Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 12 marzo 2022

Vescovi cattolici del Nord: il 'Cammino sinodale' tedesco ci riempie di preoccupazione

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency, una pubblica contestazione dei Vescovi tedeschi  da parte dei Vescovi del Nord. In precedenza lo hanno fatto i vescovi polacchi [qui]. Testi più recenti sulla Chiesa in Germania qui - qui - qui.

VATICANO — Sembra che i Vescovi tedeschi non siano più solo in stallo con il Papa. Sono stati contestati pubblicamente anche da altri Vescovi.

Il 9 marzo scorso i vescovi cattolici del nord hanno emesso una lettera aperta esprimendo allarme per la direzione del “Cammino sinodale” tedesco e mettendo in guardia contro il "cedimento allo Zeitgeist" e "l'impoverimento del contenuto della nostra fede". Lo riferisce CNA Deutsch, partner di notizie in lingua tedesca della CNA.
La Conferenza episcopale dei Paesi nordici riunisce i vescovi cattolici di Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Islanda.
La lettera aperta, indirizzata al presidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Georg Bätzing, è stata firmata da leader della Chiesa tra cui il cardinale Anders Arborelius di Stoccolma, il vescovo Erik Varden di Trondheim, il vescovo David Tencer di Reykjavik e il presidente della Conferenza episcopale nordica, il vescovo Czesław Kozon di Copenaghen.
Anche suor Anna Mirijam Kaschner, segretaria generale della conferenza, ha firmato la lettera aperta. La religiosa tedesca è membro delle Suore Missionarie del Preziosissimo Sangue.

L'intervento dei vescovi nordici fa seguito alla pubblicazione, il mese scorso, di una lettera del presidente della Conferenza episcopale polacca in cui esprimeva “preoccupazione fraterna” per il “Cammino sinodale” [qui]. Nella lettera di quasi 3.000 parole al vescovo Bätzing, l'arcivescovo Stanisław Gądecki si è chiesto se l'iniziativa fosse radicata nel Vangelo.

I vescovi del nord, pur riconoscendo le sfide che deve affrontare la Chiesa cattolica in Germania, hanno affermato che “l'orientamento, il metodo e il contenuto del Cammino sinodale della Chiesa in Germania ci riempiono di preoccupazione”.

Il Cammino sinodale è un processo pluriennale che affronta il modo in cui il potere viene esercitato nella Chiesa, la moralità sessuale, il sacerdozio e il ruolo delle donne sulla scia di una devastante crisi di abusi del clero in Germania.

I vescovi del  nord hanno pubblicato la loro lettera dopo che i partecipanti al Cammino sinodale hanno votato a favore di una bozza di testi che chiedevano l'abolizione del celibato sacerdotale nella Chiesa latina, l'ordinazione sacerdotale, le benedizioni tra persone dello stesso sesso e le modifiche all'insegnamento cattolico sull'omosessualità.

Essi scrivono: 
«In tutto il mondo, numerosi cattolici fanno domande sullo stile di vita e sulla formazione dei sacerdoti, sul ruolo delle donne nella Chiesa, sulla gamma di opinioni sulla sessualità umana, ecc.
Nella legittima ricerca di risposte alle domande del nostro tempo, dobbiamo tuttavia rispettare i confini posti da temi che rappresentano aspetti immutabili dell'insegnamento della Chiesa.
Le vere riforme nella Chiesa sono sempre partite dall'insegnamento cattolico fondato sulla Rivelazione divina e sulla Tradizione autentica, per difenderlo, esporlo e tradurlo credibilmente in vita vissuta, non dalla capitolazione allo Zeitgeist. Quanto sia volubile lo Zeitgeist, è ciò che verifichiamo quotidianamente.
Il processo sinodale globale ha suscitato grandi aspettative. Tutti auspichiamo una rivitalizzazione della vita cattolica e della missione della Chiesa. Tuttavia, c'è il rischio che, nella misura in cui rimaniamo chiusi all'interno di paradigmi di pensiero di processo e di cambiamento strutturale, finiamo per concepire la Chiesa come un progetto, l'oggetto della nostra azione.
L'immagine della Chiesa come Popolo di Dio in pellegrinaggio dovrebbe essere completata da altre immagini tratte dalla tradizione cattolica, in particolare la Chiesa come mistero di comunione. [o magari come corpo mistico di Cristo! -ndT]
Troviamo che i cattolici che costituiscono e portano avanti la vita delle nostre parrocchie e comunità percepiscono istintivamente questo mistero sacramentale, ma non sono necessariamente inclini a compilare questionari o a partecipare a discussioni di gruppo.
Non dimentichiamo, nel contesto del processo sinodale, di prestare attenzione anche alla loro testimonianza».
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente il Signore ci sta vagliando come in un setaccio, Santa Famiglia di Nazareth intercedete per noi e per loro affinche' possiamo/possano ri-trovare la strada giusta.

Anonimo ha detto...

OT ma drammaticamente riguarda anche noi.

"Un terzo dei soldati russi caduti sono musulmani". Un rapporto dal fronte ci mostra lo tsunami demografico che travolgerà la Russia. "Entro pochi anni metà dell'Armata russa sarà di coscritti islamici". L'ho già scritto: la Ummah sarà l'unica vincitrice di questa tragedia. Al tempo della Prima guerra mondiale, fu lo zar Nicola I a coniare per l’Impero Ottomano l’espressione “grande malato d’Europa”. Oggi è il turco Erdogan, che in queste ore ospita un trilaterale fra America, Qatar e Talebani, a definire l’Europa il grande malato...

Anonimo ha detto...

La chiesa tedesca su avvicina allo scisma; troppe contaminazioni protestanti. Nulla contro questi ultimi, ma ciascuno deve mantenersi fedele al Magistero dei Padri. La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è pure Santa in ordine al suo fondatore Gesù Cristo, deve seguire nei secoli e millenni il percorso tracciato dal suo Fondatore, e non deve e può staccarsi da esso nemmeno per una virgola. Tutto semplice ma a quanto pare durante i secoli, alcuni si sono separati. Preghiamo ritornino all’ovile dove sarà un solo Ovile sotto un solo Pastore.
Jacqueline Masi Lanteri