Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 27 novembre 2019

L'ennesima gesuitica blasfemia

“Noi, piccoli pesci, che prendiamo il nome dal nostro Ichthys, nasciamo (alla fede) nell’acqua e solo rimanendo in essa siamo salvati” (Tertulliano)
Ancora un gesuita fuori... 
Quando, per blandire gli atei, dici cose blasfeme e che mostrano una malafede che non è innocua ma contribuisce alla ignoranza della storia ma soprattutto dei simboli - oltre che sacri significativi - della Chiesa cattolica. Nell'immagine a lato il Twetter di Bartolomeo Sorge, noto gesuita, teologo e politologo italiano, esperto di dottrina sociale della Chiesa.

Mi porto nel cuore fin da bambina il significato pregnante dei pisciculi Christi (vedi Tertulliano supra) che ci vengono ricordati anche nel Battistero Costantiniano di San Giovanni in Laterano, all'ombra del quale sono nata e cresciuta.
I Suoi pisciculi respirano e vivono solo nell'acqua viva del Redentore e Signore nostro! E sono rappresentati con la scritta che ho riportato, nelle lastre del pavimento che circonda il corpo centrale (andrò a fotografare di persona, perché non ho trovato il dettaglio).
Ad abundantiam, ma certa dei buoni frutti, riporto di seguito la splendida iscrizione sull'architrave della Basilica Lateranense e alcune notizie storiche sull'antichissimo simbolo - evocato in termini così maldestri, pedestri nonché avulsi dal contesto sacro per scaraventarli in un agone politico fin troppo acceso - da un c.d. 'pastore'.... Vergogna e indignazione indicibili, che si tramutano in preghiera e riparazione.

Iscrizione sull’architrave della Basilica Lateranense

Gens sacranda polis hic semine nascitur almo
Quam fecundatis Spiritus edit aquis.
Virgineo fetu genitrix Ecclesia natos
Quas spirante Deo concipit amne parit.
Caelorum regnum sperate hoc fonte renati:
Non recipit felix vita semel genitos.
Fons hic est vitae qui totum diluit orbem,
Sumens de Christi vulnere principium.
Mergere peccator sacro purgande fluento,
Quem veterem accipiet, proferet unda novum.
Insons esse volens isto mundare lavacro,
Seu patrio premeris crimine seu proprio.
Nulla renascentum est distantia quos facit unum
Unus fons, unus spiritus, una fides.
Nec numerus quemquam scelerum nec forma suorum
Terreat hoc natus flumine sanctus erit.
Nasce qui un popolo di nobile stirpe, destinato al Paradiso,che lo Spirito esalta nelle acque che ha reso fruttifere. La Vergine Madre Chiesa concepisce i suoi germogli dal respiro di Dio,e li porta in quest’acqua. Spera nel Regno dei Cieli, tu che sei rinato in questa fonte. La Vita Eterna non è donata a coloro che nascono una sola volta. Questa è la sorgente della vita che bagna il mondo intero, traendo origine dalle Ferite di Cristo. O peccatore, immergiti nella santa acqua, per esserne purificato. Essa riceve coloro che sono nati solo una volta, e li rigenera nuove creature. Che tu sia gravato dal peccato originale o da peccati tuoi personali, se desideri essere rigenerato innocente, fatti purificare in questa vasca. Non vi è diversità fra coloro che sono rigenerati e fatti uno attraverso l’unica fonte, l’unico Spirito, l’unica fede. Che nessuno possa mai essere atterrito dal numero o dalla gravità dei suoi peccati; una volta rinati in quest’acqua, saranno santi.
Gli antichi simboli

Sarà utile ricordare che mentre la capitale dell’impero romano assumeva un aspetto maestoso per l’iniziativa di più imperatori, i primi gruppi di cristiani presenti a Roma, durante i periodi di persecuzione, furono spinti a ideare dei messaggi ‘in codice’ anche per non cadere vittima di possibili delatori. Tra i sistemi attuati si trova l’uso della parola: ‘pesce’. Le lettere che la formano in greco, quando scritte in maiuscolo (ΙΧΘΥΣ), costituiscono un acronimo con le iniziali dell’espressione ‘Iēsous Christos Theou Yios Sōtēr’, che significa ‘Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore’ (in greco antico Ἰησοῦς Χριστός, Θεοῦ ͑Υιός, Σωτήρ). In tal modo era possibile per un cristiano capire se in un dato ambiente erano presenti altri correligionari, o distinguere tra una tomba pagana e un loculo cristiano. 
Alcuni autori sono propensi a individuare nel simbolo del pesce un riferimento all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mt 4,19. Lc 5, 1-10). Probabilmente il pesce ricordava anche l’acqua del battesimo. Non è da dimenticare in questo caso una frase di Tertulliano: “noi, piccoli pesci, che prendiamo il nome dal nostro Ichthys, nasciamo (alla fede) nell’acqua e solo rimanendo in essa siamo salvati”.
Oltre all’uso della parola ‘pesce’, i cristiani dei primi secoli individuarono altri modi per favorire una trasmissione di messaggi. Inserivano, ad esempio, il disegno della croce in un contesto più articolato, esempio l’àncora cruciforme.
Unitamente a ciò, i fedeli disegnavano anche altri simboli dai diversi significati: ‘il buon Pastore’ (Cristo guida con amore la Chiesa), l’orante (l’orientamento cristocentrico, l’affidamento a Gesù), l’albero (la vita che cresce e fruttifica in Cristo), la colomba (la pace raggiunta in Cristo), la palma (la vittoria, il martirio, il Paradiso), la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, cioè Alfa e Omega (Cristo è il principio e la fine di tutto), l’àncora (la Chiesa è salda in Cristo; simbolo anche della speranza), la fenice (simbolo della risurrezione), l’agnello (Gesù immolato), il pavone (simbolo di risurrezione e di vita eterna), la barca (la Chiesa).

19 commenti:

Stefano ha detto...

Poveretti, tutti gli Spadaro, i Sorge, i vescovi, i cardinali e il "papa", che invece di parlare di Cristo scendono nell'agone politico contro Salvini e il sovranismo, l'unica cosa che per loro è peccato (insieme a non fare la raccolta differenziata): niente altro lo è più, dagli atti omosessuali all'adulterio, ma l'inferno c'è solo per chi vota Lega. Io voto Lega, ma sono sicuro che, se andrò all'inferno, non sarà per questo. Poveretti, non hanno visto che studi seri (non le loro omelie da strapazzo) dimostrano che c'è un rapporto diretto, inequivocabile, fra il dare impulso alle partenze, arricchendo gli scafisti, e l'aumento delle morti in mare? Poveretti, se anche i giudici, assolvendo Salvini, hanno detto chiaro e tondo che le ONG devono far sbarcare i loro carichi umani (i nuovi schiavi per il turbocapitalismo, altro che accoglienza!) nel paese di cui battono bandiera). Poveretti, non si rendono conto di quanta pena fanno, di quanto sono ridicoli. Ma non vedono che hanno perso ogni credibilità (come può averla chi si prostra a Pachamama?) e che più parlano, più il popolo cattolico non li ascolta? vedi Umbria e, speriamo, Emilia Romagna. Va bene così, devono continuare a toccare il fondo, perché un post come quello di Sorge porta a Salvini chissà quanti altri voti.

Catholicus ha detto...

Bravo Stefano, non avrei saputo fare un commento più azzeccato del suo, che descrive così bene lo stato pietoso, comatoso, di queste anime perdute, che fanno la morale in chiave esclusivamente politica, intrisa di un odio ancestrale, inestinguibile verso chi considerano loro nemico; loro, che dicono di non aver nemici, di essere aperti a tutti, di voler dialogare persino con i tagliagole dell'Isis (così disse Bergoglio dopo lo sgozzamento di quel sacerdote in Francia, mentre celebrava messa, sull'altare); che razza di ipocriti e bugiardi! loro, che non nominano nemmeno più il nome di Cristo, preferendogli gli idoli, che hanno abolito tutti i peccati, ribaltando la retta dottrina cattolica, due millenni di cristianesimo. Siamo proprio ai tempi previsti dalla Emmerick e profetizzatici dalla Madonna. Miraccomando, non degnate di uno sguardo, una lettura, una parola questa gente qua, non meritano il nostro tempo e la nostra attenzione. piuttosto, leggete bene questa lettera aperta a Bergoglio di Michael J. Matt, direttore di The Remnant Newspaper:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3262_Michael-Matt_Lettera_al_Santo_Padre_26_10_2019.html

E.P. ha detto...

Era necessario un gesuitico gesuitante per tentare di indurre i fedeli a trasformare Ichthys in una specie di simpatica mascotte aziendale.

Ah! Quanto ci fanno rimpiangere Clemente XIV! Aveva ragione il santo di Loyola a chiedere, in punto di morte, per i suoi gesuiti, «persecuzioni».

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=juGt-N_sYLk

dare gioia al cuore... basta con questa miseria.

Aloisius ha detto...

Secoli di teologia, filosofia, dottrina, santità finiti con il "pensiero" da "sardine".
Sorge sardiniano.

Mi hanno fatto venire alla nausea le parole "integrazione" e "accoglienza" così ipocritamente e ossessivamente ripetute in ogni occasione.
Chi le pronuncia, è buono e santo subito.Basta! Non se ne può più! Ogni giorno la stessa solfa.

E dove lo mettiamo questo tale don Biancalani di Pistoia, che canta Bella Ciao alla fine della Messa e all'interno della Chiesa?
Vergogna!
La preghiera a San Michele Arcangelo di Leone XIII soppressa e sostituita con Bella Ciao... Basta! Basta!
Signore, fermali Tu, ti prego.

fabrizio giudici ha detto...

Dunque...

https://orthochristian.com/125924.html

Il patriarca Bartolomeo spacca l'Ortodossia, e questo lo sapevamo anche per i resoconti di Pietro C. Ora la bomba: dice che è "inevitabile" la riunificazione con i Cattolici perché "non ci sono differenze dogmatiche". La riunificazione prima o poi ci sarà, ma certo non questa, basata sulla fratellanza umana e sul disprezzo della dottrina. Ma aspettiamoci ora le lodi sperticate dei bergogliani perché Papa Francesco sta ricomponendo lo Scisma d'Oriente.

PS I miei esami, tutto ok. Grazie.

mic ha detto...

Bene caro Fabrizio. Laus Deo per i tuoi esami!

La notizia su Bartolomeo e la fetta di ortodossia che rappresenta purtroppo non stupisce...

Pietro C. ha detto...

Scusate, ma perché meravigliarci? "La riunione ci sarà - dice Bartolomeo, aggiungendo - tutte le differenze sono questioni di ordine storico, non dogmatico". La reazione ottenuto è lo sbigottimento e il pianto di chi gli stava di fronte. Riunione ma con cosa? Con la "Chiesa di Francesco" è ovvio. Ha scelto il momento peggiore. Uno penserebbe che lo fa perché vuol passare alla storia come il patriarca dell'unione e oramai ha poco tempo, essendo assai anziano. In realtà, per me, lo farebbe anche se fosse giovane perché di fatto si rivela totalmente INDIFFERENTE alle questioni dogmatiche, proprio come Francesco! Infatti ha approvato come "regolari" delle ordinazioni episcopali almeno dubbie e in più di un caso INVALIDE. Più indifferente di così? E' un atteggiamento che pare veramente PAZZESCO e altera i fondamenti del Cristianesimo. UNIONE DELLE CHIESE ma NELL'ERESIA! Che pianto infinito, che fallimento pazzesco!!!!

Pietro C. ha detto...

Vedere qui:
https://traditioliturgica.blogspot.com/2019/11/le-nere-nubi-doriente-una-lettera.html?fbclid=IwAR0SGyrKrGQrEv0snosPnNYW-QgHis-e0Cj2ihf6rritMD6vUPYDNgN8slc

Anonimo ha detto...

Premesso che non sono nessuno se non un osservatore (lettore) che dal lontano (o profondo) nord est cerca di capire e ragionare, desidero esprimere un AUSPICIO.

1. Il re è nudo: la fase destruens contro il bergoglismo come fase finale del vaticano II è stata efficace e occorre passare oltre (la svolta provvidenziale è stata l’elezione di Trump che ha rarefatto l’ossigeno alle operazioni “liberal”);
2. l’obiettivo di queste operazioni è l’annientamento della Chiesa e quindi da quella parte (i danti causa di Bergoglio) non verrà fatto nulla per metterne in piedi una diversa (eretica, gnostica, pagana o altro). Gli interessa fare tabula rasa, togliere ogni significato di civiltà al termine cristiano, coprirlo di ridicolo ( cos’altro è la pagliacciata del sinodo amazzonico?);
3. continuare a seguirli sul loro terreno e sulla difensiva è quello che vogliono loro: lavoro ed energie gettate al vento;
4. BISOGNA AGIRE UNITI ( tutti, basta gelosie, primogeniture, “bizantinismi” etc) PER DIMOSTRARE/TESTIMONIARE che la Chiesa c’è, che è quella eterna, che è allergica a tutti gli intellettualismi e a tutti i protagonismi: VANGELO E COMANDAMENTI;
5. “libertà dei figli di Dio”: questo oggi vorrebbero negare e questo va riaffermato “in cielo, IN TERRA, e in ogni luogo”

Cordiali saluti.
Paolo Montagnese

val ha detto...

Ieri su Geo, Rai3, Vito Mancuso ha sentenziato che, vivendo in tempi nuovi, muore per fortuna anche certa religione. Ho parafrasato ma guardatevi (e rabbrividite) la puntata su raiplay o sul sito di Geo.

Gregorio ha detto...

https://gloria.tv/post/tzvwyZ8WPDZR2iG7XFyyLxyHX?fbclid=IwAR2ahc8CtGFs2vW7SnfLTMJYV0nHyWdtQF3QhEQIeYZNu8hs7Fec3aUhjKs

Tanto non cambierà nulla...

Anonimo ha detto...

Se ne sono accorti pure a La Bussola....

https://lanuovabq.it/it/sorge-il-patriarca-mancato-che-fa-il-tifo-per-le-sardine

Anonimo ha detto...

Un Grazie a Joseph Dwight.

SATANA ARRUOLERÀ IL FALSO PROFETA FRA I NOSTRI VESCOVI CATTOLICI!
Il Venerabile Arcivescovo Fulton Sheen scrisse nel 1948:
“IL FALSO PROFETA AVRÀ UNA RELIGIONE SENZA CROCE. Una religione senza un mondo che verrà. Una religione per distruggere le religioni. Sarà una chiesa falsa.
La Chiesa di Dio (la Chiesa Cattolica) è Una, mentre il falso profeta ne creerà un’altra. La chiesa falsa sarà mondana, ecumenica e globale.
Sarà una federazione vaga di chiese e le religioni formeranno una specie di associazione globale, un parlamento mondiale di chiese. SARÀ VUOTA DI TUTTO IL CONTENUTO DIVINO e sarà il corpo mistico dell’anticristo.
Il corpo mistico di cristo sulla terra avrà il suo giuda iscariota e sarà il falso profeta. SATANA LO ARRUOLERÀ FRA I VESCOVI CATTOLICI.”
Nel suo libro intitolato “Il Comunismo e la coscienza dell’Occidente”, l’Arcivescovo Fulton John Sheen avvertì che:
“L’ANTICRISTO NON SARÀ CHIAMATO COSÌ PERCHÉ AL CONTRARIO, NO AVREBBE SEGUACI. Egli non userà calzamaglie rosse, né vomiterà zolfo, né porterà un tridente, né agiterà una coda con forma di freccia, come Mefistofele nel Fausto. Questa mascherata ha aiutato a convincere gli uomini che il diavolo non esiste. Quando nessuno lo riconosce, più potere egli esercita. Dio si è definito a Sé stesso come “Io Sono Colui che è”, e il diavolo come “io sono quello che non sono”.
“In nessuna parte della Sacra Scrittura troviamo giustificato il mito popolare del quale il diavolo è un buffone che si veste principalmente di «rosso». Piuttosto lo si descrive come un angelo caduto dal cielo, come «il principe di questo mondo», la cui missione è che ci dica che non c’è altro mondo. LA SUA LOGICA È SEMPLICE: se non c’è cielo non c’è inferno, e se non c’è inferno, allora, non c’è peccato, e se non c’è peccato, allora, non c’è nessun giudice, e se non c’è giudizio, allora, il male è buono e il buono è male. Ma, al di là di tutte queste descrizioni, NOSTRO SIGNORE CI DICE CHE SARÀ COSÌ SOMIGLIANTE A SE STESSO CHE INGANNEREBBE ANCHE GLI ELETTI, e certamente nessuna immagine del diavolo vista nei libri mai potrebbe ingannare anche gli eletti. Allora, come entrerà in questa nuova era per guadagnare adepti nella sua religione?”
(Communism and the Conscience of the West, by Archbishop Fulton J. Sheen, Bobbs-Merril Company, Indianapolis, 1948, pp. 24-25)

La “Profezia” di San Francesco (Assisi) ci dice:
“2. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità. Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore.
7. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno. La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore.”

fabrizio giudici ha detto...

Molta stima per Weigel, ma o non capisce un tubo di liturgia, o si sta arrampicando sugli specchi:

https://www.firstthings.com/web-exclusives/2019/11/the-reformed-liturgy-50-years-later


But then there’s the other side of the coin. I grew up with the pre-conciliar liturgy. It was not a Mozart Missa Brevis and sonorous Latin every Sunday; it was more often badly pronounced (and often mumbled) Latin, and execrable, pietistic music (when there was any). Of course, there were dignified, beautiful celebrations of what we now know as the Extraordinary Form of the Mass, and living in a cathedral parish, I was privileged to participate in them as an altar boy and choirboy. But they were hardly the norm in American Catholicism. Nostalgia for an imaginary past is not a reliable guide to the future.


Sono veramente argomenti assurdi, scritti da una persona di cultura:

1. Se il Latino era pronunciato male, non è un grave problema.
2. Che sia "mormorato" è normale in certi passaggi della liturgia.
3. Che non ci sia musica non è un dramma, visto che la Messa letta non lo prevede (ma non lo sa? non se lo ricorda?)
4. Che ci fossero problemi con la musica lo sappiamo bene, tant'è che Pio X scrisse la “Inter pastoralis officii sollicitudines” nel 1903 - ma proprio la musica viene a citare, che con il NO è degradata a livello infame?

Miranda Daniela ha detto...

Sto tentando di condividere ma FB mi dà questa scritta:

Non è stato possibile inviare il tuo messaggio per la presenza di contenuti segnalati come offensivi da altri utenti di Facebook.

Anonimo ha detto...

Quando, Signore, ci libererai da questo re iniquo?
Quando verrai di nuovo a rovesciare i banchi dei cambiavalute nel tuo Tempio santo?
Ἅγιος ὁ Θεός, Ἅγιος ἰσχυρός, Ἅγιος Ἀθάνατος, ἐλέησον ἡμᾶς.

Anonimo ha detto...

Questo attacco concentrico di str...avaganze ha dell'incredibile. Sembra che a moltissimi sia stato succhiato dal naso il cervello, che poi è stato sostituito con gelatina all'anidride carbonica.

Anonimo ha detto...


La scritta in greco del post qui sopra:
"Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi".
Greco-cattolica o bizantina?