Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 30 aprile 2023

Combattere con armi spuntate? / don Elia

Interessante anche per i chiarimenti rispetto a quanto pubblicato qui e qui.
Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in infernum detrude

(Leone XIII, Preghiera a san Michele Arcangelo).
Pur nell’impegno di custodire il silenzio interiore e la pace del cuore, non possiamo esimerci dal dovere di compiere quel che è in nostro potere per zelare l’onore di Dio, quando esso è attaccato. Ciò che più ci indigna, tuttavia, non è il fatto che negli Stati Uniti si organizzino pubblici raduni di satanisti, come quello in corso a Boston in questi giorni (che non è certo il primo né l’unico); non fa meraviglia più di tanto, infatti, che simili abomini avvengano in un territorio dominato da una delle correnti più aggressive della massoneria. Quello che più ferisce e addolora è l’atteggiamento remissivo e disertore della gerarchia cattolica, che ancora una volta si sottrae all’ineludibile compito di reagire vigorosamente in difesa dei diritti divini e per il bene delle anime.

Trattandosi della diocesi di Boston, vien da pensare, come attenuante, che non possa permettersi di meglio, qualora la situazione del clero non sia sostanzialmente migliorata rispetto alla seconda metà del secolo scorso. Negli anni Novanta essa fu travolta da una serie di scandali e processi per abusi su minori che, portandola sull’orlo della bancarotta, la obbligarono a vendere persino le chiese per pagare pesantissimi indennizzi. Senza lasciarci andare a giudizi temerari, vorremmo sperare che la situazione non fosse ancora tale da costringere la Curia al silenzio per timore di ritorsioni. Se così fosse, bisognerebbe auspicare non solo un mutamento ai vertici della Chiesa, ma pure un capillare ricambio del clero, così che tornasse ad essere santo, o almeno affidabile.

L’intervento della Curia diocesana
In uno scarno comunicato al riguardo (a firma non dell’Arcivescovo, cardinal O’Malley, ma del suo ausiliare O’Connell), l’autorità ecclesiastica prende atto della necessità di offrire una risposta ai molti fedeli disturbati dall’evento, fornendoci così l’ennesimo esempio di quel ribaltamento della realtà che da decenni affligge la Chiesa, con il predominio della dimensione soggettiva dei fatti (il disagio emotivo provocato nei cattolici) su quella oggettiva (il grave male commesso). Questa risposta, oltretutto, vuol essere equilibrata, ossia – come si spiega subito dopo – intende situarsi a metà tra il contrastare gli effetti cattivi cui mira l’evento e l’attirare l’attenzione su di esso rendendolo così più visibile… se mai fosse necessario, visto che ha registrato il tutto esaurito.

In tale contesto, la prima disposizione (che appare inevitabilmente come la maggior preoccupazione di chi scrive) è che si eviti di organizzare o incoraggiare qualunque protesta, cosa che – testualmente – «alimenterebbe solo l’odio» e «rifornirebbe di immagini i mezzi di comunicazione». Sembra che i moderni presuli siano ossessionati dalla paura che i cattolici escano allo scoperto e – peggio ancora – vengano additati come fomentatori d’odio e divisione; eppure son proprio loro che, giovani preti, predicavano che la Chiesa doveva uscire dalle sacrestie e impegnarsi nel mondo a fianco della gente. Quel bel proposito, evidentemente, valeva soltanto per le battaglie sociali promosse dalla sinistra, la stessa forza politica che oggi autorizza, quando non benedice e promuove, le peggiori nefandezze.

L’unica raccomandazione – in sé lodevolissima – è quella di tempestare il Cielo di preghiere. Tutti gli uomini e donne religiosi della diocesi sono invitati a pregare più intensamente, mentre santuari, parrocchie e monasteri devono rimanere aperti per l’adorazione e la celebrazione di Messe secondo questa intenzione (non specificata: la parola riparazione rischierebbe di fomentare l’odio?); basta che le varie iniziative pastorali – come pare di legger tra le righe – rimangano sotto stretto controllo e non disturbino il sereno svolgimento del raduno satanistico. A quanto pare, la vita dei cattolici deve correre su un binario parallelo, rinchiusa negli spazi di culto, senza più la minima interferenza con la vita pubblica, nella quale c’è posto per tutti (compresi i satanisti), ma non per loro. Strano esito del pluralismo democratico… a senso unico.

Disposizioni pratiche
Il dettaglio più irritante è che, nella piena consapevolezza del fatto che in questi giorni Boston è invasa da individui avvezzi ai peggiori sacrilegi, anziché proibire, almeno temporaneamente, la comunione sulla mano, si esorti ad essere particolarmente vigilanti, impegno cui, in realtà, si è già seriamente obbligati. Si propone addirittura di collocare un sorvegliante – purché sia discreto – incaricato di verificare che i fedeli portino immediatamente l’Eucaristia alla bocca, così da impedire che sia asportato ciò che consideriamo più prezioso; questo tocca però al sacerdote, che non deve permettere a nessuno di allontanarsi se non dopo aver assunto l’Ostia consacrata davanti a lui. Sarebbe appropriato, infine, assicurare la protezione dei tabernacoli e delle chiese (onde prevenire – come ci si lascia indovinare – la loro profanazione), altra cosa che va sempre garantita.

Quanta delicatezza nel contrastare il male nelle sue espressioni più sacrileghe e aggressive! Vien da pensare che l’imperativo categorico degli odierni Pastori sia quello di non urtare o turbare chicchessia. Se il cardinal von Galen si fosse opposto a Hitler nella medesima modalità, non gli avrebbe dato alcun fastidio; il fatto che la Chiesa tedesca dell’epoca abbia subìto la persecuzione, con l’internamento e la soppressione di centinaia di sacerdoti e religiosi, dimostra però che contrastò efficacemente il regime nazista. Ma chi si azzarderebbe a paragonare con esso quello attuale, che di fatto è ben peggiore, pur essendo gestito dagli stessi burattinai? Quello fu un esperimento di massificazione di un solo popolo in vista di quella dell’umanità intera, attuata col pretesto di un’emergenza sanitaria appositamente causata e con la collaborazione della gerarchia un tempo cattolica.

Armi spuntate
Dispiace soprattutto che l’associazione mondiale degli esorcisti, per bocca del suo presidente, non trovi di meglio da suggerire che il ricorso a un testo contenuto nel nuovo rituale degli esorcismi, il quale, per esplicita ammissione di molti addetti ai lavori, è del tutto inefficace, visto che l’accento vi è stato posto non sugli atti di autorità con cui la Chiesa, mediante il ministro, intima al diavolo di andarsene, bensì sulle preghiere di domanda rivolte a Dio, ma pensate in chiave epicletica, ossia come invocazione dello Spirito Santo. È comune esperienza di quanti operano in questo campo che spesso un’umile supplica elevata al Salvatore è più efficace di un comando diretto indirizzato al nemico; non bisogna però dimenticare che, come appare chiaramente nei millenari testi del Rituale tradizionale, l’ossesso va prima liberato dall’intruso perché sia di nuovo libero di seguire le mozioni del Paraclito, tanto è vero che uno degli ordini impartiti è: Da locum Spiritui Sancto.

Inoltre, l’esortazione a pregare perché «questi nostri fratelli e sorelle caduti nella trappola del nemico del genere umano, conoscendo la vera identità di colui che stanno seguendo in questo momento, aprano il loro cuore all’amore infinito che sgorga dal Cuore di Cristo e rinuncino a Satana, a tutte le sue opere e le sue seduzioni» si fonda su diversi errori e malintesi. Anzitutto non sono nostri fratelli coloro che hanno rinnegato Cristo o non sono battezzati nella Chiesa Cattolica; di essi, poi, alcuni si son lasciati ingannare per ignoranza o per superficialità, altri hanno deliberatamente scelto di mettersi al servizio del male, ben conoscendo la vera identità di colui che stanno seguendo e rifiutando l’amore di Dio proprio in quanto amore. Sembra di respirare l’aria degli anni Settanta, quando ci si illudeva che bastasse spiegare le cose alle persone perché, capendo il proprio errore, si convertissero; poiché ciò, il più delle volte, non avveniva, a lungo andare si assumeva una motivata mentalità da perdente.

Cosa fare, allora?
La conversione, a quei livelli di peccato, richiede un intervento straordinario della grazia, che può essere ottenuto, in genere, soltanto da anime-vittima, come santo Stefano per Saulo e il conte de la Ferronays per Ratisbonne. L’idea che siano sufficienti le preghiere ordinarie può spingere molti a sottovalutare la gravità del male; questo, in un certo qual modo, contribuisce a normalizzarlo. Per arginare l’azione esplicita del diavolo, peraltro, occorre l’autorità del vescovo, che, in qualità di pontefice, esercita il potere di Cristo stesso dirigendolo contro gli obiettivi prescelti (cosa impensabile per chi è convinto che non esistano nemici, ma solo fratelli-che-non-hanno-capito). Abbiamo una certezza di fede che ispira una mentalità da vincitori, quella che corrisponde alla realtà: Satana è uno sconfitto, mentre noi godiamo dei privilegi e delle prerogative dei cittadini del Regno di Dio, al quale nessuno può opporsi e che niente può fermare.

Con questa consapevolezza, il vescovo del luogo dovrebbe indire una solenne processione riparatrice e recitare pubblicamente l’Esorcismo di Leone XIII (1), cosa che avrebbe ipso facto potentissimi effetti. In tal caso, infatti, non si tratterebbe di un’iniziativa isolata di gruppi scismatici che rafforzerebbe la causa che si intende combattere (come avvenuto con le parate dei sodomiti), bensì dell’intervento di un successore degli Apostoli che, unito al suo gregge, opporrebbe un baluardo ai sempre più spavaldi assalti dell’avversario. Se ciò non avviene, non significa che possiamo fare da soli, ancor meno contro certi pericoli: in casi come questo, chi non è insignito dell’Ordine sacro, non avendone i mezzi, non è incaricato di contrattaccare, ma solo di riparare chiedendo protezione. Le iniziative di preghiera devono rispettare la costituzione divina della Chiesa; altrimenti i fedeli si espongono a rischi troppo elevati e finiscono col sovvertire, sia pure con le migliori intenzioni, l’ordine gerarchico stabilito dal Signore.

Occorre inoltre evitare che singoli eventi come quello di Boston, per quanto in sé esecrabili e dannosi, distolgano l’attenzione da realtà ben più perniciose e durature: i veri e più pericolosi satanisti, di fatto, sono i massoni di alto livello che dirigono sia gli Stati che le organizzazioni internazionali e che, a loro volta, sono manovrati dai gestori dell’alta finanza. Pertanto chi, dopo aver cooperato ideologicamente all’infame ricatto sanitario che sta mietendo milioni di vittime, si dà l’aria di lottare, ma concentrandosi sui paraventi, difficilmente può risultare credibile. Poiché il nemico si è annidato perfino nel cuore del governo centrale della Chiesa, dobbiamo pregare sempre più intensamente perché avvenga un cambio al vertice, senza certo dimenticare che un’autentica rinnovazione ecclesiale richiede la santificazione di ogni singolo membro del Corpo Mistico.
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1. I laici possono recitarlo privatamente, ma solo per protezione personale, non per contrastare direttamente l'azione e l'influenza del diavolo, a meno che non siano dotati di grande santità; altrimenti si mettono seriamente in pericolo.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per queste parole chiare e assennate. Grazie per saper orientare nel disorientamento programmatico. Ho riletto due catechesi di Papà Benedetto XVI del 2012 e Suggerisco la rilettura del testo di Apocalisse come azione liturgica e come preghiera

Anonimo ha detto...

Grazie a Dio, che ci dona ancora santi Pastori che ci fanno riflettere bene prima che ci avventuriamo nell'oceano spirituale con le nostre zattere.

Anonimo ha detto...

Bisogna chiarire che il peccato di xy non riguarda solo xy i suoi sodali e/o le sue vittime, ma riguarda tutti noi. Gran parte di questi eventi satanici dipendono da tanto lasciar correre pregresso, da centinaia di: ma che male c è? Il male si semina anche esso con semi, fatti di inezie, ma qui ben sappiamo che non solo si è seminato a piene mani, ma il male si è propagandato e propagato come fosse naturale. Il contro natura è contro la creazione, contro la salute, contro la ragione, contro l evidenza, contro se stessi, contro il prossimo, contro Dio, Uno e Trino. L essere contro Dio, allontana dal Bene e conduce nel mondo ribaltato dove tutto il Male viene giustificato, presentato, mascherato come bene senza esserlo. Il male non è bene, se non è bene, può però distorcere il bene, contraffarlo, alterarlo. In realtà il male non è, è la scimmiottatura di Dio, per questo è detto la scimmia di Dio. Il male non è mai creativo, mai. Anche questi riti satanici sono la manifestazione folle di chi si è posto contro Dio, Uno e Trino,credendo nella loro superbia folle di poter contraffare anche Dio stesso. Sono posseduti dalla contraddizione, certi che la loro ostinazione avvererà la loro magiaaa ribaltata. Ogni preghiera è un esorcismo, ma sarebbe bene che i pochi esorcisti facessero del loro meglio per liberare loro e noi da queste demoniache contrarietà.

Anonimo ha detto...

L altro giorno un post invitava a riprenderci la scuola, ma come
è possibile in questo nostro mondo così malato? Osservo padri e madri, con bambini piccoli in passeggino o in carrozzina o sul triciclo, svagati assenti col telefonino sull orecchio...allora capisci e interiormente vedi la presenza degli Angeli custodi dei bambini. A Roma si parla genericamente di santa pupa, per dare corpo a quei miracoli quotidiani che in ogni istante salvano i bambini dalla svagatezza prima di tutto dei genitori. Salviamo la scuola, sì volentieri, ma prima parliamo, ai genitori novelli e non, di San Giuseppe e di Maria Santissima, di come e quanto erano dedicati a quel bambino divino alla cura del quale erano stati chiamati. Anche i nostri figli ci sono stati dati in affido dal Signore Gesù Cristo, parliamo allora ai genitori postmoderni di quella attenzione, di quella cura, di quella sollecitudine senza tempo che rispetta prima di tutto le età dei neonati, dei bambini, dei ragazzi, dei giovani adulti. Anche con l età anagrafica si fa una grande confusione, pur essendo così evidente. Si finisce spesso col trattare i piccoli da grandi ed i grandi da piccoli. Riprendiamoci il mestiere di padre e madre.

Alla cortese attenzione del Prof. Martino Mora ha detto...

Lo schifo e la follia galoppano, per corrompere ben bene i giovani.
Paolo Deotto
https://www.ilnuovoarengario.it/lo-schifo-e-la-follia-galoppano-per-corrompere-ben-bene-i-giovani/

La preside di un Liceo autorizza un “pornoattore” a tenere una lezione agli studenti durante la cosiddetta “autogestione”. Alcuni insegnanti , bontà loro, non approvano la scelta della preside. E il porcoattore, pardon, pornoattore, si sente “discriminato”, poverino, e chiede aiuto, nientemeno, al Ministro dell’istruzione.

Il caro amico che mi manda spesso link e segnalazioni di articoli interessanti, iersera mi ha inviato un link che rimanda a un articolo che ho letto e riletto più volte, perché, per quanto abituato a leggere di tutto (e di tutte le schifezze), faticavo a credere ai miei occhi.

Questo è il link: https://www.orizzontescuola.it/il-pornodivo-contro-i-docenti-non-dovete-discriminarmi-il-mnistro-valditara-mi-aiuti/ .

Apprendiamo così che la preside del Liceo Alfieri di Torino aveva autorizzato un “pornoattore” a tenere una lezione durante l’autogestione.....

Anonimo ha detto...

Leggo su Una Vox un ottimo articolo di Matteo Castagna:

Cancel Culture: tra follia e paradossi

Anonimo ha detto...

1° Maggio
San Giuseppe lavoratore.
Festa del lavoro.

Il lavoro torni ad essere strumento che nobilita i lavoratori in quanto partecipi di un progetto che renda la società più giusta.
Ogni lavoro è nobile quando non c'è sfruttamento e precarietà; quando offre la possibilità alle persone che lavorano di dare soddisfazione alle loro necessità e ai loro progetti di vita.

San Giuseppe, protettore dei lavoratori, interceda e protegga chi ancora il lavoro stabile non lo ha trovato e chi il lavoro non lo ha più.

Anonimo ha detto...

Il lavoro è schiavitù. Jacques Ellul ha scritto sul lavoro e i suoi interventi sono riuniti nel libro Pour qui pourquoi travaillons-nous ?, edito da La Table Ronde. Il lavoro è sempre stato considerato un'attività inferiore nell'Antichità e incominciò a diventare 'nobile' soltanto nel XVIII secolo, con l'avvento della borghesia. Il libro di Ellul è una perla, così come il libro di Giuseppe Resi Contro il lavoro. La festa di San Giuseppe Artigiano, in sostituzione dell'antichissima festa dei Santi Filippo e Giacomo, operata da Pio XII nel 1955, rientra in quella serie di disgraziate riformette liturgiche anticipatrici del Concilione, fatte per compiacere il modernismo e il sinistrismo. I miei nonni e i miei genitori mi rammentarono più volte che in Emilia la nuova festa pacelliana fu subito denominata festa di San Giuseppe Primo Comunista. Gli antifascisti in Emilia per il primo di maggio confezionavano i cappelletti (quadratini di pasta sfoglia con pesto di carni bollite ripiegati e chiusi a forma di cappello) e i fascisti del luogo andavano a 'spianarli', cioè a schiacciarli mentre erano stesi sulla spianatoia pronti per essere cotti nel brodo. La festa del lavoro fascista era fissata al 21 aprile, insieme al Natale di Roma. Insomma, bisogna disintossicarsi profondamente e definitivamente dai miti borghesi, conservatori, sinistroidi. L'esaltazione del mito del lavoro, cara ai capitalisti, ai marxisti, ai cattolici imborghesiti dimostra senza equivoci di sorta che capitalismo e comunismo sono le due facciate di una stessa medaglia.

Ave Maria! ha detto...

Santa festa di S.Giuseppe Artigiano!
S.Giuseppe,Santo Patriarca, ottenete a questa povera Italia che torni ad onorare e a temere il Suo Dio!
San Giuseppe Lavoratore. Primo Maggio. i Santi...uomini e donne come noi. Teleradiokolbe
https://www.youtube.com/watch?v=ibga5y9o2EE
TeleRadioKolbe la Voce di Maria Regina dell'Amore

Ricevo e trasmetto ha detto...

Orari della settimana all'IBP di Roma :
Inizia il mese di Maggio dedicato alla devozione a Maria Santissima.

Lunedì 1 Maggio : S.Messa alle 8 h., alle 12h., ed alle 18h.Dopo l'ultima Messa Funzione del Mese di Maria,si recitano le litanie della Madonna e s'imparte la benedizione con la Sacra Pisside.

Martedì2 Maggio: S.Messa alle 7h, alle 12h, alle 18h.Dopo l'ultima Messa Funzione del Mese di Maria, si recitano le litanie della Madonna e s'imparte la benedizione con la Sacra Pisside.

Mercoledì3: S.Messa alle 7h ed alle 18h (non alle 12h!) dopo l'ultima Messa Funzione del Mese di Maria, si recitano le litanie della Madonna e s'imparte la benedizione con la Sacra Pisside.

Giovedì4: S.Messa alle 7h ed alle12h e dalle 17h30 alle 18h30 Ora Santa di Adorazione con la Benedizione Eucaristica seguita dalla S.Messa.

Venerdì5: S.Messa alle7h, alle12h, ed alle 18h, dopo l'ultima Messa Funzione del Mese di Maria, si recitano le litanie della Madonna e s'imparte la benedizione con la Sacra Pisside.

Sia lodato Gesu' Cristo!
* Via delle Fornaci 203, secondo piano, citofonare Casa San Clemente. Istituto del Buon Pastore.

Anonimo ha detto...

Sul lavoro facciamo meno poesia e più (auto)critica, specie in Italia dove manca manodopera in molti settori, c'è richiesta inevasa crescente di personale (si badi bene: anche in comparti come ristorazione e turismo, non sto parlando di settori problematici o con lavori usuranti).
Certamente la cultura dominante ha bisogno di pecore belanti e di omuncoli prezzolati e ricattabili, e li stanno allevando con cura.

Gz

ICRSS/ Roma ha detto...

Basilica dei Ss. Celso e Giuliano
Via del Banco di Santo Spirito, 5 – Roma
Lunedì 1 Maggio 2023
San Giuseppe Artigiano
Ore 17:00-17:45:
Devozioni a San Giuseppe e
venerazione della sacra reliquia
Ore 18:00 Santa Messa Solenne

roma.fssp. ha detto...

SS.Trinita' dei Pellegrini Roma
Lunedì 1 Maggio 2023
Ore 18:30 S.Messa solenne

Anonimo ha detto...

La risposta al raduno satanico di Boston
https://gloria.tv/post/SQ4FbP6jCHXD1KKmu7t7NPe7i