Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 6 settembre 2017

Una milizia segreta riduce notevolmente la tratta di esseri umani in Italia

Leggo su Eponymous Flower e lo traduco al volo. La notizia è interessante e mostrerebbe che qualcosa si muove al di là delle inarrestabili politiche suicidarie europee con l'Italia in prima fila. Sulla riduzione di arrivi conosciamo anche altri eventi noti. Primo fra tutti lo smascheramento del comportamento anomalo delle ONG e la parziale maggior cautela del governo anche per il sentore dell'evidente rumore di popolo che si traduce in drastica diminuzione di voti (ammesso che ci siano ancora le elezioni e che non ci sostituiscano con i beneficiari del mai abbastanza deprecato jus soli). Inoltre recentemente si è parlato anche della creazione di “campi di identificazione” dei possibili rifugiati direttamente sul territorio libico. E non è da escludere che a qualcuno facciano gola i relativi finanziamenti e l'iniziativa sia legata a dinamiche locali. Non mi dispiace che vengano sottratti cespiti alla indegna speculazione clientelare che si è sviluppata in Italia con tutto quanto ne consegue. Ma non è buonismo il mio rammarico che, se sempre di speculazione di tratta, al di là dei manipolati e dei terroristi che si infiltrano nell'apocalittico flusso in fuga da non si sa cosa, ci sono persone che comunque ne faranno le spese. (M.G.)

A luglio e agosto il numero di rifugiati che arrivano in Italia attraverso il Mediterraneo è diminuito notevolmente. Rispetto all'anno precedente, il 90 per cento meno di rifugiati hanno raggiunto la costa italiana, come mostrano i dati del Ministero dell'Interno italiano. Si suppone che la flessione sia correlata a una misteriosa milizia.
Il numero di rifugiati che arrivano in Europa attraverso il Mediterraneo è recentemente diminuito radicalmente. Una ragione potrebbe essere attribuibile a un gruppo misterioso. La cosiddetta "Brigata 48" nel porto libico di Sabratha garantisce che non ci siano navi di trafficanti. Molto ancora non è chiaro sul gruppo: i militari sono armati, si dice che alla testa del gruppo ci sia un ex mafioso, che forse avrebbe addirittura lavorato come contrabbandiere.

La "Brigata 48" è quasi certamente un reparto poliziesco
Secondo quanto riportato da "Süddeutsche Zeitung", la recluta del gruppo avviene tra ex militari e poliziotti. Non è chiaro chi ci sia dietro la brigata e da dove provengano i finanziamenti. Se il governo di Tripoli ne fosse responsabile, si tratterebbe una  svolta spettacolare: i soldi provenienti dall'Europa potrebbero fluire indirettamente nelle tasche della brigata. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, la milizia ora è composta da diverse centinaia di membri. Testimoni riferiscono che i membri della brigata pattugliano le spiagge e quasi già appaiono come poliziotti.

Non è la prima volta in Libia
Avvenimenti simili si sono verificati lo scorso anno a Suwara, vicino a Sabratha, in quanto una sorta di milizia cittadina ha assunto il controllo in città e la città stessa è stata liberata dai trafficanti di esseri umani. Quanto il gruppo influenzi la flessione dei numeri dei rifugiati è attualmente poco chiaro. Di fatto: rispetto all'anno precedente, le cifre di agosto sono diminuite di quasi il 90 per cento.

25 commenti:

da Fb ha detto...

Incontri interessanti in treno: il mio vicino di sedile nigeriano, sentendomi parlare in inglese per aiutare un'altra passeggera straniera, attacca bottone, e cominciamo a parlare dei nostri due Paesi, e tra le altre cose mi chiede perché gli italiani sono razzisti; con calma gli spiego che non è una questione di pelle o di religione, ma di precarietà e insicurezza: in un momento di crisi economica per l'Italia e con una situazione migratoria gestita malissimo dai nostri politici e causa anche di criminalità, è purtroppo normale (ma non certo buono) che molti italiani si chiudano verso gli stranieri. E lui non solo capisce, e mi ringrazia per semplice spiegazione, ma condivide anche; l'immigrazione incontrollata fa male non solo ai cittadini, ma anche agli stranieri per bene e in regola, che si vedono assimilati ingiustamente ai parassiti e ai criminali. Mi ringrazia per lo scambio di opinioni e le informazioni, e mi dice anche che sono il primo italiano che non solo gli parla in inglese ma addirittura gli si siede e gli rimane vicino; questo fa pensare: tolte le persone (comprensibilmente o meno) diffidenti, tolti eventuali veri razzisti, rimane allora una forte percentuale di persone liberal e teoricamente aperte di mente (e pronte ad accusare tutti di razzismo) che però o non prende i treni regionali e di seconda classe (non capendo quindi il disagio dei pendolari per la condizione di molti treni) o allora, se li prende, si guarda bene dal sedersi vicino agli stranieri che teoricamente dice di amare e accogliere. Ma un conto è, in effetti, dire di amare l'umanità astratta, altro è amare l'uomo concreto, prossimo e magari vicino di posto...

irina ha detto...

433.153 immigrati in tre anni credo che metterebbero alla prova anche un paese in boom economico.Gli immigrati, molto meglio di noi sanno perchè sono partiti, che ruolo ha avuto la propaganda, i manipolatori, i mercanti di uomini. Quelli che hanno capito, sono tornati indietro, raccontando l'inganno in cui sono caduti.

Anonimo ha detto...

Iran: impiccata Reyhaneh, condannata per aver ucciso l'uomo che voleva stuprarla
http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2014/10/25/news/iran_impiccata_reyhaneh-98966703/

Anonimo ha detto...

Torino, Appendino choc: “Mutui senza interessi per gli islamici, nel rispetto della sharia”. È bufera
http://www.italiapatriamia.eu/2017/09/torino-appendino-choc-mutui-senza-interessi-per-gli-islamici-nel-rispetto-della-sharia-e-bufera/
------------------
Ma in Italia la legge è uguale per tutti e non c'è nessuna legge islamica: Appendino in Arabia Saudita!

Anonimo ha detto...

Con Appendino Torino mecca dei musulmani
Mutui senza interessi, credito agevolato e banca islamica in città. Per fare cassa. E non solo

Accesso al credito più semplice per i musulmani che intendano acquisire case o investire a Torino.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/appendino-torino-mecca-dei-musulmani-1379452.html

----------------

C'è una logica in questa follia...

irina ha detto...

Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus,
supplices deprecamur: tuque,
Princeps militiae caelestis,
Satanas aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in infernum detrude.
Amen.

NON MI SCANDALIZZO ha detto...

Con Appendino Torino mecca dei musulmani
Mutui senza interessi, credito agevolato e banca islamica in città. Per fare cassa. E non solo

Accesso al credito più semplice per i musulmani che intendano acquisire case o investire a Torino.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/appendino-torino-mecca-dei-musulmani-1379452.html
Invece di gridare subito allo scandalo, cerchiamo di copiare ed applicare per conto nostro tali aspetti positivi della sharia. Oltre tutto il diritto bancario islamico è nato solo nel XIX Secolo, fortemente influenzato dal pensiero sociale della Chiesa. Un amico ci fece la tesi di laurea negli anni '90. Del resto non lo dice San Paolo:"Esaminate TUTTO e ritenete ciò che è buono"?

Anonimo ha detto...

La milizia libica che controlla i flussi è stata segnalata da vari articoli di giornale, quindi qualcosa di vero c'è. Alla preoccupazione per le sorti delle persone nelle sue mani aggiungo la preoccupazione per il fatto che non sappiamo chi c'è dietro, né per quali motivi agisca. Se è vero che nell'immediato godiamo un beneficio nella riduzione dei flussi, il "padrone del rubinetto" può ricattarci in molti modi. Ovviamente pensavo la stessa cosa quando c'era Gheddafi; almeno però lui sapevamo chi fosse. E poi non vorrei mai che il rubinetto rimanesse chiuso solo fino alle elezioni, per poi riaprirsi magicamente dopo.

Anonimo ha detto...

Scrive un amico veterinario: "non è questione di razzismo è epidemiologia. cioè un immigrato da zona a rischio giallo o verde che sia è facilmente positivo e questo non sarebbe un problema se non ci fosse la anophele, ma se c è ancora come sembra... allora è un problema grave. come ti dicevo in sudafrica io per entrare devo fare tutti i test tubercolosi compresa..."
I nostri emigranti passavano il periodo di quarantena, queste persone entrano senza controlli e senza documenti: non si sa chi siano, da dove vengano, se siano o meno malati. I nostri sgovernanti sono dei pericolosi irresponsabili.
(Roberto Lorenzetti)

Anonimo ha detto...

Dopo il mediatore cturale islamico di Bologna, ecco cosa dice l'imam di Padova:
E TUPRARE LE DONNE ANCHE IN GRUPPO NON E' PECCATO, PERCHÉ ALLAH LE HA CREATE PER IL PIACERE DEL UOMO!

Anonimo ha detto...

Viene dalla scuola degli Agnelli, cosa vi aspettate...

Rr ha detto...

Per chi scrive che dovremmo copiare gli Islamici:
A me può pure andar bene che chi mi presta soldi, non lucri gli interessi. Ma la LEGGE in Italia dice diversamente. E poiché siamo, o dovremmo essere, in uno Stato di diritto, chi presta soldi, è legittimato a chiedere interessi. A TUTTI.
Se poi l'Appendino decide di regalar i soldi del suo stipendio a chi le pare e piace, fatti suoi. Ma NON coi soldi dei contribuenti torinesi ed italiani, visto che lo Stato da' soldi anche ai Comuni.
Se poi l'Anonimo a cui piace il sistema bancario islamico, vuole, può farsi promotore di un' iniziativa di legge per modificare le leggi italiane sul prestito. Ma per TUTTI, non per i "cari" Mussulmani.
NOT WITH MY MONEY !

Anonimo ha detto...


I supposti prestiti senza interessi degli islamici

Allora dobbiamo pensare che i loro banchieri facciano la fame e che siano degli altruisti impagabili? Ma per favore.. Non caricano l'interesse per restare formalmente fedeli a
quella che sarebbe la norma religiosa. Ma usano altri sistemi.
Per esempio: Omar vuole 10.000 dollari in prestito per comprare una macchina. La Banca, invece di dargli i soldi ad interesse, acquista la macchina per lui, rivendendogliela ad un prezzo leggermente maggiorato. Quindi, non percepirà un "interesse" ma un "giusto profitto", non condannato dal Corano.
Un altro sistema, meno usato: la banca presta i soldi e diventa socia dell'imprenditore. A investimento concluso divideranno gli utili o le perdite.
(Fonte: Sergio Noja, "L'Islàm e il suo Corano", Oscar Mondadori 1989, pp. 145-146. Noja è stato un illustre islamista italiano.)
PP

Anonimo ha detto...

Per esempio: Omar vuole 10.000 dollari in prestito per comprare una macchina. La Banca, invece di dargli i soldi ad interesse, acquista la macchina per lui, rivendendogliela ad un prezzo leggermente maggiorato. Quindi, non percepirà un "interesse" ma un "giusto profitto", non condannato dal Corano. Diciamo più esattamente che la banca è convenzionata con una catena di concessionarie. Ci sono accordi tra loro. Tu mi mandi i clienti ed io ti faccio particolari condizioni di favore.
Un altro sistema, meno usato: la banca presta i soldi e diventa socia dell'imprenditore. A investimento concluso divideranno gli utili o le perdite.
Sono modi di fare in perfetto accordo con il pensiero dei Padri della Chiesa su tale tema.
E' ovvio che NON dovrebbero essere riservati ad una sola categoria di persone, ma che ne dovrebbero poter beneficiare TUTTI gli interessati.

Anonimo ha detto...

Se poi l'Anonimo a cui piace il sistema bancario islamico, vuole, può farsi promotore di un' iniziativa di legge per modificare le leggi italiane sul prestito. Ma per TUTTI, non per i "cari" Mussulmani.
NOT WITH MY MONEY !

Se non sbaglio ciò fa parte del programma politico di Forza Nuova.

Anonimo ha detto...

Allora dobbiamo pensare che i loro banchieri facciano la fame e che siano degli altruisti impagabili?

Ecco, grazie della risposta, me l'ero sempre chiesto.

"Un orologio rotto segna l'ora esatta 2 volte al giorno" ha detto...

Sentite un po',
le pagine internet, siano esse blog, forum, social, etc.sono spazi privati. Spazi che i gestori mettono a disposizione di chi vogliono, alle condizioni che vogliono. Ciò detto, per quel meno di zero che conta il mio parere, penso che una seria battaglia anti-islamica, parta con il piede sbagliato se si limita a dire tutto il male possibile ed immaginabile. A costo di NON ESSERE OGGETTIVO. Se si lancia contro il nemico un'accusa falsa o esagerata, quando si scoprirà che tale accusa era, appunto, tale, ciò sarà, nelle mani del nemico una formidabile arma di propaganda, per far dubitare ANCHE delle accuse vere. Ricordiamoci che l'islàm è una falsa religione, e come tale, è un ostacolo alla salvezza eterna. E QUESTO DEVE ESSERE LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE PRINCIPALE. Questo il motivo per cui bisogna pregare affinché lasciano tale falsa fede. Se ci lanciamo in un miope :"Tutto ciò che fanno i mussuli è cattivo per definizione" a) mettiamo in parodia noi stessi; b) si fornisce loro una arma di propaganda. E' meno belluino, ma è più costruttivo e giusto dire, invece ci sono anche cose buone tra i musulmani. Cose che sono inserite in un contesto OGGETTIVAMENTE cattivo e servono da copertura per il resto, MA CHE SONO BUONE IN Sè. Come questi modi di gestire il credito, che sono coerenti con i consigli in tale materia dei Padri della Chiesa: Per esempio: Omar vuole 10.000 dollari in prestito per comprare una macchina. La Banca, invece di dargli i soldi ad interesse, acquista la macchina per lui, rivendendogliela ad un prezzo leggermente maggiorato. Quindi, non percepirà un "interesse" ma un "giusto profitto", non condannato dal Corano.
Un altro sistema, meno usato: la banca presta i soldi e diventa socia dell'imprenditore. A investimento concluso divideranno gli utili o le perdite.

"Un orologio rotto segna l'ora esatta 2 volte al giorno" ha detto...

Un altro sistema, meno usato: la banca presta i soldi e diventa socia dell'imprenditore. A investimento concluso divideranno gli utili o le perdite.

8 settembre 2017 08:24
Quanti imprenditori di casa nostra sarebbero felici di poter usufruire di un tale sistema. INVECE NO. La banca vuol i soldi. Se ti vanno le cose bene, ben venga, se ti vanno male, la banca ti fa fare i salti mortali per avere comunque pagati in primis gli interessi. Anzi, se la sorta capitale non la paghi e stati sempre a pagare interessi, da un lato ti fanno anche la paternale, dall'altro sei il loro cliente ideale.
"SOPRA LA BANCA, LA PATRIA CAMPA. SOTTO LA BANCA LA PATRIA CREPA" (Libera interpretazione di un canto di Erza Pound).

Anonimo ha detto...


EZRA POUND
CANTOS
CANTO XLV
CONTRO L'USURA
Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v'è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l'Annunciazione dell'Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e ancelle
non si dipinge per tenersi arte
in casa ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio stantìo
arido come carta,
senza segala né farina di grando duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l'usura, spunta
l'ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fè con usura
Duccio non si fè con usura
né Piero della Francesca o Zuan Bellini
né fu "La Calunnia" dipinta con usura.
L'Angelico non si fe' con usura, né Ambrogio de Preaedis,
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero
Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigiano
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l'arte d'intessere oro nell'ordito;
l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane amante
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra lo sposo e la sposa
CONTRO NATURA
Hanno portato puttane ad Eleusi
Carogne crapulano
ospiti di usura.

mic ha detto...

E' meno belluino, ma è più costruttivo e giusto dire, invece ci sono anche cose buone tra i musulmani. Cose che sono inserite in un contesto OGGETTIVAMENTE cattivo e servono da copertura per il resto, MA CHE SONO BUONE IN Sè. Come questi modi di gestire il credito,

Qui non si dice né si pensa "dalli al musulmano". Il discorso sul loro sistema creditizio (che ha i suoi pregi ma anche i suoi tornaconti e, alla fine, strumentalizzazioni) è venuto fuori da una proposta del sindaco di Torino discriminatoria nei confronti degli italiani...
In ogni caso che senso ha mettere in luce il positivo (che certamente riguarda le singole persone) di un 'sistema' intangibile che vuole da secoli il nostro annientamento attraverso la 'sottomissione' senza sconti? E' di questo che si cerca di far prendere coscienza a chi ancora non lo avesse capito.

Anonimo ha detto...


# Ancora sul prestito senza interesse dei musulmani

-- Il guadagno la banca musulmana ce l'ha lo stesso. Alla fine Omar che vuole comprare la macchina la paga sempre di più del suo prezzo di listino. Deve infatti remunerare la mediazione della banca, che gli ha procurato il denaro. Che la paghi, tale mediazione, con l'interesse sui 10000 dollari che riceve subito o sborsando alla banca un prezzo maggiorato per il suddetto acquisto fatto direttamente dalla banca, dal punto di vista sostanziale c'è differenza?
-- Il divieto del prestito ad interesse vale solo tra musulmani. Ciò ricorda l'analoga norma per gli antichi ebrei: Deuteronomio, 23, 20-21 : "Non esigere nessun interesse dal tuo fratello, né per danaro né per viveri, né per qualunque altra cosa che si presta a interesse. Esigi invece l'interesse dallo straniero, ma non dal tuo fratello, affinché il Signore Dio tuo, ti benedica in tutto quello a cui porrai mano, nel paese dove stai per entrare a prenderne possesso".
Forse Maometto si è qui, come per altri aspetti, ispirato al giudaismo, da cui fu inizialmente influenzato, unitamente al cristianesimo eretico della penisola araba? Si sa che questo permesso verso i Gentili, accordato da Dio agli ebrei del tempo, creò difficoltà interpretative non lievi ai Padri della Chiesa. Credo che l'interpretazione sia stata nel senso di una norma dettata da Dio, come si deduce dall'ultima riga, solo per quel determinato momento storico, nel quale Dio stava dando le terre dei pagani in possesso agli ebrei.
-- Infine va ricordato che secondo importanti scuole giuridiche musulmane, un musulmano vivente nel "territorio della guerra" può prestare ad interesse ad un infedele che viva nel "territorio della guerra" cioè a casa sua, in uno Stato non maomettano, p. e. in Italia. Siamo sempre ai due pesi e alle due misure, tipiche della concezione musulmana della vita. (Fonte: C. A. Nallino, "Delle assicurazioni in diritto musulmanno hanafita", art. del 1927, ora in ID., Raccolta di scritti editi ed inediti, a cura di Maria Nallino, vol. IV, Roma, 1942, pp. 62-84; p. 72: "...al Musulmano nel Territorio di guerra, è lecito prendere i beni degl'infedeli con il loro consenso, anche mediante prestito ad interesse e giuoco d'azzardo, giacché i beni degli infedeli sono concessi a noi [da Allah], soltanto è vietato l'inganno; ora il prender qualcosa con il loro consenso non è inganno"). Anche le assicurazioni sarebbero proibite dalla legge coranica. E come fanno le banche musulmane a reggersi, allora? Niente interessi, niente assicurazioni. Ci sono evidentemente forme contrattuali studiate ad hoc che permettono di rispettare formalmente il divieto religioso e di conseguire ugualmente il ricercato guadagno.
PP

Anonimo ha detto...

A 60 metri dal luogo nel quale lavori, sulla strada che tua moglie percorre più o meno a quell’ora tutte le mattine, al centro del centro di una piccola cittadina del Sud, nella quale il rischio più elevato è quello di scivolare se nevica, un soggetto ha tentato di violentare una persona che vedi tutti i giorni, che frequenta i tuoi stessi ambienti, che partecipa attivamente alla vita religiosa della tua comunità. Evito a piè pari la polemica tra favorevoli e contrari, tra accoglienza e chiusura, tra buonisti e colpevolisti. Essere stato costretto ad accompagnare la moglie al lavoro, perché se fosse passata di lì due minuti prima sarebbe potuto toccare a lei, essere costretto ad aspettare un messaggio che ti dica: “Sono arrivata a casa tutto bene”, essere costretto a temere per la sicurezza dei tuoi genitori che abitano qualche metro più in là, per i tuoi figli che giocano nella piazza vicino, ti fa cambiare prospettiva. D’accordo su decreti di espulsione che non funzionano, visto che molti destinatari tornano a delinquere nel Paese in cui hanno ricevuto il provvedimento, d’accordo sulla parola d’ordine che il Governo impone a tutti e tutto: “Minimizzare”, d’accordo su Forze di Polizia troppo impegnate a far fronte a carenze di mezzi e personale per riuscire a presenziare il territorio. D’accordo anche che nella realtà in cui viviamo ci sia chi continua a negare che l’8% delle persone compia il 39% dei reati, che continua a parlare dell’emigrazione dei nostri padri che morivano di lavoro un chilometro sotto terra a Marcinelle paragonandola a quelle di chi, in un Continente alla fame, trova 6.000 dollari o più per arrivare in Europa, che dicono a parole che bisogna accogliere, ma che evidentemente hanno case troppo piccole per cominciare dalla propria. D’accordo su tutto. Ma se ieri quella persona fosse stata mia moglie, mia madre, mio figlio, come avrei reagito?

"Un orologio rotto segna l'ora esatta 2 volte al giorno" ha detto...

Prendo e do atto che questo blog ha una linea, caratterizzata da determinate posizioni. Posizioni che condivido al 90%. Circa l'altro 10%, nessun problema:
a) gli unanimismi non mi sono mai piaciuti;
b)se penserò che ciò possa essere di sprone ad un dibattito costruttivo, ne continuerò a parlare. Se, invece, penserò che potrebbero essere fonte di fraintesi, pazienza. NE parlerò Altrove. Per ora internet è ancora (relativamente) grande e libero, ed ho ancora la possibilità anche di scrivere su qualche cosa di cartaceo.

Anonimo ha detto...

Fa parte del degrado sempre maggiore di Roma:
Accampamenti in Vaticano
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/capitale-stelle-pentole-fornelletti-sacchi-pelo-stendini-coperte-155181.htm

Ormai è cronaca quotidiana ha detto...

Suora di 71 anni picchiata da due marocchini

La suora è nota nella zona per la sua solidarietà nei confronti del prossimo. Proprio con la scusa di poter aiutare queste due persone è stata fermata. I due volevano venderle, almeno sembrava, delle scope. Invece è stata aggredita e picchiata.
I Carabinieri non escludono che il pretesto della solidarietà sia stato decisivo. Si tratta di due 23enni marocchini da anni in Italia con permesso di soggiorno. Si chiamano Noureddine El Hamzaoui e Mohammed Et Tahiri. Staremo a vedere quali saranno le decisioni nei loro confronti.