Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 22 aprile 2023

Una storia infinita

Nel lungo capitolo della tanto dolorosa quanto inquietante vicenda dei Francescani dell'Immacolata [vedi indice] un capitolo a parte è costituito dalla questione dei beni, su cui avevamo puntualizzato qui - qui, mentre qui davamo notizia della decisione del tribunale con ulteriori puntualizzazioni qui. Di seguito riprendiamo un aggiornamento da Stilum curiae.

Una storia infinita

Ci sono voluti dieci anni per sgretolare il castello di sabbia delle accuse contro i familiari di Padre Stefano Maria Manelli, il fondatore dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, accusati, senza alcuna legittima ragione, di aver sottratto ai religiosi l’uso dei beni. E poiché della diffamazione resta sempre qualcosa, niente di più facile che ci sia ancora chi continua a ritenere i Manelli coinvolti.
Ecco, allora, una sintesi della lunga storia.
Nel luglio del 2013 l’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata è commissariato e il cappuccino padre Fidenzio Volpi ne assume il controllo. L’anno successivo i familiari di Padre Manelli intentano un procedimento giudiziario contro quest’ultimo per essere stati accusati di essersi appropriati della disponibilità dei beni dell’Istituto dei religiosi.
Il 12 febbraio 2015 si va alla Mediazione obbligatoria nel corso della quale Volpi riconosce l’inconsistenza delle sue affermazioni e accetta di pagare 20.000 euro a titolo di risarcimento, di ritrattare le accuse, diffondere la notizia a mezzo AGI e di informare tutte le comunità religiose della loro infondatezza.
Ma poco dopo l’ex Commissario, ormai deceduto, non ritiene dover soddisfare l’impegno preso e con un nuovo avvocato, nello stesso anno, adisce la questione in Tribunale, chiedendo la nullità della precedente mediazione. Esaminati i fatti, nel 2018, il giudice respinge le motivazioni dei ricorrenti, conferma la validità della mediazione, ribadisce la totale estraneità dei familiari del religioso a qualsiasi operazione illegittima e condanna i ricorrenti alle ulteriori spese.
Il legale del nuovo corso dei Francescani, nell’aprile del 2019, presenta un’istanza di sospensione provvisoria del giudizio a cui si oppongono i Manelli nel settembre dello stesso anno e finalmente, tre anni dopo, è nominato un CTU per assicurare l’esecuzione completa della condanna che prevedeva la pubblicazione della notizia della totale innocenza dei Manelli.
Attualmente la sentenza è stata parzialmente eseguita perché il 17 gennaio di quest’anno il sito ufficiale dei Francescani dell’Immacolata l’ha resa nota.[1] Il giudice che presiede la causa ha rinviato il processo a novembre di quest’anno per verificare se tutte le circostanze della condanna siano state adempiute.
La questione, però, resta ancora aperta in quanto i condannati non hanno ancora ottemperato alla pubblicazione con un lancio a mezzo AGI in cui si dichiarano infondate le accuse nei confronti dei familiari del Fondatore.
Questo, ad oggi, il lungo ed intricato percorso per arrivare a discolpare i familiari di padre Manelli presentati come illegittimi detentori di beni della Chiesa.
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[1] www.immacolata.com

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi paga nel frattempo i danni per la infondatezza delle accuse, stante che i francescani tutti non possiedono nulla? La Cei con l'ottopermille? L'obolo di San Pietro?

LJC et MI ha detto...

L'Immacolata non sta con le mani in mano, continua a chiedere anime riparatrici; e Gesu', anime vittime che Lo amino per coloro che non Lo amano perche'il Suo Cuore infuocato d'amore ne ha sete intensa. Evidentemente, questa sofferenza dei FFII fedeli, era necessaria a Colui che parla dal Fuoco ; Egli ha posto sul loro capo la Sua Corona di spine.

La cronaca ha detto...

La "sostituzione etnica" non è un'opinione, o l'ipotesi di un complotto. E' un fatto.
Essa riguarda tutta l'Europa e si basa su due fattori pricipali:
1) l'invasione migratoria, che in Italia va avanti da almeno trent'anni con il sostegno quasi incondizionato dei ceti più ricchi e istruiti (cioè più spiritualmente oscurati); 2) l'infecondità delle donne occidentali, in costante aumento da mezzo secolo (in Italia siamo ora a 1,2 figli a coppia) e che procede con l'affermarsi della scristianizzazione.

Leggo ora che l'Aifa (l'agenzia del farmaco) ha deciso di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per tutte le donne (oggi costa dai 10 ai 25 euro per confezione). Con costo (solo iniziale) per lo Stato di 140 milioni di euro. Tanto paga Pantalone.
La dottoressa Giovanna Scroccaro, dirigente Aifa, canta vittoria sui giornali: "E' una svolta per molte donne fin qui escluse". Poichè le culle son già vuote, svuotiamole ulteriormente.
La Scroccaro e tante come lei non sono cattive. Solo femministe. Quindi etnocide. La perfetta espressione (come tutto il progressismo liberal) di una civiltà impazzita, materiale, oscurata, egoica, che alla fine odia anche se stessa.

P:S: Il governo di centrodestra avrà il coraggio di opporsi alla decisione dell'Aifa? Ovviamente non ci pensa nemmeno.
Per viltà certo, e soprattutto e perchè in gran parte asservito alla stessa ideologia dominante.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Il deragliamento della Chiesa ufficiale prosegue senza sosta...

Da Monsignor Paglia grave cedimento a deriva eutanasica

Leggere qui il comunicato
https://www.provitaefamiglia.it/blog/da-monsignor-paglia-grave-cedimento-a-deriva-

“Ci sorprende e consideriamo grave l’ apertura di monsignor Vincenzo Paglia a una legge sul suicidio assistito...”

Anonimo ha detto...

Per l'Aifa, per Paglia, per mille altre cose noi non possiamo farci niente. I padroni del mondo sono loro - i liberisti di destra, sinistra e centro - e la loro Agenda 2030 procede magnis itineribus con gran successo. Soprattutto, le idee liberiste - quelle della Scuola di Francoforte - ormai hanno permeato tutto il tessuto sociale e sono scontate per tutti, tranne che per i soliti quattro gatti. Che cosa possono fare quattro gatti? Niente. Non volgiamo la questione in poesia, perché è inutile. Cavalchiamo la tigre e, con una forte dose di buonumore, andiamo avanti finché possiamo!

Anonimo ha detto...

Non credo che non possiamo farci niente, possiamo fare molto, moltissimo, dando piena fiducia a Dio, Uno e Trino, aguzzando la vista su quegli umili fatti e parole che passano inosservati ed inascoltati tra la folla e tra mille suoni. Dio con i suoi Angeli ed i Suoi Santi è al nostro fianco, ma noi ci occupiamo e ci preoccupiamo degli scarti, degli avanzi, dei buffoni e Lui non lo vediamo né lo ascoltiamo.

Ricevo e trasmetto: ha detto...

Domani domenica 23 Aprile, detta anche domenica del Buon Pastore, all'IBP la S.Messa sara' celebrata alle h.8:00 ed alle h.12:00
Indirizzo: Via delle Fornaci, 23 - Roma
2° Piano, citofonare Casa S.Clemente

Approfitto per augurare a Don Giorgio Lenzi tanti Auguri di Buon Onomastico!
Naturalmente felicitazioni anche a tutti coloro che portano il nome di Giorgio !
Grazie per l'ospitalita'

Anonimo ha detto...

“Ma poco dopo l’ex commissario, ormai deceduto, non ritiene dover soddisfare l’impegno preso e con un nuovo avvocato, nello stesso anno, adisce la questione in tribunale, chiedendo la nullità della precedente mediazione.”

Oh bella! Il padre Fidenzio Volpi adisce il tribunale da morto?! Diciamo che l’avrà fatto qualcun altro per lui.

Ma a parte questo, insomma: questo è il rispetto che si ha per la giustizia sotto Francesco I, gloriosamente regnante, il papa peronista. Che tristezza!