Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 19 febbraio 2025

Marcello Veneziani. Ma in Europa non è a rischio solo la libertà di parola

Di seguito il punto di vista di Marcello Veneziani sulla situazione geopolitica in atto.
Ma in Europa non è a rischio solo la libertà di parola

Ha ragione il vice presidente americano J.D.Vance a denunciare la perdita della libertà di parola in Europa e il mancato rispetto per quel che pensa la gente comune, il popolo. Certo, larga parte di questa censura ideologica è di matrice anglo-americana, anche se nell’Europa continentale si carica di motivi ulteriori e di resistenze minori. Ma ha ragione Vance a ricordarci che quella minaccia non proviene dall’esterno, dalla Russia e dalla Cina ma al nostro stesso interno. E si tratta di una rinuncia ai valori costitutivi dell’Europa, la libertà e la sovranità del popolo, dunque la democrazia.

Da politico, da americano e da trumpiano Vance ha detto quel che doveva dire. Ma c’è una questione più profonda e alla lunga più devastante, a proposito di quella censura e di quella libertà messa sotto sorveglianza. Non è solo in gioco la libertà di parola, dunque d’opinione, e non è solo una minaccia e una repressione del sentire comune della gente; ma è in atto un progressivo svuotamento e impoverimento della dignità del pensiero, e di tutto quel che un tempo chiamavamo cultura, circolazione delle idee, qualità, humanitas e intelligenza critica. La censura, certo, è più vistosa come più evidente e stridente è la divergenza tra i canoni imposti e quel che realmente dice, pensa, sente la gente. Ma c’è un nesso inquietante tra questo linguaggio censurato, questa libertà sorvegliata, questo sentire comune violentato e il declino veloce del pensiero, dell’intelligenza critica, il diradarsi delle idee e della dialettica tra posizioni divergenti. Quando metti alle parole, alle idee e alle opere la museruola, il guinzaglio, il busto ortopedico e correttivo dell’ideologia, quando non puoi fino confrontarti col pensiero radicalmente diverso o con l’esperienza storica passata decisamente divergente rispetto al nostro modo di vivere, quando cancelli la sensibilità religiosa dall’orizzonte pubblico e la riduci a un fatto intimo e privato mentre a livello sociale sopravvive solo la religione dei diritti umani, crei le condizioni per rendere superflui, impraticabili, clandestini il pensiero, la qualità della riflessione, la memoria storica, il senso religioso. E non si tratta di una pura petizione di principio: basta guardarsi intorno e osservare con quale velocità stanno sparendo dai discorsi pubblici, dal dibattito e dalla ricerca tutto quanto indicavamo come cultura, come civiltà letteraria, cammino della filosofia, capacità di ricordare e rivedere la storia, la tradizione.

Persino la ricerca scientifica è sottoposta a censure di questo tipo. Se gli esiti della ricerca sui bloccanti della pubertà, fatta coi soldi pubblici, contravvengono all’ideologia transgender o lgtbq+ perchè ne rivelano i danni, vengono cancellati, messi a tacere; ma questo, caro Vance, avviene già negli Usa, e solo di riflesso in Europa. La verità (e la salute) subordinata all’ideologia, come ai tempi del comunismo.

La velocità è impressionante di questa corsa alla deculturazione e alla dequalificazione del pensiero critico e della capacità di memoria. Tutto questo si è fatto più rapido, più diffuso e più automatico da quando impera il catechismo woke, la cancel culture, il politically correct e l’allineamento supino a quel canone. Ci sarà un nesso tra i due processi, se la loro parabola si intreccia e si espande in inquietante sincronia. Certo, ci sono anche altri fattori sistemici che collaborano a questo peggioramento dell’intelligenza critica e pensante rispetto all’intelligenza tecno-pratica: il dominio assoluto del mercato nella logica del capitalismo globale e dei consumi di massa, e il dominio assoluto della tecnologia nell’adorazione dell’Intelligenza Artificiale e di un mondo solitario e virtuale. Ma tutto questo è possibile perché le presunte élite, che meglio sarebbe chiamare le oligarchie intellettuali e i commissari della cultura, i vigilanti istituzionali europei, hanno adottato quel codice e quel reticolo di divieti, proibizioni, parole impronunciabili. Perché l’avanzata del mercato e della tecnologia sono fattori esterni alla cultura; ma quando anche dentro la cittadella della cultura, tra i suoi sorveglianti, c’è un cavallo di Troia che demolisce dall’interno la dignità delle idee, la loro circolazione e la qualità del pensiero, allora il declino è irreversibile.

Certo, un politico, un americano, un trumpiano non possono concentrarsi su questi aspetti più alti e più attinenti all’Europa, e si soffermano sulle premesse generali, la libertà di parola e il comune sentire della gente, ossia il senso della realtà. Ma noi europei, noi pensanti d’Europa e non politici, dobbiamo pensare non solo ai danni alla libertà, alla sovranità popolare e alla democrazia ma anche ai danni prodotti alla qualità, alle idee e alla civiltà europea, che si sta spegnendo e non ce ne rendiamo conto.

Non si può infatti tradurre il conflitto in atto solo attraverso la griglia libertà-illibertà e nemmeno élite-popolo, perché la deculturazione in atto colpisce anche, e forse soprattutto, le élite e non solo le masse, e non concerne solo una questione libertaria, ma investe il senso, il livello e la missione di una civiltà, l’eredità di tradizioni storiche, religiose e filosofiche, la visione del mondo. Chi è addetto ai lavori si rende conto di come e quanto si stia impoverendo il tessuto culturale della nostra epoca; si diradano i veri confronti sulle idee, spariscono già dai giornali riflessioni non legate soltanto alle grida dei giorni. Un senso di vuoto, di nulla, di solitudine, tutto viene ridotto al festival della Chiacchiera globale, all’evento clou, alla pantomima del giorno e non c’è affatto un piano ulteriore, più alto o retrostante. C’è sempre stato un livello mediatico pop, di politica, cronaca, spettacolo; ma poi c’era un piano di riflessione e cultura che oggi è praticamente scomparso, in parte marginalizzato, in parte mimetizzato nella quotidianità; in parte ridotto e banalizzato anch’esso all’aspetto del gossip.

Dopo la disubbidienza, anche l’ignoranza è diventata una virtù, un modo per stare al passo dei tempo e soprattutto non perdere tempo con quegli oziosi, inutili esercizi di pensiero; meglio chattare, comprare e stare alla larga da quel campo minato pieno di così tanti divieti. Insomma, non stiamo perdendo solo la libertà e la realtà, caro Vance, ma quel che davvero faceva dell’Europa e della nostra civiltà un altissimo punto di riferimento che dava un senso e un destino agli europei.
Marcello Veneziani
La Verità – 16 febbraio 2025 

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Con l'annuncio del padrone statunitense che le sanzioni contro la Russia saranno rimosse (da loro) dopo l'accordo sull'Ucraina, si chiude la triste parabola dell'inutile Unione Europea, che da Vecchio Continente diventa il Continente Rimbambito.

Chi pensa che non ci sia continuità tra la vecchia e la nuova amministrazione americana si sbaglia: i politici USA hanno sempre avuto un Piano A (attaccare la Russia) ed un Piano B (distruggere come minimo l'Europa, il Continente Rimbambito).

Tre anni fa gli USA volevano la guerra con la Russia e gli europei non la volevano.

Tre anni dopo, gli Stati Uniti hanno messo in condizione l'Europa di non poter far altro che cercare la guerra contro la Russia o sono morti mentre loro si ritirano per contare i soldi che sono rimasti.

"Gli europei saranno in grado di inserire le loro condizioni per la rimozione delle sanzioni", ha dichiarato poco fa Rubio. Cioè quali? Ovviamente nessuna condizione europea sarebbe interessante per i russi che hanno già fatto a meno dell'Europa.

Gli Stati Uniti non sarebbero più felici di vedere la UE mantenere ipotetiche sanzioni contro i russi che la impoverirebbero ancora di più mentre gli Stati Uniti normalizzano le relazioni.

Anche questa non è una novità. Negli anni gli Stati Uniti si sono auto-autorizzati a comprare dalla Russia qualsiasi bene fosse importante per loro, aggirando le proprie sanzioni mentre gli europei continuavano a mantenerle per non essere a loro volta sanzionati.

L'ultima volta è successo a Novembre 2024, 3 mesi fa. Il Tesoro americano ha autorizzato il governo ad annullare le sanzioni verso molte banche russe, senza limitazioni, in modo da consentire le transazioni finanziarie che servivano per l’acquisto dalla Russia di petrolio e prodotti derivati, gas naturale, carbone, legname, uranio e tutte le tecnologie legate alle energie rinnovabili.

Alcuni di questi beni (ad es. il petrolio ed il gas naturale) sono stati poi rivenduti - a prezzi maggiorati - al Continente Rimbambito che non poteva acquistarli a causa delle sanzioni.

Nel frattempo gli europei non erano autorizzati ad aggirare le loro stesse sanzioni e non potevano (ufficialmente) comprare molti di questi beni senza rischiare sanzioni da parte degli Stati Uniti che più o più volte ha minacciato aziende ed istituzioni europee se avessero violato i blocchi.

Evviva il Continente Rimbambito che ora deve scegliere tra la guerra alla Russia e la crisi economica permanente per almeno altri 20 anni.
di Guglielmo Mengora


Anonimo ha detto...

"Parte del piano di pace di Trump e Putin prevede che l'Ucraina debba tenere elezioni.

I funzionari dell'UE, i politici del Deep State e i media da loro controllati vogliono farti credere che questa sia una minaccia alla "democrazia".

Stanno sostenendo che le elezioni ucraine sono in realtà un complotto di Putin per stabilire il suo burattino filo-russo, quando in realtà sono solo arrabbiati perché il loro burattino USA/NATO è stato smascherato.

Zelensky è un dittatore militare corrotto e totalitario, insediato dalla CIA/Dipartimento di Stato, e il Deep State vuole farti credere che sia il bravo ragazzo, nonostante abbia letteralmente delle forze naziste nel suo esercito (Azov), abbia annullato le elezioni e radunato cittadini ucraini per spedirli a morire in prima linea.

Eppure l'Occidente vuole farti credere che Zelensky rappresenti la "democrazia".

La sinistra è destra. L'alto è basso".

https://t.me/bioclandestine/4632

Anonimo ha detto...

Durissimo attacco di Trump al Kapò ucraino, definito "comico mediocre" e "dittatore senza elezioni".

Anonimo ha detto...

// Storia di una rivolta pianificata Euro Maidan //

«A metà 2013 gli analisti USA individuano nell’embrionale crisi ucraina l’occasione per colpire Putin e costringere la Merkel a scegliere tra la fedeltà atlantica e la sua audace Ostpolitik. L’optimum si raggiungerebbe se l’Unione Europea cadesse nella trappola di integrare l’Ucraina – un fardello economico capace di sferrare il colpo di grazia alla già traballante architettura comunitaria – ma Obama si accontenta di sottrarre il paese all’influenza russa. Ne scaturisce uno scontro combattuto a colpi di operazioni coperte, propaganda mediatica e ritorsioni finanziarie che in poche settimane fa scendere sull’Europa un clima da guerra fredda e pone Russia e Germania sulla difensiva.»
Dario Fabbri Fomenta E domina (Limes N°4 - Aprile 2014)

Silente ha detto...

Esiste, non solo in Italia, ma anche in Europa, una feroce egemonia culturale di una sinistra wokista, genderista, trans-omosessualista, antirazzista, eco-catastrofista, immigrazionista, la sinistra dei cosiddetti "diritti civili", che sono un vero passepartout per ogni nefandezza, ogni perversione umana, etica, civile, politica. Seguendo la lezione gramsciana, hanno occupato tutto: scuola, università, stampa, radio e televisioni, case editrici, premi letterari e tutte le altre "casematte" (così le chiamava Gramsci) che creano consenso e il sentire comune. Associazioni ambientaliste, ONG immigrazioniste e buoniste, sindacati, associazioni di consumatori, fungono da truppe ausiliare. La chiesa postconciliare, abbandonata la Verità, fa da cappellania a questo regime. Leggi liberticide, come la Scelba e la Mancino in Italia, (non è ora di abolirle, assieme alla famigerata XII disposizione transitoria della "costituzione più bella del mondo"?) analoghe leggi in Francia, Spagna, Germania e altri paesi europei cercano di impedire la reazione dei popoli. In Francia mettono fuorilegge associazioni tradizionaliste come Civitas, in Spagna voglio distruggere la Valles de los Caidos, in Germania chiudono d'imperio settimanali di destra come Contact, in Gran Bretagna arrestano chi protesta, anche solo via social, contro l'invasione afro-islamica e vietano di pregare, anche in casa, nelle vicinanze dei criminali abortifici. E sono solo esempi. Se i "ribelli" vincono le elezioni, annullano le elezioni, come in Romania, o erigono "muri di fuoco" come in Francia e in Germania.
Che le parole di Vance suonino di monito per tutti noi. La consapevolezza della situazione è il primo passo per una sana reazione.
Silente

Anonimo ha detto...

Dobbiamo essere veritieri, la manipolazione dell'Ucraina da parte USA è  iniziata molto prima, come è stato già ricordato spesso. Sicuramente VZ è un traditore della sua gente, chi ha potuto è andato all'estero e non pochi in Russia. VZ si è lasciato corrompere dai soliti corruttori e ha tradito.Questo è un fatto, ma gli istigatori sono gli anglo/americani, non intendo ovviamente i popoli americano ed inglese, ma quei gruppi che vengono denominati nel loro insieme deep state americano ed inglese. Lo Stato profondo. Profondo nel senso, di molto nascosto e molto fissato, cioè ha la fissazione che esso deve sottomettere tutto il mondo al suo potere. Neanche fosse dio! E la sua fissazione lo guida nel suo intento con tre mezzi antichissimi soldi, sesso, terrorismo che usa a piene mani con tutti quelli che è  fissato di dover guidare  come se le moltitudini umane fossero una mandria mondiale e potessero essere  soppresse a suo estro.
m.a.

Anonimo ha detto...

TRUMP ABBATTE ZELENSKY, LI STA FACENDO USCIRE PAZZI
( di Mario Adinolfi )

" Il ciclone Trump abbatte anche Zelensky con parole che per la verità ho usato anche io nel corso dei tre anni di questa “inutile strage”; per Trump il leader ucraino è un autocrate non più legittimato elettoralmente, privo del sostegno della sua stessa popolazione, che ha goduto del supporto multimiliardario triennale degli Stati Uniti e dell’Europa per fare alla Russia una guerra che non avrebbe mai potuto vincere.

Ora Trump fischia la fine di questa folle e cruenta partita, francamente non riesco a capire lo scandalo: volevate altri anni di guerra e di disastri economici? Per il vantaggio di chi? Veramente vi siete bevuti la storia di Zelensky campione della democrazia contro Putin che è come Hitler? Siete così fessi? Ciò che Trump sta facendo conviene a tutti, in primis al popolo ucraino che non ne può più di mandare i suoi figli a morire al fronte (e infatti disertano a migliaia). Elon Musk con tre righe ha fissato la sostanza della posizione della Casa Bianca: “Zelensky non può rappresentare la volontà del popolo ucraino se non ripristina la libertà di stampa e non indice le elezioni”. Mi sembra che sia difficile dargli torto, soprattutto se per tre anni si è raccontato che dovevamo idolatrare Zelensky (Person of the Year per Time nel 2022, quando iniziò la guerra), riempirlo di soldi a di armi perché lui era il campione della democrazia che salvava il mondo dal nuovo nazismo putiniano.

Quante fregnacce ci hanno fatto sorbire, sui social strettamente controllati dall’amministrazione Biden e con il giornalismo mainstream a libro paga. Grazie Trump anche per aver messo a soqquadro il mondo essendo conseguente a quel che avevi promesso in campagna elettorale. Pure questo è un comportamento anomalo di un politico anomalo. Ora Trump verrà aggredito da molti interessi che lo vorrebbero morto, perché fa quel che dice e li sta facendo uscire pazzi. Mi pare assai sensato, per noi e per il nostro futuro, difenderlo".

Mario Adinolfi

tralcio ha detto...

Conviene agli europei e agli italiani in particolare. Siamo nelle mani di un’oligarchia assatanata. Vogliono la guerra e non si capacitano che finisca. Vogliono strani diritti contro i loro popoli. Avevano fondi per indottrinare e glieli hanno tagliati. Adesso noi europei paghiamo eurocrati inutili asserviti all’oligarchia. Prima finisce e meglio è. Torneremo ad avere una magistratura inquirente, una scuola che insegna cultura, una chiesa che cura le anime… torneremo industriosi e lavoreremo per costruire il bello e non per pagare tasse a guerrafondai e propalatori di gender, green e vaccini…

Anonimo ha detto...

Con l'annuncio del padrone statunitense che le sanzioni contro la Russia saranno rimosse (da loro) dopo l'accordo sull'Ucraina, si chiude la triste parabola dell'inutile Unione Europea, che da Vecchio Continente diventa il Continente Rimbambito.

Chi pensa che non ci sia continuità tra la vecchia e la nuova amministrazione americana si sbaglia: i politici USA hanno sempre avuto un Piano A (attaccare la Russia) ed un Piano B (distruggere come minimo l'Europa, il Continente Rimbambito).

Tre anni fa gli USA volevano la guerra con la Russia e gli europei non la volevano. Tre anni dopo, gli Stati Uniti hanno messo in condizione l'Europa di non poter far altro che cercare la guerra contro la Russia o sono morti mentre loro si ritirano per contare i soldi che sono rimasti.

"Gli europei saranno in grado di inserire le loro condizioni per la rimozione delle sanzioni", ha dichiarato poco fa Rubio. Cioè quali? Ovviamente nessuna condizione europea sarebbe interessante per i russi che hanno già fatto a meno dell'Europa. Gli Stati Uniti non sarebbero più felici di vedere la UE mantenere ipotetiche sanzioni contro i russi che la impoverirebbero ancora di più mentre gli Stati Uniti normalizzano le relazioni.

Anche questa non è una novità. Negli anni gli Stati Uniti si sono auto-autorizzati a comprare dalla Russia qualsiasi bene fosse importante per loro, aggirando le proprie sanzioni mentre gli europei continuavano a mantenerle per non essere a loro volta sanzionati.

L'ultima volta è successo a Novembre 2024, 3 mesi fa. Il Tesoro americano ha autorizzato il governo ad annullare le sanzioni verso molte banche russe, senza limitazioni, in modo da consentire le transazioni finanziarie che servivano per l’acquisto dalla Russia di petrolio e prodotti derivati, gas naturale, carbone, legname, uranio e tutte le tecnologie legate alle energie rinnovabili.

Alcuni di questi beni (ad es. il petrolio ed il gas naturale) sono stati poi rivenduti - a prezzi maggiorati - al Continente Rimbambito che non poteva acquistarli a causa delle sanzioni.

Nel frattempo gli europei non erano autorizzati ad aggirare le loro stesse sanzioni e non potevano (ufficialmente) comprare molti di questi beni senza rischiare sanzioni da parte degli Stati Uniti che più o più volte ha minacciato aziende ed istituzioni europee se avessero violato i blocchi.

Evviva il Continente Rimbambito che ora deve scegliere tra la guerra e la crisi economica permanente per almeno altri 20 anni.

Anonimo ha detto...

Diego Fusaro
Le recenti dichiarazioni rilasciate sul proprio social personale, Truth, dal presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo, non lasciano adito ad alcun dubbio: il guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, è finito. La potenza che lo ha creato è la stessa che ora lo annienta: intendo dire, naturalmente, gli Stati Uniti d'America, che hanno ad arte impiegato il guitto di Kiev come marionetta eterodiretta per realizzare i propri progetti di aggressione alla Russia di Putin, colpevole di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale a stelle e strisce sotto le insegne della NATO e dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. Fintantoché era utile alla causa, il guitto di Kiev veniva celebrato e osannato come un eroe, come il paladino dei sacri e sempiterni valori dell'occidente. Ora che non serve più, viene abbandonato e, di più, schernito e deriso, trattato fino in fondo alla stregua dei burattini di Mangiafuoco, che, come è noto, quando non servono più vengono gettati alle fiamme impietosamente. In una lunga e articolata riflessione svolta sul proprio social personale, il codino biondo che fa impazzire il mondo ha spiegato che il guitto di Kiev è soltanto un comico mediocre, privo di qualità politiche, e peraltro non sostenuto dal suo popolo: per questo, secondo Trump, l'Ucraina dovrebbe tornare al voto e liberarsi autonomamente dell'attore più pagato di tutti i tempi. Come se non bastasse, il codino biondo che fa impazzire il mondo si è avventurato a sostenere che la responsabilità di questa guerra è dello stesso guitto di Kiev: tesi, in questo caso, non condivisibile, se si considera che la guerra è stata voluta e propiziata precisamente dalla civiltà dell'hamburger, la quale fin dagli anni Novanta, venuta meno ingloriosamente l'Unione Sovietica, aspirava a rioccuparne gli spazi e, infine, a fare scacco matto alla Russia; cosa che probabilmente sarebbe anche riuscita a fare se solo non fosse giunto nel 1999 Vladimir Putin, con il cui governo la traiettoria della Russia è decisamente mutata ed essa ha preso a rivendicare le ragioni della propria sovranità e della propria indipendenza geopolitica, economica, culturale. Sia quel che sia, certo è che il guitto di Kiev si trova ora a fine corsa, abbandonato da tutti e destinato a fare l'ingloriosa fine dei burattini di Mangiafuoco descritti da Collodi. In un post gravido di livore affidato a Facebook, il giornalista Enrico Mentana, voce tra le più allineate all'ordine mondiale liberal-progressista, ha rabbiosamente etichettato come " maramaldi di cartone" tutti coloro i quali attualmente supportino le ragioni di Trump, di Putin e della fine dell'oscena guerra d'Ucraina, sostenendo oltretutto che in tal guisa essi continuano a difendere le ragioni dell'invasore e non dell'invaso. Forse sarebbe utile, in questo caso, menzionare anche la terza categoria, quella dell'invasato. In ogni caso, un piccolo ripasso di storia - tra un tg e l'altro - potrebbe giovare a Enrico Mentana, anzitutto per apprendere che l'invasore risponde al nome di Washington, e ha provato ad accerchiare senza tregua la Russia fin dagli anni Novanta.

Anonimo ha detto...

Volevo tornare sul  deep state= Stato profondo, che ho caratterizzato sia come profondo appunto, ma anche come fissato che ha un forte sapore di patologia. Oggi noi sappiamo che questo Stato profondo non agisce solo nelle alte sfere sociali, ma coopta moltissimi altri uomini e donne, appartenenti ai più vari strati sociali, con le sue armi: soldi, sesso, terrorismo. Gli antichi avevano reso questo tipo di cooptazione quasi naturale, nel Bene e nel Male, con questa espressione: similes cum similibus congregantur. Cioè  le persone simili si riconoscono anche se non si conoscono. Quindi la cooptazione entro lo stato profondo avviene anche attraverso questa sorta di senso sociale istintivo, direi. Così  lo Stato profondo agisce in tutte le classi sociali dei simili, in questi casi dei viziosi e farabutti, che vengono apertamente ancor più corrotti, tacitamente ricattati ed arricchiti se si sottomettono in silenzio. Tutto questo per dire che il deep State, lo Stato profondo, non è composto solo da quella manciata di nomi che sempre ripetiamo, ma pervade l'intera società. Ed ora che lo Stato profondo viene svelato davanti  al mondo intero per quello che è,  tenta una cieca riscossa violenta. Per chiudere tutto ciò,  bisogna anche riconoscere che oltre al peccato originale le società,  tutte le società passate presenti e future,  sono esposte alla corruzione reciproca dei propri componenti. Quindi se si vuol realmente progredire nei fatti la Chiesa e lo Stato hanno il dovere di diventare simili al Bene e di inegnarlo amorevolmente in ogni istante del Tempo a tutti i loro fedeli e non e cittadini, dalla culla alla tomba. Altrimenti la corruzione dei cuori e delle menti avrà sempre la possibilità  di sottomettere le moltitudini con   illusioni, tentazioni fino a compiere reali azioni malvagie, i peccati, che gridano vendetta  al cospetto di Dio. Una Chiesa Santa, nei fatti, non è una possibilità tra le tante, ma un dovere eterno e parimenti dovrebbe essere per lo Stato.
m.a.

La Verità di oggi ha detto...

Bomba sulla petroliera in Liguria, la pista degli attentatori ucraini

L’esplosione al largo di Savona fa il paio con un episodio analogo nel mare libico: l’intelligence internazionale sospetta attacchi di Kiev alle navi che triangolano il greggio di Putin. La guerra è sbarcata nel Mediterraneo.

• Trump su Zelensky: «Un dittatore senza elezioni, comico mediocre»
• Centrale dello spaccio nel centro per rifugiati
• Fdi: «Commissione Covid oscurata». Fi si smarca

Anonimo ha detto...

TUTTI I GOVERNANTI DEL MONDO ERANO CONSAPEVOLI DELLA TRUFFA COVID, FINALIZZATA AL DEPOPOLAMENTO AD ALL'INSTAURAZIONE DEL NWO, ECCO UNA DELLE TANTE PROVE !!!
Il coviddi è un po' narcisista. Da il meglio di se' davanti alle cineprese.
https://gloria.tv/post/yDPN3MK2bPf32tpjBXmqoRLcb
Ue' comme so' bellill'..

mic ha detto...

Marco Travaglio
«Zelensky, che aveva alzato bandiera bianca dando per perse le quattro regioni perse e implorando Putin di sedersi al tavolo, ha di nuovo cambiato idea (o qualcuno gliel’ha fatta cambiare) ed è tornato in modalità “piano per la vittoria”: non cederà nulla di ciò che ha perso, anzi detta condizioni a chi ha vinto. Certo, era meglio un negoziato paritario Russia-Ucraina con un arbitro imparziale. Ma quel treno passò a Istanbul nel marzo-aprile 2022 chez Erdogan, mezzo milione di morti fa, e lui ne scese a un passo dall’intesa su amorevole consiglio di Johnson&C.: peggio per lui, anzi per il suo popolo, che ora subirà condizioni molto più pesanti. Lui dice giustamente che non si fa la pace Russia-Ucraina senza Ucraina: peccato che l’estate scorsa lui e la Nato avessero apparecchiato in Svizzera un negoziato Russia-Ucraina senza Russia: logica conseguenza del suo decreto dell’ottobre 2022 che gli vieta di trattare con Putin (a proposito: quando lo abolisce?).»

Anonimo ha detto...

ELEZIONI IN GERMANIA: SCHOLZ IN USCITA
Domenica si profila un terremoto politico, alla luce dei sondaggi che sono tutti dello stesso segno: sarà un bagno di sangue per le Sinistre governative, crescerà solo la "nuova Sinistra" non globalista (BSW) che sembra far presa sui giovani, stanchi delle ritrite bugie verdi e arcobaleno.
Primo partito sarà la CDU/CSU, cioè i democristiani tedeschi, ma la vittoria in termini di rafforzamento sarà per i sovranisti di AfD che diventeranno il secondo partito.
Effetti previsti: o i democristiani cercheranno di fare una grande coalizione con il centrosinistra tradizionale, consegnandosi alla bollitura a fuoco lento e portando la Germania allo stallo politico e alla stagnazione economica, o proveranno a fare un governo di minoranza aperto al dialogo anche con l'AfD.
Sembra esclusa l'ipotesi caldeggiata da Musk apertamente, sui social, e da Vance implicitamente, nel viaggio recente a Monaco, cioè un Governo di maggioranza CDU + AfD. Questa opzione sarebbe una svolta epocale, ma Merz (leader CDU) ha affermato di non prenderla in considerazione.
Di sicuro, comunque, la carriera di Scholz come Cancelliere ha i minuti contati e un altro baluardo del castello globalista europeo verrà smontato. L'effetto domino dell'elezione di Trump prosegue.

Anonimo ha detto...

Fausto Grassi
Ormai dopo il covid dovrebbe essere diventato chiaro: proprio dove ruggisce la propaganda più spietata là si nascondono le bugie più eclatanti.

"Il mondo sta iniziando a rendersi conto che l'Ucraina è stata un'enorme operazione di psyop e rRICICLAGGIO di denaro.

Il che significa che Putin aveva ragione su tutta la questione dell'Ucraina.

Ecco perché il Deep State ha condizionato il mondo a credere che tutto ciò che dice la Russia sia "disinformazione". Sapevano che Putin era a conoscenza dei loro piani, quindi hanno trasformato in armi quasi tutti i media in tutto il mondo, tramite la macchina di influenza USAID di Soros, per far credere al pubblico che tutto ciò che dice la Russia è una bugia.

In realtà, era tutto per coprire le loro stesse bugie e la criminalità in Ucraina. Ecco perché i media tradizionali hanno strillato sulla "collusione russa" e sulla "disinformazione russa" dal 2014. Il Deep State sapeva che Putin era a conoscenza, quindi hanno trasformato in armi i media contro di lui, allo stesso modo in cui hanno fatto con Trump.

Hai appena vissuto la guerra di informazione e propaganda più avanzata nella storia dell'umanità.
LE PERSONE CHE TI HANNO INSEGNATO A ODIARE SONO IN REALTÀ I BUONI RAGAZZI MENTRE LE PERSONE CHE TI HANNO INSEGNATO AD ADORARE SONO IN REALTÀ LE PERSONE PIÙ MALVAGIE DEL PIANETA".
https://t.me/bioclandestine/4640

Laurentius ha detto...

Sì, i democristiani tedeschi saranno il primo partito. Pertanto, non cambierà niente. Se non è zuppa è pan bagnato.

DOPO LA TELEFONATA. ha detto...

Il probabile epilogo della tragedia ucraina mostra con una cristallina evidenza alcune cose che da tanto tempo si prova inutilmente a spiegare alle sempre più esigue e frastornante schiere interventiste.
Ovvero, in sintesi:
1) questo è in realtà un conflitto tra Russia e USA, e infatti a chiuderlo saranno proprio Russia e USA, ovvero i protagonisti. E si chiude quando i secondi hanno deciso che era venuto il momento di capitalizzare, altro che la fuffa per sprovveduti, ovvero le questioni etiche, la "lotta contro l'autoritarismo", in nome della "Libertà e della democrazia".
2) gli USA si sono mossi esclusivamente in nome dei propri interessi, facendo prima affari enormi con le armi, con il loro gas di merda, con il picconamento della competitività europea, e ora passano all'incasso definitivo garantendosi lo sfruttamento delle ricchezze ucraine.
3) l'UE si ritrova con le pezze al culo e il cerino in mano, umiliata, nana politica, senza uno straccio di autonomia strategica, grazie alle più sciagurate classi dirigenti della storia. Ma i costi li pagheranno i popoli, non certo queste classi dirigenti.
4) non esisteva e non esiste soluzione militare al conflitto, le fantasie sulla vittoria militare di Kiev si sono infrante sugli scogli di mesi e mesi di continui arretramenti. Ma lo sapevano pure i sassi che non ci sarebbe stata "vittoria" come proclamato ai quattro venti dai vertici NATO e UE, nonché dai vertici ucraini. Il tempo per dimostrare il contrario è abbondantemente scaduto.
5) negoziare ora invece che tre anni fa è immensamente più oneroso e doloroso per Kiev. E' da tanto che in molti proviamo a spiegare che più tempo sarebbe passato più la situazione sarebbe peggiorata. Per gli ucraini soprattutto.
6) si conferma che il negoziato non dipendeva in nessun modo dal governo di Kiev, ma da altri. Tutta la retorica sulle trattative che sarebbero iniziate solo quando avrebbero voluto Zelensky&Co, si è rivelata per quel che era, ovvero millebolleblu. A decidere sarebbero stati i padroni del Ristorante, non i camerieri.

Aver accompagnato la fanfara delirante di una impossibile "soluzione militare" fino alla vittoria di Kiev, che anche i più distratti sapevano impossibile, ha prodotto lo scenario che tutti oggi possono vedere: un paese, l'Ucraina, distrutto, con un pauroso calo demografico che non ha eguali nella storia degli ultimi trecento anni, affari giganteschi per Washington, e una UE ridotta ai margini, senza uno straccio di proiezione strategica autonoma, con una economia in crisi e una situazione sociale e politica esplosiva. Un sentito grazie alle Von Der Leyen, alle Kallas, ai Draghi, alle Meloni, agli Scholz e a tutti i pupazzi tragici che hanno condannato il "sogno europeo" all'oblio.

Laurentius ha detto...

Nell'Unione Europea tutto continua come prima. Bando alle pie illusioni.

Médias-Presses-Info
20 2 2025

Les ambassadeurs des 27 pays de l'UE approuvent le 16e paquet de sanctions contre la Russie

Gli ambasciatori dei 27 paesi dell'Unione Europea approvano il 16esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia.

Laurentius ha detto...

Tutte le speranze del mondialismo tedesco sono puntate sul partito di sinistra Die Linke, noto cane da guardia del Sistema. Sembra che i giovani, indottrinati e frullati dalle scuole del Sistema, si accingano a votare per Die Linke. È assai possibile. In ogni caso, il Sistema sarà salvo. Non si guarisce da una grave malattia in poco tempo. Sempre che la guarigione sia possibile.

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo
Osservo la paralisi odierna dell’Europa – un babelico parlare di interessi politici ed economici nonché di contingenti militari, senz’alcun riferimento valoriale eccetto il continuo accreditarsi autentici paladini del mondo libero - e non posso non pensare che sì, eravamo stati avvertiti. Non però da politici o da economisti, non da cancellerie o agenzie di rating, accademie o redazioni, ma da chi diceva una cosa, in fondo, molto semplice: un’Europa senza radici e senz’anima non ha futuro. Un monito a suo tempo ignorato se non deriso, e che in questi giorni, implacabilmente, rivela tutta la sua profezia.

Anonimo ha detto...

l'UE ha commissionato alla figlia di Berlusconi di creare un partito di "centro" pro UE, pro glbt...xzw.. antirusso, e soprattutto antitrumpista e antimusk e ricattare il governo Meloni e meglio ancora sostituirlo con uno PD+FI+transfughi vari.
Secondo me fallirà miseramente, e non solo perché è una palese stronza, ma perché è fuori dal tempo, dal mondo, dal popolo. Semmai bisogna ragionare di espropriare Mediaset e meglio ancora sopprimerla: è il male maggiore dell'Italia dopo la CEI e il PD (che poi sono la stessa cosa)