Il volume: “Ricchi e buoni?” (Edizioni Emi) di Nicoletta Dentico, anche se pubblicato nel 2020, mantiene integro il suo valore, non solo dovuto alla ricchezza di dati in esso contenuti, ma per l’analisi di quelle che nel sottotitolo vengono chiamate le trame oscure del filantrocapitalismo. Sin dalla prefazione, infatti, dell’indiana Vandana Shisa, viene messo a fuoco il tema fondamentale del libro, ossia la filantropia (dei ricchi) che dirotta la democrazia e colonizza la vita: “L’economia globale poggia sul progetto di colonizzazione…i giganti digitali (Big Tech) hanno costruito la “mens nullius” per impossessarsi delle nostre menti e delle nostre vite”. Il libro non rappresenta solo una denuncia forte al sistema globalista, ma propone una visione alternativa fondata sulla giusta azione e sul corretto stile di vita. L’egemonia culturale, finanziaria e politica del filantrocapitalismo non solo viene smascherata nelle sue reali intenzioni (colonialismo filantropico) ma viene posta sotto osservazione per il carattere manipolatorio in essa contenuto.
Filantropia: generosità calcolatrice più che amore per l’umanità
Citando un libro del 1923 del sociologo francese Marcel Mauss: “Saggio sul dono”, l’autrice sottolinea, contrariamente all’esito del filantrocapitalismo, come l’essenza del dono costituisca un vincolo comunitario, una relazione sana e fruttuosa tra chi riceve e chi dona. Nicoletta Dentico ravvede nell’avventura filantropica di Andrew Carnegie, tycoon dell’acciaio, la prima età dell’oro del filantrocapitalismo, testimoniata dal libro: “Il Vangelo della ricchezza” del 1889 dello stesso magnate americano. La vendita della Carnegie Steel Company al banchiere J.P. Morgan, con la cifra considerevole per quei tempi di 500 milioni di dollari, ha originato la dedizione di Andrew Carnegie alla filantropia, tra liberismo e paternalistica magnanimità. Quasi contemporaneamente, l’istituzione della Fondazione Rockefeller, magnate della Standard Oil (1 miliardo di dollari la sua ricchezza già nel 1916), ha rivelato l’essenza antidemocratica delle Fondazioni e di quelle inique ricchezze, rivestite di una patina di falsa filantropia, correlate alla concentrazione di potere, con le priorità delle elargizioni in campo sanitario ed educativo.
Una galassia di filantropie
L’autrice ha rimarcato le cinque funzioni principali della filantropia: 1) il social change, apparentemente a favore delle fasce più deboli; 2) l’innovazione sociale, come ad esempio la Fondazione Scaife per la ricerca del vaccino contro la poliomielite degli anni ’50 del ‘900; 3) la redistribuzione delle risorse (con forti disparità originarie); 4) la libera partecipazione al “bene comune”; 5) l’autorealizzazione, il riconoscimento pubblico del donatore. Tra le oltre 200.00 Fondazioni del mondo, Nicoletta Dentico ha ravvisato una varietà di obiettivi (basti pensare, come esempio, alla Open Society di George Soros sui temi dei flussi migratori), che manifestano quello che viene denominato Billionaire effect, ossia la religione del “capitalismo compassionevole o inclusivo”, il quale ammantandosi di sentimento generoso e altruistico, rivela l’essenza egocentrica del filantrocapitalismo. Non deve quindi sorprendere, come osserva l’autrice, che i membri del Business Roundtable non solo favoriscano i legittimi interessi degli azionisti ma che si orientino sempre più (almeno intenzionalmente) alla qualità delle relazioni con i clienti, con i fornitori, con lo staff e con la comunità intera. Coniato nel 2006 da Matthew Bishop e Michael Green su The Economist, il concetto di “filantrocapitalismo” ha riscontrato successi attraverso le figure di hyperagents (iperattivi) liberatori del mondo, investendo sul ruolo dell’imprenditore o manager quale veicolo (o mezzo) per il miglioramento dell’umanità. In particolare, come ha annotato la Dentico, le Fondazioni filantrocapitaliste sono da considerarsi soprattutto come èlite per organizzare il consenso piuttosto che apportatrici di autentico pluralismo, di vera democrazia e di reale libertà.
La triade: filantropia, libertà, uguaglianza
Esperta di cooperazione internazionale e diritti umani, Nicoletta Dentico ha attinto da numerosi saggi e studi scientifici a cui rimandiamo nella lettura del libro, in quanto non proponibili in questa recensione, per suffragare le tesi da lei sostenute. L’autrice è convinta che, testuali parole: “Il liquido amniotico della filantropia è la disuguaglianza” e che il legame seducente della triade “filantropia, libertà, uguaglianza” sia illusorio e menzognero. Basti pensare alla deducibilità fiscale delle fondazioni negli Stati Uniti sin dal 1917 o dai redditi di investimento delle stesse Fondazioni con imposte del 2%, tanto che si potrebbe dire: “Più son ricco più dono e pago meno tasse”. L’autrice ha illustrato i cambiamenti nell’economia politica, con l’abbandono del “modello Keynesiano” del welfare state avvenuto con il cambio di paradigma dello sfrenato “libero mercato”, dove l’assenza di regole (anomia) ha portato a politiche sempre più neo-liberiste, anche in seno all’Ocse, alla Banca Mondiale negli anni ’80-’90 del secolo scorso, ravvisando nella finanziarizzazione dell’economia, nei processi di privatizzazione delle industrie e dei servizi pubblici l’escalation della disuguaglianza e i pericoli sempre più evidenti della globalizzazione, della dimensione internazionale degli scambi, della produzione di denaro dal nulla per mezzo del debito. In tal modo il neo-liberismo ha condotto a una concezione del denaro indipendente dall’economia reale, dove la finanza diventa sempre più padrona dell’economia mondiale, asservendo la politica che ha definitivamente abdicato al governo dell’economia.
L’Olimpo della generosità ingannevole
L’autrice ha ricordato, inveendo contro il sistema delle Fondazioni, che la Fondazione Rockefeller, prima dell’istituzionalizzazione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) del 1948, finanziò la costruzione dello stesso Palazzo di Vetro dell’ONU. Non solo, è avvenuto che in agricoltura con la cosiddetta Green Revolution in Africa (sostenuta dalla Fondazione Bill&Melinda Gates) con lo sviluppo di semi ibridi, con l’uso di pesticidi e fertilizzanti sostenuti dalle multinazionali (Monsanto in particolare) hanno sostituito saperi locali e relazioni autoctone con il territorio per interessi monopolisti, che hanno causato ulteriore dipendenza. In tale prospettiva va colto quello che la Dentico chiama “Il Santo Graal del mais resistente”, ossia l’imposizione di un mais “africano” capace di tollerare la siccità e l’allargamento del mercato dei semi resilienti al climate change e l’accelerazione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Oltre alla pericolosa patologia della disuguaglianza, che è espressa in modo inequivocabile dal rapporto della Bloomberg Billionaire Index, dove si riscontra l’incremento costante di circa 1000 miliardi in un anno da parte di 500 miliardari dell’intero pianeta, la giornalista Nicoletta Dentico ha illustrato i meccanismi iniqui dell’arricchimento tramite gli hedge funds (fondi speculativi), la lista nera dei paradisi fiscali, il ruolo della finanza off shore (dovuta anche alle de-localizzazioni).
Il Global Compact delle Nazioni Unite
Nel 1999 il patto globale (Global Compact) stipulato da Kofi Annan, segretario ONU, con le imprese transnazionali (sul modello multistakeholder) ha portato a un influente ruolo delle multinazionali private che hanno potuto godere di una legittimità pubblica, al punto che nel board del Global Compact non compaiono più rappresentanti dei governi. Il Nuovo Ordine Economico Internazionale (NOEI), riconosciuto anche dal Gruppo G8, ha potuto così elaborare e imporre gli Obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030. L’asservimento delle organizzazioni internazionali al Grande Capitale è continuato nel 2010, quando l’allora segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha nominato Bill Gates membro del Mdg Advocacy Group (il gruppo che sostiene le Nazioni Unite nella costruzione delle politiche e della globalizzazione per il supporto ai Paesi poveri). Nel 2019 poi l’ONU ha siglato una partnership con il World Economic Forum (WEF) di Davos di Klaus Schwab. Nello stesso 2019, come ha sottolineato Nicoletta Dentico, la Fondazione Gates, in collaborazione con il WEF di Davos, ha simulato una pandemia, il famoso Event 201, che ha ispirato la cosiddetta teoria del “grande complotto”, in ragione anche della Global Alliance for Vaccine Immunisation (GAVI) che, facente capo a Bill Gates, ha investito 530 milioni all’OMS per la ricerca del vaccino.
Conclusioni
Nel volume della Dentico sono contenuti i dettagli operativi di altre fondazioni, come quella di Ted Turner, fondatore della CNN, e della speciale relazione con l’ONU, al punto da devolvere 100 milioni di dollari annui alla stessa Organizzazione internazionale, rimarcando così l’ingente ruolo sempre più invasivo del finanziamento privato che ha rivoluzionato la governance globale. L’autrice si è diffusa nell’illustrare ampiamente l’operato “ambiguo” (usando un eufemismo) della Fondazione Clinton di Bill e Hillary, sottolineandone le liaisons dangereuses con il tiranno del Kazakhistan, Nursultan Nazarbaiev e soprattutto con il magnate dell’industria mineraria canadese Frank Giustra. In conclusione, l’autrice ha evidenziato in sette punti l’azione multilaterale da adempiere per una vera filantropia che vada oltre i filantroprofitti: 1) il controllo più accurato dei movimenti di capitali; 2) il ricorso a un New Deal per il debito estero; 3) l’assunzione di misure pubbliche per limitare il sistema finanziario offshore; 4) la politica dei governi nazionali con regolamentazione di politiche serie anti trust; 5) l’implementazione di politiche fiscali idonee alla sana distribuzione delle ricchezze; 6) la regolamentazione del settore privato, in particolare le fondazioni filantropiche; 7) interventi sulle regole del commercio, contrarie alla privatizzazione della conoscenza e dei brevetti.
Fabio Trevisan - Fonte
36 commenti:
Ma sì, ma si sa che i soli buoni siete voi! Puri e santi a rispondere Amen in chiesa con voce stentorea durante la messa in latino.
Tutti gli altri sono tutti legna da inferno.
"Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, pria quasi di toccare gli anni della discrezione, d'essere, in quella società come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro".
A. Manzoni, I Promessi Sposi
La realtà di don Abbondio è la nostra realtà. Siamo vasi di terracotta. I nostri destini si decidono a Davos, a Washington, a Rimini.
Articolo di grandissimo interesse.
https://www.aldomariavalli.it/2022/08/25/le-ragioni-del-creazionismo-e-la-favola-evoluzionistica/
DRAGHI AL MEETING DI RIMINI: UN DISCORSO VUOTO E FALSO SUL GAS
Il Presidente del Consiglio dei Ministri dimissionario, Mario Draghi, è intervenuto ieri, a Rimini, al Meeting dell'amicizia e dei popoli organizzato annualmente dalla Fraternità di Comunione e Liberazione. Una folla osannante (mancava il culto in vita e già ora l'appellativo di "Divus") ha applaudito un discorso ovvio, banale, retorico, poco approfondito e volto a fotografare un Paese distante dalla realtà. Una passerella finale per chi ha voluto e cercato la crisi di Governo extra-parlamentare dello scorso luglio 2022, consapevole dei gravi problemi economici ed energetici (ampiamente calcolati e con relativa speculazione) cui sta già andando incontro l'Italia. Come un novello oracolo di Delfi, Draghi lo aveva annunciato: è necessario fronteggiare un periodo di emergenze. In particolare, durante il suo intervento, il Presidente del Consiglio ha ribadito la riduzione in modo significativo delle importazioni di gas dalla Federazione Russa grazie agli accordi con Algeria, Azerbaigian ed altri Paesi. Tuttavia, ha dimenticato di dire che: a) l'Unione Europea, di cui l'Italia è Stato membro, ha già concluso un accordo con gli Stati Uniti d'America per un incremento di gas liquefatto il quale non solo costa di più, ma pone non pochi problemi legati sia al trasporto, sia alla insufficienza dei rigassificatori; b) la situazione in cui versa il nostro Paese è anche causa di una politica estera di appoggio incondizionato alla Repubblica di Ucraina, quando si doveva e si poteva svolgere un ruolo da mediatori come sta facendo la Turchia (secondo esercito della Nato). Una vittoria del centro-destra, e Giorgia Meloni lo ha dichiarato (Fratelli d'Italia ha votato a favore delle risoluzioni parlamentari per l'invio di armi a Kiev), non cambierà alcunchè; c) il gruppo algerino Sonatrach (agenzia di Stato nata nel 1963) è intenzionato a indicizzare i prezzi del gas da mandare in Europa rifacendosi non più al Brent Crude, ma al TTF (uno dei principali mercati di riferimento per lo scambio del gas con sede in Olanda) con un conseguente aumento che porterà la società a massimizzare i profitti soprattutto nel 2027, anno di scadenza dei contratti in essere con Eni. È vero, da un lato, che l’accordo prevede si possa arrivare fino a 11 miliardi di metri cubi, ma dall’altro rimangono, comunque, non sufficienti. Congo, Egitto, Quatar ed Azerbaigian non assicurano certamente il fabbisogno nazionale. Il gas algerino, inoltre, ci costerà di più di quanto ci offrano in media i contratti dell’Eni con l’azienda russa Gazprom la quale resta tra i principali partner (anche se non l'unico) di Sonatrach nello sviluppo di alcuni importanti giacimenti come quello di El Assel la cui produzione è attesa per il 2025. In altri termini, una partita di giro con presa in giro non solo dei presenti, ma pure di tutti gli italiani. Aveva ragione Ludwig von Mises, economista austriaco (1881-1973): "La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società".
Prof.
Daniele Trabucco
Purtroppo da questa situazione non usciremo mai più. Il great reset avanza e il nuovo ordine mondiale è ormai alle porte. Leggete gli scritti occultati di P. Massimiliano Maria Kolbe!
Nella situazione energetica in cui ci troviamo è necessario avere le idee chiare : fare subito quello che si può fare. Pannelli solari e batterie al sodio, in quanto il litio costa troppo caro. E' questa la soluzione che bobbiamo considerare. Obbligo futuro di Legge : mettere sopra i tetti di ogni stabile pannelli solari, e pale eoliche dove si può.
Tutto questo in attesa che gli scienziati risolvano i problemi della fusione nucleare che dovrebbe fornire energia pulita al mondo intero. Certo sarebbe bello che avvenisse tra pochi mesi... e questo farebbe crollare il prezzo dei combustibili fossili per cui c'è questa fretta di vendere e realizzare al più presto possibile.
Un buon articolo informativo sul sodio che sostituirà in gran parte il litio:
https://auto.hwupgrade.it/news/mercato-green/il-litio-troppo-caro-spinge-la-ricerca-verso-materiali-alternativi-uno-di-questi-potrebbe-essere-il-sodio_109321.html
https://www.totalitarismo.blog/daria-dugina-finalmente-si-possono-far-saltare-in-aria-i-giornalisti-per-le-loro-opinioni/
Per caso i ciellini hanno onorato Draghi con il canto del "TUBIGHI"(La "ola" in versione CL)? Allora la carriera politica del Prof. è davvero agli sgoccioli. I ciellini hanno onorato Andreotti con il canto del "TUBIGHI" ed è scoppiata Tangentopoli. I ciellini hanno onorato Irene Pivetti con il canto del "TUBIGHI" ed è uscita anche lei dalla politica.
A chi pare esercitare la professione di ribadire che non c'è via di uscita (9:14 e 11:20 citando pure Manzoni e Padre Kolbe!) l'augurio di essere presto disoccupati e pure un tantino affamati: chi li paga sta per rendicontare (vangelo odierno). Tra po' i servi malvagi non potranno più percuotere i loro compagni bevendo e mangiando con gli ubriaconi...
... sì, con Giorgia Meloni al timone cambierà tutto...
Eh, magari! I tempi di Giulio e di Irene - lontani come i tempi degli Etruschi - sono andati. Adesso il sistema è blindato e sa di stravincere.
Grazie per questa profondissima analisi politica.
È da più di vent’anni che sento che il nuovo ordine mondiale è “alle porte”.
Non è che soffrite di un pizzico di paranoia?
E comunque, per come funziona il mondo, di cose da resettare ce ne sarebbero parecchie, quindi avanti.
Testuali parole di VITTADINI, dopo le sconcertanti ovazioni a Draghi a Rimini :
NOI ABBIAMO BISOGLO DI UOMINI GRANDI COME LUI, PER DETTARE IL FUTURO DEL PAESE, E ANCHE SE LUI LASCIA DEVE DARCI LA RICETTA PER I PROSSIMI ANNI, SENZA CUI CI PERDEREMO (con una sola "m")
Tramite la perpetuazione dello stato di emergenza, il sistema non avrà mai fine. Adesso c'è l'emergenza del gaz: Calenda vorrebbe addirittura posticipare le elezioni (non per timore dei risultati, tanto gli italiani andranno tutti a votare al 90% e voteranno tutti per il regime, che adorano).
I dieci minuti di applausi a Draghi al Meeting sono l'ennesima prova che la classe dirigente italiana è irrecuperabile.
E che per gli italiani non c'è alcuna speranza.
Qualcuno dirà: ce la siamo voluta. E qualcun altro risponderà: non tutti, non tutti.
Massimo Micaletti su Fb
Davide Lovat:
CASSANDRA SPEAKING: AIUTIAMOCI A VICENDA
Come scrivevo dal letto d'ospedale nello scorso mese di dicembre, ben prima che la "guerra per procura" deflagrasse in Ucraina, la crisi delle materie prime e il razionamento energetico sono pianificati da tempo per distruggere le piccole e medie imprese, creare una massa di disoccupati indebitati e disperati ai quali imporre il razionamento del cibo, naturalmente a condizione di obbedire agli obblighi che saranno imposti per avere il Green Pass, o come diavolo lo vorranno chiamare.
Moneta digitale al posto del contante, spendibile solo se si è in regola, modello cinese di controllo e premialità sociale, vaccinazioni per tutta la vita, arresto o eliminazione fisica dei dissidenti, con la manipolazione e il conseguente favore dell'opinione pubblica disperata e bisognosa di un capro espiatorio contro cui sfogarsi e a cui dare la colpa.
Ovviamente questo è il piano e sta prendendo forma, anche se con dei ritardi rispetto alla tabella perché non tutto va secondo le aspettative: la Russia è più forte di quanto stimato, 3/4 del mondo non seguono l'Occidente in questa deriva autoritaria (anche se in Cina c'è già), qualche Paese prova a ribellarsi.
Ma non c'è ancora la presa di coscienza che il Nemico è l'élite mondialista della finanza che manovra i Governi e che solo un'alleanza antiglobalista, fondata su valori radicalmente cristiani, può opporsi a questo mostruoso progetto, il "Great Reset towards a Rules Based Global Order".
Io presto non scriverò più su Facebook in modo così esplicito per ragioni di prudenza, alla luce dei problemi che mi sta causando; ecco perché tra pochi giorni - dal 1° Settembre - veicolerò contenuti come questo sul mio nuovo sito, alcuni pubblici e alcuni necessariamente riservati.
Continuerò a fare resistenza e controinformazione, chi mi segue da tanto tempo sa che il tempo mi sta dando ragione su tutto. Non vi dico: "sostenetemi", ma vi dico "sosteniamoci", perché il brutto deve ancora iniziare.
"...la classe dirigente italiana..."
Che CL a Rimini rappresentasse la classe dirigente italiana, mi è nuova.
Lo spettacolo poco edificante che alcune figure dell'area del dissenso stanno dando pubblicamente, assecondando tipiche e consunte dinamiche elettorali da Seconda Repubblica, a parer nostro conferma quanto sosteniamo sull'impossibilità che un reale cambiamento si verifichi tramite il sistema parlamentare/rappresentativo.
Partito significa appunto gruppo di parte organizzato: appena un gruppo si configura come partito, scatta inevitabilmente la difesa dell'interesse particolare, sia esso potere, materia o semplice affermazione personale. I fratelli di ieri diventano gli avversari di oggi; è storia vecchia e già vista.
Eppure un accordo non solo è possibile, ma è già presente. Trasversale a culture politiche e ideologiche; trasversale alla propria idea di militanza e attivismo; trasversale al proprio modello di sistema e di rivoluzione.
Si basa sull'imprescindibile, sul non barattabile, su ciò in nome di cui tutti quelli che hanno detto NO in questi ultimi anni si sono sollevati e si sono eretti a scudo e baluardo, nelle piazze, sui luoghi di lavoro, nei cenacoli di condivisione e nei consessi del confronto.
Tutti siano uniti nel fronte ideale della difesa dell'umano, in cui ogni differenza ideologica e personalismo sfuma. È un luogo pre-politico. Ha radici talmente profonde che da esse scaturisce la forma e la ragione del nostro essere al mondo.
Questo luogo non è nelle sedi di partito o nelle aule parlamentari. Chi lo porta in sé riconosce naturalmente solidarietà e alleanze, e spoglio dell'inessenziale, tende fiduciosamente la mano al fratello e al sodale.
Se si fosse partiti da qua, se ce ne fossimo ricordati, forse ci saremmo risparmiati certi tristi spettacoli.
Vogliono le materne di stato obbligatorie per fare lo svezzamento al conformismo. Lo chiede il segretario del PD Letta. Non per insegnare a leggere e scrivere prima, ma per anticipare il lavaggio del cervello come già succede nelle scuole in America, Canada e in tutto il Nord Europa, dove le materne sono state trasformate in centri di rieducazione. Soltanto chi non ha occhi per vedere o cervello per capire può negare che siamo di fronte a un gigantesco assalto all’educazione occidentale. L'Italia è ancora meravigliosamente arretrata e così deve restare...
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https://meotti.substack.com/p/vogliono-le-materne-di-stato-obbligatorie
DRAGHI AL MEETING DI RIMINI: UN DISCORSO VUOTO E FALSO SUL GAS
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Il Presidente del Consiglio dei Ministri dimissionario, Mario Draghi, è intervenuto ieri, a Rimini, al Meeting dell'amicizia e dei popoli organizzato annualmente dalla Fraternità di Comunione e Liberazione. Una folla osannante (mancava il culto in vita e già ora l'appellativo di "Divus") ha applaudito un discorso ovvio, banale, retorico, poco approfondito e volto a fotografare un Paese distante dalla realtà. Una passerella finale per chi ha voluto e cercato la crisi di Governo extra-parlamentare dello scorso luglio 2022, consapevole dei gravi problemi economici ed energetici (ampiamente calcolati e con relativa speculazione) cui sta già andando incontro l'Italia. Come un novello oracolo di Delfi, Draghi lo aveva annunciato: è necessario fronteggiare un periodo di emergenze. In particolare, durante il suo intervento, il Presidente del Consiglio ha ribadito la riduzione in modo significativo delle importazioni di gas dalla Federazione Russa grazie agli accordi con Algeria, Azerbaigian ed altri Paesi. Tuttavia, ha dimenticato di dire che:
a) l'Unione Europea, di cui l'Italia è Stato membro, ha già concluso un accordo con gli Stati Uniti d'America per un incremento di gas liquefatto il quale non solo costa di più, ma pone non pochi problemi legati sia al trasporto, sia alla insufficienza dei rigassificatori;
b) la situazione in cui versa il nostro Paese è anche causa di una politica estera di appoggio incondizionato alla Repubblica di Ucraina, quando si doveva e si poteva svolgere un ruolo da mediatori come sta facendo la Turchia (secondo esercito della Nato). Una vittoria del centro-destra, e Giorgia Meloni lo ha dichiarato (Fratelli d'Italia ha votato a favore delle risoluzioni parlamentari per l'invio di armi a Kiev), non cambierà alcunchè;
c) il gruppo algerino Sonatrach (agenzia di Stato nata nel 1963) è intenzionato a indicizzare i prezzi del gas da mandare in Europa rifacendosi non più al Brent Crude, ma al TTF (uno dei principali mercati di riferimento per lo scambio del gas con sede in Olanda) con un conseguente aumento che porterà la società a massimizzare i profitti soprattutto nel 2027, anno di scadenza dei contratti in essere con Eni. È vero, da un lato, che l’accordo prevede si possa arrivare fino a 11 miliardi di metri cubi, ma dall’altro rimangono, comunque, non sufficienti. Congo, Egitto, Quatar ed Azerbaigian non assicurano certamente il fabbisogno nazionale. Il gas algerino, inoltre, ci costerà di più di quanto ci offrano in media i contratti dell’Eni con l’azienda russa Gazprom la quale resta tra i principali partner (anche se non l'unico) di Sonatrach nello sviluppo di alcuni importanti giacimenti come quello di El Assel la cui produzione è attesa per il 2025. In altri termini, una partita di giro con presa in giro non solo dei presenti, ma pure di tutti gli italiani. Aveva ragione Ludwig von Mises, economista austriaco (1881-1973): "La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società".
Le classi dominanti celebrano la resilienza come virtù dei dominati. Essere resilienti significa subire le continue aggressioni della classe dominante senza batter ciglio. Per questo, vi è bisogno oggi non già di resilienza, bensì di resistenza attiva, di indocilità ragionata.
Sì, è così. Solo che la 'resistenza attiva' non la fa nessuno, tranne i soliti quattro gatti. Scrivevo poco fa in un commento che io compio kilometri da quarant'anni per assistere al S. Sacrificio della Messa di sempre, ma sono rarissimi i cattolici tradizionali che osano farlo, almeno quelli delle nuove generazioni (ne ho conosciuti, di quelle passate, di eroici) e preferiscono ripiegare su di una messa moderna 'ben celebrata'. Figuriamoci se la massa degli italiani è capace di qualche 'resistenza attiva'! Casomai, è disposta a vendere la collanina per andare in vacanza, ma niente di più!
L’ideologia è sempre di matrice satanica perché ha come finalità la negazione della verità assoluta e l’esaltazione del “pensiero” ideologico come via maestra per il raggiungimento di obiettivi sociali idealistici e spesso utopistici, per il raggiungimento dei quali - le masse - devono essere disposte a sacrificare tutto, a cominciare dalla Ragione e dalla Libertà.
RB
Ovazione a draghi del popolo ciellino: sindrome di Stoccolma!
Gli USA vogliono realizzare nella Storia la "Repubblica Mondiale", ovviamente a guida americana: un solo super Stato, un solo vertice politico economico e militare; le religioni come ritualismi locali per il popolo ignorante perché c'è solo una "vera" religione, la Gnosi, i cui segreti profondi sono riservati agli iniziati di alto rango; un solo popolo meticcio senza radicamento storico culturale e territoriale, l'umanità. Io sono semplicemente contrario a tutto ciò...
COMUNIONE E LIBAGIONE
L'unico "incontro" che gli interessa è con i potenti veri e più spesso fasulli. Quanto ai principi, con o senza Carron, ne hanno di saldamente provvisori. Del resto il potere fa daneé e denaro e potere purificano e santificano ogni materia: s'immagina di poter così attingere alla mangiatoria del collateralismo, ma quasi sempre si muore di fare. Applaudono da anni a chiunque individuino come tale: potente e danaroso, perciò saturo di autorità laica e, per cesaropapismo, religiosa. La saggezza sta nello stare sulla cresta dell'onda.
Ma non sarebbe l'ora di chiudere questo baraccone che è diventato l'otto&mezzo di quando la Gruber va in ferie?
Draghi: l'Italia ce la farà con qualsiasi governo...
tanto sarò io a comandare da dietro le quinte !!!
Non sono gli americani a volere la Repubblica Universale, ma coloro che governano l'America. Chi sono coloro che governano l'America? Su questo tema Mons. Henri Delassus ha scritto un ottimo libro, molto tempo fa, ma attualissimo, edito in lingua italiana da Effedieffe.
"La legge 194 è uno dei pilastri della nostra vita sociale". L'ha detto la Bonino? No, l'ha detto oggi in tv Monsignor Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita! E dico Vita! Un arcivescovo!
Ho appena visto il video da Mario Adinolfi. Questo per farsi un'idea del grado di degenerazione apocalittica in cui siamo scaraventati.
SCOPRONO CHE IL COVID SI PUO' CURARE DUE ANNI E 175.000 MORTI DOPO
L'Istituto Mario Negri pubblica uno studio su "Lancet": "Gli antinfiammatori riducono le ospedalizzazioni del 90%". Eppure il ministero lo ha sempre negato imponendo "Tachipirina e vigile attesa" a tutti i malati.
(Sul quotidiano La Verità)
Vanno portati e lasciati a vita in galera. Fatti di questo tipo non devono mai più ripetersi. Mai più. Vergogna grande, incancellabile. Lascia sbalorditi la perversione del pensiero, della volontà, del sentimento. Veramente, pazzesco. E' evidente che qui si è fatto un qualche patto col Diavolo, qui non c'è solo l'opera dell'uomo. Piani di questo tipo sono guidati da potenze infere.
Sia Sempre Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo!
Leggiamo un tripudio di commenti sui recenti studi che confermerebbero l'efficacia dell'utilizzo degli antiinfiammatori.
Senza entrare in campi che non ci competono, possiamo dire che l'ingenuità di taluni è stupefacente.
Sono tornati a intonare slogan come "ora qualcuno paghi!, "In galera!", "A processo!".
Niente, non si vuol capire che quel che serviva è stato fatto senza alcuna opposizione, nessuna istituzione si è mossa di fronte a nulla. Tutto è filato liscio.
Domattina potrebbero anche dire che è stata una finzione, non sposterebbe di una virgola gli avvenimenti e il futuro.
Intanto pochi giorni fa Djokovic è stato cacciato dagli US Open poiché non sierato, quando tutti sanno benissimo che la salute pubblica non c'entra nulla ed è un vile e mero ricatto.
Qualcuno è riuscito a fermare ciò? No. Il tennista è stato escluso.
Intanto Draghi è andato in diretta TV pochi mesi fa a dire che il lasciapassare serviva per trovarsi tra persone non contagiose e tutt'oggi la stampa lo acclama chiamandolo superMario e ai convegni lo applaudono.
Qualcuno, per caso, gli ha chiesto conto di quelle affermazioni? No.
Intanto in ospedale, nonostante tutti sappiano del principio truffa del pass, lo chiedono ancora. Qualcuno ha interrotto ciò? No.
Non ci sarà nessun regolamento dei conti. Quello che serviva è stato fatto, chi ha sbagliato verrà persino promosso con qualche poltrona, vedasi Crisanti, passato dalla canzoncina di Natale alla candidatura col PD.
Non solo, le campagne vaccinali andranno avanti e sui libri di storia verrà scritto che, nel 2020, grazie ai sieri, l'umanità si è salvata da una terribile pandemia.
Questo è quanto.
Da Weltashauung Italia
A Napoli, nel quartiere San Lorenzo, mi sono una volta fermato a leggere i testi delle lapidi in marmo che affollano i muri della chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta. La piazzetta dove la chiesa si trova è tagliata, manco a farlo apposta, da via dei Tribunali. I testi delle lapidi sono scritti in latino. Suscitano tutti un'eco profonda, ma due, in particolare, mi hanno colpito.
Il primo dice: "Excellentium virorum est improborum negligere contumeliam a quibus etiam laudari turpe" [E' degli uomini migliori non curarsi degli insulti degli improbi, giacché persino essere lodati da costoro è motivo di vergogna].
Il secondo è ancor più significativo: "Audendo agendoque Respublica crescit non iis consiliis quae timidi cauta appellant" [La cosa pubblica cresce con il coraggio e con l'azione, non con le decisioni che i pavidi chiamano caute].
Rileggo ancora: "La cosa pubblica cresce con il coraggio e con l'azione, non con le decisioni che i pavidi chiamano caute". Il pensiero va subito a quanti, ovunque collocati, nelle istituzioni o nei partiti, conoscono solo la prudenza come criterio dell'azione politica. La prudenza, sia ben chiaro, è virtù per chiunque, ma quando assume il carattere del compromesso sui principi diventa vizio da evitare, quasi sempre un peccato che è difficile perdonare.
Armando Spataro, "Ne valeva la pena"
La tanto vituperata cultura classica della lingua latina ci dà modo di capire e forse comprendere il presente e anche l'immediato futuro.
In prossimità delle elezioni, ci hanno massacrato per una vita con Zingaretti Montalbano. Ma Dalla Chiesa, per la candidatura della figlia, no...
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