Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 14 febbraio 2025

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: tra diffamazione e censura

Nella nostra traduzione da Infovaticana.com un articolo sul disprezzo che Bergoglio nutre nei confronti della Tradizione cattolica e sui metodi che egli è solito usare per denigrare i fedeli cattolici legati alla Tradizione. Precedente qui

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: 
tra diffamazione e censura

Se c’è qualcosa che ossessiona papa Francesco è il tradizionalismo. Non il falso tradizionalismo di nostalgici che idealizzano un passato inesistente, ma il Cattolicesimo reale che continua a riempire le chiese, a formare famiglie e ad aggrapparsi alla dottrina di sempre. È questo il suo nemico. E lo combatte con tutte le armi a sua disposizione: disprezzo, caricaturizzazione, censura e, ora, diffamazione psicologica.

Nella sua ultima biografia [vedi], Francesco dimostra ancora una volta che non solo rifiuta la tradizione, ma la odia. Non perché la capisca e sia in disaccordo con essa, ma perché non la comprende e la teme. Per lui, la liturgia preconciliare non è una legittima manifestazione di fede, ma una pericolosa «ideologia» che deve essere limitata con mano ferma. Secondo la sua logica, celebrare la Santa Messa tradizionale non è un diritto dei fedeli, ma un capriccio che necessita dell’espressa autorizzazione del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Perché, ovviamente, la liturgia tradizionale può «diventare ideologia», ma la pastorale liquida che egli promuove – dove la dottrina si uniforma all’emozione e la verità è relativizzata in nome della «misericordia» – non è ideologia, ma «apertura».

Ma papa Francesco non si ferma qui. Il suo attacco alla tradizione non è solo teologico, ma personale. Nel suo desiderio di screditare il mondo tradizionalista, arriva a suggerire che l’attrazione per la liturgia preconciliare risponda a squilibri psicologici, deviazioni affettive e problemi di comportamento. Nemmeno Lutero si era spinto così oltre. Secondo lui, coloro che preferiscono la Santa Messa tradizionale non cercano il sacro, ma una sorta di clericalismo mascherato, un’ostentazione vuota, un rifugio settario. La caricatura è così grossolana da causare una strana vergogna.

È grottesco, ma prevedibile. Fin dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco ha promosso l’immagine del tradizionalista come di un fariseo ossessionato dalle norme, incapace di amore e compassione. Ora fa un passo avanti: se segui la tradizione, è possibile che tu sia malato. Ma se benedici unioni omosessuali o distruggi la morale sessuale cattolica, non si tratta di ideologia o di un problema di comportamento, ma di «accompagnamento pastorale».

E come se l’attacco non fosse sufficiente, aggiunge una scandalosa ingiustizia: com'è possibile che qualcuno si scandalizzi per la benedizione di omosessuali o divorziati, ma non per lo sfruttamento del lavoro o l’inquinamento? Ebbene sì, papa Francesco ha deciso di inserire nell’equazione l'ecologismo, come se i fedeli che difendono la morale tradizionale fossero automaticamente a favore dello sfruttamento dei poveri e della distruzione dell’ambiente. È la solita tattica: se non sei d’accordo con il suo relativismo, sei un ipocrita insensibile alle ingiustizie sociali. Come se fosse incompatibile preoccuparsi della morale sessuale e allo stesso tempo denunciare gli abusi sul lavoro.

L'aspetto maggiormente ironico è che papa Francesco accusa la tradizione di essere un rifugio per «squilibrati», mentre il suo pontificato è stato un’autostrada per ecclesiastici corrotti, ricattabili e con reali problemi di comportamento. È lui che ha protetto mons. Gustavo Oscar Zanchetta, già Assessore dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, fino a quando lo scandalo è diventato insostenibile, lo stesso che ha promosso nella Chiesa una cultura di epurazione ideologica mentre predica l’inclusione e il dialogo.

Ma ciò che lo infastidisce di più, e che spiega il suo odio viscerale verso la tradizione, è che la liturgia preconciliare continua ad attrarre i giovani. E questo non può tollerarlo. Non può accettare che, in pieno collasso della Chiesa progressista, ci sia una generazione che cerca qualcosa di più solido delle omelie insipide, delle messe banali e della dissoluzione dottrinale che lui promuove. Non può ammettere che ci siano cattolici che vogliono essere cattolici sul serio.

Papa Francesco ci ha fatto capire chiaramente che non vuole riconciliarsi con la tradizione. Vuole distruggerla. Vuole screditarla. Vuole sradicarla. Ma la storia è testarda: la Chiesa è sopravvissuta a Papi ostili in passato e sopravvivrà anche a lui.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Pover'uomo!
A volte mi vien da criticare le sue azioni, a volte mi ricorda un "ribelle"; uno a cui l'obbedienza, l'ordine, la disciplina, sta "stretta" da sempre. Un rivoluzionario? Puo' darsi, ma egli e' al seguito del suo Capo Gesu' che non Era/non E' un rivoluzionario! Egli dev'essere l'eco del suo Capo.Quindi? Forse che nel suo cuore ci sia ancora molto "io"? Chissa'! Solo Dio conosce il suo cuore quindi sara' Lui che dovra' nuovamente infiammarlo d'amore, perche' e' Lui che l'ha scelto per essere Sacerdote. Dato che siamo nell'Anno Giubilare e prossimi alla Pasqua offriamo Sante Messe per questo Pastore e per quelli che per una ragione o per l'altra si sono allontanati dal Recinto di Pietro.
Sia lodato Gesu' Cristo, ora e sempre!

Anonimo ha detto...

Bergoglio in ospedale per lasolita bronchite mastavolta... non programmato il ricovero

Anonimo ha detto...

Grande discorso oggi del vicepresidente Vance (Usa) alla Conferenza di Monaco.

Anonimo ha detto...

Il "vescovo" Weisenburger, appena nominato da Bergoglio "arcivescovo" di Detroit, ha detto che le chiese sono luoghi in cui si esprime "uno dei bisogni fondamentali dell'uomo". Lasciando perdere la facile e volgare ironia, credevo che le chiese fossero il luogo in cui si professa il culto del vero Dio. Si vede che sono rimasto indietro...

Catholicus ha detto...

Meglio rimanere indietro e non seguirli, certi tipi, caro Anonimo 19:19, perché ci condurrebbero verso un posto non proprio gradevole. Lasciamo che ci vadano da soli, senza di noi almeno, loro andranno dal nuovo padrone che hanno scelto di servire, e noi respireremo un'aria piu pulita, più fresca. Per la serie "se li conosci li eviti'....

Anonimo ha detto...

Vergine Immacolata, ammaestraci ad amare l’Unico fine della vita, che è Dio.

Anonimo ha detto...

Oggi la Chiesa è occupata dai modernisti che hanno preso, per il momento, il potere con il Vaticano II, pastorale e non dogmatico. San Pio X nell'enciclica Pascendi Dominici Gregis del 1907 diceva dei modernisti : "Per verità non si allontana dal vero chi li ritenga fra i nemici della Chiesa i più dannosi. Imperocché, come già abbiam detto, i lor consigli di distruzione non li agitano costoro al di fuori della Chiesa, ma dentro di essa..." Dunque : i più dannosi nemici della Chiesa, dentro la Chiesa agitando i lor consigli di distruzione.
CHI NON HA CAPITO QUESTO NON HA CAPITO NULLA DEI MODERNISTI »

Anonimo ha detto...

Gli eretici in realtà sono da che mondo è mondo usciti dall'interno della Chiesa in ogni caso. I cattivi pastori da che mondo è mondo li abbiamo sempre e dovunque avuti ( al tempo dell'impero cristiano romano, tralasciando gli eretici appunto, abbiamo miriardi di pastori sfruttatori o meraente negligenti ).