Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 12 luglio 2020

Hong Kong, la nuova legge potrebbe già portare all’arresto di un cardinale

.Chi fosse interessato ai precedenti sulla Questione cinese, li può trovare qui.

Il cardinale Joseph Zen ha dichiarato di essere pronto ad essere arrestato ai sensi della nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong.
L’88enne cardinale, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha dichiarato che Hong Kong deve «prepararsi all’impensabile dopo che Pechino ha imposto nuove leggi rigide che reprimono la libertà di parola. Starò attento. Tuttavia, quando lo riterrò necessario, dirò quello che penso».
«Se le mie giuste parole saranno considerate contrarie alla legge, sarò soggetto all’arresto. Molti miei predecessori hanno resistito allo stesso modo. Abbiamo visto come Dio li ha sempre aiutati», ha aggiunto il cardinale.
La legge sulla sicurezza nazionale è entrata in vigore il 1° luglio, il 23° anniversario della restituzione di Hong Kong alla Cina da parte della Gran Bretagna nel 1997.  Secondo la legge, i presunti atti di sovversione, secessione, terrorismo e interferenze straniere potranno essere processati da un’agenzia speciale creata da Pechino. Fonte: Infomediachrist.com

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Il ricatto delle autorità cinesi: riaprire le chiese dopo la pandemia solo se vietato l'accesso ai minori

Mons. Jia Zhiguo, 83 anni, è vescovo dal 1980 ed è responsabile di una comunità di oltre 150mila fedeli, con un centinaio di sacerdoti e altrettante suore. Il governo vuole sequestrare l’orfanotrofio per i bambini disabili, ospitati nella casa del vescovo.
La condizione di vietare la presenza in chiesa e ogni catechesi ai minori di 18 anni si sta diffondendo in Cina a partire dal varo dei Nuovi regolamenti sulle attività religiose (1° febbraio 2018). Molti vescovi ufficiali e sotterranei hanno fatto notare che il divieto è contrario alla costituzione cinese, la quale afferma il diritto alla libertà religiosa senza limiti di età. Ma il divieto è divenuto uno strumento di soffocamento della fede, proprio mentre la società assiste a una forte rinascita religiosa.

Il divieto per i minori di 18 anni è citato espressamente nei documenti per il riconoscimento governativo del personale religioso (vescovi e preti) e per la registrazione dei luoghi religiosi. Molti vescovi, desiderosi del riconoscimento ufficiale, hanno firmato tale documento, con cui divengono funzionari di Stato, responsabili dell’attuazione di tale divieto. Altri hanno firmato sperando di poter aggirare la norma. Mons. Jia è stato chiaro, dicendo che “la Chiesa è aperta a tutti”, ma in tal modo rischia che tutte le chiese sotterranee della diocesi rimangano chiuse. Mons. Jia Zhiguo, 83 anni, è vescovo dal 1980 ed è responsabile di una comunità di oltre 150mila fedeli, con un centinaio di sacerdoti e altrettante suore.

Da lunghi anni, mons. Jia ospita nell’episcopio una casa di accoglienza per bambini e giovani disabili, abbandonati dalle famiglie o frutto delle restrizioni passate legate alla legge sul figlio unico. Il vescovo li cura personalmente insieme ad alcune suore. In passato l’opera era stata elogiata anche dal governo, oltre che da personalità internazionali. Per spingere il vescovo a firmare il documento di riconoscimento, le autorità di Jinzhou hanno minacciato di sequestrare l’orfanotrofio, perché né lui, né le suore possono servire i bambini disabili senza essere registrati. Il governo ha già spostato in altra sede i bambini più grandi, lasciando nella casa del vescovo i più piccoli. Le autorità hanno spiegato che essi vogliono “acquistare” l’orfanotrofio, sebbene non siano disposti a versare alcuna somma di denaro. Anzi, essi si impossesserebbero pure di tutte le donazioni che annualmente arrivano all’orfanotrofio. Se le suore non si registrano, esse non potranno prendersi cura dei bambini e saranno cacciate per tornare nei loro luoghi di origine.

Mons. Jia Zhiguo, ha passato più di 15 anni in prigione. Dal 1980, da quando è vescovo sotterraneo, subisce di continuo arresti e sequestri durante i quali è sottoposto a sessioni politiche. Egli vive nel suo episcopio sotto un controllo continuo 24 ore su 24.
Nel 2010, liberato dopo un periodo di prigionia, mons. Jia ha ricevuto un messaggio di saluto e di stima da parte di Benedetto XVI. Fonte

4 commenti:

Anonimo ha detto...

https://www.tempi.it/hong-kong-primarie-democratici-cina-tienanmen-lee-cheuk-yan/

Anonimo ha detto...

Il dialogo fra Cina e Santa Sede è una trappola

Per Li Ruohan, studioso del nord della Cina, gli “entusiasti” del dialogo fra Pechino e Santa Sede, dovrebbero ricordare l’insegnamento di Pio XI e di Giovanni Paolo II (“Non abbiate alcuna illusione sul comunismo”). Il Partito comunista cinese è successore del marx-leninismo e il suo scopo è distruggere le religioni.

http://www.asianews.it/notizie-it/Il-dialogo-fra-Cina-e-Santa-Sede-%C3%A8-una-trappola-50566.html

Anonimo ha detto...

Ma gli 'entusiasti' sono quelli che qui da tempo non credono più.

Anonimo ha detto...

Cdl Zen: Vatican has delivered Church in China into ‘hands of the madness of our government’

https://www.lifesitenews.com/news/cdl-zen-vatican-has-delivered-church-in-china-into-hands-of-the-madness-of-our-government