Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 30 agosto 2022

Agostino e Bergoglio

Tra i miei amici è uno dei commentatori che apprezzo e che amo condividere. Di seguito il suo testo.

Ieri si festeggiava Sant’Agostino d’ippona (334-430),  uno dei più grandi pensatori della cultura occidentale, nonché uno dei maggiori Padri e dottori della Chiesa. È il più grande filosofo della storia  cristiano, e probabilmente colui che ha affrontato più profondamente - tanto da pensatore che da mistico - il problema del Male.  

Per questi motivi oggi è un pensatore decisivo tanto per comprendere il mondo attuale, quanto per comprendere la crisi della Chiesa. 

Che cosa ha fatto infatti la Chiesa degli ultimi sessant’anni se non prendere il pensiero del dottore di Ippona e ribaltarlo completamente? Non c’è un solo aspetto del suo pensiero dal quale – senza peraltro mai ovviamente rivendicarlo – il clero conciliare e modernista non si sia disfatto per affermare l’esatto contrario.

Intendiamoci: è avvenuta la stessa cosa per gli altri Padri, come l’immenso Sant’Ambrogio, per dirne uno solo, o per gli Scolastici, come il gigantesco San Tommaso, sempre per dirne uno solo.  Ma nel caso di Agostino  tutto è particolarmente evidente.  Il modernismo è infatti l’antitesi totale dell’agostinismo. Potremmo dire che oggi Jorge Mario Bergoglio sarebbe la più radicale  antitesi di Agostino, se non si trattasse di un uomo talmente rozzo che il confronto con uno dei più grandi pensatori, scrittori, nonché santi della storia non regge proprio. Ma davvero Bergoglio è Agostino ribaltato, messo a testa in giù (metafora che a Bergoglio piace molto quando parla della “sua” Chiesa come “piramide rovesciata”) se non a livello di pensiero (un nano non può ribaltare un gigante)  almeno a livello di magistero ordinario, di atti e dichiarazioni. Per la comprensione di questo aspetto decisivo, sintetizzo brevemente i punti salienti del pensiero del santo di Ippona: 

  1. La dottrina delle due Città, quella di Dio, e quella terrena (il “mondo” in senso evangelico), nella storia sempre in lotta tra loro. Gerusalemme e Babilonia, Abele e Caino.  L’amor Dei contro  l’amor Sui. Da una parte Dio, dall’altra l’Io. Contrapposizione che si sovrappone, senza ovviamente negarla, a quella evangelica tra Dio e Mammona (la ricchezza materiale)
    Ebbene: basta leggere il discorso conclusivo di Paolo VI, del dicembe del 1965, per comprendere come Il Concilio Vaticano II sia stato la negazione dell’opposizione – in nome di una utopistica riconciliazione – tra le due Città. Da allora la Chiesa guarda con “simpatia “ al mondo, alla Città terrena.
  2. Il rifiuto totale dell’eresia pelagiana, che vide per anni Agostino contrapporsi a chi, come il monaco irlandese Pelagio, sosteneva che l’uomo possa salvarsi senza la Grazia.  Da ciò il principio cattolico dell’ Extra ecclesiam nulla salus. 
    Ebbene, una delle componenti tipiche della Chiesa conciliare è questo neopelagianesimo riservato a tutti: atei, agnostici ed esponenti delle altre religioni, che seppur non affermato dogmaticamente (sarebbe impossibile) è diventato la nuova dottrina ufficiosa della Chiesa. La Grazia e la fede in Cristo non sono più la condizione necessaria della salvezza. Quindi, extra ecclesiam salus.
  3. Agostino, come gli altri Padri e dottori, riteneva che per Israele non vi fosse salvezza senza previa conversione a Cristo. Prima il Concilio (nel documento Nostra Aetate) poi Wojtyla e Ratzinger hanno negato questa dottrina, affermando, pur con qualche occasionale incertezza, che della conversione Israele non ha bisogno. [vedi]
  4. Tutte le religioni pagane sono per Agostino non solo idolatriche, ma addirittura demoniche, in quanto i falsi dei sono demoni. Da papa Wojtyla in poi la Chiesa si è aperta al dialogo coi culti politeisti (incontri wojtyliani con stregoni africani animisti, sterco di vacca indù sulla fronte, ecc) fino in tempi recenti all’oscena idolatria bergogliana della Pachamama, che agostinianamente è “demonolatria”. O vogliamo parlare della cerimonia sciamanico-negromantica alla quale hanno partecipato in Canada Bergoglio e alcuni vescovi?
  5. Che cosa manca per il completo ribaltamento di Agostino? Ovviamente la dottrina della non sostanzialità del  Male. Se per Agostino il male morale, sociale, politico esiste veramente, e storicamente si incarna nella  Città terrena, il male metafisico è solo assenza di Bene e di Essere. È massima lontananza da Dio. È solo privazione. Per questo Satana/Lucifero  esiste, ma non come sostanza opposta a Dio, ma  come  creatura all’inizio buona, poi depravata e ribelle che  si oppone al Creatore.

Ecco, io credo che la logica stessa di quello che avviene nella Chiesa  stia spingendo  inesorabilmente le punte avanzate del modernismo (tra cui Bergoglio, ovviamente) a credere alla sostanzialità del Male, a identificare il demonio come pari a Dio, come sostenevano i catari e i manichei. Ma riprender il manicheismo vorrebbe pur sempre dire riprendere quella mentalità oppositiva che, lo  abbiamo visto, il  clero  modernista e conciliare rifiuta. E quindi qual è logicamente la soluzione del problema? Ovviamente un satanismo non oppositivo, in nome dell’unità dei contrari (altra dottrina aborrita da Agostino). In quel caso come per Carl Gustav Jung, Maria Naglowska, alcuni massoni deliranti, o la nota setta anglo-americana degli anni Settanta chiamata The Process Church of the Final Judgement (La Chiesa del Processo del Giudizio Finale),  Satana/Lucifero diventa il fratello di Dio, suo nemico apparente, ma in realtà riconciliato in Abraxas  l’ Uno-Tutto  panteistico (e non a caso il culto della Pachamama è anche panteistico) che prende i posto del vero Dio. In Abraxas tutti gli opposti sono uniti, per cui il Male è l'altra faccia del Bene. 

Se dovessi scommettere, affermerei  che Bergoglio e la sua cerchia siano molto vicini a questa mostruosa teologia deviata. (Martino Mora)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

ELODIE
Ebbene sì, chiedo venia. Mi scuso in anticipo. Perchè devo passare, anzi scendere a precipizio dalle vette di Agostino d'Ippona, aquila del pensiero e della fede, alla miseria di Elodie da Roma, la cantante.
Ma me la sono vista davanti, al bar. Sullo schermo, ovviamente. Volgare, scurrile, lasciva, sguaiata, era lì a dimenarsi, nel suo ultimo videoclip, ad ammiccare, a sculettare come una peripatetica di infimo bordo, e nel mentre mostrava e accarezzava ossessivamente il crocifisso che aveva al collo. E mentre lei mischiava volutamente il sacro col trivio, il Cristo con le mosse da peripatetica, per puro gusto della dissacrazione, quelli intorno a lei ammiccavano al meticciato e all'omoerotismo, secondo i canoni sempre più opprimenti dell'ideologia dominante. Secondo i criteri della sorosiana "società aperta". E la canzone? Nemmeno me la ricordo, era troppo cretina.

Elodie è l'ennesimo prodotto, laido e seriale, del sistema orgiastico-mercantile americanista. E' sotto contratto con la Universal Music, multinazionale americana della pseudo-musica con sede legale in Olanda ma sede operativa a Santa Monica, in California. Come i vari Fedez, Maneskin, DJ Ax, Sfera Ebbasta, e feccia sottoumana cantante, anche Elodie non fa che copiare gli originali newyorchesi o californiani.
L'Universal, la Sony e la Warner, le tre megamultinazionali del laidume pseudomusicale si dividono equamente tutta la spazzatura del sistema ogiastico- mercantile della canzonetta, con infero videoclip incorporato.
A tutti coloro che ancora difendono il capitalismo e l'americanismo dico: guardate questa feccia. Non si può scendere più in basso di così, né esteticamente, né eticamente, né spiritualmente.
Lasciamo che i nostri giovani si formino su questa spazzatura? Esiste un politico che riconosca ancora gli escrementi senza scambiarli per un budino? Esiste ancora un prete che abbia il coraggio di dire la verità? Esiste un uomo di cultura che rabbrividisca di fronte a questo affronto a quello che la nostra civiltà ha prodotto per secoli? Alla nostra musica, alla nostra letteratura, al nostro pensiero? Alla nostra musica popolare, alla nostra identità, alla nostra storia?
Non c'è barbarie più laida dell'americanismo.
Martino Mora

Gederson Falcometa ha detto...

"Ecco, io credo che la logica stessa di quello che avviene nella Chiesa stia spingendo inesorabilmente le punte avanzate del modernismo (tra cui Bergoglio, ovviamente) a credere alla sostanzialità del Male, a identificare il demonio come pari a Dio, come sostenevano i catari e i manichei".

Forse, è ben peggio, come se può leggere che cosa pensava Balthasar, nel testo "L'infernologia di Balthasar" del reverendo Rev. Prof. Don Ignacio Andereggen - https://www.radiospada.org/2020/05/linfernologia-di-hans-urs-von-balthasar/ :

"Passiamo ad un altro punto: l’essenza dell’inferno. Che cos’è l’inferno? Soffermiamoci ancora in Sperare per tutti, dove pero non è manifestato il fondo del pensiero. Bisogna premettere che nell’inferno non c’è il diavolo, perché il diavolo non è persona per von Balthasar. Dunque non ci sono degli esseri personali che sarebbero i demoni – anche se poi questi demoni ricompaiono più avanti, addirittura dentro Dio, perché lo Spirito Santo in fondo si potrebbe identificare con il diavolo".

"Troviamo dopo la tendenza ad un’identificazione delle caratteristiche dello Spirito Santo con quelle del demonio: «Perciò di “théosis” [cioè la divinizzazione]…». Questa parola è sempre ambigua. I Padri però la usano in modo legittimo. È la partecipazione della vita divina mediante la grazia. Come la usano i teologi moderni potrebbe portare piuttosto verso il senso attribuitogli da Pelagio, lodato da Balthasar, e dunque verso l’auto-realizzazione dell’uomo, come succede in Rahner e in altri".

"Evidentemente non hanno letto tutti i suoi testi – citati dal prof. Andereggen –, in particolare la Teodrammatica, in cui si dice che, alla fine, credere è veramente un dramma. Quindi chi non crede, il peccatore, colui che vive lontano da Dio, è il vero eroe. Più che di una discesa agli inferi, si dovrebbe dunque parlare di una caduta nell’inferno. Cristo è caduto all’inferno: è rimasto lì, al posto dei dannati. Dunque sarebbe stato sconfitto… E noi siamo bravi quando pecchiamo, perché sconfiggiamo eternamente Cristo. Questo è diabolico! È il diavolo che vuole sconfiggere Dio. Grazie, prof. Andereggen, per questa sua disposizione, soprattutto documentata. Poiché ciò che è importante è documentare, in quanto potrebbe apparire quasi come una reazione su questi teologi illustri, per un motivo piuttosto tradizionalista. È assolutamente falso, in quanto, queste posizioni teologiche, sono una vera disperazione. Se seguissimo questa teologia, saremmo veramente eternamente disperati. Perché saremo quelli stupidi che con Cristo portano i peccati… e dunque noi siamo dannati, mentre i peccatori sono salvi. È assurdo! Grazie, prof. Andereggen» (Padre Serafino Lanzetta)

Anonimo ha detto...

Due o tre sono state le trappole nelle quali è caduta la chiesa romana: la sodomia, l'intellettualismo, l'erotismo in senso stretto e lato. L'abbandono dell'Ora et Labora le è stato fatale e la masturbazione, mentale e fisica, ha preso il sopravvento. La modernità e la chiesa si masturbano, ormai da decenni, vicendevolmente.

mic ha detto...

È morto Mikhail Gorbaciov, l’ultimo Presidente dell’Unione Sovietica. Una preghiera.
Non si è relizzato il mondo migliore che si aspettava; ma ricordo quando ricevette la solenne benedizione - sostanzialmente un mandato - di Giovanni Paolo II che lo ricevette prima della sua storica partenza per l'America... Oggi siamo ad un altro spartiacque che si preannuncia pieno di incognite.

Anonimo ha detto...

Mikhail Gorbaciov è stato un grande personaggio della storia mondiale del dopoguerra. La sua azione diplomatica è stata determinante per la fine della guerra fredda e per la caduta del muro di Berlino. Riposi in pace.

Anonimo ha detto...

LA RISPOSTA DI DIO ALLE NOSTRE PREGHIERE

Talvolta Dio risponde alle preghiere in modo differente dalla nostra richiesta:

Santa Monica aveva un figlio orgoglioso e immorale e a lungo chiese a Dio che si convertisse. Sentendo che voleva recarsi in Italia, rinnovò a Dio le sue preghiere perché glielo impedisse, temendo che vi trovasse cattive compagnie. Suo figlio partì, nonostante le preghiere. A Milano udì predicare Sant’Ambrogio, si convertì e divenne uno dei più grandi vescovi della Chiesa: Sant’Agostino. La supplica specifica di sua madre era stata rifiutata, ma non la richiesta generale.

Commentando ciò, in seguito, Sant’Agostino disse: «O Dio, nelle profondità del tuo consiglio, ascoltando il cuore del suo desiderio, non hai guardato a ciò che lei chiedeva in quel momento, perché tu potevi rendermi come lei aveva sempre desiderato».

(Fulton J. Sheen, da "Signore, insegnaci a pregare" edizioni Ares)

Interessante su Gorbaciov ha detto...

Trovo ingenerose le critiche a Gorbachev; è sciacallo e non merita altro commento chi esulta per la sua morte.

Di errori ne fece, ma la sua voglia di pace, di aggregazione, di cooperazione, di un'Europa unita che lo portarono a compromessi a perdere, dimostrarono la sua immensa taglia da statista e da uomo incompreso e successivamente umiliato. Diede a tutti un'opportunità storica che né l'Occidente tantomeno la Russia seppero cogliere e sfruttare.

Se oggi siamo in queste condizioni non è "a causa di Gorbachev", è perché di Gorbachev non ce ne sono più stati. Chiediamo la pace ma dimentichiamo gli uomini di pace. Per non dimenticare è necessario studiare la storia e farlo bene!

"Il neoliberismo ha clamorosamente fallito.
E purtroppo la crisi non è solo finanziaria.
Diventerà presto anche crisi economica reale e ad essa dobbiamo aggiungere la crisi climatica, quella energetica, quella dell'acqua.
Procedendo con un modello basato esclusivamente sulla ricerca del massimo profitto e di una crescita parossistica dei consumi saremo costretti a scontrarci inesorabilmente con i limiti dello sviluppo. Bisogna istituire nuove regole e reintrodurre nelle scelte dei governi i criteri della giustizia sociale e della solidarietà verso i più poveri e i più deboli all' interno dei paesi e nei rapporti tra paesi.
Dopo il crollo dell' Urss gli Stati Uniti si sono sentiti dei vincitori ed hanno imposto al mondo le loro regole.
Ora dovrebbe essere chiaro a tutti che quelle regole non hanno funzionato."

Mikhail Gorbacev

(La repubblica, 12 ottobre 2008-L'Occidente deve smetterla di dare lezioni alla Russia. Intervista di Fiammetta Cucurnia)

Anonimo ha detto...

Perestroika deception by Anatoliy Golitsyn per capire il piano strategico che Gorbachov attuò. Per il resto, DIO solo sá

Da Fb ha detto...

La morte di Gorbaciov non mi lascia indifferente. Ripenso alla paura della guerra atomica che aveva dominato la mia infanzia e alla speranza su cui si apriva la mia adolescenza. Avevo 13 anni quando guardavo in diretta le immagini della caduta del Muro e 19 quando a Montorso, intorno a Papa Giovanni Paolo II, ci ritrovammo con tanti giovani provenienti da tutta l'Europa. Noi avevamo ospitato due ragazzi polacchi a cui, a sorpresa, si sono poi aggiunte per una notte 6 ragazze bulgare. C'era nei nostri, ma soprattutto nei loro occhi, una fiducia nel domani che oggi mi sembra utopia. Il panorama che ci si apriva davanti agli occhi era ben diverso da quello che guardano oggi i nostri giovani, con la crisi energetica, i problemi climatici, i riverberi della guerra In Ucraina, le conseguenze del Covid. Sembra che quelle speranze siano miseramente crollate. Eppure penso che la Storia ci farà conoscere altri uomini di pace, che non tutto sia perduto neanche oggi. È solo che la Storia non ha la parola (lieto) fine, bisogna costruirla ogni giorno...

Da Osservatorio online 1 settembre ha detto...

L’allora portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro-Valls, racconto un retroscena di quel faccia a faccia tra il Papa e il presidente dell’Unione Sovietica.
«Una sera mi capitò di parlare con il Papa dell’incontro avvenuto la mattina precedente con Michail Gorbaciov. Su di lui, il Papa non ebbe esitazioni: “E’ un uomo di principi”, mi disse. Con grande interesse gli domandai cosa fosse un uomo di principi. E mi rispose: “E’ una persona che crede così tanto nei suoi valori da essere disposta ad accettare tutte le conseguenze che ne derivano, anche se possono dispiacergli e non tornargli utile»

Anonimo ha detto...

E' sempre deprecabile criticare una persona già morta e che non può più difendersi, detto questo riavvolgo il nastro fino alla caduta del muro di Berlino, che da bambino era stato un incubo, con le immagini di quelli che tentavano di scappare e venivano uccisi dai Vopos, un ricordo più marcato degli altri, un 20enne di nome Dieter o simile, ferito non gravemente, ma caduto in mezzo alle 2 zone, west e est Berlino, venne lasciato morire dissanguato, nessuno intervenne, non lo dimenticherò mai anche dopo tanti anni, quando circa 20 anni dopo cadde il muro ero ormai grande e scafato e sinceramente non speravo in nulla di buono, Gorbachev mi stupì quando in una intervista disse che spesso, da solo ed in silenzio, pensava a Dio, mai nessun leader CCCP avrebbe detto una cosa simile. Riposi in pace con i suoi segreti e le storie non dette che, forse, mai sapremo.

Anonimo ha detto...

Un antico proverbio arabo: “sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di avere vinto. Ma i cani restano cani e i leoni leoni.” Alla memoria di Gorbaciov che in nome della pace ha cambiato la storia. Mr

Bando al nostalgismo degli anni novanta! ha detto...

Gorbaciov è stato l'antesignano russo di Draghi: ha spalancato le porte della Russia all'americanismo, il quale ha tentato di distruggere ciò che non era riuscito a distruggere il comunismo ateo in settant'anni: il Cristianesimo!
Sarà meglio che facciamo un buon mese di settembre dedicato a Maria Santissima Bambina e a San Michele Arcangelo. Quattro sono le feste settembrine dedicate a Maria Santissima:
8 Natività di Maria, 12 Santo Nome di Maria, 15 Maria Addolorata, 24 Nostra Signora della Mercede.


Anonimo ha detto...

Non credo assolutamente che Gorbaciov allora potesse avere dell'Occidente l'idea che ne abbiamo noi oggi e forse neanche conosceva a fondo le forze piratesche interne alla Unione Sovietica che forse già da tempo erano state preparate dall'Occidente profondo.

Con El'cin la mafia russa è uscita allo scoperto.

Anonimo ha detto...

Su Gorbaciov, leggere il post Telegram di Cesare Sacchetti.
Gorbaciov era uno dei membri più influenti del Club di Roma, finanziato dai Rockefeller.
Come sia possibile conciliare il Cristianesimo con il Club di Roma, i Rockefeller e le simpatie per Gorbaciov è un mistero. O forse no.