Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 27 settembre 2017

Chi ha detto che la Chiesa deve adeguarsi ai segni dei tempi? - Agostino Nobile

Prima regola: demonizzare. Come? Quando non si hanno argomentazioni sufficienti per controbattere, diffama il tuo  interlocutore accusalo di essere fascista, razzista, retrogrado, ecc... Da qualche anno nel mondo cattolico viene usato il neologismo tradizionalista. È diventato un marchio infamante contro chi non si adatta alla politica vaticana. In passato, generalmente per motivi politici, nella Chiesa si sono alternati oltre quaranta papi e antipapi, ma raramente il fedele è stato costretto a scegliere tra la Dottrina e la rilettura sui fondamenti evangelici teorizzata da un papa. Per questo motivo stiamo assistendo a un cortocircuito che sta procurando una  crisi di nervi senza precedenti nella cattolicità, minando le basi stesse della Chiesa. 

La Dottrina cattolica si fonda sul Vangelo, dove san Paolo ricorda che non è modellato sull’uomo: «Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema!» (Gal 1, 6-8). «Vado io forse cercando di conciliarmi il favore degli uomini, ovvero quello di Dio? O cerco io di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo» (Gal 1, 10). Qualcuno potrebbe replicare che san Paolo non è il Cristo. Ma il nostro Signore è ancora più tranchant: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno senza che tutto sia compiuto» (Mt 5,17). Tradizionalista pure Lui? No, dicono coloro che si adattano ai segni dei tempi, ma bisogna seguire lo Spirito Santo (sic!), la Chiesa non può restare arroccata dietro una dottrina ormai incomprensibile al mondo che cambia. Contraddizione impietosa con quanto leggiamo nel Vangelo. Tra l'altro, dispiace che san Giovanni Battista non abbia maturato a tempo questa convinzione. Sarebbe morto con la testa sul collo. Evidentemente era un tradizionalista impenitente.
A proposito della morale che cambia, propongo alcuni passi del mio “Anticristo Superstar”. Come vedremo i cambiamenti sociali non nascono da fattori insondabili e inarrestabili. 

Chi dice che bisogna adeguarsi ai cambiamenti sociali, considerandoli come un fatto ineluttabile e naturale, è completamente fuori strada. La nostra società è a immagine di chi controlla i mezzi di comunicazione. Le scelte personali, il modo di pensare, fino a quello che mangiamo e vestiamo, è stato programmato e diffuso. Chi tira le fila non fa altro che stimolare le nostre debolezze, per poi intrupparci in un tritacarne dal quale ne usciamo privi di identità, di dignità e di libertà.
Teorie della cospirazione? Non proprio.

Durante il pontificato di Gregorio XVI (1831- 46) la guardia pontificia viene in possesso di numerosi documenti della carboneria. In un articolo pubblicato il 30 marzo 2012 sul sito La Bussola Quotidiana, la storica Angela Pellicciari riporta alcuni passi delle corrispondenze fra carbonari (finanziati dalle massonerie britannica e francese), in cui si teorizza la corruzione dei costumi. Il fine è quello di liberare gli istinti sessuali per indebolire la coscienza e la razionalità dei cittadini, per renderli più  facilmente manipolabili: «Abbiamo deciso che non vogliamo più cristiani; evitiamo dunque di fare martiri: pubblicizziamo piuttosto il vizio presso il popolo. […] L’essenziale è isolare l’uomo dalla famiglia, è fargliene perdere le abitudini. […] L’uomo ama le lunghe chiacchiere al caffè e assistere ozioso agli spettacoli. Intrattenetelo, lavoratelo con destrezza, fategli credere di essere importante; insegnategli poco a poco ad avere disgusto delle occupazioni quotidiane, e così, dopo averlo separato da moglie e figli e dopo avergli mostrato quanto è faticoso vivere adempiendo ai propri doveri, inculcategli il desiderio di una vita diversa».

Nella ricerca della professoressa Pellicciari I Papi e la massoneria (Ares, 2007), sono riportati alcuni passi dei documenti massonici italiani. Il carbonaro noto col nome di Vindice, cita l’opinione di un fratello massone secondo cui «per abbattere il cattolicesimo bisogna cominciare dall’eliminazione delle donne». Il carbonaro commenta: «In un certo senso questa frase è vera; ma, visto che non possiamo sopprimere le donne, corrompiamole insieme alla chiesa. Corruptio optimi pessima».

Prerogativa della massoneria internazionale è quella di infiltrarsi nella Chiesa, per distruggerla dall'interno: «Dovete presentarvi con tutte le apparenze dell'uomo serio e morale. Una volta che la vostra buona reputazione sia stabilita nei colleghi, nei ginnasi, nelle università e nei seminari, una volta che abbiate catturato la confidenza di professori e studenti, fate in modo che a cercare la vostra compagnia siano soprattutto quanti sono arruolati nella milizia clericale […]. Si tratta di stabilire il regno degli eletti sul trono della prostituta di Babilonia [frase coniata da Martin Lutero - ndt], che il clero marci sotto la vostra bandiera, mai dubitando di seguire quella delle chiavi apostoliche». Vindice, così scrive al cugino Nubio, capo dell'Alta Vendita [all'interno della carboneria si chiamano cugini  e non si parla di loggia, ma di vendita]: «È la corruzione alla grande che abbiamo cominciato, la corruzione del popolo attraverso il clero e del clero per mezzo nostro, la corruzione che senza dubbio ci porterà un giorno a seppellire la Chiesa».

Nel caso non dovesse essere abbastanza convincente, nell'ultima citazione, afferma: «Schiacciate il nemico, chiunque esso sia, schiacciatelo con potenza a forza di maldicenze e di calunnie […]. Dovete sembrare semplici come colombe, ma sarete prudenti come i serpenti. I vostri genitori, i vostri figli, le vostre stesse mogli devono sempre ignorare il segreto che portate in seno [...]».

In un articolo della International Review on Freemasonry pubblicato nel 1928 si legge: «La religione non teme i colpi di spada; ma può estinguersi sotto i colpi della corruzione. Non stanchiamoci mai della corruzione: usiamo un pretesto come lo sport, l’igiene, la cura della salute. E’ necessario corrompere: che i nostri giovani pratichino il nudismo. Per scongiurare una reazione eccessiva, bisogna procedere metodicamente: bisogna cominciare con lo scoprire il gomito; poi passare alle ginocchia; quindi a gambe e braccia completamente scoperte; poi la parte superiore del torace, le spalle, etc. etc».
 
Cose del passato? Non proprio. Chi ci dà in poche parole un quadro chiaro della situazione attuale è il socialista e criminologo Alain Bauer, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia 2000/2003 e collaboratore del presidente francese Nicolas Sarkozy. In una intervista pubblicata il 12 dicembre 2003 sul settimanale Le Nouvel Observateur, tra l'altro, afferma: «Non è un caso se nel testo della Costituzione europea non si pone la questione di introdurre il concetto di eredità giudaico-cristiana […]. Anche in relazione alla bioetica siamo a favore della libertà assoluta, così come per la morale e la ricerca scientifica».

Dunque, un piano ben definito. Grazie ai mezzi di comunicazione degli ultimi cinquant'anni, inquinare la nostra coscienza è stato come un'allegra passeggiata. Indolore. Dobbiamo adeguarci alla modernità anche quando è progettata e diffusa da lobbies senza scrupoli? Ve lo immaginate se la Chiesa giocasse al ribasso con individui simili? Per questo motivo proviamo – per usare un eufemismo – una profonda tristezza  quando qualche prelato dice che dobbiamo andare incontro al mondo che cambia. Il mondo, come abbiamo visto, non cambia, ma viene cambiato. La Chiesa deve essere Maestra, e non seguire le mode: «Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono a Lui gradito e perfetto» (Rm 12, 2). Se poi le mode, come abbiamo visto, sono programmate a tavolino dai portaborse dell'Anticristo, le parole di certi religiosi e teologi modernisti, diventano nauseanti.

Certo, moderno suona bene, è affascinante, ma essendo un concetto astratto, può significare tutto e il contrario di tutto. Nel caso della Chiesa, significa semplicemente catastrofe. Moderno, come il concetto di libertà, non significa qualcosa di buono o di cattivo, bello o brutto. Per fare un esempio scomodiamo nuovamente il dottor Nihil. Quando dobbiamo andare all'ospedale a farci un'operazione chirurgica non ci chiediamo se il chirurgo è moderno o antiquato, vogliamo sapere se chi ci aprirà come un tonno è uno di esperienza o un novellino. Oppure, tanto per fare un altro esempio, magari banale, ma meno cruento e sotto gli occhi di tutti: chi ha detto che un palazzo moderno è sempre e comunque migliore di uno antico? Oggi esistono edifici che, oltre ad essere orrendi, in pochi anni si degradano, mentre possiamo ancora ammirare architetture medievali o rinascimentali in tutta la loro bellezza. Il moderno è bello e buono quando l'uomo non è costretto ad ubriacarsi o a drogarsi, quando non è schiavo di una mentalità nichilista. Il modernismo fine a se stesso è una delle trappole più potenti della Storia. Il progresso è tale quando migliora le condizioni di vita e intellettuali dell'uomo e della società. Ma come si fa a dire che una società è moderna, progredita, quando si costringono le famiglie alla dissoluzione, si uccidono i propri figli prima che nascano, si abbandonano gli anziani nella solitudine e nella miseria per poi eliminarli con l'eutanasia o, come vedremo, si stimola la sessualità dei bambini nei primi quattro anni di vita?

Agostino Nobile - Autore di: “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Anticristo Superstar

30 commenti:

Anonimo ha detto...

CI siamo persi anche il card. Ouellet:

https://cruxnow.com/vatican/2017/09/27/cardinal-ouellet-denounces-alarmist-interpretations-amoris-laetitia/

Diego ha detto...

E' interessante notare come effettivamente il mondo sia cambiato ma costoro che difendono il modernismo ad oltranza non si sono resi conto di una cosa:

- il cambiamento è normale, fa parte della natura delle cose e non è una mannaia ma una fenomeno di una normalità che a quanto pare scandalizza;
- il mondo è cambiato parecchio negli ultimi duemila anni, il Vangelo invece è rimasto immutato (almeno fino ad oggi) ed anzi, con la ricerca degli storici ha ricevuto sempre nuove conferme e migliori riferimenti rispetto al passato;
- se molti cambiamenti sono stati negativi per la salvezza delle anime (scisma del 1054, riforma protestante, scisma anglicano, rivoluzione francese, vaticano II) la colpa è ascrivibile solo a chi, mancando di Fede, ha permesso che l'Avversario prendesse piede anche in campi non di suo dominio tramite un invito ad accomodarsi e strisciare nel "salotto buono" della nostra Chiesa;

Quindi bisognerebbe dire a lor signori che i cambiamenti ci sono e sempre ci saranno ma non vanno subiti passivamente ma indirizzati con la vita cristiana e la preghiera.
L'eresia più grave, che oramai è talmente diffusa da essere stata assurta a dogma, è di credere al Vangelo come ad una favola dei fratelli Grimm: scritta bene, ricca di spunti e descrizioni e utile comunque solo per la sua morale. In ogni caso è roba da bambini o da adulti rimasti un po' Peter Pan.
Questa gente non crede davvero che Cristo è sull'altare alla consacrazione, non crede che le Sacre Specie siano il corpo ed il sangue di Cristo (infatti niente genuflessioni, comunioni sulla mano, pantaloncini corti, infradito, etc...) e che il Signore dell'intero Creato sia presente in una piccola ostia che prima di essere consacrata vale meno di un cracker.
Non credono al Mistero della Redenzione se non a parole (imparate a memoria) ed infatti le loro vite (e di conseguenza le loro opere) ne sono la prova.
Allora è giusto affermare che la comunione ai divorziati è una tempesta in un bicchier d'acqua perché la razza umana sta perdendo la Fede e non sta pregando per trattenere quel poco che le resta...
Comunque onore a chi cerca di far presente ai nostri pastori le varie incongruenze e eresie emerse ed emergenti.

Anonimo ha detto...

Articolo bellissimo! L'ho salvato e stampato perché riafferma una verità perenne. Il cattolico non è tradizionalista, ma fedele alla fede che gli è stata tramandata e consegnata. Immutabile , non tradizionalista, moderno significa solo infedele alla Fede ma fedele alle lobbies
Grazie Mic!

Anonimo ha detto...

Stat crux dum volvitur orbis

Anonimo ha detto...

GESÙ NON NEGA LA PRESENZA DEL MALE E LA SUA FORZA NEGATIVA, INVECE OGGI NELLA CHIESA SI PREDICA CHE BISOGNA CONVIVERCI

Mentre Gesù andava predicando per i villaggi della Galilea, un lebbroso gli si fece incontro e gli disse: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Gesù non sfugge al contatto con quell’uomo, anzi, spinto da intima partecipazione alla sua condizione, stende la mano e lo tocca – superando il divieto legale – e gli dice: “Lo voglio, sii purificato!”. In quel gesto e in quelle parole di Cristo c’è tutta la storia della salvezza, c’è incarnata la volontà di Dio di guarirci, di purificarci dal male che ci sfigura e che rovina le nostre relazioni. In quel contatto tra la mano di Gesù e il lebbroso viene abbattuta ogni barriera tra Dio e l’impurità umana, tra il Sacro e il suo opposto, non certo per negare il male e la sua forza negativa, ma per dimostrare che l’amore di Dio è più forte di ogni male, anche di quello più contagioso e orribile. Gesù ha preso su di sé le nostre infermità, si è fatto carico della nostra “lebbra” perché noi fossimo purificati.

Benedetto XVI, Angelus, Piazza San Pietro, 12 febbraio 2012

Anonimo ha detto...

La Tradizione è una delle fonti della Rivelazione. “Tràdere” : tramandare, trasmettere. Il papa è il custode del deposito della fede, è colui che è chiamato a trasmettere incorrotto il tesoro che ha ricevuto. Ogni cattolico, in quanto tale, non può che essere un “conservatore” del depositum fidei.

“Tradizionalista” è un termine coniato per contrassegnare, stigmatizzandolo in negativo, il cattolico in quanto cattolico. E’ un termine coniato all’interno del modernismo, eresia secondo la quale la Chiesa deve rinnovarsi, riformarsi per adeguarsi alle esigenze del mondo moderno, accordando i dati della rivelazione con le correnti filosofiche e sociali moderne e le acquisizioni scientifiche. Non più la Chiesa lievito del Mondo, ma il Mondo lievito della Chiesa.

Può quindi dirsi che non esiste il cattolico tradizionalista, perché il cattolico non può che essere fedele alla Tradizione, così come non esiste il cattolico modernista, perché il modernista è un eretico. Si tratta di una falsa divisione nella Chiesa. La Chiesa è una, è cattolica, e gli eretici non ne fanno parte.

La contrapposizione tra cattolici e modernisti è figlia della contrapposizione tra la Verità oggettiva ed immutabile (“non uno iota sarà mutato”) rivelata da Dio e trasmessa incorrotta dagli Apostoli in poi dalla Chiesa, e le false, molteplici e mutevoli (false) verità soggettive e relative ai tempi, o (false) comprensioni soggettive e contestualizzate nella storia della/e verità. E’ figlia della contrapposizione tra il Vangelo e il Mondo, tra Cristo e l’Anticristo, tra l’Essere e il Divenire.

L’accezione positiva data al termine “moderno” non ha alcun fondamento reale ed oggettivo. E’ figlia dell’ideologia secondo la quale il mondo procede dal caos primordiale all’ordine, dal cattivo al buono e sempre più buono, dall’ignoranza alla conoscenza, dal meno al più, una sorta di evoluzionismo (che è un’ideologia, non è scienza, come si dice) smentito clamorosamente dai fatti.

Moderno, come antico, non hanno in sé alcun connotato positivo o negativo. Ogni cosa, moderna o antica che sia, è positiva o negativa a seconda che sia, o meno, vera, giusta, bella, buona. E la verità, la giustizia, la bellezza, la bontà, sono attributi di Dio, immutabili. E Dio non ha lasciato gli uomini da soli alla ricerca del vero, buono ecc. Perché Lui, che è verità, giustizia ecc si è rivelato agli uomini. E custode di questa Rivelazione è la Chiesa.

Anna

Anonimo ha detto...

Ho sentito dire che per la visita del Papa a Bologna stanno organizzando un maxi pranzo per i poveri dentro San Petronio! E per l'occasione hanno messo dentro alla Chiesa anche dei wc chimici!!! Ne sapete nulla?
Si può ancora sopportare tanto scempio???

Anonimo ha detto...

Le firme su Change.org sono quasi 10.000, mentre le firme qualificate riportate sul sito sono circa 150. Anche se non è questione di numeri, come sempre ci ripetiamo, forse non è più opportuno riferirsi all'iniziativa come "dei sessanta".

Anonimo ha detto...

@ Anna 27 settembre 2017 11:09
Sintesi meravigliosa con una sola noticina: i Modernisti non sono Cattolici, ma neppure eretici; si pongono infatti fuori delle Verità rivelate, aperti ad altre religioni. Fanno parte di un movimento che tende a dissolvere la Chiesa nel mondo. Per errore non scusabile o per malafede: lo giudicherà Dio
OS

Anonimo ha detto...


@ Le varie componenti della crisi della Chiesa

La crisi viene da lontano, non è imputabile solo all'azione corruttrice delle sette.
Alcuni argomenti, in abbozzo.

1. La lotta tra papato e impero, che degenerò in una lotta fra le due istituzioni in quanto tali, rompendo l'universalismo medievale. Essa fu iniziata dal papato per giusti motivi, poiché doveva ricuperare la sua libertà, nella nomina dei vescovi e nell'elezione dello stesso Pontefice. Però le inframmettenze imperiali e civili dipendevano anche dalla struttura economico-sociale(feudale) dell'Europa medievale.
Questa lotta indusse il papato alla teocrazia, proclamandosi il Papa l'unico titolare delle due spade, posizione estrema che provocò la reazione delle monarchie nazionali e degli imperatori. Nella lotta contro la pretesa teocratica in Francia e in Germania comincia a formarsi un principio di sentimento nazionale, di nazionalismo. Alla fine, il conflitto coinvolse anche la Scolastica. Ockham, che ne rappresenta la decadenza con il suo nominalismo, fu teorico della superiorità dell'imperatore sul Papa, unitamente a Marsilio da Padova. Questa tesi errata costituiva già il fondamento del futuro Stato laico. Nasceva anche come reazione alle pretese eccessive della religione (la teocrazia).
2. La perdita di prestigio grave del Papato, dalla "cattività avignonese" al successivo Grande Scisma, che provocò il nascere delle teorie conciliariste. Ristabilita la calma, il papato non riuscì a procedere alle necessarie riforme interne. Così la Chiesa si trovò alcuni decenni dopo impreparata quando scoppiò, una triplice crisi, alla fine del Quattrocento, 1492-1517: a. La scoperta del Nuovo Mondo; b. l'inizio delle Guerre d'Italia (una quasi cinquantennale guerra europea tra francesi, spagnoli, austriaci e svizzeri per impadronirsi dell'Italia, debole perché divisa); c. l'esplodere dello scisma protestante.
Nella Chiesa permanevano forze vive, nonostante tutto: essa riuscì nella grande impresa di evangelizzare il Nuovo Mondo, ergendosi a protettrice degli indigeni, e di risollevarsi sul piano religioso dopo la gravissima crisi protestante.
3. Ma le scoperte geografiche avevano dimostrato l'insostenibilità delle cronologie che si ricavavano dalla Bibbia, minandone l'autorità, e il colpo di grazia, in questo senso, fu dato dalle successive scoperte astronomiche, che potevano essere interpretate (sbagliando) come se dimostrassero esser la Bibbia inattendibile nella sua descrizione di eventi sovrannaturali. A quest'ulteriore aspetto, che investiva la cultura, la Chiesa (la cultura cattolica) non seppe forse reagire nel modo dovuto.
4. Sopravvennero poi le guerre di religione, per tutto il Cinquecento e oltre, che furono lunghe e feroci, intrecciate sempre alla politica di potenza del sistema degli Stati europei nato sul cadavere dell'Italia. Esse si prolungarono, laicizzandosi sempre di più, nelle Guerre civili inglesi (tra protestanti) e nella Guerra dei Trent'anni, che finì nel 1648, con il Trattato di Vestfalia, considerato la nascita dello Stato sovrano moderno (oggi in crisi), indipendente dalla religione (già teorizzato da Marsilio da Padova e informalmente da Machiavelli).
5. Lo sviluppo della nuova visione del mondo venne costruendosi sulle basi della scienza, a cominciare dalla nuova fisica. Poiché tale visione appariva sicura e nello stesso tempo sembrava ridurre la Bibbia a raccolta di miti, allegorie, semplici precetti morali, l'uomo moderno ha cominciato a dubitare della religione rivelata per poi insuperbirsi.

Tesi: c'è stata una carenza culturale da parte cattolica nel reagire all'assalto della modernità? Carenza, come mancanza di una critica adeguata della modernità? H.

Anonimo ha detto...

Altra geniale critica alla "correzione" (ovviamente, in onda su Avvenire):


Il documento rende ragione di questa denominazione indicando «il modernismo» e «l'apparente influenza delle idee di Martin Lutero» sul Papa come le due cause della «crisi singolare» dalla quale esso dichiara di muovere.
Come annota Luigi Accattoli sul suo blog ( tinyurl.com/y759jbza ), ogni area si esprime con il linguaggio che le è familiare; i media, aggiungo io, lo riflettono nella misura in cui torna loro comodo per enfatizzare le polarizzazioni. Così nella comunicazione di questa iniziativa la parola "eresia" passa con altrettanta forza di quanta ne aveva, quando le critiche arrivavano da altre aree ad altri Papi, la parola "dissenso", anche se né l'una né l'altra appartengono al moderno vocabolario della Rete: qualcuno inventerà un "ereticon" (l'emoticon col quale bollare un post di eresia)?


Siccome nei tempi moderni il linguaggio umano si è degradato a quello degli emoticon (penultimo passo prima di arrivare a gesti e urla scimmiesche), e questo secondo Avvenire è buono e giusto, allora tutto ciò che non è rappresentabile come emoticon non ha ragion d'essere. Qui siamo oltre all'eresia, siamo alla degradazione umana e culturale più infima.

PS Che poi, se qualcuno con doti grafiche ascoltasse, un bell'"ereticon" potrebbe pure disegnarlo, tanto per far contenti quelli di Avvenire.

irina ha detto...

"... non è imputabile solo all'azione corruttrice delle sette".

Non so dirle con precisione se non rimandarla alla lettura di Henri Delassus. Per me diventa sempre più chiaro che molti uomini, astuti, spregiudicati, si guadagnarono la stima e la fiducia di re e governanti, per volgerli ai loro piani. La massoneria aveva un'organizzazione tale che ogni affiliato non conosceva che pochissimi , se non forse uno solo , dei suoi superiori diretti e tutti quando arrivava un ordine, non dovevano farsi domanda alcuna ma eseguire. Nel libro di Delassus, che è tra le fonti di altri testi, questi intrecci, queste manipolazioni sono spiegate con sufficiente chiarezza, tenendo conto che il plagio non avveniva solo verso l'alto ma anche verso il basso, in maniera diversa ovviamente ma parimenti martellante e pervasiva. Lo sforzo della Chiesa di convertire l'essere umano ed il mondo è stato sempre contrastato dai singoli, da correnti culturali quali lo gnosticismo, dal paganesimo sempre risorgente e da vere e proprie società segrete il cui unico e solo scopo era ed è quello di fondare un regno, un governo mondiale senza Dio e contro Dio.Questa lotta senza quartiere cominciò con la Croce , continuò in ogni secolo e continua con i martiri oggi.

Anonimo ha detto...

Meraviglia che chi sostiene con convinzione che tutto è fluido, instabile, mutevole, liquido, chieda poi che le riforme siano “scolpite nella pietra”, che è invece il simbolo della stabilità, dell’immutabilità, della rigidità, della fissità, della freddezza. Ma tant’è: quando a ispirarci è l’ideologia, siamo disposti anche a cadere in contraddizione, purché i nostri schemi prevalgano.

http://querculanus.blogspot.it/2017/09/riforme-e-controriforme.html

Luisa ha detto...

Il card. Ouellet si è rivolto ai vescovi canadesi perchè diano la loro reazione "comune" e le loro direttive pastorali circa l`applicazione di AL, ha dipinto un ritratto molto cupo della realtà canadese dove constata un fossato fra l`insegnamento ufficiale della Chiesa e il vissuto delle coppie e della famiglia, ricorda che diverse conferenze episcopali hanno gia pubblicato orientamenti precisi ....per il loro contesto con uno scopo di chiarezza e inculturazione.
Si è molto dilungato sull`ottavo capitolo, dopo aver ammesso che in certi casi per pura misericordia pastorale i divorziati risposati potranno comunicarsi, afferma con la solita coerenza vertiginosa che malgrado ciò la dottrina non cambia, che si tratta solo di un`applicazione più differenziata e adattata alle circostante concrete e al....bene delle persone!

http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=835444

mic ha detto...

Bella l'espressione "coerenza vertiginosa"!

irina ha detto...

Questo fatto dei tempi è proprio una sciocchezza, credo che il clero sia stato oscurato ad arte dal demonio. Possibile che questi illustri e dotti Padri abbiano difficoltà a comprendere che ad ogni generazione bisogna ricominciare dall'inizio? che tutto sommato siamo più ignoranti di prima, quando sapevamo poco ma bene, che ora che sappiamo tutto per sentito dire? che i peccati sono sempre gli stessi? che non è il cellulare che fa la differenza? Credo sia in atto una diminuzione di capacità nel comprendere. Non mi meraviglierebbe, visto l'ammontare di peccato praticato giornalmente dalla popolazione mondiale. Forse è proprio così, il peccato sta distruggendo la capacità umana per eccellenza, l'intelligenza. Stiamo inebetendoci, causa peccato. Le famose tare familiari causate da avi dissoluti. Ora abbiamo tare globali, causa perversioni di massa.

Anonimo ha detto...

Che non abbia dichiarato davvero quello che i giornali riportano, il direttore della sala stampa della Santa Sede. “Ma figuratevi se facciamo questo per una lettera di sessanta persone”, avrebbe detto Greg Burke a chi gli chiedeva lumi sul presunto blocco vaticano del sito contenente la lettera che accusa il Papa di eresia. Burke è cattolico, di più, è dell’Opus Dei, dunque una cosa del genere non dovrebbe averla nemmeno pensata. In caso contrario il sospetto di eresia si allungherebbe pure su di lui. E’ il mondo, istigato dal suo principe, a ragionare in termini puramente quantitativi. Non Dio, che avrebbe risparmiato Sodoma se solo vi avesse trovato dieci uomini giusti. Non Cristo, i cui apostoli erano dodici, non dodicimila. Un cattolico, un cristiano, sa che il gregge a cui viene assegnato il Regno è piccolo (Luca 12,32). E che per fermentare la pasta basta un pizzico di lievito (1 Corinzi 5,6). Oggi un cattolico cerca di capire se le accuse contenute nella lettera sono giuste o sbagliate. Se giuste, il Papa sarebbe un eretico anche se la lettera fosse firmata da una persona sola. Se sbagliate, il Papa sarebbe cattolico anche se la lettera fosse firmata da un miliardo di persone. Che Greg Burke non abbia davvero dichiarato quello che i giornali riportano. Altrimenti vada a dirigere l’ufficio stampa di Chiara Ferragni: lì è coerente ragionare in termini di follower.

(Camillo Langone)

Fuori tema . ha detto...

C'e' chi innalza grattacieli e/o inutili ponti , e chi professandosi devotissimo della Vergine Maria si impegna ad innalzarLe la statua piu' alta del mondo .
http://infocatolica.com/?t=noticia&cod=30529

Anonimo ha detto...


La visione limitata di mons. Delassus

Per capire la crisi della Chiesa cattolica che esplode con Lutero e la nascita della concezione laica dello Stato, bisogna risalire indietro nei secoli, sino al tempo della lotta micidiale tra papato e impero, del fallito tentativo di instaurare una teocrazia in Europa etc. Tutto ciò ben prima della nascita della massoneria (1717). Crisi anche culturale, come è noto. Ho avanzato una serie di ipotesi di studio, tratte dalla storiografia più nota, però si risponde sempre con il solito refrain.
La crisi del cattolicesimo è anche una crisi culturale, lo si è sempre detto. E non da oggi.
Mons. Delassus, ottima persona però alquanto limitato come "storico". Basa le sue critiche al Rinascimento sul libro di un tale Jean Guérard, L'Eglise et les Origines de la Renaissance, che, certo per mio demerito, non ho mai sentito tra gli storici più noti. Non ha letto D. un solo autore. Ne esce un quadro apocalittico contro il Rinascimento italiano, si comincia con la damnatio del Petrarca, il precorritore, accusato tra l'altro di ingratitudine perché criticava duramente i Papi di Avignone (l'ambiente non propriamente evangelico di quella corte, così come altri, tra cui S. Caterina da Siena, guarda un po'). Il Delassus-Guérard se la prende anche con L.B. Alberti perché in un "trattato di diritto"(l'opuscolo 'De jure', credo) avrebbe scritto che "a Dio deve esser lasciata la cura delle cose divine mentre le cose umane sono di competenza del giudice [magistrato]", frase che dice poco presentata così ma che per il Delassus già "rappresenta la grande eresia sociale del tempo presente", che espelle Dio dalla società. Il grande L. B. Alberti trattato in questo modo, suvvia. INsomma, gli Umanisti non lo sapevano ma erano già massoni!
Dire poi che "la Riforma è figlia del Rinascimento", sic et simpliciter, è assurdo. Può valere per lo spirito riformatore (ambiguo) di un Erasmo da Rotterdam e di altri ma non certo per un Lutero o un Calvino.
Venendo alle vicende nostre, troviamo questo tradizionale luogo comune della saggistica legittimista e neolegittimista: "Tutta la politica estera di Nap. III fu ispirata e diretta dalla volontà di liberare l'Italia e di realizzare il suo giuramento di carbonaro [quand'era giovane]". Come dire che era diretto dalla Setta. Fesserie.
Nap. III voleva rimettere in gioco la Francia distruggendo l'equilibrio europeo istituito dal Congresso di Vienna. Innanzitutto, annettersi Savoia e contea di Nizza e portare la Francia al suo confine naturale (in Savoia) e oltre, al Sud. Gli occorreva allearsi con le ambizioni piemontesi e lo fece ma in modo da prevedere la divisione dell'Italia in tre Stati, con a parte quello del Papa ridotto al Lazio, tutti satelliti e succubi questi Stati della Francia. Il Piemonte si sarebbe esteso sino al Ticino. Così Nap. minacciava l'Austria riprendendo la tradizionale politica francese di aggiramento del mondo tedesco dalla Valle del Po etc. etc. Le cose poi in Italia non gli riuscirono come voleva, riuscì però ad assicurare alla Francia il confine Sud in modo molto vantaggioso, suscitando le ire dell'Inghilterra e della Prussia. Iniziò anche un'espansione coloniale in grande stile.
H.

Anonimo ha detto...

Cara Irina e cari tutti, non dimentichiamoci che numerose ricerche scientifiche di università indipendenti fra loro hanno dimostrato che varie forme di disagio psichico e tare fisiche derivano da genitori alcolizzati o tossicodipendenti...ma non si può dire, quindi dopo i primi giorni di diffusione, queste notizie vengono regolarmente messe a tacere.

Anonimo ha detto...

@ “nascita della massoneria (1717)”

Nel 1717 c’è stata una fusione di quattro logge massoniche. Quindi le logge massoniche preesistevano alla nascita ufficiale della massoneria.

Da W: “Sebbene in ambito massonico le radici ideali della massoneria vengano fatte risalire alla costruzione del tempio di Salomone e in termini storici alle corporazioni o gilde di muratori del Medioevo, nessuno storico dà valore alla tesi per cui l'associazione risalirebbe addirittura ai tempi di Salomone; e non esistono neppure documenti, storicamente accertati, che dimostrino la continuità tra le corporazioni medioevali e le logge massoniche di cui si è accertata l'esistenza solo dalla seconda metà del XVII secolo. A motivo della mancanza di documenti relativi alla massoneria sono sorte molte interpretazioni, mai dimostrate come vere, sulla sua origine. Tali interpretazioni, atte più a suggestionare che a documentare, non hanno valore storico.[3][4][5] Come quella di una discendenza diretta dai cavalieri templari oppure da un ramo delle antiche scuole del segreto, o dei Collegia Fabrorum romani, o una conseguenza istituzionale delle corporazioni medievali di muratori, per il tramite di maestranze bizantine o italiche (tra queste, i cosiddetti Magistri comacini) operanti nell'Alto Medioevo”.


Massoneria = segreto, tenebre, inganno. Non avrei alcuna certezza in merito alla nascita (recente) della massoneria. Soprattutto escluderei che quella ufficiale sia figlia di nessuno, sia non diretta da nessuno. Che la precede, anche nel tempo.

Anna

Anonimo ha detto...

Marina Abramovic entra in chiesa. È proprio il caso?
https://labaionetta.blogspot.it/2017/09/obice-marina-abramovic-entra-in-chiesa.html

Anonimo ha detto...

Si insurgant venti tentationum,
si incurras scopulos tribulationum,
RESPICE STELLAM,
VOCA MARIAM.

irina ha detto...

@ Anonimo 20:24

Una diminuzione della capacità intellettiva media la ipotizzo in relazione alla incapacità di dominio di sè dell'essere umano contemporaneo, causa abuso di droghe, alcool ed erotismo anche occasionale.L'essere umano si sta indebolendo, ha meno difese.

irina ha detto...

@H,

Vada a rileggere le pp. 100-105 del primo volume di H.Delassus, vedrà che nomi di luoghi, persone e date ci sono, e sono a sostegno di una possibilità, non proprio campata in aria, di come potrebbero essersi svolti i fatti. Accanto alla storia passata dalla sovvenzione statale, ne esistono tante altre parimenti dignitose e serie che guardano altri fatti, fanno altri collegamenti, che sono più vive, con occhi aperti su tanti particolari che certamente non sono presi in considerazione dagli storici accreditati dalle istituzioni paganti.

Anonimo ha detto...

Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio, dalla preghiera, che è il filo conduttore di tutta la sua esistenza... L’esistenza intera del Precursore di Gesù è alimentata dal rapporto con Dio, in particolare il periodo trascorso in regioni deserte (cfr Lc 1,80); le regioni deserte che sono luogo della tentazione, ma anche luogo in cui l’uomo sente la propria povertà perché privo di appoggi e sicurezze materiali, e comprende come l’unico punto di riferimento solido rimane Dio stesso.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lex-padre-cesare-rompe-silenzio-io-estromesso-dallorp-1446762.html

Quale la soluzione ? Forse quella del Precursore : 40 giorni obbligatori nel deserto due volte l'anno .

Anonimo ha detto...

causa abuso di droghe, alcool ed erotismo anche occasionale

Certamente. Ma il rincoglionimento da smartphone ha dato il colpo di grazia, anche perché apparentemente non sembra dannoso come droghe, alcool, eccetera.

Anonimo ha detto...

Soggettivismo , relativismo , meta-dogmatismo del "cattolico"massone :
Conferenza di Padre Siano dei Frati Francescani dell'Immacolata,

Il volto celato della Massoneria Parte 1:la Conferenza
https://www.youtube.com/watch?v=X4pfYxUr0QQ

Il volto celato della Massoneria Parte 2 : il dibattito
https://www.youtube.com/watch?v=rwWKrqrThPc

Anonimo ha detto...


# Ancora su Delassus

Ho un'edizione francese in un volume, quindi rinuncio a trovare il riferimento. Rinuncio anche a proseguire la discussione, che faccio in ogni caso per onore della bandiera, come si suol dire. Il muro di pregiudizi che isola (anche) l'ambiente "tradizionalista" (neoborbonici, neolegittimisti, austriacanti, antiitaliani sciolti e a pacchetti) dalla vera conoscenza storica è impossibile ad abbattersi. La storiografia (o comunque l'interpretazione) che non coindividono non la discutono, la liquidano con l'etichetta di "autori sovvenzionati dal governo" (ovviamente, dal governo dei poteri forti, succubi della massoneria). Al confronto gli autori marxisti del passato (non autori indubbiamente grandi, come il Trotski della Storia della Rivoluzione Russa ma persino i lugubri marxisti "volgari" dell'industria culturale sovietica che fu) sono dei raffinati ricercatori del vero.
H.

irina ha detto...

@ H.

Guardi che è stato lei a definire la visione di Delassus limitata rispetto alla "storiografia più nota". Ora la storia più nota è di solito quella ufficiale. Quella ufficiale è quella che raccoglie il tacito assenso di molti ed ha anche sostegni economici innegabili. Ci sono poi libri di storia specializzati nei vari ambiti, nelle diverse biografie e su particolari problemi. Possiamo dire di settore. Se sono intervenuta su questo problema storico è perchè l'unico limite di Delassus è quello di occuparsi di un problema particolare, ma questo limite lo ha anche 'Trotski della Storia della Rivoluzione Russa' anche lui si è occupato di un problema importante, ma specifico. Quindi il mio intervento è avvenuto perchè il limite da lei sottolineato l'ho inteso come come limite della qualità, della resa, del merito. La bibliografia di Delassus non è di livello? Livello riconosciuto dagli storici accreditati? Se gli storici accreditati non conoscono un libro, non significa che il libro sia indegno. Quindi concludo, Delassus è limitato solo nel senso che si occupa d un problema limitato. Per il resto è una miniera di documenti, nomi di persone, associazioni, luoghi, riferimenti alla storia ufficiale, date e rimandi in nota. Infine mi sento di dire che lei ha un ottimo ricordo della 'Storia della Rivoluzione Russa' ed io sono entusiasta di Delassus. Passando di qua sappia che apprezziamo i ricercatori di verità ed il loro contributo.