Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 dicembre 2019

Vescovo svizzero spiega perché osa sollevare preoccupazioni su papa Francesco

Il vescovo Eleganti si era già pronunciato lo scorso giugno sull'Instrumentum laboris [qui]. Di seguito, nella traduzione da Lifesitenews estratti da un'intervista rilasciata a John-Henry Westen. Vedi indice articoli sul Sinodo Amazzonico

28 novembre 2019 (LifeSiteNews) – Mons. Marian Eleganti, vescovo ausiliare di Coira in Svizzera, non ha smesso di difendere l’insegnamento della Chiesa negli ultimi anni. In un episodio del The John-Henry Westen Show, Sua Eccellenza ancora una volta si è mostrato schietto e ha spiegato perché ha sollevato delle preoccupazioni nei confronti di papa Francesco.
Già prima dell’inizio del Sinodo, mons. Eleganti aveva espresso energico sostegno [qui] alla critica del cardinale Brandmüller al Documento di Lavoro del Sinodo, affermando che molti vescovi non parlavano perché diplomatici e politici. Tuttavia, aveva detto che lui parla sempre secondo coscienza anche se “non succede mai senza dolore e preghiera”.
“Non mi piace criticare il papa”, ammette. Ma “non rimango in pace con la mia coscienza quando non mi pronuncio … sento un obbligo nel mio cuore”.
Il vescovo Eleganti ha espresso preoccupazione per il fatto che i cardinali non si conoscano molto bene reciprocamente a causa del fatto di provenire da parti del mondo così diverse. Ha detto che “non è bene” che non si incontrino e dialoghino con il Papa per aiutarlo con il loro consiglio.
Oggi Sua Eccellenza ha aggiunto che la Chiesa non può “abolire una tradizione così lunga come il celibato” perché Cristo stesso ha vissuto in modo celibe. Mons. Eleganti ha affermato che il clero sposato minerà il celibato e che “a lungo termine non guadagneremo nulla ma perderemo molto”.
Mons. Eleganti mi ha detto, inoltre, che la cerimonia della Pachamama era “idolatria” e “venerazione sincretistica”. “Per me, è qualcosa d’inaccettabile.  La “Pachamama è una divinità … non è lo Spirito Santo … abbiamo bisogno di Gesù Cristo.”
Ha anche detto che abbiamo già una Madre, la Beata Vergine, e che la nostra “casa comune” è la Chiesa cattolica, non la terra.
Le proposte sinodali tese a far svolgere alle donne ruoli più importanti sono “piccoli passi” finalizzati alla promozione delle donne sacerdote, mi ha detto. Ma lo Spirito Santo ha già parlato su questo argomento e la Chiesa non può cambiare i suoi insegnamenti.
Mons. Eleganti ha chiuso il nostro colloquio dicendo che è “molto fiducioso” nella “natura soprannaturale della Chiesa”, perché Cristo è “sempre” vivo nella Chiesa. Si è detto colpito dal fatto che i laici cattolici possano vedere cose e dire cose che persino vescovi e cardinali non possono dire. Ha consigliato che i cattolici esprimano sempre il loro pensiero con amore e carità e non in modo arrabbiato e con “parole dure”.
“L’amore deve rendersi manifesto”, ha detto. - [Fonte]

12 commenti:

Anonimo ha detto...

...l’Avvento è chiamato “tempo silenzioso” – “staade Zeit”.
La natura fa una pausa; la terra è coperta dalla neve; non si può lavorare, nel mondo contadino, all’esterno; tutti sono necessariamente a casa. Il silenzio della casa diventa, per la fede, attesa del Signore, gioia della sua presenza. E così sono nate tutte queste melodie, tutte queste tradizioni che rendono un po’ “il cielo presente sulla terra”. Tempo silenzioso, tempo di silenzio.
Oggi l’Avvento è spesso proprio il contrario: tempo di una sfrenata attività, si compra, si vende, preparativi di Natale, dei grandi pranzi, eccetera. Così, anche da noi. Ma le tradizioni popolari della fede non sono sparite, anzi, sono state rinnovate, approfondite, aggiornate. E così creano isole per l’anima, isole del silenzio, isole della fede, isole per il Signore, nel nostro tempo, e questo mi sembra molto importante. E dobbiamo dire grazie a tutti coloro che lo fanno: lo fanno nelle famiglie, nelle chiese, con gruppi più o meno professionali, ma tutti fanno lo stesso: rendere presente la realtà della fede nelle nostre case, nel nostro tempo. E speriamo che anche in futuro questa forza della fede, la sua visibilità, rimanga ed aiuti ad andare avanti, come vuole l’Avvento, verso il Signore…”.
(Benedetto XVI dal “Discorso dopo l’Oratorio natalizio delle Alpi e proiezione del film ‘Dal cielo in terra’, 2 dicembre 2011)

Perché le cose parlano della nostalgia del cuore.
O della sua pienezza.

E continuiamo ad accendere luci, allestire presepi,
illuminare abeti e tessere carole di musica e parole.
E scambiarci strenne di letizia.
Poi riscoprire il silenzio.
Così ritroviamo lo stupore negli occhi dei figli
che trapunta di stelle il cielo
buio del nostro disincanto.
Per far festa al Bambino che viene,
qualsiasi cosa ancora significhi.
Nella nostra vecchiaia e in quella del mondo.
Il bene e il bello che non sappiamo.
A cui non possiamo rinunciare.
Ma a chi è data la sapienza, che riempie i segni
della carne della vita
sarà chiesto di più.
Di sperare per tutti
L’incombenza grata di un altro Natale.

Anonimo ha detto...

Perché la Gerarchia non può dire e fare ciò che fanno i laici? La Gerarchia, iniziando dai preti,può fare molto, molto, molto di più, ma forse manca di coraggio, però ubbidire a Dio viene prima di ubbidire ad un pontefice, questo lo ha detto san Pietro, primo (nuovo) Papa, nei confronti del pontefice Caifa. La nostra Madre ce lo dice da tanti anni, pregate per i preti perché sono loro che devono portarvi all'altra riva (Medjugorje). Finchè la Gerarchia segue il Pifferaio magico l'altra riva non si raggiunge.

Anonimo ha detto...

Leggete chi c'è dietro "la furia sovranista" contro papa Francesco (!?)

http://m.espresso.repubblica.it/plus/articoli/2019/10/08/news/papa-francesco-furia-sovranista-1.339459

Anonimo ha detto...

Ce l'ha fatta gretina, che è gretina, ce l'hanno fatta le sardine che son cretine...perché non fondare un movimento di destra, che supporti e condizioni Lega e FdI? Per il leader non c'è problema, uno tipo Mattia o Greta, un filo più presentabile, lo troviamo sempre. Ce la possiamo fare...lo sai quale è il problema? Ci vogliono degli appoggi dietro. Loro hanno il mondo liberal nazionale e internazionale (mass-media e turbo finanza), il Vaticano. A destra chi c'è? Un tempo c'era Berlusconi, ma adesso...è vecchio, ha un po' finito i soldi ed è diventato moderato, è di centro che guarda a sinistra. Naa...non c'è niente da fare. Il piano è saltato.(fvn)

Anonimo ha detto...

Orwell nel suo 1984 aveva previsto anche il fenomeno Sardine

“Perfino quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento (il che, talvolta, pure accadeva), questo scontento non aveva sbocchi perché, privi com’erano di una visione generale dei fatti, finivano per convogliarlo su rivendicazioni assolutamente secondarie. Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi“.

Anonimo ha detto...

Questo vescovo preoccupato delle "parole dure" dovrebbe prendere esempio da Cristo.

San Tommaso chiarisce molto bene che l'ira onesta è di grande utilità alla Giustizia e d'altro canto quando Cristo dice: "Chi non è con me è contro di me" non mi pare usi gli zuccherini. Di questi "preoccupati" ne abbiamo piene diocesi e sacrestie, intanto la Chiesa va in malora e a San Pietro portano in processione gli idoli.

Io non sono preoccupato sono schifato e dico con sincerità al caro Vescovo preoccupato che persino l'ira di Dio è una esternazione del Suo Amore e che la più grande carità è Cristo Verità e non il buonismo mellifluo a cui sono stati formati questi eunuchi spirituali da serraglio vaticanosecondista.

Catholicus ha detto...

"la più grande carità è Cristo Verità e non il buonismo mellifluo a cui sono stati formati questi eunuchi spirituali da serraglio vaticanosecondista" e "Perché la Gerarchia non può dire e fare ciò che fanno i laici? La Gerarchia, iniziando dai preti,può fare molto, molto, molto di più, ma forse manca di coraggio" : meravigliosi commenti; quando leggo cose di questo genere mi si allarga il cuore, mi commuovo quasi e sento una grande consolazione spirituale. "Stavolta la Chiesa la salveranno i laici", ha detto più volte l Madonna nelle sua apparizioni di questi ultimi decenni, parole che sono di incoraggiamento e di gratificazione per i laici, ma nello stesso tempo sono fonte di una grande delusione per la constatazione dello stato pietoso in cui versano i chierici: nel migliore dei casi si odono "uscite" come quella del vescovo Eleganti, oppure si assiste a disarmanti dietro front come quelli recenti dei cardd. Burke e Sarah (io contro il papa? ma quando mai !!!). Comunque avanti con Maria, come dice sempre don Minutella, consapevoli che "là dove due o tre sono riuniti nel Mio nome, là Io sono in mezzo a loro": sono parole di NSGC, dalle quali si evince chiaramente che non è indispensabile che fra quei due o tre ci sia un chierico, di qualsiasi ordine o grado, dalla prima sede all'ultima (meglio se ci fosse, ma se deve esserci per condurci all'abisso, che se ne stia alla larga da noi!).

Gederson Falcometa ha detto...

"Mons. Eleganti mi ha detto, inoltre, che la cerimonia della Pachamama era “idolatria” e “venerazione sincretistica”. “Per me, è qualcosa d’inaccettabile. La “Pachamama è una divinità … non è lo Spirito Santo … abbiamo bisogno di Gesù Cristo.”"

Credo che sia da riflettere sul ruolo dell'inculturazione di modo generale nella Chiesa. Al Sinodo se è voluta una Chiesa dal volto Amazzonico, questo è portato La Pachamama alla basilica di San Pietro. Non se è vuole è più una Amazzonia dal vuoto cattolico per portare Gesù agli indios. L'incultuturazione doveva essere un mezzo di conversione di una cultura alla cultura Cattolica, ma oggi se è diventata un mezzo per sottomettere la Chiesa all'altre culture. Così come la Chiesa sarebbe stata "invasa" dal Maggio di 68, secondo il 'Papa emmerito', la Chiesa subisce un'invasione culturale dopo l'altra. La Chiesa è stata anche "invasa" dal pensiero della riforma protestante con la commemorazione dei 500 anni della riforma e adesso con il pensiero ecologico della Teologia della liberazione che domina l'Amazzoni. Quanti altri "invasione" l'Chiesa non ha sofferto negli ultimi anni?

Il P. Arrupe, superiore dei gesuiti (1975 a 1981?) ha definito così l'incultuturazione:

"L'inculturazione è l'incarnazione della vita e del messaggio cristiani in un'area culturale concreta, in modo che non solo questa esperienza si esprima con gli elementi particolari della cultura in questione (che sarebbe ancora ma un adattamento), ma che questa esperienza stessa diventare un principio di ispirazione, allo stesso tempo norma e forza di unificazione, che trasforma e ricrea questa cultura, trovandosi così all'origine di una "nuova creazione"".

Sarà che oggi possiamo ancora parlare dell'esistenza di una cultura Cattolica? Qualcuno conosce un'inculturazione che ha datto certo?

Gederson Falcometa ha detto...

"Mons. Eleganti mi ha detto, inoltre, che la cerimonia della Pachamama era “idolatria” e “venerazione sincretistica”. “Per me, è qualcosa d’inaccettabile. La “Pachamama è una divinità … non è lo Spirito Santo … abbiamo bisogno di Gesù Cristo.”"

Credo che sia da riflettere sul ruolo dell'inculturazione di modo generale nella Chiesa. Al Sinodo se è voluta una Chiesa dal volto Amazzonico, questo è portato La Pachamama alla basilica di San Pietro. Non se è vuole è più una Amazzonia dal vuoto cattolico per portare Gesù agli indios. L'incultuturazione doveva essere un mezzo di conversione di una cultura alla cultura Cattolica, ma oggi se è diventata un mezzo per sottomettere la Chiesa all'altre culture. Così come la Chiesa sarebbe stata "invasa" dal Maggio di 68, secondo il 'Papa emmerito', la Chiesa subisce un'invasione culturale dopo l'altra. La Chiesa è stata anche "invasa" dal pensiero della riforma protestante con la commemorazione dei 500 anni della riforma e adesso con il pensiero ecologico della Teologia della liberazione che domina l'Amazzoni. Quanti altri "invasione" l'Chiesa non ha sofferto negli ultimi anni?

Il P. Arrupe, superiore dei gesuiti (1975 a 1981?) ha definito così l'incultuturazione:

"L'inculturazione è l'incarnazione della vita e del messaggio cristiani in un'area culturale concreta, in modo che non solo questa esperienza si esprima con gli elementi particolari della cultura in questione (che sarebbe ancora ma un adattamento), ma che questa esperienza stessa diventare un principio di ispirazione, allo stesso tempo norma e forza di unificazione, che trasforma e ricrea questa cultura, trovandosi così all'origine di una "nuova creazione"".

Sarà che oggi possiamo ancora parlare dell'esistenza di una cultura Cattolica? Qualcuno conosce un'inculturazione che ha datto certo?

Anonimo ha detto...

"Dopo il fallimento dei progenitori, tutto il mondo è oscurato, sotto il dominio della morte. Ora Dio cerca un nuovo ingresso nel mondo. Bussa alla porta di Maria. Ha bisogno della libertà umana. Non può redimere l’uomo, creato libero, senza un libero «sì» alla sua volontà."

(Papa Benedetto XVI - dal libro "L'infanzia di Gesù")

Un parlar chiaro ha detto...

bisogna precisare alcune cose ... la più importante è questa:
1) il linguaggio teologico cattolico è preciso fino all'ossessione, tanto che molte persone sono morte per affermare la Verità ... quindi: i termini decisivi nella teologia cattolica sono tre: sostanza, natura e persona ... Cristo è della stessa sostanza del Padre (cioè Gesù è Dio come il Padre e come lo Spirito), ma Cristo ha in sé due nature, quella divina e quella umana,e, allo stesso tempo, Cristo è una sola Persona divina, il Figlio Unigenito (che quindi ha due nature ma è della stessa sostanza divina del Padre e dello Spirito) ...
2) gli eletti (secondo la stessa logica ebraica del Popolo eletto di Israele) diverranno "figli nel Figlio, cioè passeranno da essere creature (nessuno è figlio di Dio, in quanto essere umano, come dice la cultura dominante, egualitarista e mondana, anche nel mondo cattolico) a essere divini per Grazia (mentre il Figlio è divino per natura)...
3) parlare di "meticciato" in riferimento a Dio - YHWH - che noi cristiani traduciamo, molto umilmente con timore e tremore, (mentre gli Ebrei preferiscono rispettare il Nome misterioso dell'altissimo) "Io-Sono-Colui-che-Sono" - dire che Dio si è meticciato è un linguaggio del tutto improprio, volgare, e ammesso e non concesso che non sia offensivo, indubbiamente è kitsch ...
4) non ha alcun senso logico, né di fede, né in alcuna altro linguaggio religioso, dire che Dio si sia "meticciato" - credo sia una tremenda auto-rete di chi l'ha usata ...
- Dio non ha razza e non ha corpo ... mentre Maria è di razza ebraica e ha un corpo preciso, così come il padre legale di Gesù è giuseppe anche lui di razza ebraica e con un corpo preciso ... Gesù è di razza ebraica come sua madre (e legalmente di razza ebraica come suo padre giuseppe) ... da Dio riceve la divinità stessa che gli appartiene eternamente, al momento della generazione miracolosa nel corpo di Maria - sia Maria (che forse viene anche dai Leviti in considerazione del Sacerdote Zaccaria e di sua cugina Elisabetta) che Giuseppe sono della tribù a cui appartenevano Iesse e suo figlio il Re Davide, quindi Gesù è di stirpe eletta regale propria della tradizione ed del popolo ebraico ... - infine: non esiste nessun meticciato tra Dio e Maria, perché Dio è superiore a qualsiasi materia o razza ... e quindi Gesù non è in parte umano e n parte divino ... e nessun Papa può mettere in discussione minimamente i dogmi Cristologici della fede cristiana ... cosa che in 2000 anni non era mai accaduta con questo linguaggio insensato ...
- Ebrei e Cristiani hanno ricevuto il Comandamento divino che li obbliga ad "accogliere gli stranieri" (oltre i poveri, la vedova, l'orfano) ma Dio non comanda nessun meticciato né lo vieta- né Dio comanda di farsi invadere dallo straniero - ... il meticciato è solo un dato di fatto biologico e non ha nessun significato teologico ... Dio ha creato le razze e il meticciato è solo un fatto biologico che non è né bene né male ... Dire che Dio si è meticciato significa dire che Dio è composto di materia e che fa parte del mondo ed è, di conseguenza, un idolo tra idoli umani (panteismo) o uno spirito mondano tra spiriti mondani (demonologia) ...
- Infine: in Gesù risiede tutta al pienezza della divinità e tutta la pienezza della umanità (le due nature sono perfettamente unite in Gesù, ma non confuse né divise, ma solo unite e distinte, in una unica Persona che è il Figlio Gesù, che è della stessa sostanza del Padre e dello Spirito) ... Gesù non è mezzo Dio e mezzo uomo ... affermarlo sarebbe tornare alla mitologia pagana precristiana e anti-ebraica, o a una sorta di super-omismo post-umanista super-ecologista e panteista (ogni autentico Cristiano, ogni autentico Ebreo, ogni autentico liberale che rispetta la Rivelazione biblica, deve rifiutare una tale concezione materialistica e anti-divina) ... - rdv

Unknown ha detto...

Non riesco a capire perché, di fronte ai dubia, agli equivoci voluti, alle eresie, alle apostasie e al paganesimo di questo Papa, provate e denunciate più volte da pochissimi Cardinali e Vescovi, la critica deve essere “rispettosa, caritatevole” (cfr. anche cod.dir.can.212.3). L’esempio di Cristo contro i farisei e gli scribi non è stato tale, contro i mercanti nel tempio, ecc. Noi cattolici, invece, di fronte ad un Papa apostata, eretico, pagano, possiamo criticarlo ma “con rispetto, con carità”!? mentre stiamo assistendo alla distruzione della Santa Chiesa di Cristo, la stessa società con una immigrazione senza freni, con un cambio di identità e valori di una nazione, con una vera e propria sostituzione etnica, con la perdita di fede di tanti fedeli ed una continua quotidiana confusione dottrinale. Mi domando come 223 cardinali (tra elettori e non elettori al dicembre 2019) e altre centinaia tra arcivescovi e vescovi, solo pochissimi di questi cd. Pastori hanno evidenziato questa anomalia sconcertante di un primo Pastore che ci sta guidando alla dissoluzione della Santa Chiesa di Cristo, protestantizzandola giorno dopo giorno (due es. per tutti: 1. la rivalutazione di Lutero-medicina-per-la-Chiesa, anatemizzato dal Concilio di Trento, con la partecipazione diretta di S.Ignazio e tre gesuiti Jay, Lainez e Salmeron; 2. la negazione del dogma della nostra Santissima Madre Maria, concepitat Immacolata). Il 99,90% di questi cardinali, arcivescovi e vescovi sono caduti in silenzio, in letargo, dimostrandoci la pochezza della loro Fede, come tanti, e peggio, don Abbondio, risultando falsi Pastori e veri lupi del gregge del Signore. E quelli che coraggiosamente contestano continuano a contestare giorno dopo giorno, ma mai arrivano ad una logica conclusione della loro giusta e sacrosanta contestazione, che li ha portati a concludere di essere guidati da un Pastore equivoco, dubbio, eretico, apostata, pagano (adorazione della Pachamama nei giardini vaticani e portata persino sull’altare sopra la tomba del primo Papa, San Pietro ed, ancora di più, accanto alla transustanziazione del Pane e del Vino in Corpo e Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo!!!). Tutto ciò è scandaloso, indegno di persone consacrate, di Pastori di anime, ma di veri e propri "lupi" del gregge del Signore!!! Tutti risponderanno dello scandalo enorme che si commette contro milioni di anime credenti in Cristo, sia con eresie che con il silenzio!!! Di questi scandali e di questo silenzio colpevole ne risponderanno al Tribunale di Dio. Forse attendono, vili, che siano i “laici” a dichiarare deposto un Papa eretico, apostata, pagano; laici che hanno già più volte accusato questa situazione nella Santa Chiesa di Cristo, ma che non hanno nessun peso e potere di farlo, a parte il diritto-dovere di evidenziare gli errori dottrinali dei Pastori, che o tacciono colpevolmente o denunziano ma non concludono.