Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 14 marzo 2013

Il Rocchetto, la Mozzetta e la Croce dorata: "li metta Lei, io questi non li metto"

Così sembra aver detto Sua Santità Francesco, secondo la Radio Vaticana, al primo Cerimoniere Pontificio che gli mostrava l'abito liturgico in pizzo, la mozzetta rossa bordata di ermellino e la Croce dorata.
Indipendentemente dal fatto che sia stata davvero pronunciata, l'altra espressione riportata dai media: «Sono finite le carnevalate!», purtroppo sta diventando troppo rapidamente l'etichetta da appioppare alla liturgia cattolica tradizionale.

In un battibaleno tutta la "restaurazione" conservatrice liturgica opera dal nuovo Cerimoniere e dalla sue equipe è andata letteralmente in fumo.

Non è disponibile, il neo Pontefice argentino, a indossare i paramenti da “museo” utilizzati da Benedetto XVI e amati dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie Guido Marini. Proprio con lui, han detto stamattina al radiogiornale della Radio Vaticana, ieri sera, prima della benedizione Urbi et Orbi, c’è stato un duro scontro nella stanza delle "lacrime" dove il Santo Padre neo eletto si cambia d'abito e lascia per sempre la veste rossa cardinalizia. La stola rossa, invece, il neo Papa ha voluto adoperarla soltanto per la benedizione alla città di Roma e al mondo, ma poggiandosela sulle spalle e togliendosela da solo, sfilandola, in entrambi i casi, dalle mani del cerimoniere Marini sbigottito e vistosamente avvilito.

84 commenti:

don Camillo ha detto...

In compenso ha fatto una predica spettacolare semplice e genuinamente CATTOLICA! "Chi non segue Gesù Cristo crocefisso anche se siamo o vescovi o cardinali o papa non seguiamo Dio ma il diavolo o il mondo".

Anonimo ha detto...

Messa alla Sistina:

- Aggiunta la tavola Paolo VI, che Benedetto XVI era riuscito e sopprimere ripristinando l'altare e la celebrazione versus Deum.

- Omelia all'ambone senza Mitria. A braccio, semplice essenziale: una catechesi.

- Niente genuflessione dopo la Consacrazione (se non ho visto male). Vi prego smentitemi.

RIC ha detto...

Predica spettacolare racchiusa in un contesto sciatto (per non dire altro)

Anonimo ha detto...

Dobbiamo avere fede in Cristo, probabilmente vi sono cose che non riusciamo a comprendere. L'inizio non è stato dei migliori, va bene, ma se solo siete stati in Sud America vi renderete conto del motivo.

Mi unisco alla preghiera espressa dalla Fraternità San Pio X che prega Dio di dare in sovrabbondanza al nuovo Pontefice le grazie necessarie per l'esercizio del suo pesante carico, in questo comunicato.
________________
Alla proclamazione dell'elezione di Papa Francesco, la Fraternità San Pio X prega Dio di dare in sovrabbondanza al nuovo Pontefice le grazie necessarie per l'esercizio del suo pesante carico.

Sostenuto dalla Provvidenza Divina, possa il nuovo Papa "confermare i suoi fratelli nella fede"[1], con l'autorità che San Pio X proclamava all'inizio del suo pontificato: "Non vogliamo essere, e con l'aiuto di Dio, Noi non saremo nient'altro, in mezzo alla società umana, che il ministro di Dio, che Ci ha rivestito della Sua autorità. I suoi interessi sono i nostri interessi; dedicare ad essi le nostre forze e la nostra vita, questa è la nostra determinazione incrollabile"[2].

San Francesco d'Assisi, del quale il nuovo pontefice porta il nome, sentì il divino crocifisso che gli diceva: "Va', Francesco, e ripara la mia Chiesa". E' in questo spirito che i vescovi, i sacerdoti e i religiosi della Fraternità San Pio X assicurano al Santo Padre il loro desiderio filiale di "restaurare ogni cosa in Cristo, perché Cristo sia tutto in tutti"[3], secondo i loro mezzi, per l'amore di Santa Romana Chiesa Cattolica.

Menzingen, 13 marzo 2013

[1] Luc 22,32
[2] Saint Pie X, Encyclique E supremi apostolatus (4 octobre 1903)
[3] Eph. 1,10 et Col. 3,11

Anonimo ha detto...

La falsa profezia dello pseudo malachia diceva che l'ultimo papa sarebbe stato Petrus Romanus. Sempre interpretata come un papa di nome Pietro e nativo di Roma, forse, però, si potrebbe leggere: l'ultimo Pietro si considerarà solo romano

Ἰουστινιανός ha detto...

Veramente la Messa di oggi è stata spaventosa. Quale speranza c'è per la restaurazione della Messa di sempre, mi domando.

E mentre non si inginocchia davanti a Nostro Signore, lo fa davanti ad un eretico affinché lo "benedica"...

Non so in Italia, ma qua in Spagna tutti i giornalisti di sinistra (e quelli di destra, come al di solito) sono molto graditi da questa scelta: alcuni ex-sacerdoti pseudoteologi hanno già previsto i cambiamenti che questo Pontefice farà.

Resta soltanto pregare.
Kyrie eleison

Anonimo ha detto...

Mettiamoci bene in mente una cosa... potrebbe anche tornare a rimettersi la tiara, ma non avrebbe nessun senso e non servirebbe a nessuno se non fosse fermo nella dottrina! a questo dobbiamo sperare! a tutto il resto sono disposto a rinunciare... Ricordiamoci di mons. Lefebvr che ai suoi seminaristi proibiva il saturno e le scarpe con la fibbia!
la tradizione non è questo!!

l'omelia in sistina è stata semplice ed immediata, e questo è molto apprezzato dalla gente, perché fa comprendere la fede anche alle persone più umili e semplici, che non vivono di fronzoli, e comunque non è stata per nulla banale, anzi ci ha riportato a guardare alla croce di Cristo, al sangue versato per la nostra salvezza, e poi vorrei sottolineare un fatto per nulla da sottovalutare: quanti di voi ricordano un Papa che nella sua omelia ha parlato del diavolo in contrapposizione a Cristo in croce???

Ἰουστινιανός ha detto...

E non posso non rallegrarmi del rifiuto della FSSPX nei colloqui dottrinali: almeno nella sua presente situazione non possono essere perseguitati.

Kyrie eleison

Ἰουστινιανός ha detto...

Certo che ha parlato della Croce, ecc. ma se i gesti non l'accompagnano, l'omelia non serve a nulla. Ci sono molte maniere di difendere la vera Fede, e i gesti sono altrettanto importanti che le parole.

Kyrie eleison

don Camillo ha detto...

Dobbiamo avere fede in Cristo, probabilmente vi sono cose che non riusciamo a comprendere. L'inizio non è stato dei migliori, va bene, ma se solo siete stati in Sud America vi renderete conto del motivo.

Hai ragione!

E' sud-americano ed è pure gesuita (credo manco sant'Ignazio sapesse dire bene la Messa)...

Non sarà un esempio per le celebrazioni... ma a me basta che il Papa sappia confermare nella Fede. Ed oggi ha avuto un bel coraggio a fare questa predica davanti a tutti i suoi confratelli CARDINALI... alcuni tra i suoi elettori saranno stati molto dispiaciuti per questa intransigenza cattolica che ha il sapore di tempi che sembravano perduti.

dal web ha detto...

Il Vescovo di Roma è il Papa, NON viceversa. E dopo trent'anni di papismo universalista giova ricordare che Roma non è un posto come un altro, ma la città Santa dopo Gerusalemme, c'è un legame strutturale tra Pietro-Roma e il Papa! Che poi sarà un Papato sciatto, è evidente per mere ragioni culturali; il resto non conta per la dottrina. Amen.

Anonimo ha detto...

Oh Signore ma stiamo scherzando? Che obbedienza potrà mai pretendere un Papa che disattende le norme della stessa Chiesa che si appresta a governare?

S.Pasquino ha detto...

Dal web...Roma e' la citta' Santa e basta...Gerusalemme non lo e' piu'...si informi!

Unknown ha detto...

Non mi aspetto niente da chi si fa benedire dai pentecostali.
Su di una sola cosa si può essere d'accordo: almeno questo si palesa per quel che è!
Con Ratzinger tutti illusi che potesse restaurare il triregno (quando anche lui pregava nelle moschee e nelle sinagoghe).

Malatempora...

Unknown ha detto...

Per Mic: alla Consacrazione non si è inginocchiato ma solo inchinato...
Nelle foto con i pentecostali era chiaramente genuflesso...
Pietà di noi Signore!

Unknown ha detto...

Un qualsiasi protestante avrebbe potuto dire la stessa cosa...

Luisa ha detto...

L`altare postconciliare ha fatto la sua riapparizione nella Cappella Sistina, non sia mai che si celebri ad orientem, "girando le spalle" ai cardinali, il nuovo Papa ha conservato la sua mitra di vescovo, piccoli segni , ma gli uni aggiunti agli altri, già mostrano un certo cammino, orientamento, movimento.

Luisa ha detto...


"- Niente genuflessione dopo la Consacrazione (se non ho visto male). Vi prego smentitemi."

Non posso smentirti, ha fatto un profondo inchino.

bernardino ha detto...

Mons. Marini, Non ci resti male per il gesto di Bergoglio (che sembra non gli sia gradito neanche il titolo di Papa, - Pensi un po' Patriarca d'Occidente?) Ha un'altra cultura, viveva in mezzo ai poveri e' vero, ma non ha capito neanche (o non vuole accettarla) la Chiesa di Roma.
QUESTO E' LA CHIESA UNIVERSALE RISPETTO ALLA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA.
E TUTTI VOI METTETEVELO IN MENTE CHE LA CHIESA HA DIMOSTRATO DI ESSERE CHIESA VERA FINO AL 1958.
Meglio che non continuo altrimenti finisco eretico.

Dove l'ho già visto ha detto...

@Luisa che ha detto:
Non posso smentirti, ha fatto un profondo inchino.

Oh dove l'ho già visto fare un profondo inchino dopo la Consacrazione? Da qualche parte sì. Sia mai che abbia trovato un legittimo motivo per Adorare Nostro Signore senza per forza genuflettersi?
Non vorrà mica insegnare che quello che più conta non è la genuflessione delle articolazioni rotulee, bensì quella di quell'organo che sta nella gabbia toracica?

Ieri ho temuto per il cerimoniere Marini: stava per buttarsi di sotto dalla loggia....

Anonimo ha detto...

Anche all'altare della Salus populi romani (filmato sul sito vaticano) si è solo inchinato. E ci sono foto che lo riprendono seduto. Che abbia difficoltà (fisiologiche) ad inginocchiarsi?

Anonimo ha detto...

Con l'intento di capire qualcosa su tutto questo cambio, chiedo al Signore il perchè ... forse per risanare la crisi della chiesa in realtà è cosa prioritaria sradicare e liberare dal'sigillo monetario' che ha invaso e incatena cuori e menti di gran parte del clero così deviandoli, una 'semplicità'per ridimensionare, come fa capire dalla sua prima omelia. Voglio capire, non giustificare, non accetto sia capovolto quanto ha seminato Papa Benedetto XVI, forse prima 'evangelizzare' i lupi e questo sia il modo che il Buon Dio abbia pensato, ci penserà il Signore a farcelo capire. Come dice bene Mic, anche la mia speranza è lo Stato di Grazia.

Anonimo ha detto...

la cosa che più mi sconcerta è il gradimento di don Camillo e la sua totale tranquillità, pare ben oltre la rassegnazione del "meno peggio".

Anonimo ha detto...

In effetti, ha 77 anni.
Murphy

Anonimo ha detto...

Leggo su Settimo Cielo di Magister lo stemma papale (ved.)... la scritta “Miserando atque eligendo” (MT 9,9)il 'seguimi' come esempio di vita che collego al mio precedente 21.40, forse un 'seguimi'che interpella prima gli stessi pastori.

Amicus ha detto...

Tuttvia non metterei troppo in contrapposizione Papa Francesco e Papa Benedetto XVI.
Se osserviamo bene, tutti i Papi 'conciliari', nonostante differenze di sensibilità, di carattere, ecc., hanno proseguito sulla stessa linea, ossia nella realizzazione dela Rivoluzione del Vaticano II.
Il pendolo dei Papi conciliari si sposta alternativamente a destra e a sinistra, ma ambedue i movimenti servono a far progredire le lancette dell'orologio rivoluzionario.
Con Benedetto XVI il pendolo si era spostato un po' a destra (anche se solo, o quasi, in campo liturgico), adesso si è spostato dall'altra parte. Ma sostanzialmente, purtroppo, non è cambiato nulla: e il discorso finale di Papa Ratzinger al Clero di Roma sta lì a dimostrare che la rivoluzione conciliare va avanti nella progressiva demolizione del Papato e della Chiesa, e che egli non aveva intenzione di restaurare veramente alcunché.

don Camillo ha detto...

Ma io mi domando: Ma tutti questi pizzi in realtà a cosa sono serviti?

guglielmo ha detto...

in effetti a niente; io non faccio un dramma per queste mancanze perchè guardando in faccia alla realtà bisogna riconoscere che il 99% dei cattolici non sa più il significatodi quelle vesti (ed è questo che più mi proccupa); piuttosto non vorrei che si passasse dai pizzi alla demonizzazione dei pizzi

Anonimo ha detto...

Messa in sistina:

http://www.youtube.com/watch?v=iBz0BnhskY0&list=UU7E-LYc1wivk33iyt5bR5zQ&index=1

Guardate al min o:58:30....dopo l'elevazione del calice (a parte le mancate genuflessioni) cosa raccoglie a terra il cerimoniere? per caso l'ostia magna cascata???
Aiuto!
o gli occhiali?

Anonimo ha detto...

i pizzi?
serviti araccolgiere un po' di nostalgici.
Il papa celebra in perfetto novus ordo con più desordo. con errori in latino.... Cosa fare?
Accontentarci e aspettare

Anonimo ha detto...

Ma tutti questi pizzi in realtà a cosa sono serviti?
Già spariti in meno di 24 ore!
mi dispiace per i cerimonieri pontifici.
Ho seguito la messa, prima del papa. Non è molto disinvolto e ha poco fiato, poveretto. Mi chiedo se dopo una rinuncia al pontificato era meglio scegliere uno più giovane. Il signore ci assista

Anonimo ha detto...

Ho appena letto su MiL:

La Chiesa è molto più di quello che noi siamo abituati a vedere nelle nostre Cerimonie Liturgiche (nobilissime e santissime!). C'è un mondo, nelle strade, oltreoceano, che non conosciamo e che vive degnamente la propria fede, anche senza il rigore della Liturgia. Qualcuno che il messaggio di Cristo lo vive nel rapporto concreto con i fratelli e con Dio, non solo sui libri, forse potrà aiutarci ad alzare un po' lo sguardo. Cristo è stato il primo a combattere contro i pregiudizi verso i peccatori, figuriamoci se non perdona la mancanza del mozzetto rosso. Il primo concilio della storia fu di una portata innovativa incredibile, non senza scontri e divisioni, ma proprio grazie a quella prima apertura della Chiesa primitiva oltre i propri confini permette oggi a noi di essere Cristiani Battezzati. Ma questa è solo una sensibilità personale, non una critica a chi la pensa diversamente. Ciao.

Mi domando se è vero che c'è chi vede la Chiesa solo nelle cerimonie liturgiche. E però mi chiedo anche dove sono i sacerdoti che introducono i fedeli a viverle sempre più pienamente e consapevolmente.

Quel discorso sul "mondo nelle strade oltreoceano" che non conosceremmo - ma che non è poi così dissimile dal nostro anche se può fare i conti con situazioni e problematiche diverse - pecca di pressappochismo nel sottolineare il "vivere degnamente la propria fede senza il rigore della liturgia".

La liturgia ha un ordine e dei significati e c'è qualcosa che vi accade, c'è Qualcuno che si fa presente e che attraverso quell'ordine mirabile ha reso e rende l'autentico culto a Dio (che sono in pochi a ricordare trattarsi della primaria funzione della Chiesa).
Ed è proprio rendendoci possibile inserirvi la nostra persona e la nostra vita, che quel che accade: il Sacrificio di Cristo ripresentato al Padre, agisce su di noi trasformandoci.
Ed è così che "nelle strade" del mondo e nella vita quotidiana di ognuno le cose si trasfigurano e acquistano sapore, significato perché ricevono il respiro della vita soprannaturale e la loro vera destinazione.
Quel rigore non è altro che rispetto, fedeltà, consapevolezza, rifuggire dalla superficialità e dalla piatta sciatteria di chi non sa quale tesoro indicibile ci è stato consegnato durante una drammatica, unica Ultima Cena...
C'è da chiedersi se chi non si inginocchia in adorazione ci crede a quella divina Presenza!

Diceva Romano Amerio: Il problema dell’uomo è il problema dell’adorazione e tutto il resto è fatto per portarvi luce e sostanza. (Romano Amerio, Di un bisogno dei contemporanei, «Pagine nostre», giugno 1926)

Le altre provocazioni del testo le affronteremo domani.

Andrea Carradori ha detto...

Per la verità le micce contro il povero Mons. Marini sono state accese dal Direttore di TV2000 Dino Boffo nella trasmissione di ieri mattina e di ieri pomeriggio in diretta, a conclave ancora in corso.
Qui ( min.6 ) si può ascoltare una delle soavità del direttore della TV della CEI ( ne riparleremo al tempo della denuncia dei redditi ... ) https://www.youtube.com/watch?v=Cd3uuHsBe6E
Oggi è pesantemente intervenuto anche P.Sorge su Radio1 che senza mezzi termini ha consigliato ai cerimonieri pontifici di cambiare mestiere.
La caccia alle streghe è iniziata !

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci che la chiesa deve culto a Dio e questo si manifesta con la liturgia che ha le sue regole che devono essere rispettatte anche dal nuovo vescovo-papa a meno che non riformi le quelle del messale e degli altri libri sacri. Una sua mancata osservazione alle rubriche è molto grave. In Argentina ed anche nelle altre parte del mondo in cui la miseria regna sovrana anche quei cattolici hanno DIRITTO a belle cerimonie. Speriamo che questo italo argentino capisca che certi "orpelli" sono dovuti non alla sua persona ma a quello che rappresenta. Perchè anche se non vuole ammetterlo egli è il successore di Pietro ed il vicario di Cristo in terra (o è una bischerata anche questo?) Se è veramente umile si dovrebbe mettere un pò a studiare da papa e smetterla di credersi ancora il card. Bergolio. Un pò di VERA umiltà ed il calarsi nel ruolo non gli farebbe male. Per ora DELUSIONE!!!!!!! E prepariamoci al peggio. Povero mons. Guido Marini, sarà mandato da Francesco-buldozer in qualche sperduta parrocchia nelle pampas.

Anonimo ha detto...

ecco come gioiscono i neocat:

"Ho visto la prima Messa di Papa Franceso.Benissimo
ha semplificato la liturgia.Meno latino,l'omelia in italiano e a braccio. Candelabri e croce più piccoli,che secondo me si rimpiccioleranno ulteriormente o spariranno.Sede Papale a lato.Credo che con il tempo semplificherà ulteriormente togliendo inginocchiatoio e tutti quegli elemnti di fasto introdotti dal precedente pontificato.Qualcuno si è comunicato sul palmo delle mani seppure in ginocchio.Era vestito ancora come da Vescovo di Buenos Aires con la croce pettorale di ferro,il pastorale del suo predecessore.Bene l'essenzialità Papa Francesco! "
(Il solito blogger su miL)

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Avete letto ?
via gli inginocchiatoi, via il FASTO, viva la semplicità ecc...
comunicarsi SULLE MANI ! quello interessa alla gente ormai apostata o indifferente al S. Sacramento: diventare più sciatti ancora, e saranno accontentati. In nome dei poveri, in nome del POPOLO sovrano !
ma queste stesse osservazioni le farà il comune parrocchiano della Messa domenicale, uguali, anche se non è neocat.
Diranno: bene, siamo tornati all'essenziale !
e non sanno che siamo giunti davanti ad una facciata di chiesa diroccata....credendo che il rudere sia l'"essenziale" ritrovato.

(riprovo a inviare questo commento che ieri è sparito non si sa dove...)

avviso urgente ha detto...

vi prego, ASCOLTATEMI....
MIC e TUTTI i lettori-bloggers che passate qui, aprite gli occhi, prima che sia troppo tardi !

leggete l'art. postato oggi su MIL

Il papa della rottura

Hans Küng, il famoso teologo ex cattolico, sospeso a divinis, ha salutato l'elezione di Bergoglio come "la miglior scelta possibile". Il coro è pressoché unanime, e non solo negli ambienti più smaccatamente progressisti: ovunque si leggono peana e panegirici che, lasciatemi dire, si distinguono per la banalità sconcertante dei luoghi comuni ("Il papa dalla parte degli ultimi", titola il direttore de La Repubblica) o per la cortigianeria d'accatto. Leggiamo ad esempio un pezzo di un mellito articolo dell'arcivescovo di Chieti Bruno Forte su Il Sole 24Ore di ieri:
Francesco sarà il Vescovo della povera gente, il servitore degli umili, l'amico dei piccoli, che proprio così saprà contagiare pace e speranza vera a tutti. È il Papa che aiuterà la Chiesa a dare risposta alle domande decisive che un teologo latino americano, di grande profondità spirituale e a lui ben noto, così poneva [..]

E per inciso questo teologo di grande profondità spirituale "ben noto" al "Vescovo" Francesco, è Gustavo Gutierrez, prete di base e fondatore della teologia della liberazione.

Lo volete capire che questo falso papa è un propagatore della CHIESA ORIZZONTALE, che predica solo la carità materiale e non pensa alla SALVEZZA ETERNA ?
lo volete capire che ci ingannerà tutti proprio col suo buonismo melenso, facendoci credere che SOLO DI PANE e giustizia economica vive l'uomo ?
vi accorgete come è osannato dai marxisti di ogni generazione come il VERO INTERPRETE DEL VANGELO, quello che la Chiesa in 2000 anni non aveva mai sognato,, e che col suo fare mellifluo si presenta come uno che SUPERA TUTTI i profeti i santi della storia ed ha tutti i tratti di un falso profeta ?
il sonno della ragione genera mostri.
NON c'è da dare alcuna fiducia a costui, perchè il suo sottilie inganno è GIA' INIZIATO.
Ci farà dimenticare che NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO....
ma di OGNI PAROLA che esce dalla bocca di Dio !
Vi prego, tiratevi indietro da questo colossale inganno: il grande amatore della povertà, caricatura menzognera di S. FRancesco, perchè sta disprezzando iL GIUSTO ONNORE DOVUTO A DIO NEL CULTO !
Non si può amare l'uomo se PRIMA non si ama Dio in TUTTI I MODI A LUI DOVUTI .
e COSTUI STA DIMOSTRANDO AMAPIAMENTE di non voler rendere il GIUSTO E SACROSANTO onore al Santo dei Santi !
SE non ci distaccheremo da lui, ne saremo IPNOTIZZATI, cadendo nella sua trappola buonista-sentimentale voluta da satana: Dio VI/CI illumini a starne ALLA LARGA !

Anonimo ha detto...

Non c'è da sorprendersi. Il nuovo Papa appartiene a quella generazione alla quale il rito antico non dice più nulla, purtroppo. Ed è l'antico rito che veicola in maniera netta e sapiente il Santo Sacrificio e la redenzione e la comunione che opera, che si realizza sull'Altare (del cielo e della terra insieme, contemporaneamente abbracciando la Chiesa di tutti i tempi passati presenti e futuri), portandoci sotto la croce e poi alla mensa del Corpo e del Sangue del Signore.

Anonimo ha detto...

bravo anonimo delle 2.00 !

dovrebbe studiare da papa, MA NON VUOL FARE IL PAPA, fa il finto-umile, perchè vuol essere un DEMAGOGO, come il vescovo Forte, che ha distrutto la fede cattolica nella sua diocesi, col buonismo pauperista !
aprite gli occhi finchè siete in tempo !
mic, la prego di non censurare il mio avviso perchè è di VITALE importanza per le anime di tanti ingenui, pronti a cadere nella trappola di questo finto papa che inganna con l'umiltà di facciata:
quella umiltà sta rinnegando la regalità di Gesù Cristo, come Re e Dio da adorare NON sciattamente come lui mostra !! lo capite o no ??
(avviso urgente)

Stefano78 ha detto...

compenso ha fatto una predica spettacolare semplice e genuinamente CATTOLICA! "Chi non segue Gesù Cristo crocefisso anche se siamo o vescovi o cardinali o papa non seguiamo Dio ma il diavolo o il mondo".

Tutto questo aumenta solo la confusione.

Se effettivamente si usa un poco di sano vigore, e se si rimette al centro la sana Dottrina, perché allora non "esprimere", non "celebrare", non "incarnare", questa Dottrina?

Perché il tavolo, il contraltare? Perché il Crocifisso "minimale" (che manco avevo visto!)? Dobbiamo seguire il Crocifisso, e questa indiscutibile affermazione non trova concretezza nel Culto dove noi il Crocifisso lo INCONTRIAMO REALMENTE?

I "pizzi e merletti" non sono solo quello. Anzi, non sono quello! La simbologia Cattolica ha un senso profondo e non si trattava di tornare a una estetica "demodè", si trattava di ritornare ad una simbologia essenziale, che non è un gusto estetico, e nemmeno una ostentazione di ricchezza (..e purtroppo la strumentalizzazione è stata possibile proprio grazie ai "duri e puri" che, invece di aiutare Benedetto, lo hanno fustigato perché quello che faceva non era abbastanza!).

Il Sacerdote si riveste di Gesù Cristo ! I paramenti preziosi rappresentano il RE, a cui tutto l'oro del mondo conosciuto non è paragonabile, ed è giusto, proprio per manifestare il nostro distacco dai beni terreni, rivestire Cristo di ogni dignità e di ogni preziosità! Lo diceva pure San Francesco, ora tornato socialisticamente in voga!

Non capisco perché rifiutare i simboli del pontificato! E' umiltà? San Pietro, per caso, li ha rifiutati, quando li ha misticamente ricevuti da Nostro Signore? E quei simboli non stanno forse a simboleggiare questa "consegna"?

Ora non abbiamo bisogno solo di "pulizia"! Ma abbiamo bisogno che la "pulizia" inizi dalla NOSTRA ANIMA, perché l'esterno non sia solo l'involucro di OSSA E MORTE. E come si comincia se non dall' "essenziale"? Ovvero la Dottrina della Fede, il Culto DEVOTO (che faceva convertire i protestanti!), l'esempio dei Santi?

DA QUI E SOLO DA QUI, tornando a CREDERE in questo, l'uomo vile potrà ritrovare la strada del Vangelo di Gesù!

Io, personalmente, non ho bisogno del pauperismo! Ho bisogno di UN MAESTRO SICURO! Il resto mi sarà dato in sovrappiù!

Anonimo ha detto...

Qualcuno che il messaggio di Cristo lo vive nel rapporto concreto con i fratelli e con Dio, non solo sui libri, forse potrà aiutarci ad alzare un po' lo sguardo. Cristo è stato il primo a combattere contro i pregiudizi verso i peccatori, figuriamoci se non perdona la mancanza del mozzetto rosso.

Non dimentichiamoci che gli uomini hanno bisogno di 'segni' e che anche certi simboli, che non vanno oltrepassati ma fatti conoscere, non sono fine a se stessi ma hanno significati profondi cui rimandano e che vengono interiorizzati proprio attraverso il loro uso.
La mozzetta non è un'insegna sfarzosa, sta a significare la dignità della funzione primaziale di cui è investito il Papa. Non averla usata dà da pensare perché potrebbe significare banalizzare o non riconoscere quella dignità...

Anonimo ha detto...

Il primo concilio della storia fu di una portata innovativa incredibile, non senza scontri e divisioni, ma proprio grazie a quella prima apertura della Chiesa primitiva oltre i propri confini permette oggi a noi di essere Cristiani Battezzati. Ma questa è solo una sensibilità personale, non una critica a chi la pensa diversamente. Ciao.

La Chiesa è universale non ha confini. Il problema di questa chiesa conciliare è che l'apertura non è più quella della misericordia e della giustizia (insieme, non l'una senza l'altra) da portare al mondo nel mondo, ma è apertura al mondo lasciandosene inquinare invece di liberarlo guarirlo e trasformarlo...

Luisa ha detto...

Non c`è peggior orgoglio di quello che si riveste di umiltà.
Umiltà è anche accettare di portare simboli che io uomo non amo e non ricerco ma che io uomo diventato Successore di Pietro devo portare perchè simboleggiano anche l`autorità di cui sono stato investito, e la dignità del nuovo ministero che ho accettato.
Mah, aspettiamo di vedere se il nuovo corso che il vescovo di Roma sembra voler dare con questi suoi gesti, si confermerà anche nella Liturgia.
Abbiamo avuto qualche indizio ieri nella Cappella Sistina, non sono per niente rassicurata, e penso a Mons. Guido Marini che tanto ha fatto accanto a Papa Benedetto per dare alla sacra Liturgia bellezza e dignità.

Anonimo ha detto...

Mic, se lei ha a cuore la Verità e la Chiesa di sempre, guardi sempre nello spam, dove SPESSO ci saranno dei messaggi che intendono aprire gli occhi a chi si llude ancora che costui possa essere un buon papa, quando ha rifiutato chiaramente GIA' in tanti modi di voler ESSERE PAPA, secondo Divino Mandato di sempre !

prendiamo coscienza che costui sta ingannando GIA' milioni di fedeli incerti, con il suo melenso amore per la povertà e il valore UNICO dato alla CARITA' MATERIALE.
CI/VI farà dimenticare che nON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO...
e ci sta già riuscendo magnificamente, ANCHE con la ripetizione dalle TV NEL MONDO del suo messaggio FALSO-EVANGELICO...
perchè nel mare d'ignoranza in cui navigano i cattolici malformati, FARA' molta presa la sua chiesa buonista-dell'aldiqua, che non raccomanda di convertirsi, non pensa alla SALUSA ANIMARUM...
e tutti saranno contenti del
PANEM ET CIRCENSES, e riceveranno da lui una FALSA SICUREZZA, DI una santitàa buon mercato:
ha tutti i tratti e GLI ARGOMENTI di UN FALSO PROFETA.
E' un grande INGANNATORE, CHE prepara le anime alla venuta di "quello più grande di lui": sta preparando le menti per far scattare la trappola della falsa chiesa.

Anonimo ha detto...

a santa Maria Maggiore ci sono foto che lo ritraggono inginocchiato; s'è seduto dopo. Quindi davanti all'immagine della Beata Vergine s'è inginocchiato, mentre davanti al Corpo di Cristo no. Il fatto è eloquente. Se poi si pensa che per ricevere una "benedizione" dagli eretici s'è inginocchiato...la cosa è ancor più eloquente.

Cesare Baronio ha detto...

Il mio commento sull'elezione di papa Francesco:

http://opportuneimportune.blogspot.gr/2013/03/estote-parati.html

don Camillo ha detto...

e penso a Mons. Guido Marini che tanto ha fatto accanto a Papa Benedetto per dare alla sacra Liturgia bellezza e dignità.

COSAAAA, dignità e bellezza dove?! Nelle sue celebrazioni pizzi e merletti?!?!?

e nelle parrocchie!?!?!?!?

e la musica sacra?!?!?!

e gli abusi di Kiko carismatici e parroci comunisti alla don Gallo?!!

Che cosa ha fatto?! el Riforma Benedettina dov'è? chi è il presidente, che poteri ha?!?!

HA FATTO BENE FRANCESCO! Le fissazioni dei pizzi erano solo atti di puro egoncentrismo e narcisismo personale di un Papa senza voglia di raddrizzare il CULTO DIVINO!....

Anonimo ha detto...

io questo don Camillo lo capisco sempre di meno....
Francesco ha fatto bene ??????
povero sacerdote, lei sta cadendo nel grande inganno !!!
ecco la genialità di satana: prima vittima, uno che s'illude di vedere ripristinare la semplicità o falsa essenzialità!
don Camillo stia attento, che satana la illuderà con questo miraggio !
questo falso-Francesco non segue la vera POVERTA', ma solo una di facciata, per intrappolare persone come lei !
guardi che nella diocesi di B. Forte TANTISSIMI sacerdoti sono stati ingannati proprio da questo pauperismo...e hanno perso la fede, grazie alle stesse trappole:
stia attento, è un miraggio satanico !

Luisa ha detto...

Che violenza don Camillo!
Per i neocat lei sa tutto e meglio di noi, il Papa ha detto e fatto ma il potere occulto, la piovra della lobby lo ha bloccato.
Confermo che il Santo Padre Benedetto XVI ha ridato ...o dato, sacralità, dignità e bellezza alla nuova Messa, ha voluto lottare contro gli abusi liturgici, ha formato una Commissione ad hoc nel 2009, ma anche lì si è trovato bloccato.
Che il Prefetto della CCDDS, Canizares, partecipi al complotto ordito alle spalle del Papa per strappargli l`approvazione della liturgia dissacratoria neocat, la dice lunga in che clima avvelenato fatto di trame e tradimenti ha dovuto vivere e agire Papa Benedetto.
Le sarei grata di usare un altro linguaggio quando parla di Benedetto XVI.
Grazie.

Anonimo ha detto...

la trappola mentale sta scattando:

per puro risentimento contro l'inefficienza (=energico raddrizzamento) di papa Benedetto, questo don Camillo ora si vendica dicendo che "è meglio questo sciatto celebrante", finto umile, pauperista che DISTOGLIE DALLA VITA ETERNA;
così per reazione emotiva a una insoddisfazione precedente, si CADE fatalmente nella trappola del seduttore....
solo la Madonna può dissipare questo potente inganno (cfr. S. Paolo)
Ma per ora il castigo continua: moltissimi saranno sedotti e trascinati alle menzogne eretiche e false liturgie, che SVUOTERANNO DEL TUTTO DI SENSO IL S. SACRIFICIO DELL'ALTARE !
Miserere nostri Domine.

RIC ha detto...

Mi sembra che ci troviamo di fronte ad una palese disgiuntiva: contenuti ortodossi (almeno per ora) espressi in un contesto di sciatto post-conciliarismo. Qualcuno potrà anche accontentarsi, ma per quanto mi riguarda “lex orandi lex credendi”.
Ha mille volte ragione Luisa quando dice “non c`è peggior orgoglio di quello che si riveste di umiltà".

viandante ha detto...

Don Camillo ha ragione.
La cosa più importante é recuperare gli insegnamenti di Gesù Cristo,cioé la dottrina cattolica.
Rispolverare pizzi e merletti solo per accontentare il gusto artistico di qualche medio borghese non serve a molto. Il papa teologo ha sicuramente fatto molto con il Summorum pontificum, però in pubblico non ha mai celebrato la Messa di sempre!
Un buon maestro dà l'esempio. A questo punto mi chiedo a cosa gli é servito rispolverare indumenti liturgici ormai avulsi dal loro contesto.

Con ciò non voglio incensare nessuno, si vedrà dai frutti, ma non facciamo guerre di religione per un papa che sale su un bus invece di usare l'auto ufficiale!
Ben altri potrebbero essere i pericoli, anche se in fin dei conti credo che più che ai tradizionalisti questo papa potrebbe dare fastidio ai conservatori, che non é la stessa cosa.

Anonimo ha detto...

HA FATTO BENE FRANCESCO! Le fissazioni dei pizzi erano solo atti di puro egoncentrismo e narcisismo personale di un Papa senza voglia di raddrizzare il CULTO DIVINO!....

Non è necessario essere così tranchant e passare da un estremo all'altro.
I 'pizzi e merletti', dei quali i pregiudizi vedono solo una funzione estetica e non l'amore per la bellezza e la dignità delle funzioni a cui sono destinati, non c'entrano nulla. Purtroppo il tentativo di risacralizzazione di Benedetto XVI è abortito miseramente (anzi forse non è mai realmente 'passato')
1. perché non ha sufficientemente e vigorosamente 'disposto' la sua applicazione indicandone contestualmente i significati profondi, già viziati in radice non tanto dal cambiamento di look quanto dall'abbandono della 'sostanza' di fatto non recuperata.
2. perché la desacralizzazione e la banalizzazione sono frutti del concilio e della riforma liturgica che ha sfigurato non solo il rito ma anche depennato e depauperato, col rischio di oltrepassarli (con intento dichiaratamente ecumenico), i suoi significati essenziali.
3. siamo in un circolo vizioso indotto dal falso ecumenismo che pretende di costruire l'unità della chiesa frutto di sforzi umani e di nostro allineamento agli eretici e non nella Verità, che esige il contrario: il loro reditus=ritorno di cui nessuno parla più...

giovanna ha detto...

La riforma benedettiana è stata osteggiata praticamente da tutti, compreso certo tradizionalismo che adesso si straccia le vesti di fronte all’ ‘eresia’ della rinuncia. L’ultima vicenda dei neocat ci ha fatto intravvedere oltre ogni dubbio la lordura che c’è dietro certe approvazioni estorte o manipolate, e l’opposizione che ha incontrato il lavoro di Benedetto XVI. Un lavoro, un magistero che però resta, e spero tanto che papa Francesco voglia e sappia raccoglierlo e portarlo a termine. E riuscire magari laddove Benedetto non ha potuto. Gli inizi possono far temere, ma è poco per giudicare. Meglio aspettare la celebrazione ufficiale di martedì, e le prime scelte di governo che farà. E poi vedremo se è il caso di parlare di pauperismo o invece di pulizie di pasqua…

Anonimo ha detto...

Ha mille volte ragione Luisa quando dice “non c`è peggior orgoglio di quello che si riveste di umiltà"

La vera 'povertà' non è 'pauperismo' a spese dell'alta dignità riservata a Nostro Signore.

Annarita ha detto...

Comunque sia, il Buon Dio ci ha dato già 50 anni fa l'ancora di salvezza: Mons.Lefebvre, grazie a lui, può essere eletto Papa pure Casaleggio od Obama, ma nessuno ci può togliere ciò che il Buon Dio ci ha regalato la S.Messa, i sacramenti, la sana dottrina, nessun Papa ci può impedire di credere e professare ciò che la Chiesa ha sempre proclamato e difeso, cioè la Verità. Ricordiamoci che siamo tenuti ad obbedire prima di tutto a Dio, che sarà lui a giudicarci e Dio anche nel marasma, nella confusione dottrinale, ci permette ancora di avere la S.Messa e i sacramenti, possiamo continuare ad essere cattolici e fedeli alla S.Chiesa cattolica, anche se perseguitati, offesi e fatti scendere nelle catacombe. Mica ci era stato promesso che la vita presso Lui sarebbe stata semplice, ci ha anzi detto di caricarci della nostra croce e seguirlo. E così continuiamo a farlo anche se dovremmo andare ad ascoltar la S.Messa di sempre in ex bar.

Anonimo ha detto...

OT: qui un po' di storia su quel misterioso pellegrino in piazza san Pietro:

http://www.ciai-s.net/PrimaPagina.htm

Anonimo ha detto...

Il papa ieri ha detto che dovremmo confessare un Gesù Cristo crocifisso, quindi morto.

Ma noi cristiani non dovremmo confessare un Gesù Cristo RISORTO????

Unknown ha detto...

Faccio mie le osservazioni di Cesare Baronio sul suo blog.
Assolutamente condivisibili.

Anonimo ha detto...

noi cristiani non dovremmo confessare un Gesù Cristo RISORTO????

Me lo sono detto anch'io. Ma a ben riflettere lui ha parlato inizialmente di confessare Gesù Cristo. punto

Ovvio che non si può prescindere dal fatto che il Signore è il Risorto.

Ha però ricordato con enfasi un passaggio che in troppi e da molto tempo eludono: la Croce di Cristo. Ha parlato chiaramente di "edificare la Chiesa sul Sangue del Signore". In effetti sarebbe bene non esprimere mai separate le verità fondanti della nostra Fede!

Anonimo ha detto...

Così si è espresso, saggiamente da par suo, mons. Gherardini sul nuovo Papa: "Non lo conosco. Aspetto i suoi primi atti da Papa"

Abbiamo avuto dei piccoli saggi. Il resto è tutto da vedere.

Latinista ha detto...

Credo che il rifiuto dei "pizzi e merletti", ma direi meglio delle insegne papali, sia da vedere come un segno di orgoglio, e non di umiltà, come accennava Cesare Baronio.

Tempo fa mi capitò la ventura di andare a un ricevimento del capo dello Stato in cui vivo. In realtà di lui non sapevo niente, ma ci tenni ad andare a salutarlo e gli dissi che in lui salutavo lo Stato. Non mi interessava prestare omaggio a lui in persona, che poteva pure essere un farabutto, ma a ciò che rappresentava.

Sembra proprio che Papa Bergoglio non abbia il senso di ciò che rappresenta e non riesca a distinguerlo dalla sua persona. La croce di ferro in un primo tempo mi era sembrata la cosa meno importante, ma forse è la più eloquente. Mi metto la mia croce pettorale di sempre, sembra dire, che è una croce in metallo povero e vile, perché a mettersela non è il Papa, il vicario di Cristo, ma sono Io e nient'altro. Ecco l'orgoglio, mascherato da umiltà: io vengo prima della funzione che rivesto. Ed ecco che cosa vuol dire, a mio giudizio, eliminare "pizzi e merletti", che allo stesso modo valgono non di per sé, ma per ciò che rappresentano - non sono vanità ed ossequio alla persona, che magari è un farabutto, ma reverenza per la funzione.

Del resto Bergoglio ha già fatto capire in molti modi che non si sente né Papa né vicario di Cristo. Mi sembra di vedere "don Tonino" Bello, solo molto più in grande.

Aspettiamo e vediamo, ma per ora mi sembra troppo coerente su questa linea perché ci si possa aspettare un cambiamento.

Anonimo ha detto...

Cara Maria,
un saluto e un grazie per questa e altre "sottolineature". ;-)
Vorrei spesso contribuire - oggi più che mai! - ma è diventata una cosa piuttosto complicata, per cui mi limito a leggere i post e i relativi interventi. Ci tengo però a dire che pur col passare dei mesi (anni?) continuo a ritrovarmi perfettamente nel tuo sentire e vivere la fede (e anche in quello di Giovanna, per quanto intervenga poco...). Ecco, non aggiungo altro. Il mio non è un intervento granché utile, ma perlomeno ti può dare una sensazione di chi e come - in quella fetta dei lettori silenziosi tra le statistiche di accesso al tuo blog - ti sta seguendo.

Stefano - Trieste

minstrel ha detto...

Leggo: "Ricordiamoci che la chiesa deve culto a Dio e questo si manifesta con la liturgia che ha le sue regole che devono essere rispettatte anche dal nuovo vescovo-papa a meno che non riformi le quelle del messale e degli altri libri sacri."

Allora mi chiedo perché Tommaso diceva l'esatto contrario e cioè che il cristianesimo non è l'uomo che deve il culto a Dio, ma è Dio che viene all'uomo!
Lascio la parola ad un domenicano di razza in modo che non immetta errori personali dovuti alla mia poca dimestichezza con la grande riflessione teologica sul divino.
“C’è la religiosità, che spinta al massimo diventa superstizione. Poi c’è la fede che, al minimo, è giusto giusto la paura di andare all’inferno e allora potrebbe risolversi di nuovo nella superstizione. [...] ma non sono l’essenza del cristianesimo! La religione è questo: superstizione e fede? D’accordo allora il cristianesimo non è religione. Anche se spesso è presentato come religione. Quando si dice: il cristianesimo è la vera religione, mi fa venire un nervoso… il cristianesimo non è’ la vera religione altrimenti sarebbe come dire: ci sono molte religioni. Adesso ci mettiamo qui, facciamo a botte e vediamo chi vince. Chi ha il primato? Il cristianesimo è la vera religione! E poi, proprio per questo dice, «ma anche le altre religioni hanno in sé del vero e quindi in fondo in fondo anche in esse c’è qualche cosa di buono che porta a Dio». Lo so che si fa questo discorso, ma il cristianesimo non centra niente con la religione perché la religione è: l’uomo che si lega a Dio rendendo a Dio il culto che gli è dovuto. Il cristianesimo non dice che l’uomo deve legarsi a Dio, ma che Dio ha assunto la natura umana! E’ Dio che si lega all’uomo, non l’uomo che deve legarsi a Dio.
Avete mai sentito di un mussulmano che parla di un mussulmanesimo anonimo? Per un mussulmano uno che non è mussulmano è un infedele. [...] Per un ebreo uno che non è ebreo non fa parte del popolo eletto. Perché sono religioni! C’è un aspetto di visibilità, di atteggiamento cultuale che è esclusivo, cioè esclude! Nel cristianesimo invece si dice: ma uno che non è stato battezzato e non per colpa sua non è mai stato raggiunto dal messaggio cristiano, questo qui non va “all’inferno”. Ma Dio è forse legato ai sacramenti? No, Dio la grazia l’ha può dare a chi vuole e quindi se uno non è stato battezzato e non per colpa sua non è mai stato raggiunto dal messaggio cristiano può essere cristiano, anche se apertamente mussulmano, anche se apertamente buddhista, anche se apertamente ebreo. Perché? Perché il cristianesimo non si risolve nell’atteggiamento religioso, il cristianesimo è partecipazione della vita divina con la grazia santificante! Non si può dunque dire che il cristianesimo è la vera religione, perché non centra niente con la religione! Anche se ci sono degli elementi religiosi, non si risolve nella religiosità. E per fortuna! Perché se si risolvesse nella religiosità, visto che il cristianesimo porta all’espansione massima il legame con Dio, il cristianesimo implicherebbe l’espansione massima della religione. E l’eccesso di religione è superstizione. Quando uno non arriva a calibrare teologicamente le idee del cristianesimo, corre il rischio di confondere la fede con la religione e cominciano i guai. Crede di credere, ma in realtà son miscugli di diverse religioni: sono le sette. Diventerebbe una setta anche il cristianesimo, setta tagliata su misura. [...]“

Padre Giuseppe Barzaghi OP, L’essenza del Cristianesimo, Accademia del Redentore,http://www.accademiadelredentore.it/blog-it/L%27essenza-del-cristianesimo.-Prima-conferenza-45.html, lezione 1

Quale è l'essenza del cristianesimo?!

Anonimo ha detto...

Spirito Santo. Egli, il Paraclito, è il supremo protagonista di ogni iniziativa e manifestazione di fede”. Poi ha aggiunto: “E’ curioso: a me fa pensare, questo. Il Paraclito fa tutte le differenze nelle Chiese, e sembra che sia un apostolo di Babele. Ma dall’altra parte, è quello che fa l’unità di queste differenze non nella uguaglianza, ma nell’armonia. Io ricordo quel Padre della Chiesa che lo definiva così: “Ipse harmonia est”. Questo Paraclito che ci dà, a ciascuno di noi, carismi diversi, ci unisce in questa comunità di Chiesa che adora il Padre, il Figlio e a Lui, lo Spirito Santo”.

così il papa oggi

Anonimo ha detto...

Per minstrel,
una prima risposta a caldo alla lunga dissertazione. Poi approfondirò alcuni punti.

Cerchiamo di capir bene che la fedeltà al Libri liturgici è semplicemente fedeltà e rispetto di un qualcosa che non ci siamo dati da soli (non viene dall'uomo dunque) ma direttamente dal Signore e che si è arricchito della fede millenaria di generazioni di credenti e di santi (scusa se è poco). Infatti, non a caso la Chiesa ha una Tradizione viva, non "vivente" in senso storicistico, che le fa attraversare i secoli indenne da contaminazioni e sviamenti spuri che rischiano di portare altrove, come purtroppo oggi sta succedendo.
Io non ho parlato di Messali: ho parlato di ordine mirabile e sacrale, questo non lo hai notato... Che poi esso sia contenuto nei Messali questo è un altro discorso.
E bada bene che la 'forma' veicola e porta con sé inevitabilmente una sostanza piuttosto che un'altra. Rifletti bene dunque anche sul pressappochismo di chi trascura le 'forme' (il che è ben altra cosa dal formalismo)...

Così come è ben altra cosa dalla religione e dalla superstizione la nostra fedeltà, che è anche amore e rispetto e consapevolezza grandissima di cosa rappresenta trasmette e opera il nostro rito antico - che non è e non resta nel tempio o nel messale ma diventa vita concreta - che è il frutto della misericordia coniugata con la nostra risposta orante e adorante e anche l'Opera mirabile della Persona del Signore: a Lui e non al rito è la nostra Fede.
Mi hanno insegnato e vivo e sento che la liturgia è fonte e culmine della nostra fede e della nostra vita e che essa è il vero culto a Dio, che esiste prima del mio bisogno. Ed è il suo diritto (ius divinum) a ricevere culto, adorazione da me e dalla Sua Chiesa, che proprio attraverso questo culto si edifica materialmente e spiritualmente in Lui e per opera Sua, che precede accompagna e fonda la nostra cura per la Liturgia.
Sottovalutare questo aspetto significa ridurre le cose sacre a banali quotidiane faccende chiuse nella loro orizzontalità solo umana e non fecondate dall'opera umano-divina del Signore.
Infatti a me, a noi, è ben noto che la nostra non è una religione, ma una fede (che significa attaccamento, radicamento, sequela, fedeltà) in una Persona, il Signore Gesù.

Che poi la Grazia di Dio possa raggiungere chiunque in qualunque situazione secondo la Sua volontà non rende meno vero quanto la Chiesa è vive e insegna.

Ti pare che quanto ho appena detto abbia qualcosa a che fare con una qualunque religione o con la superstizione o con un eventuale sterile giuridismo?

Anonimo ha detto...

Certo non credevo che qui si sarebbe contribuito al martirio bianco di Benedetto XVI. Come si può sostenere che per quasi otto anni sia stato solo indaffarato con pizzi e merletti senza badare ai contenuti della fede?...
M

Marco P. ha detto...

Dio, in Gesù si è incarnato e fatto uomo ma è sempre Dio, non è che ha rinunciato alla sua natura divina divenendo uno come noi. Essendo Dio a Lui è dovuto il culto proprio, che è quello da Lui voluto e che a Lui piace, la sua opera. Questa non è nè superstizione nè paura. Si chiama adorazione che è mossa dalla Carità (che non avrà mai fine, mai). In questo è il cristianesimo cattolico è la religione.

Anonimo ha detto...

http://www.grandeoriente.it/comunicati/2013/03/il-gran-maestro-raffi-con-papa-francesco-nulla-sara-piu-come-prima.aspx

Anonimo ha detto...

Certo non credevo che qui si sarebbe contribuito al martirio bianco di Benedetto XVI. Come si può sostenere che per quasi otto anni sia stato solo indaffarato con pizzi e merletti senza badare ai contenuti della fede?...
M


Mi chiedo chi o cosa l'autorizzi a esprimere questo giudizio temerario.
Un blogger ha fatto una battuta mosso dallo scoramento, si è fatto un bilancio (purtroppo deludente) sulla mancata restaurazione della Liturgia. Questo non ha messo in discussione 8 anni di pontificato pesanti e difficili e per alcuni versi fruttuosi nonostante le difficoltà immani e gli ostacoli frapposti a Benedetto XVI non da noi fedeli (che non gli abbiamo mai fatto mancare la nostra preghiera e il nostro sostegno insieme ad attese, speranze e qualche delusione determinata anche dalla temperie davvero oscura), ma da chi avrebbe dovuto affiancarlo.

Anonimo ha detto...

un saluto e un grazie per questa e altre "sottolineature". ;-)

Caro Stefano,
sono io che ti ringrazio. Non sai quanto faccia bene aver riscontro che il nostro impegno, la nostra fatica, l'ostinato attento e condiviso monitoraggio e anche la lettura della realtà, che ci coinvolge particolarmente in questi tempi oscuri, possono essere utili e trovare rispondenza in chi passa di qua e ci si sofferma.

Anonimo ha detto...

Gentile mic, non mi riferivo a lei, piuttosto a don Camillo e altri.
Però se si dà tanta importanza a pizzi e merletti, tanto che la loro eliminazione risolverebbe i problemi della chiesa, per me va bene. Povero Benedetto che non l'aveva capito...
M

dal web ha detto...

Dopo due notti insonni sono giunto a questa conclusione.
La decisione di eleggere questo Papa così diverso dal predecessore (soprattutto dal punto di vista liturgico), così lontano dal pensiero teologico dei più nel collegio cardinalizio (la maggioranza dei cardinali sono stati creati da Benedetto), secondo il mio modesto parere, evidenzia il tentativo di mettere come parafulmine un religioso pulito per salvare la Chiesa dal prossimo pesante scandalo che emergerà e rischierà di travolgerla. Altrimenti non si spiegherebbero le dimissioni date nel mezzo dell'anno della fede, e soprattutto non si capirebbe il vero motivo per cui ad un Papa che dice di lasciare perché vecchio gli si fa succedere un altro di 76 anni...
Evidentemente i cardinali sanno cose che noi non sappiamo ancora.
Credo che questo Papa a 80 anni si ritirerà. Preghiamo per lui, sopratutto preghiamo perché non vengano toccati sacerdozio ed Eucaristia.

Anonimo ha detto...

Il cardinale Mahony, grandissimo cardinale, ha dichiarato di essere grande amico e di lunga data con papa francesco e dice che il suo impatto sul mondo sarà "inimmaginabile"! E' un sollievo sapere che papa francesco abbia ottimi amici come l'eccellente cardinale Mahony!

don Camillo ha detto...

la cosa che più mi sconcerta è il gradimento di don Camillo e la sua totale tranquillità, pare ben oltre la rassegnazione del "meno peggio".


Che devo fare? mi devo stracciare i capelli!?
Non sono un pauperista, ma essendo stato in parrocchie molto povere ed in missione in sudAmerica capisco l'atteggiamento di Francesco che diciamo gli viene come un imperativo.

Per il resto mi sono SOLO rallegrato per una predica che ci rammentava una cosa semplicissima che mai avevo sentito in questi 50 anni di pontificato che "chi non predica Cristo Crocefisso prega il diavolo", la cosa che più mi stupisce che non lo siate voi!

Circa il meno peggio chi lo sa? certo dopo B16 che ha ceduto

*sulla filosofia millenaria (ha collocato l'EROS in Dio nella Deus Caritas Est)

*sulla fede (ASSISI e i fratelli maggiori che si salvano senza Cristo)

*sulla morale (le esternazioni allucinate del libro "luce dal mondo").

Ebbene anche un sorso d'acqua per un uomo assetato è già molto!

don Camillo ha detto...

Che violenza don Camillo!

La violenza più grande è quella che stiamo subendo per colpa del suo amato Papa.

don Camillo ha detto...

Per puro risentimento contro l'inefficienza (=energico raddrizzamento) di papa Benedetto, questo don Camillo ora si vendica dicendo che "è meglio questo sciatto celebrante", finto umile, pauperista che DISTOGLIE DALLA VITA ETERNA


Non ho MAI detto che mi piace lo sciatto celebrare, o mi beo di chi disprezza un abito liturgico. Ma si può fare della liturgia un idolo o una passerella per mettere in mostra le proprie vanità, ciò è contro il desiderio di Dio e questo vale sia per il RITO ROMANO CATTOLICO CHE PER IL RITO DI PAOLO VI.

Antonio ha detto...

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/03/the-horror-buenos-aires-journalist.html

Rorate pubblica un post che definisce il nuovo "vescovo di Roma", per conto terzi, "l'orrore".

Anonimo ha detto...

Udienza a tutti i cardinali 15/3/13

http://www.youtube.com/watch?v=C7GQZk_oMKU

Luisa ha detto...


"La violenza più grande è quella che stiamo subendo per colpa del suo amato Papa."

Quanto è sgradevole la sua ironia, ancor più quando so che è un sacerdote ad ironizzare sul "mio amato Papa".
Sì, don Camillo, voglio bene a Papa Benedetto, gli voglio bene e lo rispetto, quel che dovrebbe fare ancor più lei che è un consacrato.
Non devo certo giustificarmi, mi sono abbastanza espressa sui miei pensieri e sentimenti a proposito della rinuncia di Papa Benedetto.
Viviamo una situazione, e un tempo, la cui eccezionalità non mi sfugge, i cui rischi, anche gravi, non mi lasciano indifferente, sono consapevole e osservo tutto ciò che sta succedendo, sento, vivo e accolgo, le mie inquietudini, senza giudicarle o censurarle, ho sofferto, ho provato incomprensione e anche all`inizio un misto di collera e tristezza, ma ho visto il Santo Padre, ho visto il progressivo e accelerato aggravamento della sua salute, ho visto il soffio che mancava, la voce che diventava un filo tenue, lo sguardo che partiva verso l`infinito, le gambe che faticavano, la schiena che si inchinava sempre più sotto il peso di tutti i colpi ricevuti, allora sì, la sua scelta mi ha all`inizio petrificata, allora sì, temo e tremo per le conseguenze, ma di una cosa sono certa, Papa Benedetto non ha voluto far vivere alla Chiesa un seconda fine di Papato come quella che abbiamo avuto con Giovanni Paolo II, ha troppo amore e rispetto per il suo servizio, per il suo ministero.
Questa è solo la mia opinione, non son certa di aver ragione ma è ciò che sento nel più profondo del mio cuore per il mio amato Papa.

Anonimo ha detto...

Un video molto significativo:

http://video.corriere.it/papa-francesco-inciampo-abbracciare-sodano/f61a5806-8d5b-11e2-b59a-581964267a93

Angel

Amicus ha detto...

Qui una descrizione dell'allora Card. Bergoglio fatta da don Bouchacourt, Superiore del Distretto America del Sud della FSSPX, su DICI:
http://www.dici.org/actualites/le-cardinal-bergoglio-et-la-fraternite-saint-pie-x-en-argentine/

Silente ha detto...

Sbagliano gravemente coloro che sottovalutano i preoccupanti segnali di rifiuto dei simboli, della ricchezza, anche materiale, dei riti e dei paramenti liturgici, in nome di pauperismo che è sempre stato condannato dalla Chiesa. Ci si dimentica chi, nel Vangelo, condannò lo "spreco" degli unguenti? Era Giuda. Ci si dimentica la severa risposta di Gesù? Mai la Chiesa è stata pauperista, neppure quella, così mitizzata dai progressisti, "delle origini". Ci ricorda, con gusto del paradosso ma nel rispetto della verità storica, Nicolas Gomez Davila: "La Chiesa Cattolica è stata l'ultima creazione del patriziato romano”.
C’è un’estetica sublime del Sacro, che rimanda e allude all’identità metafisica del Vero, del Bello e del Buono. Rifiutare l’estetica, in nome di un’intellettualistica e, come è stato giustamente osservato, orgogliosa e compiaciuta “semplicità”, significa rifiutare il portato ontologico e metafisico, e non solo didattico e anagogico, della Bellezza e dei simboli, il che porta a una desacralizzante banalizzazione, alla sciatteria liturgica e al semplicismo dottrinario tipicamente protestante. L’estetica non è orpello, ma attributo del Vero, e il rifiuto del Bello è rifiuto della Verità. San Carlo Borromeo viveva personalmente in sobria povertà, ma le sue chiese, i suoi arredi liturgici, i suoi riti erano ricchi e fastosi, perché a maggior gloria di Dio.
Riguardo a San Francesco, sarebbe utile ricordare le pagine di Franco Cardini, che ci hanno ammonito su quanto la mielosa immagine corrente di questo grande Santo sia lontana dalla realtà. San Francesco fu ben altro del “santino” ribelle, ecologista, animalista e vagamente panteista che la vulgata corrente ci propone e ci propina. Ci si dimentica la sua educazione militare e cavalleresca, nonostante fosse di origine mercantile? Ci si dimentica che la “povertà” da lui predicata era per sé e per il suo ordine, come peculiare carisma, ma non estensibile, neppure come modello ideale, a tutti? Ci si dimentica della sua indefettibile obbedienza al Papa e alla dottrina? E riguardo alla “semplicità”, anche rituale e architettonica, forse che la Basilica di Assisi è povera quanto una “chiesa” protestante? Ci si dimentica che quando i suoi seguaci, dopo la sua morte, vollero assolutizzare il principio della povertà, incorsero in una severa condanna papale?
Per questo i primi atti liturgici e le prime comunicazioni, verbali e non verbali, del Regnante Pontefice, augurandoci che Lui si presuma tale, e non semplicemente “Vescovo di Roma”, non possono non ispirare una prudente ma preoccupata perplessità. Ci sorreggano, nell’oscura ora presente, le promesse di Cristo.

Anonimo ha detto...

Messa inizio pontificato, Papa Francesco chiama i francescani di La Verna


http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana/papa-francesco-chiama-in-vaticano-i-frati-de-la-verna

don Camillo ha detto...

Su MiL Enrico serra i ranghi dei conservatori contro Papa Francesco! dicendo bugie! Belle cose, non c'è che dire! Ma non erano papisti fino alle midolla!?