Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dell'associazione "Amici della Tradizione Cattolica" di Forlì a Monsignor Lino Pizzi con cui si indica un uso possibile della Chiesa di San Francesco in Forlì. Amici della Tradizione Cattolica è un’associazione culturale, nata a Forlì nel 2014, per diffondere e promuovere l’immutabile Dottrina Cattolica, la Liturgia Tradizionale e la cultura, l’arte e l’architettura sacra che ne sono espressione.Associazione Culturale Amici della Tradizione Cattolica - Forlì
LETTERA APERTA
A Sua Ecc.za Rev.ma
Mons. Lino Pizzi
Vescovo di Forlì-Bertinoro
Mons. Lino Pizzi
Vescovo di Forlì-Bertinoro
Oggetto: Proposta di utilizzo della Chiesa di S. Francesco in Forlì. «Lasciateci fare, Santissimo Padre, l’esperienza della Tradizione. In mezzo a tutte le esperienze che si fanno attualmente, che vi sia almeno l’esperienza di ciò che è stato fatto per venti secoli!» mons. M. Lefebvre a S.S. Paolo VI
Eccellenza Reverendissima,
Come tanti cattolici di questa porzione di chiesa, anche i soci e gli amici dell’Associazione Culturale che rappresento, hanno appreso, con dolore, della partenza, dalla Diocesi, dei Frati Minori Francescani che lasceranno, purtroppo, il Santuario Antoniano di Montepaolo e la cura della Chiesa di S. Francesco, sita in C.so G. Garibaldi a Forlì.
Lo abbiamo appreso con sofferenza, ma non con rassegnazione, perché sappiamo che il Signore Onnipotente non abbandonerà mai la sua Chiesa, suscitando sempre “soluzioni nuove” ed adatte a cogliere i “segni dei tempi”.
Come Lei saprà, siamo un’associazione di laici cattolici, legalmente costituita e nata all’esclusivo scopo di diffondere e promuovere l’immutabile Dottrina Cattolica, la Liturgia Tradizionale e la cultura, l’arte e l’architettura sacra che, nel corso dei secoli, ne sono state l’espressione.
Siamo laici cattolici che hanno scelto di vivere la loro appartenenza alla Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana facendo “l’esperienza della Tradizione” e ricorrendo, per questo, alla guida spirituale dei sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Eccellenza, non possono bastare poche righe per descriverle quanto sia stato meraviglioso, per ciascuno di noi, riscoprire in tutta la sua grandezza, attraverso l’esempio, le catechesi, la predicazione, la direzione spirituale e l’ars celebrandi di questi zelanti ministri di Dio, la nostra Santa Religione.
Siamo famiglie e singoli fedeli che hanno trovato, nella Tradizione Cattolica, enormi grazie spirituali ed un’occasione unica di cammino nella Fede. Il solo fatto che, all’interno di un gruppo non numericamente significativo, sia già sorta una vocazione - per giunta adulta - al sacerdozio, ne rappresenta, crediamo, la conferma più eclatante.
Incoraggiati dalla splendida mobilitazione di migliaia di fedeli che si sono attivati per la salvaguardia del Santuario di Montepaolo, anche noi ci rivolgiamo a Lei, Pastore prudente e saggio di questa porzione di Chiesa, osando proporLe di favorire la destinazione d’uso della Chiesa di S. Francesco alla nostra associazione, così da scongiurare la chiusura anche di questo sacro luogo o, peggio, la sua riduzione ad usi diversi da quello originario.
Assieme ai soci ed agli amici dell’Associazione Culturale Amici della Tradizione Cattolica saremmo in grado di assicurarne la custodia e la manutenzione ordinaria e, quel che più conta, potremmo farvi celebrare, a cadenza regolare, la S. Messa di sempre, recitarvi il S. Rosario, svolgervi l’Adorazione Eucaristica Notturna, stabilirvi un coro polifonico e gregoriano ed organizzarvi eventi di carattere spirituale/culturale, in accordo con la nascente delegazione romagnola della “Milizia dell’Immacolata” fondata da P. Massimiliano Maria Kolbe, martire ad Auschwitz.
Noi sappiamo, Eccellenza, quanto lungimirante sia il Suo sguardo e quanto grande sia l’apertura a tutti i credenti in Cristo; prova ne è la concessione permanente di alcuni luoghi di culto a confessioni religiose che non hanno alcuna comunione col Romano Pontefice.
Noi sappiamo quanto sia larga la disponibilità al dialogo con i più lontani da Cristo e dalla Sua Chiesa che, spesso, sono intervenuti, con la presenza e la parola, nelle nostre chiese, in occasione degli “incontri ecumenici ed interreligiosi”.
Siamo, perciò, fiduciosi che anche a noi, cattolici praticanti, che professiamo la stessa Fede “una cum Papa nostro Francisco”, non sarà preclusa la Sua benevolenza e la disponibilità a valutare serenamente la proposta fattiva che proviene da un esempio di quel laicato in cui tante aspettative si ripongono e si dichiarano.
Siamo certi che, in accordo allo spirito dell’attuale pontificato, anche Lei vorrà “uscire dalle secche” e dalle “sicurezze” per percorrere “strade nuove” dirigendosi verso di noi che siamo, a detta di qualcuno, la “periferia esistenziale della Chiesa”.
Siamo certi che vorrà farlo specialmente in quest’Anno della Misericordia in cui migliaia di porte sono state aperte, concretamente e simbolicamente, verso tutti.
Chiedendo la Sua benedizione per tutti noi e disponibili ad ogni approfondimento necessario in ordine alla richiesta a Lei rivolta, restiamo in attesa fiduciosa di un Suo paterno riscontro, pronti eventualmente a valutare anche soluzioni alternative a quella da noi proposta, purché utili a rendere possibile, nella città di Forlì, “l’esperienza della Tradizione”.
Il Presidente Daniele Casi
Forlì, 29 settembre 2016
Festa dei SS. Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
19 commenti:
Chiediamo l'aiuto di Lei , tutti insieme :
L'INNO AKATHISTOS
http://www.maranatha.it/akathistos/akaPage.htm
ANSA) - TBILISI, 1 OTT - Contrariamente a quanto previsto, alla messa del Papa nello stadio di Tbilisi, in Georgia, non ha preso parte una delegazione né c'erano vescovi del Patriarcato della Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana. Due giorni fa, con una comunicazione, il Patriarcato aveva scoraggiato i fedeli dal partecipare agli eventi organizzati nell'ambito della visita del Pontefice. "Il loro canone non lo consente", ha spiegato il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke. Due giorni fa, con una comunicazione, il Patriarcato - visitato ieri dal Papa - aveva scoraggiato i fedeli dal partecipare agli eventi organizzati oggi nell'ambito della visita del Pontefice.
"Accettiamo la loro decisione", ha aggiunto il portavoce della Santa Sede Burke.
Segnalo:
"I farisei di Molfetta e lo tsunami catto-gay"
di Riccardo Cascioli
Qui il link all`editoriale di Cascioli:
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-farisei-di-molfetta-e-lo-tsunami-catto-gay-17580.htm
http://gwnblog.lanuovabq.it/rinfresco-in-parrocchia-dopo-il-rito-delle-unioni-civili/
Mamma mia !
Purtroppo, per gli amici di Forlì, c'è già la risposta negativa del vescovo. Ci la faranno sapere. Ma mi spiace, e molto, per loro.
Lino Pizzi, 50 anni di sacerdozio: "Occorre avere fede, amore e coraggio"
Forlì today 18.giugno.2016
“Essere sacerdote oggi, nella nostra società e nella nostra cultura impregnata da un forte secolarismo, vuol dire credere e annunciare con fiducia una Persona, un messaggio di grande valore umano e cristiano, Gesù Cristo, il suo Vangelo e le verità più profonde relative all’uomo e alla sua esistenza. E’ un forte richiamo ai valori umani più genuini, che Cristo esalta e continua a proporre attraverso il ministero della Chiesa e dei fedeli, laici e sacerdoti”.
In un contesto così egoista e superficiale, il giovane fa fatica a votare la sua vita alla preghiera e al servizio agli altri. “Oggi costatiamo una grande scarsità di vocazioni al sacerdozio, dovuta a tanti fattori sociali e religiosi. Ai giovani chiederei di interrogarsi sul senso da dare alla propria vita. Io ho trovato che spenderla come sacerdote è molto bello e se ci fosse modo di ricominciare da capo, lo farei nuovamente. Occorre avere fede, amore e coraggio per fare scelte grandi e definitive”.
Eccellenza Rev.ma , queste sono state le sue parole nel 50° di Sacerdozio e , a maggior ragione , uniamo la nostra voce a quella dei fedeli di Forlì e la imploriamo di tornare sulla sua decisione . Eccellenza Rev.ma questa e' l'occasione che il Cielo le manda per dimostrare coraggio , per aiutare i giovani a recuperare la preghiera , da questa iniziativa Nostro Signore potrebbe suscitare qualche Sacerdote o anche qualche consacrato/a o anche sante famiglie . Eccellenza Rev.ma , non privi il popolo di Dio di questa grande occasione . Eccellenza Rev.ma , Dio la scampi dal disseccare una fonte di Grazia ! Eccellenza Rev.ma , consenta al popolo di Dio di rispondere con umilta' e devozione agli appelli di Fatima ! Coraggio !
Per lei recitero' il S.Rosario del pomeriggio affinche' la Vergine Maria la illumini !
Siano lodati Gesu' e Maria
L'esempio dato a Forlì è veramente edificante e merita di essere preso a riferimento anche per altri luoghi.
Ma per capire meglio vorrei sapere se i fedeli di Forlì già dispongono della collaborazione di un sacerdote della FSSPX. Oppure se si tratta della vocazione adulta, di cui si parla) nata nel contesto del loro gruppo.
Per farsi un'idea, quante sono le persone che formano il gruppo?
Questo il link dell'articolo di padre Giovanni Cavalcoli.
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/10/il-problema-della-diversita-e-il-problema-della-verita-distinguere-il-vero-dal-diverso/#more-137803
Evidentemente non è arrivato il mio commento precedente a quello in cui segnalavo il link dell'articolo di Cavalcoli.
Comunque, io contestavo a padre Cavalcoli l'affermazione secondo cui i mali attuali nella Chiesa siano causati dal bisticcio tra progressisti e levebriani.
Se anche un teologo come padre Cavalcoli non si rende conto che il vero bisticcio è tra il Magistero perenne e i progressisti, non stupisce lo stato attuale della gerarchia Cattolica.
Le sua osservazioni andrebbero rivolte altrove se veramente ama il Papa e la Chiesa Cattolica.
Emanuele
Questa lettera è splendida.
E' vera.
Peccato rimandarla al mittente.
Se ho capito bene il Vescovo non concede quanto richiesto: è vero ?
Se così è: quali sono le motivazioni ?
Meglio un bel ristorante o teatro che una chiesa al tradizionalista brutto e cattivo.
Ho trovato la risposta alla mia domanda su Radio Spada, quindi a beneficio di tutti (gli interessati) riporto di seguito la lettera di risposta del Vescovo al sig. Casi e per suo tramite ai postulanti.
La copio integralmente (non è lunga), così che si possa assaporarne pienamente il contenuto ed il pensiero che la sostiene e la struttura (nihil sub sole novi).
Caro Daniele, probabilmente non sei a conoscenza della situazione. Debbo precisarti che la Chiesa di San Francesco a Forlì è dei Frati Minori di San Francesco e non resterà abbandonata perché ci sarà un Frate Minore: Fra Costantino Tamagnini, dei Frati Minori. Inoltre, anche per la mia formazione liturgica, da te non condivisa, finché non è chiarita e risolta pienamente la posizione della Fraternità di San Pio X col Papa e la Santa Sede, io non ho alcuna intenzione di concedere la celebrazione della Liturgia, in particolare Eucaristica, secondo il Rito di San Pio V: non lo ritengo necessario e nemmeno opportuno. So che è stato fatto senza il mio permesso all’ospedale, per cui ho ingiunto al Cappellano di non concederlo in avvenire. Ad ogni modo, per i motivi sopraesposti, per ora non se ne fa nulla. Cordiali saluti.
Eppure il Papa Argentino li ha esortati ad essere "creativi" !
Voglio sperare che non abbiano inteso questa esortazione come il doversi vestire da clown con il pomodoro rosso sul naso ....
Ecc.Rev.ma.,
quante pecore le sono state affidate ?
Quante ne riportera' a Nostro Signore Gesu' Cristo( Mt 25,14-30) ?
Domanda tremenda per un pastore di anime , roba da non dormirci la notte ..
Scrivete direttamente a Pietro ... credo si debba approfittare di questo Giubileo per chiarire una volta per tutte la posizione della S.Pio X , che al momento non sta ne' fuori ne' dentro questa Chiesa che accetta tutti tranne la Comunita' S.Pio X !
Quando un convento chiude è perchè si è voluto chiudere, ma colpevoli non sono i fedeli che implorano ancora, ma i pastori a cui nulla importa del gregge. I fedeli preghino perchè questi pastori siano mandati dove hanno scelto di servire.
Dal frutto si riconosce l' albero. Questo albero è velenoso e tanto pericoloso, a causa sua si perderanno tantissime anime. Preghiamo che la Madonna gli tolga la forza e il potere.
A volte veramente auspicherei l'obbligo per tutti i Vescovi ( italiani e non ) del turnover con i rispettivi confratelli in Siria , in Iraq , insomma in Mesopotamia così da dare un po' di respiro agli uni che sono da tempo immemore immersi nella guerra e da far capire bene agli altri il significato di "sacrificio per Cristo ".
Viva Gesu' Viva Maria !
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