Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 7 ottobre 2016

Aleppo. Le nuove vittime di cui nessuno parla

Non abbiamo mai dimenticato né Aleppo [articoli più recenti: qui - qui - qui - qui - qui] né i nostri fratelli cristiani del Medio Oriente.

Oggi giunge notizia che la chiesa armeno cattolica della SS Trinità è stata di nuovo bombardata. Ma di questo nessuna parola sui media, come pure delle vittime di questi giorni tra i civili di Aleppo Ovest


Martedi 4 ottobre, i missili e le bombe lanciate dai gruppi armati terroristi sui quartieri ovest di Aleppo hanno fatto nuove vittime innocenti: un uomo di 46 anni, 4 studenti dell'Università di Aleppo che uscivano dai corsi, una madre di famiglia che lascia due orfani. Giovedì 6 ottobre, alle 5,45 del mattino, è stata di nuovo bombardata la chiesa cattolica armena della Santissima Trinità. Per i media e per la maggior parte degli Occidentali, si tratta di vittime sconosciute, semplici numeri di una guerra che essi non conoscono. Per noi, ogni vitttima umana conta. Del conflitto non si vede la fine e le vittime continuano a cadere a migliaia.
Oggi, ricordiamoci di tutte queste vittime e preghiamo per il riposo delle anime di tutti coloro che sono caduti. E voi, ora, che farete ? L'incubo di Aleppo e il calvario dei suoi abitanti continuano nel disinteresse di tutti, ma per quanto ancora ? [Fonte]

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nostro mondo sta crollando in modo diverso rispetto a quello dei cristiani in MO. Per ora il crollo è spirituale e il rischio è che seguano anche le altre rovine...

Anonimo ha detto...

Traggo spunto dal commento delle 19.53 : "Il nostro mondo sta crollando in modo diverso rispetto a quello dei cristiani in MO. Per ora il crollo è spirituale e il rischio è che seguano anche le altre rovine.."

Vorrei esprimere questo mio pensiero, sperando che venga compreso nella sua genuinità.
Comincio a dire che non sono un eroe.

Però penso che sarebbe molto meglio e preferibile il rischio di cui sopra per la nostra morente società cristiana.
Lo dico per una ragione semplice.
Quello che stiamo vivendo, come società, è precisamente la fine della rana bollita a fuoco lento.
Una società così secolarizzata, persa, cotta da usi, costumi, pessimi esempi, dai media, e dal mondo della nuova "istruzione", da cattivi pastori...in altre parole (senza un intervento divino) siamo destinati a perire.
Attenzione però...noi abbiamo la certezza che la Vittoria sarà di Dio e nostra, dei suoi servi fedeli.
Però c'è un costo da pagare, lo sappiamo.
Allora, senza quelle "rovine" che in Medio Oriente i nostri fratelli nella fede stanno vivendo, il nostro "costo" sarà una lenta lunghissima inesorabile agonia mortifera.
Solo allora, quando tutto sembrerà perduto potremo alzare lo sguardo in Cielo per la Vittoria.
Ma se invece queste rovine non arrivassero così, diciamo col metodo "rana bollita", se invece presto consoceremo la persecuzione di spada, allora sapremo che presto tutto sto male sarà finito, che lo sguardo al Cielo presto lo alzeremo.

Io sono cattolico e so anche (purtroppo) quanto sia peccatore.
Per quanto mi sforzi non vedrò direttamente il Paradiso, come è Giusto che sia dovrò purificare le mie vesti in quel Purgatorio creato per Bontà Divina, altrimenti andremmo tutti in inferno. Chi è degno di Dio?
E chissà quanto dovrò soffrire per la pena del danno e del senso.
Non so cosa mi abbia riservato Dio, ma se dovessero capitare quelle "rovine" quelle persecuzioni di spada, avremmo la grande opportunità di morire Santi, oh beati costoro!

Certo, fa paura il martirio, ma non me la sento di dire....Dio ce ne scampi.
Dio ci scampi dalla rana bollita, quella si che mi terrorizza.

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...

Allo sconcerto per la tragedia della povera Siria si aggiunge l'amarezza anzi il disgusto per una Chiesa Cattolica occidentale schierata con chi ha ordito, finanziato e attuato quell'orribile macello. I notiziari di Radio Vaticana, la voce ufficiale della Chiesa, testimoniano quotidianamente questa assoluta conformità con i Poteri che hanno compiuto lo scempio. Questa è una cosa che non si potrà mai dimenticare.
Miles

Anonimo ha detto...

Certo, fa paura il martirio, ma non me la sento di dire....Dio ce ne scampi.
Dio ci scampi dalla rana bollita, quella si che mi terrorizza.

Giuseppe M.
ATTENZIONE!
Siamo realisti e ricordiamoci della nostra (almeno della mia) fragilità. Io temo che se fossi esposto ad un pericolo molto, ma molto molto minore di ciò che sta soffrendo la povera Asia Bibi, non so se ne seguire l'esempio o se mi comporterei come disse che avrebbe consigliato in un caso un grosso nome del Cattolicesimo conservatore (ovviamente prete). In definitiva, il ragionamento, molto umano, "Soldato che fugge, buon per un'altra battaglia"
Preghiamo che il Signore ci scampi dai calici più amari e se dovessero un giorno giungere, faccia ricordare del perchè i ladroni sono due : cioè MAI PRESUMERE E MAI DISPERARE. Insomma ci dia la forza che ci serve.

mic ha detto...

Il vescovo denuncia la manipolazione dell'informazione

http://www.christianophobie.fr/breves/alep-leveque-audo-denonce-manipulations-de-linformation

Anonimo ha detto...

Anonimo 8,54 non so chi sia questo prete che suggerisce il detto del soldato che fugge. Non so, non mi convince.
Convengo che possano tremare le gambe, ma non lo avevo mai sentito quel detto a proposito della fede cattolica.

Comunque mi rendo conto che non è bene parlare di scenari futuri e ipotesi eroiche varie.
Non volevo nemmeno far credere ciò a cui io sono pronto.
Volevo intendere che come società, la nostra sembra possa avere qualche speranza di svegliarsi e riscoprire la fede, solo di fronte ad una persecuzione di spada.
Per fare un esempio....con questa qualche tiepido potrebbe accendersi. Senza questa, così continuando, i tiepidi si spegneranno del tutto.

Giuseppe M.

Silente ha detto...

Parliamoci chiaro: la responsabilità di questi massacri ricade interamente sui ribelli siriani al legittimo governo di Assad, che sono tutti direttamente o indirettamente legati all'islamismo (non esistono ribelli "moderati") e su USA, Israele, Turchia e Paesi del Golfo che li supportano. Recentemente, un esponente militare israeliano ha ammesso che il suo paese non è interessato "alla stabilità del medio-oriente" e che "non considera l'Isis un nemico". E sappiamo che la politica estera medio-orientale (e non solo) degli USA è decisa a Gerusalemme. Qualche settimana fa, aerei USA anno bombardato "per errore" postazioni del legittimo governo, massacrando almeno 90 soldati lealisti. Gli unici a lottare veramente contro l'Isis sono il governo di Assad, i russi e le milizie scite. Ci dimentichiamo che furono le milizie scite a liberare, in Iraq, i villaggi cristiani caduti in mano islamiste?.
A Londra, esiste addirittura un "Osservatorio sui diritti umani in Siria", che è un'entità fantasma ma con grande visibilità sulla stampa mondialista e globalista. Al dì la del nome, è uno strumento delle lobby contro Assad. Distribuisce menzogne. Quando vedete informazioni provenienti da questo ente, sappiate che sono false, by definition
Ad Aleppo si stanno consumando due crimini: uno contro la popolazione di alcuni quartieri della città usata come "scudo umano" da parte dei ribelli islamisti e uno contro la verità, quando si accusano i governativi e i russi di bombardamenti terroristici. La realtà è che l'esercito siriano sta cercando di liberare completamente questa città dai jihadisti. E lo faranno, se gli USA non lo impediranno, dimostrando al mondo che i loro veri alleati sono l'Isis e le altre organizzazioni islamiste.

Anonimo ha detto...

https://it.sputniknews.com/mondo/20161008/3457642/Putin-Erdogan-Medioriente-cooperazione-russia-turchia-siria.html

Anonimo ha detto...

>Silente: non per nulla il finto indipendente imparziale e stra finanziato "Osservatorio" è continuamente citato come fosse la bocca della verità da Radio Vaticana che non da alcuno spazio a nessuna altra versione. Le operazioni militari occidentali contro la Siria, di questo si tratta, condotte (prevalentemente) per interposto tagliagole sono appoggiate dalle consuete massicce manipolazioni mediatiche già usate su altri fronti per esempio, per limitarci ad anni relativamente recenti, per compiere il sanguinario analogo smembramento della Jugoslavia.
Miles

Rr ha detto...

L'"Osservatorio" citato è una singola e sola persona, un fuoriuscito siriano da anni a Londra che, dice lui, contatta ogni giorno i suoi amici in Siria -come faccia, non si sa-e loro gli riferiscono ciò che combina Assad, Putin, ecc.ecc. Non è sul posto ad "osservare", ne' ha più di due occhi, ne' sente altre campane.
Fosse anche solo cosi, sarebbe da ridere, a dargli retta. Ma in più è un manutengolo degli USA: se no, come camperebbe nella costosissima Londra - ed è una delle loro "psyops".
Cfr recente articolo di Marcello Foa sul Giornale (che, a parte Foa, su questo ed altro fa anch'esso ormai schifo).

Anonimo ha detto...

...
Non è una rinascita dell’Islam, infatti, il wahabismo tagliagole, che dilaga fino a vestire di nero le bambine indonesiane di tre anni; esso che ritiene idolatri da sterminare non solo gli “infedeli” ma quasi tutti gli altri musulmani, dagli sciiti ai sufi, non è un rinascere della fede; ne è la necrosi suicida. E se l’islamismo ultimo è l’ossificazione estrema dell’intolleranza islamica, il cattolicesimo terminale assume la forma di liquefazione diarroica; proclama un misericordismo senza riserve, un caritatismo senza distinzioni, la “accoglienza” senza limiti di ragione; dà il perdono prima che lo chieda il non-pentito, abbraccia il Figliol Prodigo mentre ancora gozzoviglia con le prostitute, proclama ecumenismi facilisti e universalismi sentimentali che finiscono per coincidere con la globalizzazione imposta al Mercato terminale; propone una ‘morale’ che coincide troppo col politicamente corretto e l’ideologia della Boldrini.

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Anonimo ha detto...

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se il wahabismo impone i suoi costumi livellatori alle masse col terrore e il conformismo semplificatorio, quel fondamentalismo flaccido che è il cattolicesimo alla “Francesco”, è parimenti livellatore ed omologatore, ma non ha il minimo influsso sulla fibra della società occidentale – e specialmente dei paesi (ex) cattolici – accomodata in un soddisfatto ottuso edonismo da quattro soldi, dove “la liberazione dei costumi è sboccata nella distruzione dei costumi”; dove “non c’è nemmeno più la dissoluzione dei costumi, bensì la sparizione dei costumi come vettori di comportamenti civilizzati” ( Philippe Grasset).
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Silente ha detto...

Cara Rosa
sono d'accordo: Il Giornale assume posizioni talvolta discutibili, in contrasto con il sentiment di destra della maggior parte dei suoi lettori. Articoli discutibilmente antirazzisti e antifascisti. Pagina culturale quasi totalmente sinistrorsa, salvo poche eccezioni. E pensare che il responsabile della cultura dovrebbe essere Stenio Solinas, che proviene dalla Destra.
Ma lo stesso si può dire di Libero, con Feltri schierato addirittura su posizioni renziane, come d'altronde Il Foglio di Cerasa/Ferrara.
Che tristezza. Ormai non esistono quotidiani di destra, se non, forse, vedremo, la neonata La Verità, che ha riunito le migliori firme fuoruscite da Libero: Belpietro, Giordano, Perna, Borgonovo e che ha arruolato cattolici come Agnoli e Guzzo. Ma si tratta comunque di un conservatorismo moderato e democratico. Nulla a che vedere con la vera Destra. Quella, purtroppo, non esiste più.

Anonimo ha detto...

http://www.christianophobie.fr/document/archeveque-jeanbart-voici-arrive-a-alep

RR ha detto...

Silente,
non solo è peggiorata la "linea" editoriale, ma anche e soprattutto la lingua, lo stile. Alcuni articoli, almeno quelli online, chè l'edizione cartacea non la compro più da un pezzo, sono chiaramente un copia-incolla di altri pubblicati su altre testate, quando non la ricopiatura della notizia Ansa o altra Agenzia di stampa. Oppure pessime traduzioni (le fanno con Google traduttore ?) di articoli stranieri. Il senso dell'obiettività è andato a farsi benedire (cfr le ultime su Trump).
Solinas probabilmente è ormai isolato e prossimo alla pensione (fatti 4 calcoli...). Ed iniziarono "dimissionando" Veneziani.
E pensare che sempre più il mondo, la nostra società assomigliano all'epoca in cui nacquero le vere Destre (cfr i fatti di ieri in Francia ed in California). Ma hanno tutti tanto paura che ritornino "les heures les plus sombres de notre histoire" che pensano che, tacendo ed acquiescendo la sinistra, ciò non avvenga mai, mentre in realtà le faranno avverare (speriamo, chè non se ne può più).