Amici miei, molti di voi lo hanno ricordato e io stessa non dimentico che oggi è il compleanno di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. Non posso non esprimere gli auguri per i suoi 88 anni e nello stesso tempo tutto il rammarico e la perplessità per la situazione in cui ci ha cacciati, fatemelo dire senza mezzi termini! Aggiungo, volente o nolente, perché permane l'enigma e la più volte sottolineata ambiguità non solo e non tanto sulle sue dimissioni ma sulle modalità scelte e praticate anche nel periodo che le ha seguite.
Riprendo di seguito la menzione di Avvenire che, secondo la vulgata corrente, si limita a registrare la realtà delle cose come se non fosse una situazione tanto inedita quanto anomala (termini ormai abusati ma non ne trovo altri più calzanti), della quale non spetta a noi trarre conclusioni, ma sulla quale non abbiamo potuto e non possiamo fare a meno di porci molti interrogativi. Vi rinvio ad uno degli scritti più recenti al riguardo. Chi vuole non ha che da usare il motore di ricerca interno per percorrere il diario in diretta di molte e sentite riflessioni da noi espresse e condivise sugli eventi degli ultimi due anni che hanno segnato un passaggio epocale e sembrano catapultarci in un'altra era.
Pochi giorni fa il segretario particolare di Benedetto XVI, monsignor George Gaenswein, in un'intervista a Retequattro, aveva detto che Ratzinger è molto lucido, conta su una forte memoria ed è ancora dedito ai suoi amati studi. Secondo Gaenswein, Joseph Ratzinger "pensa alla morte e si prepara alla morte". "È chiaro che un uomo che tra poco compirà 88 anni pensi a questo", aveva aggiunto il Prefetto della Casa Pontificia. Ed è anche evidente - sottolinea sempre l'arcivescovo tedesco - che prepararsi alla morte "è un'arte cristiana perché vuol dire prepararsi all'incontro con Dio". Il Papa emerito, ha continuato, prega molto anche per il pontificato di Francesco, con il quale è in affettuoso contatto. La preghiera, la musica, alcune visite: questa la vita del Papa emerito, dal momento della rinuncia al soglio pontificio, l'11 febbraio di due anni fa.
18 commenti:
Mic, mi permetta una sia pur umilissima opinione, le news che passano da 2 anni a questa parte sono ripetute come mantra buddhisti da tutti coloro che gli sono ancora vicini, sui dubbi e perplessità, sul come e perché, sono scorsi fiumi di inchiostro e si sono spesi fior di scrittori, forse mai sapremo la verità, la sua versione di fatti ed il vero perché, ma io sono più che sicuro che ci è stato trascinato obtorto collo, il resto l'ha fatto il conclave che sempre di più assomiglia alle votazioni imbroglio dell'Italietta nostra, mai una che fosse veramente credibile; mons. Gaenswein dice che non ha più la forza di scrivere testi impegnativi ed io gli credo, una cosa però vorrei che l'amatissimo, da me, Papa Benedetto facesse, che dettasse le sue Memorie e dicesse perché, sarebbe come levarsi un macigno dalla coscienza per lui e per noi, magari da pubblicare dopo il suo passaggio, mi auguro il più tardi possibile, perché anche se non regna più, prega, e Dio sa se questa chiesa ha bisogno di potenti preghiere, lui amava ed ama la chiesa più di sé stesso, non è fuggito, non è colpa sua se abbiamo il vdr e questa situazione che definire anomala è eufemismo allo stato puro. Mi scuso per l'invasione, gli auguri glieli ho fatti con il cuore perché nel cuore lui mi è rimasto, attendo lo svolgimento delle cose, grazie per l'eventuale spazio.Lupus et Agnus.
Non c'è nulla da scoprire: Benedetto XVI si è dimesso serenamente e del tutto volontariamente soltanto per una forma di "pigrizia" fisica e psicologica, cioè ha mandato tutti a quel paese dicendo "chi me lo fa fare di diventar matto quando posso starmente tranquillo in un alberghetto tutto per me, fare quel che voglio senza che nessuno mi controlli e mi critichi, dedicarmi ai miei amati studi". Punto. Questo è il semplicissimo, banale motivo per cui Ratzingher si è dimesso dal suo incarico: fare la "bella vita" come aveva sempre sognato fin da quando era Prefetto del Sant'Uffizio. E' maro da ammettere ma è proprio così, non c'è nessum mistero, nulla da chiarire: chi lo conosce bene sa che è così e che egli era, ed è tuttora, straordinariamente sereno e tranquillo.
Siamo alle solite, Francesco,
non ci sarebbe nulla da dire se si fosse dimesso e basta e dunque ritirato a vita privata.
La figura del Papa emerito, il ministero dimidiato, la compresenza pubblica, non sono poi così normali.
Repetita iuvant, anche se chi dovrebbe non raccoglie.
Il dato che accomuna molti testi conciliari e comportamenti e parole di papi post-conciliari, è l'ambiguità e la possibilità di 'letture' plurime, delle quali per il momento nessuno autoritativamente ci fornisce spiegazioni e procediamo con ipotesi e interrogativi.
1. abbiamo una sfilza di dati che possono far pensare a dimissioni forzose e libere soltanto nella forma e l'anomalia del papato-bifido di cui ho parlato più volte.
2. "ingravescente aetate", precedenti esternazioni e collegialità tutta conciliare, fanno pensare ad un atto voluto in questo senso da Benedetto: il pensionamento per il Papa, come per un qualunque vescovo, che porta ad avvicinare gli ortodossi mentre prepara il leader dell'ONU delle religioni...
Siccome non abbiamo risposte, per ora, a questi e ad altri interrogativi, non possiamo trarre conclusioni certe e restiamo tra color che son sospesi.
Resta anche il dilemma se rientri nel potere di un papa (che non è assoluto) istituire di fatto senza le dovute motivazioni de iure una funzione (il papato emerito) che non sembra abbia fondamenti né teologici né canonici.
Resta il solito inghippo messo in campo dalla nuova pastorale sganciata dalla dottrina.
Che poi si sia "dimesso serenamente" è tutto da dimostrare. Certo il suo aplomb teutonico non fa una grinza. Ma aveva l'aria sofferente e molto effettivamente ha sofferto. In tutti i suoi anni di pontificato lo hanno non solo ostacolato, ma addirittura 'bloccato'.
E, nonostante questo, ha scritto pagine importanti e ha raccolto successi incredibili (e persino imprevedibili) in tutti i suoi numerosi viaggi, anche nelle situazioni più ostiche.
Relativamente ai 2 punti di Mic c'è da dire anche:
1. Il Papa non ha un potere assoluto, appunto. Se abdica (non si dimette ma ABDICA), lo fa e basta! Se l'intenzione di Benedetto fosse stata la semplice "abdicazione", lo avrebbe fatto e basta. Invece, e nessuno può negarlo senza scendere nel ridicolo o nel grottesco, NON ABDICA! Nella sua declaratio non è presente una abdicazione, ma una SCISSIONE nel ministero Pterino! Questa scissione, lo sa benissimo anche Ratzinger che dicono sia un teologo (^__^), NON E' POSSIBILE! O per lo meno: non SENZA SPIEGAZIONI VALIDE. Canoniche e Teologiche. Fermo restando che, secondo me, nessuna spiegazione reggerebbe. Perché Cristo non ha SCISSO il ministero Petrino dicendo: a te do le Chiavi del ministero attivo, e quelle del contemplativo! E non ha detto: te Pietro, puoi considerarti come Capo visibile della Chiesa, ma anche no!
Comunque, a parte questo, Benedetto XVI ha pronunciato una declaratio dove NON ABDICA, e dove addirittura si esprime con errori MARCHIANI su cui non torno. In sostanza, canonicamente, mancano gli attributi per la validità della rinuncia.
2. Mancano anche perché la rinuncia non è EVIDENTEMENTE stata "libera". Per lo meno non nel senso canonico del termine. Per "libertà" nella Rinuncia è chiaro che si intende almeno la CONVINZIONE nello sceglierla. Certamente una Rinuncia è libera, se è voluta. Anche se è "imposta" o "incoraggiata", si può dire che è libera se è VOLUTA!! Nel caso di Ratzinger ci sono seri motivi per credere che non sia stata affatto libera, poiché è chiaro che al Papa fosse "chiesto" che rinunciasse! Che prezzo avrebbe avuto il suo rifiuto, lo dice lui stesso quando specifica che ha rinunciato per il bene della Chiesa!!!!!!
3. Partendo dal fatto che ci sono dubbi giganti sulla validità canonica della Rinuncia di Ratzinger, i problemi dell'elezione del successore, che pure ci sono, passano addirittura in secondo piano! Anche perché sembra quasi che il Successore, consapevole di questo, abbia cavalcato l' "invenzione" del "papato emerito" usandola in modo collegial-conciliarista e non definendosi MAI PAPA!
La cosa che mi colpì di più, amaramente, alla sua elezione (dubbia) fu quel "la diocesi di Roma ha il suo Vescovo"!!!!!!!
3. Il PAPA, è vescovo di Roma perché PAPA, non viceversa! San Pietro era Papa anche quando era Vescovo di Terra SAnta! Dunque questa fanfaluca che il definirsi "vescovo i Roma" da parte di Francesco equivale a definirsi Papa è appunto una fanfaluca! Non è incoraggiante che un Papa NON SI DEFINISCA TALE, con la scusa della "Povertà" rifiuta tutti i segni del Papato, e con a scusa del "papa emerito" definisce il papato a "tempo"!
Ora: sarà che Bergoglio non si definisce Papa, perché sa che NON LO E', anche e soprattutto perché continua ad esserlo Benedetto? E sarà che Benedetto è fatto venire ad ogni rito in cui il Papa è NECESSARIO (tipo il Concistoro), per avere la presenza del Papa (vero)?
Inoltre, bisognerà capire se gli atti da Papa, compiuti da Bergolio, siano "validi".
...comprese le CANONIZZAZIONI. Chi vuole intendere, intenda.
Non reggono nemmeno i tripli salti mortali per cercare di giustificare la scissione del ministero petrino in "attivo" e "contemplativo". Anche perché il fedele medio non deve avere una laurea in teologia per comprendere che il Papa ha ABDICATO. Inoltre, la giustificazione di una novità assoluta, non deve venire da improvvisati interpreti, ma dall'autorità suprema. La quale, in questo caso, sarebbe lo stesso abdicante.
Il quale abdicante si è limitato a scindere il ministero petrino e basta! Invece questo non basta affatto! Il Papa non è Iddio stesso! E dunque le cose sono due: o ha abdicato, come canonicamente richiesto, o non lo ha fatto! In questo caso, fino a prova contraria, PER ME NON LO HA FATTO
AUGURI, AUGURI e ad multos annos a Sua Santità Benedetto per il compleanno. Grazie soprattutto a Dio che ci ha fatto la grazia di averceLa dato come Papa e guida spirituale.
Grazie per tutto ciò che ci ha dato e soprattutto per il ripristino della S.Messa Apostolica Gregoriana.
Che Dio La benedica tutti i giorni che vuole ancora tenerLa in mezzo a noi.
Pregherò tutti i giorni il Padre che Le prepari un grande posto in cielo, per il momento che il Signore deciderà di chiamarLa a Se.
Le mie considerazioni, ripeto, non sono dettate semplicemente da "Nostalgia", affetto, o da "vedovanze".
Sono considerazioni di FATTO. Che prescindono dalla persona del Papa! Chiunque sia! A me basterebbe la chiarezza. Benedetto vuole abdicare? Abdichi! Francesco è il vero successore! LO SIA (canonicamente e regolarmente!). Questo sta a monte del "papa Donato o inflitto"!
Almeno si sappia CHI E'!
Avrei preferito che in questo 16 aprile ci si limitasse a augurare buon compleanno a Benedetto XVI senza risollevare polemiche e anche cadere in affermazioni che non stanno nè in cielo nè in terra e che denotano solo un`inguaribile e deprecabile antipatia per lui.
Pigrizia, ritirarsi per fare la bella vita, ma come si può anche solo pensare delle "id***ie" simili?
Non si potrebbe anche solo considerare che se Benedetto si è ritirato è perchè, consapevole dei gravi rischi legati alla sua salute, non voleva esporre la Chiesa al pericolo di rivivere quel che già ha conosciuto durante gli ultimi anni di Giovanni Paolo II?
Come si può anche solo immaginare che un uomo che ha dato la sua vita alla Chiesa, che ha avuto un Pontificato costellato da opposizioni, tradimenti, durissime battaglie per far fronte a ciò che prima di lui era stato messo sotto il tappeto ( e là rimesso dopo di lui), che ha fatto prova di una forza e di un coraggio ammirevoli per riaffermare la nostra fede e i suoi valori, per lottare contro quei lupi famelici, lasciandoci anche la salute, possa decidere di ririrarsi per fare la bella vita?
La sua rinuncia mi ha riempito di tristezza, non nego di non aver capito e di aver provato anche rabbia, sono consapevole della voragine che si è aperta e della situazione anomala in cui ci troviamo con il precedente che è stato creato, ma di una cosa sono sicura, se Benedetto XVI ha preso quella grave decisione è perchè l`ha ritenuta necessaria, non per lui ma per la Chiesa.
Buon compleanno carissimo Santo Padre!
Il pontificato di Benedetto XVI come tutti sappiamo è pieno di luci ed ombre. Molti sostengono che si sarebbe pentito del modernismo o progressismo che aveva sposato in precedenza , che le ombre derivino da difetti e che è umano avere difetti. Il punto però è capire di quali difetti si parla.BXVI è uno dei migliori teologi del tempo attuale, forse il migliore, ed è persona non impulsiva, ma prudentissima. Tutto quello che fa e che dice è frutto di riflessione attenta e profonda.
La mens subtilis di BXVI ha ideato il diritto-dovere del papa di dimettersi per ragioni di età e di prestanza psico-fisica e il papato emerito. A quale difetto si può ricondurre questa nuova dottrina ? A quale difetto si possono ricondurre le altre ombre più volte evidenziate da mic ?
hpoirot nei commenti al precedente post sosteneva che Ratzinger é colui che incarna meglio l'errore conciliare che é "la più perniciosa delle eresie" proprio perché ha sempre mischiato a grandi momenti di alta verità elementi non ortodossi e rimarcava l’identità di vedute tra i due papi, dichiarata e reiterata, con le parole e con i comportamenti da BXVI.
La sua è una spiegazione plausibile dell’accaduto (anche se dolorosa). Quello che non sono riuscita ancora ad individuare (magari mi è sfuggita) una spiegazione alternativa all’enigma Ratzinger. Non si capisce infatti a quale difetto imputare le famose ombre del suo pontificato, mentre il riferimento alle pressioni subite dal papa spiegano solo la fuga davanti ai lupi (che comunque è segno di debolezza, umanamente comprensibile, ma non positiva, e scarsa fiducia nella elargizione della necessaria grazia da parte di Dio, il che è meno accettabile in un papa,) ma non spiegano, né la teorizzazione del papato a termine e del papato emerito né le altre elaborazioni teologiche originali segnalate da mic, né la blindatura del CVII con le sue ambiguità e i suoi elementi di contrasto con la Tradizione, attraverso l’escamotage della ermeneutica della riforma nella continuità dell’unico soggetto Chiesa, asserito e non dimostrato ed anzi a volte smentito nei fatti (ad es. le alleanze parallele ed i fratelli maggiori), invece che con un intervento volto a rimuovere con chiarezza e definitività quelle “fessure”.
Anna
di Dio ci si fida
delle persone ci si fida o non ci si fida
di Benedetto XVI mi fido
Dio, di cui mi fido, Dio solo sa il bene che saprà trarre da un dolore così grande come la scelta di Benedetto XVI
Però mi fido di lui, se ha detto di fare quel che ha fatto per il bene della Chiesa
non è che nella Chiesa ci si debba per forza fidare allo stesso modo di tutti, quasi che l'essere nella Chiesa equivalga ad essere tutti uguali...
ma oggi più che mai, facendo gli auguri a Joseph Ratzinger, ringrazio Dio per il dono di averlo tuttora come punto di riferimento, cioè una persona veramente affidabile.
non credo che ci legga ma cmq tantissimi auguri di cuore, Santo Padre Emerito, quanto mi manca il suo luminoso magistero, che il Signore la custodisce e la protegga, Auguri!
Auguri Santo Padre, Buon Compleanno!
Neri
«Non c'è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino» e le «speculazioni» in proposito sono «semplicemente assurde». Joseph Ratzinger.
Si può anche non essere d'accordo come 'opinione' ma parlare di 'fatto' appare un tantino eccessivo.
A predicare la scissione del munus petrino ad oggi è la sola'veggente' Conchiglia con i suoi adepti, più o meno ufficialmente riconosciuti.
A predicare la scissione del munus petrino ad oggi è la sola'veggente' Conchiglia con i suoi adepti, più o meno ufficialmente riconosciuti.
Purtroppo in certi contesti, spesso eretici, si mescola la verità all'errore.
E può capitare che quelli che sono nostri ragionevoli dubbi vengano spacciati come conclusioni assiomatiche.
Quindi se non fossero 'conclusioni assiomatiche' non ci sarebbe nessun problema a condividerle? Mi sembra abbastanza problematico.
Angheran,
Forse non è così scontato, ma intendevo dire "assiomatiche" per chi le pone come tali e non lascia spazio alla discussione.
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