Noli aemulari in malignantibus,
neque zelaveris facientes iniquitatem.
6 Luglio 2020
Santa Maria Goretti, Vergine e Martire
Reverenda Madre,
neque zelaveris facientes iniquitatem.
6 Luglio 2020
Santa Maria Goretti, Vergine e Martire
ho letto la lettera aperta che Ella, anche a nome della Sua Comunità religiosa, ha voluto indirizzarmi lo scorso 17 Giugno (qui); una lettera che fa seguito a quella che io ho inviato al Presidente degli Stati Uniti [qui]. Visto che è a me personalmente che Ella si rivolge, Le chiedo di darmi spazio in questo Suo sito per risponderLe.
Sono rimasto sconcertato per alcune espressioni della Sua lettera: non tanto quelle che riguardano la mia persona, quanto il vistoso travisamento della realtà nell’accusare il Presidente Trump di essere «fautore di una politica che, in questi ultimi mesi, si è mostrata sempre più discriminatoria e violenta, sia nell’emergenza sanitaria, sia in questi ultimi fatti di razzismo». In verità non vedo come gli si possa attribuire la responsabilità per i fatti di razzismo, nati in un contesto in cui polizia e istituzioni locali sono nelle mani del partito democratico, e che le prove che via via emergono confermano essere dei false flag finanziati dall’élite globalista proprio per avversare il partito repubblicano e il Presidente in carica. A livello internazionale, il mandato di Trump è l’unico nel quale non si sono avuti conflitti ed anzi in molti casi si sono stipulati accordi di pace e sono stati ritirati i contingenti militari all’estero. L’occupazione (fino all’emergenza Covid) era in forte crescita, e così pure la tutela dei diritti dei lavoratori.
Se poi Ella ritiene che ripristinare l’ordine pubblico e pretendere il rispetto della legge sia un’azione discriminatoria, temo di doverLe ricordare che sotto il profilo morale l’Autorità civile ha il dovere di imporre il rispetto delle leggi e che per ottenere questo è legittimata ad usare la forza proporzionata: lo insegna la dottrina e lo spiega mirabilmente l’Aquinate, patrono dell’Istituto cui Ella appartiene. Non credo che il Presidente sia «violento in parole e in opere», certamente non più di chi nel proprio programma politico favorisce e promuove l’uccisione di milioni di bambini fino a un istante prima di nascere e persino dopo la nascita: questa violenza, tanto più odiosa quanto maggiormente infierisce su chi più è indifeso, non mi pare trovi molto spazio nel suo impegno di religiosa.
Ella mi rimprovera un «linguaggio dualista e discriminatorio»: lo è, in effetti, e penso che non possa essere altrimenti, quando è in questione l’eterna lotta tra bene e male. La Verità è sempre discriminatoria, quando l’errore la mette in discussione. Ed è discriminatoria anche la luce, che non tollera le tenebre e quanti in esse si nascondono. Così come è discriminatorio e divisivo Nostro Signore, pietra d’inciampo, che accoglierà i giusti alla Sua destra e scaccerà i malvagi alla Sua sinistra. Voi siete miei amici, se farete quello che Io vi comando, ha detto il Salvatore (Gv 15, 14). La condizione per l’amicizia con Dio è l’obbedienza ai Suoi Comandamenti, alla Sua Legge, nel vincolo della Carità. Anche questa è una discriminazione, perché chi abusando della propria libertà non si conforma alla volontà di Dio non potrà godere della visione beatifica, né partecipare della Sua gloria eterna. E sempre per una «mentalità omofoba e dunque discriminatoria» ci è stato dato il Sesto Comandamento, che condanna la sodomia come peccato che grida vendetta al cospetto di Dio: San Paolo discriminò, come discriminò Cristo, e come nell’Eden discriminò il Padre Eterno, scacciandone i nostri progenitori che Gli avevano disobbedito.
Ma è proprio questa discriminazione che, se ci ha resi per nostra colpa meritevoli del castigo divino, ci ha anche meritato sin dalla prima caduta la promessa di un Redentore nato dalla Vergine, di un nuovo Adamo e di una nuova Eva. Fu questa visione «dualista» che portò i nostri padri verso la terra promessa, nell’abbandono dell’idolatria e nell’adorazione dell’unico vero Dio. E discriminarono anche i Martiri, quando preferirono affrontare i tormenti del supplizio piuttosto di bruciare incenso agli idoli. Discriminarono i Dottori della Chiesa, tra cui il Doctor Angelicus, quando combatterono le eresie e predicarono la vera dottrina. Discriminò San Domenico, quando predicò la Crociata. Discrimina anche Lei, reverenda Madre, quando prende posizione contro le mie parole, contro Trump, contro la discriminazione. Discrimina quando parla di «noi, donne religiose», ponendo un accento su quel «donne» che pare voler rivendicare un ruolo che non è basato sull’adesione all’ordine voluto da Dio né al monito dell’Apostolo dei Gentili.
Ella afferma: «chiediamo di collaborare perché gli umili e non i ricchi vengano esaltati; chiediamo che non esistano più potenti e prepotenti che umiliano e che distruggono la speranza dei popoli». Ricordi, reverenda Madre, che gli umili di cui parla il Vangelo non sono necessariamente quelli che il mondo di oggi sfrutta per cinici progetti di ingegneria sociale, né quanti vengono strappati dalla loro Patria per assecondare piani di destabilizzazione che arricchiscono sempre i soliti personaggi. E i ricchi non sono sempre e necessariamente malvagi: se la Provvidenza ha loro concesso beni materiali, a loro chiede anche di farsi Suoi cooperatori nel sovvenire i poveri e i bisognosi. Né i potenti sono da biasimare, se la loro potenza è messa al servizio del Bene: è chi abusa del proprio potere e dell’autorità di cui è investito che merita il biasimo dei cittadini e la punizione divina.
Temo che nelle Sue parole trovi troppo spazio un’attenzione al pensiero del mondo, piuttosto di una visione soprannaturale sorretta da sana dottrina e alimentata da solida pietà. In sostanza, quell’assenza di un segno esteriore e visibile dei Suoi Voti religiosi mi pare rivelare implicitamente la sua volontà di occultare la Sua identità religiosa (forse per non offendere la sensibilità altrui?), con il rischio però di lasciarla in un vuoto interiore che nessuna ideologia di questo mondo potrà colmare. Eppure è proprio questo che ci si dovrebbe attendere da una figlia di San Domenico e di San Tommaso: far sì che le legittime aspirazioni degli ultimi trovino la propria più autentica radice nella Rivelazione, nell’ordine sociale cristiano, nella fedele applicazione della dottrina sociale della Chiesa. Poiché non vi è Carità dove non vi è Verità: Ella mi insegna che sono entrambi attributi essenziali di Dio, e non è possibile amare Dio se non si accoglie incondizionatamente anche l’integra Verità che Egli ci ha trasmesso nella Santa Chiesa, unica Arca di Salvezza.
Lei scrive: «Sia chiaro però, che noi stiamo dalla parte dei più deboli e oppressi certe che solo a loro è stata rivelata la sapienza che i dominatori di questo mondo non hanno potuto conoscere» (cfr 1 Cor 2,8): immagino che nel novero dei più deboli e oppressi Ella includa i padri e le madri di famiglia che vogliono educare cristianamente i propri figli; quanti quotidianamente sono perseguitati solo perché si professano Cattolici; i milioni di innocenti che il Moloch moderno sacrifica ogni giorno sull’immondo altare dell’aborto; gli anziani che le speculazioni e gli interessi economici condannano all’abbandono o fanno morire perché considerati inutili; i bambini irretiti nei loro anni più fragili dall’infernale ideologia gender; i ragazzi corrotti nella morale dal pensiero LGBT; gli anziani fedeli di St. Louis che sono stati aggrediti pochi giorni fa, da un gruppo di persone che inneggiavano al Black Lives Matter.
In fondo, la Sua lettera aperta conferma quello che ho scritto più volte: gli schieramenti vanno definendosi, e questo è certamente un tributo alla verità che permette a molti di comprendere cosa stia avvenendo e da che parte ciascuno intenda schierarsi.
A Lei, reverenda Madre, e alla Sua Comunità mando di cuore la Benedizione di Nostro Signore, confidando nelle Vostre preghiere.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
Reverenda Madre
Suor Antonietta Potente
Unione Suore Domenicane San Tommaso d’Aquino
Mail info@antoniettapotente.it
29 commenti:
Veramente ottima e piena di sapienza la risposta di Mons. Viganò.
La reverenda sorella si sarà abbeverata, insieme alla sua comunità, di telegiornali e paginate di "avvenire", c'è da comprenderla.
Per capire Black Lives Matter, le dirette parole di chi vive negli States.
“Quello cui stiamo assistendo è il tentativo, da parte di gruppi di estrema sinistra, ad esempio gli ANTIFA, di usare la violenza per implementare la loro agenda antiamericana.
Il loro scopo è eliminare le frontiere, distruggere la cultura americana, cambiare i programmi di insegnamento nelle scuole, distruggere le statue e la testimonianza di tutta la storia passata fino a distruggere l’America stessa, portando avanti il loro programma con serie forme di intimidazioni, in modo che la gente non possa più affermare altro, anche se fermamente contraria a questa posizione.“
http://www.renovatio21.com/cio-che-sta-accadendo-una-profezia-del-1956/
https://www.google.com/amp/s/theundefeated.com/features/michael-jordan-i-can-no-longer-stay-silent/amp/
https://www.imolaoggi.it/2020/07/05/obamagate-trump-colpisce-duro-su-pedofilia-e-satanismo/
Molto significativo che google dia ad un articolo del genere la qualifica NON SICURO. Come scrive monsignor Viganò gli schieramenti ormai sono delineati, vengono allo scoperto anche chi era rimasto occultato nelle retrovie. Trump sta comabattendo il satanismo e la pedofilia e l'adrenocromo. IO STO CON TRUMP e con DIO che vuole questa guerra.
La risposta di Mons. Viganò svela l'inganno di fondo dell'interlocutrice e non solo lei.
Una grossa fetta della Chiesa dei Padri e dei Dottori della Chiesa, dei martiri, dei vergini e dei santi, ormai si identifica con i ragionamenti salottieri della “biblista”, abbeveratasi alle fonti degli estimatori di Lutero.
Costoro vivono nel cambiamento, con la certezza di dover cambiare, infastiditi da chi invece insiste con argomenti a loro avviso superati, impresentabili, divisivi e immorali.
E' molto interessante l'argomentare della reverenda Madre per comprendere quali siano le speranze e la fede che ne animano la passione. Mons. Viganò è delicato e non polemico.
Se -alla vera Chiesa, sposa di Cristo, inviata in missione per annunciare il vangelo e battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, per rendere, chi non lo è, figlio adottivo di Dio in Cristo- non ci crediamo più, allora di che cosa parliamo?
In nome di chi? Dentro quale Chiesa? Un'altra? Quella “nuova”?
Nuova come l’ordine mondiale così caro al principe di questo mondo?
Per questa teologia il peccato è solo quello di Trump, o di Salvini o di "quelli come loro", non tanto perché la pensino allo stesso modo, ma perché così dicono i giornali.
Quindi che cosa sia peccato lo stabilisce "il popolo" del quale i giornali sono la fedele espressione... Dato che il popolo, educato dai media, non si preoccupa di Dio, il peccato
contro Dio non c’è. Non c’è il diavolo e non c’è l’inferno. Sembrerebbe assicurato il paradiso, ma in terra… C’è solo una presa d’atto di realtà socio-filosofiche, ragionamenti umani, psiche… uno pseudocattolicesimo con gli idoli del dialogo, del compromesso e dell’acquiescenza al mondo, di una pretestuosa accoglienza, preferiti alla croce, all’ascesi, alla penitenza e alla missione.
La reverenda madre e la "sua" Chiesa alla fede di sempre non ci credono più.
Intanto si profilano le condizioni del diluvio, a vari livelli, anche attraverso i BLM.
Il vangelo odierno è molto esplicito: Gesù ci aveva avvertiti, anche della reverenda madre.
Al tempo del diluvio Noè è un peccatore anche lui, ma che non si comporta come gli altri, costruendo l’arca mentre lo sbeffeggiano.
Il tempo del diluvio fu caratterizzato da una scia di fango. Ovunque ci si poggiasse, inevitabilmente ci si infangava nella melma. Come non sporcarsi? Dio aveva ispirato Noè suggerendogli di inviare una colomba per saggiare la situazione.
La colomba, simbolo di purezza e dello Spirito di Dio, poteva eludere il fango solo volando o trovando l’asciutto dove posarsi. Per un certo tempo poté solo far ritorno all’arca ispirata da Dio per sopravvivere al diluvio, venuto a causa del peccato.
Oggi è ancora così: per il giusto (titolo che identifica San Giuseppe) l’unico modo di non infangarsi è di restare in volo o di raggiungere l’arca. Il giusto è come una colomba che attende il termine del diluvio, che torni l’asciutto, che un ramoscello d’ulivo germogli ancora e di portarlo nel becco per dire che è finito il tempo del fango. Il giusto sta nella giustizia di Dio e non nel fango. Se vi cade è perché è morto, altrimenti vola.
Oggi l’arca è il Tabernacolo del Santo Sacramento.
E’ Gesù presente in corpo, sangue, anima e divinità.
La giustizia di Dio non c’entra con il legalismo farisaico che vanta di se stesso un’apparenza di bene con al centro il proprio io e che glorifica il proprio ego ipertrofico, idolatrando la legge degli uomini (ignorando quella di Dio) o il politicamente corretto del mondo. Giustizia è invece vivere di fede e “dare a ciascuno il suo”, che è ben diverso da illusorie uguaglianze, libertarie e fraterne, stabilite dai nuovi farisei del mondo, che vagheggiano di dare a tutti lo stesso, ma in realtà dispensano falsità a proprio beneficio. Dare “a ciascuno il suo” significa dover a Dio molto di più! A Dio si dà tutto: allora ci si appoggia sulla Sua carità, affacciati sul Suo Oltre e non a idee o ragionamenti in cui Dio non è “l’amato”, ma -al più- “una scusa per…”
Per me , queste due lettere una volta di piu' testimoniano di quanto bisogno ci sia che gli Apostoli e i discepoli cristiani non dormano , finiscano di rintuzzarsi l'un l'altro e chi ha piu' voce usi tutti i mezzi a disposizione per diffondere il corretto insegnamento di NSGC , continuo costante martellante forte della fortezza di Dio in modo da togliere il respiro al maligno al fine di spargere a piene mani la voce della Verita'perche' ogni attimo ogni istante le astute potenze delle tenebre tendono trappole ai figli della Luce molti dei quali sono meno scaltri e/o ancora addormentati ...Vieni Spirito Santo e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore !
Chiara intelligenza e cuore equilibrato.
Grazie, Monsignore!
Ma finalmente Monsignore, le canti a tutti.
Davvero, Non ne possiamo più.
Dio La benedica sempre e La protegga!
ai tempi del medioevo, le streghe venivano messe sui roghi e bruciate... il concilio Vat.II ci ha riportato al basso medioevo ... e questa donna ne è l'esempio lampante di come i cervelli siano stati invasi dalla miseria della nullità di quel concilio... sono sempre più convinto che quel concilio e tutto il periodo fino ad oggi vada proprio del tutto cancellato e la nuova gerarchia atea venga messa al bando.... insieme al NOW ed ai poteri forti massonici e satanisti....0rmai la visione di Leone XIII è sempre più attuale, e la preghiera a S.Michele arcangelo abbiamo l'obbligo di recitarla ogni giorno anche chiusi in casa ed inginocchiati davanti al Crocefisso.
RACCONTO DI UNA COSA REALMENTE ACCADUTA, E CHE VORREI TANTO FOSSE INVENTATO.
Un giorno mi trovai a parlare con un Sacerdote (senza specificare nome e luogo), e questo uomo che, almeno in teoria dovrebbe essere il primo servo di Dio, se ne uscì con una dichiarazione che, francamente, mi lasciò assolutamente esterrefatto.
Quando io gli andai a muovere delle filiali e tranquille contestazioni, su alcune sue parole che
sostenessero a spada tratta la presenza della pachamama in Vaticano, lui mi rispose con delle dichiarazioni che, per la loro disarmante gravità, mi lasciarono completamente inebetito ed incapace di rispondere alcunché.
Ebbene, questo Sacerdote (forse per giustificare quanto fosse accaduto nel Luogo Cristiano per Eccellenza) mi rispose, con
totale naturalezza, che il Culto di Maria Vergine, che noi Cristiani abbiamo, in realtà non sia un Culto originario, ma che provenga da culto egizio di Iside (SÌ, AVETE CAPITO BENE). Assurdità che avrebbero fatto al caso più per un massone, che non per un Sacerdote.
Ebbene, adesso capite per quale motivo non si possano continuare ad usare il relativismo, la democrazia ed il buonismo, come strumenti filosofici, anche nella Chiesa?
La Chiesa, che non è una creazione umana, bensì una creazione Divina gestita dagli uomini, non può sottostare alle logiche umane.
La Chiesa possiede dogmi e regole fisse ed immutabili (e grazie a Dio, aggiungerei) per preservare l'elemento ed il comando Divini, dalle storture che il libero arbitrio dell'uomo, da sempre possiede.
Quindi piuttosto che giustificare le eresie che taluni uomini di Chiesa pronuncino, allontanatevi da questi, per rivolgervi ad altri Direttori Spirituali.
Non giudicate nessuno, poiché quel compito appartiene al Divino, ma prendetene le distanze.
Un Sacerdote è Sacerdote sempre, è vero, ma fino a che non pronunci eresie che lo pongano IPSO FACTO al di fuori della Chiesa.
Partecipando alle Messe di questi Sacerdoti, rischiate di partecipare a delle dissacrazioni, piuttosto che a delle Consacrazioni Eucaristiche.
Prestate attenzione, cortesemente. La vostra anima, è il tesoro più grande che possedete. Una volta persa definitivamente, non può più recuperarsi.
Questa suora l'ho vista in TV. Dal punto di vista fisico mi ricorda Gianna Nannini.
ore 11,46....si tratta di un macello nelle parrochie, nei vescovadi e nel vaticano. Il Battesimo non è stato "inventato" dal Battista o Gesù ma è un mito, si faceva già... sono adoratori di horus Isis ed Osiride ...
A giudicare da quello che si vede nella foto, chi mai direbbe che questa persona è una suora?
Ma quella della foto è la reverenda madre?
Come contrappunto a questa povera anima per la quale bisogna offrire S.Messe la Omelìa di Padre Donato avente come tema la Santa di oggi : Santa Veronica Giuliani
( dal minuto 39:03 al minuto 57:23 circa )
https://www.youtube.com/watch?v=uIPFZTfb-nM
10 luglio 2020 - Memoria di Santa Veronica Giuliani, vergine - Santa Messa in diretta
In 9 minuti non nomina mai Dio e simili.
https://www.youtube.com/watch?v=RJf6eWukEio
Sta ''ancora cercando''...
Spero tanto che mentre "cerca" (azione del tutto nobile) si astenga in toto dell'inviare lettere che - pur se scritte in buona fede - sono una raccolta di sfondoni sterili e scritti alla pirata 'Morgan' (= che guardano la realtà con l'unico occhio rimasto, il sinistro).
Così, le Piccole Sorelle non hanno dato solamente una grande lezione di libertà agli Stati Uniti – nazione che ne era la patria, prima che l’accoppiata liberticida composta da cultura liberal e politicamente corretto non prendesse il sopravvento -, ma hanno offerto anche un notevole esempio di coraggio a tutto il mondo cattolico. Un esempio che contiene un messaggio non nuovo ma sempre attuale: se combatti puoi perdere, ma se non combatti hai già perso. Ebbene, le suore hanno combattuto e, grazie a Dio, hanno vinto.
http://blog.messainlatino.it/2020/07/le-suore-americane-anti-aborto-vincono.html#more
Dal punto di vista fisico non se la sposava nessuno ;)
Buona fede?
Secondo molti la buona fede consisterebbe nel credere fermamente inqualcosa, con convinzione, insomma.
Tutti gli abortisti sono convinti, gli eutanasisti, i difensori del gender e di tutte le menzogne possibili e immaginabili.
Probabilmente anche Hitler e Stalin erano fermamente convinti delle loro idee, in buona fede anche loro?
Chi dovrebbe essere nella verità di Cristo, come per l'appunto una suora, se é accecata lo é per sua colpa, perché ha preferito il plauso del mondo.
Come ci dice Gesù, ha già avuto la sua ricompensa.
Antonio
Provo un grande conforto spirituale nel leggere le parole di un Vescovo che scrive da Vescovo.
Sarebbe bello sentirle dalla bocca di un Papa, o avere un domani il Papa Viganò.
Tornando alla realtà, è invece terrificante constatare l'insegnamento religioso che danno nell'istituto che ha formato questa "suora, figlia di San Domenico e San Tommaso d'Aquino".
Un totale capovolgimento dell' insegnamento di questi giganti della Fede, uno scempio della loro opera e della loro testimonianza di santità.
Se la vera fede non si insegna più nemmeno nei luoghi deputati alla formazione religiosa, figuriamoci che esce fuori nel "catechismo" che si insegna nelle parrocchie.
E se neanche i genitori post conciliari si vanno a formare nella fede da soli, e il Papa parla "come Soros comanda", come potranno i giovani figli conoscere la vera Fede?
Questa è la vera tragedia, il colpo al Cuore della Chiesa di Gesù.
I nemici non prevarranno, è vero, ma hanno avvelenato le radici come mai nella storia bimillenaria della Chiesa, tanto lo stesso Signore Gesù si domandò se troverà la fede alla Sua venuta.
La linfa vitale non arriva più ai tralci e la maggior parte di essi si secca, la vera Fede sta morendo, rimane in pochi, questa è l'amara verità.
Ecco perché mi conforta veramente tanto la gran bella risposta del Vescovo Viganò, "come Cristo comanda".
E l'aver alimentato un dibattito vitale utilizzando la sua alta carica, che gli dà voce.
Ma sarà sorto qualche dubbio nella coscienza di questa religiosa del mondo, dopo questa risposta?
Non credo, troppo forte la sua carica ideologica mondana.
Quelli che la pensano come lei, colti nelle loro evidenti contraddizioni, prima tacciono guardandoti come un alieno, poi si indignano e infine ripetono le loro accuse alzando il tiro, stracciandosi le vesti, senza mai entrare nel merito.
In fondo Caifa, gli scribi e i farisei che vollero la morte di Gesù si comportarono nella stessa, identica maniera di questa suora e della maggioranza del clero e dei fedeli moderni e maturi "come CVII comanda".
I pochi Viganò ("sono solo gruppetti") vanno martirizzati e uccisi, ma con le trasmissioni televisive, i giornali, l'emarginazione e la calunnia.
Tanto agli occhi dei cattolici moderni e maturi, figli del Concilio, costei è "Figlia di San Domenico e San Tommaso d'Aquino", mentre Mons. Viganò è solo un nemico del papa che trama per loschi motivi, per cui quello che dice non conta, non bisogna entrare nel merito.
Rallegriamoci ed esultiamo, il loro sdegno e le loro accuse menzognere sono le nostre medaglie!
"Non tutti siamo chiamati da Dio a salvare Anime e a propagare la Sua gloria mediante l'alto Apostolato della predicazione; e sappiate pure che questo non è l'unico e solo mezzo per raggiungere questi due grandi ideali.
L'Anima può propagare la gloria di Dio e lavorare per la salvezza delle Anime mediante una vita veramente cristiana, pregando incessantemente il Signore che «venga il Suo Regno», che il Suo Santissimo Nome «sia santificato», che «non ci induca in tentazione», che «ci liberi dal male»".
Dagli scritti di Padre Pio
Omelia di Padre Giorgio Maria Faré sul cammino tracciato da San Benedetto: la vittoria sulle tentazioni dell’autoaffermazione, della sensualità e dell’ira per divenire costruttori di pace.
11 luglio 2020, Santuario del Carmelo di Monza.
Sito web: http://www.veritatemincaritate.com
https://www.youtube.com/watch?v=xr90J8bx94M&feature=youtu.be
La buona fede non scusa nessuno: Dio ci ha detto di seguire i Comandamenti non di seguire la nostra coscienza.
Solo ALL'INTERNO DEI CONFINI STABILITI DAL DIRITTO NATURALE SI PUÒ PARLARE DI BUONA FEDE E SI PUÒ SEGUIRE LA PROPRIA COSCIENZA.
Anche i mafiosi sono probabilmente per la maggior parte in buona fede (sono nati e cresciuti in un certo contesto culturale ed hanno subito fortissime pressioni sociali) ed ascoltano la loro erronea coscienza MA QUESTO NON LI GIUSTIFICA MINIMAMENTE.
La "buona fede" ed il "seguire la propria coscienza" non giustifica mafiosi, usurai e sodomiti.
Tantomeno giustifica chi ammazza i bambini ancora nel ventre materno ed i politici favorevoli a ciò.
Il commento di Aloisius ha descritto molto bene il modo di ragionare di molti di coloro che, continuando a dirsi (o addirittura a credersi!) "cattolici", si sono asserviti (magari non consapevolmente) al principe di questo mondo.
Hanno cestinato sia la fede che la logica e lo dimostra il fatto che, pur dicendosi "tolleranti", si dimostrano profondamente ostili a tutto ciò che contrasta con le loro ideologie anticristiane.
Tollerano solo il male: chi si oppone all'aborto, alle unioni sodomitiche, all'oscena ideologia gender, all'eresia ed all'immigrazione clandestina sarebbe "un cristiano rigido e discriminante", che meriterebbe la loro discriminazione e la loro intolleranza.
I loro valori sono invertiti, sono come quegli evangelici animali che non apprezzano le perle.
Ed anche San Pietro avrebbe qualcosa da dire loro:
"Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. Si è verificato per essi il proverbio:
Il cane è tornato al suo vomito
e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel
brago."
Io credo che sia sbagliato interloquire con tutti.Con alcuni si può discutere mentre ad altri non serve rispondere.
Infatti, ho contezza di molti interventi e lettere lasciate cadere. Quelle prese in considerazione finora, comprese le affermazioni della suora, sono tutte emblematiche di un certo tipo diffuso di visuali distorte.
Per la maggior parte però si tratta di domande e interventi che consentono di allargare e approfondire un dibattito che finora non si riusciva a rendere pubblico. E ciò a tutela della salus animarum.
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