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Il Convegno vedrà la partecipazione del card. Brandmüller, del card. Burke, del card. Zen, di mons, Athanasius Schneider e di altri oratori, come da programma sotto riportato.
Il bilancio di questo quinquennio, infatti, è piuttosto critico, a giudicare dal titolo del convegno: "Chiesa cattolica, dove vai?". E lo è ancor di più se si guarda al sottotitolo: "Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione" ripreso da una frase del card. Carlo Caffarra (1938 - 2017), indimenticato sottoscrittore, assieme ad altri cardinali, di quei "dubia" sottoposti nel 2016 a papa Francesco col proposito di fare chiarezza sui punti più controversi del suo magistero, ma lasciati da lui senza risposta. Potete consultare qui i numerosi articoli pubblicati sulla vexata questio.
In una Chiesa vista allo sbando, la questione chiave che il convegno affronterà sarà appunto quella di ridefinire i ruoli di guida del "popolo di Dio", i caratteri e i limiti dell'autorità del papa e dei vescovi, le forme di consultazione dei fedeli in materia di dottrina.
I temi saranno diversi, e certamente di grande delicatezza e importanza. Uno di essi riguarderà i limiti del potere del Pontefice all’interno della Chiesa, in particolare in materia di dottrina; un argomento che peraltro è stato trattato recentemente dall’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, in un lungo articolo su 'First Things' : Con quale autorità? - Sul munus docendi del Papa, di cui, nella nostra tempestiva traduzione a suo tempo pubblicata, potete leggere il testo integrale qui [Vedi commenti qui - qui].
Fra l’altro, si può ricordare che il card. Brandmüller è l’autore di un libro molto significativo, “La Chiesa e il diritto ad errare” (Libreria editrice Vaticana, 1992), in cui affronta il caso Galilei ricordando le strumentalizzazioni storiche, riconoscendo gli errori di Galilei, ed anche gli errori degli uomini di Chiesa, che sbagliarono proprio nell’esegesi ritenendo di vedere una contraddizione tra Copernico e la Bibbia. Con l’avallo di Giovanni Paolo II e la stima, poi di Benedetto XVI, Brandmüller partì dal caso Galilei per spiegare che la Chiesa non avanza alcuna pretesa di infallibilità, né per sé, né per i papi, se non in pochi, precisi e determinati casi. E questo ha certamente un legame attuale con quanto alcuni iper-papisti affermano a proposito di un documento come Amoris Laetitia, cioè una semplice esortazione apostolica; per non parlare delle non-interviste a Eugenio Scalfari…
Il convegno avrà luogo nel nome del cardinale Carlo Caffarra; e un evento del genere era certamente un suo desiderio. Quindi il ricordo del porporato troverà ampio spazio nelle relazioni del convegno. Il cardinale era uno dei firmatari dei “Dubia” – che ancora attendono una risposta da parte del Pontefice – centrati sul discusso capitolo VIII di Amoris Laetitia, e sulle ancora più discusse “noticine” che aprono la strada alla comunione per i divorziati risposati, il cui primo legame sia ancora valido.
La giornata di convegno si chiuderà con la lettura di una Dichiarazione di fede al Magistero di sempre della Chiesa cattolica.
* * *
Chiesa cattolica, dove vai? - Roma 7 aprile 2018
“Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione” (Card. Carlo Caffarra)
“Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione” (Card. Carlo Caffarra)
- Preghiera in cappella: ore14.30
- Apertura lavori ore 15
- Introduce e modera Francesca Romana Poleggi
- Cardinal Walter cardinal Brandmüller: “On consulting the Faithful in Matters of Doctrine” di Newman (30 minuti)
- Cardinal Raymond Leo Burke: I limiti dell’autorità papale nella dottrina della Chiesa (30 minuti)
- Mons. Athanasius Schneider: “La Sede Apostolica di Roma come cathedra veritatis” (20 minuti)
- Prof Valerio Gigliotti: “I limiti alla plenitudo potestatis del Papa nella storia del diritto e della Chiesa” (15 minuti)
-- Pausa -- - Saluto del cardinal Zen (10 min): La Chiesa oggi in Cina
- Marcello Pera: un breve intervento
- Renzo Puccetti: Da Caffarra a Paglia: la rivoluzione nella bioetica (15 minuti)
- Breve videointervista a Carlo Caffarra su Humane vitae
(con videointervista sull’enciclica al cardinale, dal min.20.10 al 24.10) - Lettura Declaratio (10 min)
20 commenti:
La pagina era sparita. L'ho recuperata dalla cache di google.
Trascrivo di seguito i commenti che copio incollo da lì in più post perché superano i caratteri consentiti:
Maria Rosaria ha detto...
Non mancherò.
3 aprile 2018 19:40
Anonimo ha detto...
un parterre di relatori e una serie di interventi di tutto rispetto... ma non sarà questo convegno a fermare la deriva, come non lo fanno i libri e le interviste. I cardinali non sono semplici intellettuali, devono usare il potere canonico di cui dispongono, per il trionfo della Verità e del Regno sociale di Nostro Signore, altrimenti portano indegnamente la veste color porpora
3 aprile 2018 19:41
irina ha detto...
https://www.riscossacristiana.it/dalla-scelta-religiosa-alla-politicizzazione-della-chiesa-il-papato-diventa-un-partito-prima-parte-di-guido-vignelli/
Dalla “scelta religiosa” alla politicizzazione della Chiesa. Il Papato diventa un partito? (prima parte) – di Guido Vignelli
By Redazione On 3 aprile 2018 · 1 Comment
Com’è noto, una delle ragioni addotte per convocare l’ultimo Concilio Ecumenico fu l’intenzione di riformare la Chiesa riconducendola alla sua originaria missione religiosa e liberandola dai suoi legami con la vecchia politica istituzionale. Questo impegno fu innanzitutto pratico e, nei Paesi latini, si concretizzò nella cosiddetta “svolta religiosa”; ma fu anche un impegno teorico che produsse importanti cambiamenti nella dottrina ecclesiale.
3 aprile 2018 20:03
Anonimo ha detto...
Oggi sembra che il ruolo del magistero della Chiesa sia cambiato. Si è sempre pensato che questo compito dei pastori consistesse nel confermare nella fede i credenti. Ora invece è in atto la transizione verso un magistero che pone sistematicamente domande e dubbi. Così il messaggio è trasformato in ideologia.
Ancora confusione, un vecchio Scalfari che attribuisce al Papa frasi esplicitamente eretiche. Il tutto non smentito e messo a tacere con chiarezza dalla sala stampa del Vaticano. Mi chiedo: Ma chi mi rappresenta costui, in quali tempi stiamo vivendo? Per un po' di tempo l'ho ignorato, poi torno a leggere queste cose: se vere, di una gravità incalcolabile. Resta il dubbio, la confusione, l'ammiccare al mondo per cercarne il favore e la condivisione. No! Non è questa la mia chiesa, non è questo il mio papa! O - se lo è - son costretto a non ascoltare e vedere tutte le puttanate che ogni giorno si apprendono dai media. E se la colpa è dei media, bisogna assumere posizioni chiare e decise di smentita nei loro confronti da chi di dovere.
3 aprile 2018 20:51
Catholic ha detto...
https://www.lifesitenews.com/news/choose-life-not-death-bishop-to-lead-prayer-walk-to-planned-parenthood-on-g
3 aprile 2018 21:01
Sacerdos quidam ha detto...
Come mai un convegno in 'formato ridotto' su un tema così importante? Parecchi interventi sono limitati a 10 o 15 minuti. Vi erano motivi particolari per non estenderlo almeno all'arco di un'intera giornata?
Sinceramente non riesco a capire.
3 aprile 2018 21:07
Catholicus ha detto...
"No! Non è questa la mia chiesa, non è questo il mio papa!" : spero tanto, associandomi a questo fratello cattolico, di non venir cestinato (ma se non lo è stato lui...). Inoltre vorrei precisare la differenza del mio pseudonimo da quello del post precedente. quanto alla politicizzazione della Chiesa, infine, non è cosa di oggi; oggi è solo macroscopica e innegabile, ma il tarlo è entrato nel magistero molto tempo fa, all'incirca 60 anni fa per l'esattezza.
3 aprile 2018 21:11
Anonimo ha detto...
Critica "ridicola" ?
https://cruxnow.com/vatican/2018/04/02/cardinal-kasper-calls-criticism-of-popes-family-document-ridiculous/
3 aprile 2018 21:50
Anonimo ha detto...
Pare che stavolta – di fronte a un virgolettato che direttamente attribuisce a papa Bergoglio due eresie esplicite, in contrasto con due fondamentali dogmi della Chiesa – un importante cardinale (non italiano) si sia indignato, abbia chiamato alcuni colleghi e poi, anche a nome loro, abbia prospettato direttamente a Bergoglio cosa poteva significare quell’intervista (professare tesi eretiche è una delle quattro cause di cessazione del ministero petrino).
Bergoglio si è consultato con il Sostituto mons. Becciu e ha deciso di correre subito ai ripari con quella dichiarazione del suo portavoce, di cui è stato informato preventivamente Scalfari che – fino ad oggi – è stato al gioco.
Questo spiegherebbe perché “Repubblica” non ha reso nota la “smentita” e non ha risposto. Ma la vicenda finirà qui?
Antonio Socci
Da “Libero”, 1° aprile 2018
3 aprile 2018 23:29
Anonimo ha detto...
Un convegno opportuno, ma ci aspettiamo ben altro
Un convegno opportuno nel quale si prospettano interventi qualificati,
molto interessanti, che si riveleranno sicuramente utili per allargare e nello stesso tempo
approfondire il dibattito sulla crisi della Chiesa.
In questo momento gli ecclesiastici intervenienti rappresentano il meglio della Gerarchia, quella parte, cioè, che sta tentando di aprire un discorso serio e documentato sulla crisi della Chiesa.
Va tuttavia detto, come ha notato giustamente qualcuno, che da cardinali e vescovi siamo costretti ad aspettarci molto di più, data la gravità dell'ora. Ci troviamo di fronte ad un Papa che non si dimostra disposto ad alcun compromesso, che non accetta alcuna critica, che procede implacabile nella sua opera di demolizione della Chiesa.
Formalmente non ha risposto ai Dubia ma nella sostanza ha già risposto e nel modo peggiore possibile, alla sua irrituale maniera. Ha risposto quando ha dato ordine di pubblicare negli Acta Apostolicae Sedis la sua perentoria approvazione ("non si danno altre interpretazioni") all'interpretazione ereticale dei vescovi argentini della famosa nota nel cap. VIII di AL.
Ordinando questa pubblicazione Papa Francesco ha varcato il Rubicone, uscendo dall'ortodossia dottrinale.
E'impossibile che i cardinali e i vescovi di cui sopra non se ne siano accorti. L'ora della verità, dunque, si avvicina sempre più; l'ora in cui, come ad Antiochia, bisognerà che qualcuno nella Gerarchia rinfacci finalmente al Papa pubblicamente i suoi errori, rimettendosi alla Provvidenza per le conseguenze. E si tratta di materia ben più grave di quella che provocò il sacrosanto intervento pubblico di san Paolo!
PP
3 aprile 2018 23:33
Anonimo ha detto...
Noi abbiamo la fede in Pietro, abbiamo la fede nel successore di Pietro! Ma, come dice molto bene il Concilio Vaticano I nella Costituzione dogmatica Pastor Æternus, il Papa ha ricevuto lo Spirito Santo non per fare delle verità nuove, ma per mantenerci nella fede di sempre.
Ecco la definizione dogmatica enunciata nel Primo Concilio del Vaticano da papa Pio IX.
È per questo che siamo persuasi che, mantenendo queste tradizioni, noi manifestiamo il nostro amore, la nostra docilità e la nostra obbedienza al successore di Pietro.
Mario Proietti
3 aprile 2018 23:33
Anonimo ha detto...
Odifreddi viene licenziato. Sono davvero fake news?
La situazione, già degenerata da tempo, vede oggi cadere una testa illustre, quella dell’ateo Piergiorgio Odifreddi che viene licenziato da la “Repubblica.it“, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, per aver osato esprimere un parere chiaro e preoccupante a riguardo di ciò che vengono considerate le “fake news” dello stesso Scalfari nel riportare colloqui privati con papa Francesco, e riportando presunti “virgolettati” mai verificati. Noi ne abbiamo parlato qui.
E mentre nella Chiesa cadono altre teste (di coloro che si oppongono alle rivoluzioni dottrinali), mentre quelle che dovrebbero cadere ricevono nuovi incarichi, vedi qui il caso Viganò, anche fra “atei” sembra che “toccare una certa politica “scorretta”, si paga. Non siamo certo i paladini difensori di Odifreddi, mai trattato nel nostro sito, ma il contenuto dell’argomento ci interessa, e molto. Odifreddi scrive un articolo molto pepato contro un certo comportamento scorretto di Scalfari, che avrebbe così trasformato il quotidiano: “da una posizione sostanzialmente laica a una palesemente filovaticana…“
Parla di “fake news” Odifreddi, ma senza scartare la possibile furbata di Bergoglio: “Non bisogna però dimenticare che Bergoglio è comunque un gesuita, che potrebbe nascondere parecchia furbizia dietro la propria apparente banalità. In fondo, un minimo di blandizia esercitato nei confronti di un ego ipertrofico gli ha procurato e gli mantiene l’aperto supporto di uno dei due maggiori quotidiani italiani…“
...
https://cronicasdepapafrancisco.com/2018/04/03/odifreddi-viene-licenziato-sono-davvero-fake-news/
POCHI hanno letto attentamente le MOTIVAZIONI del licenziamento e che apre a due soli scenari possibili.....
1. o ha ragione Odifreddi - sono fake news - ma allora non si capisce perché Bergoglio gli regge il gioco e non fa smentire dal Vaticano.... il quale, nelle due uniche smentite fatte non ha mai parlato di "falsità" ma solo di trascrizioni non autorizzate....
2. o ha ragione Calabresi ma allora sta dicendo che Scalfari dice la verità...
3 aprile 2018 23:44
Anonimo ha detto...
.... Così viviamo una guerra asimmetrica tra un potere forte ma dissolutivo e una civiltà non ancora decaduta sul piano spirituale ma inerme e soccombente sul piano pratico e mediatico. La prevalenza odierna della barbarie di ritorno deriva in buona parte da questo squilibrio tra una cultura egemone ma nichilista e una civiltà perdente o forse già perduta. La rinascita ha due avversari: la cultura nichilista egemone e il nichilismo senza cultura della volgarità di massa."
Marcello Veneziani
3 aprile 2018 23:57
irina ha detto...
http://www.lanuovabq.it/it/rep-alla-vaticana-il-gioco-delle-parti-del-giornale-partito
LNBQ, Andrea Zambrano, IL CASO INFERNO
Rep alla vaticana, il gioco delle parti del giornale partito
EDITORIALI 04-04-2018
Repubblica difende Scalfari dall'accusa di aver fabbricato fake news sul caso Inferno/Papa. Ma non ha mai pubblicato la smentita della Sala stampa vaticana, indirizzata proprio al quotidiano romano. Un gioco delle parti che conviene a tutti: al giornale partito Rep, ma anche al nuovo corso Vaticano che sa di avere così nella storica testata del laicismo italiano un valido alleato.
4 aprile 2018 07:33
irina ha detto...
http://www.lanuovabq.it/it/famolo-sempre-piu-strano-leucarestia-viaggia-sul-drone
LNBQ, Marco Tosatti, Famolo sempre più strano: L'Eucarestia viaggia sul drone
ECCLESIA04-04-2018
In una Chiesa brasiliana in costante emorragia di fedeli l’ostensorio, che contiene il Santissimo, entra nella chiesa portato da un drone. Lo conduce una ragazza fra grida, fischi e applausi fino a dove c’è il sacerdote ad accoglierlo. E nessuno prenderà provvedimenti.
4 aprile 2018 07:36
irina ha detto...
http://www.lanuovabq.it/it/la-lavanda-dei-piedi-diventa-lavaggio-del-cervello
LNBQ, Rino Cammilleri, La Lavanda dei piedi diventa lavaggio del cervello
ATTUALITÀ 04-04-2018
Due preti litigano per la lavanda dei piedi: uno vuole i migranti, l'altro no. Il primo ovviamente ha il favore della stampa. Il secondo viene crocifisso. Ma perché ogni rito della Chiesa deve essere trasformato in un “messaggio” ideologicamente orientato al politicamente corretto del momento?
4 aprile 2018 07:39
Anonimo ha detto...
In aggiunta al plauso per la stringente alternativa posta dall'anonimo delle 23.44 invito tutti a leggere che cosa ha scritto Aldo Maria Valli dialogando con ... Dante Alighieri.
Abbiamo bisogno di ironia e semplicità, di leggerezza e di logica. I dittatori le temono.
La dittatura del relativismo e le sue lobbies (dal latino laubia, in italiano loggia) d'ogni genere e specie sta producendo i frutti di una salutare purificazione, grazie a questa penitenza epocale per altro predetta e dunque inevitabile.
4 aprile 2018 08:41
Aloisius ha detto...
E'IMPORTANTE ESSERE PRESENTI.
Ed essere numerosi, riempire la sala, facendo capire con la nostra presenza che siamo tanti ad avere a cuore i temi trattati e a soffrire per questa "confusione", o meglio distruzione, della fede crsitiana.
Questo a prescindere da quello che vorremmo sentir dire o fare dagli alti prelati relatori.
Oltre alla partecipazione alle Messe con il V.O., allo scambio di pensieri in questo blog e alla nostra testimonianza privata, non abbiamo altre possiblità e modalità di manifestare la nostra posizione, se non con la presenza e il sostegno a quei pochi dell'alto clero che hanno comunque preso posizione contraria a questo scempio quotidiano della Fede cristiana.
Scordiamoci, purtroppo (anche se le vie del Signore sono infinite...), la critica agli errori del CVII e dello "spirito" postconciliare, quasi sicuramente nessuno dei relatori la farà.
Ed è anche vero, come dice Sacerdos Quidam - che spero di conoscere il 7, insieme agli altri del blog - che i temi trattati meritavano una giornata intera.
Tuttavia sono già sono pochi i vescovi e i cardinali che sollevano voci critiche al modernismo imperante, se vedono anche la sala semivuota, quelle poche fiammelle che hanno il potere di accendere il fuoco in Vaticano si spegneranno.
Cerchiamo invece di alimentarle insieme, forse si avrà anche la possibilità di avvicinarli e parlarci.
Facciamo almeno quel poco che il Signore ci consente di fare in questo dramma.
Ferma la preghiera, ovviamente.
Per me e i romani sarà facile perchè viviamo a Roma, è vero.
Ma il Signore renderà maggior merito a chi farà il sacrificio di un viaggio da lontano, questo è certo.
Per quanto posso, mi rendo disponibile ad ogni eventuale aiuto per i non romani. Arrivederci a sabato!
4 aprile 2018 10:13
mic ha detto...
Per i non romani o romani che volessero raccordarsi con noi, ricordo il cell. Di Luigi: 3383981290
E il mio: 3394093165
4 aprile 2018 13:46
Sacerdos Hyacinthus ha detto...
Data la gravita' della situazione e la serieta' degli argumenti, e date le possibilita' mediatiche offerteci oggi, sorge una domanda: sara' possibile collegarci con l'evento attraverso l'internet - online?
4 aprile 2018 15:05
Marisa ha detto...
https://apostatisidiventa.blogspot.it/2018/04/se-passa-di-qui-lo-chiameranno-francesco.html
(contiene video con le dichiarazioni di una suora argentina in merito a quanto le avrebbe detto papa Bergoglio sulla contraccezione da consigliare alle donne)
4 aprile 2018 16:58
Anonimo ha detto...
Sempre in arretrato sui tempi
Forse non si poteva organizzare diversamente, questo importante convegno, ma non c'è nessuno
spazio per dibattiti.
Non si è voluto o non si è potuto dare spazio alla voce del popolo, dove il popolo sarebbero i fedeli.
Qui non si tratta di essere più o meno "democratici". Ma in certe gravi ed anzi gravissime circostanze bisogna far parlare direttamente anche il popolo. Qui è in pericolo la salvezza eterna di ciascuno di noi per colpa dello sbandamento inaudito che ha colpito la Gerarchia dal Vaticano II in poi. Prima c'era sotto traccia la crisi montante, ma la Gerarchia teneva ancora ben fermo.
Far parlare il popolo in che senso? Un mezza giornata dedicate alle domande che il pubblico avesse voluto fare agli esimi ed illustrissimi oratori sulle loro conferenze: sulla crisi della fede e su quant'altro, per capir meglio, per chiarire, per sfogarsi, anche. Il gregge ci ha la rogna per colpa loro e loro i pastori, cosa credono, di tirarsene fuori belli e azzimati?
Invece qui, ancora una volta,la folla deve aprire la bocca ed inghiottire le colombe arrostite della sana teologia e delle buone intenzioni che piovono dall'alto. Mi confermo nella mia impressione, purtroppo, che la reazione della parte sana della Gerarchia alla crisi diventata ormai cancrena è sempre estremamente lenta, troppo lenta. Manca lo scatto, manca il riflesso felino, la rottura coraggiosa, l'impeto di quella fede granitica sorretta però dall'intelligenza che capisce il senso esatto del momento storico....
Pazienza, sarà per un'altra volta. E speriamo che ci sia, un'altra volta. Se si continua così... Z.
4 aprile 2018 17:06
Anonimo ha detto...
Un motivo in piu' per esserci :
http://www.catholicherald.co.uk/news/2018/04/04/german-bishops-ask-vatican-to-intervene-on-communion-for-protestants-proposal/
I vescovi tedeschi chiedono al Vaticano di intervenire sulla proposta della Comunione per i protestanti.
4 aprile 2018 17:06
Alex da roma ha detto...
@ Mic e Aloisius
Grazie per la vostra disponibilità.
Si io sono tra quelli che purtroppo sono fuori roma....come già detto, già per la Santa Messa Antica mi faccio 140 km ogni domenica e tutte le feste comandate. Premetto che sono in un terribile momento di rigetto di tutto ... solo la Santa Messa Antica e rifiuto della Messa del Bugnini rimane come pilastro inamovibile...ma tutto questo parlare che vedo e sento che non porta a nulla mi ha stancato...perchè dovrei venire a Roma per sentirmi dire le cose che già sappiamo e che Bergoglio, prendendo in giro questi che si riuniranno sabato ha confermato, ovvero che il Papa è infallibile solo quando parla dogmaticamente??? Ci aspettiamo davvero, e questi consacrati si aspettano davvero che per fare un favore a loro, Bergoglio ed i gesuiti proclamino dogmaticamente le loro eresie??? Ma al di là della forma una eresia rimane una eresia..è in un mondo dominato dai mass media una eresia detta ai giornalisti sull aereo è un danno incalcolabile alla fede...sia Lodato Gesù Cristo
4 aprile 2018 17:49
mic ha detto...
Un convegno per mettere in discussione l'autorità del Papa?
Un convegno per dibattere dei limiti dell'autorità papale. Questa l'iniziativa del prossimo sette aprile alla quale presenzieranno i cardinali dei "dubia"
[...]
L'iniziativa, che è molto attesa, sta già facendo discutere negli ambienti vaticani: la sensazione è che si stia per assistere ad un rilancio pubblico dei "dubia" sull'esortazione apostolica Amoris Laetitia di papa Bergoglio, ma non solo. Il sottotitolo del convegno è emblematico: "Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione". La frase, non a caso, è del cardinal Carlo Caffarra: uno dei quattro firmatari dei "dubia" assieme ai cardinali Meisner, Burke e Brandmueller.
Caffarra e Meisner sono deceduti nel corso del 2017. Raymond Leo Burke e Walter Brandmueller, invece, parteciperanno alla conferenza. Il primo si soffermerà per quindici minuti sui "limiti dell'autorità papale nella dottrina della Chiesa". ll secondo parlerà per trenta minuti della teologia del beato John Henry Newman, storico cardinale inglese e riferimento costante dei cosiddetti cattolici "conservatori". Ci sarà anche il cardinale Zen, seppure attraverso un messaggio inviato dalla Cina. Potrebbe essere affrontato, dunque, anche il tema dell' "accordo" che il Vaticano starebbe stipulando con il governo cinese per la nomina dei vescovi. Zen, da qualche mese a questa parte, ha espresso più volte una ferma contrarietà nei confronti di questa ipotesi.
Altri cardinali, poi, dovrebbero essere presenti in platea. Qualcuno potrebbe mettersi lì a contare il numero dei porporati seduti in sala: il sospetto è che i "dubia" non siano stati condivisi solo dai quattro sottoscrittori, ma che ci siano altri porporati disposti ad appoggiarne il contenuto e le intenzioni pur non avendo firmato il documento.
Il rilancio vero e proprio potrebbe consistere in una "declaratio", che è annunciata nel programma dell'evento, ma della quale non è ancora nota la sostanza teologica. Fatto sta che è prevista una lettura formale della durata di dieci minuti. Presenzierà, poi, anche Mons. Athanasius Schneider: un vescovo kazako che ha firmato un altro documento a sostegno delle tesi dei quattro cardinali. Schenider affronterà il tema de "La Sede Apostolica di Roma come cathedra veritatis". Anche in questo caso, insomma, si potrebbe finire per dibattere dell'autorità del pontefice. Non tanto di quello attuale, ma dei limiti disciplinati per qualunque papa dalla dottrina e dalla tradizione cattolica.
Poi ci saranno anche i laici: nell'elenco dei presenti figurano il presidente emerito del Senato, Marcello Pera, il demografo Renzo Puccetti e il giurista Valerio Gigliotti. A moderare, ancora, è stata chiamata Francesca Romana Poleggi.
C'è grande curiosità attorno alla lettura formale della declaratio: la diatriba sembrava essersi conclusa con l'approvazione da parte di papa Francesco delle linee guida su Amoris Laetitia dei vescovi argentini. Il pontefice, come i lettori ricorderanno, non ha mai formalmente risposto ai "dubia". I cardinali, quindi, potrebbero aver deciso di "alzare il tiro" sul tema nonostante siano passati due anni, ma il testo che sarà approvato nel pomeriggio potrebbe anche riguardare altro. Prima di questa pronuncia, però, sarà il turno del ricordo del cardinale Caffarra: verrà trasmessa una video-intervista sull'enciclica Humanae Vitae, un altro grande argomento di dibattito nella e per la Chiesa contemporanea. Il presentimento, in definitiva, è che questo convegno sia stato organizzato per porre qualche punto fermo. Magari anche prescindendo da Bergoglio e dal suo pontificato.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/convegno-mettere-discussione-lautorit-papa-1511517.html
4 aprile 2018 18:50
Questo e' il tempo dell'offerta della sofferenza: ha detto...
Per Z.
Nulla vieta di preparare delle domande scritte , fare delle proposte e quant'altro e consegnarle ai relatori perche' ne prendano visione .
4 aprile 2018 18:55
Anonimo ha detto...
Ancora dalla Germania
https://onepeterfive.com/a-priest-praised-by-the-pope-a-female-pope-is-a-possibility-in-the-future/
4 aprile 2018 19:02
Non mi ero salvato l'articolo che in genere scrivo (e confeziono) direttamente sul blog.
Un lettore mi ha segnalato il problema e mi sono accorta che non c'era più la pagina. Provvidenzialmente ho pensato alla cache di google e l'ho ricostruito (con link, corsivi, grassetti e quant'altro...)
Ma una volta ripubblicato risultavano azzerati i commenti e per fortuna ho potuto riprenderli sempre da google...
Deo gratias!
Benedico il grande lavoro di archiviazione (e contestuale salvataggio) che sto facendo sul sito apposito. Poi ve ne parlo...
Dopo 35 anni abbiamo fatto la comunione. Grazie alla “Amoris Laetitia” di Papa Francesco .
http://www.santalessandro.org/2018/04/35-anni-la-comunione-grazie-alla-amoris-laetitia-papa-francesco/
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/04/05/francesco-spin-doctor-di-se-stesso-le-ultime-sue-imprese/
Il medico di famiglia di mia madre , richiesto di praticare un ciclo di terapia endovena ( Ferlixit (ferro ), si presto' gentilmente a tale incombenza ma non essendo pratico finì per causarle una lesione cutanea da stravaso . Al dolore di mia madre il medico replico' : " Beh, qualcosa restera'."
Mic,
i commenti erano 37, non solo 12.
Sono riuscito a ricuperarli perché non avevo ancora ricaricato la pagina.
Te li ho inviati via mail...
aggiungo i commenti mancanti, perché quelli che hai ricuperato tu Mic arrivano solo fino a 4 aprile 2018 19:02
mic ha detto...
Per Sacerdos Hyacinthus
saranno curati filmati da diffondere, ma purtroppo non la diretta...
Se mi fa avere la sua mail le invierò tempestivamente il testo della Declaratio in polacco, appena scade l'embargo.
4 aprile 2018 19:33
OpenID fabriziogiudici ha detto...
Qualche segno di vita in Germania:
https://onepeterfive.com/seven-german-bishops-appeal-to-vatican-against-intercommunion/
4 aprile 2018 20:53
Anonimo irina ha detto...
http://www.campariedemaistre.com/2018/04/calcinacci-fulmini-corvi-e-profezie.html
Calcinacci, fulmini, corvi e profezie: mala tempora currunt
di Giorgio Enrico Cavallo
4 aprile 2018 22:14
Anonimo irina ha detto...
https://www.maurizioblondet.it/suora-dallargentina-dice-papa-propone-preservativo-diaframma/
UNA SUORA DALL’ARGENTINA DICE: IL PAPA PROPONE PRESERVATIVO E DIAFRAMMA.
Maurizio Blondet 4 aprile 2018 1 commento
MARCO TOSATTI
4 aprile 2018 22:18
Anonimo irina ha detto...
https://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/alfie-evans-verra-ucciso-venerdi-6-aprile/
La condanna a morte di Alfie Evans, il piccolo bambino di due anni che è entrato nel cuore di molti, verrà eseguita – con ogni probabilità – venerdì 6 aprile.
Usiamo queste parole forti, spigolose solo a pronunciarsi, perché sono le uniche che riescono a descrivere la realtà dei fatti: Alfie non sta morendo, è vivo, e lo vogliono uccidere! Il piccolo cresce, aumenta di peso, compie dei movimenti che non sono frutto di riflessi o convulsioni… ma per i “grandi” del mondo il suo “best interest” è morire.
4 aprile 2018 22:21
Anonimo Anonimo ha detto...
Al punto in cui siamo, occorre soprattutto AUDACIA
Il convegno si annuncia giustamente di livello accademico. Esso farà delle precise e concise analisi e ribadirà concisamente principi fondamentali del cattolicesimo, dottrinali e pastorali. Si spera che possa chiarire alcune cose sull'effettiva portata della suprema potestas pontificia, in modo da poter opporre argomenti al diffuso errore dell'infallibilismo papale. E che ribadisca in modo netto la dipendenza del Papa dal Deposito della Fede, che egli ha il dovere di conservare, senza in nessun modo poterlo alterare.
Ma dopo il livello accademico non sarebbe stato bene lasciar spazio per qualche ora a interventi orali dei fedeli, nel senso di domande di chiarimenti sulla "confusione nella Chiesa" direttamente a cardinali e vescovi presenti? In modo da far venir fuori il malessere che indubbia agita, e giustamente, tanti fedeli? Sarebbero stati certamente interventi poco "accademici". E con questo? Poco male.
Invece sembra che si abbia sempre paura. Di offendere, di non rispettare la gerarchia, le buone maniere. Tutti valori essenziali, intendiamoci, che comunque non sarebbero stati violati da domande di ascoltatori sulla crisi della Chiesa fatte direttamente ad alti esponenti della Gerarchia, normalmente inavvicinabili, esponenti che in questa crisi in ogni modo ci sono dentro anche loro sino al collo.
Fare proposte scritte (e su cosa?) è solo perdita di tempo. La frase del card. Caffarra sulla confusione nella Chiesa, insegna del Convegno, dà l'idea della situazione rivoluzionaria nella quale ci troviamo. Una situazione rivoluzionaria, che sta diventando al calor bianco, non si affronta con mezzi normali. Occorre in primo luogo AUDACIA.
Speriamo che il Signore si degni di metterci una pezza nel senso di far ugualmente scaturire da questo Convegno atteggiamenti audaci, adatti alla situazione incandescente,
al momento non previsti né prevedibili.
Z.
4 aprile 2018 23:26
Anonimo irina ha detto...
http://www.lanuovabq.it/it/il-papa-mi-ha-detto-si-fa-largo-il-magistero-privato
LNBQ, Andrea Zambrano, "Il Papa mi ha detto...". Si fa largo il magistero privato
EDITORIALI05-04-2018
Una suora dall'Argentina sdogana i preservativi: "Me l'ha detto il Papa...". Silenzio dalla sala stampa vaticana. Intanto però si fa largo un magistero privato di Francesco esposto sempre da terzi, ma in contraddizione con quello pubblico che rende ormai urgente un intervento chiarificatore. Perché quando le opinioni sono imposte da chi ha potere, il passo verso l'ideologia è molto breve.
5 aprile 2018 07:13
OpenID fabriziogiudici ha detto...
Dunque, al convegno ci sarà pure Marcelo Pera. Io non so cosa dirà, ma leggo cosa ha detto oggi a La Verità:
[sull'appiattimento della Chiesa sul sociale non è solo Papa Francesco a pensarla così], la pensava così anche GXXIII nella sua Pacem in Terris, e così in gran parte ha pensato il CVII, con la Gaudium et spes.
Può essere che lo dica sul giornale, dove è libero di esprimersi, e che non lo dica al convegno, perché magari potrebbe imbarazzare i prelati presenti? Chi lo sa. Magari lo dice pure al convegno e quello che certi prelati tentennano a dire, uscirà fuori dalla bocca di un laico... Meno 2,5 al conto alla rovescia.
5 aprile 2018 10:41
Blogger marius ha detto...
Ordinando questa pubblicazione Papa Francesco ha varcato il Rubicone, uscendo dall'ortodossia dottrinale.
E'impossibile che i cardinali e i vescovi di cui sopra non se ne siano accorti. L'ora della verità, dunque, si avvicina sempre più; l'ora in cui, come ad Antiochia, bisognerà che qualcuno nella Gerarchia rinfacci finalmente al Papa pubblicamente i suoi errori, rimettendosi alla Provvidenza per le conseguenze. E si tratta di materia ben più grave di quella che provocò il sacrosanto intervento pubblico di san Paolo!
Il problema è che siamo immersi nel soggettivismo, percui vediamo un po’:
il Papa ha attraversato il Rubicone?
Per me sì, per un altro no.
Per i cardinali? boh! Non reagiscono affatto secondo il potere e il dovere che dovrebbe contraddistinguerli.
Mi sa che questa dinamica andrà avanti in modo indeterminato, alla fine coinvolgendo magari anche una dichiarazione eretica solenne, che per uno sarà solenne, per un altro no.
Chi stabilisce se è stato effettivamente attraversato il Rubicone?
Ma ancor prima chi sa esattamente quale è il Rubicone nella nostra fattispecie?
Per uno il Rubicone è questo, per un altro è quello... e così via.
Le forze del male non prevarranno, certamente, è di Fede, ma credo che dovremo stare sempre all’erta non sapendo mai se e quando si avrà toccato il fondo.
Fin quando la Chiesa potrà andare avanti nell’autodistruzione a causa dei giuda nostrani che la consegnano tuttora al nemico? fino alla morte.
5 aprile 2018 11:05 Elimina
OpenID fabriziogiudici ha detto...
Per me le cose più gravi che fa sono i discorsi ambigui e possibilisti intorno ai Sacramenti: da lì poi discende tutto. È pur vero che la pubblicazione sugli AAS è un atto formale, e quindi PP ha solide ragioni nel ritenerlo il Rubicone. Ma rimaniamo nelle prospettive personali, come dice marius. Ho l'impressione che la designazione ufficiale del Rubicone avverrà solo qualche tempo dopo che questa infernale parentesi si sarà conclusa.
5 aprile 2018 11:33
Grazie. Marius!
Avendo consultato, nel giro di pochi minuti, sia il compendio del CCC che il Catechismo della Dottrina Cristiana di S.Pio X, l'impressione, che ne ho ricavata, è: il primo scrive scrive, rendendo difficile, se non impossibile, arrivare al punto, mentre il secondo scrive e centra quello che intende;il primo è onanista, il secondo fecondatore. Questa piccola considerazione può, credo, essere estesa, in uno sguardo d'insieme, dalla chiesa contemporanea a quella che fu la Chiesa Tradizionale. Allargando il concetto alla politica ecclesiale del tempo presente direi che si mira ad un onanismo nazional-popolare globale, stile di vita che dall'interno è stato trasbordato all'esterno. Ormai la Parola di Dio, non è più impiegata per fecondare la mente, il cuore, la volontà del prossimo ma, come strumento di auto compiacimento e sollazzo.
A me sembra che oggi ci sia reticenza a chiamare le cose con il loro nome:
confusione nella Chiesa? per me si chiama eresia del modernismo, pedofilia, omosessualità e scandali finanziari.
Ammettere gli errori è un passaggio obbligato per ritrovare la strada giusta.
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