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sabato 2 marzo 2024

Palestina, manganelli... La posta in gioco

Palestina, manganelli... La posta in gioco

Israele è uno stato terrorista perché tratta in modo terroristico il popolo palestinese, che si “ostina” a vivere su quei lembi di Palestina che ancora gli rimangono. Terrorismo che da circa cinque mesi esercita in particolare sulla Striscia di Gaza (lo fa anche in Cisgiordania), ove sono stati uccisi decine e decine di migliaia di cittadini, col dato raccapricciante degli oltre diecimila bambini e di altrettante donne, nell'evidente intenzione di bruciare il futuro della nazione palestinese. Ecco perché possiamo dire che Israele sta compiendo un vero e proprio genocidio.

Ma lo sta compiendo con il sostegno e la complicità di quell’Occidente politico di cui difende interessi e “valori”. Lasciamo stare i valori, quali sarebbero?, parliamo degli interessi. Gli interessi riguardano il ruolo altamente geo strategico che assolve questo avamposto artificiale – lo stato sionista – creato in terra palestinese dopo lo sgretolamento del colonialismo britannico, messo lì a bella posta per controllare il Medio Oriente, cerniera fondamentale delle rotte commerciali con i popolatissimi mercati del continente asiatico.

Motivo fondamentale per cui questa area è un susseguirsi continuo di “attenzioni” e ingerenze atlantiche, con guerre indotte (Iraq-Iran 1980-1988), guerre dirette (Iraq 1991 e 2003, Afghanistan 2001, Libia 2011), per procura (Siria 2011), per “primavere arabe” (Egitto, Tunisia…). Con guerre dirette e per procura la cui distinzione diventa difficile: l’uso dell’Isis, dei curdi “democratici”, ong…).

Le continue manifestazioni contro l’eccidio del popolo palestinese dimostrano che questo popolo martoriato gode di molta solidarietà, e non solo delle comunità islamiche immigrate. I fatti di Pisa hanno suscitato lo sdegno di molti, attaccare in quel modo un corteo di studenti è stata giustamente considerata come una violenza gratuita delle forze dell’ordine, che evidentemente avevano ricevuto a tal riguardo ordini ben precisi dall’Alto. Ma ora vorrei entrare nel merito di alcuni limiti, se non addirittura contraddizioni, del movimento solidale al popolo palestinese.

Innanzitutto sgomberiamo il campo dall’idea che sia il governo Meloni, perché intrinsecamente fascista, la causa della condotta violenta della polizia. Il governo Meloni è in piena sintonia con lo schieramento atlantico, che sostiene Israele sia con le armi sia con la propaganda su tutti i suoi media attraverso i quali si veicola la versione di uno stato (quello sionista) costretto dai fatti del 7 ottobre a muoversi in questo modo. Non sarebbe cambiato quindi nulla se vi fosse stato un governo di “sinistra”. Le ipocrite manfrine di esponenti del “campo largo” si spiegano solo con lo squallido tentativo di accreditarsi una parte delle simpatie di quel mondo – specialmente giovanile – che sta scendendo in piazza in solidarietà con il popolo palestinese. Squallido gioco delle parti in chiave di consenso elettorale (vedi dichiarazioni dell'eletta alla regione sarda).

Ma questo uso ipocrita e strumentale delle manifestazioni “filo-palestinesi” può esserci perché in larga parte di questo variegato movimento non c’è nessuna comprensione della posta in gioco. Non c’è innanzitutto la comprensione della natura del conflitto Nato-Russia. In molti addirittura serpeggiano simpatie “libertarie” filo ucraine contro il dispotico Putin, con ciò dimostrando di aver pienamente interiorizzato la propaganda atlantica, la quale spiega il conflitto in Ucraina con la minaccia russa al “libero” Occidente e non come la risultante dell’aggressività americana resa ancor più criminale dalla consapevolezza della fine storica della sua supremazia nel mondo.

La debolezza di questo movimento si esprime per esempio nella simpatia di certi ambienti di “sinistra” (cantanti, attori, artisti, musicisti…), che trovano in questo modo il palcoscenico per far parlare di sé, per cui si spingono, sapendo di non rischiare nulla, in dichiarazioni “forti” fino ad arrivare alla proposta di boicottaggio della Biennale degli artisti israeliani. Ma dove erano tutti questi sensibili spiriti liberi quando si è scatenata la caccia al russo? Quando sono stati cacciati dalle università professori, studiosi e intellettuali russi? Quando ridicolmente sono stati messi al bando i classici della letteratura russa? Quando sono stati bloccati concerti, mostre, attività letterarie, artistiche, sportive solo perché v’erano dei russi? O dove sono costoro quando Zelensky chiede le liste di proscrizioni dei putiniani?

Non ha futuro quindi questo movimento “filo palestinese” (anzi rischia di diventare in alcune sue parti pedone atlantico) se non fa chiarezza su chi sono i nemici e chi gli amici. Perché il nemico, sia in terra di Palestina che qui, non è la Russia, bensì il mostro iper militarista Usa/Nato che se ne infischia dei popoli che, appena può, annienta, direttamente o per procura. E intanto l’Ue, grande sponsor di Israele, decide di armarsi… naturalmente per arginare la “minaccia” russa.
Antonio Catalano 29 febbraio 2024

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Usa la mente, Nato il braccio?

Anonimo ha detto...

Il corteo di Pisa non era autorizzato e malgrado ciò gli studenti che lo componevano hanno cercato di sfondare il cordone costituito da una dozzina di poliziotti. Come bisognava comportarsi?Con questi adolescenti confusi fra marxismo cialtronesco e ribellismo da sfaticati bisogna essere molto chiari per il loro stesso bene.Ai miei tempi ci furono generazioni intere che giocarono a fare la rivoluzione e finì molto male per tanti.Loro se l'erano cercata e meritata ma molti altri innocenti ci rimisero la pelle.Speriamo che la lezione sia servita.

Anonimo ha detto...

Senza essere stato assorbito, lo spirito ebraico ha conquistato il mondo.

Anonimo ha detto...

Concordo interamente con l'articolo di Antonio Catalano.

Del Valle ha detto...

"L'obbiettivo d'Israele e quindi di Tsahal è distruggere il Hamas a Gaza e rimpiazzarlo con una team sotto controllo, e il cosiddetto « piano Netanyahu » a Gaza per il dopo guerra consiste nell’installare “funzionari locali” non legati al terrorismo e a paesi nemici per amministrare la Striscia al posto di Hamas, e nel chiudere l’UNRWA e sostituirla con una « organizzazione internazionale responsabile » @RaiNews https://www.youtube.com/watch?v=LMUuieR6a30

Anonimo ha detto...

Cito Antonio Margheriti
Come ci sono i cani da tartufo, quelli che cercano feriti sotto la neve, cadaveri nella foresta, droga negli aeroporti, ecco io sono una specie di razza di cane che infallibilmente annusa (dico sul serio, le azzecco sempre, da anni) il puzzo di agenti provocatori o per dirla tutta di servizi entro una determinata faccenda.

La storia di Pisa e di Firenze è molto strana e molto equivoca. Quelle manganellate cadute dal cielo sono stravaganti. Le vittime vere e presunte sono strane e ambigue. Era ambigua e di natura incerta la fauna che si radunava per una causa che io stesso avrei sostenuto che pure sono saldamente anticomunista e allergico ai fascismi (non che sia contrario all'autorità e alla forza dell'autorità dello stato: anzi, contro i fenomeni eversivi e criminali lo stato deve essere feroce, reagire con una durezza che deve suscitare sgomento: non mi scandalizzano i "servizietti" a porte chiuse, quando servono e per chi li merita INEQUIVOCABILMENTE, in questo sono assolutamente stalinista, li reputo salutari).

Insomma, quella roba radunata a Pisa non era tutta pulita, c'era puzzo di ong, di sorosismo, dell'internazionale antifa che è longa manus delle lobby finanziarie e sovente della CIA per destabilizzare; il guaio è che anche dall'altra parte, quella della "reazione" sentivo lo stesso puzzo, di infiltrati, agenti internazionali, servizi et similia: qualcosa di non pulito e volto contro lo stato e il governo italiani.

Vengo adesso a sapere che vi è dubbio sull'identità dei manganellatori e che anzi parrebbero "venuti da fuori". Questo non lo dice il governo, lo ammettono gli stessi canali di contrinformazione che certo non sono filogovernativi, come non lo sono io (ma io non lo sono quasi mai, lo sarei solo in Russia, nella Spagna di Franco, e negli USA di Trump e neppure sempre).

Più precisamente: "AGENTI CHE NON PARLANO ITALIANO".
Venuti dall'estero, dunque. Questi hanno colpito.
p.s.
Il governo italiano dovrebbe stare attento a tutti questi agenti e "poliziotti" stranieri dei quali sta lasciando vilmente riempire l'Italia intera: siamo letteralmente invasi in ogni contesto. Comprendendo pure le varie declinazioni di quelli del Mossad.

Anonimo ha detto...


Definire Israele uno Stato terrorista è semplicemente assurdo.
I terroristi sono quelli di Hamas.
Dopo un attacco micidiale come quello del 7 ottobre 23, Israele, se vuole sopravvivere, deve eliminare lo Stato terrorista di Hamas.
Certo, dovrebbe farlo risparmiando il più possibile i civili palestinesi. Ma è difficile fare la guerra osservando le regole dell'umanitarismo quando il tuo avversario le viola per principio, già con il farsi cinicamente scudo della sua stessa popolazione civile.
ar

Anonimo ha detto...


"Lo spirito ebraico ha conquistato il mondo.."

Affermazioni demenziali

Catholicus ha detto...

... forse non saranno terroristi, come lei afferma, ma sicuramente sono satanisti, e non da oggi, né da ieri (1958, nsscita dello stato ebraico), ma fin da quel "Crucifige! Crucifige ! ...il Suo sangue ricada du di noi e sui nostri figli" (in omnia secula seculorum). Questo dovrebbe bastare per schiarirle le ide, caro amico..

Tolle et lege ha detto...

Michael Jones: The Jewish Revolutionary Spirit: And Its Impact On World History, Fidelity Press, pp. 1200

Il pregevole volume è ora disponibile gratuitamente in rete su internet archive.

Anonimo ha detto...

Alcune dovute precisazioni, lo stato di Israele nacque nel 1948, tanto per la storia, i poliziotti che non parlano italiano fanno parte del corpo speciale anti sommossa composto da vari membri di stati UE, si distinsero particolarmente con i gilets jaunes, la tecnica sinistresca è sempre quella del '68 ed oltre, in prima fila i pischelli, dietro i picchiatori, black block, centri sociali anti tutto, soprattutto antifascisti, il che fa di loro comunque e sempre eroi, siccome la cosa va avanti dai tempi in cui andavo a scuola io che ho terminato gli studi fine anni '70 inizio '80, non mi pare che la lezione sia stata recepita........

Anonimo ha detto...

“Sono solito domandarmi, spesso meravigliato, cosa mai spinga, non dico i cristiani, ma gli uomini tutti, a tale punto di follia da adoperarsi, con tanto zelo, con tante spese, con tanti sforzi, alla reciproca rovina generale della guerra. Che altro infatti facciamo nella vita se non la guerra o prepararci alla guerra? Neppure tutte le bestie combattono tanto. E neppure queste combattono fra loro, ma solo se sono di specie diverse. Combattono con mezzi naturali. Non come noi con macchine escogitate da un'arte diabolica.”

Erasmo da Rotterdam

Anonimo ha detto...


Terroristi no, gli ebrei, ma "satanisti" sì, in blocco, per via del "Crucifige!" attestato nei Vangeli?
Quest'opinione è ancor più assurda di quella che li vuole "terroristi", come popolo.
Il "crucifige" fu applaudito da una marmaglia sobillata da Caifa e compagni e non ha comportato la maledizione di Israele, in quanto popolo. Se Dio li avesse nell'occasione maledetti allora nei secoli nessun ebreo si sarebbe mai convertito al cristianesimo.
Invece nei secoli c'è sempre stato uno stillicidio di conversioni sincere (lasciamo stare quelle forzate, pena l'espulsione dal Paese come nella Spagna della Reconquista). La più nota tra le conversioni spontanee del secolo scorso è stata quella del Gran Rabbino di Roma Zolli.

Anonimo ha detto...

Ora il problema è riconvertire i "cattolici adulti", prima di tutto.

Anonimo ha detto...

Esiste il mistero della riprova ione sì o no? Prima del Vat II si diceva sì dopo no. Questa è la vera essenza tra il prima ed il dopo. Il commento sopra non è in grado di fare la distinzione tra singolo e popolo.

Da Fb ha detto...

Si sono create in Europa delle forze di polizia sovranazionali simili a squadristi che sono al di sopra delle leggi e di qualsiasi cosa, che non rispondono a nessuno, che non possono essere fermati e nemmeno interrogati dalle magistrature, che non trovano ostacolo nel diritto, un corpo militare di stranieri che dipendono da Bruxelles e dalla NATO anche se non si sa di preciso da chi e perché in quei posti, che possono intervenire ovunque, a loro arbitrio, compiere qualsiasi atto, d'ogni sorta e grado, sino al più grave ed estremo senza che nessuno abbia la forza di bloccarli.
Si chiama EURO GEND FOR, e tutto nel silenzio assoluto dei politici che magari pensano anche di potersene servire se i popoli gli si rivoltano contro quando supereranno la "LINEA ROSSA".
HANNO SEDE A VICENZA. Ma tu guarda la combinazione!
Le cose peggiori quelle le regalano sempre a noi.

Domani una squadraccia di questi qui potrebbe considerare scomodo lo stato fb di te che mi stai leggendo, e fare una rappresaglia, irrompere in casa tua, ridurti un budino, o farti sparire, e NESSUNO direbbe, saprebbe, farebbe più niente. Non hanno né limiti né vincoli se non quelli che volta per volta potrebbe imporgli il loro mandante.

E' già ne abbiamo avuto prova alla manifestazione contro i crimini israeliani a Pisa, dove i nostri carabinieri più che altro sono stati suonati dai soliti figli di papà e di puttana che si infilano in queste manifestazioni "de sinistra", ma chi ha picchiato i manifestanti, in genere non i suddetti figli di papà e puttana, quelli magari che ci credevano veramente senza essere né "de sinistra" né "de destra" erano uomini, "agenti" che parlavano straniero tra loro.

Quando ripetono a "Bruxelles" che bisogna mettere a tacere la contro-informazione, quelli delle "fake-news", cioè quelli che non dicono quel che vogliono le lobby politico-finanziarie, e ci ruotano intorno da mesi a questo concetto, sappiamo che il loro pensiero vola a queste squadracce della morte nascenti. Proprio come avveniva in Cile e in Argentina.

Forse uno che non conta un cazzo come me è ancora in tempo per scrivere questo stato: tra qualche mese non lo so, non lo so perché, se solo avessi un piccolo seguito, potrebbero trovarmi appeso al lampadario in quanto suicidato o non trovarmi proprio più in quanto "desparecido". E' esattamente questo quello al quale stiamo andando incontro.
E senza nemmeno la consolazione di un articolo sul giornale, un servizio al tg, una inchiesta della magistratura che non sia di subitanea archiviazione, perché nel caso pure i magistrati stessi potrebbero essere annoverati tra i desparecidos.

E' qualcosa che in Europa e in Italia non si era mai assolutamente verificato, e che forse è esistito solo in URSS nei momenti peggiori, e lì rispondevano a precise gerarchie statali, mica a occulte entità straniere.

Abbiamo dei "patrioti" al governo dice.
Uh!

Faccio terrorismo dite? No, sono questi che poi creano i terrorismi, magari contrapposti.

Anonimo ha detto...

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/582480/eurogendfor-forza-gendarmeria-europea-manganellate-pisa-firenze.html

Proprio le vicende del Dottor Eugenio ZOLLI ha detto...

Sono la conferma, la prova provata ed irrefutabile della riprovazione.
Mi riferisco, non solo e non tanto alla persecuzione cui i suoi ex-confratelli lo fecero oggetto, ma ANCHE, PRINCIPALMENTE & SOPRATTUTTO AI tanti drammi interiori che per lunghi anni hanno preceduto e seguito la conversione . Scegliere Cristo, per un Ebreo è tre volte traumatico.
Non solo deve "morire a se stesso" (come in qualche modo succede un po' a quasi tutti gli uomimi) ; non solo mettere in preventivo persecuzioni ed ostracismi vari (come capita di frequente a tanti neo-convertiti di ogni proenienza); deve "morire" un po' a tutta la sua storia familiare.

L'unico, minimo comun denominatore ha detto...

Premesso che esistono tanti ebraismi quanti sono gli Ebrei (su queste pagine ne abbiamo parlato spesso), l'unico punto qualiificante comune è il rifuto della divinità di Gesù Cristo.