Ѐ un articolo dello scorso anno ma tuttora di stringente attualità. Il cardinale Sarah al congresso di Europa Christi, svoltosi in Polonia, ha ribadito “il diritto di ogni nazione di fare una distinzione fra un rifugiato politico” e “i migranti economici”. L’allarme: l’Europa ha reciso le sue radici cristiane e sta perdendo l’identità.
Il cardinale Robert Sarah ha partecipato al Congresso Internazionale organizzato a Varsavia dal Movimento Europa Christi, nell’Università intitolata al cardinale Stefan Wyszyìnski, e a cui hanno presenziato esponenti della politica, della cultura e della Chiesa. Il porporato ha svolto il suo intervento partendo da quella che ha chiamato “un’inedita crisi di civiltà”, affermando che “L’Europa, costruita sulla fede in Cristo, è ora in un periodo di tranquilla apostasia”.
Il cardinale guineano ha trattato del problema dei migranti, e dei rifugiati; e ha affermato che i leader mondiali non possono mettere in questione “Il diritto che ogni nazione ha di fare una distinzione fra un rifugiato politico o religioso”, che è obbligato a lasciare la sua terra, e “i migranti economici che vogliono cambiare il loro luogo di residenza” senza adattarsi alla nuova cultura in cui si trovano. “L’ideologia dell’individualismo liberale promuove una miscela che è destinata a erodere i confini naturali delle patrie e le culture, e conduce a un mondo post-nazionale e unidimensionale dove l’unica cosa che conta sono il consumo e la produzione. Ma questa direzione di sviluppo è inaccettabile”.
Il porporato ha elogiato la Polonia: “Oggi la Polonia mostra la strada, quando nega un’obbedienza automatica alle richieste che scaturiscono dall’esterno, dalla globalizzazione liberale”. Sarah ha affermato che è vero che “ogni immigrato è un essere umano e va rispettato, ma non bisogna dimenticare il rapporto integrale dei diritti umani e dei doveri. Così un immigrato, proveniente da un’altra cultura o ambiente religioso, non può aspettarsi la relativizzazione del bene comune della nazione in cui si reca”. Il cardinale ha ricordato che “Tutti hanno il diritto di rimanere nella propria patria”. Gli Stati europei sono in gran parte responsabili della destabilizzazione del Medio Oriente. “Questo ha costretto le persone a fuggire. Accettare tutti in Europa non è una soluzione ai problemi di queste regioni lacerate dalla guerra”.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ha detto il porporato, sembrava che l’Europa stesse per iniziare un nuovo periodo positivo, dopo che molte nazioni aveva riacquistato libertà e democrazia. “Tuttavia l’Unione Europea ha scelto di non fare ricorso alle radici cristiane della civiltà europea. Così ha cominciato a costruire le proprie istituzioni non su valori, ma su astrazioni, come il mercato libero, l’eguaglianza degli individui e i diritti umani individualistici. Questo è stato un grande errore, perché tutte le leggi dovrebbero basarsi sul concetto di dignità umana. È solo Dio la fonte dei valori che danno l’essenza dell’uomo e che devono essere irrinunciabili”.
L’Unione Europea pensa che le radici cristiane possano essere sostituite da un “Nuovo Umanesimo”, indipendente dalla religione. “Ma in questo modo la UE ha perso la verità storica sulle fonti della civiltà europea, di cui questo continente è stata la culla. La fonte di ogni male è il taglio volontario da Dio. E l’Europa costruita sulla fede in Cristo, tagliata fuori dalle sue radici cristiane, è ora in un periodo di tranquilla apostasia”.
Questa crisi spirituale “porta a una grave crisi antropologica. Una delle sue conseguenze è la distruzione sistematica della famiglia. Con la scusa della lotta contro la discriminazione, alcuni vogliono offuscare la differenza fra la famiglia e le unioni omosessuali, la promozione di una vasta gamma di modelli non basati sull’unione permanente di un uomo e di una donna. L’Europa non sarà più se stessa se la cellula base della famiglia sarà scomparsa, o trasformata in qualcosa di diverso”.
L’apostasia che l’Europa sta vivendo non può essere senza conseguenze, “e l’umanesimo non deve diventare un’ideologia del male”. Sarah ha ricordato come Giovanni Paolo II abbia considerato nello stesso modo totalitarismo e nichilismo. Il cristianesimo ha creato una fonte di cultura in Polonia: “Grazie a questo la Polonia, che ha affrontato eroicamente nella sua storia diverse ideologie del male, ora ha la forza di affrontare le nuove sfide antropologiche e morali. L’anima polacca ha in sé la forza per resistere alle sirene del nuovo messianismo ateo”; se sarà fedele alle sue promesse battesimali. Perciò “La Polonia deve essere la sentinella dell’Europa, per avvertire l’Europa dei pericoli che derivano dall’apostasia silenziosa”.
Marco Tosatti (26-10-2017) - Fonte
9 commenti:
Meditazione del giorno
San Giovanni Crisostomo (ca 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sul vangelo di Giovanni, n. 45
Il vero pane del cielo
I giudei dicono: "I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto". Il Salvatore avrebbe potuto rispondere loro: "Ho appena fatto un miracolo ben più grande di quello di Mosè: ed io non ho avuto bisogno né di bastone né di preghiera (cf Es 9,23; 17,9ss); ho fatto tutto da solo, con la mia autorità. Vi ricordate il prodigio della manna; io, non vi ho dato pane in abbondanza?" Ma non era il momento di parlare così. Gesù non pensava che ad una sola cosa: attirarli a lui affinché gli chiedessero un cibo spirituale...: "Non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero"...
Il pane che il Padre dà, Gesù Cristo lo chiama pane vero. Non che il miracolo della manna fosse falso; ma la manna era una prefigurazione di un pane superiore e più eccellente...: "Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo" - al mondo intero e non solo ai giudei. Questo pane non è solo cibo ma vita, una vita diversa da questa qui, una vita completamente altra: questo pane dà la vera vita... Gesù è lui stesso questo pane perché è il Verbo, la Parola di Dio, come qui, nelle nostre chiese, diventa il pane del cielo per la discesa dello Spirito Santo.
"… una miscela che è destinata a erodere i confini naturali delle patrie e le culture, e conduce a un mondo post-nazionale e unidimensionale" (Cardinal Sarah).
C'est exactement le projet anglo-americano-sioniste, auquel, malheureusement, la Pologne, d’où parlait le cardinal Sarah, semble avoir lié son destin, par haine de la Russie.
Trois exemples seulement, à l’appui de cette affirmation (on pourrait en citer des milliers) :
- L’Américain William Lacy Swing, directeur général de l’agence intergouvernementale "International Organization for Migration" (IOM), basée à Genève, écrivait en 2015 sur “Facebook” : « Migration is inevitable, necessary and desirable, so let’s change the narrative. »
- L'Irlandais Peter Sutherland, ex-commissaire européen et conseiller du pape, affirmait à Londres, devant une commission de la chambre des Lords, en 2012 : « The European Union, in my view, should be doing its best to undermine any sense of our homogeneity and difference from others. »
- Le Français Bernard-Henri Lévy, que certains tiennent pour un agent israélien, dans son livre “Récidives”, publié en 2004 : « l’Europe démocratique » ne doit pas être « une nation de plus », mais « un dispositif de nature à travailler, fracturer, pulvériser et, finalement, nécroser [sic] les identités et les fixations nationales ».
Comme on le voit, le cardinal Sarah devra encore dépenser beaucoup d’énergie s'il veut modifier le cours présent des choses.
Erano tutti lì , compressi e pigiati nello scatolone consegnato a Papa Bergoglio? Aperto lo scatolone si sono ossigenati e reidratati ed e' tutta una esplosione luminosa e sonora : un fuoco d'artificio .
http://blog.messainlatino.it/2018/04/omofili-alla-riscossa-anche-in-brasile.html
Avrei da commentare ma .. mi astengo
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/?topic=03/04/09/3080386
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/contro-informazione/le-grandi-menzogne-editoriali/5603-il-laboratorio-italia
Grazie, Anonimo
17 aprile 2018 19:15
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/contro-informazione/le-grandi-menzogne-editoriali/5603-il-laboratorio-italia
Non ricordo quale politico inglese disse che gli italiani erano maggiordomi;gran parte del sud Italia era in mano al latifondo quando arrivò l'unità. Prima prima la penisola con la caduta dell'impero romano divenne tipo il Medio Oriente attuale, stabile fisso, dove le potenze europee si ritagliavano il loro sbocco e/o ulteriore sbocco al mare. In questa incredibile storia millenaria l'Italia ha sempre avuto sulle sue spalle gli stivali stranieri.Isole linguistiche ben caratterizzate si trovano in tutte le valli delle Prealpi, degli Appennini, delle isole, e dicono dove i passanti divennero stanziali e mai più andarono via, nessuno forse se ne accorse mai,se non qualche stravagante linguista che ne prese nota per i suoi studi sugli strani dialetti italiani. In verità dopo la caduta dell'impero romana, l'unica, solida, unità d'Italia fu la religione cattolica e la cultura che da essa derivò pur nei regni stranieri che si erano ritagliati qui altra terra per loro; i comuni, le città marinare,furono grido di libertà nella grande storia, i ducati, le Signorie, tentativi di essere re, se non altro cadetto di un altro che era Re-Re. Gli italiani alcuni si sentivano francesi, altri si sentivano tedeschi o slavi, altri ancora si sentivano bizantini, altri arabo- normanni, altri spagnoli, così siamo stati per secoli e secoli e secoli, la Chiesa però con la Sua Dottrina, con il suo Rito, i suoi Sacramenti, i suoi Santi sempre ci rese Uni. Ed ora, con noi, figli e nipoti di maggiordomi fanno gli esperimenti globali e ci meticciano, in primis il cervello, dell'aristocrazia de noantri e del ceto radical-cic; potrebbe sembrare da ridere, una pasquinata, se non fosse che inoltre pochissimi sono anche i preti ormai, ai quali poter dire quello che abbiamo in fondo al cuore. Questo non era mai successo. Ora siamo proprio soli, i preti fanno le pretine con gli stivali che calpestano il territorio mai stato nazionale, altri italiani vanno ancora come maggiordomi in paesi danarosi.I pochi rimasti vengono mantenuti ben divisi in fascisti e sfascisti , drogati, analfabeti e di genere fluido. Scompariremo presto. Agli invasori lasceremo i terremoti, le piste di lancio, i porti, per le loro guerre, del grande gioco medio-orientale;lasceremo loro in ricordo i tesori che abbiamo costruiti in secoli di servaggio quando l'intelligenza cattolica fluiva nelle nostre mani artigiane, artiste sempre con la pietra, il marmo, il legno, le tele e la tela, la carta. Meticcia, meticcia, poi mi dirai che cosa uscirà fuori da questa voragine! Gli sghei dei ricconi, non potranno che fare quello che stanno facendo da decenni: il deserto italiano. Sabbia sahariana diventerà l'Italia e si ingoierà tutti i tesori degli italiani povera gente, cattolica, ricchissima di ogni bene materiale e spirituale, beni che non si possono comprare, perchè non hanno prezzo e non sono in vendita e non possono essere imitati perchè pezzi unici dello Spirito che qui, con abbondanza, s'è fatto Italiano.
Fateci sapere tutto il resto : orari , percorsi . e ci saremo.
E'ora gia' trapassata di tornare al "maschio e femmina Dio li creo'" , non ci sono altre specie .
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Analisi lucidissima quella del card. Sarah, e anche coraggiosa per essere in conflitto con le esternazioni di Bergoglio e della massa che lo segue.
E' vero che la Polonia ha sofferto più di noi, quindi e' forse piu' attenta a cogliere i segnali dell'autoritarismo, anche quando ben dissimulati come quelli del NOM.
A noi basterebbe la presa di coscienza sui soli punti del card Sarah per riprendere fiato come Chiesa e come Stato.
Ma se vogliono "fare la comunione" perchè non vogliono "essere in comunione"? La smettiamo con la falsità dilagante del "diritto di ostia per tutti", qualunque scelta di vita e di fede facciano, sulla base del "me lo sento" o "lo desidero".
Basta.
http://www.cantualeantonianum.com/
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