dell'apparato ecclesiastico che si abbevera a quella teologia di strada tanto cara a Bergoglio e a quella teologia della liberazione di sinistra memoria.
Quanto alla convivenza fra il Vaticano e il Quirinale, rischia fortemente di essere agitata nei prossimi giorni.
Non credo invece che il Quirinale sia tanto lontano dalla visuale di Bergoglio e per gli stessi motivi, che nulla hanno a che vedere con la carità cristiana... E se, costretto dal risultato elettorale, affiderà l'incarico a Giorgia Meloni, di certo lo farà obtorto collo!
Chissà se si dovesse trovare qualcuno di voi a dover lasciare in fretta e furia casa propria per scappare dall’altra parte del mondo e venisse “accolta” con diffidenza, razzismo, odio, violenza e minacce perfino da parte di alcune istituzioni?
Certe cose non si capiscono finché si sta in poltrona con la pancia piena.
Sarebbe il caso, per una volta almeno, di sospendere il giudizio su certe dinamiche in cui, magari, non si è ferratissimi ed osservare un dignitoso silenzio, invece di sparare nel mucchio ad altezza d’uomo come fate di solito.
Del resto, si sta parlando del Santo Padre, quello che, sprezzantemente, chiamate “Bergoglio”.
Che ne dite? Ci proviamo?
Questo o è un provocatore o è uno che si diverte a stuzzicare (non deve aver di meglio da fare perché è assiduo con molti spruzzi spesso velenosi su ogni pagina) oppure è uno di quelli che hanno portato il cervello all'ammasso. Avrei potuto non dargli attenzione censurandolo, come faccio di solito; ma, se non è un troll, è la riprova del livello di disinformazione se non informazione distorta da cui siamo sommersi perché sono considerazioni che si sentono ripetere come mantra anche attraverso i media.
Nessun cristiano e neppure i politici di destra (anche quelli non cristiani) ha mai detto o farà sì che i profughi siano respinti. Qui si parla dell'immigrazione di massa, apocalittica, la vera e propria invasione di immigrati non profughi che è una delle minacce più serie alla nostra realtà socio-culturale. Fa comodo alla sinistra mondialista anti-italiana e anti-identitaria, purtroppo sponsorizzata anche da Bergoglio. Tutte le variegate implicazioni morali, spirituali e socio-economiche sono state sviluppate nei numerosi articoli di cui ho messo il link.
Quindi chi non è ferratissimo e avrebbe dovuto restare in silenzio non siamo noi.
Non mi sembra che paesi come l'Iran o la Turchia siano poveri ed entrambi sono islamici.
I paesi del golfo Barehin, Emirati , Kuwait nonché l'islamicissima Arabia Saudita offrirebbero ai migranti islamici un un'ambiente più compatibile alle loro esigenze che i paesi tradizionalmente cristiani .
Spiegatemi perché debbano venire qui. Perché debbano disprezzare le nostre festività e considerare lin modo ostile la Natività di N
S. Gesù Cristo ?
L'inquilino pro tempore del Quirinale si dice che frequenti la Chiesa del Gesù : se frequenta quella Chiesa e non va a cercare qualche altra celebrazione vuol dire che condivide la predicazione gesuita
Si legge che stia per pubblicare un altro libro, l'ennesimo, che verterebbe sulla politica bellica ed economica, ancora se ne ignora il titolo, ma la pubblicazione è imminente. Quando tutti, ma proprio tutti, avranno capito che è comunista, allevato dalla nonna che era militante e antifascista, che lasciò l'Italia negli anni '20 per trasferirsi a Baires, non certo per motivi economici, erano più che benestanti, la madre soffriva di malattie psichiche, quindi i figli vennero cresciuti dalla nonna, a vedere i risultati, indottrinati bene, certo che se tolgono gli invasori, pardon, migranti, a Coop e Caritas, calano introiti e soldini, e di molto......
Ma quando letta voleva aborto - droga - eutanasia - onosessualismo lui dov'era?
Arnaldo T. Maria Canziani
Ìl padre di Bergoglio non era un ignorante come molti dei contadini piemontesi suoi contemporanei , ma aveva il diploma di ragioniere ed anche un buon impiego (temporaneo per il momento) presso la Banca d'Italia di Asti.
Non fu licenziato. Si licenzio' spontaneamente stranamente il mese prima della stipula dei Patti Lateranensi. Ed emigro' in Argentina.
Pio scrive che il papa dovrebbe preoccuparsi della deriva comunista e anticattolica del sud America .
Ha perfettamente ragione. Ma cosa sappiamo noi di ciò che accade in sud America ?
Potrebbe esserci utile la lettura di un agile libretto di Loris Zanatta professore all'università di Bologna
Il titolo del libretto è il seguente
Il POPULISMO GESUITA
PERON, FIDEL BERGOGLIO
E' edito da Laterza nel 2020.
Ne ha parlato anche Sandro Magister.
L'anonimo delle 14 nell'elenco dei beneficiari delle sovvenzioni per l'aiuto ai migranti dimentica la comunità di Sant'Egidio di cui fa parte anche l'attuale presidente della CEI ossia il cardinale Zuppi.
Diritto di migrare, ma anche diritto di stare a casa propria, come spiegava Benedetto XVI. Se l'Italia deve ridursi ad una pattumiera a causa di migranti abbandonati a sé stessi, senza casa, senza lavoro, senza sanità...è meglio, molto meglio, per tutti che non sbarchino, non per razzismo, ma per rispetto loro e nostro. Chi insiste nell'immigrazione o è un irresponsabile o la sfrutta per altri fini.
Castellaz Giovanni
Se si entra in polemica col Papa è la fine . Bisogna semplicemente ignorarlo ,sapendo che remerà contro sempre e comunque.La situazione di questo disgraziato paese è complicatissima,quindi nervi saldi e lavorare senza farsi distrarre.Agire e non chiacchierare,tanto con questa gente in malafede ogni occasione è buona per denigrare.
Giusto. Infatti il nuovo governo oltre che impedire gli sbarchi dovrebbe togliere i sussidi a chi fa accoglienza. Il business deve finire. Poi rimpatriare chi non ha titolo per stare qui. E togliere la cittadinanza a chi non si comporta correttamente. Ma temo che sia ormai tardi perché sono troppi anche quelli regolari e inamovibili.. il nuovo governo ha aktre grane.
@ Bobbo : caro amico, dice bene lei "Se si entra in polemica col Papa è la fine . Bisogna semplicemente ignorarlo ,sapendo che remerà contro sempre e comunque"; ci consoli e conforti il fatto che, essendo pur sempre un uomo come noi, anche il cd "santo padre Bergoglio" dovrà un giorno presentarsi dinanzi a Cristo Giudice per rendere conro delle sue azioni, pensieri, opere e omissioni; quanto a noi, ricordiamoci l'evangelica esortazione "bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini", e agiamo di conseguienza, secondo coscienza, retta e illuminata dalla Grazia Divina, ovviamente; non disperiamo mai, ché Dio vede e provvede (mi viene in mente un santo, di cui adesso non ricordo il nome, che era solito ripetere "Gesù, pensaci Tu").
In Svezia il governo di centro-destra annuncia la svolta dopo anni di governi di sinistra: freno all’immigrazione, meno sussidi agli stranieri, giro di vite contro il crimine.
E' quello che chiediamo anche noi al governo di centrodestra in Italia.
Le piazze urlano.....dice la Merlino su La7.
Quelle piazze che fino a ieri hanno accettato di tutto, sono state in silenzio per anni.. oggi urlano, vogliono tutto e subito e lo vogliono da un governo che ancora non c'è.
Follia sinistra....
Parole di una pesante attualità... ed è stato scritto più di 200 anni fa!
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"Il popolo non si lascia guidare né dalla ragione, né dal consiglio; non fa distinzione fra il giusto e l’ingiusto; apprezza e stima poche cose secondo verità, molte invece secondo l’opinione corrente; è incostante, facile ad essere ingannato e condotto a tutti gli eccessi; è ingrato, arrogante" (Pio VI, Allocuzione "Quare lacrymae", 17 giugno 1793).
Se la nostra democrazia diventa un'arena nella quale ai singoli contendenti si presta un'attenzione eccessiva, stia bene in guardia: proprio lei, la democrazia, potrebbe venir messa fuori combattimento.
[S.E. Mons. Fulton John Sheen, nato Peter John (El Paso, 8 maggio 1895 morto a New York, 9 dicembre 1979), è stato un arcivescovo cattolico e scrittore statunitense. da "Pensieri per la vita di ogni giorno"]
Le piazze in questi due anni trascorsi si sono umanamente riempite e...tutti zitti! Infatti non erano le piazze piazze specializzate quelle con fumogeni e attrezzeria varia, che ora tornano a far chiasso antifa...tricarne. Liofilizzata. Vicina allo stato gassoso!
Più ci penso e più mi convinco che tutto il teatrino della Ronzulli è stato pianificato per coprire il vero asso nell manica: cioè quel Giorgietti al MEF che garantirà la marcia spedita e senza intoppi del “pilota automatico” impostato da Draghi... quando ancora era alla BCE e che, da Primo Ministro, ha praticamente saldato ai binari!
Giorgia Meloni raccoglie una eredità pesantissima, catastrofica...
Solo Padre Pio, la Vergine santissima di Pompei insieme potranno fare il miracolo....
E Zingaretti, nella sua beata ignoranza, se ne esce con un " ora Meloni risolva i problemi degli italiani " quegli stessi problemi che loro, in 10 anni, hanno creato....
INSIDIE PER GIORGIA.
Come tutti sanno, gli ultimi due governi hanno portato il paese al punto di peggior repressione del dissenso dai tempi dell'unità d'Italia.
Il momento più basso del regime si è verificato con la introduzione del Green Pass, equivalente moderno dell'Ahnenpass tedesco, introdotto da Mario Draghi.
La perquisizione del giornalista Giorgio Bianchi (reo di fare servizi obiettivi sull'Ucraina), subita in albergo avant'ieri, è solo l'ultimo significativo episodio del soffocante clima creatosi.
Ora, Giorgia Meloni corre un grosso rischio.
Infatti, lei eredita il regime da Conte e Draghi ma, se non provvede a smontarlo velocemente, al momento opportuno subirà una aggressione mediatica a reti unificate a causa di una deriva che altri hanno causato.
Sarà accusata di averlo creato.
QUINDI, PER RIASSUMERE
Non hanno testato la cancerogenicità.
Non hanno testato la genotossicità.
Non hanno testato il rischio di provocare malattie autoimmuni.
Non hanno testato gli effetti sulle donne in gravidanza.
Non hanno testato gli effetti sui bambini.
Non hanno testato la capacità di bloccare la trasmissione del virus.
Tuttavia ci hanno detto che dovevamo fidarci della (loro) scienza.
Una scienza molto veloce che viaggiava tramite accordi personali con messaggi Whatsapp (cancellati) e ricchi bonifici bancari.
Infine, hanno imposto una tessera verde, sospensioni, licenziamenti, ghettizzazioni, emarginazioni e discriminazioni basandosi su presunte prove dichiarate ormai ufficialmente non vere.
Sono certo che le scuse non siano più sufficienti.
Ora pretendiamo giustizia.
Cit. Dott. Stefano Manera
AVVENIRE il quotidiano dei vescovi
che prende le distanze da L. FONTANA un cattolico doc.la dice tutta sulla salute della chiesa .
Gli ultimi atti negli ultimissimi giorni del governo Draghi:
- raccomandare la quinta dose ai ”fragili”
- un mega bando da 1,3 miliardi di euro per le coop che accolgono i clandestini.
CIRCA BERLUSCONI-MELONI, CITO UNA COSA DIFFICILE DEL COMPARE ENZO
"La verità è che Berlusconi non accetta il fatto che sono finiti i giochini finanziari fondati su titoli immateriali, derivati. In fondo ci ha creato un impero con le pubblicità e dunque con l'attenzione delle persone (che erano esse stesse garanzia per investitori). La Meloni, che ha capito la questione non sa più come farglielo capire. Non accetta che sia cambiato il sistema con cui si è arricchito. Un uomo vittima del suo stesso ego.
"Gli amici di Berlusconi al livello della bank of england ci hanno sempre considerato dei collateral bond ossia beni a garanzia. Le pubblicità ed il mondo liberista con le sue tendenze commerciali di cui è stato rappresentante il nostro vecchio si basano sul valore commerciale dell'essere umano che è diverso da persona a persona a seconda dei dati istat che si compilano nei censimenti. Questo sistema è stato liquidato con una lettera sottoforma di decreto in gazzetta ufficiale con un provvedimento datato 5 ottobre 2022. Questo fatto insieme al ritorno della Banca d'Italia sotto il controllo del tesoro e di cassa depositi e prestiti ha lasciato fuori dall'italia gli investitori che investivano su dati digitalizzati dei cittadini italiani, considerati beni a garanzia. Dal 5 Ottobre lo Stato Italiano si fa garante gestendo i suoi debiti dall'interno. Il motivo per cui Berlusconi vuole la testa della Meloni è questo. vuole far saltare il governo. Evidentemente gli azionisti della sua azienda all'estero minacciano fughe di denaro per tale ragione prima descritta."
Alessandro Meluzzi
L’eredità che Giorgia Meloni raccoglie oggi è quella purtroppo di un Paese sull’orlo del disastro. Una sfida che non richiede una politica ordinaria ma una politica simile a quella che hanno dovuto affrontare i grandi statisti del passato come De Gasperi, Nenni, Togliatti, o tornando indietro nel tempo il conte di Cavour. Viviamo un passaggio storico che richiede grandi virate epocali. Sarebbe necessario costruire un tavolo permanente per indicare a questo governo, che auspico non ostile, le reali istanze del Paese, andando oltre l’agenda Draghi, riaffermando la sovranità nazionale e frenando il rischio di una nuova deriva autoritaria. Credo che la Meloni abbia assunto quella consapevolezza che io denuncio da anni, ovvero quella di vivere in un #Paese che ha perso sovranità e che dal 1943 è una colonia a tutti gli effetti. Quindi sa perfettamente di dover andare a ricoprire l’incarico di primo ministro di uno Stato non sovrano. L’Italia rischia di rimanere una colonia che diventerà ancora più miserevole finendo privati di tutto, dell’energia, del gas, dell’industria, con conseguente distruzione del ceto produttivo. Mi auguro che Giorgia Meloni abbia piena consapevolezza di questo. Spero inoltre che le elezioni di mezzo termine negli Usa del prossimo 8 novembre premino un sano conservatorismo repubblicano, primo fondamentale passo per poter chiudere con la stagione dei Clinton, degli Obama e dei Biden e con la loro dissennata politica, che come dimostra la vicenda del Nord Stream porterà alla distruzione dell’Europa come luogo di produzione.
https://www.lospecialegiornale.it/2022/10/01/elezioni-parla-alessandro-meluzzi-attenta-meloni/
ORBAN SUL GAS RUSSO
"Mi dicono che il gas russo è cattivo. Mi dicono che non dovremmo comprarlo. Ma nessuno mi dice come rimpiazzeremo il gas russo. Non tra cinque anni, ma domani. Dobbiamo mandare avanti la nostra economia, è così semplice."
(Orban su Twitter)
Viktor Orban su Twitter "nailed it", per dirla nella lingua di Bruxelles. Nella nostra lingua, il leader ungherese fa notare come la strategia europoide si sia fondata su una massa di balle senza alcuna attinenza con la realtà.
Purtroppo per gli italiani, non abbiamo nessuno che si preoccupi del suo popolo come fa Orban: qui è tutta una corsa a distruggere il Paese per mostrarsi i servi più fedeli.
Le verità dette da Berlusconi sono una mossa di una "cattiveria" e finezza politica non comuni.
Infatti, la Meloni aveva due possibilità.
La prima era quella di fare il governo.
La seconda era quella di andare all'opposizione.
Berlusconi le ha tagliato la seconda strada.
Infatti, andare all'opposizione sarebbe fruttuoso se la Meloni potesse tenere una linea davvero oppositiva rispetto all'establishment, ovvero far dimenticare le incidentali dichiarazioni filo atlantiste e filo UE e porsi a capo del fronte del dissenso.
Il quale è, potenzialmente, maggioritario nel paese.
Ma non potrà farlo perché ha abboccato all'amo ed ha già fatto dichiarazioni che le impediscono di cambiare strada (fra l'altro, senza manco ancora essere presidente ha dichiarato di essere fedele ad entità diverse dalla Repubblica).
Adesso le resta una sola strada, ovvero fare il governo insieme a Berlusconi, alle condizioni da questi stabilite.
La genialata del Berlusca sta nell'aver dimostrato che non esiste alcuna differenza tra FdI ed il resto dei partiti presenti in Parlamento.
Perché rispetto alle cose fondamentali sono tutti d'accordo.
Con FI che riesce a tenere i piedi in più scarpe, avendo aperto un ponte verso i nuovi assetti che potrebbero scaturire in USA dalle elezioni di midterm.
Tanto di cappello al vecchio satiro.
Quanto alla Meloni, si è giocata in un minuto tutto quanto aveva costruito in anni di paziente lavoro.
Silvio ha detto quello che molti italiani pensano e se si fosse espresso così prima delle votazioni avrebbe aumentato i consensi. La fede atlantista di Meloni se fosse stata dichiarata con tanta determinazione prima delle elezioni, molti non l'avrebbero votata. Sembra quasi tutta una farsa, non appena ci si avvicina al governo del Paese, avviene una "normalizzazione" e si diventa ultra-atlantisti, pro-Nato, ed europeisti.
E anche questa volta non ci sarà bisogno di un governo tecnico, ecco i politici del cdx, che pur vincendo le elezioni, si apprestano a garantire "continuità " e scelte politiche decise negli USA. Sono terribilmente delusa di questo cambiamento di rotta di Meloni.
Giorgia Meloni ha cominciato a cambiare posizione da quando è andata ad un congresso negli usa (per ricevere la benedizione).
E poi come si fa ad essere sovranisti, patrioti e anche subalterni agli americani?
ANCORA UNA VOLTA QUEL FURBACCHIONE DEL CAVALIERE SPARIGLIA LE CARTE
Ieri sera a caldo commentavo le parole di Berlusconi dicendo che si sarebbe scoperchiata la pentola, e ciò inevitabilmente avrebbe ingarbugliato la matassa al punto da poterla rendere addirittura inestricabile. Molti si sono soffermati a parlare del dito e non della luna; dove per dito è da intendere la persona Berlusconi e per luna ciò che Berlusconi ha detto. Ma si sa, il panorama politico italiano è zeppo di ossessionati antiberlusconiani che hanno trascorso i migliori anni della propria vita a demonizzare il Cavaliere, non sapendo che fare di meglio, ogni volta che c’è stato lui di mezzo, che ripetere la vecchia solfa dell’uomo mosso solo dai propri interessi e bla bla bla; non che questa cosa non fosse vera, ma mi facciano sapere questi illuminati se altrove valgono logiche diverse, almeno rimanendo nel nostro mondo e nel nostro sistema.
Per quanto mi riguarda, sono convinto che Berlusconi abbia detto qualcosa di cui è profondamente convinto, ma ciò non toglie che le sue parole siano strumentali: utilizza una verità (che lui conosce bene: la Russia costretta dagli americani a muovere guerra all’Ucraina) non per delineare nuovi percorsi ma per giochi interni alla propria coalizione, insomma il classico parlare a nuora perché suocera intenda. La Meloni è corsa subito ai ripari, lei guiderà il nuovo governo solo a condizione che non si metta in discussione la fede atlantica. Altro che irresponsabile! Per questo, come tiene a farci sapere la “Repubblica” (per la quale in questo caso il capo di FdI non rappresenta più un pericolo fascista), la premier in pectore ha subito rassicurato gli alleati di Washington sulla linea del prossimo governo, addirittura nelle ultime ore è entrato in contatto con l’ambasciata americana per sottoporre alla sua approvazione la lista dei futuri ministri. Se qualcuno nutrisse ancora dubbi sulla sovranità del nostro paese…
Ma le dichiarazioni di Berlusconi hanno avuto il merito di mettere in chiaro alcune posizioni ibride. E questo è sempre un gran bene. Per esempio quella di Conte, che ultimamente stava titillando un certo pacifismo, come se non avesse contribuito con la sua compagine parlamentare ad approvare nel governo Draghi tutte le decisioni riguardanti finanziamento, aiuti militari e logistici al governo fantoccio ucraino. Quando si dice la coerenza… Le parole di Berlusconi hanno infatti costretto l’avvocato foggiano a mettere da parte la maschera pacifista e ad affermare che «alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni di Berlusconi sul conflitto russo-ucraino emerge un chiaro e articolato indirizzo di politica estera del tutto inaccettabile per il nostro Paese: non credo che possa essere accettato che FI esprima un ministro degli esteri. È un problema serio per la credibilità del nostro Paese».
Conte vero pacifista avrebbe dovuto invece condividere nel merito le parole di Berlusconi e al tempo contestarne la strumentalità. Ma si sa, ne abbiamo avute ampie prove, Conte è una banderuola che si muove in direzione del vento dominante, è la migliore rappresentazione contemporanea della gloriosa italica tradizione trasformistica. Il suo pacifismo è da intendere come occasione per sottrarre posizioni al Pd, il quale oggi veste un po’ meno l’elmetto e lascia organizzare al presidente della regione Campania De Luca una manifestazione a Napoli per la pace. Entrambi buffoni di corte di cui faremmo volentieri a meno.
Abbiamo invece bisogno di gente seria, che con coerenza e schiena dritta (e per questo subisce anche perquisizioni poliziesche notturne) sostiene la posizione del ritiro delle sanzioni alla Russia e della fine del sostegno al governo ucraino. Ma per far ciò non si possono servire due padroni: la pace e la Nato; che della prima se ne fa un solenne baffo.
(Antonio Catalano)
"Affinità-divergenze tra il compagno Silvio e noi.
Al di là dell'aspetto macchiettistico che lo contraddistingue, le parole pronunciate da Berlusconi sono a dir poco vergognose.
Vergognose perché sono spudoratamente vere in quanto corrispondono ai fatti accaduti realmente. Quello di cui si dovrebbe vergognare è il fatto di averle pronunciate adesso e non quando lui e la sua cricca stavano in maggioranza di governo con Draghi & co., quando in massa hanno votato per l'invio di armi all'Ucraina. Al tempo delle votazioni in parlamento farfugliò qualche timida dichiarazione, avendo cura di non fare torto al capobastone americano e ai suoi vassalli di Bruxelles. Proprio questi ultimi sono gli stessi che lo costrinsero alle dimissioni nel 2011 perché parlava di gas con Putin e faceva accordi con Gheddafi.
Non è difficile ammettere che, al confronto di chi lo ha succeduto, Berlusconi faceva una politica estera che ancora la si rimpiange. Una patetica parabola quella degli ultimi anni, farsi cacciare a pedate quando non serviva più e poi andare a servire gli interessi degli stessi in cambio di qualche posto dirigenziale per il suo pietoso partito e le sue damigelle. Fa quasi tenerezza.
Silvio tuttavia non è uno sprovveduto, nonostante l'età avanzata e qualche benzodiazepina, è il solito opportunista che dice le cose come stanno non per amore di verità, bensì per ricattare politicamente chi non accontenta le sue richieste.
Ovviamente uno come lui, nonostante il suo background di stigma, appare un gigante al cospetto di una sinistra vomitevole, traditrice, incapace di un sussulto di onestà e totalmente prostituita alla finanza transnazionale e alle oligarchie guerrafondaie a stelle e strisce."
Desta una certa impressione vedere il governo Zelensky, un governo collassato che resta in vita grazie ai nostri soldi, alle nostre armi e al nostro addestramento e che, quindi, dipende quasi completamente da noi, intervenire continuamente nella vita politica italiana vergando giudizi sprezzanti sui nostri maggiori leader politici. In teoria dovrebbe avvenire il contrario. Dovrebbero essere i leader politici italiani a chiedere conto a Zelensky e ai suoi ministri del modo in cui hanno guidato il loro Paese e di tutti gli errori che hanno commesso finora: errori e disastri storico-politici che stiamo pagando anche noi italiani. Ma viviamo ormai in un modo capovolto; un mondo in cui l'Italia viene a trovarsi in una condizione di ricattabilità politica da parte del governo di Kiev; un mondo in cui i leader politici italiani hanno paura di ciò che dice di loro il ministro degli Esteri di Kiev, che non troverebbe un posto nemmeno in fondo alla classifica dei primi novecentomila ministri migliori della storia dell'Europa contemporanea. Zelensky mette l'Italia sotto costante giudizio etico-politico, mentre l’Italia vive nel terrore di parlare dell’inanità politica di quest’uomo che, invece di frenare un’invasione che sta radendo al suolo intere città ucraine, ha profuso il massimo impegno per sollecitarla. Nessun sussulto di dignità da parte della nostra classe politica; manco a parlarne. Oggi le offese sono per Berlusconi. Domani potrebbe toccare ai nostri ministri e magari pure al nostro Presidente della Repubblica. Follia allo stato puro.
(Alessandro Orsini)
DISSIDENZA E PSICHIATRIA.
Non appena qualcuno si discosta dalle parole d'ordine atlantiste subito scatta nei suoi confronti il "metodo DDR" in voga ai tempi di Honecker: il malcapitato che ha osato dissentire è subito medicalizzato o meglio psichiatrizzato.
B. per avere detto che la colpa della guerra è di Zele' ossia una possibile verità è stato o chiaramente o allusivamente etichettato come vecchio rimbambito.
Di più: le sue sarebbero le farneticazioni di un alcolizzato.
Mancano solo le tecniche di gaslighting per convincere la vittima di avere delle percezioni alterate e persuaderlo di soffrire di instabilità mentale in modo sia lui stesso a chiedere il ricovero.
Comunque qualcosa non quadra, già Salvini aveva messo giustamente in discussione le sanzioni ora è la volta di B.
Non può essere casuale.
Se le minoranze votano a destra, il progressista va nel panico. C’era quella vignetta inglese in cui un candidato laburista si avvicina a due elettori della classe operaia e chiede loro: "Perché voi fascisti razzisti non votate laburista?". Qualcosa di simile sta avvenendo in America fra i capi del Partito Democratico. Le minoranze, storico bacino di voti per i progressisti, stanno passando a destra. Joe Biden e il cucuzzaro liberal sono in ansia per il record di ispanici, neri e asiatici che voteranno Repubblicani. Basta Black Lives Matter, Latinx, aborto al decimo mese e "le donne trans sono donne". “Vogliamo family, faith and freedom…”
Le donne di sinistra elemosinano al pastore di turno (sempre un uomo) un posto di potere (uno scranno in Parlamento, al massimo un ministero). Le donne di destra sanno che devono combattere come un uomo e più di un uomo. Sono forti sanno sgomitare. Giorgia Meloni ha regolato un imprenditore megalomane (Berlusconi) e un bullo della lega (Salvini) fondando un suo partito e sapendo che non ti regala niente nessuno.
"1952. 16 aprile. Roma. Don Luigi Sturzo, uno dei fondatori del vecchio Partito popolare italiano, cattolico non liberale anticomunista, avvia una operazione politica in vista delle prossime elezioni amministrative di Roma: un'alleanza fra democristiani, missini e monarchici. Il segretario della Dc, De Gasperi, cattolico-liberale, dice no all'operazione e lo fa scrivere con molta evidenza sul giornale ufficiale del suo partito, 'Il Popolo'. Papa Pio XII non riceverà più De Gasperi in Vaticano perché non condivide questa sua scelta".
Massimo Magliaro.
"La fiamma che non si arrende" (2019).
Il governo perfetto, come il mondo perfetto, è il sogno delle utopie atee e delle eresie cristiane
(Per questo si può lodare un governo che segna sicuramente un cambio di passo, senza ritenerlo o pretenderlo perfetto).
A ciascuno il proprio Papa e ben poco rileva, se ancora non l'hanno formalmente canonizzato; Iddio sa certo giudicare, nella Sua Gloria, alquanto meglio degli uomini ...
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