Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 12 giugno 2023

Sacerdote cattolico ucciso in un agguato in Nigeria

Il giovane sacerdote nella foto è Padre Charles Igechi, ordinato sacerdote solo un anno fa in Nigeria ed è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Euge serve bone, et fidelis: quia super pauca fuisti fidelis, super multa te constituam; intra in gaudium domini tui" (Mt 25,21) "Vieni, servo buono e fedele; siccome sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto: entra nella gioia del tuo Signore". R.i.p.

Sacerdote cattolico ucciso in un agguato in Nigeria

Non si tratta più di imboscate rapire un prete ma per ucciderlo. La vittima, padre Charles Onomhoale Igechi, sacerdote dell’arcidiocesi di Benin City, nel sud della Nigeria, è stato ucciso il 7 giugno da uomini armati sulla strada per Agbor, Ikpoba Local Government Area Okha, nello stato di Edo.
«È con grande dolore che abbiamo appreso questa mattina che padre Charles Onomhoale Igechi era stato colpito da colpi di arma da fuoco mentre tornava al suo luogo di apostolato il 7 giugno e che i suoi resti erano stati ritrovati in Boundary Street a Ikpoba Hill, area governativa di Ikpoba Okha, Stato dell’Edo», ha annunciato mons. Augustine Akubeze, arcivescovo di Benin City.
Il sacerdote assassinato era stato ordinato da poco, come ricorda Mons. Akubeze: «padre Charles Onomhoale Igechi, che è stato ordinato sacerdote il 13 agosto 2022, era vicepreside del St. Michael’s College di Ikhueniro».«L’agenzia di sicurezza competente è stata informata e sta attualmente lavorando a questo attacco», ha aggiunto l’Arcivescovo. «Preghiamo affinché gli autori di questo atto malvagio siano assicurati alla giustizia».
Il vescovo Akubeze ha annunciato una messa per padre Igechi il 9 giugno 2023, nella cappella del Bishop Kelly Pastoral Center.
In altri stati meridionali e sudorientali della Nigeria, negli ultimi due mesi sono stati registrati almeno tre rapimenti di sacerdoti in agguati lungo la strada. Fonte

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna pur dire che, sapendo tutto il mondo che i sacerdoti cattolici non sono uomini d armi, ucciderli è veramente e solamente da vigliacchi. Quando la ragione si oscura con la propaganda c è solo da temere, perché non sai più chi hai davanti se un essere umano o una bestia.

Anonimo ha detto...

Basta essere cristiani in un paese islamico per diventare un bersaglio. Per un islamico non c'e' differenza tra un paio di vescovi ortodossi o per un sacerdote gesuita come PDre Dall'Oglio. Tutti scomparsi in Siria . E gli uccisi in Turchia ? Un tempo impero cristiano.

Anonimo ha detto...


Intanto continua lo squallore indicibile delle manifestazioni per la pace e la fraternità universale organizzate dall'odierno VAticano, nello spirito ovviamente del Concilio Vat II.

Si è tenuta nella Piazza S. Pietro l'ennesima oscena carnevalata. Il Papa era ovviamente in ospedale, sostituito dal cardinale Parolin e da un altro dignitario. A fianco un civile, presentatore, italiano. La piazza era semideserta. Di fronte allo scarso pubblico si è esibito il ballerino classico Bolle, a torso nudo (davanti alla Basilica). Poi un rapper dal nome inglese ma italiano ha intontito gli scarsi presenti e le statue con i suoi altoparlanti al massimo volume. In via della Conciliazione c'erano banchetti di cibo (ecocompatibile) con la bandiera gialla del papa, ma dalla foto i presenti sembravano appunto quattro gatti.
Il reportage si trova su LifeSiteNews.
Alla fine diversi premi Nobel (quelli patacca per la pace e roba del genere, di varie razze e religioni) assieme al cardinale Parolin hanno firmato un documento sulla Fratellanza Universale, notoriamente applicata su vasta scala dai maomettani, soprattutto in Nigeria.
Quando finirà questo sconcio?
Non c'è un cardinale o un vescovo che abbia le palle, questa è la verità. Dovrebbe denunciare apertamente lo scandalo di queste manifestazioni e chiamare in causa il vero organizzatore, papa Francesco.
Ma anche senza nominare il papa, dovrebbero comunque dire che è ora di dire basta a tutto questo circo che solo offende il vero Dio.
T

Anonimo ha detto...

Dall'alto dei cieli, o Martire di Dio, continua a pregare per la Chiesa e per l'umanità ...e intercedi per noi e per il tuo assassino.

Anonimo ha detto...

Esiste forse una chiesa in cui non ci sia una statua, un quadro di sant'Antonio da Padova (13 giugno) ? può darsi ma sono molto rare. Molte cose si potrebbero dire su di lui, ma prendiamo questa suo scritto: «La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo».
---
Veritas odium parit. Per capire come oggi sia opportuno ricordare quel che dice sant'Antonio non c'è bisogno di commenti, basta osservare il mondo, le persone, le eresie intorno a noi.
Sant'Antonio era chiamato "il martello degli eretici" che a quel tempo, XIII secolo, erano soprattutto i catari; non dobbiamo forse invocarlo oggi che impera il modernismo, "sintesi di tutte le eresie", come diceva san Pio X ?
---
Un solo fatto della vita di sant'Antonio che ci mostra quanto grande era la sua santità.
Il Bambin Gesù fra le braccia di sant'Antonio.
Poco prima di morire Antonio ottiene di ritirarsi in preghiera a Camposampiero, vicino a Padova, nel luogo che il signore del luogo, il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, nei pressi del suo castello.
Camminando nel bosco, Antonio nota un maestoso noce e gli viene l’idea di farsi costruire tra i rami dell’albero una specie di celletta. Tiso gliela allestisce. Il Santo passa così in quel rifugio le sue giornate di contemplazione, rientrando nell’eremo solo la notte.
Una sera, il conte si reca nella stanzetta dell’amico, quando, dall’uscio socchiuso, vede sprigionarsi un intenso splendore. Temendo un incendio, spinge la porta e resta immobile davanti alla scena prodigiosa: Antonio stringe fra le braccia Gesù Bambino. Quando si riscuote dall’estasi e vede Tiso commosso, il Santo lo prega di non parlare con nessuno dell’apparizione celeste. Solo dopo la morte del Santo il conte racconterà quello che aveva visto.
---
Sancte Antoni, ora pro nobis.
---
A sant'Antonio per ottenere qualche grazia speciale
Ammirabile sant’Antonio, glorioso per fama di miracoli e per predilezione di Gesù, venuto in sembianze di bambino a riposare tra le tue braccia, ottienimi dalla sua bontà la grazie che desidero ardentemente nell’interno del mio cuore. Tu, così pietoso verso i miseri peccatori, non badare ai miei demeriti, ma alla gloria di Dio, che sarà ancora una volta esaltata da te a e alla mia salvezza eterna, non disgiunta dalla richiesta che ora sollecito vivamente.
(Si dica la grazia che si ha nel cuore)
Della mia gratitudine, ti sia pegno la mia carità verso i bisognosi con i quali, per grazia di Gesù redentore e per la tua intercessione, mi sia dato entrare nel regno dei cieli.
Amen.
---
Ringraziamento:
Glorioso Taumaturgo, padre dei poveri, tu che hai prodigiosamente scoperto il cuore di un avaro immerso nell’oro, per il grande dono ottenuto di avere il tuo cuore sempre rivolto alle miserie e agli infelici, tu che offristi al Signore le mie suppliche e per la tua intercessione sono state esaudite, gradisci in segno della mia riconoscenza l’offerta che depongo ai tuoi piedi in soccorso della sventura.
Giova ai sofferenti, come a me; accorri in aiuti di tutti per soccorrerci nelle necessità temporali, ma soprattutto in quelle spirituali, adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.

Recitare "O lingua benedetta"

Assunta81 ha detto...

Il tuo commento mi ha colpito. Vorrei che il tuo commento fosse troppo polemico o esagerato ma… mi hai fatto sorgere dei dubbi! Che il sacro Cuore di Gesù ci aiuti