Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 26 giugno 2025

Il papa di nuovo nella Sala Regia e, per le vacanze, a Castel Gandolfo

Ci vengono segnalate alcune ambivalenze: es. qui; ma intanto, mentre ci diamo il tempo per una valutazione più completa, ambienti vaticani storici e rappresentativi tornano a vivere.

Il papa di nuovo nella Sala Regia

Dopo dodici anni, abbiamo assistito a una scena che è riuscita a riportare in Vaticano il peso della storia e della tradizione: Papa Leone XIV è tornato a mostrarsi nella solenne Sala Regia, la cosiddetta “sala del trono”.
Il pontefice si è seduto sotto l’imponente dipinto del Vasari che raffigura Papa Gregorio XI nel suo ritorno da Avignone a Roma, un’immagine altamente simbolica per il papato. Il suo gesto, tutt’altro che casuale, è un forte richiamo all’identità romana della Chiesa e all’unità cattolica, in quanto rievocativo di una solennità che sembrava perduta.
Un momento che ha emozionato i fedeli e ribadito la volontà del pontefice di riallacciare i fili con la tradizione più profonda del Vaticano.

* * *

Il Papa torna a Castel Gandolfo per le vacanze estive

Il 6 luglio il Papa si trasferirà nelle Ville Pontificie che Francesco aveva reso nel 2016 polo museale. Domenica 13 la Messa nella Parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova e l’Angelus in Piazza della Libertà, poi il 20 una celebrazione nella Cattedrale di Albano e, nel pomeriggio, il rientro in Vaticano. Per tutto il mese sospese udienze private e generali, riprenderanno il 30 luglio. Ritorno a Castel Gandolfo anche il 15 agosto fino al 17.
Leone XIV ha già effettuato un sopralluogo e ha risposto positivamente all'invito del sindaco Alberto De Angelis e del vescovo di Albano, monsignor Vincenzo Viva. Alloggerà a villa Barberini, una delle ville Pontificie di Castel Gandolfo, e questo permetterà di mantenere aperto ai visitatori il palazzo pontificio, che ormai è un museo a tutti gli effetti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Onore al Papa che riscopre il gusto del bello in tutte le sue forme.
Speriamo che la "dittatura del brutto", che è il segno visibile e palpabile della presa del potere ad opera del movimento modernista e neomodernista, lasci gradualmente il posto a quella cultura della bellezza di cui si avverte un disperato bisogno in tutte le sfaccettature della società.
Ad iniziare dalla liturgia, dove il ritorno al rito Tridentino è la manifestazione di un insopprimibile anelito al bello oltre che al vero.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Permettetemi un mio ricordo speciale: fu proposto al Papa Benedetto XVI un
calendario con sue fotografie all'interno delle Ville Pontificie di Castelgandolfo
e il Papa non si ritrasse. Io acquistai quel calendario, in un mese c'era il Papa a cui era stato dato un cestino contenete pezzetti di pane che doveva lanciare alle carpe,
ecc.ecc. . Quando il fotografo gli propose una foto mentre camminava sul prato, il Papa esclamo' : " Ma il prato si puo' calpestare"?
Bellissimo esempio di persona che non considera quella residenza una sua proprieta' e
che sa attenersi alle regole dando per primo l'esempio.