Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 11 ottobre 2016

Nuove Nomine Cardinalizie

Solo pochi giorni fa c'è chi gioiva per le dichiarazioni del papa di ritorno dall'ultimo viaggio, cioè anche per queste parole al link, interpretate come novella affermazione per la famiglia di sempre (...).
Non solo, c'è chi sosteneva che il papa in Georgia fosse ritornato sul tema del "gender" e, soprattutto, avesse ricordato definitamente la dottrina cattolica intera in tema di "matrimonio e divorzio", in un ambito cattolico in confusione crescente.
Che l'AL, l'annullamento lampo, e altre iniziative c'entrassero qualcosa con la confusione, me l'ero domandato anche io, e a quanto pare anche molti studiosi firmatari della supplica filiale per l'adesione alla Dottrina Cattolica sui temi matrimonio e famiglia. Ma in base ai nuovi eventi, possiamo arguire qualcosa in più sul modo di procedere e su ciò che ci aspetta in futuro.

Il Papa crea 17 nuovi cardinali. Qualche sorpresa e tante conferme
Francesco ha scelto pastori in linea con la sua agenda pastorale. Premiato il nuovo arcivescovo di Bruxelles, tornano gli americani. Nessun italiano elettore
Roma. Il Papa, al termine dell’Angelus, ha annunciato un Concistoro per la creazione di nuovi cardinali. La celebrazione si terrà domenica 20 novembre, a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia. Francesco consegnerà la porpora a 13 elettori e 4 ultraottantenni, privi quindi del diritto di voto in Conclave.
Il primo della lista, a sorpresa, è mons.Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria che lì rimarrà, ha precisato subito il Papa scorrendo la lista. Di seguito, come previsto, mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana, paese visitato dal Papa lo scorso novembre. Il primo europeo dell’elenco è mons. Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid, seguito da mons.Sérgio da Rocha, arcivescovo di Brasilia. Tornano gli statunitensi: Bergoglio ne crea ben tre. Il primo, scontato, è mons. Blase Cupich, arcivescovo di Chicago e capofila in terra americana della rivoluzione pastorale voluta da Francesco. Il secondo (che chiude la lista) è mons. Joseph William Tobin, arcivescovo di Indianapolis ma già segretario della congregazione per i religiosi, fino al trasferimento in patria. Infine, porpora al curialeKevin Joseph Farrell, prefetto del nuovo dicastero per i Laici, la famiglia e la vita. Un asiatico, mons. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka in Bangladesh. L’altro africano che riceverà la porpora è mons. Maurice Piat, arcivescovo di Port-Louis, Mauritius. Al penultimo posto c’è anche spazio per l’arcivescovo di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, mons. John Ribat. Dal Messico, ecco mons. Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnepantla e già presidente del Celam, la conferenza dell’episcopato latinoamericano. L’altro europeo è l’arcivescovo di Bruxelles, mons. Jozef De Kesel, delfino e pupillo dell’anziano Godfried Danneels, che per trent’anni ha retto la diocesi della capitale belga prima di lasciare il posto al breve interregno di mons. André Léonard, che invece la porpora non l’ha ottenuta. Sarà cardinale anche l'arcivescovo venezuelano di Merida, mons. Baltazar Enrique Porras Cardozo.
Tra i quattro ultraottentenni “che si sono distinti nel loro servizio pastorale”, spicca mons.Renato Corti, arcivescovo emerito di Novara, al quale il Papa affidò l’anno scorso le meditazioni per la tradizionale Via Crucis al Colosseo. Corti, per molti anni vicario generale della diocesi di Milano sotto Carlo Maria Martini, aveva predicato gli esercizi spirituali alla Curia vaticana nel 2005. Gli altri non elettori sono mons. Anthony Fernandez, arcivescovo emerito di Kuala Lumpur (Malaysia), mons. Sebastian Koto Khoarai, vescovo emerito di Mohale’s Hoel (Lesotho) e un prete di Scutari, don Ernest Simoni.
Il Papa, tornando dall'Azerbaigian, la scorsa settimana, a proposito del Concistoro aveva detto: "A me piace che si veda, nel Collegio cardinalizio, l'universalità della chiesa: non soltanto il centro, per dire 'europeo', ma il tutto. I cinque continenti, se si può". Desiderio realizzato. Otterrano la porpora, infatti, tre europei, tre latinoamericani, tre statunitensi, due africani, un asiatico e un presule dell'Oceania. 
da Il Foglio
* * *

Per capirci di più, segue il commento acuto di Marco Tosatti:

NUOVI CARDINALI.   USA, BELGIO:    SCELTE A SENSO UNICO.   IL GOVERNO OMBRA DEL PAPA

Se qualcuno nutriva qualche dubbio sullo sbilanciamento ideologico – e “politico” di questo regno pontificale le ultime nomine cardinalizie l’hanno certamente dissipato.
Ma non hanno dissipato invece una domanda che solo qualche giorno fa ci ponevano: perché certe dichiarazioni molto forti del papa non trovano poi riscontro nella scelta degli uomini?

In Georgia ha parlato di una guerra mondiale contro il matrimonio portata avanti dall’ideologia Gender”. Parole fortissime, confermate, con qualche tocco più soffice verso le persone, a voler dire che il papa non ce l’ha né con gli omosessuali né con i trasgender, il giorno dopo, nella conferenza stampa in aereo.

Uno dei luoghi in cui questa guerra mondiale è più violenta sono gli Stati Uniti, dove l’amministrazione Obama (e quella possibile di Hillary Clinton) esplicitamente vogliono ridurre il campo di azione delle religioni.

Bene, pensi: fra i nuovi cardinali potrebbero esserci allora, arcivescovi di città importanti come Los Angeles e Filadelfia, noti per la chiarezza delle loro posizioni. Invece no: le nuove berrette vanno a Cupich, di Chicago, e Tobin, di Indianapolis. Entrambi in lista progressista. Di sicuro non noti per l’impegno nella battaglia per vita, famiglia e contro l’indottrinamento ideologico gender. E infatti quello che secondo alcuni è uno degli spin doctor del Pontefice, il direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro sj, in un tweet commentava: “I nuovi cardinali uno spostamento via dalle guerre culturali degli USA”.

Ma come? Non c’era una guerra mondiale contro la famiglia?
C’è un incendio, e mandiamo ad affrontare le fiamme persone che soffrono di fobia per l’acqua? Un discorso assolutamente analogo può essere fatto per il nuovo cardinale di Bruxelles, De Kesel. Il suo predecessore è stato aggredito fisicamente, per la sua posizione contro il Gender, ma niente berretta. Anzi via di corsa allo scadere esatto del mandato.
De Kesel, che finora è noto soprattutto per aver distrutto una comunità sacerdotale fiorente di vocazioni e amata dalla gente, invece diventa subito cardinale.
Non so che risposte dare a un comportamento che può apparire doppio, o schizofrenico. Probabilmente ci sono ragioni profonde che nella mia semplicità mi sfuggono.
Sono comunque scelte che rientrano nell’ambito personalissimo di una gestione che più personale di così sarebbe difficile immaginare. C’è chi parla in Vaticano e fuori, della realtà di un “governo ombra”, in cui giocherebbe un ruolo di “hub” il super uomo di fiducia del Pontefice in Vaticano, il prefetto per il Clero, Beniamino Stella, ex diplomatico.
Il “Consiglio” segreto sarebbe composto poi da cardinali vecchi amici del papa, come Kasper, Danneels (grande protettore di De Kesel), Murphy O’Connor, Mahony, che darebbe il suo consiglio per gli Stati Uniti. Sia Danneels che Mahony e anche Murphy O’Connor hanno avuto problemi più o meno grandi con la gestione di casi di abusi. E poi ci sarebbero le “new entry”: il segretario del Sinodo, il card. Baldisseri, e l’arcivescovo di Vienna, Schönborn. Sono tutti loro, più che i trascurati titolari di uffici in Curia, ad avere la chiave per le orecchie e il cuore del Pontefice regnante.

* * *
Chiudo la breve rassegna con l'intelligentissima (come sempre) notazione di Querculanus

Quando si dice il tempo superiore allo spazio
«Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell’attività socio-politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi. Dare priorità allo spazio porta a diventar matti per risolvere tutto nel momento presente, per tentare di prendere possesso di tutti gli spazi di potere e di autoaffermazione. Significa cristallizzare i processi e pretendere di fermarli. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi piú che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci» (Evangelii gaudium, n. 223)
Niente, mi tornavano in mente queste parole mentre leggevo la lista dei nuovi Cardinali.

33 commenti:

Josh ha detto...

segnalo ovviamente Magister

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/10/09/tredici-nuovi-cardinali-piu-quattro-vincitori-e-vinti-del-prossimo-concistoro/

Matteo ha detto...

Scusate... vado un po' OT... è possibile fare una petizione per impedire la "Pastorale Aerea Papale"? Tutte le volte che vedo il Papa rispondere alle domande dei giornalisti sull'aereo mi vien da piangere...

Rr ha detto...

Ma veramente qui qualcuno s'era illuso, ascoltando o leggendo le parole pronunciate a Tbilisi ?

Josh,
la prossima viltq che pubblichi un testo cosi osceno, filsoficamente parlando, come quello sul tempo e lo spazio ( probabilmente pensato tra uan sniffata di coca ed un mate' dall' '"amico" Tucho), avvisa prima con asterischi o altri segni grafici, cosi lo salto a pie' pari, e non mi rovino la digestione.

Tornando alle nomine: scusate, ma da quando in qua la mafia non ottiene quello che vuole
da coloro che le si sottopongono, chiedendo ed ottenendo favori ?
- Sei divennato capo mandamento grazie a nuiattri, ed ora non vuoi premiare o picciriddu nostro ?- . In Fiammingo suona unpo' diverso, ma ho preferito usare il Siculo, per noi più facilmente comprensibile.

Luisa ha detto...

Riportando qui in un post precedente la notizia di quelle future porpore molto rosse, con i commenti di Magister e quello di MiL, avevo concluso dicendo:
"Insomma sembra che Bergoglio e "amici"stiano mettendo le basi per assicurare l`elezione di un futuro papa progressista" e riporto anche la reazione di Rosa:
in USA lo chiamano "spoil system", in Sudamerica "Nueva Junta", da noi "i nuovi padroni ed i loro servi".
Finora s'era visto tale sistema solo in politica, ora, purtroppo, anche in Chiesa (ma si era già cominciato con Paolo VI).
Non c'è niente di meno democratico dei democratici progressisti: appena prendono il potere, fanno fuori chiunque sia "diverso" (spero si colga il doppio senso) da loro.

Angelo ha detto...

Ridicolo associare ai cardinali parole come progressisti o modernisti. Semplicemente o si è cattolici o non lo si è! In base alla descrizione degli articoli postati dalla Redazione, tali porporati sembrano non esserlo e men che meno per la proprietà transitiva chi li ha nominati!
L'unica arma che ci resta, oltre quella spirituale che sarà sempre la più importante, è non dare più né denaro né alcuna legittimità a quelle autorità che rinnegano NSGC. Anzi sarebbe opportuno che chi si sente ancora nella sana dottrina cattolica manifesti con l'azione il proprio disgusto verso tali usurpatori della Fede.

Josh ha detto...

Eccome, si coglie il doppio senso Luisa, non ti preoccupare...

Anonimo ha detto...

"mettendo le basi per assicurare l`elezione di un futuro papa progressista"

Se ricordate, un paio di anni fa il cardinal Maradiaga disse, grossomodo, che Francesco avrebbe intrapreso riforme da cui sarebbe stato poi impossibile tornare indietro. Improvvisamente non hanno più fiducia nello "Spirito che soffia dove vuole"?

"Ma Dio aveva altri piani".

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Altro che buon esempio per il mondo. La Chiesa tedesca è un buco nero.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351388

Josh ha detto...

@RR
ah ah, :-)
immaginavo la tua reazione! C'è un po' d'ironia nel post per non renderlo troppo pesante....

QUI nessuno s'era illuso, ascoltando o leggendo le parole pronunciate a Tbilisi, ma altrove sì, è una sottigliezza che lupus in fabula coglierà.

Il testo sul tempo e lo spazio riproposto da P. Scalese in realtà è un modo di commentare l'incommentabile, con le sue stesse parole...

Tragico l'apporto della "mafia" san gallo (del resto autodefinitasi così, come fosse un merito), ma il meccanismo mi sembra l'abbia centrato in pieno!

Josh ha detto...

Angelo, indubbiamente come affermi è fittizia la distinzione tra cardinali progressisti e conservatori,
perchè è stato un modo prelevato dalla politica e dai partiti per affibbiare etichette terrene, da teatrino televisivo.

O si è cattolici, o non lo si è.

In più, per fare un altro distinguo ancora, se si è poi modernisti, si è anche eretici....

RR ha detto...

Josh,
il doppio senso è mio, Luisa ha riportato il mio commento (i peccati sono miei, e li rivendico con orgoglio:))

Luisa ha detto...

"In base alla descrizione degli articoli postati dalla Redazione, tali porporati sembrano non esserlo "

Non capisco bene comme si possa dire che le posizioni ad es. di De Kesel Cupich, Tobin ( ricordate da Tosatti) non sono di stampo progressista, se non posso definire progressisti certi cardinali le cui esternazioni e atti non fanno che confermare che lo sono, che sono progressisti nel senso che si allontanano dalla retta Dottrina, che vogliono modificarla su pretesto di renderla più vicina, più adatta ai tempi moderni, e se mi riesce difficile dire che sono cattolici visto che calpestano la Dottrina, come devo chiamarli? Eretici? Avremo dunque dei cardinali eretici.

Anonimo ha detto...

A proposito di doppi sensi...

Clinton agli americani: "Io sono l'ultima cosa fra voi e l'Apocalisse"

"Fra" in senso spaziale o... temporale?

--
Fabrizio Giudici

Josh ha detto...

@Fabrizio

è per quello che c'è chi l'ha soprannominata Killary.
Non dimentichiamo che anche l'isis nelle sue "riviste" tifa per lei. E' in fondo un'alleata.

Luisa ha detto...

Segnalo un articolo di Giuseppe Rusconi:

http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/633-ponti-non-muri-francesco-propone-molti-cattolici-dispongono.html

Anonimo ha detto...

Tra le molte cose che dispiacciono, c’è il modo in cui Francesco I tratta l’Italia. Sembra che per noi nutra un certo disprezzo. Va bene affermare la cattolicità della Chiesa, ma è proprio necessario render sempre meno forte la presenza italiana, anche nel Sacro Collegio? E un discorso simile si potrebbe fare per l’Europa nel suo complesso. Ma forse è troppo pretendere una sensibilità, un senso della storia e della tradizione che l’uomo a quanto pare non possiede.

Maso

Anonimo ha detto...

A quanto pare, come qualcuno ha già detto, l’intenzione è quella di rendere impossibile un cambiamento di linea, al prossimo conclave e probabilmente anche per un futuro indefinitamente lungo, per molti altri conclavi dopo il prossimo. Umanamente, sembrerebbe facile, a furia d’infornate di cardinali progressisti o neomodernisti. Sennonché, non c’è bisogno di dirlo, fanno i conti senza l’oste, perché la Chiesa non è proprietà loro.

Maso

mic ha detto...

Dal link segnalato da Luisa emerge il comportamento dei cattolici come cittadini difforme rispetto agli slogan bergoglieschi.

Conclusione:
Chi ha avuto la costanza e la pazienza di arrivare fino in fondo nella lettura avrà notato che in cinque Paesi (Francia, Canton Ticino, Italia, Ungheria e Colombia) in cui l’humus cattolico è ancora largamente diffuso (pur se con intensità diversa e con le differenze che si sanno tra cattolici sulla carta, cattolici ‘tiepidi’, cattolici praticanti) l’insistenza continua di papa Francesco sul tema dei migranti e su quello del perdono/riconciliazione/misericordia non sembra avere quei riscontri popolari che Santa Marta (soprattutto la folta schiera dei turiferari) si attenderebbe. Il Papa parla, i cattolici ne prendono conoscenza… ma – da cittadini – in tanti poi privilegiano altre opzioni. C’è chi come in Francia vota – e non sono pochi – per il Front National; chi come nel Ticino appoggia l’iniziativa protezionista “Prima i nostri”; chi come in Italia vorrebbe ripristinare i controlli alle frontiere; chi come in Ungheria chiede di poter essere padrone in casa propria e non dipendere per le decisioni in materia di immigrazione da poteri europei; chi come in Colombia non si sente di usare misericordia verso chi ha ucciso tanti connazionali, di premiarlo con seggi in Parlamento e una rete mediatica. La realtà è questa e non valgono squillo di trombe né carambolar di turiboli per cancellarla.  

Luisa ha detto...

Per continuare la conclusione di Rusconi ricordo anche che mons. Gänswein ha recentemente confermato che il famoso e tanto decantato "effetto Francesco" che vedeva chiese di nuovo piene, code senza fine ai confessionali, che pretendeva che "adesso era di nuovo bello essere cattolici"( sì sì lo ha detto un vescovo), che si "poteva percepire di nuovo pubblicamente uno slancio nella fede e nella Chiesa". ecc. ecc., nella realtà è inesistente, è solo e tutto fumo.

Riprendo questo passaggio dell`intervista di Mons. Gänswien

"Un vescovo, pochi mesi dopo l’elezione di papa Francesco, ha parlato di 'effetto-Francesco' e, tutto impettito, ha aggiunto che adesso era di nuovo bello essere cattolici. si poteva percepire di nuovo pubblicamente uno slancio nella fede e nella Chiesa. Ma questo accade davvero? Non dovrebbe esserci una vita cattolica più viva, le messe più frequentate, le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa aumentate, e un maggior ritorno degli uomini che hanno lasciato la Chiesa? Cosa significa 'effetto-Francesco' concretamente per la vita della fede nella nostra patria, la Germania? Dall’esterno non si percepisce un nuovo inizio. La mia impressione è che papa Francesco goda di grande simpatia come uomo più di tutti gli altri leader del mondo. Ma riguardo alla vita e all’identità della fede, però, questa sua simpatia non sembra avere grande influenza. I dati statistici, se non mentono, mi danno purtroppo ragione".

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/07/22/don-georg-non-va-in-vacanza-e-dice-la-sua-su-papa-francesco/

Catholicus ha detto...

@ Maso : "fanno i conti senza l’oste, perché la Chiesa non è proprietà loro" : e saranno conti molto salati per loro, caro Maso, se ne accorgeranno a loro spese. "Ma il Signore aveva altri progetti", ci avverte la beata Katharina Emmerick; "quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi...alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà" ci dice la Madonna per bocca d Suor Lucia di Fatima. Teniamoci care queste parole, e non ascoltiamo i loro sproloqui, i loro lavaggi del cervello, cercando di sottrargli i nostri cari; troppo spesso, infatti, dobbiamo lottare contro i mulini a vento, in casa, al lavoro, con gli amici; troviamo solo gente con la mente annebbiata dal fumo di Satana, con cui è impossibile discutere serenamente.

Anonimo ha detto...

Credo proprio, cara Mic, che il mondo cattolico vada diritto diritto verso una forma aperta di protestantesimo. Rimarranno solo piccole isole (o ghetti?) nei quali dei cattolici residuali continueranno a pensarla e a cerlebrare come un tempo, ma la gran parte del corpo pare irrimediabilmente persa.
So di una persona alla quale potrebbe venir meno la madre, oramai quasi novantenne. Costei ha chiesto la possibilità che le vengano celebrati i funerali more antiquo e, al dolore e al disorientamento per tale situazione, si è aggiunto il dileggio, l'incredulità e gli assurdi ostacoli che le stanno facendo per tale celebrazione. Non c'è dubbio che questo neoclero è decisamente in stato di scisma (se non già di eresia) rispetto alla propria tradizione liturgica e teologica.

Pietro C. ha detto...

"... adesso [con papa Francesco] era di nuovo bello essere cattolici. si poteva percepire di nuovo pubblicamente uno slancio nella fede e nella Chiesa. Ma questo accade davvero?"

Mi giungono notizie che OVUNQUE gli istituti religiosi e i conventi stanno chiudendo. Mai come oggi si stanno raccontando FROTTOLE. La situazione è semplicemente e veridicamente apocalittica.

Anonimo ha detto...

Chi frequenta regolarmente la chiesa vede che non esiste alcun effetto Francesco ,anzi ,negli ultimi tempi, c'è una flessione a volte lieve a volte più accentuata delle presenze domenicali alla s.messa. Poi dipende molto dal parroco e nel caso di parroci modernisti e risaputo che loro puntano sulla qualità del gregge a discapito della quantità.....bobo

Anonimo ha detto...

Cattolici contestano Bergoglio per la sua fissa su migrazione e islam.
....
Umberto Eco, l’intellettuale universalmente osannato, nel 1997 faceva una sottile, interessante e inascoltata riflessione sulla differenza fra “immigrazione” e “migrazione”: “Oggi in Europa non ci troviamo di fronte a un fenomeno di immigrazione. Ci troviamo di fronte a un fenomeno migratorio. Si ha immigrazione quando gli immigrati accettano in gran parte i costumi del paese in cui immigrano. Si ha migrazione quando i migranti trasformano radicalmente la cultura del territorio in cui vanno. Le immigrazioni sono controllabili politicamente. Le migrazioni no, sono come i fenomeni naturali. I fenomeni che l’Europa cerca ancora di affrontare come casi di immigrazione, sono invece casi di migrazione, che avranno come risultato finale un riassetto etnico delle terre di destinazione, un inesorabile cambiamento dei costumi”. Una situazione già vista in passato, ricordava lo studioso, quando, per esempio, le migrazioni dei popoli barbarici hanno invaso l’impero romano creando nuovi regni e nuove culture. Ma anche caos e devastazione dalla quale ci vollero secoli – e la fondamentale opera dei monaci – per risollevarsi.

Anonimo ha detto...

Sullo stato del cattolicesimo, interessante questo raccontino pubblicato da La Fede Quotidiana:

http://www.lafedequotidiana.it/roma-ragazzina-mette-leucarestia-in-borsetta-e-parapiglia-in-parrocchia/

Sull'articolo di Rusconi... Tutto giusto, dopotutto racconta i fatti, però c'è un limite da cogliere. In tutti quei casi i cattolici non hanno seguito le direttive di Papa Francesco perché hanno percepito subito, nell'immediato, sulla propria pelle, le conseguenze dell'errore: farsi comandare dalle FARC "borghesizzate", oppure farsi invadere dagli stranieri, eccetera. Questo ragionamento purtroppo non funziona sempre. Per esempio, non mi stupirei se molti di quelli che hanno votato come Rusconi commenta poi fossero comunque aperturisti sull'Eucarestia e sulla misericordia mal intesa. Perché in questi casi, non è detto che si percepisca subito il danno dell'errore.

Forse solo in Francia la situazione è un po' messa meglio che dalle altre parti, perché pare che solo un terzo dei cattolici votino a sinistra e apparentemente c'è un fondamento morale forte nel paese, l'opposizione ai "matrimoni" omosessuali. Purtroppo, però, vedo che un terzo vota per i neogollisti, i quali - vedasi recenti dichiarazioni di tutti i personaggi di spicco del partito, da Sarkozy a Fillon, passando per Juppé - non hanno nessuna intenzione di mettere mano alla legge se fossero eletti. La speranza che i neogollisti venissero influenzati positivamente sulle questioni morali è svanita.

Peraltro il FN rimane certamente l'unica opzione concreta (un po' come Trump negli USA), ma contiene anch'esso un'alta dose di ambiguità: molti esponenti della lobby gay sono arrivati ai vertici del partito, invitati dalla Le Pen senior. La quale non si è mai spesa personalmente contro l'aborto o i "matrimoni" omosessuali. La speranza viene forse dalle nuove leve e in qualche modo dalla base (molti sindaci sono agguerriti obiettori di coscienza). Tuttavia, siamo ben lontani da una situazione decentemente organizzata sotto il profilo politico.

--
Fabrizio Giudici

Pietro C. ha detto...

"Ma anche caos e devastazione dalla quale ci vollero secoli – e la fondamentale opera dei monaci – per risollevarsi".

Sì, ma ALLORA, i monaci e i monsteri vivevano in una vivente tradizione cristiana. Oggi che cosa sono? Non parlo di quelli che sono rifugi di pervertiti (perché purtroppo ce ne sono!) ma di quanti sono semplici pensionati di gente abulica e senza spina dorsale e spirituale. Che opera di risollevamento potranno fare mai questi, se non sono neppure capaci di sollevare spiritualmente loro stessi? E che dire di una Chiesa che in Occidente vive in uno stato permanente di scisma, incoraggiato pure dal suo capo? La situazione, ripeto, è apocalittica!

Josh ha detto...

se i monasteri oggi sono questi, annamo bene:

http://www.iltimone.org/35083,News.html

sono d'accordo con Pietro C.

Rr ha detto...

Aggiungo che i barbari germanici erano in realtà più civilizzati di quanto si pensi, ed erano, soprattutto, indoeuropei, cioè avevano un ethnos molto simile a quello dei Romani, Latini ed altri Italici, Celti, Greci, ecc. Stessa rqzza.
Questi che arrivano ora NON sono indoeuropei, hanno un modo di ragionare, seguono categorie intellettuali e morali, logiche di pensiero completamente diverse dalle nostro. Sono etnicamente alieni, quindi ben difficilmente assimilabili. Altre razze.
Ed infine NON Sono fenomeni naturali, ma provocati, cosi come ai tempi lo furono le invasioni barbariche ( invasioni, NON migrazioni, solo le rondini migrano) furono causate dall'arrivo in Europa di popoli asiatici.

Catholicus ha detto...

Pietro C. : "La situazione, ripeto, è apocalittica!" : concordo pienamente, Pietro, ne ho conosciuti anch'io di preti e conventi con preti abulici e totalmente modernisti (bisogna attuare completamente il Concilio, finalmente c'è un papa moderno, che guarda la futuro, ecc.), sempre in clergymen, spesso indistinguibili da un garzone di bottega, che se la ridono tra loro delle vecchiette devote alla Madonna, parlandone con una sorta di commiserazione. Ma che razza di gente è uscita dai seminari? peggio dei peggiori comunisti di un tempo; bisogna stare alla larga da quella gente lì, sono la peste del vero Cattolicesimo. Che dio abbia pietà di noi !

Pietro C. ha detto...

Josh, già ho commentato a proposito dell'iniziativa di quei sconsiderati religiosi che ragionano su un "dio queer", che ovviamente NON E' il Dio cristiano. Anche qui "annamo bbene!". Che pazienza che a Cristo, ma fino a quando? Questa gente ha eroso la Chiesa come una groviera e pretendono ancora che si attribuisca loro rispetto, ascolto e onori...

Anonimo ha detto...

Che fine ha fatto l'Ostia consacrata ?
E sì che e' grazie all'offerta del Santo Sacrificio che Dio Padre Onnipotente ancora non ci ha sterminati .
Un simile episodio si e' verificato nella mia Parrocchia , un'Ostia adagiata sulla mano e' stata presa in maniera maldestra ed e' volata a terra , il fedele stesso l'ha raccolta e portata alla bocca .
Quale atto di riparazione il Sacerdote avrebbe dovuto porre in essere ?

Anonimo ha detto...

trad.da blog di Fr.Hunwicke 'Penso sia stato geniale da parte del nostro amato PF donare a Welby una riproduzione del pastorale di S.Gregorio , ci deve essere un significato in questo, ma avrebbe contato di più per il senso umoristico del povero Welby, se questi avesse, a sua volta, donato a Bergoglio una riproduzione del triregno di S.Pio V. Cosa donerà B. ai vescovi luterani svedesi quando venereranno insieme lo stupratore di Caterina Bora alla fine di questo mese? Io scommetto su una indulgenza plenaria formato gigante accompagnata da una richiesta di denaro esorbitante'.

Anonimo ha detto...


Nel consiglio ristretto del Papa ci sono personaggi che hanno fatto pubbliche dichiarazioni a favore dell'accettazione dell'omosessualita' (Kasper, Schoenborn) e che sono stati accusati di coprire abusi sessuali a sfondo omosessuale (i belgi). Da un "consiglio del principe" di questa fatta difficilmente verra' l'impulso a combattere una qualsiasi battaglia contro il dilagare del "gender". Le dichiarazioni papali a sostegno della morale cattolica tradizionale sono episodiche, contraddette del resto da tutta la sua pastorale di "apertura" al c.d. "divorzio cattolico", alla Comunione ai divorziati risposati etc.