Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 17 marzo 2022

Il Grande Attore parlerà sul grande schermo anche nelle Camere del Parlamento italiano

Vedi precedenti sul presidente ucraino Zelensky [qui] e sull'epifenomeno della guerra mediatica unidirezionale che sta raggiungendo livelli mai visti se non con la narrazione pandemica che ha subito di riflesso una brusca interruzione, mentre (in Italia) non si interrompono le restrizioni [qui].
Cito un centrato commento di Gianni Morcellini : "I discorsi del presidente ucraino Zelensky sono costruiti in maniera estremamente attenta rispetto all’audience cui si rivolge. Parlando agli Stati Uniti ha evocato l’11 settembre, parlando al Bundestag tedesco ha evocato il muro di Berlino." GPC Insomma, un gran paraculo che spera di tirare fuori un ragno da un buco con le mani degli altri. Peccato l'alta velenosità del ragno.
E ora il Grande Attore parlerà sul grande schermo anche nelle Camere del Parlamento italiano, il prossimo 22 marzo. Stiamo scivolando nel nulla, ma nessuno lo dice.
Riporto di seguito il commento Pierluigi Fagan, stralciato da un suo articolo:
...Chiunque abbia avuto esperienze di marketing e pubblicità non potrà non notare come tutta la narrazione Zelensky ricalchi in tutta evidenza una chiara strategia. Forse questa affermazione risulterà infondata ai più, ma io ho lavorato in quel campo per due decenni e passa, diciamo ad alti livelli, con una specializzazione professionale specifica proprio in strategie di marketing e comunicazione. Non c’è alcuna possibilità possiate sostenere il contrario, credetemi, la mia non è una convinzione politica è meramente una constatazione tecnica. 
Zelensky è il testimonial (bravissimo) di una strategia di comunicazione (abilissima e molto professionale) che presuppone un abilissimo team che ne cura immagine e testi, team ovviamente non ucraino. Ma è anche un PR con un altro team che gli apre porte di parlamenti, interventi nelle piazze pacifiste, interviste, servizi copertina e da ultimo anche merchandising e tutto il noto sistema che accompagna il format “rivoluzioni colorate”. 
E chi lo dirige gestisce anche le sue relazioni internazionali, l’amicizia con i Trimarium(1) in funzione anti-UE, gli attacchi a Germania e qualche volta Israele, l’ambiguo rapporto con la Turchia che sta nella NATO tanto quanto si bilancia con la Russia e molto altro. 
Ogni giorno concede qualcosa facendo respirare gli animi pacifisti e ragionevoli, un minuto dopo fa marcia indietro. Ogni giorno alza la posta paranoica contro l’inumanità russa (che è per molti versi obiettiva), poi chiede più armi. 
Ogni giorno noi non abbiamo alcuna informazione terza sui teatri di guerra, ma abbiamo cori di esperti che fanno sperare: “i russi sono impantanati”, “i russi cedono psicologicamente”, “i russi stanno preparando attacchi biochimici ed atomici (quando queste sono pari accuse fatte dai russi nei loro confronti). Non vediamo i militari russi, non vediamo i militari ucraini, vediamo solo immagini ucraine e sentiamo solo comunicati ucraini. 
Ogni giorno gli europei vanno incontro a questo tsunami emotivo terrorizzante spinti da dirette h24 gestite da professionisti della comunicazione che non hanno mai un dubbio, un’alzata di sopracciglio, un possibile ricordo del necessario bilanciamento quando si stratta di comunicazione di guerra. 
Così i popoli, così i loro intellettuali principali, così i partiti annichiliti. Granelli di sabbia in questa abbondante vasellina sono subito coperti di ignominia ed ostracizzati.
 __________________________ 
1. L’Iniziativa dei tre mari (3SI) coinvolge dodici Paesi dell’Europa centrale e dell’est in un progetto di investimenti in termini di sviluppo economico, energetico e infrastrutturale. A beneficiarne sarà l’intera Unione, ma anche gli Stati Uniti potrebbero approfittarne in chiave anti-russa e anti-cinese

105 commenti:

Anonimo ha detto...

I mondialisti sono talmente sicuri della loro vittoria che non sanno più che cosa inventarsi.
Già m'immagino Bergoglio insieme ai politicanti mondialisti mentre celebrano l'agognato trionfo del mondialismo a Mosca... e le iconostasi demolite per procedere con "l'adeguamento liturgico"...

Anonimo ha detto...

Ma, nell'era dello spettacolo, delle narrazioni, delle comunicazioni, del tira e molla sentimentalista, sarebbe meglio occuparsi di altro e prendere a calci in cxlx i nostri traditori interni e sostituirli con Italiani dagli attributi certi! Costui come il vile affarista è un seminatore di zizzania, con copertura buonista.

La dittatura sanitaria diventa dittatura guerrafondaia ha detto...

L’ITALIA ENTRA IN GUERRA

Con l’assenza di 200 deputati e a stragrande maggioranza, la Camera approva l’invio di armi all’Ucraina. Armi non fiori. Armi non aiuti umanitari. Gli aiuti umanitari magari come quelli che dovevano essere caricati dagli aeroportuali di Pisa che avevano scoperto che erano casse di munizioni e armi...
L’Italia che ha nella sua Costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali“ (art. 11), dichiara guerra alla Russia e alla Bielorussia di fatto, non avendo il coraggio di farlo formalmente. Consegna armi da attacco (non soltanto di difesa: esiste con l’odierna tecnologia una differenza?) che saranno usate da altri, armi che creeranno morte e lutti e spingeranno sempre più verso l’accentuazione del conflitto.
Tutto era stato preparato con la creazione di un nuovo stato di emergenza nazionale per motivi di guerra (dopo quello falso durato due anni per questioni “sanitarie”), unico paese d’Europa a decretarlo: neppure i confinanti con la Russia e la Bielorussia hanno deciso di indirlo e forse ne avevano una qualche ragione e diritto a decretarlo.

Da chi siamo governati? Da un delirio collettivo che raggruppa forsennati che hanno perso il lume della ragione.

Il PD ha il finto pacifismo di facciata o di slogan e tra le sue file si trovano coloro che hanno avallato le scelte di bombardare Belgrado, l’Irak, la Libia; quelli che hanno osannato Zelenskj che vuole la fly zone sull’Ucraina, ben sapendo che avrebbe scatenato la guerra totale. Sono quelli che con un mano hanno l’arcobaleno della pace (o meglio LGBT...) e nell’altra il mitra, invasati di ideologia, la stessa con cui ci hanno fino ad ora governati. Con il PD tutti gli altri a far da corona con qualche distinguo: da Forza Italia a Italia viva, passando per Articolo 21 e LeU, questi ultimi figli del PCUS sovietico e ancora incapaci di chiedere scusa al popolo ceco e slovacco per l’invasione di Praga.

La dittatura sanitaria diventa dittatura guerrafondaia ha detto...

...segue
Di questi sinistrorsi nessuno si è recato sul luogo del sacrificio di Jan Palach e degli altri che l’hanno imitato nel tragico gesto di ribellione per ricordare i 50 anni e compiere quell’unico gesto sensato per rimediare a 50 anni di ipocrisia.

La Lega che vota per inviare armi ha mostrato la sua vera faccia: dirigenti al limite dell’insignificanza politica e morale. Il finito Salvini compie la parodia di se stesso al confine con l’Ucraina, indossando la felpa del dissidio mentale; con questo gesto ha compiuto l’arco della sua parabola discendente. La Lega che era per l’indipendenza prima e poi per il federalismo oggi sta dalla parte di chi combatte contro l’autonomia federativa e la richiesta di indipendenza delle due repubbliche di Donetsk e Lugansk. Occorre ricordarlo al fantasma della Lega che si aggira tra i banchi di Montecitorio. Occorre far sì che il suo esempio immondo dato con il trasformismo e tradimento sia cancellato per sempre.

E di trasformismo ne parliamo con i 5Stelle (o Stalle dopo quanto hanno combinato in quasi 4 anni di scempiaggini). Il partito anti sistema, anti Nato, anti UE, contro la moneta unica ha gettato la maschera, con lo stesso gesto con cui l’attore al termine della sua performance teatrale toglie ciò che nasconde il suo vero volto. Hanno illuso e disilluso gli Italiani con slogan e dopo, una volta al potere, hanno realizzato l’opposto dei loro proclami elettoralistici: una sorta di schizofrenia degna dei migliori luoghi di cura. Nelle relazioni internazionali hanno espresso il loro punto più alto: Di Maio. Non possiamo prendercela con un giovine bibitaro. Il problema non è lui come sig. Di Maio, il problema è semmai che lui è il punto più alto delle capacità politiche del suo movimento. Al suo posto non poteva che essere collocato un altro più o meno simile. I 5 Stalle sono la rappresentazione della banderuola politica italiana e incarnano davvero lo spirito goliardico e il teatro delle maschere. Pacifisti con le parole e “animali” (come detto a Putin, ma forse era un auto lapsus freudiano) nel modo di essere e vivere. A inveire sono tutti bravi, ma farlo guardando negli occhi Putin da solo, caro Di Maio, è assai complicato per te che hai ancora bisogno del pannolone. Abbiamo scoperto un Grillo guerrafondaio senza pietà e i suoi adepti, che ben hanno appreso, peggio di lui.

E infine Fratelli d’Italia, che con la guerra ci va a nozze. Ha parlato di patriottismo e di valori nazionali. Con il suo anti comunismo viscerale non si è accorto che il primo ad aver assassinato il sovietismo è stato Putin. Invece di aiutarlo a compiere la pulizia definitiva contro il Soviet staliniano si è schierato con Zelenskj nella difesa non della nazione ucraina ma della sua deriva neo nazista. Non per la democrazia ma per il totalitarismo nazionalista di destra. Spero che questo non sia uno strizzare l’occhiolino al rigurgito neo nazionalsocialista che pervade un certo tipo di Europa. Spero anche che il sentimento anti russo non celi inconfessabili simpatie per idealismi affini al fascismo. Fino a oggi non c’è stata mai una condanna seria e definitiva ai rigurgiti neo nazisti. Come pure prendiamo atto che FdI è favorevole all’uso delle armi... usate in modo indiretto o diretto. Nell’equivoco tra passato e presente, meglio le armi...

La pacifica Italia all’improvviso si ritrova con elmetto e baionetta senza che gli Italiani li vogliano indossare.
Come per l’emergenza sanitaria tutto per decreto.
Pensavate davvero che si sarebbe aperto prima un dibattito nel Paese e nel Parlamento?
I padroni dell’Italia (USA e UE) comandano e l’Italia dei partitelli obbedisce, anzi va persino oltre per la smania di far notare che non soltanto che è in perfetta linea con le richieste ma ci tiene a sottolineare che è servile.

Anonimo ha detto...

Più sento parlare Zelenski, più temo.
Non perde un'occasione per recriminare quanto, a suo giudizio, noi europei siamo vigliacchi. Spinge per un intervento diretto dai paesi europei nel conflitto...
Se avesse testa
1. non avrebbe trascinato il suo paese in una guerra
2. avrebbe già firmato una dichiarazione di neutralità della Ucraina rispetto alla NATO.

Secondo me pensa ancora di essere in una fiction.
E si gasa quando lo applaudono quelli del Congresso degli Stati Uniti o quelli del Bundestag.
Pericolosissimo.

Pio ha detto...


I 5 stelle sono un prodotto di laboratorio, come il comico ucraino, creati dai Poteri Satanici per obiettivi ben chiari a chi voglia vederli.
È il tempo s dei Pagliacci, dei Burattini, delle menzogne.
Lo stato semi-agonico della Civiltà Occidentale è conclamato: la fuga dalla realtà, dal Dogma, della Chiesa Cattolica ne è la causa prima.
Il filosofo cattolico André Malraux aveva notato che ogni civiltà si raccoglie sempre attorno a una religione, a un Dio. Ma quando è la religione la prima a fuggire, la civiltà non fa nulla per riacchiapparla, si convince di poter vivere meglio senza Dio.
La Chiesa Cattolica si è ritirata e la Civiltà Occidentale l'ha sostituta col suo idolo d'oro.

Zac…Si Gira! ha detto...

"l'ha sostituta col suo idolo d'oro."
L'ha sostituita con i teatranti ogm.

Anonimo ha detto...


A prescindere dal fatto che l'Italia non dovrebbe inviare oggi armi all'Ucraina, l'art. 11 della Costituzione è da abolire, visto che in pratica ci impedisce di difenderci con le armi. Lo si aggira con un voto parlamentare che approva missioni di pace (cosiddette) all'estero o spedizioni "umanitarie" di armi a scopo difensivo, come in questo caso.
Quando avevamo il contingente in Irak c'erano magistrati che vigilavano attentamente a che i nostri soldati sparassero sempre per difendersi e mai per offendere, standosene ovvio tranquillamente in Italia. Uno dei criteri impiegati, si è letto a suo tempo sui giornali, era quello del numero dei proiettili impegnati negli scontri. Se il numero era alto, se ne deduceva un impiego offensivo, vietato dalla Costituzione (art. 11). Che dire? Che valutavano a chilo?
I nostri reparti speciali e non hanno compiuto numerose azioni contro i terroristi afgani uccidendone, si ritiene, quasi 2500 in combattimento (fonte: CdS, in un articoletto), contro una sessantina di perdite. Ma la cosa è stata sempre tenuta nascosta, per evitare di incorrere nella censura di certi giudici.
Così non si può formare una tradizione militare, sembra sempre che non combattiamo mai.
Intanto, la riforma di questa sciagurata nostra Costituzione diventa sempre più una chimera.

mic ha detto...

È possibile che la falsata interpretazione antropologica dell'avversario e snche drlla realtà presente prossima e remota, determinata dalla abile e sofisticata comunicazione dell'Ucraina, con l'enfasi sul versante atlantista, possa influire sugli sviluppi e sulle sorti del conflitto?

Anonimo ha detto...

Valutatori istituzionali

Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza presieduta dalla senatrice Segre.

La famosa senatrice Liliana Segre, dopo avere taciuto sull'odio massmediatico scatenato contro chi per varie ragioni, tutte tutelate dalla Costituzione sotto i varii aspetti, ha rifiutato il vaccino, ha forse pronunciato una sola parola di censura di fronte all'odio riversato su cittadini russi residenti in Italia e all'indegna attività russofoba in università ed enti culturali italiani?
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Purtroppo il marciume (odio, morte, falsità, vizio) è qui da noi.
Qui si stabilisce mediaticamente chi odiare e come farlo.
Si stabilisce culturalmente chi uccidere, dal grembo alla RSA.
Si insiste a mistificare, rovesciare, confondere, imbrogliare.
Si insegna a degenerare e a perdere ogni dignità, vendendosi.
Gestisce armi, droga, traffici umani di ogni genere.
Campa su virus che progetta e diffonde vendendo cure ancor più letali.
Campa su tassi di interesse in una bolla tanto gonfia che scoreggia.
Il globalismo occidentale è l'essudato purulento di una piaga infetta.

Stanno vincendo? Qui da noi sì, altrove no.
Altrove dove? Cina 1,4 miliardi, India 1,1 miliardi, Russia, Brasile, SudAfrica, Venezuela, Siria e molti altri ancora: un altro miliardo.
Ad essere isolati sono meno di un miliardo di pedine dell'élite.
Hanno in mano i vizi, i virus, l'odio a Cristo e la bolla finanziaria.
Il Signore non è sordo alle preghiere degli esseri umani (UMANI).

Anonimo ha detto...

Il problema di queste persone che si occupano di "marketing" è che si ci vedono bene nel "market geopolitico", tuttavia sono portati a pensare che assolutamente tutto sia "marketing" ignorando che ci stanno un mucchio di altre cose. E poi il re e la regina della storia: il Caso e l'Eterogenesi dei fini.
Questi teorici del commerciale, danno troppe cose per predeterminate e così gli esiti 2+2 darà 4: sì, i piani in testa alle potenze mai fanno una piega. E' quando si mettono in atto che subentrano gli imprevisti e le variabili indipendenti, il Caso o la Provvidenza, e infine l'Eterogenesi dei fini che rovescia tutto nel contrario del preventivato.
Nessuno può diventare padrone della storia.

I servi della gleba ha detto...

Con 25 voti contrari, 5 astenuti e oltre 200 assenti la Camera dei Deputati italiani vota per l’invio di armi in Ucraina. Un punto di non ritorno

Anonimo ha detto...

Attualmente il Draghistan è puro Deep State.
La nostra liberazione non ha alcun prerequisito terreno.
Attendiamo il miracolo anche se non pare che lo si chieda al Cielo.
O attendiamo che crollino i burattinai: le marionette faranno spallucce?
Per il livello del Draghistan le marionette potrebbero anche riciclarsi?

Anonimo ha detto...


Da vari articoli sui giornali, che si basano in genere su fonti americane e inglesi, si possono trarre a mio avviso le seguenti conclusioni:
-- Gli ucraini hanno una contraerea efficace, tale da impedire ai russi il dominio dell'aria. Questo è un punto essenziale. Contraerea costituita essenzialmente da droni, missili portatili e non. Tale armi sono impiegate anche contro carri armati, blindati etc. Queste armi ovviamente le hanno anche i russi, ma sono loro quelli che attaccano.
-- Sembra abbastanza sicuro che i russi contassero in una rapida "decapitazione" del governo ucraino: conquista rapida di un aeroporto presso Kiev dotato di piste per far atterrare giganteschi aerei cargo, che avrebbero fatto subito arrivare le truppe mobili per invadere Kiev e catturare il governo. L'operazione avrebbe dovuto esaurirsi in qualche giorno. MA : l'attacco iniziale all'eroporto è fallito, l'aeroporto è caduto solo dopo giorni di sanguinosi combattimenti.
Perché è fallito? Perché, pare, inglesi e soprattutto americani con i loro sofisticati sistemi siano penetrati nelle comunicazioni russe e abbiano messo sull'avviso gli ucraini. Inoltre, le coordinate per gli attacchi di droni e missili verrebbero sempre costruite in collegamento con gli USA e in sosanza la Nato. Questo spiegherebbe l'efficienza dimostrata. Il materiale americano pare (quasi sempre) migliore di quello russo.
-- Se questo è vero, allora: tale coordinamento tra sistemi fra ucraini e usa-nato si spiega solo se dura da parecchio tempo, se ci sono state esercitazioni comuni (come ci sono state), se insomma di fatto l'Ucraina è già inserita nel sistema militare nato. La consapevolezza di quest'inserimento deve aver contribuito alla decisione di Putin.
-- Ma sul c.d. "impantanamento" dell'offensiva russa, inevitabile essendo mancato il blitz iniziale, pesa anche il fatto che Putin non vuole certo condurre una guerra d'attrito dentro le città, che sarebbe disastrosa, per tanti motivi. Cerca quindi di negoziare, mentre le sue forze di stabilizzano in certi settori del paese, bloccando le città più importanti.
-- Putin si ritirerebbe sicuramente se potesse conseguire gli obbiettivi per i quali si è mosso: riconoscimento annessione Crimea e Donbass; "finlandizzazione" dell'Ucraina dimidiata rispetto al 1991 ma libera. Se Zelensky fosse saggio, farebbe buon viso a cattivo gioco e accetterebbe.
Finora gli è andata bene, dovrebbe sapersi fermare in tempo.
I calcoli delle perdite russe fatte dagli ucraini sembrano gonfiate (12.000 uccisi, dicono). Gli americani parlano di circa 7000 morti, che sarebbero molti per un esercito moderno in così poco tempo. Si tratta comunque di cifre presunte. Non è stata comunque una passeggiata per i russi.

Z.

Anonimo ha detto...


CHI E' DAVVERO ZALENSKY?

Chi è davvero il comico ucraino divenuto beniamino della stampa occidentale e decantato come un eroe sulle copertine dei nostri settimanali e nei nostri Telegiornali?
Chi è il personaggio che sabato scorso si è palesato in divisa militare comparendo in diretta a Firenze tra gli applausi e le ovazioni della piazza dei Pacifisti a mano armata del PD?

Sappiamo che nasce nel 1978 da una famiglia di origini ebraiche e che la sua prima lingua non è l'ucraino, ma il russo.
Sceglie la carriera di attore e comico , fonda il Kvartal 95 Studio e produce la Telenovela "Sluha Narodu" (Servitore del Popolo) in cui lo stesso Zelensky interpreta l'uomo qualunque che stanco della corruzione politica che imperversa in Ucraina, viene inaspettatamente eletto presidente.

Pare che a Igor Kolomoyskyi - potente uomo d'affari dal triplo passaporto ucraino, cipriota e israeliano, fiduciario degli USA e principale oligarca di Ucraina - guardando la popolare telenovela venga la magnifica idea di trasformare la fiction in realtà e di far interpretare all'attore comico Zelenzky la parte del Presidente non soltanto in video ma anche nella realtà.

Subito dopo Zelensky annuncia la fondazione di un partito che porta lo stesso nome della popolare telenovela: "Servitore del popolo" e, all'apice della sua popolarità televisiva, annuncia la propria candidatura alle elezioni presidenziali dell'anno successivo.

Da quel momento la sua società, la Kvartal 95, registrerà un anomalo flusso di finanziamenti, gestiti attraverso società off-shore con sedi in paradisi fiscali, per un ammontare di 40 milioni di dollari.
Il principale sovvenzionatore della campagna di Zelensky è proprio il discusso oligarca Kolomoyskyi, proprietario di PrivatBanc, la più importante banca in Ucraina, coinvolta in diversi casi di bancarotta fraudolenta e investimenti illeciti.

Igor Kolomoysky è stato uno dei principali finanziatori di alcuni dei gruppi paramilitari neonazisti e ultranazionalisti che nel 2014 hanno prodotto il colpo di stato che ha rovesciato il legittimo governo del Presidente Janukovic innescando 8 anni di instabilità e guerra civile nella regione.

Nell'Aprile del 2019 Zelensky appena eletto Presidente provvede subito a distribuire incarichi governativi ai soci della sua società, la Kvartal 95.
Ivan Bakanov, già Amministratore Delegato della società, diventa il capo dei Servizi Segreti, mentre il Vice Direttore Serhiy Shefir diventa il portavoce ufficiale del presidente.

Anonimo ha detto...

...segue
L'oligarca Igor Kolomoysky, padrino e finanziatore di Zelensky, ha forti interessi economici sul Donbass, motivo per cui il suo esercito privato di organizzazioni neonaziste, in parte inquadrate nell'Esercito ucraino, dal 2015 ha sterminato circa 16.000 russofoni nel silenzio della comunità internazionale.

Questo è anche il motivo per cui Zelensky alle trattative di pace rifiuta le richieste russe di riconoscimento delle Repubbliche Popolari del Donbass ed è disposto a continuare la guerra con ogni mezzo, cercando in tutti i modi di coinvolgere la NATO e allargarla al resto d'Europa.

In base a quanto emerso nei Pandora Papers e riportato dal The Guardian del 3 ottobre 2021, Zelensky detiene quote azionarie di tre società off-shore, ha legami con diversi oligarchi da cui riceve finanziamenti illeciti e introiti miliardari ed è coinvolto direttamente in un giro di armi e soldi ai neonazisti.

Alla luce di ciò e del suo dichiarato interesse a far aderire l'Ucraina alla NATO, piazzando basi missilistiche americane ai confini della Russia, invocando la no-fly zone e l'uso della bomba atomica, viene da chiedersi se il presidente ucraino sia davvero l’eroe che i mass media europei stanno rappresentando.

Anonimo ha detto...

https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/il-presidente-spagnolo-ha-usato-anche-il-leader-della-lega-per-zittire-il-leader-di-vox-ascabal/ar-AAVbtjG?ocid=msedgdhp&pc=U531

i cattolici (anche tradizionalisti) che in Europa demonizzano Putin si troveranno, nei prossimi mesi e anni, come compagni di battaglia i socialisti, i liberal-radicali, i globalisti apolidi, i cattocomunisti, ...

Le stesse forze che oggi demonizzano Putin ieri demonizzavano Trump, Orban, Bolsonaro e Kaczynski. Oggi, quelle forze, strumentalizzano la Polonia e un certo cattolicesimo conservatore in funzione anti-Putin fomentando ataviche russofobie ... domani ricominceranno a demonizzare la Polonia, le destre sovraniste, il cattolicesimo tradizionale, Trump, Orban e Bolsonaro. 

Come si faccia a non capire ciò proprio non me lo spiego? Anche un bambino lo capirebbe!

Il nemico radicale e inconciliabile del cattolicesimo (anche politico, in senso identitario-tradizionale) NON è certo la Russia di Putin (fosse anche una autocrazia retta da un violento dittatore) ma piuttosto il liberal-radicalismo progressista che domina gran parte dell'UE e gli USA dem. 

Il nemico non è al confine, ma in casa dell'Occidente!!!

Anonimo ha detto...

L’Occidente non è un punto geografico e ha poco a che fare con l’attuale occidente. L’Occidente è una civiltà, entrata in crisi secoli fa, quando la sintesi operata dal cristianesimo è stata messa in dubbio e poi demolita. Il vero Occidente è l’Europa: inclusa la Russia, che però ha subito la stessa degenerazione. La frattura si può ricomporre, seguendo la via indicata da san Giovanni Paolo II.
Stefano Fontana

Viator ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=Ei5l6Owkh-Y

Bio-guerra Ucraina - Quello che nascondono sulle armi biologiche USA

Anonimo ha detto...

I cattolici (anche tradizionalisti) da sempre strizzano l'occhio ai socialisti, ai liberal-radicali, ai globalisti apolidi, ai cattocomunisti. Durante l'ultima guerra mondiale, particolarmente al nord, i cattolici erano i più fedeli alleati dei partigiani comunisti. Scrivo da Reggio Emilia, ho avuto diversi caduti in famiglia e potrei farle molteplici esempi. I cattolici attuali sono i più accaniti sostenitori del PD.

Da Fb ha detto...

Copio da Vincenzo Costa
Chi sono i cattivi? Regressione infantile e necessità di una nuova cultura

Chi conosce un po’ di storia sa che la guerra Franco-Prussiana scoppiò perché c’erano delle ragioni storiche. Solo per menzionarne alcune: l’unificazione tedesca, la paura della Francia di essere accerchiata dagli Hohenzollern, le ambizioni della Francia, la diffidenza dell’Inghilterra verso queste ambizioni, le aspirazioni della Russia rispetto alla Crimea.

Chi conosce gli eventi che portarono a quella guerra sa bene che vi fu un gioco (molto più complesso di quanto sia possibile dire qui). La Francia non poteva accettare che sul trono spagnolo sedesse Leopoldo: sarebbe stata accerchiata, sarebbe potuta essere attaccata su due lati. Bismarck voleva invece il conflitto, necessario per giungere all’unificazione tedesca, alla proclamazione del Reich. Ma Guglielmo era accomodante, dava rassicurazioni ma non formali (lo abbiamo visto anche di recente).

La guerra, per farla breve, scoppiò perché Bismarck falsificò un telegramma, che umiliava la Francia. Ma lo fece da quel grande statista che era: si assicurò che l’esercitò prussiano fosse pronto, della neutralità inglese e russa. Era una trappola, e la Francia vi cadde: avvio il conflitto.

Ci fu qualcuno che si dedicò all’analisi delle ragioni, del perché del conflitto, degli interessi, complessi, intrecciati, mai lineari. E ci furono coloro che si chiesero:

CHI è L'AGGREDITO? CHI è L'AGGRESSORE?

E’ semplice, rassicurante. Non occorre pensare, studiare, decifrare. E’ semplice. Come tutto ciò che è infantile.

Diventare adulti significa sviluppare un pensiero della complessità, e la nostra cultura è regredita invece di maturare.

Eravamo stati educati all'idea che per evitare il peggio, per risolvere i problemi non servono discorsi moraleggianti: bisogna cogliere e rimuovere le cause dei conflitti.

Questo significava usare la ragione.

Negli ultimi trent’anni le cose sono cambiate. Si è sviluppata una cultura che consiste semplicemente nel dire chi ha torto e chi ha ragione. Nel 1870 si sarebbe stati a chiedersi chi era l'aggressore e chi era l'aggredito. E porre così il problema significa impedirsi di comprendere la storia, significa non essere adatti ad agire in essa.

Gli intellettuali di matrice "progressista" somigliano sempre più a quegli scolaretti che vogliono fare i primi della classe, quelli che scrivono alla lavagna chi sono i buoni e chi i cattivi.

C'è una santa alleanza a questo riguardo: ci sono quelli che leggono la storia con categorie morali, ci sono quelli che hanno un accesso speciale all'inconscio (come ogni sacerdote, autorizzato alla rivelazione e unici che possono poi comunicarla agli altri), ci sono anche quelli che "bisogna combattere contro gli ortodossi, e gli ortodossi sono scimatici (anche questo c'è).

Al discorso critico, all’analisi delle forze storiche, al tentativo di decifrare i veri moventi della storia si è sostituito il catechismo moralista.

Moralista, ma immorale. Perché morale è la ragione che porta alla luce le cause e mira a rimuoverle.

Il moralismo non mira a questo, mira solo a esacerbare i conflitti, a produrre fanatismo: c’è un aggressore, morte all’aggressore.

Non ci si chiede: come è potuto succedere? Quali cause la hanno generato? Quali cause bisogna rimuovere per avere la pace, e una pace vera?

Questa cultura ci porterà alla devastazione. E' una cultura incapace di assumere il punto di vista dell'altro, di cogliere come funzionano le culture, e dunque una cultura totalitaria, che rende impossibile il dialogo.

Entriamo in un mondo multipolare, e per entrarci dobbiamo lasciarci alle spalle questa cultura infantile, arretrata, priva di cultura storica, autocentrata.

Anonimo ha detto...

Ottima analisi, che condivido. Aggiungo solo che è una "cultura" in cui proliferano gli utili idioti, convinti tuttavia di essere padreterni il cui "verbo" debba essere accolto come legge eterna. Pur quando si rendono conto di fronte all'evidenza di avere toppato alla grande (e gli esempi sono numerosi ultimamente) si arrampicano sugli specchi pur di difendere l'errore ed evitare di chiedere scusa. Arroganza, presunzione, ignoranza.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=YlAZzY7FjYQ

Spartak, il villaggio fantasma. "La guerra ha distrutto la nostra vita"

Pio ha detto...

Anonimo 18/3 h.00.46: la domanda finale è ovviamente retorica. Il personaggio, come il suo finanziatore, è alquanto impresentabile.
Vorrei, a corollario della approfondita disamina, evidenziare il ruolo sottotraccia, che quasi nessuno rileva, di Israele, assai coinvolto nel disegno plutocratico del NWO e nelle campagne destabilizzanti parallele.

Aloisius ha detto...

Ottima ricostruzione, che vorrei divulgare, ma sa dirmi la fonte?

Aloisius ha detto...

Complimenti a tutti per gli ottimi commenti, non posso che confermare tutto quello che avete già scritto.
È confortante sapere che c'è gente che ancora ragiona in modo obiettivo, anche se veniamo emarginato in modo sempre più pesante ed è dura esprimere il proprio pensiero.
Ma va fatto, nei limiti delle possibilità e della propria solidità nervosa.
Sarebbe importante un compattare il fronte dei 'sani di mente', ma in Italia è molto difficile.

Da cattolici possiamo però compattare iniziative di preghiera.

Aloisius

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=S7a_nYmUaSc

Spartak il villaggio fantasma Donbass

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto per il sofferente popolo ucraino, dobbiamo avere il coraggio di dire, alla faccia della propaganda, una lapalissiana verità. La Russia è un katechon. E Putin è geopoliticamente un katechon.
Imperfetti, contraddittori, fortemente incompleti. . Ma sono dei katechon. Frenano. Rimossi loro, è finita.
Per questo sono così odiati dalle pluto-crazie occidentali. Quelle pluto-crazie nelle quali comanda ormai solo l'immenso potere del denaro di un'oligarchia vile, empia e degenerata. Composta da mercanti dall'anima nera. Mercanti della dissoluzione dell'umano.
Basti pensare a quali siano i "valori" dei loro osceni burattini, alla Biden e alla Macron.
Davvero dovremmo rischiare una guerra nucleare per i Soros, i Gates, i Buffet, i Bloomberg, i Bezos? Per i mercanti potentissimi di Vanguard e Black Rock? Per Netflix, il gender, il politically correct, la cancel culture e tutti gli orrori della "società aperta"? Per i corrotti generali del Pentagono e della Nato pagati a peso d'oro dall'industria delle armi?
La Russia, pur fortemente imperfetta, soprattutto cristianamente, è comunque un katechon contro la dissoluzione mondialista generalizzata. Checchè ne dicono i ridicoli "teocon" che fingono che la Russia sia ancora sovietica. Se cade la Russia è finita. Viene davvero colui che deve venire.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Complimenti a tutti i commentatori, mi spiace che una commentatrice molto informata su USA e Canada non posti più qui, per lo meno firmandosi, ma tempo addietro fornì i link che illustravano con lunghi filmati l'addestramento da parte di spin doctors, mental coaches, curatori di immagine e attori professionisti per l'uso della voce e del linguaggio da usare, dell'allora giovanissimo e semi sconosciuto Barack Hussein Obama, di cui esistevano poche foto e quasi tutte in abiti mussulmani, la stessa cosa venne fatta col nostro 'comico' sinistrorso Grillo che per decenni ha urlato come un pazzo sui palchi e nelle piazze di tutta Italia, vomitando insulti, cambiando colore, dal viola all'arcobaleno e giunto fino alle stelle, lo stesso è stato fato con Zelenskij e si vedono i risultati, falso come l'Iscariota, ma padroneggia bene la scena, da aggiungere che il succitato Obama circolava in Ucraina fin dagli anni '90, che il figlio dell'impresentabile presidente americano attuale, Hunter Biden, ha rapporti finanziari molto stretti con oligarchi russi, ucraini e chi più ne ha ne metta, non è vero che WP si è impantanato, intanto ha occupato Odessa e tutti i terminal ivi situati, ha posto basi missilistiche in Moldova e si racconta di arrivi massicci di truppe fresche da ogni parte dell Russia..........continua.......

Tra le rare voci sensate ha detto...

Ancora Orsini:

Se noi mettiamo Putin in una condizione disperata Putin sventrerà l'Ucraina. Io non riesco a capire come le persone si possano schierare come se ci fosse una partita di calcio, non si interrogano sulle conseguenze delle decisioni che noi prendiamo.

- Alessandro Orsini via Piazza pulita, La7

mic ha detto...

Alessandro Orsini via Piazza pulita, La7

Peccato che sia l'unica voce sensata nel solito contesto di affabulatori di sinistra

Anonimo ha detto...

Noi utilizziamo come ministro degli esteri uno che non ne ha la stoffa.
Fa parte dell'enfasi sul nuovo, che ti nuovizza e ti volge in avanti.
Il new normal è diverso dal normal. Il novus ordo cancella il vetus.
E' il sole ventiquattrore dell'avvenire, rivolto ad occidentem.

Altrove hanno memoria, non selettiva come la nostra, che certi ricordi li sbandiera e tutto il resto è amnesia: la missione di Pechino presso la UE ha affermato che non dimentica chi ha bombardato l'ambasciata cinese a Belgrado.

Chi semina vento raccoglie tempesta ha detto...

“L’allargamento a Est dell’Alleanza Atlantica, fino ai confini della Russia, si potrebbe trasformare nell’errore più fatale della politica americana dalla fine della Guerra Fredda… questa decisione susciterà tendenze nazionaliste e militariste anti-occidentali nell'opinione pubblica russa, potrà avere un effetto avverso sullo sviluppo della democrazia russa, ripristinare l'atmosfera della Guerra Fredda nelle relazioni Est-Ovest, e spingere la politica estera russa in direzione contraria a quella che vogliamo.”

George Frost Kennan (1904-2005), New York Times, 1997

Sono solo mercenari. ha detto...

"Noi utilizziamo come ministro degli esteri "..?
Mi permetta: essi (quelli che dettano le regole alla colonia) utilizzano come ministro degli esteri (Ma poi di quali esteri parliamo visto che l'Italia e' loro colonia!)

Anonimo ha detto...

Per chi fosse interessato : Urbano Cairo, per La7, ha acquistato l'intera serie della sitcom Il difensore del popolo in cui protagonista assoluto è Wlodomir Zelenskij......i supermercati in Itaglia sono ancora molto bene forniti, manca niente, tranquilli, solo i prezzi sono schizzati in alto e di parecchio, noto che molte persone fanno la spesa con piccole borse e non prendono i carrelli, da Aldi hanno allestito due scaffali per la raccolta di generi alimentari pro Ucraina, ma ad oggi erano desolatamente vuoti.

Anonimo ha detto...

LA STORIA AL TEMPO DELLE NARRAZIONI (E DISTRAZIONI): IL MONDO “LIBERO” A GUIDA NATO FABBRICA GLI HITLER NEMICI DELLA DEMOCRAZIA, POI FINANZIA E SOSTIENE CHI, NELLA REALTÀ, A QUELLA IDEOLOGIA SI RIFERISCE.

La NATO, o Patto Atlantico, nasceva il 4 aprile 1949, ad oggi ne fanno parte 30 stati del mondo. Papale papale il Primo Segretario generale della Nato disse: «Lo scopo della NATO è di tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i tedeschi» (Lord Ismay). La Nato nasceva intorno al concetto di “difesa collettiva”, riportato nell’art. 5 («Le parti concordano che un attacco contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte» pertanto…). Solo sei anni dopo (1955) nasceva il Patto di Varsavia, l’alleanza militare tra gli Stati del blocco orientale guidata dall’Urss. Iniziava così la Guerra Fredda. Il 1° luglio 1991, visto lo sgretolamento dell’Urss e dei Paesi satelliti, si scioglieva definitivamente il Patto di Varsavia.

Anonimo ha detto...

...segue
Molti pensavano – ingenuamente – che dopo la fine del Patto di Varsavia fosse venuta meno la ragione d'essere della Nato, non essendovi più “minaccia” sovietica; invece, non solo la Nato non si scioglieva, ma cominciava a incorporare nuovi Stati, e da patto “difensivo” diventava struttura militare a difesa del campo “occidentale” contro i nuovi nemici. Il 7 novembre 1991 (dopo essere intervenuta per la prima volta in Iraq) i capi di governo dei sedici paesi della Nato, riuniti a Roma nel Consiglio atlantico, definivano il «nuovo concetto strategico dell'Alleanza»: il fatto nuovo è che «sarà più che mai al servizio di un concetto ampio di sicurezza». Qualcosa di non più circoscritto all’area nord-atlantica. Si comincia così a delineare la «Grande Nato».

La Grande Nato (gli Usa), col finire degli anni ’90 del secolo scorso, cominciava quindi a intervenire direttamente (o indirettamente) contro i cosiddetti “Stati Canaglia”, immancabilmente capeggiati dall’Hitler di turno che bisognava eliminare. Jugoslavia (nuovo Hitler: Milosevic); Iraq (nuovo Hitler: Saddam); Afghanistan (nuovo Hitler: Bin Laden); Libia (nuovo Hitler: Gheddafi); Venezuela (nuovo Hitler: Chavez); Siria (nuovo Hitler: Assad)… fino ad arrivare alla Russia del nuovo Hitler Putin.

Neanche due anni fa l’allora segretario Nato, il danese Anders Fogh Rasmussen, rimproverava Trump di non considerare Putin il Male assoluto. Secondo Rasmussen ci voleva una «chiara, globale leadership ideologica americana», perché «il mondo ha bisogno di un poliziotto che ristabilisca l’ordine e la legge internazionali, e io non vedo nessun altro candidato per quel ruolo se non gli Stati Uniti».

Ma c’è qualcosa che non torna nella storia dei nuovi Hitler. Questa “narrazione” (oh, come gli piace questa parola!) finge di ignorare proprio quelli che invece esplicitamente si dichiarano i seguaci odierni del nazismo. Come nel caso delle formazioni neonaziste regolarmente presenti negli apparati ucraini del fantoccio Zelensky. E non solo i nostri democratici progressisti fanno finta di nulla, ma addirittura sono in prima fila nel fare propaganda di guerra e per finanziarli e dotarli di mezzi militari e logistici.

Qual è la mission dei democratici progressisti? Difendere con le unghie e con i denti i “valori occidentali” contro il tiranno russo. Il fatto è che questi incolti e incapaci scambiano i “valori occidentali” non per quelli che hanno forgiato la nostra civiltà europea nel corso di tormentati ma gloriosi millenni, ma per l’ “American Way of Life” (stile di vita americano) imposta dalla vincente Usa dopo la seconda guerra mondiale. Qualcuno lo spieghi al sempre buono Veltroni. Questi democratici progressisti non ce la fanno proprio ad accettare che la pax americana è finita, che nuovi attori stanno invadendo la scena, che piaccia o non piaccia stiamo entrando nella fase del multipolarismo. La falsa coscienza dei nostri progressisti gli impedisce di rendersi conto che precipiteranno nel baratro della storia insieme ai "loro" valori occidentali, loro e le loro distopie transumane fatte di ventri femminili che si affittano, di sessi che non esistono, di accoglienze e inclusioni ipocrite e mercificate, di desinenze impronunciabili e di infiniti piagnistei. I neonazi dell’Azov o di Centuria ultimo baluardo di civiltà “occidentale”?
Antonio Catalano

Anonimo ha detto...

"...spin doctors, mental coaches, curatori di immagine e attori professionisti per l'uso della voce e del linguaggio da usare..."

Tutte queste migliorie sono tecniche. E tecniche rimangono anche quando vengono trasmesse, insegnate ed apprese da un altro.

Si è sempre inteso con la parola 'educazione' tutto un insieme di miglioramenti che all'inizio dipendono esclusivamente dalla famiglia, poi dalla famiglia e dalla scuola, poi dalla famiglia, dalla scuola e dai compagni/e, poi dalla famiglia, dall'università, dall'ambiente del lavoro e dall'ambiente sociale. Mano mano che gli agenti educatori e dis/educatori si ampliano, diventa chiaro che ognuno da sempre ha avuto i suoi pensierini personali sulle persone e sulla vita e che sempre ci sono stati nella sua vita attimi indimenticabili il cui significato si è manifestato nel tempo.

Quindi possiamo dire che, apparentemente, l'educazione sia un processo in divenire, ma una mappa per orientarsi nella vita ed in questo processo educativo, un tempo, veniva offerta molto presto con il Catechismo della Dottrina Cristiana. Questa mappa custodiva la nostra libertà di giudizio, non solo facendoci evitare errori banalissimi, ma mettendoci anche al riparo dalla manipolazione altrui, in modo particolare insegnandoci che 'il Maestro' era e rimane Uno Solo e che ognuno ha un Angelo Che si occupa di noi sempre, basta imparare ad ascoltarLo.

Quindi qual'è la diversità tra i maestri umani ed il Maestro? Qual'è la diversità tra le tecniche, le virtù, le capacità virtuose? Tra un fine esecutore e un altro esecutore che ci mette l'anima? E' sempre e solo la nostra interiorità 'PURIFICATA' capace di 'animare' qualsiasi cosa facciamo. E questo animare non è un proiettarsi del nostro IO, della nostra personalità all'esterno, ma un nostro farsi da parte per lasciare che il Vero, il Bello, il Buono si manifestino. Non siamo chiamati a diventare esperti giocolieri di tecniche, ma siamo chiamati a riconoscere, al momento, il Vero, il Bene, il Buono e siamo chiamati a diventare capaci di risanare la situazione, anche solo con quella unica parola necessaria, con quell'unico gesto necessario lì, in quel preciso istante.

Presenza di spirito dunque? Ni. Lo spirito può essere anche bugiardo, brutto, cattivo. Meglio, dimestichezza col Santo Vero.

Anonimo ha detto...

... precipiteranno nel baratro della storia...

È quello che spero ardentemente, anche se mi sembra una chimera.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=uEsquV-_Bzc

Diario di guerra - Ennesima strage su Donetsk

Anonimo ha detto...


"Intanto Putin ha occupato Odessa", dice un commentatore.

Non è vero. Odessa non l'ha occupata. Sta occupando Mariupol.
Non inventiamoci le notizie.
P.

Anonimo ha detto...


Adesso però non demonizziamo la Nato dal principio. Senza la Nato saremmo stati occupati dall'Armata Rossa di Stalin. E non semplifichiamo nelle ricostruzioni del passato. La Guerra Fredda cominciò subito dopo la fine della II gm, con il blocco di Berlino, approviggionata da un ponte aereo americano, nel 1946 o 48, cito a memoria. E nel 1950 la Corea del NOrd attaccò la Corea del Sud, perfettamente d'accordo con Stalin, che morì nel marzo del 1953 e considerava inevitabile una guerra con il capitalismo, e con Mao-tze-tung.
Il comunismo era all'offensiva su tutti i fronti.

Anonimo ha detto...


Se la guerra la vincerà Zelensky, avrà vinto l'Europa delle Femen.

O.

Anonimo ha detto...

https://www.acistampa.com/story/padre-kolbe-fulton-sheen-e-quelle-profezie-su-mosca-19298

Pio ha detto...

E poi non dimentichiamo mai che:
1) il Comunismo/Marxismo è un prodotto dell'Occidente, che dalla Germania con tutte le sue filosofie idealistico hegeliane è stato esportato ovunque
2) l'occidente, invece di evangelizzare esportando i valori e la fede cristiana, ha iniziato due secoli fa a esportare i veleni delle ideologie materialistiche.
Nel novecento abbiamo già visto i frutti cattivi che ora stanno divorando se stessi.

Valeria Fusetti ha detto...

Non credo. La Russia non ha inviato aerei per bombardare le città. Operazione militare sempre usata nei conflitti dalla fine della II GM in poi, con enormi massacri di civili.
I contingenti sono relativamente pochi e, sempre secondo gli esperti di geopolitica, tra cui alcuni generali italiani, le armi di cui dispongono non sono di ultima generazione. È evidente che stanno cercando, per quanto sta a loro, di dimostrare che non vogliono occupare militarmente tutto il territorio, e preservare il più possibile i civili. Cosa che non sta facendo né il presidente con i tacchi a spillo, targato DAVOS, né i suoi militari nazisti, né il mix NATO-UE-Washington. Questa forma di "guerra prudente" è talmente inusuale che fa pensare all'Occidente di poter tirare la corda sin che gli pare. L'idea è che per massacrare l'immagine di Putin,che ha sfidato i "Padroni del Mondo", pretendendo pure negli anni scorsi che gli accordi internazionali fossero rispettati,possono benissimo far massacrare gli ucraini." Ne vale la pena" come disse madama Galbright per il genocidio dei bimbi in Siria. Ma non credo che ne valga la pena per Putin ed i russi. Se non ci sarà altro mezzo tireranno fuori il resto dei contingenti militari e le armi di ultima generazione. E pure gli aerei, ma spero proprio che la folle arroganza dei "Padroni del Mondo" si fermi prima, in un modo o in un altro.

Anonimo ha detto...

Le persone liberate dal giogo dei nazisti iniziano a parlare. E crolla improvvisamente tutta la propaganda dei media filo Nato.
https://gloria.tv/post/2yh2iog7NZSW1Fww1rUJDXxp9

Anonimo ha detto...

Dio ha creato il mondo bello e pulito. Il nemico di Dio, l uomo assatanato lo sta distruggendo, il creato e tutta l" umanità in odio a Dio Creatore.
https://gloria.tv/post/FWaZhVU4PLoo1u6iD3qowy1Uu

Anonimo ha detto...

SÌ DELLA CAMERA, AUMENTATE SPESE MILITARI A 104 MILIONI AL GIORNO ▷ FRATOIANNI: "SCELTA SCELLERATA"
https://gloria.tv/post/7KNXNQ6rboebDkmTd12m7VetY

Anonimo ha detto...

Miracolo a Mariupol
Ah, come ci cambia la guerra. Un mio amico di Belgrado, città dove i sentimenti filorussi sono forti, ospita un renitente russo, sfuggito alla chiamata alle armi. Mi ha detto di un altro amico che ospita dei profughi ucraini. Credo che davanti alle guerre, se si ha la fortuna di non essere coinvolti, si debba esercitare innanzitutto pietà per le vittime, e aiutare chi sopravvive. E chi ha potere, usarlo per fermarle prima possibile. Ma forse siamo troppo intossicati da quel che resta delle ideologie, troppo allevati da una politica che imita le guerre civili, troppo imbestialiti dalla logiche dei like sui social, troppo diseducati da una televisione che dà il suo meglio nelle nomination, troppo maleducati da genitori assenti, troppo disistruiti da una scuola che non insegna, troppo educati da un giornalismo militante e conformista. Così guardiamo alle guerra come tifosi, o con noi o contro di noi, lavagne di buoni e cattivi. Non a caso chiediamo le abiure anche ai musicisti, mentre muoiono attori e ballerini, e il New York Times trova tiepido, nello schierarsi, papa Francesco.
Vedo imparare Slava Ukraina (Gloria all’Ucraina) cittadini del mondo che la parola Patria li faceva sbuffare. Vedo scaldare i motori dei caccia benpensanti che prendevano in giro - e i due maro ? dicevano – i fucilieri di marina. Vedo inebriarsi di eroismo quelli che davano del fascista a Fabrizio Quattrocchi solo per aver voluto morire guardando negli occhi il suo boia. L'obiezione di coscienza, davanti alle armi che forniamo, è diventata tradimento. Miracoli della guerra psicologica.
Non voglio semplificare troppo, ma Putin è l’invasore, con i suoi grandi torti e le sue piccole ragioni. Zelensky è l’invaso con le sue grandi ragioni e i suoi piccoli torti, che ho provato a dire più volte. Li senti parlare e capisci che sono due mondi opposti: uno sembra uscire da Netflix, è smart. L’altro ha coreografia stantia, e parole vecchie. Uno vuole farsi amare, l’altro vuole farsi temere. Uno ha un arsenale svelto e portatile, l’altro è ancorato come la corazzata Potemkin (curiosamente, nel film che entusiasmò Fantozzi c’è una scena in cui ai marinai viene servito un pasto andato a male. Succede di nuovo, a giudicare dalle razioni scadute trovate nei carri bruciacchiati).
Batte anche a me il cuore per i civili di Kiev, e non dimentico i civili del Donbass. Ma, mentre riconosco il diritto all’autodifesa, ci mancherebbe altro, non riesco a scaldarmi il cuore davanti alla mistica del sacrificio degli ucraini, per non dire dei legionari internazionali: per me il “dulce pro patria mori” è una cosa da secolo scorso. Imbelle – alla lettera non adatto alla guerra- mi sembra tutt’altro che un’offesa. Negli ultimi giorni, convinti di vincere, gli ucraini sono passati a una mistica della vittoria: i russi faranno da concime per i nostri campi di girasole.

Anonimo ha detto...

...segue
Nell’ultimo discorso Putin ha citato l’esigenza di difendere il Donbass, nessun cenno alla denazificazione né alla neutralità, come se si preparasse un compromesso, una via d’uscita, un cantar vittoria e portare la croce.
Mi ha colpito un’intervista rilasciata nel 2019 da Alexey Arestovich, il consigliere di Zelensky che ancora oggi interviene quasi quotidianamente sull’andamento del conflitto. Mi ha colpito perché prevede tutto, perfino l’andamento della guerra. L’avessi ascoltata allora, l’avrei preso per un pazzo. Ascoltandola adesso (c’è anche su You tube, ma dovrete farvi aiutare nella traduzione, anche se esiste in rete una versione sottotitolata) è clamorosa: sembra che la dirigenza ucraina abbia quasi coscientemente attirato il gatto cattivo Putin, aizzata dal cane da guardia occidentale nella trappola, Tom e Jerry. Qualcuno resterà nella tagliola ? Non lo so, e mi importa solo che duri il meno possibile.
Non potrei mai essere con chi aggredisce. Sono con i medici, i vigili del fuoco, i vivandieri, con chiunque lenisca il dolore, metta cerotti. Onore a chi difende, sì. Ma se devo identificarmi con qualcuno, a volte scruto tra i maschi che riescono a passare il confine, mezzi disertori. Posso anche non identificarmi con nessuno. Vorrei dire: identifichiamoci con noi stessi, che abbiamo preso le distanze dalle parole del Novecento, che siano quelle riverniciate di Zelensky o quelle polverose di Putin. Siamo così alieni dalla guerra, noi italiani, che perfino le armi le mandiamo da Pisa nascoste tra gli aiuti umanitari, e le ONG non hanno niente da dire. Sì, per evitare agguati russi, ma forse anche per un po’ di imbarazzo. Mi preoccupa il clima, e i guasti della guerra psicologica. Non quella minuta e sordida sulle vittime: nel teatro di Mariupol la sceneggiatura ha fatto la fine del discorso di Putin in televisione: interrotta, un solo ferito. No, la guerra psicologica in grande. Gli USA mettono in guardia: la Russia impantanata può ricorrere all’arma nucleare. E intanto attivano il loro arsenale di atomiche tattiche ad Aviano, prassi normale. E intanto passano da Bulgaria e Slovacchia gli S300, i missili già sovietici montati su camion, e dare agli ucraini i vecchi Mig 29 è una tentazione. Molti pensano che è l’occasione di sconfiggere Putin, che perde pezzi e carri e generali, e trovano negli ucraini dei combattenti surrogati per le loro battaglie. Non ho nulla da obiettare alla sconfitta di Putin- a stare all’informazione occidentale, ormai non lontana - anche se mi chiedo cosa venga dopo. E mi chiedo se dopo i disastri occidentali cui ho assistito, dai Balcani alla Libia, dalla Siria all’Afghanistan, come sia possibile che i miracoli della retorica di guerra abbiano improvvisamente fatto girare il vento e stavolta, immacolato, vincerà il “Bene”, come in un film. Oppure si andrà alla guerra tutti ? E la Cina ? Vien da disertare, lasciare perdere la gloria, e pensare a una pace accettabile per tutti, a un silenzio delle armi, a un riposo che non sia eterno.
Toni Capuozzo

Anonimo ha detto...

SCEMI DI GUERRA.
Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano, 18 Marzo 2022.

Dall’inizio della guerra i veri esperti, come Caracciolo, Mini e Orsini (che da oggi scriverà sul Fatto), spiegano che uno dei primi guai dell’Ucraina è l’enorme quantità di armi. Lo era già prima dell’aggressione russa. Lo è durante le ostilità (difficile distinguere gli obiettivi civili da quelli militari). E lo sarà vieppiù nei negoziati che – come molti, ma non tutti, sperano – potrebbero chiudere la guerra.

Per paura di dare ragione a Putin (mission impossible), le nostre Sturmtruppen hanno negato quest’evidenza, finché il loro spirito guida – il sempre lucido Biden – l’altroieri ha confessato:
da almeno sette anni, cioè dalla rivolta spontanea che cacciò il presidente filorusso Yanukovich (vincitore delle elezioni nel 2010), gli Usa armano Kiev. E – come osserva Caracciolo – Putin ha attaccato adesso perché tra un anno l’armamento ucraino avrebbe rappresentato una seria minaccia per la Russia. Ora, non contenti, Biden manda altre armi per 1 miliardo di dollari e la Ue per 1 miliardo di euro, senza che nessuno si domandi a chi, visto che l’esercito regolare ne già ha a sufficienza.

Gli scemi di guerra raccontano che armiamo la gente comune per resistere.
Ma il trasporto è affidato ad AGENZIE PRIVATE di mercenari, che NON le consegnano certo al ragioniere di Kiev o al panettiere di Mariupol aspiranti partigiani: le passano a gente del mestiere, come le milizie paramilitari che affiancano le truppe regolari senza che il governo faccia un plissé. Incluso il battaglione Azov, la milizia neonazista inquadrata nella Guardia nazionale, che sventola vessilli con la svastica e bandiere Nato, segnalata da Onu e Osce per crimini di guerra, torture e stragi di civili in Donbass e non solo.

L’altroieri un miliziano di Azov s’è fatto un selfie con un mitra Beretta Mg42/59 appena giunto dall’Italia. E il sottosegretario ai Servizi Franco Gabrielli, su Rete4, ha candidamente ammesso che sappiamo bene di armare anche i neonazi, ma “quello è un ragionamento che faremo dopo: ora urge portare Putin al tavolo delle trattative”. Già, ma se ci sarà un “dopo”, chi glielo spiega a quei gentiluomini che devono ridarci le armi? E, se non ce le ridanno, non saranno un ostacolo alla pace, che inevitabilmente passa per il ritiro delle truppe russe e il disarmo di queste opere pie? Non sarebbe il caso, mentre il negoziato procede, di bloccare le armi non ancora partite, onde evitare che al prossimo giro – come al solito – qualche amico divenuto nemico ce le punti contro e ci spari?

Ps. Resta da spiegare la malattia mentale che ha portato tutti i partiti ad aumentare la spesa militare italiana da 26 a 38 miliardi l’anno, quando non c’è un euro neppure per il caro-bollette. Ma lì servirebbe un esercito di psichiatri e la sanità è quella che è.

Anonimo ha detto...

In Italia effetti a grappolo della chiusura dei manicomi: i pazzi lucidi e furiosi hanno occupato tutti i posti di comando.

Valeria Fusetti ha detto...

No. Ne' sembra intenzionata a farlo, se lo fosse non le avrebbero dato la presidenza della commissione speciale. È, in fondo, come i Salvini è le Meloni & C che popolano il governo : meglio sposare l'ideologia di chi conta
ed averne i benefici che rischiare l'ostracismo, o la galera, o l'esilio. La coerenza tra ciò che si sbandiera, compreso i Rosari,e gli atti che si compiono rischia di costare sempre più caro. È una questione di bilancio, il dare e l'avere, e costoro vogliono avere non dare. Il modello 5Stelle è quello corrente. Elementare !

Anonimo ha detto...


L'aumento della spesa militare italiana, piuttosto bassa, andrebbe bene, ma non per rifornire di armi l'Ucraina, scelta insensata.
Certi commenti trasudano comunque retorica "pacifista" ad oltranza, tipica di una società non disposta a combattere per difendere né i propri ideali né i propri interessi.
Questo succede quando gli ideali si riducono a pseudo-ideali, in
sostanza al quieto vivere, possibilmente nelle comodità.

Anonimo ha detto...

Per il guitto Hollywoodiano è stato chiesto il Nobel per la pace. Ma meriterebbe invece l'Oscar per come recita il copione scrittogli da Washington...

Anonimo ha detto...

Ricordate come dopo ogni attentato chiunque condannasse l'islam e i musulmani veniva duramente criticato, perché "non bisogna fare di tutta un'erba un fascio"?
Oggi però ci spingono a odiare tutti i russi, indiscriminatamente, sbloccano anche i social per questo, a scacciarli tutti, anche gli scrittori morti dalle università e i disabili delle Paralimpiadi, e chi espone tesi non allineate, viene sospeso, isolato, delegittimato. Poi però diciamo che i grandi campioni di libertà e democrazia siamo noi...

Rende bene l'idea ha detto...

Nel colloquio con Biden, Xi Jinping ha usato un proverbio mandarino per spiegare perché: «Spetta a chi ha messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo»

Anonimo ha detto...

Il Green Pass che obbliga tutto e tutti è una ingiustizia storica. E' una profonda ingiustizia che pesa sugli spiriti liberi, e che peserà ancor più su tutto il popolo italiano. Ingiustizia di cui i governanti, con tutti i loro complici, devono rendere conto ai tribunali civili e dovranno rendere conto a Dio. rdv

Anonimo ha detto...

No, Draghi. Il Green Pass non è stato un grande successo, ma uno strumento che ha discriminato e diviso i cittadini, che non ha avuto alcun senso dal punto di vista sanitario e che ha cercato di abituare gli italiani all’idea di esibire un lasciapassare per vivere. I diritti basilari non sono “concessioni” dello Stato. Non abbassiamo la guardia. Ricordiamo a Draghi, Speranza e a tutti gli altri fan del modello cinese che siamo persone, no Qr Code.

Anonimo ha detto...

"I leader degli Emirati arabi e dellìArabia saudita non hanno voluto nemmeno parlare al telefono con Joe Biden... L'India, il Pakistan e persino Israele non hanno condannato l'invasione dell'Ucraina e e dicono di voler continuare i loro affari con Mosca", (Fareed Zakaria, Council Foreign Relations).

Poichè L'Impero del dollaro e dell'ideologia liberal -di cui siamo miserabile colonia - è anche e soprattutto l'Impero della menzogna, la narrazione mediatica sta capovolgendo, more solito, la realtà delle cose. Non bisogna credere ai mass media di regime, mai più.
Non è infatti la Russia ad essere ora isolata, ma L'America, laddove si escluda la miserabile Ue del servilismo e della corruzione. Sono gli stessi alleati storici degli Usa (Arabia saudita, Israele, Pakistan) a ribellarsi.
Lo rivela al Corriere Fareed Zakaria, un giornalista che conta moltissimo, membro del CFR, il vero cuore del potere atlantista.

E Zakaria afferma: "Neppure l'11 settembre cambiò la natura del sistema internazionale. Le azioni della Russia di Putin invece lo stanno facendo. Forzando ad esempio la Cina a difendere Mosca".
Avete capito perchè i plutocrati a stelle e strisce sono ora talmente furiosi da chiedere, per bocca dei neoconservatori repubblicani, la "no fly zone", cioè il possibile inizio di una guerra mondiale?
E Zakaria conclude: "La camera di sicurezza americana come correzione dell'ordine mondiale non c'è più".
Dio sia lodato.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

@ P h.18.56 18 marzo

Secondo quanto riportato in tv privata e non allineata, Odessa sarebbe sotto stretto controllo russo, poi se anche lì raccontano balle, sinceramente non so a chi credere più ormai. Per illustrare la disinformatija dei nostri giornaloni su La stampa 3 gg. fa in prima una foto gigantesca di un anziano in lacrime e titolo a cubitali Carneficina ( dei russi, ovvio), la foto era vera, ma si riferiva all'attacco ucraino in Donbass mentre tanti anziani erano in fila per ritirare la pensione. La NATO ha 120.000 uomini dispiegati su tutto il fronte est Europa, di cui 100.000 americani, da anni in Europa, da noi esistono 120 siti nucleari ufficiali e molti altri che non si sa, questo ho appreso da Geopolitica, poi il beneficio di inventario male fa mai lasciarlo come opzione.

Anonimo ha detto...

OT 5 minuti fa un blogger ha postato una foto di due sorridenti Zelenskij e Zuckerberg fotografati in un ristorante qualche tempo fa.......tout se tient.

P.S. Korazym, attenzionato 3 volte da Facebook per argomenti non appropriati, rischia la cancellazione........

Anonimo ha detto...

Siamo un paese morto. Potevamo farci gli affari nostri come la Bulgaria, ma abbiamo preferito entrare mussolinianamente in guerra contro un paese che non ci ha fatto nulla. Morti per Bruxelles e gli occupanti di Washington!
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

«È una caratteristica di ogni civiltà in decadenza che le grandi masse del popolo non siano consapevoli della tragedia.
L’umanità in crisi è generalmente insensibile alla gravità dei tempi in cui vive.
Gli uomini non vogliono credere che i loro tempi siano malvagi, anche perché non hanno uno standard al di fuori di sé stessi con cui misurare i loro tempi.
Se non esiste un concetto fisso di giustizia, come possono sapere che è stata violata?
Solo chi vive di fede sa veramente cosa sta succedendo nel mondo; le grandi masse di uomini senza fede
sono inconsapevoli dei processi distruttivi in atto, perché hanno perso la visione delle altezze da cui sono caduti.»
(mons. Fulton Sheen)

Anonimo ha detto...

IN TUTTI I COMUNI VA FATTO
Lodevole iniziativa di Ilaria Brunelli, consigliere comunale a Bassano, che presenta una mozione contro il perdurare del Green Pass oltre la fine dello stato di emergenza.
Tale strumento antidemocratico non avrebbe mai dovuto esistere, va abolito subito e va introdotto un divieto perpetuo in Costituzione a simili strapoteri dello Stato.
Esorto tutti i consiglieri comunali che mi conoscono a imitare Ilaria Brunelli e a seguirne l'esempio, proponendo anche nel loro Comune la stessa mozione.
Per la democrazia contro la tecnocrazia e gli abusi di potere.

Anonimo ha detto...

Massimo Mazzucco - news della settimana 18 marzo 2022
https://gloria.tv/post/yYGcWbn37AFK3fdgzNJVFNY9A

Anonimo ha detto...

HANNO PROPOSTO IL NOBEL PER LA PACE A ZELENS’KYJ: ESEMPIO DI DISSOCIAZIONE MENTALE.

Proporre il Nobel per la pace all’attore-presidente V. Zelens’kyj ha del surreale se non fosse che è vero ed è stato indicato dall’ovazione di politici e parlamentari olandesi, germanici ed inglesi, a cui si sono aggiunti i nostrani autorevoli membri del PD e di altre formazioni politiche della sinistra, con un tacito silenzio-assenso di quelle del centro destra.

Il “pacifista” V. Zelens’kyj (presidente ucraino dal 2019) è erede e continuatore della guerra dichiarata alle due repubbliche indipendenti nel 2014 da P. O. Porošenko, presidente ucraino dal 2014 al 2019. Quello fu l’inizio dell’aggressione a un popolo che reclamava libertà e autonomia, negate con disprezzo con l’invio delle truppe per sopprimere la pacifica rivolta: la risposta non poteva non essere che la proclamazione dell’indipendenza, quando la madre Ucraina trattava con violenza i propri figli. V. Zelens’kyj ha continuato a martellare le due repubbliche, le quali per lunghi otto anni, hanno sofferto migliaia di morti, feriti e una distruzione del territorio del Donbass inaudita con armi provenienti, ironia della sorte, da quei Paesi che propongono il Nobel.

Il “pacifista” V. Zelens’kyj ha continuato ad armare le milizie mercenarie e il battaglione AZOV di chiara impronta neo nazista, che il rapporto OSCE ha classificato come torturatori dei prigionieri e della popolazione del Donbass. Le frange neo naziste sono state assorbite nella struttura militare ucraina e alcuni comandanti sono stati promossi a guida della Guardia Nazionale Ucraina. Sono addestratori di ragazzi e giovani ucraini nei campi estivi, inneggiando all’odio contro i Russi, gli Ebrei sparando con armi e sottoponendo gli adepti al lavaggio del cervello, come dimostrato nei report del tabloid inglese "The Guardian" del 2017 e recuperabile in video su youtube. Gli stessi neo nazisti sono quelli che utilizzano la popolazione civile a Mariupol e nel Donbass come scudi umani e danno fuoco e sventrano case e scuole.

Il “pacifista” V. Zelens’kyj ha continuato a far produrre agenti chimici e biologici patogeni per la guerra per conto degli USA, che pagavano e pagano i laboratori collocati al confine con la Russia e che sono stati scoperti con prove schiaccianti, a tal punto che l’OMS nel visionarle ha ordinato l’immediata distruzione degli agenti patogeni. La popolazione ucraina è rimasta ignara di avere sul proprio territorio un luogo di sperimentazione pericoloso per se stessa e per il vicino russo.

Il “pacifista” V. Zelens’kyj ha proposto alla NATO e all’UE la costituzione sul cielo ucraino della no fly zone, che tradotto significava provocare scientemente lo scoppio della terza guerra mondiale.

Il “pacifista” V. Zelens’kyj, infine, ha chiesto armi agli USA e alla UE, perché si sa che la vera pace si fa con le armi non con la diplomazia e accettando di porre fine a una guerra inaugurata nel 2014 (e non oggi). Il poveretto probabilmente, dotato di scarso intelletto politico, ha immaginato che A.B. Nobel, inventore della dinamite, avesse istituito il premio per assegnarlo ad altri “dinamitardi”. E così si è dato da fare. Oggi l’Ucraina ha una montagna di armamenti superiore a ogni altro Paese dell’area dell’Est Europa.

Ai politici e parlamentari con il codazzo italiano di applausi vi diciamo: se a voi questi paiono giustificazioni sufficienti per assegnare il Nobel per la Pace, fatelo pure. Non ci meravigliamo più dello scadimento morale, etico e culturale dell’Occidente filo massone. Datelo il premio a V. Zelens’kyj con ogni ovazione. Lo merita. Resti chiaro che la vostra dissonanza cognitiva è da cura psichiatrica. E se è da curare vi chiediamo almeno di abbandonare le responsabilità politiche e amministrative: abbiamo bisogno di persone sane che guidino i Paesi non di preoccupanti casi psichiatrici da manuale, posti in delicati posti di comando.

La Turchia incombe ha detto...

"Noi Armeni abbiamo il terrore che la Turchia vinca la guerra in Ucraina". Dai droni ucraini del genero di Erdogan all'"invasione strisciante" dei villaggi armeni, intervista per la newsletter al giornalista armeno Tigrane Yegavian. Il ruolo della Turchia nella guerra e le paure del primo popolo cristiano della storia e ad aver subito un genocidio. "L'Europa pietisce il gas degli azeri che nell’ultima guerra, che ora vogliono finire, ci hanno raso al suolo cento chiese, musei, cimiteri e biblioteche"…q

nell'assordante silenzio dei media occidentali


Anonimo ha detto...

Cercasi partito attento al sociale, contrario alla perversione e non atlantista per fare gli interessi del popolo italiano.

Anonimo ha detto...

Ho sognato una città, strade case giardini, dove le persone parlavano seriose con suoni di simil/ parole senza significato, ogni persona, ogni gruppo interveniva a vanvera con questi suoni di simil/ parole come se usasse un linguaggio di senso, poi una voce fuori campo ha chiesto di trattare solo del libro che tutti si dava per scontato avessero letto, allora ci fu silenzio.

Anonimo ha detto...

La strana assenza degli sfollati. Le telecamere vedono solo i profughi?

Si ripete costantemente che la guerra mossa dalla Russia all'Ucraina in corso è stata finora una guerra novecentesca. Sono assediate le grandi città e i centri energetici. La campagna ucraina è vastissima e risulta un po' strano che le telecamere mostrino soltanto centinaia di migliaia di profughi nell'UE (il che ha un impatto politico molto forte) e neanche una famiglia di sfollati nella casetta agricola dei nonni o degli zii. Durante la II Guerra mondiale, quando piovevano bombe su Milano, molte persone trovarono rifugio nei paesi della Brianza (farsi profughi in Svizzera era un lusso per pochi) - così i miei nonni paterni a Bernareggio. O i Russi bombardano ogni metro quadrato ucraino.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...


Il supposto stretto controllo russo di Odessa

Odessa è una grande città, se i russi l'avessero occupata la notizia sarebbe comunque filtrata anche sui media principali.
Forse si tratta di una notizia male interpretata. Forse voleva dire che Odessa è sotto controllo russo nel senso che la flotta russa praticamente blocca il porto mentre l'esercito russo sta avanzando da terra per chiuderla in una morsa.

Anonimo ha detto...


La strana assenza degli sfollati.

Andare a fotografarli (se ci sono) dentro l'Ucraina oggi sarebbe abbastanza pericoloso per l'incolumità del giornalista, con tutti i tipi di proiettili che viaggiano per l'aria da quelle parti.
L'Ucraina poi è grande come la Francia.

Da Fb ha detto...

STAMPA E SERVITU’

Il Corriere del Siero, La Stampa (massonica) e Repubblica (della dittatura) sono stati i quotidiani che in due anni hanno narrato menzogne durante lo stato di emergenza con la campagna violenta sui i vac-cini, propinando la disinformazione e creando odio sociale contro i no green pass. Hanno ignorato milioni di persone, le loro manifestazioni, le loro perplessità osannando l’operato del governo. Hanno cancellato ogni possibilità di replica e ogni forma di dibattito pluralista: schierati peggio dei pasdaran iraniani. Lì in Iran avrebbero avuto carriera assicurata.

Oggi accade lo stesso: sono dalla parte di chi li paga e rilanciano fake news sul conflitto in Ucraina ampiamente smascherate fuori dell’Italia e da quel poco di stampa e tv libere italiane. Il solito cliché dei due anni che abbiamo vissuto (e stiamo vivendo): cancellata ogni opposizione, ogni forma di dibattito pluralista. Proni a chi li paga anche questa volta, chiudendo accuratamente gli occhi.

I giornalisti, antico mestiere nobile, era sorto per narrare i fatti andando sul campo per informare i lettori. Quel principio deontologico non esiste più da un pezzo. I giornalisti comodamente scrivono dalle loro poltrone senza sporcarsi e narrano ciò che è già stato delineato dal loro datore di lavoro.

Il servilismo per lunghi due anni li ha forgiati con la schiena piegata e le dita a 90 gradi.

Pensavate che si sarebbero pentiti di tanto squallore? Avessero provato un sussulto dignitoso?
Con il conflitto ucraino ci sono ricascati. O meglio hanno voluto ricaderci perché il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Anonimo ha detto...


L'Occidente ha propagandato valori materialistici invece dei valori cristiani, da qui la decadenza.

Giusto. Ma quali sono i "valori cristiani" dopo lo scisma protestante, che ha prodotto un cristianesimo fatto da mille sette e non poche eresie?
Ci si dimentica che da allora non esiste più un cristianesimo unitario in Occidente. C'era stato già il grave scisma con l'Oriente cristiano.
Tuttavia restava ancora un patrimonio comune nel senso che sia Roma che Bisanzio si riattaccavano alla tradizione apostolica, sia pure (appunto) con alcune serie differenze sui noti punti. INvece, con Lutero si scassa tutto perché egli introduce il libero esame della coscienza individuale a fondamento della verità da ritenersi come dogma. Da verità rivelata mantenuta dalla Chiesa nel Deposito, il cristianesimo diventa verità solo se fatto proprio a suo modo dalla coscienza individuale.
Ma questa crisi è stata preceduta dalla cristi interna della Scolastica, ad opera del volontarismo e nominalismo, a sua volta collegata alle lotte secolari tra impero e papato soprattutto. E poi questa crisi si è sostanziata in guerre di religione, civili e fra Stati, durate più di un secolo, che l'hanno aggravata perché si sono risolte in un pareggio, favorevole ai protestanti, e alla nascita dello Stato laico, il cui potere si voleva giustificare da se stesso, per i suoi fini terreni, senza più curarsi della religione, diventata sinonimo di guerra civile.
Aggiungiamoci la rivoluzione astronomica, l'irrompere sulla scena della scienza moderna. Oggi anch'essa in crisi, perché scaduta a manipolazione della natura e persa dietro teorie, sia in fisica che nelle scienze naturali, che ci danno un'immagine sempre più astrusa ed incomprensibile del mondo.
Si tratta di riproporre la visione autenticamente cristiana (cattolica) del mondo, in tutti i campi, contro la visione laica, in crisi. Ma come riproporla? Questo è il problema.
Sbagliatissimo sarebbe ritentare l'ennesimo "adattamento", come hanno fatto liberali cattolici e modernisti. Però nemmeno si può dire : "heri dicebamus", come niente fosse successo.

Anonimo ha detto...


Non pochi commenti sembrano semplici sfoghi, comprensibili
ma che tendono a ripetere sempre le stesse cose e comunque non sembrano giovare agli "approfondimenti" che stanno a cuore a Mic.

Incredibili tendenze suicide dell'Italia alimentate dall'attuale governo ha detto...

“All’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell’Industria e Commercio e il ministero della Salute della Russia. A proposito, una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano”.

Ricordiamo che il 22 marzo 2020 il Cremlino inviò in Italia, in particolare a Bergamo, 122 medici militari, virologi ed epidemiologi, 8 equipe mediche composte, insieme a 30 unita’ di mezzi speciali-unità mobili. Quell’aiuto venne inviato su richiesta italiana dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al dicastero della Difesa c’era già effettivamente Lorenzo Guerini, ora definito come “falco antirusso” da parte del Cremlino.

Dall’Italia porte chiuse al dialogo
L’accusa di Paramonov a Guerini fa riferimento al ruolo attivo svolto dal Ministero della Difesa nel rifornimento di armi ed equipaggiamenti militari al Governo ucraino, con il decreto legge del 28 febbraio scorso. Le dichiarazioni di Paramonov non sembrano però essere un attacco gratuito, ma appaiono più come un appello per un ritorno alla diplomazia: “Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera”.

Qual è stata la risposta dell’Italia? Ancora una volta si è scelto di chiudere la porta e alimentare l’escalation. Invece che entrare nel merito della questione e magari chiarire una volta per tutte se l’Italia abbia effettivamente richiesto aiuti alla Russia, Mario Draghi si è affrettato a esprimere: “piena solidarietà al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo”.

Così mentre altri Paesi europei, come Francia e Germania, pur percorrendo la strada delle sanzioni, mantengono un canale di dialogo diretto con la Russia, l’Italia sceglie la via dello scontro frontale e che sta portando dritti verso la chiusura delle forniture del gas da Mosca.

Vergogna! ha detto...

Che smarrimento! Se è giusto il principio sulla difesa, nel contesto diventa l'allineamento della Chiesa ai guerrafondai dell'Occidente in agonia

Il segretario di stato vaticano: “Il diritto a difendersi prevede il ricorso alle armi”
Il cardinale Pietro Parolin in un'intervista spiega che il dialogo è la prima opzione, ma "gli aiuti militari all'Ucraina possono essere comprensibili"

https://www.ilfoglio.it/chiesa/2022/03/19/news/il-segretario-di-stato-vaticano-il-diritto-a-difendersi-prevede-il-ricorso-alle-armi--3823421/amp/

Anonimo ha detto...

Filippo Mancini
Leggo notizie che fanno riemergere alcuni ricordi...
Nel 2006 veniva ucciso Ṣaddām Ḥusayn. Aveva proposto di vendere il petrolio permettendone l'acquisto con qualunque valuta, eliminando così i passaggi legati al dollaro. Questa iniziativa gli costò cara: venne a lungo raccontato al mondo, attraverso i media, come un mostro (ovviamente non era affatto un santo) e venne distrutto.
Nel 2011 veniva ucciso Mu'ammar Gheddafi. Aveva tentato di introdurre il "dinaro d'oro" per soppiantare il dollaro nell'economia prima libica, poi nordafricana, poi di tutta l'Africa. Pagò questo suo progetto con la distruzione: anche lui venne dipinto come un mostro (neanche lui era uno stinco di santo), poi annientato.
Avrei in mente almeno un'altra vicenda storica (ben precedente) assimilabile alle citate, ma non la scriverò, altrimenti mi arrestano.
Venendo più vicino a noi, se non ricordo male si era sul finire del 2017, all’annuale meeting dei BRICS (acronimo indicante l'associazione di cinque economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), che in quell'occasione si tenne in Cina, si discusse della proposta di Pechino di lanciare contratti futures (contratti facilmente negoziabili sul mercato finanziario) sul greggio, denominati in yuan cinesi e convertibili in oro, creando di fatto il più importante mercato asiatico del petrolio e consentendo agli esportatori di superare i mercati denominati in dollari.
Ricordo che pensai che sarebbe stata guerra, perché la storia, più o meno recente, ci insegna che se qualcuno si azzarda a svincolare un'economia (nazionale, regionale, ecc...) dagli interessi della finanza internazionale, ovvero del capitalismo anglo-americano e dal petrol-dollaro, viene spazzato via.
Naturalmente non voglio ridurre le questioni geopolitiche, ben più complesse, ad una lettura, forse fin troppo semplicistica, di un particolare aspetto dell'economia internazionale, ci mancherebbe; dico solo che alcuni "equilibri" sono particolarmente "delicati"...
Comunque le cose andarono poi diversamente e non vi fu nessun conflitto.
Ora tutti sappiamo quanto delicata e critica sia la situazione attuale.
E sappiamo anche quanto importante sia plasmare l'opinione pubblica affinché la massa sostenga l'operato delle potenze che intendono intervenire contro "i cattivi", ma questo, dopo aver convinto la gente a stare chiusa in casa, a portare pezze sulla faccia e a farsi iniettare m&*#a, il tutto ringraziando, direi che è ormai quasi banale.
Leggo, dicevo, notizie... notizie di accordi tra Russia e India per svincolare dal dollaro il commercio del petrolio... e leggo di accordi anche con la Cina... rubli e rupie che fanno scambi con lo yuan come terza moneta di riferimento. Certo, perché se mi congeli il mercato da una parte, devo andare da un'altra, e con chi mi segue devo aggirare le sanzioni. Non ci vuole un genio.
Quindi... a quando il prossimo “false flag” (ovvero “[attentato a] bandiera falsa”), o la prossima invasione di qualcosa che non posso scrivere, o la prossima Pearl Harbour, o le prossime Twin Towers, o le prossime armi di distruzione di massa?
Intanto in Russia hanno trovato le armi chimiche... se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere... come quando accusarono il Vanni di essere complice del "mostro di Firenze" perché gli trovarono un coltello nel forno.
Armi chimiche a parte, mi sembra che il pretesto ci sia già. E mi sembra anche che la massa sia abbastanza "educata" per annuire a qualche "necessario" intervento "energico" dei "buoni".
Mi sembra, infine, come diceva quel tale, che le cose peggioreranno prima che miglioreranno. E neanche per questo ci voleva chissà che intuito.

Altra vergogna! ha detto...

Nei meandri dell'ultimo decreto legge è comparsa una deroga per facilitare l'assunzione di medici e infermieri tra i cittadini ucraini. Nel frattempo restano sospesi senza stipendio migliaia di operatori sanitari.

E, invece, Orban! ha detto...

''Noi dobbiamo restare fuori da questa guerra''. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban durante un comizio con decine di migliaia di suoi sostenitori a Budapest. "Le guerre non sono combattute per noi e non lo sono nel nostro interesse'', ha detto, aggiungendo che ''ci vogliono portare da una parte o dell'altra, ma quanto i loro scopi vengono raggiunti ci sacrificano''. (fonte: Adnkronos)

Da Fb ha detto...

Nessuno mi toglierà dalla mente che è in corso una rivolta globale contro il predominio Usa nel mondo. Una rivolta guidata dalla Cina, attuata dalla Russia e sostenuta da India, paesi arabi, Africa e Sud America. Mettete le notizie in fila: la Cina che firma accordi di “amicizia senza limiti” con la Russia, Mosca che invade l’Ucraina minacciando l’uso delle atomiche, Arabia Saudita e Emirati che rifiutano di ricevere la chiamata di Biden, Assad - alleato di Mosca - accolto con tutti gli onori negli Emirati, l’Arabia che tratta con Pechino il passaggio allo Yuan nella vendita del petrolio, l’India che compra da Mosca 5 milioni di barili come “gesto politico”. Israele, ultimamente sempre più amica degli arabi, che si defila facendo il mediatore. La verità è che il resto del mondo preferisce fare affari coi cinesi che non con l’Occidente che ci ha rutt u’ cazz con la manfrina ipocrita e unilaterale della democrazia e dei diritti. Se non è una rivolta geopolitica questa, non saprei cos’è. Non è la Russia che viene isolata, ma l’Occidente. Aprite gli occhi e cercate il vostro interesse prima che sia troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Della guerra in Ucraina oltre ai morti ed alla distruzione economica, si assiste al clima da caccia alle streghe che si respira sui mezzi d'informazione e sui social.
Alcuni, invece di analizzare gli eventi, per comprenderne le cause e le conseguenze, anche non evidenti, e capire le possibili soluzioni che verranno adottate,
si sono già costruiti una loro verità dogmatica sul tema e vanno a caccia di dissidenti della loro tesi.
Un atteggiamento mentale tutt'altro che liberale, anzi, alcuni hanno un comportamento da "invasati".
Infatti, seppure l'esistenza di un movente non giustifichi il compimento di un reato, a meno di legittima difesa, il giudice indaga sempre alla ricerca di quale siano le motivazioni alla base di un gesto, per poter esprimere un giudizio compiuto.
Persino tra gli esperti ed analisti geopolitici del settore ci sono pareri disconcordanti.
La rivista inglese The Economist ha pubblicato un articolo ieri sul tema.

https://fortebraccionews.it/2022/03/19/sul-perche-loccidente-e-il-principale-responsabile-della-crisi-ucraina-john-j-mearsheimer-per-leconomist/

un articolo del 2014 de La Stampa sul governo ucraino

https://www.lastampa.it/blogs/2014/05/22/news/ucraina-se-il-nuovo-corso-filo-occidente-include-l-ultradestra-neo-nazista-br-1.37251588

Anonimo ha detto...

Analisi ottime, ma sono diversi i manipolati che hanno già scelto da che parte stare e sorvolano sugli articoli che mettono in dubbio la tesi di bandiera...

Anonimo ha detto...

Il PD (Partito Democratico) ha come prerogativa quella di NON fare gli interessi dell'Italia, ma di ben determinati circoli d'affari, elitari e di potere.
È una prerogativa di famiglia, che si tramanda di generazione in generazione. È infatti storicamente accertato che i comunisti italiani (di cui il PD rappresenta la preponderante costola ereditaria) facevano gli interessi dei loro compagni sovietici, che li foraggiavano.
Ora, gli eredi continuano a lavorare contro il Belpaese, ma da circa 30 anni hanno cambiato burattinai.

E nonostante tutto ancora non vogliono crollare questi italiani.. ha detto...

Crisi economica e destabilizzazione sociale.
https://gloria.tv/post/C7yeLEAk9uCu41WR7kL2CGT99

Anonimo ha detto...

Francesco Agnoli
Ho già fatto un post su questo personaggio inquietante, e sul suo inquietantissimo marito, Robert Kagan.

Ci vorrei però tornare, sia perchè negli Usa c'è chi lo fa (Tucker Carlson, noto giornalista di Fox news), sia perchè sento dire:

1) che non c'è relazione tra la guerra in Irak e quella odierna

2) che in passato si "esportava la democrazia con le bombe", ma oggi si difende una democrazia, quella ucraina.

Iniziamo con il primo punto.

La relazione tra il 1991 e l'oggi è evidentissima e la Nuland ci aiuta, con la sua carriera:

"Durante l'amministrazione di Bill Clinton, Nuland era stata capo dello staff del Vicesegretario di Stato Strobe Talbott prima di servire come direttore deputato ai rapporti con i paesi ex sovietici. Durante l'amministrazione di George W. Bush, è stata il principale consigliere in materia di politica estera del vicepresidente americano Dick Cheney e quindi ambasciatore con la funzione di rappresentante permanente presso la NATO" (Wikipedia).

Dunque la Nuland è stata uno degli artefici principali della seconda guerra in Irak (con il suo milione di morti! mai sanzionati da nessuno!), e nel contempo si è occupata, e si occupa tutt'ora, di rapporti con la Russia e l'Ucraina... Ha avuto inoltre un certo ruolo nella Nato. Ma guarda un po'...

Allora basta prendersi un libro di storia, o gli articoli di giornale del 1991, e si scoprirà che la guerra in Iraq fu vista molto male dai sovietici, che capirono subito che si trattava di una mossa americana, la prima di una lunga serie, per "prendersi il mondo", per renderlo "unipolare", approfittando della caduta dell'URSS. Allora in Russia ci furono forti sollevazioni, ma non la forza di opporsi a quello che fu visto come evidente dimostrazione di imperialismo americano.

Imperialismo non solo territoriale, ma anche energetico: il petrolio dell'Irak non ricorda forse la grande battaglia contro il gas e il petrolio russo condotto dagli Usa nell'ultimo decennio?

Tanto più che il figlio di Biden, Hunter Biden, nasconde strani affari proprio riguardo al gas ucraino (https://www.agi.it/estero/figlio_biden_ucraina_trump-6258228/news/2019-09-28/).

Anonimo ha detto...

...segue
In quegli anni novanta arrivarono però anche rassicurazioni da parte americana: la Nato non si espanderà ulteriormente ad est! Fu detto e ridetto...come hanno dimostrato i giornali tedeschi in questi giorni.

Ma andiamo avanti. La Nuland, del partito democratico,
è stata nelle grazie di Clinton, poi in quelle del repubblicano Bush, poi in quelle dei democratici Obama e Biden.
C'è dunque un filo rosso che unisce questi personaggi e le loro guerre (Clinton, il suo scopritore, lo si ricordi, è stato il presidente della guerra alla Serbia, storicamente alleata della Russia: anche allora si presentò il conflitto come "umanitario", ma Lucio Caracciolo, nel suo manuale di storia appena uscito, Le carte della storia, ricorda che lo scopo fu un altro:
"motivando il proprio intervento con la protenzione della minoranza albanese, la NATO scatenò una campagna di bombardamenti contro la Serbia. Dopo 3 mesi di bombardamenti, Belgrado" capitolò. Aveva la colpa di essere "un residuo della sfera di influenza russa in Europa"
(si noti che allora si bombardò la nazionalista Serbia per difendere una minoranza etnica calpestata, trasformando l'"esercito di liberazione kossovaro" (UcK) da organizzazione terroristica in esercito dei buoni; oggi si ignorano del tutto le aspirazioni delle minoranze etniche del Donbass, trasformando i battaglioni Azov da nazionalisti-nazisti, come erano considerati sino a poco fa in Occidente, in patrioti).

Ebbene, troviamo la Nuland al servizio di Obama e Biden nella I crisi ucraina del 2014, che incendiò ulteriormente la nuova guerra fredda post 1991, e che portò al colpo di stato contro un presidente non gradito all'Occidente; poi la Nuland viene
archiviata da Trump, che ha un forte scontro con Zelensky proprio sul caso Hunter Biden (nessuno ha mai pensato che questo scandalo abbia a che fare con lo strano rapporto tra i due?); infine
la Nuland è stata rispolverata, per occuparsi proprio di Russia e Ucraina, con la presidenza Biden!

Cioè con un uomo - per ricordare ancora una volta la continuità!- che ha appoggiato le guerre americane in Irak, che è stato tra i principali sostenitori dei bombardamenti a tappeto in Serbia ecc., e che alle ultime elezioni ha avuto il sostegno esplicito proprio di Clinton e Bush, in nome di una alleanza nata non per motivi di partito (Bush e Biden sono di partiti diversi), ma proprio in nome di una politica estera interventista ed anti-russa.

Cosa serve ricordare tutto ciò? A rammentarci che il muro contro muro e la demonizzazione dell' avversario sono molto pericolosi. Solo riconoscendo, oltre agli errori altrui, anche i propri (dell' Occidente, intendo), si apre una speranza per la PACE.

Qui uno dei più famosi giornalisti americani accusa la Nuland anche riguardo ai laboratori gestiti dagli usa in Ucraina:
https://www.mag24.es/2022/03/17/investimenti-inquietanti-in-ucraina-laboratori-chimici-sospetti-il-telegiornale-di-fox-news-lancia-lo-scandalo-negli-usa-cosa-hanno-scoperto/

Anonimo ha detto...

Leggere e divulgare. Devo dire che vedere Bush e Obama sostenere Biden mi ha fatto aprire gli occhi sul cosiddetto Deep State, che credevo essere un termine un po' da complottisti ed è invece realtà. Ovviamente sui temi etici non si poteva non sostenere Bush, ma probabilmente erano questioni solo strumentali per caratterizzare meglio i due schieramenti: uguali in politica estera e con lo stesso obiettivo "imperialista". Trump ha rotto gli schemi e l'hanno fatto fuori con dei clamorosi brogli elettorali. In gioco c'era infatti la sopravvivenza di ciò che giustamente denunciano Kirill e Dugin. L'intervento militare in Ucraina porterà secondo me a una reazione totalmente opposta. In pratica demonizzare la Russia significherà affermare che i valori dell'occidente sono la pace e la democrazia, accompagnate dalla deriva antropologica degli ultimi decenni. Ricordo che Putin fu attaccato da tutto l'Occidente per la sua lotta a certe iniziative educative in voga da noi e per aver quindi messo al bando gli insegnamenti ideologici che qualcuno voleva copiare dall'occidente. È a mio avviso molto chiaro che il sentimento anti russo, ovviamente accentuato dalla guerra, abbia come scopo ultimo quello di sostenere la superiorità antropologica occidentale, seppur malata e contaminata da follie che ormai hanno oltrepassato tutte le finestre di Overton possibili e sono diventate normalità.
(Attilio Negrini)

Anonimo ha detto...

Un fatto e' certo: hanno tanto di quel pelo sullo stomaco che vogliono vincere con l'annientamento per mezzo dei virus, con laliquefazione dell'essere umano.
Beh, rimarrano solo loro che gia' se la cantano e se la suonano.
Sempreche' Il Creatore non trovi almeno 10 giusti.

Anonimo ha detto...

Gli USA stiano attenti a non ritrovarsi divisione, guerra e distruzione al loro interno tali e quali li hanno seminati nel mondo 'esportando democrazia'.

Anonimo ha detto...

Su La7, a L'aria che tira, lo scrittore Nicolai Lilin: "Il Direttore Generale del Comitato Ebraico Ucraino ha affermato che in Ucraina c'è un problema di glorificazione del nazismo, stanno distruggendo da anni i memoriali alle vittime della Shoah".

Anonimo ha detto...

60.000 rifugiati ucraini in Italia. In Usa 690.

Anonimo ha detto...

Comunque la si pensi su vaccini e green pass, solo gli imbecilli possono negare l'evidenza che i grandi media, durante i due anni passati di epidemia, abbiamo mirato poco ad informare e molto, anzi moltissimo, a manipolare la massa, cioè a terrorizzarla.
Sulla guerra in Ucraina sta avvenendo la stessa cosa. La maggior parte dei media, che sono atlantisti, capitalisti, americanisti fanatici, non vaglia nemmeno più le informazioni che vengono dalle opposte propagande di guerra (russa ed ucraina), ma trasforma immediatamente in notizia certa qualsiasi parola esca dalla bocca di Zelenski. Presto si parlerà - se ne sta già parlando - di "guerra di sterminio" e di "genocidio".
Se il covid, malattia grave ma con un tasso di letalità relativamente basso, era diventata per i media il nuovo flagello bubbonico del Trecento, o la nuova peste manzoniana, ora i russi possono diventare i nuovi unni sterminatori, e Putin il nuovo Hitler, che fa bombardare i pargoli e stuprare le donne. Mentre i bombardamenti della Nato si sa, sono sempre innocui, ed essendo "democratici" non uccidono nessuno. Avete mai sentito un nostro giornalista trattare in tv o sui giornaloni di bambini afghani, libici, serbi o iraqeni uccisi in un bombardamento americano?
Basterebbe soltanto questo aspetto, la precisa volontà di distorcere sistematicamente la realtà, la volontà spietatamente propagandistica e manipolatoria della cosiddetta "libera stampa" occidentale - al confronto della quale la propaganda di Joseph Goebbels era ancora, per pervasività, un gioco da ragazzi - basterebbe soltanto questo, dicevo, per farci comprendere l'infinità malvagità dell'oligarchia del denaro che ci domina d'oltreoceano, e in generale di tutto il sistema capitalista e plutocratico.
Perchè chi mira alla manipolazione sistematica del suo prossimo, in spegio alla verità delle cose, è sempre e soltanto un malvagio. Come il demonio stesso è sempre il Menzognero per eccellenza
Martino Mora

Torniamo alle radici della nostra Europa. ha detto...

Zelensky, la democrazia in azione
https://www.maurizioblondet.it/zelensky-la-democrazia-in-azione/

Non c'era gia' sufficiente male nell'Europa che si e' dovuto importarne dall'America?
L'America, l'esportatore di "democrazia" che si "vanta" di aver bombardato Belgrado ( e purtroppo non solo Belgrado)!
In un intervallo pubblicitario televisivo (appena un giallo)e' stata subito aggiornata la raccolta fondi di "medici senza frontiere" : dona nove euro al mese per medicare le ferite dei bimbi dell'Ucraina,dell'Afghanistan,e di non ricordo quali altri paesi; tutti paesi con bambini "benedetti"dalle bombe americane o di chi al loro libropaga. E come se non bastasse: dona X euro al mese a T..... per i bambini portatori di tal e tal'altro handicap !? Ma, dico, ci siete o ci fate?
Chiedete soldi per dar sollievo a dei bambini malati e poi ne sopprimete altrettanti, se non di piu', che sono sani, iniettandogli un "farmaco" sperimentale, favorendo aborti e quant'altre schifezze il diavolo vi suggerisce..!
Il quadro:
Abbiamo rinunciato alla nostra identita' per assorbire come spugne la identita' di altri popoli, non sappiamo piu' chi siamo e da dove veniamo, non conosciamo piu' la nostra storia, le nostre tradizioni.Le tradizioni, l'abbigliamento,la cucina di ciascun paesello del nostro Paese. Ci hanno inculcato di essere retrogradi e siamo stati portati a parlare ed agire secondo il cervello bacato di altri !
Come morti che camminano.

Anonimo ha detto...

La Rai è l'unica televisione mondiale assente da Mosca. Dalla Bbc a France Press, Associated Press, Washington Post, giapponesi, indiani, arabi, cinesi: tutti sono là. Tranne il servizio pubblico di cui pagate il canone con l'estorsione in bolletta. Il sospetto che sia perché hanno avuto la disgrazia di avere un corrispondente che dice le cose come stanno e non come vorrebbero che fossero è alquanto forte. Marc Innaro, il corrispondente da Mosca è infatti scomparso dagli schermi subito dopo aver affermato che la Nato si stava allargando e che bastava prendere una cartina per sincerarsene. Letta si è offeso e addirittura il PD si appresta a trascinarlo per un interrogatorio in Senato, alla faccia della libertà di stampa. Da pusillanimi, i vertici della RAI non hanno evidentemente il coraggio di dirglielo apertamente, che è stato censurato. Si nascondono dietro un “non ci sono le condizioni per riaprire” o che "ci stanno lavorando". Chissà come mai tutti gli altri però hanno intanto riaperto eccome.

Anonimo ha detto...

La nostra colonizzazione culturale da chi è dipesa?

Anonimo ha detto...

Il presidente ucraino Zelensky si augura che scoppi la Terza Guerra Mondiale e non fa nulla per nasconderlo. Sa che è questa l'unica possibilità che ha di sconfiggere la Russia e da settimane sta facendo di tutto per facilitare le condizioni che potrebbero portare all'irreparabile. E' in quest'ottica che vanno intesi i suoi continui rimproveri all'Occidente, reo di non fare abbastanza (chissà cosa ne pensano i popoli europei a riguardo, che già stanno pagando un prezzo enorme), la reiterata richiesta della no-fly zone, i commenti sulla pavidità della Nato che avrebbe paura della Russia, la reductio ad hitlerum di Putin (ben spalleggiato in questo da tutto l'Occidente), il confronto improponibile tra la Shoah e le vittime ucraine che ha fatto imbestialire gli israeliani, la diffusione di numerose fake news volte a dipingere il nemico come spietato verso i civili, l'enfasi verso la distruzione mirata di edifici ad uso civile (scuole, ospedali, supermercati) in realtà utilizzati a fini militari, lo spaccio di numeri a caso di vittime che si dimostra non essere reali. Eppure, se i russi non hanno ancora il pieno controllo di Mariupol dove si combatte palazzo per palazzo è proprio per evitare il più immediato, ma molto più letale per i civili, bombardamento a tappeto che farebbe strage oltre che di loro, anche dei miliziani neonazisti Azov che, nascondendosi nelle case dei civili e impedendo che lascino la città, combattono tenacemente.
Qual è lo scopo di questa propaganda alla quale i media italiani si sono del tutto piegati? Convincere l'opinione pubblica occidentale di avere a che fare con un mostro che deve essere annientato ad ogni costo. Del resto, chi non vorrebbe annientare Hitler? Ed è così che, passo dopo passo, i popoli europei vengono preparati ad accettare non solo l'idea di danni economici immensi che peseranno sulle tasche delle classi medie e basse (certo non dei nostri governanti), ma anche l'idea della guerra aperta contro la Russia - cioè la guerra nucleare - se dovesse capitare. E' questa guerra il sogno proibito non solo di Zelensky, ma anche di una importante parte dell'establishment americano.
Se non ci opponiamo a questo disegno di morte, rischiamo di rimanerne vittima, in senso letterale.
(Vincenzo Derobertis)

Da Fb ha detto...

"Se la Nato non vuole concedere l'adesione all'Ucraina - dice Zelensky - allora singoli paesi che ne fanno parte devono garantire la sua sicurezza". "Ci sono membri della Nato che vogliono essere garanti della nostra sicurezza che, purtroppo, non possono darci l'adesione alla Nato al 100%, ma sono pronti a fare le cose che l'Alleanza dovrebbe fare se fossimo membri dell'Alleanza". Spero vivamente che fra i paesi irresponsabili disposti a fare qualcosa del genere non ci sia l'Italia. Perché quello che ci manca è proprio l'essere coinvolti nello stesso meccanismo di alleanze che ci hanno trascinato nella prima e nella seconda guerra mondiale. Se la Nato - tutta insieme - se la caga sotto dall'affrontare apertamente la Russia, che speranze hanno "singoli paesi" nel farcela? E poi se uno dei paesi della Nato dovesse farsi coinvolgere in una guerra per difendere l'Ucraina, non dovrebbe intervenire la Nato? Il Comico di Kiev ci sta prendendo per il culo per caso sapendo che come Ministro degli Esteri c'è Di Maio?

Anonimo ha detto...


Il "comico di Kiev" non è per niente comico. È un pazzo irresponsabile che sta cercando di rovinare completamente l'Europa nell'illusione di salvare se stesso.

Purtroppo a Washington c'è il nulla, cosa che si sapeva da tempo.
L'unica cosa da fare sarebbe quella di accettare realistiamente la situazione, visto che i russi ormai sono saldamente impiantati in Ucraina: come dice il prof. Orsini, conceder loro quello che chiedono in cambio del riconoscimento della indipendenza di una Ucraina, dimidiata del Don Bass e della Crimea e che sia però rigorosamente neutrale, come la Finlandia. Zelensky o chi per lui può ancora sperare di lucrare termini relativamente buoni su qualche punto, p.e. su Mariupol (restituzione all'Ucraina o porto franco etc).
Gli Ucraini hanno combattuto valorosamente per un mese contro un nemico più forte. Arrendersi adesso onorevolmente, a certe condizioni, non sarebbe affatto un disonore. E otterrebbero di restare indipendenti, sia pure a certe condizioni, come successe alla Finalandia nel 1944, dopo aver resistito valorosamente ai sovietici.
Stalin concesse l'armistizio e una pace onerosa ma non di Brenno: ottenne le rettifiche territoriali che voleva ma non occupò il paese con l'Armata Rossa (risparmiò ai Finni quella barbarie) e gli lasciò il loro sistema politico democratico.
Qualcuno ha fatto il paragone con la Finlandia, ex provincia zarista, proprio questo sarebbe l'esempio storico adatto.
Ma ci vorrebbe in Ucraina un politico con la testa sulle spalle.
H.

Anonimo ha detto...

Questa orgia di demoni l'abbiamo prodotta noi con la nostra dissoluzione.

Anonimo ha detto...

I mondialisti vogliono la guerra perché sanno di vincerla, così come hanno sempre vinto tutte le altre. Per rendersi conto della diabolica secolare impresa mondialista, che sta per compiersi, è illuminante lo studio dell'opera di Emmanuel Malynski e Léon de Poncins La guerra occulta, Ed. di Ar.

Anonimo ha detto...

La guerra europea è finita a Berlino nel 1990, questa è una guerra tra europei ma fomentata da ideologie a noi estranee (eurasiatismo ed atlantismo)