Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 15 febbraio 2020

Cardinale Zen negli USA: la Cina vuole la "resa" del Vaticano

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency un'altra intervista dell'infaticabile card. Zen, questa volta dagli USA, che tende a centrare tutta la responsabilità della situazione cinese sul Segretario di Stato. Indice dei precedenti sulla questione cinese qui (in calce ad un messaggio del Cardinale). Mala tempora per la Cina...

Il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, ha affermato che la situazione della Chiesa in Cina è drammatica e predetto anche la fine della Chiesa sotterranea.
Lo scorso martedì ha detto alla CNA: “La situazione è molto brutta. E la causa non è il papa. Il papa non sa molto della Cina”. “Il Santo Padre Francesco mostra un affetto speciale per me”, ha detto Zen, ma ha specificato di essere in contrasto con il Cardinale Pietro Parolin, il Segretario di Stato del Vaticano. “Sto combattendo Parolin. Perché le negatività vengono da lui ”. Parolin, ha affermato il cardinale Zen, è “ottimista riguardo alla cosiddetta “Ostpolitik “, il compromesso”. Ma “non si può scendere a compromessi” con il Partito comunista cinese, che ha definito “persecutore” della fede. “Vogliono la resa completa. Questo è il Comunismo. ”
Il cardinale Zen ha parlato con la CNA l’11 febbraio mentre si trovava a Washington, DC, per incontrare i membri del Congresso presso l’ufficio del deputato americano Chris Smith (RN.J.). […]
Nel corso dell’incontro, il cardinale e i membri del Congresso hanno parlato del programma cinese di “sinicizzazione” della pratica religiosa nel paese e degli annosi sforzi del governo comunista per portare la religione sotto il suo controllo con la forza.

Zen ai politici americani che in Cina sono state vietate alcune celebrazioni del Natale, le Bibbie sono state riscritte per ordine delle autorità regionali e, secondo quanto riferito, le vocazioni sono in calo.

“Penso che abbia avuto un effetto paralizzante sulla Chiesa cattolica”, ha detto Smith. Nel 2018, la Santa Sede e la Cina hanno raggiunto un accordo sull’ordinazione dei vescovi nelle diocesi cinesi che dà al regime comunista voce nella selezione e nel controllo dei candidati episcopali. Tale accordo avrebbe dovuto unificare la Chiesa in Cina, portando l’Associazione Patriottica Cattolica Cinese, riconosciuta dallo Stato, in comunione con la Santa Sede e unificarla con la Chiesa sotterranea fedele a Roma. I critici sull’accordo, tra cui il card. Zen, avevano avvertito che la Chiesa sotterranea non sarebbe stata sufficientemente protetta dagli sforzi del governo cinese di imporre la sua ideologia a tutte le religioni del paese, incluso il Cattolicesimo.

Un rapporto della Commissione del Congresso USA sulla Cina, pubblicato a gennaio, evidenzia che nel corso drl 2019 (anno di riferimento) in Cina si sono intensificate le violazioni dei Diritti Umani e la persecuzione dei Cattolici è peggiorata in seguito all’accordo Vaticano-Cina.

“La Chiesa è Sempre di più perseguitata”, ha detto Zen, “sia la Chiesa ufficiale che quella sotterranea”. La Chiesa sotterranea, ha detto, “è destinata a scomparire”, poiché i vescovi più anziani fedeli alla Fede stanno morendo e non vengono nominati nuovi vescovi, il che significa che non è possibile ordinare nuovi sacerdoti.

Zen ha detto che i Cattolici cinesi vengono ad Hong Kong dalla terraferma per chiedergli cosa può fare per la Chiesa in Cina. E rivela a CNA: “Non posso fare niente. Non ho voce in capitolo in Vaticano. Semplicemente non ne ho”, aggiungendo “E così la situazione è, umanamente parlando, senza speranza, per la Chiesa cattolica”.

Zen è vescovo emerito della diocesi di Hong Kong, la regione amministrativa speciale teatro di quasi un anno di proteste per la democrazia, a cominciare dall’opposizione ad un disegno di legge per consentire l’estradizione di persone da Hong Kong alla Cina continentale. Le proteste si sono concentrate  anche sulla salvaguardia dello speciale status di Hong Kong dall'aumentata influenza e controllo da parte del governo cinese continentale. Il disegno di legge di estradizione è stato infine ritirato.

Recentemente, CNA ha riferito che per Hong Kong era stato scelto dal Vaticano un candidato vescovo, ma che l’annuncio era stato ritardato perché il candidato era ritenuto troppo in sintonia con il governo cinese continentale. Secondo quanto riferito,  è stato sceltop. Peter Choy Wai-man per succedere al vescovo Michael Yeung Ming-cheung, morto improvvisamente nel gennaio del 2019.

Da quel momento, la diocesi è stata amministrata dal successore immediato del cardinale Zen, il cardinale John Tong Hon, che si era ritirato nel 2017. CNA ha anche riferito che è caduta prim'ancora di essere annunciata la nomina di Joseph Ha Chi-shing, attuale vescovo ausiliario della diocesi, scelto in un primo momento dal Vaticano come nuovo vescovo di Hong Kong, dopo che era stato ritratto mentre prendeva parte alle proteste di strada contro il governo.

Su richiesta del cardinale Zen, non sono state scattate fotografie della visita del cardinale nel Campidoglio degli Stati Uniti, compresa la sua intervista con la CNA.

20 commenti:

Interessante ha detto...

(ANSA) - PECHINO, 15 FEB - Per la prima volta i ministri degli Esteri della Cina e del Vaticano, due stati senza legami diplomatici da decenni a causa di controversie religiose, si sono incontrati.

Wang Yi e il suo omologo monsignor Paul Gallagher si sono visti ieri a Monaco, ha dichiarato il Quotidiano del popolo, organo del Partito comunista cinese (Pcc). La città tedesca ospita attualmente la Conferenza sulla sicurezza. Un incontro a questo livello diplomatico è il primo da almeno sei decenni, col Vaticano e la Repubblica popolare cinese che non intrattengono più relazioni diplomatiche dagli anni '50. 

mic ha detto...

Credo che l'emergenza coronavirus renda ineludibili rapporti a tutti i livelli....

mic ha detto...

L'ipotesi del coronavirus mi pare sensata, ma chissà che non possa aver influito anche l'intervento del card. Zen negli USA ....

mic ha detto...

Dunque non mi sbagliavo:
https://www.repubblica.it/vaticano/2020/02/14/news/vaticano_cina_vaticano_wang_yi_paul_richard_gallagher-248617598/

Anonimo ha detto...

Il coronavirus ha fatto vacillare molte certezze ,almeno in Cina. In Europa invece si è ancora sicuri di poter fare a meno di Dio .Illusione nata col benessere diffuso e col diffondersi in modo capillare del politicamente corretto e del marxismo .Non ci si rende conto che basta poco per perdere benessere e libertà.

mic ha detto...

Per la prima volta in più di 50 anni il ‘ministro degli esteri’ vaticano si incontra con quello cinese
....
Cina e Santa Sede non avevano incontri a simile livello almeno dal 1951, quando Pechino ha interrotto le relazioni diplomatiche con il Vaticano e ha cacciato il nunzio di allora, mons. Antonio Riberi, che per anni cercò inutilmente di contattare e dialogare con Mao Zedong.

Anche i recenti rapporti col Vaticano e i dialoghi fra le due delegazioni che avvengono in modo ciclico, non hanno mai implicato personalità cinesi a livello di governo, ma solo impiegati e funzionari.

La Sala stampa vaticana ha celebrato questo importante passo con un comunicato diffuso ieri sera alle 21. Riportiamo qui il testo integrale:

“Oggi, 14 febbraio 2020, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco 2020, ha avuto luogo un incontro tra Sua Eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, e Sua Eccellenza il Sig. Wang Yi, Consigliere di Stato e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese.

Nel corso del colloquio, svoltosi in un clima cordiale, sono stati evocati i contatti fra le due Parti, sviluppatisi positivamente nel tempo. In particolare, si è evidenziata l’importanza dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi, firmato il 22 settembre 2018, rinnovando altresì la volontà di proseguire il dialogo istituzionale a livello bilaterale per favorire la vita della Chiesa cattolica e il bene del Popolo cinese. Apprezzamento è stato espresso per gli sforzi che si stanno compiendo per debellare l’epidemia di coronavirus e solidarietà nei confronti della popolazione colpita.

Infine, si è auspicata maggiore cooperazione internazionale al fine di promuovere la convivenza civile e la pace nel mondo e si sono scambiate considerazioni sul dialogo interculturale e i diritti umani”.

Vale la pena notare nel comunicato “l’importanza” data all’Accordo provvisorio, che finora ha evitato – come era stato minacciato agli inizi del 2018 – una serie di nomine di vescovi illeciti e “indipendenti” dalla Santa Sede. È anche vero che da quando è stato firmato l’Accordo, non vi è stata nessuna nomina di vescovi: vi sono state due ordinazioni, ma i candidati erano stati scelti molto tempo prima della firma dell’Accordo. Nel comunicato si parla poi del futuro (“proseguire…”), ma non si dice nulla sulle difficoltà che al presente vivono le comunità cristiane e i pastori, sia ufficiali che non ufficiali. Si sottolineano invece “gli sforzi” per debellare l’epidemia di coronavirus e la “solidarietà” verso “la popolazione colpita”. Nei giorni scorsi il Vaticano ha inviato 600-700mila maschere chirurgiche in Cina e papa Francesco ha chiesto molte volte ai cristiani di pregare per i cinesi e la Cina in questo momento difficile per tutto il Paese

http://www.asianews.it/notizie-it/Per-la-prima-volta-in-pi%C3%B9-di-50-anni-il-ministro-degli-esteri-vaticano-si-incontra-con-quello-cinese-49308.html

mic ha detto...

La decisione del Papa: nel 2022 ci sarà il prossimo Sinodo dei Vescovi
Nel 2022 si svolgerà la XVI Assemblea generale ordinaria. Francesco lo ha deciso in occasione della riunione della Segreteria del Sinodo dei Vescovi

Immaginate di cosa di occuperà?
Dei migranti!!!

https://www.acistampa.com/story/la-decisione-del-papa-nel-2022-ci-sara-il-prossimo-sinodo-dei-vescovi-13338

Anonimo ha detto...

Di cosa ognuno di noi (tutti senza distinzione) si occuperà nel 2022 lo sa solo Dio.

Anonimo ha detto...

In soldoni, secondo il card. Zen

I Cattolici che possono ancora praticare la loro fede in Cina "sono schiavi".

Il cardinale si aspetta che la Chiesa Cattolica clandestina sparisca, "a causa delle politiche sbagliate del Vaticano".

“Il Vaticano ha fatto di tutto per consegnare la Chiesa nelle mani del nemico", dice Zen, facendo degli esempi:

• il patto segreto del settembre 2018;
• la legittimazione dei vescovi statali scomunicati;
• la deposizione dei due vescovi Cattolici legittimi;
• le linee guida del 2019 che ordinano ai sacerdoti di registrarsi presso la chiesa statale comunista.

Zen definisce tutto ciò "terribile".

Infatti, il Vaticano fa alla Chiesa cinese ciò che ha già fatto alla Chiesa occidentale: la vende alle élite governative.

Anonimo ha detto...

A me pare che si dovrebbe chiarire una discordanza tra le dichiarazioni del Card. Zen riportate in questo art. e quelle risalenti al dicembre scorso,su vari siti, ad es. il blog di A. M. Valli, dove il card. Zen esprimeva un allarme molto risentito nei confronti di Bergoglio:
Il cardinale Zen non tace: “State incoraggiando uno scisma!”
L’accordo che il papa ha firmato con Pechino era già stato proposto a Benedetto XVI, (che) si era rifiutato di firmarlo. Ora mi dispiace dirlo, ma Francesco non ha rispetto per i suoi predecessori. Mette fine a tutto ciò che è stato fatto da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. E, ovviamente, dice che si trova “nella continuità”. Ma è un insulto! Un insulto! Non c’è continuità!....
È terribile, terribile. Di recente ho saputo che il Santo Padre, su un aereo, ha detto alla stampa: “Non ho paura di uno scisma”. E io gli rispondo: “State incoraggiando uno scisma. Voi incoraggiate la chiesa scismatica in Cina.” Incredibile.
https://www.aldomariavalli.it/2019/12/27/il-cardinale-zen-non-tace-state-incoraggiando-uno-scisma/
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come mai adesso dice che il papa non ne sa molto della Cina e concentra il suo allarme su Parolin?

mic ha detto...

L'ho notato anch'io tant'è che ho annotato nell'incipit che il card. Zen tende a centrare tutta la responsabilità sul Segretario di stato, poi ho inserito il link alll'indice dei precedenti tra cui ci sono diversi interventi del cardinale molto più incisivivi e circostanziati. Invito a consultarli.
Non mi spiego il perché dell'apparente marcia indietro.

Anonimo ha detto...


Coincidenze di segno opposto

= La Cina atea e sempre comunista nonostante lo sviluppo di tipo capitalista, ha fatto accordi capestro con la Chiesa cattolica, dopo i quali ha aumentato la sua persecuzione della stessa, con l'evidente intento di farne una struttura del partito comunista. Poco dopo è scoppiata in modo del tutto inatteso ovviamente la terribile epidemia detta del coronavirus. Dicono che molti sono i guariti. Ma molti sono anche i morti e i malati sono ormai parecchie migliaia. Tutto questo in tempi molto brevi.

= Donald Trump era sotto tiro dei Democratici con lo impeachment. La trappola era ben congegnata: sicuri della maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, bastavano 4 voti ai dem per capovolgere la maggioranza repubblicana al Senato e ottenere l'escussione di nuovi testimoni, già pronti, con supposte nuove "rivelazioni", a sollevare un ulteriore enorme polverone dalle conseguenze pericolose. Due voti rep erano sicuri, un terzo quasi sicuro, ne mancava solo uno, che avrebbe anche potuto saltar fuori.
A questo punto c'è stata la famosa dichiarazione di Trump alla Marcia per la vita,contro l'aborto. Ha parlato solo 14 minuti. Ha detto cose bellissime e vere. In particolare colpisce l'incipit: "In ogni bambino concepito appare la Maestà di Dio.." (cito a memoria). Insomma un tono ispirato straordinario per il "personaggio Trump", che parlava come dovrebbero parlare (e non lo fanno) tanti ecclesiastici cattolici di oggi. Sarà stato un caso, ma dopo quella dichiarazione, il terzo già annunciato voto rep a favore di nuovi testimoni al Senato è improvvisamente saltato, la senatrice a sopresa ha detto di aver cambiato del tutto idea. L'istanza è stata respinta per due voti. Palpabile era la delusione della Reuter's, nell'annunciare l'inversione di marcia della senatrice.
Sono coincidenze, certo, ma non danno da pensare? Non dimostrano nulla e tuttavia fanno riflettere.
Z.

Anonimo ha detto...

Il cardinale Burke è costretto ad annullare una Messa a Ostuni: il parroco aveva imposto la celebrazione a porte chiuse perché il suo arrivo nel brindisino non è piaciuto ai piani alti della diocesi. I giornali lo hanno attaccato come nemico del Papa.
https://lanuovabq.it/it/la-chiesa-del-dialogo-umilia-burke-messa-a-porte-chiuse

Anonimo ha detto...

Si parla a nuora perché suocera intenda.

Anonimo ha detto...

Vicenda che si commenta da sé.
"Il parroco del Duomo, dopo aver concesso l’uso della chiesa, ha comunicato la condizione sine qua non di far svolgere la Messa in latino al cardinale in forma privata. Significa che avrebbero potuto partecipare soltanto gli organizzatori. Vale a dire una Messa a porte chiuse. O se volete una Messa clandestina. A quel punto Burke si è chiamato fuori."

Anonimo ha detto...

Vedi che resistenze granitiche ? Verso che , verso Chi ?

Anonimo ha detto...

Nell'autunno 2018 Vi scrissi molte mail cercando di far porre attenzione sul fatto che con l'accordo Vaticano-Cina era stata creata una chiesa scismatica sotto l'autorità del PCC.
Silenzio assoluto e soprattutto isolamento del card. Zen (che alla fine è andato in USA in ambienti trumpiani).
Tralascio la responsabilità verso i cattolici cinesi perseguitati se vogliono restare cattolici e non "sacrificare" a Xi Jinping.
Oggi ci si straccia le vesti per il percorso "tedesco" oggettivamente scismatico di creazione di una chiesa nazionale e per gli esiti del sinodo sull'Amazzonia.

Bergoglio ha già formalizzato un gravissimo e ferocissimo scisma in Cina ma di questo non lo si chiama a rispondere.
Spero e auspico che le dolorose vicende del coronavirus che stanno affligendo i fratelli cinesi possano dare un colpo mortale a quel regime così come, conseguentemente, al regime bergogliano.
Resterà l'ignavia di chi si trastulla ad analizzare documenti insulsi proposti agli sciocchi per distrarli dai fatti veri.
Resterà la responsabilità di aver abbandonato i cattolici cinesi nelle loro atroci sofferenza e il card. Zen alla solitudine in una battaglia fondamentale.
Resterà la responsabilità di essere stati la stampella essenziale  dei distruttori della Chiesa.
La Provvidenza seguirà le Sue vie ma le responsabilità non si cancelleranno.

NON PRAEVALEBUNT

Paolo Montagnese

Anonimo ha detto...

Il clero che non ha firmato l'accordo, dice il governo cinese, è da considerare illegale. Siamo tornati ai preti refrattari della rivoluzione francese.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=Glv2gMR9FcI&feature=youtu.be

Il card Zen officia in Rito antico in USA

mic ha detto...

https://lanuovabq.it/it/il-vaticano-dichiara-guerra-al-cardinale-zen