RFK Jr. afferma che ci sono "troppi aborti"
durante l'incontro con i senatori repubblicani
RFK Jr. ha promesso di riproporre diverse politiche pro-life positive del primo mandato di Trump, scegliendo anche dei deputati pro-life che lo assistano presso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
Robert F. Kennedy Jr. avrebbe dichiarato di credere che ci siano "troppi aborti nel mondo", durante un incontro con i senatori repubblicani, mentre è impegnato a consolidare il sostegno alla sua nomina a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
Si dice che abbia anche promesso che l'amministrazione Trump avrebbe ripristinato le politiche pro-life del suo primo mandato e che si sarebbe opposto ai tentativi di includere "l'identità di genere" nella legge federale sull'assistenza sanitaria e di obbligare i medici a fornire farmaci e interventi chirurgici per le persone transgender.
Avrebbe dichiarato: "Penso che ci siano troppi aborti nel mondo, iniziamo da lì". Fonte delle citazioni: il senatore Markwayne Mullin (R-OK) che ha ripreso la conversazione sul The Daily Wire, riferendo a RFK Jr. : "Non è che non do' valore alla vita, do' valore alla vita; solo che in alcune circostanze la vedo in modo un po' diverso, a causa di quanto abbiamo passato come famiglia".
RFK Jr. ha attirato l'interesse di alcuni conservatori per il suo sostegno alla libertà medica quando si tratta di vaccini, le sue critiche a Big Pharma e la sua promessa di "rendere di nuovo sana l'America" agendo sui cibi non sicuri e sulle malattie croniche. Allo stesso tempo, ha sostenuto una serie di posizioni sull'aborto, stabilendo più di recente quello che ha definito il "consenso emergente" secondo cui l'uccisione dei bambini dovrebbe essere limitata alle prime 15 settimane circa. Ciò, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, proteggerebbe solo circa il 7% dei bambini dall'aborto.
Il senatore Mullin, riportando la conversazione, ha specificatamente chiesto a RFK Jr. quale fosse la sua posizione esatta, dicendo che lui praticamente "le aveva già sposate una per una".
Il presidente Donald Trump ha anche segnalato di non vedere un ruolo per il governo federale nell'emanare protezioni legislative per la vita prenatale. Ha anche recentemente ribadito di sostenere il mantenimento della politica del presidente Joe Biden di consentire la spedizione di pericolosi farmaci abortivi chimici in tutto il paese con una supervisione minima. I farmaci abortivi sono responsabili di circa il 60% degli aborti odierni.
Tuttavia, si dice che abbia intenzione di togliere i fondi a Planned Parenthood [qui - qui -qui], ripristinare il divieto di finanziamento con i contribuenti per gli aborti all'estero (la politica di Città del Messico) e garantire la protezione della coscienza per i medici pro-life. Il ritiro dei fondi a Planned Parenthood è stato approvato sia dal vicepresidente eletto JD Vance che dal presidente della Camera Mike Johnson.
RFK inoltre, secondo il senatore Josh Hawley (R-MO), che ha esposto le promesse del segretario dell'HHS in un thread su X (ex Twitter): "sostiene il ripristino del divieto di destinare i fondi del Titolo X alle organizzazioni che promuovono l'aborto".
Scrive Hawley: "Ha promesso di annullare la norma della Sezione 1557 dell'amministrazione Biden e ha anche detto che tutti i suoi vice all'HHS sarebbero stati pro-life". La Sezione 1557 è una norma dell'Obamacare che costringerebbe gli operatori sanitari ad accettare il genere dichiarato di una persona con confusione di genere, nonostante sia incongruente con il sesso biologico.
Il senatore del Missouri ha anche ribadito i commenti che il candidato ha fatto al senatore Mullin. "Mi ha detto che crede che ci siano troppi aborti negli Stati Uniti e che non possiamo essere il leader morale del mondo libero con tassi di aborto così alti".
Si dice che Kennedy abbia anche detto a Mullin:
Sto servendo secondo la volontà del Presidente degli Stati Uniti, e sono le sue politiche che proporrò. E quindi potremmo non condividere le idee su ogni singolo argomento, ma siamo d'accordo al 100%, anche se comunque al mondo non dovrebbero esserci aborti. Ma non sono le mie politiche che sto portando avanti, sono quelle del presidente, e penso che il paese conosca le posizioni del presidente su questo, e quindi, questa è la mia posizione.
Il senatore James Lankford (R-OK) ha detto che Kennedy "è stato molto chiaro, il presidente Trump è pro-life e lo avrà come HHS pro-life". Ha menzionato le "tre eccezioni" di Trump per stupro, incesto e vita della madre, un punto di vista che Trump attribuisce erroneamente al presidente Ronald Reagan.
I pro-life, tuttavia, sottolineano che ogni bambino merita di essere protetto dall'aborto, indipendentemente dalle circostanze del concepimento o dai potenziali problemi di salute. Inoltre, gli esperti medici hanno confermato che l'aborto diretto non è mai necessario per salvare la vita di una madre.
Alcuni gruppi pro-life hanno reagito positivamente alla notizia dell'incontro di Kennedy con i senatori repubblicani.
Il CEO di Americans United for Life John Mize ha scritto su X: "C'è ampio spazio nella nuova amministrazione per far progredire gradualmente il movimento pro-life nei prossimi quattro anni!".
Chelsey Youman, direttrice delle politiche pubbliche per la Human Life Coalition, ha scritto su X: "La prossima amministrazione è destinata a essere la più protettiva e compassionevole della storia nei confronti delle donne incinte e dei loro bambini".
Tuttavia, il commentatore David Harsanyi ha criticato Hawley per aver sostenuto Kennedy, affermando che il candidato dell’HHS “ha un record di sostegno [all’aborto] senza alcuna restrizione fino in fondo”, alludendo alla sua passata opposizione a qualsiasi limite federale all’aborto.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
3 commenti:
Alzare la bandiera di un'organizzazione in un villaggio di Kirkuk
Avvertimenti iracheni sul ritorno dell’Isis
Baghdad: Hamza Mustafa
Pubblicato: 12:27-20 dicembre 2024 d.C. - 19 Jumada al-Akhirah 1446
In concomitanza con le dichiarazioni del ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein riguardo all'Isis, che sta riorganizzando le sue fila dopo la caduta della Siria, le forze di sicurezza irachene venerdì hanno isolato un villaggio nel governatorato di Kirkuk (250 chilometri a nord di Baghdad) dove è stata issata la bandiera dell'organizzazione terroristica.
Il ministro degli Esteri iracheno, durante una telefonata con il segretario di Stato britannico per il Medio Oriente e il Nord Africa, Hamish Falconer, ha affermato che “l'organizzazione terroristica (Isis) sta riorganizzando le sue fila; Ha sequestrato quantità di armi a seguito del crollo dell’esercito siriano e dell’abbandono dei suoi depositi di armi, cosa che gli ha permesso di espandere il suo controllo su ulteriori aree”.
Saddam Hussein ha avvertito, secondo una dichiarazione del suo ufficio, del “pericolo che membri dell’Isis fuggano dalle carceri, del caos nel campo di Al-Hawl e dell’impatto di ciò sulla sicurezza in Siria e Iraq”, sottolineando la necessità di “costruire il processo politico siriano sulla base della partecipazione dei rappresentanti di tutte le componenti”. “E l’importanza di fornire aiuti internazionali sostenibili al popolo siriano”.
Falconer ha espresso la sua soddisfazione per “i risultati degli incontri di Aqaba ai quali ha partecipato la Gran Bretagna”, sottolineando l'importanza di continuare questi incontri nello stesso quadro, per seguire la situazione in Siria e monitorare gli sviluppi lì.
Il ministro britannico ha espresso la "preoccupazione del suo Paese circa la possibilità di uno scontro armato tra alcune organizzazioni armate e le Forze democratiche siriane", sottolineando che "la situazione in Siria non può sopportare ulteriori scontri interni".
La bandiera nera dell'Isis
Mentre il primo ministro iracheno Muhammad Shiaa al-Sudani confermava che Baghdad aveva presentato un documento sulla Siria dopo l’improvviso cambiamento e che Baghdad era preparata a ogni eventualità, le forze di sicurezza irachene sono state sorprese nell’innalzare la bandiera dell’Isis su uno dei villaggi nel Governatorato di Kirkuk, alcune delle cui aree erano considerate incubatrici per l'organizzazione, che sono ancora lì. Alcuni dei suoi resti sono rintanati lì.
Secondo una fonte della sicurezza, venerdì le forze di sicurezza hanno isolato un villaggio nel governatorato di Kirkuk dopo aver issato la bandiera dell’Isis sul cancello di una delle sue scuole. La fonte ha detto in un comunicato stampa: "Una forza di sicurezza ha isolato il villaggio di Khaled a Daquq, a sud di Kirkuk, dopo aver issato la bandiera dell'Isis sul cancello di una delle sue scuole". La fonte ha indicato che "le forze dell'ordine stanno conducendo un'operazione di ricerca e ispezione per individuare gli autori del reato". La settimana scorsa, il distretto di Hawija, nel governatorato di Kirkuk, è stato testimone di un incidente simile.
Coordinamento iracheno-giordano
A un livello correlato, Al-Sudani ha affermato l'impegno dell'Iraq per l'unità dei territori siriani e la sua disponibilità a sostenere un processo politico globale in Siria, senza interferire nei suoi affari.
Al-Sudani ha dichiarato in un'intervista alla TV ufficiale Al-Iraqiya: "Siamo preoccupati per gli sviluppi della situazione in Siria a causa della presenza di organizzazioni armate ed elementi terroristici dell'ISIS, e abbiamo avviato operazioni congiunte con la Giordania e l'organizzazione internazionale coalizione."
Al-Sudani ha invitato “la nuova amministrazione in Siria a dare garanzie di rispettare la diversità delle componenti e di non escludere nessuno”. Ha sottolineato che "l'Iraq è un vero membro della coalizione internazionale per affrontare il terrorista ISIS, e c'è l'impegno a stare al suo fianco contro qualsiasi minaccia terroristica ai suoi confini".
FT : il prof. Enoch Burke è stato rilasciato oggi dal carcere.
Dovrà però pagare una multa di € 193.000. Per lo Stato irlandese, la sua permanenza in carcere è costata € 80.000, che Burke dovrà rifondere. Poiché egli ha fatto appello contro la decisione della scuola di licenziarlo, ha finora continuato a prendere lo stipendio di insegnante, che non dev'essere molto alto.
Il giudice ha detto che Burke afferma di essere conculcato nella sua libertà di coscienza in quanto la religione cristiana gli impedisce di chiamare un ragazzo una ragazza, come preteso dalle assurde leggi attuali. Ma non è così, ha detto il giudice: Burke è stato condannato solo perché si è rifiutato di obbedire all'ingiunzione del giudice che gli ordinava di star lontano dalla scuola, che l'aveva sospeso. Un'infrazione di stretto diritto positivo, che, per tradizione si chiama "disprezzo della corte" cioè di quello che la corte abbia stabilito nei nostri riguardi e che siamo obbligati ad eseguire.
Quello che afferma il giudice è esatto ma è solo una parte della vicenda. Nella sostanza, ha ragione Burke: nessun cristiano degno di questo nome può accettare l'imposizione di un costume woke che giustifica ogni tipo di aberrazione sessuale. Ma non c'è solo l'aspetto religioso. C'è anche l'aspetto irrazionale di questa normativa woke, il suo offendere ogni buon senso ed ogni recta ratio. Si tratta quindi anche di una lotta per salvare quello che è rimasto della nostra civiltà, di origine greco-romana e poi cristiana. Questo secondo aspetto Burke l'ha solo accennato. Lui vede le cose soprattutto dal punto di vista della libertà di coscienza (religiosa) che viene conculcata, il che è vero anche se non è tutto.
A prescindere dalla credenza religiosa, tutti coloro che sono ancora dotati del ben dell'intelletto dovrebbero opporsi all'infausta legislazione woke.
Hibernicus
Altro FT ma importante: Salvini è stato assolto! E nel modo migliore: perché il fatto non sussiste.
C'è dunque ancora una magistratura capace di una giusta sentenza. Che ragiona applicando il diritto e non l'ideologia.
L'impianto accusatorio era del tutto assurdo. Salvini ha applicato le leggi e non ha fatto del male a nessuno. Ma tant'è...di questi tempi ne vediamo di tutti i colori.
Ringraziamo la Provvidenza: quest'assoluzione dovrebbe essere un duro colpo per il modo ideologico di attuare la giustizia. Una condanna, per quanto ingiusta, avrrebbe potuto avere anche conseguenze negative per il governo.
Z.
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