Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 3 gennaio 2019

Ma il Pontefice sbaglia: non c'è uomo perfetto - Camillo Langone

Sul recente «Meglio atei che cristiani ipocriti» di Bergoglio, Camillo Langone chiaro ed efficace, soprattutto per il dono della sintesi. Centrata ed opportuna la distinzione tra ipocrisia e incoerenza.
Aggiungo il commento di un lettore: "Se bisogna attendere di essere santi prima di diventare cristiani... allora solo la Madonna può definirsi cristiana. Invece, è vero che sia molto meglio essere cristiani che essere atei. E, ancora, è molto meglio essere cristiani e parlare male degli altri che essere atei. Non perché parlare male sia giusto o giustificabile, ma perché la misericordia di Dio - la misericordia VERA - implica il sapere e comprendere che siamo peccatori. Per questo nostro Signore ha creato la S. Confessione: non come una autorizzazione a peccare, ma come un salvagente che - qualora si cada nel peccato e ci si renda conto del male commesso con il proposito serio di non volerlo più commettere - possa tirare fuori ciascuno di noi dall'inferno cui sarebbe destinato se non arrivasse nostro Signore Gesù Cristo con la Sua Grazia (che passa dai Sacramenti e dalla preghiera) a tirarci in salvo".

«Meglio atei che cristiani ipocriti» è il titolo corrente per il primo discorso di Papa Francesco nel 2019, forse pronunciato per non darci tregua nemmeno durante le vacanze di Natale.
Si potrebbe come al solito dare la colpa ai giornalisti, grossolani e frettolosi, e dire che la catechesi del Santo Padre, stavolta centrata sul Padre Nostro, è stata molto più articolata. Vero: nell'Aula Paolo VI non sono mancate espressioni più sfumate. Ma anche falso: sono andato a leggermi il discorso completo, sull'ufficialissimo sito del Vaticano, ed effettivamente contiene un passaggio così sintetizzabile. Eccolo: «Quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in chiesa e stanno lì tutta la giornata o vanno tutti i giorni e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Questo è uno scandalo! Meglio non andare in chiesa: vivi così, come fossi ateo».
Si capisce che il Papa sta parlando a braccio, e pure questo fa parte del suo non darci mai tregua: come tutti vivo in una valle di lacrime e in più, come cattolico, mi tocca il pontificato di chi è solito parlare a braccio. Che può far rima con casaccio.
«Meglio non andare in chiesa» è un'affermazione pericolosa, le chiese sono già disertate abbastanza, speriamo non lo prendano in parola. Chesterton, un maestro di realismo cristiano, scrive che «se vale la pena fare una cosa, vale la pena di farla male». Bergoglio, che almeno nell'estrapolazione risulta un maestro di cristiano utopismo, prefigura chiese frequentate esclusivamente da persone che non odiano e non sparlano, e dunque chiese deserte. Siamo tutti più o meno ipocriti e se non ci rassegnassimo a fare male le cose buone (ad esempio andare a messa la domenica) faremmo soltanto quelle cattive. Meglio ipocrita che ateo: se non fossi credente non crederei nemmeno nell'esistenza del peccato, non avrei più nemmeno il freno del rimorso.
Secondo me esiste anche un problema lessicale: non ci sono più gli ipocriti di una volta, l'ipocrisia non è più quella dei tempi del Vangelo. Duemila anni fa Cristo identificava gli ipocriti con chi ostentava devozione per ottenere vantaggi sociali.
Oggi il Vicario di Cristo insiste con questa definizione senza tenere conto che, in una società secolarizzata come la nostra, ostentare devozione garantisce semmai compatimento, risolini. Anziché «ipocrita» bisognerebbe dire «incoerente»: ebbene sì, sono incoerente, le mie azioni spesso non coincidono con le mie dichiarazioni, faccio quello che posso e posso abbastanza poco. Un po' come (si parva licet) San Pietro che promise a Gesù fedeltà fino morte e poi, quando buttava male, fece finta di non conoscerlo nemmeno. O come San Paolo che scrisse: «In me c'è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo». Fossero vivi, anche Pietro e Paolo rischierebbero gli strali di Jorge Mario. (Camillo Langone) - Fonte

40 commenti:

mic ha detto...

Ci fossero davvero, questi benedetti bacchettoni ipocriti! Gente che sta in chiesa tutto il giorno per farsi ammirare. Pensate un po’: significherebbe che, per la nostra società, andare in chiesa, salmodiare e compiere opere pie significa ancora qualcosa.
https://campariedemaistre.blogspot.com/2019/01/piccolo-elogio-dei-bacchettoni-ipocriti.html

Anonimo ha detto...

certo mettere le tende in chiesa serve ma poi te la devi vedere a tu per tu con il Padrone di casa.
Forse, un po’ di moralisti “old style” in più rimetterebbero in riga questa società sbandata. Ben venga, dunque, l’esercito dei bigotti. Magari un giorno arriverà davvero a liberarci dall’oppressione del politicamente corretto e dalla dittatura dell’ateismo. Sperare non costa niente e, per quel che ci riguarda, noi già ripassiamo le preghiere in latino. Il santino benedetto lo vogliamo davvero.

Anonimo ha detto...

Santo Padre, a proposito di ciò che ha detto nell’ultima catechesi del mercoledì (2 gennaio 2019), ci permettiamo fare alcune osservazioni.

La prima riguarda la questione dell’ateismo. Ella ha detto che tutto sommato è meglio non andare in Chiesa, essere “atei”, piuttosto che operare una contro-testimonianza in una sorta di incoerenza tra fede e opere. Ecco le sue parole: “E quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in chiesa e stanno lì tutta la giornata o vanno tutti i giorni e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Questo è uno scandalo! Meglio non andare in chiesa: vivi così, come fossi ateo”.

Che l’incoerenza dei cristiani sia cosa negativa e scandalosa, è fuor di dubbio. Così come è scandaloso se si pretende piacere a Dio solo attraverso la fede, senza le opere. Ma dire che è meglio essere atei piuttosto che credenti incoerenti, non è accettabile. Non è lo è se è vero -come è vero- che i peccati che attengono al Primo Comandamento sono quelli ontologicamente più gravi. Certo, si può discutere fino a che punto questi peccati siano davvero intenzionali e sinceri (fino a che punto esiste l’ateismo teorico?); così come è vero che i peccati contro il Primo Comandamento non sono tra quelli più diffusi. Spesso si arriva a questi passando attraverso altri, molto più facili a farsi, per esempio quelli sul Sesto e sul Nono… Insomma, se tutto questo è vero, è pur vero che da un punto di vista oggettivo i peccati più gravi sono quelli relativi al Primo, perché toccano direttamente Dio.

Ciò che però, Santo Padre, è ancora più pericoloso nelle sue parole (queste, sì, ci permettiamo di definirle “scandalose”) è una sorta di induzione alla non-pratica religiosa. Già esiste (sopratutto in questi tempi) una forte accidia spirituale, ora, andare a dire che è meglio non frequentare le chiese, piuttosto che farlo incoerentemente, è quasi invogliare ad assecondare questa accidia; o peggio: a credere che tutto sommato basti comportarsi bene per piacere a Dio. Il che -come Ella sa molto bene- è puro pelagianesimo. Quel pelagianesimo che Ella ha spesso stigmatizzato nei confronti di alcuni cattolici.
....
http://itresentieri.it/santo-padre-ci-permetta-queste-riflessioni-le-riteniamo-doverose/

Anonimo ha detto...

Si capisce che il Papa sta parlando a braccio, e pure questo fa parte del suo non darci mai tregua: come tutti vivo in una valle di lacrime e in più, come cattolico, mi tocca il pontificato di chi è solito parlare a braccio. Che può far rima con casaccio.

Il fatto che bergoglio parli a braccio o meglio che "un papa" parli a braccio mon è un problema. Il problema sta nel fatto che questo occupante sede quando parla dice quello che in animo non ha cioè la fede, non ha conoscenza e ha solo intenzione e volontà distrurrtiva del cattolicesimo. franco

Anonimo ha detto...

Succede a Parma: dopo le mille false priorità sull’omo-eresia, i migranti, l’islam, l’ecologia, l’ambiente, il dialogo, il nuovo soggetto politico dei cattolici, la marce per la pace con i comunisti e i “Bella Ciao” cantati in Chiesa, un Vescovo guarda alla famiglia di Nazaret e… sbotta ripetendo le verità di natura!

«Due uomini e due donne che vivono assieme come marito e moglie non sono famiglia, anche se mettono al mondo dei figli, direttamente o indirettamente. Anche se viene ratificata da una legge o in qualche comune di Italia, questa non è famiglia».

http://www.totustuus.it/vescovi-esasperati-dagli-attacchi-alla-famiglia-parlano/

papista ha detto...

Ho letto il testo del discorso di papa Francesco e senza 'estrapolare', come fanno i media, solo una frase all'interno della prolusione, il concetto base è condivisibile: Essere veri cristiani significa testimoniare con parole, opere, malgrado le debolezze e le ricadute, di seguire i comandi affabili e misericordiosi di Cristo.

Carmelo G. ha detto...

Scusatemi, ma io non riesco a giustificare questo papa; alcuni dicono che sbaglia perché parla braccio. Ma è proprio quando si parla a braccio che viene fuori ciò in cui uno veramente crede, l’intensità e la purezza delle proprie convinzioni.
Ora, io conosco il primo comandamento, credo in esso e, tutti i giorni, più volte al giorno, rivolgo il mio pensiero al Signore, chiedo il Suo aiuto, Lo RINGRAZIO DI AVERMI creato e FATTO CRISTIANO ... Gli offro tutte le mie azioni ... e dunque, sinceramente, dico sinceramente, non riuscirei solo a pensare o, peggio ancora, a dire pubblicamente che è meglio vivere da ateo! Non potrei rinnegare ciò in cui credo, la ragione stessa del mio vivere. Sono peccatore e questo mi addolora. Che Dio abbia pietà di me!
Scusatemi ancora. Grazie!

Anonimo ha detto...

Quello del «meglio vivere da atei che da cristiani che odiano» è stato l’intervento della prima udienza generale del 2019 di papa Francesco ma, purtroppo, è solo l’ultimo ad alimentare fraintendimenti, divergenze interpretative, titoloni non proprio esaltanti. Tutto dovuto al cattivo giornalismo? Non saprei, dato che nelle redazioni i perfidi ci lavorano da un pezzo eppure a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI certe uscite spericolate non mi pare siano mai riusciti ad attribuirle: e sì che hanno avuto oltre tre decenni di tempo.

Ad ogni modo, mi tengo volentieri lontano da ogni polemica, anche perché la classifica tra atei e cristiani ipocriti non mi appassiona granché. Analogamente, non ho un’idea sulle «persone che vanno in chiesa, stanno lì tutti i giorni» e poi odiano per il semplice fatto che vedo per lo più chiese mezze vuote e confessionali deserti. Tuttavia, un piccolo pensiero desidero comunque formularlo affermando che sì, in chiesa conviene andarci. Sempre e comunque: da cristiani ipocriti, per ascoltare come Gesù fustigava i farisei e pure da atei, per non porre limiti alla provvidenza.

Non lo dico per provocare, ma perché le visite in chiesa sono come i cioccolatini di Forrest Gump: non sai mai quello che ti capita. Proprio come non lo sapeva il giovane André Frossard, ateo e figlio del partito comunista francese il quale, l’8 luglio 1935, entrò per caso nella cappella delle Figlie dell’Adorazione di Parigi e ne uscì convertito: «Sono entrato ateo in quella chiesa e sono uscito cinque minuti dopo che ero cattolico, apostolico, romano». Chiaro, non a tutti quelli che entreranno in una cappella toccherà l’esperienza del grande accademico francese. Ma una cosa è certa: nel dubbio, in chiesa è meglio andarci. In ogni caso.
Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...

-Mc Carrick com'è?
-Se chiede alla Congregazione c'è un dossier alto così su di lui.

L'uomo fidato dell'attuale pontificato ha dato o no contro-testimonianza?
O è importante che abbia dato copiosa-abbondanza (di soldi e voti)?

E se vale il "chi sono io per giudicare un", perché poi tanta durezza su chi commette un peccato di maldicenza (se fosse vero che dice il male)?

Meglio essere ateo... ?! Ma se Gesù è IL salvatore e se è (come in effetti è) necessario credere in Lui per salvarsi, perché volere tanto male a questi poveri atei?
O è all'uomo che si vuole male, dicendo brutto lamentarsi di qualche idea e potentato terreno, lasciando che si insolentisca e si sia indifferenti all'adorazione di Dio?

Oggi è l'onomastico di Gesù. Sarei un ipocrita se non Lo festeggiassi, evitando di nominarlo per non urtare qualcuno. Meglio ateo? No, meglio cristiano, sia pur limitato, ma con il desiderio di crescere nell'imitazione di Cristo.
Il quale, di certo, non le mandava a dire quando era il caso di dirle. Oserei dire: "papale papale", ma mai pro domo sua, perché offeso, bensì per dar gloria al Padre: è lo zelo per la casa che divora l'innamorato.

fabrizio giudici ha detto...

Frossard, ma anche Ratisbonne e chissà quanti illustri sconosciuti (umanamente parlando). Guzzo, nel suo bell'intervento, lascia capire - per chi ci crede e sa come sono le cose - che la Messa è importante perché vi si celebra il Sacrificio, e i frutti di quel Sacrificio sono copiosi, anche se gli ostinati possono sempre rifiutarli. Ma fortunatamente non tutti di quelli che sbagliano, anche pervicacemente, sono poi ostinati fino in fondo. E dunque il discorso di Bergoglio, per l'ennesima volta, pone la questione se lui al Sacrificio ci crede o no.

tralcio ha detto...

Quoto Fabrizio Giudici.
Andare "in chiesa" è molto più importante di andare a scuola o al lavoro, dove pure si può essere talora un po' ipocriti, anche se ciò non esime dall'andarci chi ne ha il dovere.
Andare "in chiesa" è mettersi a tu per tu con la Presenza Reale del Signore. Durante la Santa Messa è unirsi al santo sacrificio di Nostro Signore, che si ripropone (incruento, ma tale).
E se io sto lì, pur carico di qualche peccato, forse pure di ipocrisia, ho l'occasione per adorare Dio e lasciarmi guarire nelle mie miserie, dal Suo sangue versato per molti. Non c'è posto più necessario. Prego con il salmista: "Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita". Molto meglio lì.

Anonimo ha detto...

A questo punto, davvero non si capisce che senso abbia "recensire la monnezza".Non si fa che scendere al livello di chi la sparge. Eroici voi, che ancora avete questa voglia.

Valeria Fusetti ha detto...

Ma chi ha detto che essere atei voglia dire essere necessariamente persone che amano il prossimo, non odiano nessuno,praticamente perfetti in quanto coerenti ?Queste stupidaggini hanno riempito la mia vita dall'infanzia a quasi la maturità da un nonno comunista e ateo. E come il Papa, riferendosi ai cattolici del paese emiliano di cui facevamo parte, affermava: "Vanno in Chiesa ma sono degli ipocriti! Io faccio quello che dico !" Rivendicando una indubbia coerenza. E infatti subito dopo la guerra aveva lasciato il paese natale portandosi con lui non la moglie, bensì una ex compagna di scuola di suo figlio, cioè mio padre. Una povera orfana venticinquenne... Era ovviamente coerente con la dottrina del "libero amore"! Poi per essere coerente con: "La nostra vera Patria è la Russia, non questa manica di biancofiore" evadeva più tasse possibile. Coerente con la sua appartenenza al PCI non ha mai fatto mancare i fondi alla sezione locale del Partito.Come affermava orgogliosamente :"Ai nostri poveri ci pensiamo noi, non gli americani!" Mi sembra che troppo spesso le sparate del santo Padre sembrino una triste parodia del celebre saggio della Harendt, e che dalla "banalità del male" si rischi di scivolare nella banalizzazione del male. E essere atei è sicuramente male. Non un male fra tanti, è il male. Posso testimoniare in merito ...

Anonimo ha detto...

http://blog.messainlatino.it/2018/12/il-papa-e-gli-ex-onorevoli-comunisti.html

irina ha detto...

Concordo con Anonimo
3 gennaio 2019 20:26

Questi sono suoi sfoghi, a parer mio, perché ha sentore o il ragionevole dubbio che non ha presa totale sui fedeli. Cerca di colpevolizzare l'opposizione per riguadagnare il terreno che sta perdendo. Non sono considerazioni teologiche. Sono sue osservazioni esperienziali, al parlare dei cristiani cattolici magari di Presenza Reale, di Sacrificio Propiziatorio,di apostasie e anatemi, preferisce il parlare degli atei, magari di calcio, di politica. A mio avviso è un altro che ha sbagliato mestiere. La religione per lui forse è un fatto sociale, dove gli esseri umani si aiutano e si possono aiutare, senza tante storie. Un circolo del dopolavoro, un pranzo sull'erba con gli amici. Aggiungi un posto a tavola. I temi squisitamente religiosi non lo toccano. D'altra parte lui non è lì per confermare il già detto da NSGC, dagli Apostoli, dai Padri Latini e Greci, dalla Chiesa ante CVII,
no, lui è lì per 'aprire' la chiesa CVIIista al mondo e farla diventare globalismo religioso, cioè per dare al governo mondiale una religione sincretista che accontenti tutti...e nessuno forse. Forse la religione cristiana è stata scelta nella sua versione cattolica, non per la sua Dottrina, non per la sua Tradizione ma, perché già presente in tutto il mondo, già conosciuta, già stimata, quando ancora lo era. Ovunque possiede edifici religiosi che si impongono all'attenzione per bellezza e maestà. La sinistra, da quello che capisco, sia moderata che non, è con
lui, l'internazionale de sinistra del capitale lo sostiene e lui farà il suo vero mestiere, quello politico. Forse per questo BXVI si è dimesso e/o è stato fatto dimettere, perché per questo tipo di lavoro lui non era adatto. Qui non c'è da giostrasi con le filosofie, le teologie, le visioni storiche, le età del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, qui bisogna mettere tutti nella melting-pot, volenti o nolenti. Credo che sia qualcosa del genere quello che sta accadendo e che spesso evitiamo di guardare nel suo insieme. Se è così, bisogna tenere saldi rapporti con tutti i Cattolici che non vogliono farsi mettere nella melting-pot, loro.

Diego ha detto...

E vero che alcuni papi Dio li infligge. Spero che il pontefice non passi dalla chiesa che in pausa pranzo frequento perche troverebbe un cristiano che recita il rosario in latino (orrore!) ed in ginocchio sul marmo ai piedi dell'altare del Santissimo (in ginocchio minimo minimo ti becchi una scomunica!).il mercoledi dopo chioserebbe che ci sono cristiani che si mettono in mostra, poco importa che per un buon 95% del tempo sono da solo. Qualcuno ogni tanto porta un fiore alla statua della Madonna nell'altra navata (altri cristiani di vecchie idee e forse anche piu pericolose perche la Madonna non ha lesinato bastonate ai vertici della chiesa).
Fuori dalla chiesa extra comunitari a gogo (infedeli? Scismatici? Boh!) e qualcuno di loro aspetta i ragazzi con la corriera per spacciare.
Io ho perso anni della vita che il Signore mi ha donato ed un'ora in chiesa al giorno e il minimo che devo. Il S.Rosario è il mio corso di teologia, e ho intuito che si deve pregare finche si ha vita in corpo e salute per farlo bene.
Cosa dice il salmo 42? Ad deus qui laetificat juventutem mea...e la gioventu non è forse energia, tempo e salute? Il Signore deve ricevere solo peccati, dolori, questue o forse non merita anche il nostro tempo "migliore"?
Da vecchio o malato come farò? Semplice: non potrò! E da morto? Peggio ancora! Ora cè qualcosa che non hanno nemmeno gli angeli, il tempo di adorare Dio, il tempo di sbagliare e rialzarsi. Come possiamo pensare di passare l'eternita presso Dio se Egli non è già da ora un "chiodo fisso", un pensiero costante, un anelito di amore della creatura verso il suo Creatore?
La chiesa va a rotoli perchè ha perso la Fede e con essa il Timor di Dio. Pensino costoro a provare solo a ferire Trump, cosa accadrebbe loro? Incaprettati in un fiat e spediti con una bella tuta arancione chissa dove.
Ed allora come si può solo osare pensare di mancare di rispetto o addirittura attaccare chi è tre volte Santo? Scusate il post lungo e forse delirante ma mi sono lasciato prendere la mano...

mic ha detto...

Grazie Valeria!

fabrizio giudici ha detto...

Questi sono suoi sfoghi, a parer mio, perché ha sentore o il ragionevole dubbio che non ha presa totale sui fedeli.

Ma questo lo sa. Tuttavia, non si capisce come possa pensare di recuperare presa con queste uscite: semmai ha l'effetto contrario, quello di esasperare, e probabilmente è proprio questo l'intento nella prospettiva di forzare i cristiani ortodossi ad uscire dalla Chiesa.

Diego ha detto...

Scusate il refuso: "cosa si dice dopo il salmo 42"?

fabrizio giudici ha detto...

A proposito: se leggete LifeSiteNew si capisce che è partito l'attacco contro i vescovi USA. Prima è trapelata una lettera di Ouellet che mette in cattiva luce Di Nardo, e oggi è stata diffusa una lettera di otto pagine di Bergoglio che, a quanto capisco (non l'ho ancora letta tutta) addossa ai vescovi americani la colpa degli scandali, scaricando ogni responsabilità da Roma. Considerando che Di Nardo non è un cuor di leone, ma fu eletto al posto dei suoi accoliti Wuerl e Cupich, non escluderei un tentativo di sfruttare il prossimo evento di febbraio per cercare di ribaltare i rapporti di forza nella Conferenza Episcopale USA.

Valeria Fusetti ha detto...

Prego mic ! E anche se in ritardo Buon Anno a tutti... con cristiano fraterno affetto.

irina ha detto...

@ Fabrizio Giudici
Il tipo può essere iracondo. Lo ha dimostrato con i suoi atti d'imperio. Certo non recupera, però intimidisce e intimorisce che sono sentimenti paralizzanti.Non credo neanche più che voglia far uscire, vuole annichilire, svuotare le anime come hanno svuotato la Chiesa, mantenendo il guscio, l'apparenza. Soltanto. Chi non capisce ora, tra poco non capirà più perché la maschera, dell'apparenza, si sarà connaturata sul volto dei più.

Catholicus ha detto...

@ Valeria Fusetti 22:10: "essere atei è sicuramente male" : impossibile non concordare con lei, cara Valeria, chi le spara così è sicuramente nemico di Cristo e dei cristiani, di quelli veri, cioè i cattolici "tout court". Del resto, che Bergoglio sia ateo lo riconosce anche Vittorio Sgarbi, il che è tutto dire. Purtroppo la gran massa dei fedeli si lascia lavare il cervello dalle manovre dei mass media massonici (in prima fila avvenire, Fanghiglia Cristiana, settimanali diocesani, ecc.), che hanno abilmente e fraudolentemente messo una maschera da bonaccione ad un elemento che è tutt'altro, come ben sanno coloro che lo hanno sperimentato in Argentina. Il nuovo ordine mondiale, però, finirà sconfitto, presto o tardi (speriamo prima possibile) ed allora se la vedranno tutti con Cristo Giudice, questi signori, primo tra tutti lui, il biancovestito, e allora saranno cavoli amari...altro che star dritto dinanzi al SS.mo, a mo' di sfida;

Anonimo ha detto...

Da Claudio Fauci:

Chi va in chiesa non è migliore di altri, semmai riconosce di averne bisogno: se siamo malvagi pur andando in chiesa, chissà cosa saremmo senza l'aiuto della preghiera! Quella di Bergoglio è demagogia. Meglio cristiani imperfetti che "buoni atei" (gli atei sono inescusabili, San Paolo, Rm. 1, 20: "ita ut sint inexcusabiles. εἰς τὸ εἶναι αὐτοὺς ἀναπολογήτους)".

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2019/01/04/francesco-e-quella-singolare-benedizione-senza-benedizione/

Anonimo ha detto...

Allora, ecco le conclusioni dimostrate a suon di argomenti questa settimana:
a) Gesù non è un sanculotto inquieto.
b) Gesù è venuto per i malati e in chiesa ci si cura.
c) Chi parla a braccio parla a casaccio (Langone).
d) I normalisti sono sofisti abilissimi a giocare con le parole e prendono lucciole per lanterne.
Silvio Brachetta

Anonimo ha detto...

Padre Antonio Spadaro lancia sulla «Civiltà Cattolica» sette parole chiave per «tornare popolari» e contrastare l'onda sovranista. Intanto Marco Bentivogli si propone come leader movimentista degli «uomini di buona volontà».

Anonimo ha detto...

https://rivelazione.net/notizie/bergoglio-sponsorizza-lateismo-invece-del-pentimento-meglio-atei-che-cristiani-ipocriti/

Anonimo ha detto...

Magistero papale choc… decattolicizzante
Un linguaggio che propone domande senza risposta, contrapposizioni dialettiche senza sintesi, polarità senza combinazione e spesso usa frasi del tipo “sì…ma” dove il “ma” introduce non solo attenuanti ma eccezioni. E’ un linguaggio per immagini dalla problematica interpretazione teologica più che per concetti: la dottrina come pietre scagliate, la tradizione che non è un museo, il peccato chiamato fragilità, il confessionale che non deve essere sala di tortura … E’ un linguaggio che non chiude ma apre, non precisa ma pone domande, non conferma ma fa nascere dubbi. Un linguaggio “in tensione”, storico, biografico, esistenziale, dinamico, che procede per contrapposizioni e contraddizioni e che inquieta.
https://gloria.tv/article/nwyrmdLzRZ3e4kyMFHGiafAwi

Confesso a mio disdoro che da quel "Buongiorno" quanto attiene al Vicario di Cristo lo leggo da voi . Dato che raramente posso partecipare alla Messa VO , faccio la volonta' di Dio meglio che posso partecipando alla Messa doenicale NO . Poiche' mi piace bere l'acqua della sorgente se lì dove vado non la trovo cambio ovile ed e' per questo che ho notato in tre diverse Parrocchie i preti parlare di "fragilita'"e non di "peccati" ; finalmente ho scoperto il copyright di questa affermazione !

Anonimo ha detto...

Ormai non mi meraviglio più, penso che Bergoglio con questa uscita degna di uno che non ha fede voglia scioccamente colpire ancora una volta i suoi detrattori. E' fissato sul "parlar male degli altri", intendendo in realtà se stesso. E' centrato su di sè, non si preoccupa minimamente della fede di chi gli è stato affidato. Mi dispiace, il mio giudizio è davvero negativo, spero solo che Dio intervenga al più presto.

Catholicus ha detto...

"quanto attiene al Vicario di Cristo lo leggo da voi" : une vera gioia, per me, leggere tali parole, dato che da molto vado ripetendo ai quattro venti di non guardare, leggere o ascoltare il biancovestito di Santa Marta, per la serenità del nostro animo, per non perdere la calma, per non sentirci in colpa se ci prende il nervosismo. Ovviamente questo vale anche per tutti i suoi più agguerriti collaboratori, specie Vescovi e Cardinali, ma anche semplici preti d'assalto, di strada, pro migranti ed Lgbt. Di tutti loro, un bel giorno, non si sentirà più parlare, non rimarrà più alcuna traccia, e questo non per cause naturali (il trascorrere degli anni, dei decenni), ma perché scenderà in campo Lei, l'Immacolata, e farà piazza pulita. Non c'è demone o essere umano che possa tenerLe testa, alla Regina delle Vittorie. Viva Maria, Christus Vincit !

Preghiera per i Sacerdoti . ha detto...

P.S. Perdonatemi se riprendo per un momento il filo , per mia fortuna non mi accontento tanto facilmente , ovvero : per ogni passo del Vangelo leggo prima il commento che ne fa Don Dolindo Ruotolo , poi ascolto il Sacerdote della Parrocchia e poi altre tre o quattro omelìe di Sacerdoti sicuri che so di trovare in internet .
Ebbene il 1° dell'anno (Maria SS.Madre di Dio )ho partecipato a 2 sante Messe in due Parrocchie distanti tra loro tanti kilometri .
A quella del mattino il Sacerdote (brasiliano)ha esordito con ricordarci l'alternarsi delle stagioni e i festeggiamenti del capo d'anno anche tra i primitivi e la giornata della pace indetta dal Papa . E la Madre di Dio ?... Non pervenuta .
Alla Messa delle 19:oo l'omelìa inizia ricordandoci che il Vangelo e' lo stesso della Nativita' di N.S.G.C. ( Fine), poi parla della giornata della pace ripetendo cio' che ha detto il Papa al mattino e all'Angelus , dell' amore vicendevole , del prendersi cura fino a morire se necessario per il fratello . E la Madre di Dio ?...Non pervenuta .
Grazie a Dio c'e' Don Dolindo e in internet P.Giorgio Maria Fare' e finalmente ho ascoltato l'omelìa del1° dell'anno su Maria SS.Madre di Dio !

https://www.veritatemincaritate.com/2019/01/maturare-un-vero-cammino-di-fede-per-poter-davvero-iniziare-ad-amare/

https://www.dropbox.com/s/0vtkf9szhjlu1no/190101-Omelie-VeroCamminoDiFede.m4a?dl=0

Anonimo ha detto...

OT
I SACERDOTI CHE SI OPPONGONO AL DECRETO SICUREZZA, COSA FANNO CONTRO GLI ATTI DEI SINDACI CHE 'SPOSANO' COPPIE DELLO STESSO SESSO?

Anonimo ha detto...

"La religione per lui forse è un fatto sociale, dove gli esseri umani si aiutano e si possono aiutare, senza tante storie. Un circolo del dopolavoro, un pranzo sull'erba con gli amici".Ha descritto alla perfezione il personaggio e i suoi simili. Grazie.

Mary Grimaldi ha detto...

Strano, io ricordavo un Langone molto salace e ironico nei confronti di chi si scandolezzava per le scelte di Bergoglione sui capi d'abbigliamento da usare come pontefice appena eletto (no more mozzetta, e.g.).

Mary Grimaldi ha detto...

ma che poi è un dovere 'morale' disertare le chiese di oggi, basta con le lagne di Langone

Piero Mainardi su Fb ha detto...

Però, effettivamente, un cuore gonfio di odio, pronto alla maldicenza e al rancore, pieno di sé e ripiegato su di sé, perché ottuso e refrattario alle esigenze della conversione e della trasformazione continua che la grazia di Cristo esigono da ogni anima fino a poter dire che è "Cristo che vive in me", ma mascherato da "atti di devozione" e di "culto", ripetuti come gesti rituali staccati, per ipocrisia o per abitudinarietà, da una forte consapevolezza della continua necessità della propria conversione meritano oggettivamente una strigliata, perché sono oggettivamente di scandalo, allontanano i deboli, e sono una oggettiva presa per i fondelli di Dio, del prossimo sia credente che non.
Queste persone esistono e non è detto che anche noi non cadiamo talvolta in questo peccato. Qui il Papa si rivolge, credo, contro coloro, formalmente credenti a tutti gli effetti, che strutturalmente fanno dell'ipocrisia una cifra del rapporto con la fede e la maschera della loro vita; e talvolta ciò accade anche per la superficialità di come si è ricevuta la fede. Il richiamo severo fino a far prendere loro coscienza che malgrado l'esteriorità che esibiscono sono sostanzialmente atei ci sta tutto.
Qual è il problema, allora?
Il problema è che il tema dell'ipocrisia dei credenti è la variante sistematica all'altro tema costante trattato dal Papa, cioè i migranti, due vero e propri dischi che si interrompono nel medesimo punto la cui ripetitività sommerge il silenzio su tante altre questioni relative sia alla fede che alla vita di fede.
Quindi, come dico sempre, fin dove le sue parole servono a scuoterci e a scuotere, accettiamole; sul resto stendiamo un opportuno silenzio o un opportuno completamento, se incalzati dalla necessità, di quei concetti e di quel punto di dottrina che il Papa, non di rado, lascia scoperti.

Anonimo ha detto...

Il ricatto morale non è mica nato con gli scafisti trafficanti di esseri umani, risale alla notte dei tempi ed è la forma di violenza più praticata perché alcune vittime si fanno prendere dagli scrupoli e cedono al ricatto, facendo un doppio danno, a loro stessi che accettano di subire la violenza, ed anche a quelli che pensano di salvare, perché una volta datala vinta al delinquente ricattatore questi ci riprovera' moltiplicando gli episodi, visto che gli è andata liscia una volta! Anche nel ricatto vero e proprio funziona così, guai a cedere la prima volta, poi i ricatti continueranno fino a quando ci saranno guadagni da estorcere! Ed alla fine comunque bisogna arrivare a ribellarsi, tanto vale farlo subito! La faccenda delle due navi non è altro che un ricatto morale, costruito su misura per riaprire la tratta Libia -Italia , è il colpo di coda degli scafisti che, messi all'angolo della politica di Salvini, che ha trascinato tutta l'Europa, tenta l'ultimo colpo, appronta due navi, le riempie di donne e bambini e così parte il ricatto! Se dovesse andare bene per loro il giorno dopo ricomincerebbe il traffico peggio di prima, con tutte le conseguenze del caso, come abbiamo subito fino a qualche mese fa! È evidente a tutti che non bisogna cedere e che cedere significa il ripristino immediato della tratta di esseri umani! Il problema è però sempre il solito 5stelle, pieno di accoglioni xenofili sinistrati radical chic, che stanno anche loro ricattando di Maio, con buoni risultati, visto che già si è sbracato! Gira e rigira torniamo sempre allo stesso punto, il 5stelle che è una armata Brancaleone dove non sai mai qual è la linea politica, dove si oscilla continuamente da un estremo all'altro, con un timoniere che manda la barca a destra e a sinistra continuamente! E che forse non ha la caratura di un leader vero, perché la supposta onestà non basta per governare, ci vogliono anche le palle per assumersi le responsabilità! Che sarebbe successo al mondo se al posto di Churchill ci fosse stato uno che se la faceva sotto al pensiero della guerra da fare con Hitler? Avrebbe ceduto, ed avrebbe così procurato molti lutti in più rispetto a quelli che avrebbe voluto evitare! Bisogna essere ben consapevoli di tutto ciò, e sapere che abbiamo un solo uomo che si oppone al trionfo della delinquenza organizzata degli scafisti, uno solo, che ha gli attributi per governare! Tutti gli altri sono quaquaraqua' pronti a calarsi le braghe e ad annullare in un colpo solo quanto fatto per bloccare l'invasione! Non dimenticatelo mai! Non abbandonatelo!

irina ha detto...

Manteniamo la linea presa con i migranti, con fermezza e fortezza.
Osserviamo attentamente la Francia per capire lì chi sta tradendo chi.
Per quello che riguarda le palle, mancano. In settant'anni un popolo è stato evirato.
La strategia, seguita a tal fine, ricorda le guerre dell'oppio.

Anonimo ha detto...


Paragoni storici

Churchill ha fatto sì la faccia feroce contro Hitler. Poteva comunque contare sull'appoggio
dell'America di Roosevelt, il quale, dopo Dunkerque, in cambio della concessione di basi, stava rifornendo gli inglesi di navi, armi e concedendo aperture di credito, come se fosse già in guerra con Hitler da alleato dell'impero britannico.
Salvini invece alle spalle non ha nessun potente o più potente. Ha una buona fetta del popolo italiano, il che non è da buttar via. Non credo però la maggioranza, decisamente sviata dai miti del "politicamente corretto". Bisogna comunque resistere, non cedere ai ricatti del falso umanitarismo. I "migranti" sono invasori musulmani e loro stessi lo sanno benissimo. Abbiamo il diritto di difenderci. Cosa che comunque Salvini finora ha fatto sempre nel rispetto delle nostre leggi.