Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 23 gennaio 2015

Venerdì - Preghiera di Riparazione.

È già sera piuttosto tardi ma è venerdì e siamo ancora in tempo per la Riparazione. Lo ricordo adesso per chi lo avesse dimenticato. Spero riuscire ad essere più sollecita le prossime settimane. L'iniziativa, com'è ormai noto, parte da qui. Non tutti hanno la possibilità di unire alla pratica suggerita anche il Santo Sacrificio; ma quando non è possibile, penso che al Signore sia gradita anche la buona volontà della preghiera e della sia pur breve adorazione silenziosa.

O Dio, che nella tua misericordia ti sei degnato di elargire i tesori infiniti del tuo amore nel Cuore del Figlio tuo, trafitto per i nostri peccati, concedi che, rendendoGli il devoto omaggio della nostra pietà, possiamo compiere anche l’ufficio di una degna riparazione
Pertanto: ripariamo! Affrettiamo il trionfo della Chiesa di Cristo: torni quanto prima a risplendere della luce del suo Signore nelle parole e nella vita dei suoi figli, perché il mondo creda.

Cor Iesu Sacratissimum, adveniat Regnum tuum!

Come praticare la preghiera di riparazione: ogni venerdì (possibilmente), dopo aver detto l’Atto di Offerta “Cuore Divino di Gesù”* ponendo come intenzione “in riparazione dei peccati contro il vostro Cuore sacratissimo”, recitare il S. Rosario a cui far seguire le Litanie del S. Cuore di Gesù con relativa orazione. Nei limiti delle possibilità, questa pratica si faccia davanti al SS. Sacramento o comunque si sosti almeno un quarto d’ora davanti al tabernacolo in adorazione ed espiazione. In caso di particolare necessità, verranno suggerite ulteriori forme di riparazione e di penitenza, secondo il principio dell’agere contra.
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* Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, a gloria del Divin Padre. Amen.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il titanico vilipendio del Ss.mo Sacramento che si è operato nella abominevole celebrazione di messa (?) a Manila, con il passaggio di Ostie di mano in mano, di cui molte cadute nel fango, v.

http://blog.messainlatino.it/2015/01/maxi-vilipendio-del-santissimo.html

cristero ha detto...

http://www.antoniosocci.com/2015/01/altro-che-supermessa-di-manila-altro-che-la-piu-grande-messa-della-storia-e-stata-una-vergogna-bisogna-celebrare-messe-di-riparazione-per-il-sacrilegio-del-passamano-eucaristico-ch/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+LoStraniero+%28Lo+Straniero+-+Il+blog+di+Antonio+Socci%29

val ha detto...

“Non c’è altro criterio perfetto del bene e del male oltre alla preghiera interiore ininterrotta. Tutto è permesso se non l’interrompe, niente è permesso se l’interrompe. È impossibile fare del male ad altri quando si agisce in stato di preghiera. A condizione che si tratti di preghiera vera. Ma prima di giungere a questo, bisogna aver consumato la propria volontà contro l’osservanza delle regole.
Colui che ama veramente, qualsiasi cosa faccia può fare del male solo ai cattivi; come la comunione a chi vi partecipa indegnamente. Ai buoni (anche se peccatori, purché ci sia in essi il germe del pentimento) non può fare che del bene. Quanto agli altri, la sua azione è perpetuamente un’ordalia.
L’esistenza del Cristo era per i cattivi una provocazione al crimine.” (S.W.)

mic ha detto...

È impossibile fare del male ad altri quando si agisce in stato di preghiera.
A condizione che si tratti di preghiera vera, che è attesa di Dio nella fiducia: “Come conoscere la volontà di Dio? Se si fa silenzio in sé, se vengono fatti tacere tutti i desideri, tutte le opinioni, e se si pensa con amore, con tutta l’anima e senza parole - Sia fatta la tua volontà (Mt 6,9), ciò che in seguito si sente in certezza di dover fare è la volontà di Dio. Perché se gli si domanda del pane, egli non dà delle pietre”. (Simone Weil)