Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 28 gennaio 2015

Il viaggio papale in Sri Lanka e nelle Filippine ha lasciato segni profondi. Il Vescovo di Roma che indossa paramenti altrui e le profanazioni dell’Eucaristia. C’è una logica nella successione degli eventi…

La riposte del martedì di Alessandro Gnocchi [qui]

Gentilissimo dottor Gnocchi,
magari esagero, ma vorrei parlare ancora dell’ultimo viaggio del Papa per chiederle un chiarimento. Nelle immagini che abbiamo visto tutti, specialmente in quelle che mostrano il Vicario di Cristo con rappresentanti di altre religioni, c’è qualcosa che istintivamente mi turba, ma non riesco a mettere a fuoco di che cosa si tratta. Sarei persino tentato di pensare che sono io a vedere il male dove non c’è, ma poi mi dico che tutto quanto vedo ha poco a che fare con il cattolicesimo. Mi può aiutare a capire se c’è qualcosa che non va in queste manifestazioni e, tal caso, di che cosa di tratta?
Grazie per l’attenzione
Piergiorgio Tomassoni
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Caro Alessandro Gnocchi,
a Manila, durante la Messa celebrata dal Papa, abbiamo visto cos’è successo al momento della Comunione: le ostie passate di mano in mano tra i fedeli (alcune pare siano anche finite in terra), senza il minimo rispetto per il Corpo di Cristo. E tutto questo è accaduto in mezzo a una gran gazzarra. Uno spettacolo che mi ha fatto venir da piangere. Ricordo la domenica 3 giugno del 2012, quando Benedetto XVI celebrò la Messa all’aeroporto di Bresso, vicino a Milano. Era la giornata mondiale della famiglia, c’ero anch’io. Eravamo circa un milione, eppure al momento della Comunione tutto si era svolto in ordine, con tantissimi sacerdoti che si erano portati verso i settori in cui erano stati suddivisi i fedeli. Ogni sacerdote era assistito da un chierichetto col piattino e la Comunione veniva data in bocca. Mi viene da chiedermi: dei preti, e tra questi addirittura il Papa, che lasciano succedere quel che è successo a Manila, credono ancora che l’ostia consacrata è corpo di Cristo, o sono lì a sbrigare una faccenda che non li interessa più di tanto? E qui vorrei anche parlare della Comunione data in mano, di tanti ministri “straordinari” che non si capisce a cosa servano, ma non vorrei dilungarmi. Le sarò davvero grato se mi dirà il suo parere. Grazie
Costanzo Scalvi
 Caro Tomassoni, caro Scalvi,
il viaggio di Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine ha lasciato segni profondi nelle coscienze di molti cattolici. Ne sono prova le tante lettere che ancora arrivano in redazione e a questa rubrica. Ho scelto le vostre due tra le molte che acutamente puntano l’indice su temi passati in secondo in piano rispetto a quelli rilanciati con clamore dai media.

Non che i giornali e televisioni abbiano fatto male il loro mestiere o abbiano strumentalizzato dichiarazioni innocue del povero Santo Padre che cade per troppa ingenuità nella trappola di giornalisti brutti, sporchi e cattivi. Un Papa che esibisce pugni a chi offende la mamma e che invita i cattolici a non figliare come conigli è una notizia: e che notizia.

Ma c’è anche altro: e che altro. Giornali e televisioni, per loro natura, non lo colgono perché, se anche lo cogliessero, non sarebbe di rilevanza mediatica. Ma è tutt’altro che secondario, anzi è ciò che spiega le terribili uscite che poi fanno il giro del mondo provocando in pochi nanosecondi i danni che le care vecchie eresie di una volta producevano in decenni o in secoli.

Caro Tomassoni, fa onore alla sua intelligenza e alla sua onestà cattolica il dubbio di pensare a essere lei nell’errore quando si sente turbato da certe immagini. Ma fa ancora più onore alla sua intelligenza e alla sua onestà cattolica concludere che quanto devia dalla retta fede non è giustificato o giustificabile solo perché “lo fa” o “lo dice” il Papa. In una Chiesa dove la quasi totalità dei cattolici ha buttato il cervello all’ammasso, ed è passato dalla razionalità bavarese all’irrazionalità della Pampa nello spazio di un “Buonasera”, mantenere un corretto uso dell’intelligenza è un atto quasi eroico.

Arrivando al dunque, caro Tomassoni, il suo istinto, che chiamerei “sensus fidei”, le dice il vero e non è strano che la metta in guardia dalle immagini che la turbano. Se guarda con un po’ di attenzione foto e video che mostrano Francesco assieme ai rappresentanti di altre religioni, noterà che spesso il Papa è rivestito con abiti o simboli altrui, ma non vedrà mai il rappresentante di un’altra religione portare anche il più piccolo simbolo cristiano. Lo stesso schema vale quando Bergoglio, da “vescovo di Roma”, incontra ortodossi e protestanti. In questo caso, avendo in comune la croce, il “vescovo di Roma” si spoglia del primato di Pietro e indossa simbolicamente i paramenti altrui attraverso gesti di umiliazione che non toccano, anzi esaltano, la sua persona, ma ledono la dignità della Chiesa cattolica, Corpo Mistico di Nostro Signore.

È questo che la disturba, caro Tomassoni, così come disturba qualsiasi cattolico che vede la Chiesa fondata da Cristo ridotta all’irrilevanza nei confronti di coloro che dovrebbe conquistare all’unico vero Dio. Con simili gesti viene detto che Cristo non è più Via, Verità e Vita, ma solo un’opzione tra tante: evidentemente la più fastidiosa sulla strada che porterà all’Onu delle religioni, visto che deve essere tolta di mezzo in presenza delle altre.

I simboli trasmettono con più potenza e più efficacia il contenuto di tanti discorsi. L’elemento simbolico e quello razionale lavorano su piani diversi, ma sempre in perfetta consonanza. Il salto di livello avviene quando compare sulla scena chi ha la forza e il consenso per condensare in formule ciò che il linguaggio simbolico e quello razionale hanno diffuso per i loro canali. Lo slogan, che è un simbolo capace di usare la forma razionale della parola, per avere presa sociale ha sempre bisogno di un testimonial. Se è il capo visibile della Chiesa cattolica a dire che “L’interreligiosità è una grazia”, tutto è compiuto. Quando lo slogan incontra una faccia, è nato qualcosa di nuovo: in questo caso la “religione dell’interreligiosità”.

Non è un caso, quindi se ciò che scandalizza il signor Scalvi, tocca così poche coscienze. Le profanazioni dell’Eucaristia, cioè le cioè le violenze sul corpo reale di Nostro Signore avvenute durante la Messa record di Manila, pare non abbiano turbato più di tanto il corpaccione della Chiesa cattolica tirato su con le vitamine dell’interreligiosità e dell’apertura al mondo. Neanche i vescovi filippini si sono dati tanta pena. Forse erano impegnati a farsi qualche selfie mentre salutavano con le corna.

Eppure, caro Scalvi, lei dice che ci sono stati eventi di simili proporzioni in cui tali profanazioni sono state evitate. E si chiede se questa deriva dimostri che molti cattolici non credono più nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia.

Questo mi pare evidente. Se lei si mettesse in fila per la Comunione in una qualsiasi chiesa dell’orbe cattolico e ponesse la precisa domanda sulla Presenza Reale rischierebbe di contare sulle dita di una mano, forse due, coloro che le diranno convintamene di sì. Recentemente, un amico sacerdote che ha trascorso un anno in un celebre monastero del centro Italia, mi ha detto che la sua attenzione per l’Eucaristia è subito saltata agli occhi. Allora, i maggiorenti del luogo, monaci e sacerdoti, lo hanno preso da parte e gli hanno chiesto, sorridendo con compassione, se per caso non credesse ancora nella storiella della presenza di Gesù nell’ostia consacrata. Pensi a ciò che avviene quasi ovunque appena termina la Messa: una fuga generale da parte di una mandria che volta senza ritegno le spalle a Gesù nel tabernacolo. Non le dà l’idea di qualcosa che ha a che fare con i disegni del Demonio?

Caro Scalvi, in proposito mi sto facendo un’idea inquietante che penso di poter abbozzare. Fino a un po’ di tempo fa, immaginavo che lo scopo finale del deragliamento dottrinale fosse quello di produrre la caduta della fede nella presenza reale nell’ostia consacrata. Ora mi vado convincendo che questo, pur essendo un risultato già grande per il Demonio, sia solo un mezzo. Lo scopo del Nemico non è quello di oscurare una verità della quale lui non dubita, ma quello di accanirsi sul Corpo di Cristo e farne strazio. Siccome, per farlo, ha bisogno di agire senza ostacoli, la condizione migliore è quella di attaccare la cittadella di Cristo senza che vi siano sentinelle poiché nessuno pensa che vi sia Qualcuno da difendere.

In proposito, caro Scalvi, ho anche qualche altra idea, ma, per ora, penso che basti questo.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo

22 commenti:

mic ha detto...

A me, più che certe espressioni inusuali, per quanto di cattivo gusto ma forse attribuibili alla formazione ed alla mens di provenienza, fanno problema i gesti e le parole non cattoliche, come "l'interreligiosità è una grazia" ed altre espressioni ancora che sembrano smentire alcuni dogmi e l'evidente banalizzazione dell'alto ruolo che riveste. Ed inoltre l'evidente atteggiamento a-liturgico.
Questo è ciò di cui molti fedeli soffrono e su cui vescovi e cardinali tacciono. Con la sporadica eccezione di alcune ferme, e rispettose ma chiare, dichiarazioni di alcuni cardinali, che purtroppo restano flatus vocis perché sommerse dal battage contrario...
Ma forse tutto si giocherà alla conclusione del Sinodo.

Luís Luiz ha detto...

il “vescovo di Roma” si spoglia del primato di Pietro e indossa simbolicamente i paramenti altrui attraverso gesti di umiliazione che non toccano, anzi esaltano, la sua persona, ma ledono la dignità della Chiesa cattolica, Corpo Mistico di Nostro Signore.

Ad maiorem Bilderbergoglii gloriam.

Anonimo ha detto...

Sembrate cadere dalle nuvole. Ma "l'interreligiosità è una grazia" non è lo "spirito di Assisi"?

Luisa ha detto...


Jorge Bergoglio non rispetta i simboli del Papato, li ha rifiutati sin dal primo minuto, ma rispetta i simboli religiosi di altre confessioni, al punto di lasciarseli mettere addosso e portarli durante un suo discorso ,

non teme di dire che chi offende sua madre deve aspettarsi un pugno, ma resta indifferente quando è il Corpo del Signore ad essere offeso, finire nel fango e calpestato,

rifiuta i simboli del Papato, enfatizza la semplicità, porta il suo abito bianco, quello in pubblico non poteva rifiutarlo, ma lascia intravedere i suoi pantaloni neri, anche la fascia l`ha voluta priva dello stemma, i suoi corifei esaltano tutto ciò come espressione della sua semplicità e…umiltà ma gli stessi si guardano bene dal dire che se Jorge Bergoglio rifiuta i simboli del Papato c`è un aspetto delle sue nuove funzioni che non rifiuta , è il POTERE, il potere non solo non lo rifiuta ma lo assume e lo esercita in pieno, un potere assoluto e senza "partage", non c`è foglia che si muova in Vaticano che Bergoglio non voglia.

Del resto è questa sua difficoltà a dividere il potere, questa sua abitudine di ascoltare ( non tutti ma chi vuole ascoltare) e poi decidere da solo, che mi fa "sperare" che i suoi vari ventriloqui, che son sicuri che farà una riforma=rivoluzione irreversibile, saranno smentiti nei fatti.
È una speranza tenuissima che stenta a resistere confrontata al timore che Bergoglio riuscirà a trovare un modo per rivoluzionare tutto senza rivoluzionare niente in apparenza, il timore che riuscirà a trovare un modo per non modificare la dottrina pur modificando in profondità la prassi, ad esempio lasciando per la Comunione ai divorziati la responsabilità ai vescovi locali di decidere di caso in caso.

murmex ha detto...

Tutto vero quanto dite nei commenti , e anche l'acuto Gnocchi forse ha centrato l'intento ultimo del demonio . Mi scandalizza molto anche il vescovo filippino . Possibile che non si chiedano : ma se fosse un mio caro bambino indifeso a essere gettato nel fango e calpestato , potrei mai dire quella frase : normalmente non dovrebbe succedere ma ...Ma insomma , non è mica obbligatorio che tutti facciano la Comunione se non è possibile senza sacrilegio ... Essendo questa mole di dati ormai inconfutabile , mi chiedo con tremore (non voglio scandalizzare nessuno , qui si è fra persone riflessive ): ma possiamo veramente credere che tutto ciò possa provenire dal vicario di Gesu' Cristo ? Colui il cui compito è confermarci nella Fede , può tenacemente(non errore pastorale momentaneo come quello di Pietro , prontamente corretto )confermarci nell'errore ?. Questa domanda per ora non trova in me risposta , troppo temo di me stessa e degli inganni diabolici , però non posso fare a meno di farmela . L'irregolarità canonica dell'elezione ipotizzata da Socci , se provata , taglierebbe la testa al toro , però non sanerebbe altre deviazioni dei pontificati precedenti , di cui penso l'attuale , al di sotto degli aspetti più eclatanti , che nessuno nega , ovviamente , non si ponga in rottura sostanziale . L'unica strada , per me e per ore , è attendere , con la massima adesione alla Volontà divina , qualche manifestazione più chiara di questa Volontà .

mic ha detto...

Cara murmex,
Ho già scritto (a mano perché ho problemi col PC e scrivo i commenti dal cell.) la risposta da te sollecitata nella discussione sull'articolo di Radaelli, dove tra l'altro ci sono altri commenti di don Gianluigi, Paolo Pasqualucci e miei. Devo appena riesco ritrascriverla qui.
Quel che mi viene da dire ora non ne fa parte ma non lo credo meno trascurabile. All'epoca della crisi ariana Atanasio non ha aderito, ma - a quanto ne so - non ha mai contestato il papa che avallava l'eresia.
Quel papa è passato e con lui tutta la genìa anche allora capillarmente penetrata nella Chiesa, che di fatto non è arrivata a noi ariana....

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-omosessualitail-magisteroscomparso-11637.htm

Anonimo ha detto...

C’è chi si preoccupa di ciò che ha intenzione di fare il papa e non tiene conto di ciò che ha già detto il cardinale Marx, arcivescovo di Monaco e capo della Conferenza episcopale tedesca, illustrando il suo pensiero alla rivista America dei gesuiti della liberal East coast.
In sintesi. Il Papa e i vescovi devono avviare il cambiamento. Se non lo fanno, i tedeschi sono pronti ad andare avanti per la loro strada. Il che significa totale accoglimento delle tesi su morale e famiglia portate avanti nel corso dei decenni dal cardinale Walter Kasper. D’altronde - aggiunge il porporato - le linee guida della chiesa di Germania sono pronte e già approvate. Non resta che metterle in pratica. Sono stupito che qualcuno possa dire che tutto è chiaro su questo argomento. Le cose non sono chiare. Non è che la dottrina della chiesa debba essere determinata dai tempi moderni, ma è una questione di aggiornamento. E’ necessario, dunque, adattare la nostra dottrina al Vangelo, alla teologia, così da trovare in modo nuovo il senso di ciò che ha detto Gesù. C’è molto da fare.
Marx ha inoltre ribadito la necessità di trovare il modo di consentire ai divorziati risposati di ricevere la comunione. Non bisogna escluderli, bensì accoglierli: “Forse non sarà possibile in tutti i casi, ma in linea di principio la chiesa deve lottare per l’accoglienza, non per l’esclusione”. Quanto agli omosessuali, pur confermando che anche per la chiesa tedesca “un rapporto tra persone dello stesso sesso non ha lo stesso valore di uno tra un uomo e una donna”, il porporato ha osservato che “non è possibile dire ‘tutto quello che fai è negativo perché sei gay’”.
Servirà, dice Marx, uno sforzo “di immaginazione” per ricostruire la teologia del matrimonio, che superi la vecchia “Familiaris Consortio” di Giovanni Paolo II, ormai inadeguata.
Ed è evidente a questo punto che non pochi vescovi sono dello stesso parere.
Più chiaro di così si muore.

Anonimo ha detto...

I vescovi delle Filippine sotto schiaffo. Esaminati e bocciati

Il gesuita de "La Civiltà Cattolica" Pierre de Charentenay rimprovera i vescovi per la loro strenua opposizione alle leggi sui contraccettivi, sul divorzio, sul matrimonio omosessuale. E il papa non li difende

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350977

Rr ha detto...

Der grosse Schweine Marx se ne vuole andare ? Bitte, da ist die Tür. Che vada, lui e quelli come lui. E gia' successo. 500 anni fa, e Roma e' rimasta Roma, finche' non hanno ricominciato a rompere. Ma anche stavolta faranno un buco nell' acqua.
Che ridere, quando li obbligheranno alla dhimmitudine, loro e i loro amici francesi ed inglesi ! Altro che Roma, l' oscurantista!
Charlie non ha insegnato niente a nessuno, chiunque abbia ucciso Charb e C. Di sicuro NON i cattolici tradizionalisti.
Rr

lister ha detto...

@ Anonimo delle 16,39
Solo a pensare che costui sia "Cardinale" di Santa Romana Chiesa, mi vengono le bolle.
Del resto il suo sponsor è il capataz, e quindi...
Dici, chiudendo: "Più chiaro di così si muore"
Vero: una morte nel cuore :(

Anonimo ha detto...

il Cardinale Baldisseri dice che Bergoglio ha approvvato la Relazione Interim durante il Sinodo per la Famiglia..

Adesso non dobbiamo fare finti più che qualcuno altro è stato responsabile...


http://www.aleteia.org/en/religion/article/top-official-of-synod-on-the-family-counters-conservatives-arguments-5250287669346304


Romano

Alessandro Mirabelli ha detto...

mi conforta il ricordo delle parole che il card. Consalvi disse a Napoleone: "Lei vuole distruggere la Chiesa? Non ci siamo riusciti noi in tanti secoli ...". Se non c'è riuscito Napoleone, ed anche Stalin, non ci riuscirà neppure Bergoglio e i suoli compari.

Alba ha detto...

A Gesu' che si e' fatto per noi " prigioniero d'Amore "
nella piccola Santa Eucaristia offriamo questa bella preghiera di riparazione:
http://www.monasterovisitazione-baggiovara.org/la_corona_delle_sante_piaghe.html
A questa si puo' aggiungere la preghiera di S.Bernardo sulla Piaga della Sacra spalla !

Alessandro Mirabelli ha detto...

Non ci riuscirà Bergoglio a distruggere la Chiesa ma quante anime finiranno perdute grazie alla sua confusione teologica?

RIC ha detto...

Il problema e' che ai tempi di Lutero, Napoleone e Stalin la Chiesa aveva un Papa che la difendeva dagli attacchi dei nemici. Oggi, come ben sappiamo, la situazione e' diversa. Gli attacchi vengono dall'interno e il capo visibile della Chiesa e' alla testa dei picconatori.

Anonimo ha detto...

Per l'Anonimo delle 9:04.
"L'interreligiosità è una grazia" è una pericolosa sciocchezza eretica, siamo d'accordo. Che deriva dallo spirito di Assisi come altre analoghe pericolose sciocchezze derivano dallo spirito del Concilio.
Entrambi gli spiriti non soffiano dallo Spirito: e comunque il Concilio e Assisi, per quanto contengano in nuce una marea di problemi (che andrebbero risolti una volta per tutte senza falsi pudori, come volevano fare Ratzinger o padre Lanzetta, per dirne due a caso), non sono il cosiddetto spirito dell'uno e dell'altro.
Insomma, questo liquidare Bergoglio come il frutto dei Pontificati precedenti non mi trova per niente d'accordo: va bene la mala pianta del postconcilio, ma vedere continuità tra GP2 e B16 e questo improbabile vdR mi pare una forzatura.
La rottura è spaventosamente evidente.
Preferisco dire che i nodi, che c'erano anche prima ma erano controllati (vedi Kasper preso sempre a bacchettate, vedi pronunciamenti papali chiari e netti sulle cose fondamentali), sono venuti al pettine. La soluzione è tagliare la ciocca con delle buone forbici cattoliche e romane. Il vdR invece pensa di comprare uno spray scioglinodi in un supermercato sudamericano finanziato dai tedeschi.
O pastori dove siete???
humilitas

murmex ha detto...

Grazie mic della risposta . Però , per ossequio alla verità , bisogna dire che questa faccenda di papa Liberio non è affatto chiara . Anzi tenendo conto di vari dati storici , (la difesa di S Atanasio , l'esilio da parte dell'ariano imperatore Costante II , la non provata autenticità di epistole che sembrerebbero di tendenza ariana ...)mi pare che la bilancia penda tutta dalla parte della sua ortodossia . Non per nulla lo stesso mons Bossuet , incaricato dal re di sostenere l'eresia gallicana(che negava l'infallibilità del Papa ) , basandosi sulla presunta ereticità di papa Liberio , non ci riuscì .Sono avvenimenti tanto lontani nel tempo che è difficile sviscerarli . Invece quelli che accadono ora li abbiamo ben presenti , e non depongono a favore della retta Fede di Bergoglio . A mio modestissimo avviso , ovviamente , anzi sarei felicissima e grata di essere smentita . Nel caso il V d R .,se è veramente Papa , illuminato divinamente , si decida a smentire solennemente le false dottrine che conducono tanti nostri fratelli al massacro , (e mettono in pericolo anche noi stessi , per quanto ci riteniamo più accorti )mi dichiaro fin d'ora passibile del più ignominioso dei trattamenti penitenziali .Lo subirei con gioia . Ma temo che non lo farà

Franco ha detto...

@ Mic. Mi permetta di considerare l'intervento di Murmex un esempio di come l'erudizione ( in questo caso storico-teologica) possa essere perseguita non per gusto di sottilizzare e "impancarsi"a chissa' che, ma come specifico "servizio" ecclesiale, non piu' ma neanche meno meritorio di altri, che richiede dedizione e costa parecchio in termini di fatica
diurna e notturna.
Personalmente ricordo di essere rimasto completamente sbalestrato, in quanto conservatore che non voleva scivolare nel Modernismo, dal libro "Infallibile? Una
domanda" di Hans Kung, in cui era appunto citato il caso di papa Liberio. La prima tavola di salvezza mi venne offerta anni dopo da "Il complesso antiromano" del super-erudito Von Balthasar.

Quanto all'imprecisione dottrinale ( per usare un termine benevolo ) di papa Bergoglio, suppongo che un diploma da perito chimico, parlando in termini di risorse puramente
umane, non costituisca una gran base per acquisire le capacita' di supremo Dottore. Molte volte e'
l'imprinting iniziale che conta. Inoltre la frequentazione e assistenza continua dei poveri, la
disponibilita' a ricevere tutti in qualsiasi momento, di per se' cosa molto lodevole e perfino santa,
toglie tempo e forze allo studio. San Tommaso non avrebbe potuto darci la Summa Theologica se si fosse dedicato alle persone delle "periferie esistenziali" anche solo per meta' delle sue giornate.

Conosco fin dal catechismo per la prima comunione l'aneddoto di sant'Agostino e il bambino (angelo) che diceva di voler scavare una buca nella sabbia per metterci il
mare; pero' sant'Agostino e' un pilastro della teologia cattolica in Occidente e per questo anche della vita ecclesiale.
A me sembra che contro il pressapochismo ereticheggiante abbiamo bisogno non solo di due, ma di cento, mille, diecimila Brandmuller e Gherardini.

murmex ha detto...

grazie Franco . Vorrei essere erudita , purtroppo non lo sono perchè pressata dalle esigenze casalinghe di una famiglia cospicua .Però mi piace approfondire , soprattutto in un campo vitale (la Vita eterna ! ). Anch'io sacrifici qualche ora di sonno , lo ritengo un dovere anche nei confronti di coloro verso i quali ho più o meno grandi responsabilità . Purtroppo mi rendo conto della lungimiranza di quei grandi Pontefici che ci hanno messo in guardia dal modernismo (ora peggiorato , se possibile , in neo-modernismo ). Ha veramente una forza diabolica ,è proteiforme, si rischia di caderci anche con le migliori intenzioni . A me era successo , e ora cerco di rimediare .

Franco ha detto...

@ Murmex. Mi permetto di consigliare l'uso di un tablet con sonoro, collegato wireless al computer, da cui estrarre trasmissioni religiose e conferenze teologico-apologetiche da sentire mentre lavora qua e la' per la casa. Se riesce a seguire il francese parlato, ci sono le esposizioni sistematiche di Arnaud Dumouch, un sacerdote belga francofono. C'e' anche qualcosa in Italiano. Tostissimo come tradizionalista Leonardo Maria Pompei, parroco a Latina. C'e'parecchio anche su santi e apparizioni.
Per tanti anni ho seguito Radio Maria, ma da due anni ho lasciato. Forse non ha realmente cambiato stile e contenuti, Un tempo c'erano le conferenze sulle apparizioni del mariologo Angelo Maria Tintori, con una impostazione critica e una documentazione assolutamente eccellenti.

Anonimo ha detto...

@ Franco:

Qualche altro suggerimento (in italiano) ?


Anna