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“O Dio, che nella tua misericordia ti sei degnato di elargire i tesori infiniti del tuo amore nel Cuore del Figlio tuo, trafitto per i nostri peccati, concedi che, rendendoGli il devoto omaggio della nostra pietà, possiamo compiere anche l’ufficio di una degna riparazione”Pertanto: ripariamo! Affrettiamo il trionfo della Chiesa di Cristo: torni quanto prima a risplendere della luce del suo Signore nelle parole e nella vita dei suoi figli, perché il mondo creda.
Cor Iesu Sacratissimum, adveniat Regnum tuum!
Come praticare la preghiera di riparazione: ogni venerdì (possibilmente), dopo aver detto l’Atto di Offerta “Cuore Divino di Gesù”* ponendo come intenzione “in riparazione dei peccati contro il vostro Cuore sacratissimo”, recitare il S. Rosario a cui far seguire le Litanie del S. Cuore di Gesù con relativa orazione. Nei limiti delle possibilità, questa pratica si faccia davanti al SS. Sacramento o comunque si sosti almeno un quarto d’ora davanti al tabernacolo in adorazione ed espiazione. In caso di particolare necessità, verranno suggerite ulteriori forme di riparazione e di penitenza, secondo il principio dell’agere contra.
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* Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, a gloria del Divin Padre. Amen.
4 commenti:
Il titanico vilipendio del Ss.mo Sacramento che si è operato nella abominevole celebrazione di messa (?) a Manila, con il passaggio di Ostie di mano in mano, di cui molte cadute nel fango, v.
http://blog.messainlatino.it/2015/01/maxi-vilipendio-del-santissimo.html
http://www.antoniosocci.com/2015/01/altro-che-supermessa-di-manila-altro-che-la-piu-grande-messa-della-storia-e-stata-una-vergogna-bisogna-celebrare-messe-di-riparazione-per-il-sacrilegio-del-passamano-eucaristico-ch/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+LoStraniero+%28Lo+Straniero+-+Il+blog+di+Antonio+Socci%29
“Non c’è altro criterio perfetto del bene e del male oltre alla preghiera interiore ininterrotta. Tutto è permesso se non l’interrompe, niente è permesso se l’interrompe. È impossibile fare del male ad altri quando si agisce in stato di preghiera. A condizione che si tratti di preghiera vera. Ma prima di giungere a questo, bisogna aver consumato la propria volontà contro l’osservanza delle regole.
Colui che ama veramente, qualsiasi cosa faccia può fare del male solo ai cattivi; come la comunione a chi vi partecipa indegnamente. Ai buoni (anche se peccatori, purché ci sia in essi il germe del pentimento) non può fare che del bene. Quanto agli altri, la sua azione è perpetuamente un’ordalia.
L’esistenza del Cristo era per i cattivi una provocazione al crimine.” (S.W.)
È impossibile fare del male ad altri quando si agisce in stato di preghiera.
A condizione che si tratti di preghiera vera, che è attesa di Dio nella fiducia: “Come conoscere la volontà di Dio? Se si fa silenzio in sé, se vengono fatti tacere tutti i desideri, tutte le opinioni, e se si pensa con amore, con tutta l’anima e senza parole - Sia fatta la tua volontà (Mt 6,9), ciò che in seguito si sente in certezza di dover fare è la volontà di Dio. Perché se gli si domanda del pane, egli non dà delle pietre”. (Simone Weil)
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