Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 25 gennaio 2019

Venerdì 25 gennaio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “senza di Lui non possiamo far nulla” (Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
«Adoro te devote» - 
san Tommaso d'Aquino
(uno dei cinque inni eucaristici scritti in occasione dell'introduzione
della solennità del Corpus Domini nel 1264 su commissione di papa Urbano IV)
Adoro te devote, latens Deitas,
Quæ sub his figuris vere latitas;
Tibi se cor meum totum subjicit,
Quia te contemplans totum deficit.
Visus, tactus, gustus in te fallitur,
Sed auditu solo tuto creditur.
Credo quidquid dixit Dei Filius;
Nil hoc verbo veritátis verius.
In cruce latebat sola Deitas,
At hic latet simul et Humanitas,
Ambo tamen credens atque confitens,
Peto quod petivit latro pœnitens.
Plagas, sicut Thomas, non intueor:
Deum tamen meum te confiteor.
Fac me tibi semper magis credere,
In te spem habere, te diligere.
O memoriale mortis Domini!
Panis vivus, vitam præstans homini!
Præsta meæ menti de te vívere,
Et te illi semper dulce sapere.
Pie Pelicane, Jesu Domine,
Me immundum munda tuo sanguine:
Cujus una stilla salvum facere
Totum mundum quit ab omni scelere.
Jesu, quem velatum nunc aspicio,
Oro, fiat illud quod tam sitio:
Ut te revelata cernens facie,
Visu sim beátus tuæ gloriæ. Amen
Adoro Te devotamente, Dio che Ti nascondi,
Che sotto queste apparenze davvero Ti celi:
A te tutto il mio cuore si abbandona,
Perché, contemplandoTi, tutto vien meno.
La vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano
Ma solo con l'udito si crede con sicurezza:
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio,
Nulla è più vero di questa parola di verità.
Sulla croce era nascosta la sola divinità,
Ma qui è celata anche l'umanità:
Eppure credendo e confessando entrambe,
Chiedo ciò che domandò il ladrone penitente.
Le piaghe, come Tommaso, non vedo,
Tuttavia confesso Te mio Dio.
Fammi credere sempre più in Te,
Che in Te io abbia speranza, che io Ti ami.
 Oh memoriale della morte del Signore,
Pane vivo, che dai vita all'uomo,
Concedi al mio spirito di vivere di Te,
E di gustarTi così sempre dolcemente.
Oh pio Pellicano*, Signore Gesù,
Purifica me, immondo, col tuo sangue,
Del quale una sola goccia può salvare
Il mondo intero da ogni peccato.
 Oh Gesù, che velato ora ammiro,
Prego che avvenga ciò che tanto bramo,
Che, contemplandoTi nel volto rivelato,
A tal visione io sia beato della tua gloria. Così sia.
* simbolismo eucaristico del pellicano 
Secondo una leggenda che risale al Medioevo il pellicano (dotato di un largo becco nel quale custodisce i pesci per i suoi piccoli), in tempi di magra, alimentava i suoi figlioletti col sangue tratto dal suo stesso petto. Un tale ammirevole comportamento ha portato a mettere in relazione quest’uccello con Nostro Signore Gesù Cristo, il quale offre il suo stesso Corpo nell’Eucaristia per alimentarci.  Già agli albori del V secolo, San Girolamo si avvalse di questo significato simbolico commentando il versetto 7 del Salmo 101: “Assomiglio al pellicano del deserto, sono come il gufo tra le rovine”. Secoli dopo, esso ha ispirato una delle più belle strofe dell’inno Adoro te devote, nel quale San Tommaso d’Aquino esclama: “Pie pellicane, Iesu Domine, me immundum munda tuo sanguine. Cuius una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere – Signore Gesù, tenero pellicano, lavami, me immondo, col tuo Sangue del quale una sola goccia già può salvare il mondo da tutti i peccati”. Il simbolismo eucaristico di quest’uccello si trova anche in numerose opere d’arte: sculture, pitture e persino in testi letterari, come quello della Divina Commedia.

3 commenti:

Auxilium cristianorum ora pro nobis ! ha detto...

" Non si troverà quasi più l’innocenza nei bambini, né la modestia nelle donne. "

https://gloria.tv/article/rdkr9XQ8ebNT1NhxQ6626E3M6

La festa di Nostra Signora del Buon Successo si celebra il 2 febbraio e la sua devozione venne approvata nel 1611.

Per amore di Colui che ci ha amato per primo . ha detto...

A Modena con il cardinale Simoni.
L’appuntamento con questo grande testimone della fede cattolica è dunque sabato 26 gennaio alle ore 15.30 presso il centro “Famiglia di Nazareth” a Modena in via Formigina 319. Alle ore 18 il cardinale presiederà la Santa Messa presso la Cattedrale Metropolitana di Modena, con la Schola Gregoriana dell’antica cappella musicale del Duomo.
http://www.iltimone.org/news-timone/modena-cardinale-simoni-colui-perdono-suoi-aguzzini-comunisti/

Anonimo ha detto...

008 Oggettività Della Conoscenza Dogmatica
Catechesi di don Alfredo Maria Morselli
https://www.youtube.com/watch?v=sAD7DVQNeh8