Da recitarsi al mezzodì dei giorni 25 marzo, 15 agosto, 8 settembre, 8 e 10 dicembre (festa della Traslazione della Santa Casa)
L’umanità, o Maria, è travagliata da molto e gravi mali dai quali invano cerca liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace e bene, di verità e di amore, e comprende che invano cerca tutto ciò lontano dal tuo Figliuolo Divino, perché Egli solo ha parole di vita eterna. Ebbene, o Madre nostra Santissima, tu che lo portasti nel tuo seno purissimo e che con Lui per tanti anni vivesti nella Santa Casa che gli Angeli trasportarono a Loreto, ottienici la grazia di vivere sempre a Lui strettamente uniti nella fede più profonda, nell’amore più ardente! Sulle ali di questa fede e di questo amore noi ci portiamo in ispirito entro alla tua Casa benedetta; all’ombra di essa, che per la presenza della tua Famiglia fu ed è la Casa Santa per eccellenza, noi vogliamo portare tutte le famiglie cristiane, perché da Gesù ogni figlio impari l’ubbidienza ed il lavoro; ogni donna da te, o Maria, apprenda l’umiltà e la purezza; da Giuseppe, che visse con te e ti fu Sposo immacolato, ogni uomo impari ad amare e servire Dio fedelmente e venerare il tuo Santissimo Nome. Molte famiglie oggi, o Maria, non sono più un santuario ove si ama e si serve Iddio e perciò ti preghiamo affinché tu ci ottenga che ogni casa sia santa come la Casa tua, che ogni famiglia imiti la Famiglia di Nazareth, riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa il tuo Figliuolo Divino.
Come un giorno, dopo tanti anni di preghiera e di lavoro, Egli uscì da questa Casa Santa per far sentire la sua Parola che è Luce e Vita, così ancora oggi dalle Sante Mura che tanto potentemente ci parlano del suo divino Amore, giunga agl’uomini, che vivono nelle tenebre del peccato e dell’errore, l’eco della sua Parola onnipotente che illumina e converte. Ti preghiamo, o Maria, per il Sommo Pontefice, per la nostra Patria che vogliamo tutta di Dio, per i poveri peccatori e per la Chiesa del tuo Gesù, affinché tutti i popoli ascoltino la sua parola e vengano diretti al porto di salvezza. O Maria Santissima, in questo giorno così bello e memorando, uniti ai tuoi milioni di devoti che in questo momento, col loro spirito, ti venerano nella Santa Casa ove fosti immacolatamente concepita e venisti alla luce, con viva fede ti ripetiamo con l’Arcangelo Gabriele: Ave, o piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne!
Sì, Ave, o Maria, Figlia primogenita del Padre celeste! Ave, o Maria, Sposa immacolata dello Spirito Santo! Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre nostra! Ave, o Maria, Rifugio dei peccatori! Ave, o Maria, Consolatrice degli afflitti! Ave, o Maria, Aiuto dei Cristiani! In mezzo alle tempeste della vita e nelle frequenti tentazioni, l’anima nostra si abbatte e si rattrista, ma noi guardiamo a te e ti salutiamo: Ave, Porta del Cielo! Ave, Regina delle Vittorie!
Ascenda la nostra supplica al tuo trono, o Maria: essa ti dica i nostri gemiti, i nostri desideri, la nostra fede, il nostro amore per Gesù e per te, o Madre nostra dolcissima! La prece nostra ridiscenda sulla terra in pienezza di grazie che diffondano dovunque il Regno santo di Dio. E così sia.
Salve Regina, Litanie Lauretane. 3 Ave Maria - Ti prego o Madre Pia di benedir dal ciel l'anima mia
7 commenti:
Oggi è la memoria liturgica delle miracolose traslazioni della Santa Casa di Nazareth.
La casa in cui visse Maria prima del matrimonio e in cui crebbe Gesù vivendo con San Giuseppe e la madre dopo il ritorno dall’Egitto e fino all’inizio della vita pubblica di Nostro Signore. Quelle mura, delle quali si conservano a Nazareth le fondamenta, sono visitabili nella basilica di Loreto, costruita loro attorno.
Tra le più interessanti attestazioni a supporto dell’accaduto c’è quella della mistica tedesca Suor Caterina Emmerick. La Beata è famosa per le sue visioni sulla vita di Gesù e Maria, ma non dovrebbe esserlo di meno per essere stata una stigmatizzata e anche per aver vissuto per oltre dieci anni nutrendosi solo della Santissima Eucaristia e acqua.
Proprio oggi il vangelo riporta una frase emblematica: “la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”. Nel mistero dei miracoli c’è tantissima sapienza, il gusto per le celesti cose. E c’è altrettanta giustizia, nella sua accezione più genuina, ovvero l’essere delle cose ordinate a Dio. Così possiamo rimanere nel giusto stupore, non privo di possibilità di interrogare la ragione e di enumerare fatti e circostanze, contemplando la traslazione di interi muri, di dimensioni e peso incompatibili con gli spostamenti praticabili con i mezzi di trasporto dell’epoca, piazzati dove è illogico che fosse, transitando prima altrove con tracce!
E’ anche un miracolo angelico, che chiede fede anche verso queste misteriose creature celesti che popolano ogni Santa Messa: cantano il Gloria, cantano l’Osanna e adorano l’Eucaristia, l’Agnello di Dio. La Beata Caterina Emmerick (già di casa con la Madonna nel descriverne la residenza efesina) vide (non una sola volta) il trasporto in volo sopra il mare della casa di Loreto. Vi si adoperarono sette angeli: tre da una parte, tre dall’altra e uno di fronte.
Che dire di fronte a tutto questo? I presepisti partenopei mettono sempre un addormentato come primo personaggio. Non è uno sfaticato colto in fallo mentre tutto intorno brulica lavoro, in una frenesia quasi indifferente alla natività imminente del Verbo Incarnato. Allora quell’addormentato è l’unico che sogna, l’unico che sa distaccarsi da un quotidiano che pare inemendabile. Hannah Arendt ne coglierebbe persino la banalità del male. C’è una Sapienza da riconoscere giusta per le opere che essa compie. Nelle pecore del presepe, nei pastori veglianti di notte e in quello addormentato, già proteso oltre. Viene la luce del mondo. Maranatha! E’ tutta un’altra cosa, altro che il great reset degli squilibrati incapaci di giustizia e perciò insipienti.
Dove le case in muratura si spostano sostenute dagli angeli che cantano il Gloria, lì è adorato il Re dell’Universo. Non solo a Betlemme, o a Nazareth, ma in ogni Tabernacolo del mondo. Perché dove abita Gesù agiscono gli angeli e i Santi. La Madonna, loro Regina, per scaldare la nostra fede fa volare casa sua.
Santa Madre di NSGC, che hai voluto traslare la Tua Santa Casa nella nostra amata patria, sede della Cattedra di San Pietro Apostolo, non lasciare che un governo ateo e anticristico ed una gerarchia ecclesiastica ormai non più a servizio del Tuo Divin Figlio, ma spudoratamente postasi a servizio del Mondo e del suo tenebroso Principe (e dei suoi collaboratori terreni, i grembiulini) possano distruggere due millenni di Tradizione e fede cattolica, e trascinare la società italiana e mondiale verso l'abisso infernale, dove stanno correndo a testa bassa, ebbri di delirio satanico e accecati dalla sete di potenza (spopolamento del pianeta, transumanesimo, asservimento dei popoli al Regno di Satana). Vieni presto a liberarci da questi nemici del Tuo Divin Figlio e dell'umanità redenta. Amen, Così Sia. L.J.C. ! Viva Maria !
Grazie Maria per aver postato la Supplica alla Vergine Lauretana in bella vista direttamente in Home Page, evitando così il rischio di dispersione all'interno di altri articoli inattraverso links vari - tra l'altro inevitabilmente off topic - suggeriti da lettori (come me ad esempio poco fa...).
Buona ulteriore festa mariana a tutti, dunque.
Madonna d'Italia salva l'onore la libertà e la vita dei nostri figli. Rdv
IL DIAVOLO parla della CASA DELLA MADONNA DI LORETO
https://gloria.tv/post/egJHWawDr1JY2XCBjqkyjyqPp
Copioincollo un commento:
N.S.dellaGuardia
Offuscati, appunto, come dice il diavolo. Solo che hanno la doppia colpa di aver pure studiato dove sta la Verità (e quindi anche la loro felicità).
Sono doppiamente traditori (traditoris cust-odium...)...
Da architetto spero di poter presto andare a Loreto per toccare quella Casa Santa, quella polvere Santa, quelle Pietre e Calce e Malta Sante, che hanno volato sopra le nubi, la dove le menti contorte ed ammorbate dei traditori della Fede della Chiesa non possono neppure immaginare di arrivare.
Quella Prima Italia, come terra generosa di frutti, era nota
oltre il mondo greco: lo testimonia il Talmud Babilonese7
, la
grande opera di commento della Bibbia, scritta intorno al V secolo a.C. In essa si narra che Mosè mandò su una nuvola messaggeri
nell'Italia dei Greci… dove c'era la terra grassa, a cercare il frutto più buono al mondo, il cedro (etrog in ebraico), simile a un
lungo limone verde scuro, necessario per celebrare la Festa delle
Capanne o Sukot. Dopo l'esodo dall'Egitto, avvenuto probabilmente intorno al 1200 a. C., gli Ebrei vagavano nel deserto, dove
non c'era il cedro, che i messaggeri trovarono invece in Calabria.
Ancora oggi gli Ebrei ortodossi lo raccolgono nel comune di Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza. In ebraico il termine
tal, rugiada, è contenuto nella parola Italia ('J-tal-jah) che significa penisola della rugiada8
.
https://www.costajonicaweb.it/wp-content/uploads/2019/07/SALVATORE-MONGIARDO-IL-PENTALOGO-DI-PITAGORA-SABATO-13-LUGLIO-2019-ORE.pdf
Se io potessi andare a Loreto non oserei entrare nella Santa Casa perché morirei dalla commozione. A Lourdes la Madonna è apparsa, ma a Loreto passeggia nella Santa Casa.
(San Pio da Pietrelcina)
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