Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 27 ottobre 2016

Roma, 30 ottobre. Conferenza internazionale contro le leggi islamiche sulla blasfemia e per la libertà di coscienza e di pensiero

Siamo stati interpellati per conoscere e far conoscere un impegno civile che corrisponde alle dinamiche perverse che attraversano la cultura e la politica dei nostri giorni. È una iniziativa prettamente laica; ma in linea con le sfide che ne conseguono. Vale la pena esplorarne i contenuti e verificare cosa si muove in un ambiente intellettuale e politico che si pone in prima linea nella temperie odierna. Dunque volentieri estendo a chiunque fosse interessato il seguente invito alla

Conferenza internazionale contro le leggi islamiche sulla blasfemia e per la libertà di coscienza e di pensiero

Con la primavera araba nel 2011, le divisioni tra le diverse parti della società in Medio Oriente e del Nord Africa sono diventate più evidenti. La frattura più ampia appare tra chi - sotto l’emblema della religione -  vuole far tornare indietro di secoli le società e chi invece vuole promuovere società aperte basate sui principi della laicità, del pluralismo e della modernità. 

L'estremismo religioso si va sempre più diffondendo nei paesi del Medio Oriente, nel Nord Africa e oltre. La più evidente manifestazione di questi estremismi è l'ascesa di Daesh/Isis che con l'intolleranza e la violenza brutale dei suoi atti di terrorismo, in particolare nella Siria e in Iraq, rappresentano il culmine di una visione radicale dell'islam.

È ora di porre fine alla violenza sempre crescente commessa in nome della religione islamica e di promuovere un mondo in cui tutti possano vivere liberamente, a prescindere dal loro credo religioso. È quindi divenuto essenziale coordinare e rafforzare le voci degli attivisti di base che si sforzano di affrontare le sfide del fondamentalismo religioso islamico.

A tal fine, l'organizzazione di nuova costituzione ADHOC insieme a UNA VIA PER ORIANA, dopo la conferenza: «Le radici e le cause della violenza islamica. La laicità è la soluzione», svoltasi a Bruxelles lo scorso 22 maggio, promuove nella nostra capitale il Seminario: «Diritto di critica o blasfemia? Islam e pensiero laico a confronto», una Conferenza internazionale contro le leggi islamiche sulla blasfemia e per la libertà di coscienza e di pensiero che si svolgerà il prossimo 30 Ottobre all’Hotel Nazionale in Piazza di Monte Citorio, 131. Dalle ore 9.30 alle 14.

La Conferenza internazionale: «Diritto di critica o blasfemia? Islam e pensiero laico a confronto»  ha lo scopo di far prendere coscienza del pericolo che corrono gli intellettuali liberi nel mondo arabo-islamico, minacciati di morte solo per essere: laici, atei, apostati o solo perché criticano l'islam. 

Sono moltissimi i casi e ne citiamo solo alcuni emblematici: dal caso di Nahed Hattar scrittore e vignettista satirico giordano assassinato con tre colpi di arma da fuoco davanti al tribunale di Amman dove doveva comparire solo per avere pubblicato su Facebook una vignetta considerata blasfema per l'islam, al ricercatore Islam Behery in Egitto. Dal caso del blogger liberale Raif Badawi in Arabia Saudita al giornalista Mohamed Sheikh Walad Amkheter e che dire del caso di Asia Bibi, in Pakistan, dove si sono consumati fiumi di inchiostro e svolte innumerevoli manifestazioni di solidarietà in tutto il mondo per essere stata condannata a morte solo per aver offeso l’islam bevendo in un pozzo musulmano e per non aver voluto convertirsi all'islam.
Tutti coloro che osano pensare in un modo diverso e «islamicamente scorretto», nel mondo islamico sono accusati di «Blasfemia» e minacciati di essere imprigionati o uccisi. 
È cosi che è stato ammazzato il famoso intellettuale e scrittore Nawal El Saadawi; ricordiamo anche il caso della scrittrice e poetessa egiziana Fatima Naoot, che è dovuta fuggire dall’Egitto per una condanna a tre anni di prigione solo per aver criticato su Facebook l’Eid Al-Adha, la tradizionale macellazione di pecore come "il più grande massacro commesso da esseri umani." 
E chi non finisce assassinato o in cella deve vivere con la paura, come il grande intellettuale Dr. Sayyid Al-Qemany.

L'Associazione ADHOC e UNA VIA PER ORIANA ritengono che il terrorismo non potrà mai essere sconfitto e gruppi come Daesh/Isis, Al-Qaeda ed altri ancora, non saranno mai vinti fino a quando i pensatori musulmani e intellettuali arabi vivranno sotto la minaccia delle leggi contro la blasfemia. 
Se gli intellettuali vengono minacciati, perseguitati, esiliati, imprigionati o uccisi chi oserà più sfidare l'estremismo islamico?
Minacciare, perseguitare, imprigionare, esiliare, imprigionare o uccidere o gli intellettuali non consiste soltanto nel negare loro il diritto alla libertà, ma significa negare il diritto alla nostra società di beneficiare dei loro contributi, come annientare qualsiasi concorrenza ai propagandisti del sangue, ai cultori dell'odio e agli estremismi che per questo rimangono le sole e più forti voci nel mondo arabo-islamico.
ADHOC e UNA VIA PER ORIANA, pensano perciò che combattere il terrorismo è strettamente legato all'abrogazione delle leggi islamiche contro la blasfemia. 
La vera funzione delle leggi contro la blasfemia è quella di sopprimere qualsiasi discussione seria e libera di qualunque concetto religioso. Questo rende impossibile il fatto di riformare il pensiero religioso  e quindi di confrontare le ideologie estremiste islamiste.

Alla Conferenza di Roma: «Diritto di critica o blasfemia? Islam e pensiero laico a confronto», interverranno intellettuali, studiosi, giornalisti e scrittori come: Hamed Abdel-Samad; Alexandre del Valle; Nadia Oweidat; Armando Manocchia; Nashed; Olfa Youssef; Rodolfo Casadei; Elizabeth O’Casey; Andrea Morigi; Randa Kassis; Souad Sbai e altri ancora.

* * * 
Programma:
Ore 9,30 dopo gli accrediti, l’organizzazione è lieta di offrire agli ospiti e ai partecipanti un Coffee break di benvenuto;
Ore 10 inizio Conferenza;
Ore 12,00 termine del primo Panel e secondo Coffee-Break-Cocktail;
Ore 12,15 inizio secondo Panel;
Al termine previsto per le Ore 14 Lunch.
Coffee Break e Lunch sono offerti dall’organizzazione.

8 commenti:

Luisa ha detto...

Per chi mastica un pò il francese un`intervista, con i tempi che corrono coraggiosa, all`abbé Laguérie per i dieci anni dell`IBP, parla anche del pericolo islamico:

"Alors que pendant mille ans les papes avaient dénoncé le péril islamique et même organisé eux-mêmes la défense de la chrétienté contre ce péril extrême, le concile Vatican II (Nostra Aetate §3) a littéralement émasculé les intelligences et démobilisé les énergies. «

"Mentre durante mille anni i papi avevano denunciato il pericolo islamico e anche organizzato la difesa del cristianesimo contro questo pericolo estremo , il concilio Vaticano II ( Nostra Aetate &3) ha letteralmente evirato le intelligenze e smobilitato le energie"

E:

"Le concile n’intéresse plus personne mais ses fruits les plus funestes sont encore… devant nous. La chrétienté est en train de creuser sa tombe sur les ruines de la théologie catholique. Raison de plus pour faire de bons prêtres, nombreux et saints ; car Dieu a toujours des solutions inattendues et… le dernier mot !"

"- Il Concilio non interessa più nessuno ma i suoi frutti più funesti sono ancora davanti a noi. Il crstianesimo sta scavando la sua tomba sulle rovine della teologia cattolica .Una ragione in più per fare dei buoni sacerdoti numerosi e santi poiche Dio ha sempre delle soluzioni inattese e l`ultima parola"

http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=814375

Anonimo ha detto...

Sopra a tutto questo bisognerebbe tenere nella massima considerazione le leggi laiche del laicissimo ed occidentale Totalitarismo Globale, sempre più frequenti, discrezionali ed efferate, volte a sopprimere la libertà di pensiero, opinione e coscienza su qualsiasi materia compresa quella della libertà religiosa. Oltre tutto il suddetto Totalitarismo Globale laicissimo e progressista è alleato stretto senza farsi alcun problema di diritti umani con regimi islamici crudelissimi che li infrangono regolarmente come quello saudita a casa loro e fuori (vedere devastazione della Siria, Iraq e Libia).
Miles

irina ha detto...

Si potrebbe presentare denuncia alla Corte Penale Internazionale dell'Aja contro coloro che:
1)hanno introdotto nella Chiesa Cattolica il paganesimo via erotismo;
2)hanno imposto ai popoli oligarchie camuffate da democrazie;
3)hanno sostituito l'economia con la finanza;
4)hanno sostituito la cultura con l'analfabetismo senza connessioni tra parole;
gli avvocati che leggono sono in grado di valutare se tale denuncia, che riguarda l'umanità intera, è possibile (naturalmente argomentata a dovere)?

RR ha detto...

Irina,
si potrebbe, se non fosse che quella corte è emanazione degli stessi poteri che vuoi denunciare.

irina ha detto...

@RR,
se non ho capito male, non c'è proprio identità tra questa e gli altri simili. Bisognerebbe trovare persone che conoscono le distinzioni e i percorsi giusti per arrivare alla meta.

Anonimo ha detto...


La denuncia alla Corte Penale Internazionale non e' proponibile. I "reati" imputati
riguardano la morale e l'economia non il diritto che applica la Corte. Inoltre, questa Corte e' giustamente da abolire perche' finisce sempre per fare l'interesse delle Potenze al momento dominanti.
Se poi la Gerarchia della Chiesa cattolica non si e' opposta a quella parte deviata di essa che "ha introdotto nel cattolicesimo il paganesimo via erotismo", cosa c'entra la Corte Penale Internazionale? E' una questione morale interna alla Chiesa. A. R.

Anonimo ha detto...

Concordo con A.R.
Affidiamoci al giusto Giudice ... e vindice, di certo non saremo delusi perchè Lui ama chi lo teme, gli altri li disprezza e li abbandona alle loro miserie.

Per il topic: io prediligo iniziative di chiara impronta cattolica, perchè la ragione è illuminata dalla Fede, altrimenti pur apparentemente buone che siano, iniziative senza un riferimento, un ancoraggio alla dimensione verticale camminano verso la direzione sbagliata, anche se magari molto lentamente, ma la strada è quella. Per quella in questione, il riferimento a voler promuovere società basate sui principi "della modernità" mi risulta veramente indigesto: questa impostazione è messa in contrapposizione alle società desiderate e strutturate conformemente all'islam, ma non per questo solo motivo risulta accettabile. Se è vero che le seconde sono un modello di società abominevole, non è per ciò stesso vero che "la modernità" sia lo strumento per vincerle: essa è solo un'altra faccia dello stesso male, quello che nega la libertà all'uomo, la libertà di fare il bene, di conoscere il vero, di amare il bello.
Marco P

irina ha detto...

Personalmente non aspetto giustizia da uomo alcuno.Queste organizzazioni si occupano di leggi e della loro applicazione. Leggi di ogni tipo stanno ingabbiando e corrompendo, ad ogni livello, il genere umano, sotto le mentite spoglie di libertà e giustizia. Sarebbe interessante chiamarle ad esprimersi in merito ai risultati ottenuti con il potere legislativo che si sono arrogate.Inoltre spesso accade che quelli condotti da "quelli che sanno", un pezzetto di giustizia la ottengano. Per quello che riguarda la Chiesa è la prima che c'entra; è la prima che è stata scientemente corrotta e voluta corrotta, per liquidarla, da sempre. Ogni età ha avuto i suoi corruttori ed i suoi corrotti. Questa età può occuparsi dei corruttori contemporanei di un ente morale mondiale. No?