Il cardinale patriarca di Lisbona, José Policarpo, ha consacrato ieri a Fatima il Pontificato di Papa Francesco alla Vergine Maria, secondo quanto richiesto dallo stesso Pontefice. Lo riferisce l’agenzia cattolica portoghese Ecclesia. All’avvenimento, nel 96.mo anniversario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, hanno preso parte quasi 300 mila fedeli. In un messaggio letto, nell’occasione, dal vescovo di Leiria-Fatima, mons. Antonio Marto, Papa Francesco ha espresso “la sua gratitudine per l’iniziativa e il suo profondo riconoscimento per l’esaudimento del suo desiderio”. Il Papa si è unito in preghiera con tutti i pellegrini di Fatima, “impartendo di tutto cuore la sua benedizione apostolica”.
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13 commenti:
Che la Madonna gli infonda giudizio, fino ad ora solo una Chiesa fatta di macerie ed iniquità ma ora condite con sorrisini e mossette!
Mi faccio una domanda: non poteva consacrare da solo il proprio pontificato, anziche'farlo fare dal 'collega' portoghese?
Gran bel gesto, ma la Madonna ha chiesto la devozione al suo Cuore Immacolato (primi cinque sabati del mese) IN RIPARAZIONE delle offese contro Gesu' e Maria, e la consacrazione della Russia. Perche' non darle, semplicemente, quello che chiede?
Dovrebbe essere incoraggiante speriamo che la madonna lo illumini perchè al momento vedo nero altro che ondata di primavera!Altro che taralucci e vino!
Ve lo ricordate il Cardinal Policarpo quando insieme ai suoi amici eretici (perché modernisti non esprime a pieno la questione) voleva costruire un tempio multireligioso a Fatima?
Il link è questo:
http://www.unavox.it/div011.htm
...e sempre nella stessa diocesi con la benedizione del Vescovo di Leira, ispirati da queste follie è stato ospitato all'interno del Santuario un rito induista documentato da scioccanti foto.
Mi chiedo quanto le preghiere di questi eretici attirino il favore di Dio oppure ne provochino lo sdegno.
Si Juan me lo ricordo.
Ricordo anche che si è pronunciato in questi termini in occasione dell'approvazione, in Portogallo, del matrimonio civile tra persone dello stesso sesso:
Il Cardinal-Patriarca di Lisbona, monsignor José Policarpo, ha indicato che “il problema in questione non è l'omosessualità. Il discorso ha altri parametri. In questo momento, è in gioco la natura del matrimonio, che non è una questione religiosa, ma innanzitutto culturale”.
http://www.zenit.org/it/articles/portogallo-approvato-il-matrimonio-omosessuale
Che siano in gioco gravi conseguenze anche sotto l'aspetto sociale non ci sono dubbi. Ma il problema riguarda qualcosa di più che una "questione culturale", mi sembra!
Infatti Mic,
Che amarezza! Pastori iniqui di popoli ciechi. Mangiano e bevono la loro condanna. Cristo ha elevato il matrimonio, unione naturale tra un uomo e una donna, alla dignità di Sacramento. Loro, dimentichi del Vangelo, assisi sui loro troni di superbia, con un Concilio hanno scritto una strada nuova e la percorrono con tanta alacrità e sicurezza, pari soltanto all'alterigia con cui deliberatamente sopprimono la verità in vorticosi discorsi pieni di confusione ed errori.
Mi ergerò a censore dei comportamenti altrui,
sarò giudice severo di tutti quanti,
e avrò buona opinione soltanto di me stesso.
Se a qualcuno accadrà di pestarmi un piede,
io non lo perdonerò mai, e nutrirò anzi per lui,
in tutta semplicità e dolcezza, un eterno odio mortale.
Sarò il paladino degli interessi di Dio,
e con questo comodo pretesto aggredirò i miei nemici,
li accuserò d'empietà,
e scatenerò contro di loro il pettegolo zelo degli ipocriti,
che senza nessuna conoscenza di causa,
grideranno pubblicamente contro di loro,
li colmeranno d'ingiurie, e li condanneranno all'inferno,
forti della loro privata e personale autorità.
Così bisogna trar vantaggio dalle debolezze degli uomini,
così una persona di giudizio si adegua ai vizi del proprio tempo.
Moliere, Don Giovanni
Sarò il paladino degli interessi di Dio,
e con questo comodo pretesto aggredirò i miei nemici,
li accuserò d'empietà,
L'unico modo che abbiamo per essere davvero paladini degli interessi di Dio non è emettendo giudizi temerari, facendo i moralisti o scagliando anatemi: non mi pare sia questo né il nostro ruolo né il nostro comportamento né la nostra motivazione. E in ogni caso l'unico nostro 'nemico' non sono le persone, ma il male a partire da quello che riconosciamo in noi stessi e che possiamo vincere solo nel Signore.
Quel che ci spinge è il radicamento nella Verità e la denuncia di quanto non ci torna in rapporto a quel che del Signore 'conosciamo'.
Se in qualcosa possiamo sbagliare, com'è umano che sia, i nostri interlocutori sono pregati di dimostrarcelo dicendoci come e in che cosa, astenendosi da citazioni anodine, efficaci solo per quello che essi sostengono, spesso per partito preso...
Ebbene sì: anche dopo cinquant'anni di distruzioni vaticansecondesche, con milioni di anime traviate e perdute da false dottrine e con la Chiesa in agonia, c'è in giro ancora gente come l'anonimo delle ore 01.13 (problemi di insonnia?) che punta il ditino tremante e sdegnato contro chi denuncia i demolitori.
Bravo, 'anonimo', continua a chiudere gli occhi per non vedere, e lascia che i lupi divorino impunemente il gregge. Vedrai, al redde rationem Nostro Signore non mancherà di ricompensarti.
Così Padre Lanzetta FI:
Di più, è da notare che l’accento è posto sul termine “consacrazione” e non semplicemente “affidamento”, certamente molto più povero se non addirittura riduttivo. La Madonna chiese espressamente la consacrazione al suo Cuore: uno strumento umile, che a molti fece e fa sorridere, dinanzi alla prepotenza del male, ma uno strumento di Dio, presente nella Tradizione della Chiesa sin dai Padri e dal grande S. Giovanni Damasceno; una via eccezionale della grazia per evitare le più grandi catastrofi morali e spirituali del secolo scorso, i cui rigurgiti oggi si sono palesati in un nichilismo di massa. Fatima è ancora al centro della Chiesa e ci auguriamo anche nei cuori di tutti i Pastori e dei fedeli.
http://catholicafides.blogspot.it/2013/05/fatima-e-anche-qui.html
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