Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 20 gennaio 2019

Decreto sicurezza, non è materia da obiezione di coscienza - Stefano Fontana

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Ulteriori più ragionati approfondimenti.

L'obiezione di coscienza al decreto sicurezza invocata da alcuni sindaci e, purtroppo, anche da alcuni vescovi non c'entra nulla con la vera obiezione della coscienza umana, che è a carattere universale e oggettivo, riferita a un valore morale assoluto. Sulla politica dei flussi migratori e sulle nuove norme per la sicurezza non ci sono assoluti morali in gioco, ci sono solo posizioni soggettive. E non è un caso che i vari Orlando, Martina e compagnia siano contrari alla vera obiezione della coscienza, vedi unioni civili e aborto.
Un gruppo di sindaci e di governatori fa obiezione di coscienza al decreto sicurezza del governo. Alfredo Mantovano li ha giustamente accusati di essere incoerenti (vedi qui). Io li accuso di non aver ben compreso in cosa consista l’obiezione di coscienza. Con il che, però, non li assolvo dall’accusa di incoerenza.
L’obiezione di coscienza è moralmente legittima quando non è l’obiezione della mia coscienza, ma è l’obiezione della coscienza. L’obiezione che ogni coscienza di un essere dotato di intelligenza farebbe davanti ad una situazione moralmente inaccettabile. La vera obiezione è quella della coscienza umana in quanto tale, a carattere universale ed oggettivo, e non della mia coscienza soggettiva che potrebbe inseguire i propri interessi o desideri. Non per nulla quando si parla di coscienza bisognerebbe sempre aggiungere “retta coscienza”, o coscienza ben formata.

Quando gli ecclesiastici parlano di coscienza, come per esempio il cardinale Bagnasco [qui], dovrebbero sempre adoperare questa espressione completa – “retta coscienza” – altrimenti il loro discorso si appiattisce sul soggettivismo imperante.

Il fatto che i sindaci e i governatori dissenzienti facciano appello alla loro coscienza e non alla coscienza è dimostrato da vari elementi. In primo luogo dal contenuto della stessa loro obiezione di coscienza. Per motivare la coscienza a dire legittimamente di no, il tema in gioco deve avere un valore morale assoluto, deve cioè vietare di fare una azione che non si può mai fare, in nessuna circostanza e per nessuna intenzione. Se una nave in mare incorre in un naufrago non si può non accoglierlo. Si tratta di un precetto morale negativo a carattere assoluto: non uccidere. Ma se si tratta di pianificare una politica dell’accoglienza bisogna soppesare vari valori in gioco. In questo caso non ci sono assoluti morali negativi, ma una serie di strade da percorrere per fare il bene nel modo migliore. In questo decreto sicurezza, quindi, non c’è spazio per una obiezione della coscienza.

Facciamo anche una controprova. Ci potrebbe essere chi fa obiezione di coscienza per i motivi opposti a quelli dei sindaci e governatori. Per esempio, uno potrebbe dire che, siccome è stato accertato il traffico di persone da parte di organizzazioni criminali, mi rifiuto di accogliere questa nave perché in questo modo favorisco il crimine. Un altro potrebbe decidere di fare obiezione di coscienza contro chi vuole aprire i porti perché in questo modo si rafforza il disimpegno di altri Paesi europei o non europei che scaricano colpevolmente solo sull’Italia l’impegno di accogliere. Un altro ancora potrebbe ricordare degli ultimi immigrati accolti in Italia i quali, dopo poche ore, erano già tutti fuggiti dal centro di accoglienza, nonostante la stampa li avesse dati per quasi morti, decidendo di non concedere più spazi a strumentalizzazioni del genere.

In questi tre casi l’obiezione della coscienza non c’entra nulla, come specularmente non c’entra nulla nel caso dei sindaci. Se i sindaci si appellano alla loro coscienza, allora devono accettare che anche gli altri si appellino alla loro, motivando così scelte opposte, tutte ugualmente degne. Se invece tutti decidessero di appellarsi alla coscienza, universalmente e oggettivamente intesa, allora dovrebbero concludere che in questo caso gli estremi non ci sono perché non ci sono assoluti morali in gioco.
Qui torna anche il tema della coerenza. Il sindaco di Palermo Orlando, il segretario del Partito Democratico Martina e i Grillini che ora scoprono l’obiezione di coscienza, hanno sostenuto e votato molte leggi contro natura e che contrastavano con assoluti morali negativi inoppugnabili. Essi vorrebbero vietare l’obiezione di coscienza ai medici operanti nelle struttura sanitarie pubbliche e che siano contro l’aborto. La legge Cirinnà che essi hanno votato impone a tutti gli amministratori pubblici di fare scelte contro la propria coscienza dato che impone la parificazione dei matrimoni gay ai matrimoni naturali. Facendo il proprio dovere lavorativo un pubblico amministratore compie automaticamente il male.

Contro tutto questo né Orlando né Martina né altri della compagnia hanno mai sollevato non dico il diritto all’obiezione della coscienza ma nemmeno il diritto all’obiezione della mia coscienza. Questa incoerenza non è però casuale ma deriva dalla loro concezione di obiezione di coscienza: conoscendo essi (quando va bene) solo la forma soggettivistica – l’obiezione della mia coscienza – e non quella universale e oggettiva – l’obiezione della coscienza – è giocoforza che accettino tutte le obiezioni di coscienza, anche le più strampalate, tranne quella che si proponga invece come obiezione della coscienza. L’attuale sistema vuole sbarazzarsi di questa obiezione, che però è quella vera e unica.
Da qui la “sagra” delle obiezioni di coscienza, come quella di Orlando & soci, che assomigliano, seppure in forma più naïve, a quelle di Pannella e Bonino ai loro tempi gloriosi. - [Fonte]

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come di può fare obiezione di coscienza su un decreto NECESSARIO SE NON SI VUOLE LA GUERRA CIVILE.

Anonimo ha detto...

Il papa all'Angelus di oggi:
"Penso alle 170 [numero sparato a caso e in eccesso] vittime naufraghi nel Mediterraneo, cercavano futuro per la loro vita. Vittime forse di trafficanti di esseri umani, preghiamo per loro. E per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'Angelus odierno, nel quale ha definito la doppia tragedia nel Mediterraneo tra i suoi "dolori nel cuore".

Ma la responsabilità non è soprattutto dei trafficanti?
E quando ha definito "dolori del cuore" le migliaia di cristiani perseguitati nei paesi islamici?

Fresca di oggi , in gergo :"Cala,calla". ha detto...

Fuori Roma : La Caritas romana , per cinque mesi , inviera' nei paesi limitrofi formatori di centri ascolto per l'accoglienza .

Anonimo ha detto...

la responsabilità di quello che è successo. E'SICURAMENTE di trafficanti di esseri umani...E DI CHI DA LORO LI COMPRA.

Per i "dolori nel cuore" provi con un trapianto dagli esseri umani COMPRATI E TRAFFICATI.

Anonimo ha detto...

Da giorni è apparsa questa notizia di una gravità inaudita ma solo riportata da La Verità di Maurizio Belpietro e non dai giornaloni (di partito) tutti presi a scannare quelli della Manovra di Governo.
Già un anno fa Alessandro Meluzzi con la drammatica vicenda della povera Pamela Mastropietro, aveva dato l'allarme sulla mafia nigeriana, il cannibalismo tribale e il traffico d'organi, (e questo mi fa pensare a quanti migranti minorenni approdati da noi poi sono svaniti nel nulla)
Contro Meluzzi ci sono stati diversi tentativi di smentirlo, come successe a Quarto Grado, che le sue erano affermazioni criminali, da parte del criminologo Picozzi, ed aggiungo, che se è tale, avrebbe e dovrebbe essere al corrente di certi fatti come chiunque abbia studiato Antropologia culturale!
Ma si sa che, non si muove foglia se il proprio sinistro partito non voglia...

Anonimo ha detto...

della povera Pamela Mastropietro,

cerchiamo di tenere a mente il giorno, il mese e l'anno della sua morte e dello scempio dei suoi resti mortali. Sarebbe bene che chi possiede ancora i giornali non solo continui a conservarli ma, ne faccia fotocopie perchè nelle prime ore uscirono particolari poi mai più ripetuti.

Anonimo ha detto...

È estremamente pericoloso quando per farti ingoiare un rospo bello grosso cercano di indorarti la pillola il più possibile. Sfruttano dei problemi reali e gravissimi (il dramma della violenza contro le donne o degli africani perseguitati nei loro paesi e costretti a scappare verso l'Europa per cercare una vita migliore) per i loro progetti a lungo termine: preparano un mondo dove la virilità nel suo senso più ampio e il cristianesimo europeo così come lo conosciamo oggi vengano sostituiti da qualcos'altro. Vogliono colpevolizzare un'intera categoria di persone (i maschi bianchi eterosessuali cristiani) come se fossero per la loro stessa esistenza degli oppressori di altre categorie di persone, al fine di creare una vera rivoluzione, una vera sostituzione etnica e culturale, e per assemblare dei popoli più deboli e più facilmente assoggettabili al potere nuovo che si verrà a costituire.
È chiaro che possono farlo sfruttando i problemi e le mancanze e le ottusità presenti nelle nostre società "più sviluppate" odierne, che sono tanti e strutturalmente significativi. La nuova rivoluzione, la nuova umanità che vogliono costruire e stanno già costruendo (perché questi progetti sono in piedi da molti anni ormai), sarà certamente diversa dalla nostra contemporanea, ma è un'utopia pensare o sperare che sarà migliore di essa.
(Luca Dal Bon)

Chiamiamo le cose col loro nome ha detto...

Se sono in viaggio su di una nave e questa subisce un gravissimo incidente in mare (ricordate il Titanic!) rischio un naufragio e divento un naufrago a causa di un evento inatteso e imprevedibile. Se invece mi imbarco su un gommone o su un barcone che ha praticamente zero possibilità di attraversare più di mille miglia di mare per arrivare forzatamente dove vorrei sono solo uno scellerato e - sostanzialmente - anche un potenziale assassino, se ho portato con me anche dei bambini e delle donne incinte mettendone a rischio le vite.
Chiamiamo le cose coi loro nomi.

irina ha detto...

La maggior parte di questi sindaci, suppongo, ha compiuto almeno gli studi medi superiori, dove negli ultimi tre anni l'insegnamento della filosofia è d'obbligo.
Questo episodio dimostra quanto si esca impreparati dalla scuola media superiore. Non voglio pensare che qualcuno di loro abbia anche qualche laurea. Magari in Giurisprudenza. Oppure in Filosofia.

La nostra cultura si è fatta intellettuale, astratta, fin dai primi anni di scuola, ma questo intellettualismo prematuro e fuori luogo non lascia segno alcuno, non riscalda il cuore e non forma la mente. Ho avuto la fortuna, da giovanissima, di conoscere persone che erano passate solo attraverso le elementari, a volte solo per i primi anni dove si insegnava a leggere e scrivere e far di conto. Questa istruzione elementare si inseriva in una vita semplice dove la Chiesa non finiva mai di educare i componenti del suo gregge fino alla loro morte. E queste 'cose filosofiche erudite' i semplici ed ignoranti le sapevano, le distinguevano nei fatti della loro vita, ad occhi chiusi.

Da Fb ha detto...

In Nigeria non c'è alcuna guerra.

La Nigeria non è mai stata colonia italiana.

In Nigeria abitano 191 milioni di nigeriani, che non parlano italiano e la cui stragrande maggioranza è islamica, oppure protestante, atea e una minoranza cristiana cattolica.

In Nigeria esistono aeroporti da cui, con meno di 1.000 euro, puoi tranquillamente venire in Italia, presentarti alla dogana/frontiera, farti riconoscere ed ottenere un regolare permesso di soggiorno di alcuni mesi, per turismo, studio, lavoro.

In Nigeria ci sono organizzazioni criminali che organizzano viaggi pericolosissimi per emigranti clandestini, falsi profughi, falsi rifugiati, ed evitare loro di essere controllati alle frontiere, spesso sono delinquenti e criminali in fuga dalla giustizia.

In Libia, nazione islamica, c'è una guerra civile in corso tra islamici, non sono più colonia italiana dal 1943.

In Libia, altre organizzazioni criminali, organizzano traversate illegali per portare in Italia, illegalmente criminali, terroristi, delinquenti, islamici, fondamentalisti, integralisti, in accordo con scafisti, organizzazioni mafiose e false ONG, ONLUS, Caritas, sinistroidi italiani, massoni.

Ora se muoiono mentre tentano questo reato, per arrivare poi in Italia e farsi mantenere da parassiti o compiendo crimini, ci sarebbe qualche genio che mi spiega perchè la colpa della loro morte dovrebbe essere di Salvini?

Anonimo ha detto...


La "criminalizzazione del maschio bianco adulto eterosessuale cristiano" è cominciata molti anni fa, con il femminismo, per sua natura saffico o al massimo 'bisessuale", ben prima delle attuali emergenze, in parte pilotate dai c.d. "poteri forti"
O.

Anonimo ha detto...

Il popolo greco ieri ha manifestato per la sua identità nazionale, migliaia arrivati ad Atene da tutto il paese..
Silenzio sui nostri media, troppo impegnati nella propaganda..

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/amp/ContentItem-7b215c27-50a2-4661-a455-b1fe89057aaa.html?__twitter_impression=true

mic ha detto...

"Inquieta i cattolici, e ne fa ribellare alcuni, dire, come fa lui, che l'Islam è una religione di felicità, di pace e di tolleranza, che è una via di salvezza che conduce anch'essa a Dio (le comunità islamiche italiane avevano preteso questa stessa dichiarazione da Giovanni Paolo II, senza riuscirci; N.d.A.)", aggiunge Sansal. Che solleva un inquietante dubbio: "In quale direzione evolverà papa Francesco, ora che i cristiani che ha deluso e i musulmani che ha incoraggiato si attendono molto da lui?".

http://www.ilpopulista.it/news/18-Gennaio-2019/31671/gesu-migrante-scrittore-algerino-fa-nero-il-papa.html

Anonimo ha detto...

Oseghale sarebbe stato sostenuto per tre mesi da una parrocchia di Macerata. Il parroco di Villa Potenza, secondo lo zio di Pamela, intervistato da La Verità, per tre mesi avrebbe devoluto al nigeriano e alla sua compagna, grazie alle offerte dei fedeli, la somma necessaria al pagamento dell’affitto dell’appartamento di via Spalato. Lo stesso in cui Pamela è stata uccisa e fatta a pezzi. Non solo. Oseghale, che ora è accusato di violenza carnale, omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, sempre secondo l’avvocato della giovane, sarebbe stato anche protagonista della Giornata del migrante celebrata nella parrocchia, durante la quale avrebbe letto ai fedeli la lettera pastorale scritta da Papa Francesco. Gesti di solidarietà che appaiono beffardi davanti alla tragica fine di Pamela.

irina ha detto...

Il senso del limite, il senso di responsabilità, il senso del dovere, il senso del giusto, il senso della vergogna, il senso della vita, il senso della morte...abbiamo perduto ogni senso, ogni sensibilità, ogni raziocinio. Siamo nel vuoto e nel pensier fingiamo di essere pieni di ogni bene. Siamo impazziti.
Ma come si pensa che Oseghale possa tornare (se mai gli fu dato) a connettere,se non lo si pone in condizioni di silenzio e solitudine? Lo si trastulla come se avesse rubato una mela al mercato delle mele.Bisogna che ognuno si prenda le sue responsabilità. Dobbiamo riconoscere che la chiesa non c'è più, non ha più neanche un'idea del recupero, questa storia è uno scaricabarile infinito. Perchè? Perchè tutti fingono 'normalità'? Forse Oseghale non è il protagonista dei fatti ma, solo della narrazione? Allora quali sono i fatti veri? Cosa c'è, chi c'è dietro questa filiera di orrori? Chi c'è dietro la narrazione?

Anonimo ha detto...

C’è un motivo se sono riprese le partenze ed “è la presenza della navi delle Ong al largo della Libia. I trafficanti sanno che le navi delle organizzazioni umanitarie sono a poche miglia dalla costa e dicono ai migranti: poche ore e vi salvano, salite su questo gommone. Mica dovete arrivare fino in Italia! Loro si fidano e partono”. A parlare è il colonnello Masoud Ibrahim Abdelsamad, capo del centro di coordinamento internazionale della Guardia Costiera libica che spiega la situazione a Il Giorno: “Non dico certo che le Ong sono in accordo con i trafficanti ma che i trafficanti usano spregiudicatamente la loro presenza per fare i loro affari. E visto che i trafficanti usano gommoni in pessime condizioni e li caricano all’ inverosimile il risultato che chi non viene salvato nelle prime 10-16 ore di viaggio spesso affoga”.

https://ith24.altervista.org/uccidere-migranti-per-affondare-salvini-e-il-governo-retroscena-il-vero-obiettivo-dei-trafficanti-di-uomini/

irina ha detto...

"... per tre mesi avrebbe devoluto al nigeriano e alla sua compagna, grazie alle offerte dei fedeli, la somma necessaria al pagamento dell’affitto dell’appartamento di via Spalato..."

"...al nigeriano e alla sua compagna..."

trovo inverosimile che il nigeriano abbia una compagna. Sarà trapelato qualcosa dei precedenti del nigeriano alla compagna? Quale compagna che solo abbia ascoltato un centesimo dell'accaduto può verosimilmente accompagnarsi al nigeriano?

"...grazie alle offerte dei fedeli,..."

I fedeli conoscevano il fine delle loro offerte? Il parroco ha devoluto delle offerte generiche a questo fine da lui individuato come urgente? Oppure al parroco è stato indicato il fine da altri esterni? Se esterni, hanno indicato o hanno fatto pressione o hanno ordinato?

"...la somma necessaria al pagamento dell’affitto dell’appartamento di via Spalato..."

L'affitto prima e dopo i noti fatti chi l'ha pagato?

Domande su domande chiedono risposta, anche solo leggendo superficialmente.

Anonimo ha detto...

Non ho mai capito; quando muoiono sono tutte donne e bambini, quando sbarcano sono tutti uomini
PERCHÉ?

Anonimo ha detto...

Oggi ad Aquisgrana nasce l'Europa franco-tedesca.
Dopo di che sarà impossibile modificare i Trattati UE perché al Consiglio europeo arriveranno decisioni già impacchettate. Nella modifica dei Trattati (art. 48 TUE) il ruolo centrale è del Consiglio.
Intanto il Pd, sempre dal lato sbagliato della storia, sventola le bandiere di una Ue che non esiste più.
Giuseppe Palma

Anonimo ha detto...

http://www.occhidellaguerra.it/merkel-francia-germania-motori-europa/

La Merkel getta la maschera:
si spartisce l’Europa con Macron

Anonimo ha detto...

https://www.italiaoggi.it/news/martedi-prossimo-macron-e-merkel-firmeranno-un-trattato-che-fonde-francia-e-germania-fa-a-pezzi-l-ue-2328792

Anonimo ha detto...

Il piano dei "mercenari"
https://www.maurizioblondet.it/italia-assediata-francia-e-germania-ci-imporranno-draghi/

Anonimo ha detto...

Non si spartisce l'Europa, ma il commercio florido di armi tecnologiche, la Francia elicotteri bombardieri, la Germania sofisticati droni killer ed altro, a noi, leggi ex Fiat, rimangono mine antiuomo, bombe giocattolo e soprattutto mercati africani chiusi e non è poco, ma la storia dice che non andranno d'accordo per molto, Merkel è a fine corsa, Micron sopravvive solo massacrando i gilet gialli, anche dagli elicotteri la géndarmerie spara gas lacrimogeni e proiettili di gomma, ma da noi acqua in bocca, Ultimo tango a Parigi è la triste rappresentazione di come siamo ridotto noi europei e ci minacciano pure, Draghi fa parte della fratellanza, altri nomi non si possono fare........un'ultima osservazione che c'entra e non, il famoso Wladimir Luxuria, fa lezione di transgender nelle scuole medie inferiori in cui è invitato, appello ai genitori di figli in età scolare, dalle elementari in su e volendo anche materne, VIGILATE, vi rovinano i figli.

mic ha detto...

Mi chiedo perché Salvini continua i suoi bagni di folla mentre Di Maio/Di Battista hanno scatenato l'incidente diplomatico con la Francia su cose risapute e da tempo denunciate dalla Meloni, proprio alla vigilia del Trattato Merkel-Macron, ben più grave ed esiziale per il nostro Paese e non solo, sul quale invece tutti tacciono (tranne la Meloni)?

irina ha detto...

"Mi chiedo perché Salvini..."

Quando Bernardo Caprotti morì, due anni or sono, tutti stupirono per il suo grande lascito alla fedele segretaria. Non mi stupii affatto, capivo la gratitudine che l'imprenditore aveva potuto provare per quella signora, dedita al suo difficile lavoro senza orari, ogni singolo giorno in cui l'Esselunga navigava tra mercato,distribuzione e clientela.

Scrivo questo perchè noi stiamo navigando con un governo molto frontale ed ancora molto sguarnito sull'organizzazione dietro il sipario, che richiede alta professionalità, spirito di sacrificio, rispettata tempistica nel fare, prontezza nel prevedere il breve e il lungo periodo ed intuizione immediata di dove sulla scena stanno presentandosi imprevisti. Avere un insieme di persone che lavorano con chiarezza di visione nel compito a ciascuno assegnato, credo che oltre alla buona volontà di ognuno richieda una grazia particolare.

Abbiamo dall'altra parte la sinistra che negli anni si è formata tutta una rete di aiuti che sconfina in un sistema mafioso e/o sottomesso a potentati sempre esterni addirittura fuori dai confini nazionali.

Foa che è entrato in punta di piedi, dando piena fiducia professionale a chi era già all'interno della rai, in punta di piedi è rimasto, fino a cadere nella stima dei suoi stessi sostenitori.

Mi torna in mente Gilbert Keith Chesterton che riconobbe la costante e desta dedizione della segretaria tanto da darle un posto nella sua tomba di famiglia.

Questi uomini, nell'onorare il lavoro, senza secondi fini, di chi li ha aiutati nella battaglia quotidiana, dimostrano non solo che si ha bisogno di un aiuto leale, fedele, capace, ma anche che sono stati in grado di riconoscere davanti agli uomini e a Dio il valore che quelle persone hanno avuto nella realizzazione dell'opera loro.

mic ha detto...

Ho ripreso e ampliato il mio commento qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/01/incognite-e-arcani-poco-rassicuranti.html

Anonimo ha detto...

....Interpellato da “Agenzia Nova”, Qasem ha fornito la versione ufficiale dei fatti: “Abbiamo inviato una nostra motovedetta ad effettuare quel salvataggio, ma abbiamo trovato soltanto dei gommoni sgonfi lasciati da un elicottero italiano”, ha detto Qassem. Il portavoce libico ha detto che la motovedetta libica “non ha trovato altri relitti né corpi” in quel tratto di mare. Per le autorità libiche, i migranti ufficialmente dispersi in quel naufragio sono, al massimo, 50 e non 117.

Il motivo: “Se l’imbarcazione fosse affondata avremmo non più di cinquanta naufraghi”, ha detto ancora Qassem, spiegando che “da un certo periodo di tempo a questa parte, tutte le imbarcazioni che trasportano i migranti illegali partono con un numero limitato di passeggeri: ecco perché la storia dei 117 morti non può essere vera”.

E non può esserlo per un altro motivo, il video girato dall’aereo da ricognizione italiano.

Ieri sera, inoltre, la Guardia costiera libica ha annunciato di aver salvato 141 clandestini. Con un video postato sul proprio profilo Facebook, la Guardia costiera libica ha reso noto che ad intervenire in questa operazione di salvataggio è stata la motovedetta “Fezzan”. Nel video si vedono i migranti, di diverse nazionalità africane, venire caricati a bordo della motovedetta e portati in un centro di raccolta per clandestini in via al Sikka, a Tripoli.

Insomma, la collaborazione con la Libia funziona.
https://voxnews.info/2019/01/22/ufficiale-il-naufragio-da-117-morti-era-una-bufala/

Anonimo ha detto...

AL LUPO AL LUPO: ECCO TUTTE LE BALLE DELLE ONG

Dal natante che "imbarca acqua" alle comunicazioni con Roma. Ecco tutto ciò che non quadra sull'operato di Allarm Phone

La situazione è terribile e “il gommone imbarca acqua”, urlavano dalla Ong!

Ma non era vero, come dimostra la foto.

“Non collaboriamo con i trafficanti” però per mera coincidenza a bordo c’era uno scafista col satellitare per restare in contatto con le Ong.

Le autorità di Malta, Italia e Libia sono state subito informate del natante in difficoltà, ma sempre per mera coincidenza a Roma la comunicazione è arrivata oltre due ore dopo.

“Tripoli non risponde” urlano: ma in realtà non solo Tripoli assume la responsabilità dell’operazione, ma dirotterà anche un mercantile per soccorrere i migranti che verranno tratti tutti in salvo e riportati in Libia.

Queste sono alcune “balle” raccontate dalle Ong nella giornata di domenica sulla vicenda del gommone con 100 migranti a bordo, che sembrava dovesse affondare da un momento all’altro.

L’informazione “umanitaria” che viene opportunamente strumentalizzata via social è stata manipolata e drammatizzata ad arte per provocare l’indignazione contro l’Italia che se ne frega dei migranti in mare. Per non parlare della Libia che non li soccorre e quando lo fa li deporta illegalmente facendoli tornare nei “lager”.

L’ultimo allarme è delle 16.20 di ieri. Alcuni sopravvissuti del mancato naufragio dei 100 sul gommone hanno richiamato Alarm phone, il centralino dei migranti: “Si sono resi conto che stanno tornando in Libia e dicono che preferirebbero uccidersi piuttosto che sbarcare”.

Ecco l’assurdo teatrino di come si può passare dal naufragio, all’omicidio e al suicidio in base alle circostanze che si creano.

L’attuale situazione di stallo e l’amplificazione delle minacce di suicidio convincerà, la prossima volta, qualsiasi mercantile ad evitare di soccorrere i migranti rischiando di rimanere bloccati in qualche porto con alcuni suicida a bordo con un aggravio non indifferente di costi.
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Anonimo ha detto...

Segue
Alle 12.20 di domenica, sempre Alarm phone, twittava che “il natante imbarca acqua” annunciando pure che un bambino stava morendo. Poi c’è stata un’escalation di notizie drammatiche sui migranti congelati, che starebbero per morie e per affondare. Nella foto scattata verso le 17 da un velivolo probabilmente spagnolo della missione europea Sophia, si vede chiaramente il gommone stracarico, che non imbarca affatto acqua e naviga seppure lentamente. A bordo non deve fare caldo, ma qualcuno è pure scalzo con i piedi in acqua. I migranti non sarebbero arrivati neppure nelle acque di soccorso maltesi e non stavano di certo affondando.

A poppa si nota un africano con un giubbotto rosso, che manovra il gommone. Il “migrante”, in realtà, è il sospetto scafista col satellitare Thuraya utilizzato per avvisare le Ong.

Maurice Stierl, dalla Germania, a nome di Alarm phone ribadisce “Non collaboriamo con i trafficanti”, certo, come no. Tutto vero!

Altra coincidenza: il centralino dei migranti risponde, guarda caso, ad un numero con il prefisso francese. Sempre Maurice Stierl sostiene che il numero viene “distribuito a tutti attraverso campagne on line ed i loro contatti in Africa”.

È noto infatti che la Guardia costiera italiana, in passato, ha individuato più volte chiamate di soccorso da satellitari o cellulari libici arrivate anche da terra dai trafficanti, che si spacciavano per familiari dei migranti imbarcati sui gommoni.
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Anonimo ha detto...

Segue/2
Domenica l’Ong sosteneva di “essere stata allertata alle 10” dal gommone con i 100 a bordo e poi di avere ricevuto “la prima posizione alle 11”. Alarm phone ha specificato di avere informato subito l’Italia, Malta e la Libia. Però la Guardia costiera italiana ha rivelato che è stata avvisata oltre due ore dopo “verso le 13.15 senza denunciare particolari drammaticità a bordo” del gommone. Forse l’Ong tedesca con la nave Sea watch 3, che da quattro giorni si trova al largo della Libia, sperava lei di riuscire recuperare i migranti per tirarli a bordo in modo da poter innescare nuovi problemi per il governo italiano e per Matteo Salvini. Peccato per loro fosse troppo lontana.

Per tutta la giornata di domenica le Organizzazioni non governative coinvolte hanno sparato a zero contro i libici che “non rispondono al telefono” o rimandano indietro le mail accusando Tripoli di lasciare affogare i migranti. In realtà la Guardia costiera libica ha assunto il coordinamento del soccorso verso le 15 perché era già impegnata in due salvataggi e non aveva mezzi sufficienti a disposizione. A questo punto ha allertato i mercantili della zona e dirottato la Lady Sham con bandiera della Sierra Leone che successivamente metterà in salvo tutti i migranti durante la notte riportandoli a Misurata.

Ecco la trasformazione camaleontica delle Ong. State bene attenti a questo passaggio.

Quando le Ong vengono a sapere e hanno conferma che i libici sono intervenuti le Ong cambiano musica. Le accuse di mancato intervento si trasformano in una denuncia “di violazione della legge internazionale” per avere riportato “nell’inferno libico le persone da 24 ore in mare”. Ancora ieri alle 18.15 Alarm phone informava di “avere parlato” con diversi migranti a bordo del mercantile di fronte a Misurata “che pretendevano di venire sbarcati in Italia. Il respingimento in Libia è stato uno schock”.

Tradotto, tutto ciò che avviene in mare e la stessa ondata migratoria coordinata in questi anni da vari paesi europei con in testa la Germania ha una funzione a mio avviso ben chiara e precisa. Quella di destabilizzare con ogni mezzo il nostro paese e trasformare i migranti in un’arma di distrazione di massa volta a creare scompiglio e a dividere l’opinione pubblica.

“Divide et impera” è sempre valido, ma di certo nessuno si aspettava che i benpensanti buonisti il 4 marzo fossero la minoranza, così i piani sono saltati e ora il tentativo di un nuovo golpe è in atto. Dove non ci riesce la politica internazionale, ci proverà la magistratura coordinata con i media di informazione adottando quella vecchia pratica già adottata con Craxi in passato.

Vedete, io sono giunta alla conclusione che in questo paese, dal 45 in avanti, la sinistra, certa sinistra ha sempre tenuto le redini in mano. Le destre sono sempre stata sufficientemente conniventi quel tanto che basta perché gli fosse consentito di continuare ad esistere e preservare la farsa di una democrazia rappresentativa. Anche certa sinistra non andava bene, troppo moralista, troppo concreta come i socialisti, erano un cancro da estirpare, come certe idee pazze di Berlusconi. Ma oggi Salvini e il Governo giallo-verde hanno veramente superato il segno di quanto per la sinistra è accettabile. Ogni meschina e vigliacca strategia sarà dunque legittima per far crollare il governo e soprattutto Salvini.

La sua forza, oggi, siamo noi. Solo noi possiamo contrastare la gogna mediatica che condanna questo governo tramite lacchè del mondo dello spettacolo e giornalisti prezzolati.

Noi siamo la speranza del nostro paese e chi vuole il contrario è nostro nemico. La guerra oggi si combatte sui social e dobbiamo essere organizzati.
#IoSonoItalia

Anonimo ha detto...

https://www.cronacapiu.it/2019/01/22/milano-la-caritas-ospitera-500-migranti-con-i-soldi-dell8x1000-italiani-esclusi/

Sono 500 i migranti ospitati dalla Caritas lombarda nei suoi centri che perderanno il diritto all’accoglienza per effetto del decreto Sicurezza, ma che continueranno a rimanere nelle strutture grazie ai soldi dell’8 per mille.

Anonimo ha detto...

UNA “SVEGLIA” PER IL MINISTRO DELLA DIFESA
Sono consapevole che a queste mie riflessioni seguiranno commenti di esperti in geopolitica, in diritto internazionale del mare, di Ammiragli in pensione, di titolari di licenze nautiche lacustri, di diportisti con barca a vela, di casalinghe d’assalto e di buonisti in malafede.
Due le mie riflessioni: 1. Il blocco navale è atto di guerra quando impedisce il libero transito alle navi della costa “bloccata”. Non lo è quando impedisce il passaggio di navi dedite a traffici illeciti. In questo senso il blocco navale corrisponde anche agli interessi dello Stato della costa “bloccata”. 2. Le navi delle cosiddette ONG si occupano di traffici illeciti di esseri umani finalizzati all’immigrazione clandestina d’intesa con i famosi scafisti e dunque si tratta di vera e propria tratta di esseri umani.
Di tali navi, esercitanti di fatto la pirateria, in conformità proprio al diritto internazionale del mare, deve essere disposto il fermo, la cattura e la conduzione forzosa fino alle coste dello Stato che con le sue navi attua il doveroso intervento, per poi ivi processare i responsabili della tratta di esseri umani e disporre la confisca delle imbarcazioni usate in quanto costituenti corpo di reato.
Queste sono le regole. Chi dissente è complice morale e politico di scafisti e “salvatori”, la cui unica finalità è quella di favorire ogni più infame forma di schiavismo, favorendo gli illeciti guadagni di gestori di centri di accoglienza a cominciare dalla chiesa “bergogliesca” che di cattolico sembra avere sempre meno.
AUGUSTO SINAGRA